• Non ci sono risultati.

2. Malattie infettive e parassitarie (A00-B99)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "2. Malattie infettive e parassitarie (A00-B99)"

Copied!
12
0
0

Testo completo

(1)

95

2. Malattie infettive e parassitarie (A00-B99)

In questo capitolo sono presentati i dati relativi alla mortalità per malattie infettive nel complesso, ed alcuni approfondimenti relativi a cause specifiche del settore (es: Setticemia) che presentano distribuzioni per età e trend temporali degni di attenzione.

In Regione Emilia-Romagna le malattie infettive nell’anno 2018 hanno causato 1.974 decessi, con una prevalenza del sesso femminile (55,7%). Il tasso standardizzato è stato di 43,1 per 100.000, maggiore nei maschi (47,2) che nelle femmine (39,7) (Tabella 2.1). Esse hanno rappresentano il 4% della mortalità generale e si sono collocate al 5° posto nella graduatoria dei principali settori di cause di morte per numero di decessi (Tabella 1.4). Nel quinquennio 2014-2018 ogni 1.000 residenti di età inferiore ai 70 anni sono stati persi per malattie infettive 0,8 anni di vita; 3,3 anni nel periodo 1994-1998 (Figura 1.3).

Il confronto col dato nazionale (fonte ISTAT) mostra i tassi standardizzati per maschi e femmine dell’Emilia- Romagna superiori al dato nazionale in tutto il periodo considerato (2003-2017), oltre ad un trend in costante aumento (Figura 2.2). Inoltre, nel 2017, i tassi standardizzati per entrambi i sessi in Emilia-Romagna mostravano i valori più elevati fra tutte le regioni italiane (Figura 2.1).

La principale causa di decesso per malattie infettive nel 2018 in entrambi i sessi è rappresentata da un gruppo di patologie definite “altre malattie batteriche” (68,2%) nell’ambito delle quali prevale la “setticemia non specificata”, a questo gruppo seguono le malattie infettive intestinali (14,5%) e l’epatite virale (6,2%) (Figura 2.3).

La suddivisione per età e sesso presenta, nelle femmine, una maggiore concentrazione dei casi in età avanzata (81% oltre gli 80 anni vs 64% dei maschi), mentre nei maschi si osserva una prevalenza maggiore nelle età intermedie, con circa il 10% dei casi fra 40 e 64 anni (4,4% nelle femmine), legati all’AIDS (Figura 2.4).

I tassi di mortalità età-specifici per periodo di decesso mostrano un netto aumento della mortalità per malattie infettive negli anni 2014-2018, a partire dai 50 anni nelle femmine e dai 55 tra i maschi. Nei periodi precedenti, in particolare nel 1994-1998, l’andamento nelle classi di età più giovani è dovuto alla mortalità per AIDS, fortemente diminuita dopo gli anni ‘90. In tutti e 3 i periodi sono presenti decessi per malattie infettive anche al di sotto dei 10 anni di età, circa un caso ogni 100.000 (Figura 2.5). Considerando invece i tassi di mortalità età specifici in età superiore ai 75 anni (Figura 2.6) si evidenzia maggiormente quanto già descritto con la figura 2.5, ovvero tassi di mortalità maggiori in entrambi i sessi nell’ultimo periodo considerato, sicuramente in relazione alla mortalità per setticemie.

Il rischio cumulato di decesso 0-69 anni (Figura 2.7) ci mostra un dato superiore all’1% tra i maschi nel periodo 1994-1998 caratterizzato dall’epidemia di AIDS e rischi inferiori nei periodi successivi che si attestano attorno allo 0,4-0,5%. Tra le femmine, l’effetto dato dall’epidemia dell’AIDS è presente ma meno visibile e il rischio cumulato a 69 anni, dopo questo periodo, si attesta tra lo 0,2 e lo 0,3%. Il trend di lungo periodo (Figura 2.7) mostra anch’esso un andamento condizionato dalla mortalità per AIDS fino al 1998, a cui segue poi uno spiccato aumento in entrambi i sessi a partire dal 2006, col dato maschile sempre superiore al femminile. In merito a questo trend, occorre precisare, che esso risente in parte del cambio delle regole internazionali di selezione della causa iniziale di morte, che è avvenuto nel 2009. Questo cambiamento ha influenzato, in particolare l’aumento dei casi nell’anno di passaggio, rispetto al periodo precedente. Negli ultimi anni sembra osservarsi un rallentamento dell’incremento.

