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Consideriamo lo spazio-tempo descritto, nel riferimento O, dalle coordinate {x µ } = (t, r, θ, φ), con metrica. dt 2 1

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Academic year: 2022

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(1)

QUINTA ESERCITAZIONE Esercizio

Consideriamo lo spazio-tempo descritto, nel riferimento O, dalle coordinate {xµ} = (t, r, θ, φ), con metrica

ds2= −

 1 −2M

r



dt2+ 1 1 −2Mr  dr

2+ r22+ r2sin2θdφ2 (1)

dove M > 0 `e una costante. Sia dato il vettore ~V di componenti

Vµ= r

1 − 2M r , r,0, 0

!

. (2)

I simboli di Christoffel non nulli sono Γttr = M

r2

 1 −2M

r



Γrtt= Γtrt = M r2

 1 −2M

r

−1

Γrrr = −M r2

 1 −2M

r

−1

Γθθr = −(r − 2M ) Γφφr = −(r − 2M ) sin2θ Γθrθ= Γθ = 1

r Γφrφ = Γφ = 1 r

Γφφθ = − sin θ cos θ

Γφθφ = cot θ . (3)

1. Calcolare

Vt;t; Vt;r; Vθ;r; Vθ. (4) 2. Dato il riferimento O di coordinate {xα′} = (t, r, θ, φ) date da

xµ(xα′) :





t = t

r = r 1 +2rM2 θ = θ

φ = φ

(5)

determinare la metrica nel riferimento O.

(2)

3. Calcolare le quantit`a

Λµα ≡ ∂xµ

∂xα′ ; Λαµ ≡∂xα′

∂xµ . (6)

4. Determinare le componenti del vettore ~V (2) nel riferimento O.

Soluzione

1. Si ha

Vt;t = Vt,t+ ΓtVµ= ΓtrtVr= M r 1 − 2Mr  Vt;r = Vt,r+ ΓtVµ= Vt,r+ ΓrttVt= 2M

r2q 1 −2Mr Vθ;r = Vθ,r+ ΓθVµ= 0

Vθ = Vθ+ ΓθµθVµ= ΓθrθVr= 1 . (7) 2. Trasformiamo dr2. Si ha

r= r

 1 + M

2r

2

= r+ M + M2

4r (8)

quindi

dr=

 1 − M2

4r′2

 dr=

 1 + M

2r

  1 − M

2r



dr (9)

e

dr2=

 1 + M

2r

2 1 − M

2r

2

dr′2. (10)

Ora esprimiamo le componenti gµν nelle nuove coordinate. Si ha 1 − 2M

r = 1 − 2M

r 1 + 2rM

2 = 1

r 1 + 2rM

2



r+ M +M2 4r − 2M



= 1

r 1 + 2rM

2



r− M +M2 4r



= 1 − 2rM

2

1 + 2rM

2 (11)

e

r2= r′2



1 + M2

. (12)

(3)

3. Dalla (9) si ha che

∂r

∂r =



1 − M2 4r′2



(14) quindi

Λµα =

1 0 0 0

0  1 −4rM′22

 0 0

0 0 1 0

0 0 0 1

(15)

e le Λαµ si ottengono invertendo la (15):

Λαµ =

1 0 0 0

0 

1 −4rM′22−1

0 0

0 0 1 0

0 0 0 1

. (16)

4. Prima di tutto esprimiamo le componenti Vµnelle coordinate xα; usando la (11),

Vµ= r

1 − 2M r , r,0, 0

!

= 1 −2rM

1 +2rM

, r

 1 + M

2r

2

,0, 0

!

. (17)

Le componenti di ~V nel riferimento O saranno

Vα′ = Λα′µVµ=

1 0 0 0

0  1 − 4rM′22

−1

0 0

0 0 1 0

0 0 0 1

1−2r′M 1+M

2r′

r 1 +2rM

2

0 0

=

1−2r′M 1+M

2r′

r1+

M 2r′

1−2r′M

0 0

. (18)

(4)

Sia dato l’elemento di linea

ds2= −2 u v d u d v + (u + v)2 dr2 + r22 espresso nelle coordinate

x a= [u, v, r, φ]

I simboli di Christoffel non nulli sono Γu u u= 1

u Γu r r= 1 u+ v Γv v v= 1

v Γv r r= 1

u+ v Γr r u=u+ v u v Γr r v= u+ v

u v Γr φ φ=1

r Γφ φ r= − r

(u + v)2

Definendo il vettore va= [0, 0, 0, cos(v)] e la 1-forma wa= [0, 0, cos(u), 0]

1) Calcolare la derivata covariante di v e di w, cioe’

va ;b e wa : b.