Distinguendo per Azienda USL, nel periodo 2014-2018, i tassi standardizzati di mortalità più alti rispetto alla media regionale si sono osservati nell’Azienda USL di Reggio-Emilia in entrambi i sessi. Gli ambiti della azienda USL della Romagna Forlì e Cesena presentano invece i tassi di mortalità minori in Regione, in entrambi i sessi (Figura 2.8).

(2)

96

Le mappe dei rischi di mortalità mostrano cluster di eccesso di rischio rispetto alla media regionale, per entrambi i sessi, che interessano prevalentemente le zona di Piacenza, Reggio-Emilia, Ferrara e un’area compresa tra le province di Ravenna e Imola (Figura 2.9).

Le mappe delle variazioni dei BMR, che confrontano il periodo 2014-2018 col 2009-2013 mostrano un fenomeno in generalizzato aumento che risparmia in parte aree delle Azienda USL di Modena e di Bologna in particolare tra i maschi (Figura 2.10).

Tabella 2.1. Principali indicatori di mortalità in Emilia-Romagna. Anno 2018.

Indicatori Maschi Femmine Totale

Decessi 874 1.100 1.974

Mortalità Proporzionale su sesso (%) 44,3 55,7 100,0 Mortalità Proporzionale su Mort. Generale (%) 3,7 4,2 4,0

Tasso Grezzo per 100.000 ab. 40,2 47,9 44,1

Tasso Standardizzato per 100.000 ab. 47,2 39,7 43,1

Rischio Cumulato 0-69aa (%) 0,5 0,2 0,3

Tasso standardizzato PYLL 70aa per 1.000 ab. 0,9 0,4 0,6

(3)

97

Confronto con il dato nazionale (fonte ISTAT

1

)

Figura 2.1. Tassi standardizzati di mortalità per 100.000 ab. distinti per Regione. Anno 2017

Figura 2.2. Trend dei tassi standardizzati di mortalità per 100.000 ab. Italia vs Regione Emilia-Romagna.

Periodo 2003-2017.

1 Fonte: ISTAT – Banca dati I.Stat

22,8 14,1

18,7 17,4

20,4 14,0 12,1

16,3 19,1

23,8 20,0 20,2

25,7 25,9 22,5 17,5

22,6 26,6 24,5

21,2 29,9

16,7 11,1

13,2 18,2 14,9 13,5 8,1

15,2 16,7

21,1 19,8 19,2 19,7 14,3

16,0 11,6

16,5 10,6

16,3

16,6 22,4

Italia Sardegna Sicilia Calabria Basilicata Puglia Campania Molise Abruzzo Lazio Marche Umbria Toscana Emilia-Romagna Liguria Friuli-Venezia Giulia

Veneto Trentino-Alto Adige Lombardia Valle d'Aosta Piemonte

Maschi Femmine

0 10 20 30 40 50

Tassi standardizzati per 100.000 ab.

2003 20042005

20062007 20082009

20102011 20122013

20142015 20162017 Emilia-Romagna Maschi

2003 20042005

20062007 20082009

20102011 20122013

20142015 20162017 Italia

Femmine

(4)

98

Confronto per causa di morte

Figura 2.3. Numero di decessi e mortalità proporzionale per le principali classi di patologie del Settore I

“Malattie infettive e parassitarie” in Emilia-Romagna. Anno 2018.

Febbri virali da artropodi e emorragiche Sequele mal. infettive e parassitarie Altre malattie infettive (B99) Micosi

Infezioni virali sist. nervoso centrale Mal. virus immunodeficienza umana (HIV) Epatite virale

Mal. infettive intestinali Altre malattie batteriche

5 (0,6%) 7 (0,8%) 7 (0,8%) 16 (1,8%) 18 (2,1%) 48 (5,5%) 49 (5,6%)

93 (10,6%)

617 (70,6%)

Infezioni virali con lesioni cute Tubercolosi

Mal. virus immunodeficienza umana (HIV) Infezioni virali sist. nervoso centrale Sequele mal. infettive e parassitarie Micosi

Epatite virale Mal. infettive intestinali Altre malattie batteriche

10 (0,9%) 10 (0,9%) 16 (1,5%) 17 (1,5%) 18 (1,6%) 20 (1,8%) 73 (6,6%)

193 (17,5%)

729 (66,3%)

Tubercolosi

Infezioni virali con lesioni cute Sequele mal. infettive e parassitarie Infezioni virali sist. nervoso centrale Micosi

Mal. virus immunodeficienza umana (HIV) Epatite virale

Mal. infettive intestinali Altre malattie batteriche

14 (0,7%) 15 (0,8%) 25 (1,3%) 35 (1,8%) 36 (1,8%) 64 (3,2%)

122 (6,2%) 286 (14,5%)

1.346 (68,2%)

Maschi Femmine Totale

(5)

99

Confronto per età e sesso

Figura 2.4. Numero di decessi e mortalità proporzionale per età e sesso in Emilia-Romagna. Anno 2018.

Figura 2.5. Tassi specifici per età e sesso distinti per periodi di decesso in Emilia-Romagna.

Figura 2.6. Tassi specifici per età 75-95+ anni e sesso distinti per periodi di decesso in Emilia-Romagna.

(0,1%) 1 (0,0%) 0 (0,1%) 1 (0,2%) 2 (4,1%) 36 (6,6%) 58

(4,1%) 36 (6,2%) 54 (13,8%) 121 (20,7%) 181 (23,9%) 209

(20,0%) 175

Maschi

0 1-14 15-24 25-39 40-54 55-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90+

0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 2 (0,2%)

22 (2,0%) 26 (2,4%) 20 (1,8%) 44 (4,0%)

96 (8,7%)

180 (16,4%)

325 (29,5%) 385 (35,0%)

Femmine

0.1 1 10 100 1000

Tassi e specifici per 100.000 ab.

0-4 5-9

10-14 15-19

20-24 25-29

30-34 35-39

40-44 45-49

50-54 55-59

60-64 65-69

70-74 75-79

>=80 1994-1998

2004-2008 2014-2018

Maschi

0-4 5-9

10-14 15-19

20-24 25-29

30-34 35-39

40-44 45-49

50-54 55-59

60-64 65-69

70-74 75-79

>=80 Femmine

0.1 1 10 100 1000 10000

Tassi e specifici per 100.000 ab.

75-79 80-84

85-89 90-94

>=95 1994-1998

2004-2008 2014-2018

Maschi

75-79 80-84

85-89 90-94

>=95 Femmine

(6)

100

Andamento temporale della mortalità

Figura 2.7. Rischio cumulato 0-69 anni e trend dei tassi standardizzati2 di mortalità in Emilia-Romagna distinti per sesso.

Confronto fra le diverse aree della regione

Figura 2.8. Tassi standardizzati2 di mortalità per 100.000 ab. distinti per Azienda USL e ambiti territoriali di residenza in Emilia-Romagna. Periodo 2014-2018.

2 Popolazione di riferimento: Popolazione Totale (M+F) Regione Emilia-Romagna 2014-2018

0,3 0,8

1,1

0,4 0,4

0,5 0,5

0,1 0,3

0,4

0,2 0,2 0,2

0,3

0 1 1 2 2

1984-1988

1989-19931994-1998

1999-20032004-2008

2009-20132014-2018

M F

% Rischio Cumulato 0-69aa

0 10 20 30 40 50

1990 19921994

19961998 20002002

20042006 20082010

20122014 20162018

M F

Tassi standardizzati per 100.000 ab.