2) Calcolare le componenti del tensore Tab= va wb

5) Calcolare le componenti del tensore Ta c= gb c Ta

(5)

RISULTATI 1)

va ;b =

0 0 0 0

0 0 0 0

0 0 0 −cos(v) r

(u + v)2 0 −sin(v) cos(v)

r 0

wa ;b=

0 0 −cos(u)

u+ v 0

0 0 −cos(u)

u+ v 0

−sin(u) u + sin(u) v + cos(u)

u+ v −cos(u)

u+ v 0 0

0 0 0 cos(u) r

(u + v)2

 2)

Ta b=

0 0 0 0

0 0 0 0

0 0 0 0

0 0 cos(v) cos(u) 0

 5)

Ta c=

0 0 0 0

0 0 0 0

0 0 0 0

0 0 cos(v) cos(u) (u + v)2 0

6)

Tφ r ;u= −cos(v) (sin(u) u + sin(u) v + cos(u)) (u + v)3

Tφ u ;r=cos(v) cos(u)

(u + v) u v , Tr r ;φ= −cos(v) cos(u) r (u + v)4

(6)

Laplaciano in coordinate polari

Consideriamo la metrica euclidea tridimensionale, nelle coordinate cartesiane {xµ} = (x1, x2, x3),

ds2= (dx1)2+ (dx2)2+ (dx3)2= gµνdxµdxν (19) con gµν = diag(1, 1, 1). La metrica inversa sar`a anch’essa gµν = diag(1, 1, 1).

La stessa metrica pu`o essere espressa nelle coordinate polari {xα′} = (r, θ, φ), definite dalla trasformazione di coordinate xµ= xµ(xα′):

x1 = rsin θ sin φ x2 = rsin θ cos φ

x3 = rcos θ . (20)

La metrica nelle nuove coordinate `e

ds2= dr2+ r22+ r2sin2θdφ2= gαβdxα′dxβ′ (21) ovvero gαβ = diag(1, r2, r2sin2θ) mentre gαβ = diag(1, r−2, r−2sin−2θ).

L’operatore laplaciano in coordinate cartesiane ha la forma

2f ≡ gµνf,µν= ∂f

∂(x1)2 + ∂f

∂(x2)2 + ∂f

∂(x3)2. (22) Se vogliamo scriverlo in un sistema di coordinate qualsiasi, dobbiamo prima di tutto scriverlo in forma tensoriale, ovvero con derivate covarianti invece che derivate ordinarie. Osserviamo che nello spazio euclideo in coordinate cartesiane gµν,α= 0, quindi Γαµν = 0 e la derivata covariante coincide con quella ordinaria, per cui possiamo scrivere

2f ≡ gµνf;µν. (23)

Questa espressione, a differenza della precedente, `e tensoriale e vale quindi in tutti i sistemi di coordinate. Possiamo quindi calcolare l’operatore laplaciano in coordinate polari

2f = gα′β′fβ = gα′β′(f) (24) dove nella parentesi abbiamo messo la derivata ordinaria perche’ la derivata covariante di una grandezza scalare (come la funzione f ) coincide con la sua derivata ordinaria; in altre parole, il gradiente di uno scalare `e un oggetto ten- soriale, e precisamente `e una uno-forma. Invece, fuori della parentesi c’`e la

(7)

I simboli di Christoffel non nulli si calcolano facilmente, osservando che la met- rica `e diagonale e che le derivate non nulle della metrica sono

gθθ,r= 2r , gφφ,r= 2r sin2θ , gφφ,θ= 2r2sin θ cos θ (26) quindi i simboli di Christoffel non nulli con indici bassi sono

Γθθ r= −1

2gθθ,r = −r , Γθr θ= Γrθ θ= 1

2gθθ,r = r Γφφ r= −1

2gφφ,r= −r sin2θ , Γφr φ= Γrφ φ= 1

2gφφ,r= r sin2θ Γφφ θ= −1

2gφφ,θ= −r2sin θ cos θ , Γφθ φ = Γθφ φ= 1

2gφφ,θ= r2sin θ cos θ (27) e i simboli di Christoffel non nulli sono

Γθθr = −r , Γθrθ = Γθ = 1 r Γφφr = −r sin2θ , Γφrφ = Γφ = 1

r Γφφθ = − sin θ cos θ , Γφθφ = Γθφφ = cot θ .

(28) Sostituendo in (25) troviamo la forma del laplaciano di una funzione f in coor- dinate polari

2f = f,rr+ 1

r2f,θθ+ 1

r2sin2θf,φφ+

−Γθθrgθθ+ Γφφrgφφ f,r− Γφφθgφφf

= f,rr+2 rf,r+ 1

r2



f,θθ+ cot θf+ 1 sin2θf,φφ



. (29)

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