Ambito Forlì Ambito Cesena Bologna Modena Parma RER Romagna Ferrara Ambito Rimini Piacenza Ambito Ravenna Imola

Reggio Emilia

25,2 34,1

37,0 39,8

44,0 46,3

50,4 51,1 51,2

58,3 59,1 60,5

45,8

Ambito Cesena Ambito Forlì Bologna Modena Romagna Parma RER Ambito Rimini Ambito Ravenna Imola

Piacenza Ferrara Reggio Emilia

23,7 24,2

30,7 31,3 34,5

35,5 38,7

41,2 43,9

44,7 46,3

50,0

37,0

Ambito Forlì Ambito Cesena Bologna Modena Parma Romagna RER Ambito Rimini Piacenza Ferrara Ambito Ravenna Imola

Reggio Emilia

24,7 28,5

33,5 34,9

39,2 39,7 44,0

48,1 48,2 48,7 50,2

54,4

40,9

Maschi Femmine Totale

(7)

101

Figura 2.9. Mappa dei rischi di mortalità. Stima degli SMR (BMR) per comune di residenza. Periodo 2014- 2018.

Totale

Maschi

Femmine

(8)

102

Figura 2.10. Mappa dei rischi di mortalità. Variazioni percentuali dei BMR comunali. Periodo 2009-2013 vs 2014-2018

Totale

Maschi

Femmine

(9)

103

2.1. Approfondimento Setticemie (A40- A41), Malattie infettive intestinali (A00-A09), Epatite Virale (B15- B19, B94.2) e AIDS (B20-B24)

Le setticemie, le malattie infettive intestinali e le epatiti virali rappresentano le prime tre cause di morte per malattie infettive nel 2018 del gruppo malattie infettive, rispettivamente con 1285, 286 e 139 decessi, corrispondenti al 65% e al 14,5% e 7% della mortalità per malattie infettive. La mortalità per AIDS con 64 decessi nel 2018 rappresenta in invece il 3,2% della mortalità per malattie infettive (Tabella 2.1.1). In particolare, la causa di morte Setticemie, nella graduatoria delle principali cause di morte, è passata dal 30°

posto nel 1998 al 7° posto nel 2018, con un tasso standardizzato di mortalità che passa da 12,8 a 197,9 (Tabella 1.3 Capitolo 1 – Mortalità Generale). L’analisi per età e sesso della mortalità per setticemia mostra, sia tra i maschi sia tra le femmine, un dato che aumenta all’aumentare dell’età con picco massimo tra le femmine nella classi di età 90+ (267 casi, 37,8%) e tra i maschi nella classe di età 85-89 (153 casi, 26,5%).

La mortalità per infezioni intestinali, mostra un andamento per sesso ed età molto simile. La mortalità per epatite virale è numericamente maggiore a carico delle femmine in particolare di età superiore agli 80 anni con un picco nella fascia di età tra gli 85 e gli 89 anni (24 casi, 28,2%), esiste poi in entrambi i sessi una componente di mortalità a carico di soggetti di età inferiore ai 65 anni. I decessi per AIDS mostrano andamenti per sesso ed età noti, ovvero maggiormente a carico dei maschi di età compresa tra i 55 e i 64 anni (25 casi, pari al 52,1% dei casi maschili) (Figura 2.1.1).

Considerando il trend dei tassi standardizzati (Figura 2.1.2) che consente di analizzare sia gli andamenti di lungo periodo sia la differenza tra i sessi di questi andamenti, si evidenzia nella mortalità per setticemia un netto e progressivo aumento a partire dal 2005 con il dato maschile maggiore di quello femminile, nonostante la numerosità maggiore tra le femmine (Figura 2.1.1). Il dato della mortalità per malattie infettive intestinali, seppur con maggiori oscillazioni, mostra andamenti simili a quelli descritti per le setticemie anche se in questo caso è il dato femminile a superare nettamente il maschile dal 2016. Relativamente all’epatite virale, il trend dei tassi standardizzati mostra un primo trend in aumento fino al 2001 e un successivo calo, seppur con oscillazioni, fino al 2008 a cui segue un picco improvviso tra il 2009 e il 2010, dovuto al passaggio della classificazione delle cause di morte dalla IX alla X revisione che ha favorito la maggior attribuzione di questa patologia come causa iniziale, infine il calo costante fino al dato del 2018 che si attesta all’incirca ai livelli dei primi anni 2000. I dati maschile e femminile non mostrano in tutto il periodo differenze significative fra loro ma solo lievi oscillazioni. L’AIDS mostra il noto andamento con il picco massimo in entrambi i sessi nel periodo 1994-1996, il progressivo rapido calo fino al 1998 e poi un andamento stabile fino al 2018. I tassi dei maschi nell’AIDS sono peraltro sempre maggiori dei tassi femminili.

(10)

104

Tabella 2.1.1. Principali indicatori di mortalità in Emilia-Romagna per Setticemie, Malattie infettive intestinali, Epatite Virale e AIDS. Anno 2018.

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Decessi 578 707 1.285 93 193 286

Mortalità Proporzionale su sesso (%) 45,0 55,0 100,0 32,5 67,5 100,0 Mortalità Proporzionale su Settore (%) 66,1 64,3 65,1 10,6 17,5 14,5 Mortalità Proporzionale su Mort. Generale (%) 2,5 2,7 2,6 0,4 0,7 0,6

Tasso Grezzo per 100.000 ab. 26,6 30,8 28,7 4,3 8,4 6,4

Tasso Standardizzato per 100.000 ab. 31,7 25,3 28,0 5,2 6,9 6,2

Rischio Cumulato 0-69aa (%) 0,2 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0

Tasso standardizzato PYLL 70aa per 1.000 ab. 0,3 0,1 0,2 0,0 0,1 0,0

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Decessi 54 85 139 48 16 64

Mortalità Proporzionale su sesso (%) 38,8 61,2 100,0 75,0 25,0 100,0

Mortalità Proporzionale su Settore (%) 6,2 7,7 7,0 5,5 1,5 3,2

Mortalità Proporzionale su Mort. Generale (%) 0,2 0,3 0,3 0,2 0,1 0,1

Tasso Grezzo per 100.000 ab. 2,5 3,7 3,1 2,2 0,7 1,4

Tasso Standardizzato per 100.000 ab. 2,8 3,1 3,0 2,2 0,7 1,4

Rischio Cumulato 0-69aa (%) 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1

Tasso standardizzato PYLL 70aa per 1.000 ab. 0,1 0,1 0,1 0,3 0,1 0,2

Indicatori Epatite Virale AIDS

Indicatori Setticemie Mal. Infettive Intestinali

(11)

105

Confronto per età e sesso

Figura 2.1.1. Numero di decessi e mortalità proporzionale per età e sesso in Emilia-Romagna. Anno 2018.

Setticemie Malattie infettive intestinali

Epatite virale AIDS

(0,2%) 1 (0,0%) 0 (0,2%) 1 (0,0%) 0 (2,2%) 13 (2,9%) 17 (2,8%) 16 (5,9%) 34 (15,1%) 87 (21,5%) 124 (26,5%) 153

(22,8%) 132

Maschi

0 1-14 15-24 25-39 40-54 55-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90+

0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 1 (0,1%) 5 (0,7%) 11 (1,6%) 10 (1,4%) 25 (3,5%)

58 (8,2%) 112 (15,8%)

218 (30,8%) 267 (37,8%) Femmine

(0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (3,2%) 3 (7,5%) 7 (10,8%) 10 (21,5%) 20 (32,3%) 30

(24,7%) 23 Maschi

0 1-14 15-24 25-39 40-54 55-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90+

0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 1 (0,5%) 2 (1,0%) 2 (1,0%) 2 (1,0%)

9 (4,7%) 12 (6,2%)

30 (15,5%)

63 (32,6%) 72 (37,3%) Femmine

(0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (13,0%) 7 (14,8%) 8

(7,4%) 4 (3,7%) 2 (16,7%) 9 (22,2%) 12

(18,5%) 10 (3,7%) 2

Maschi

0 1-14 15-24 25-39 40-54 55-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90+

0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%)

3 (3,5%) 5 (5,9%) 1 (1,2%)

4 (4,7%)

13 (15,3%) 17 (20,0%)

24 (28,2%) 18 (21,2%) Femmine

(0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (4,2%) 2 (25,0%) 12

(52,1%) 25

(10,4%) 5 (0,0%) 0 (8,3%) 4

(0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 Maschi

0 1-14 15-24 25-39 40-54 55-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90+

0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%)

9 (56,3%) 5 (31,3%) 0 (0,0%) 0 (0,0%)

2 (12,5%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) 0 (0,0%) Femmine

(12)

106

Andamento temporale della mortalità

Figura 2.1.2. Trend dei tassi standardizzati di mortalità in Emilia-Romagna.

Setticemie Malattie infettive intestinali

Epatite virale AIDS

-1 1

1984-1988 1989-1993

1994-1998 1999-2003

2004-2008 2009-2013

2014-2018

M F

% Rischio Cumulato 0-69aa

0 8 16 24 32 40

1990 1992

1994 1996

1998 2000

2002 2004

2006 2008

2010 2012

2014 2016

2018

M F

Tassi standardizzati per 100.000 ab.

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

0 0 0 1 1 1

1984-1988 1989-1993

1994-1998 1999-2003

2004-2008 2009-2013

2014-2018

M F

% Rischio Cumulato 0-69aa

0 1 3 4 6 7

1990 1992

1994 1996

1998 2000

2002 2004

2006 2008

2010 2012

2014 2016

2018

M F

Tassi standardizzati per 100.000 ab.

-1 1

1984-1988 1989-1993

1994-1998 1999-2003

2004-2008 2009-2013

2014-2018

M F

% Rischio Cumulato 0-69aa

0 1 3 4 6 7

1990 1992

1994 1996

1998 2000

2002 2004

2006 2008

2010 2012

2014 2016

2018

M F

Tassi standardizzati per 100.000 ab.

0,1 0,7

0,9

0,3

0,2 0,2

0,1 0,0

0,2 0,3

0,1 0,1 0,1 0,1

0 0 0 1 1 1

1984-1988 1989-1993

1994-1998 1999-2003

2004-2008 2009-2013

2014-2018

M F

% Rischio Cumulato 0-69aa

0 4 8 12 16 20

1990 1992

1994 1996

1998 2000

2002 2004

2006 2008

2010 2012

2014 2016

2018

M F

Tassi standardizzati per 100.000 ab.

Riferimenti

Documenti correlati

2) Il permesso di soggiorno CE o l’attestazione di rifugiato ovvero quella dello status di protezione sussidiaria (solo per i cittadini di Paesi Terzi). L'Istituto richiederà

(22) Se vogliamo scriverlo in un sistema di coordinate qualsiasi, dobbiamo prima di tutto scriverlo in forma tensoriale, ovvero con derivate covarianti invece che derivate

I tassi specifici di incidenza per classi di età [2] sono stati proiettati sulla popolazione residente al primo gennaio 2016 (http://demo.istat.it/ pop2016/index.html)..

La figura 1 mostra che l’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di oltre 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione

Figura 6 – Soggetti positivi a SARS-CoV-2 per tipologia di stato clinico, genere e classe di età (maschi: a sinistra [N=596 soggetti per i quali è disponibile l’informazione],

1. Sul blocco 2 agisce una forza esterna F di direzione orizzontale e verso come in figura. Nella situazione considerata si osserva che c’è equilibrio, ovvero tutte e due i