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nuovi strumenti finanziari per le PMI

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Academic year: 2022

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(1)

Mini-bond:

nuovi strumenti finanziari per le PMI

AIFI

Alessandra Bechi

Direttore Ufficio Tax & Legal e Affari Istituzionali

Il collocamento dei mini-bond e gli

investitori professionali

(2)

Debito bancario Obbligazioni Private Equity e Venture Capital

Natura Debito Debito Equity

Chi finanzia Banca Banche, Compagnie di

assicurazione, Fondi

pensione, Fondazioni, Fondi comuni d’investimento, Gestioni patrimoniali,

Tesorerie di grandi imprese, Enti pubblici, Privati se operatori Qualificati

Operatore di PE e VC

Rimborso Predeterminate oppure flessibili Predeterminate Non è predeterminato. Il

Debito bancario, obbligazioni e private equity

Rimborso Predeterminate oppure flessibili Predeterminate Non è predeterminato. Il disinvestimento avviene di norma con cessione al mercato o a terzi senza gravare sull’impresa Criteri di

valutazione del debitore/impresa target

Solidità patrimoniale, profittabilità, flussi di cassa Aspetti qualitativi basasti sulla

relazione di lungo termine

Aspetti qualitativi basati sulle caratteristiche dell’impresa e quantitativi basati

sull’andamento prospettico (bp)

Aspetti qualitativi basati sul profilo imprenditoriale e quantitativi basati sull’andamento prospettico (bp) Garanzie reale Prevalentemente richiesta Prevalentemente non

richiesta

No

(3)

Debito bancario Obbligazioni Private Equity e Venture Capital Remunerazione

e/o tasso di interesse

Pagamento regolare di interessi a prescindere dall’andamento dell’azienda.

Il tasso dipende dal costo del capitale e della liquidità della Banca, dalla Valutazione del Debitore, dalla competizione del mercato bancario locale e dalla relazione di lungo

termine

Dipende da rating

dell’emittente, condizioni di mercato secondario e liquidità dell’emissione

Dipende dalla crescita di valore dell’impresa e dal suo successo

Debito bancario, obbligazioni e private equity

termine

Altri costi Spese di istruttoria per la pratica di fido

Commissione di advisory.

Costi legati

all’ammissione alla negoziazione

Rating esterno No Opportuno No

Modalità di collocamento

Operazione bilaterale Private Placement o consorzio di collocamento

Operazione bilaterale

Indicazione dell’affidabilità del Debitore / Emittente

Bassa per via della

confidenzialità mantenuta dalla Banca

Elevata per via della pubblicità dell’emissione sul primario e successiva quotazione

Bassa

(4)

 Con i due “Decreti Sviluppo” del 2012 sono estesi i vantaggi fiscali legati all’emissione di strumenti di debito, emessi da società quotate, a quelli emessi da non-quotate.

 Con il “Decreto Destinazione Italia” del 2013 sono stati introdotti ulteriori agevolazioni fiscali e sostegni allo sviluppo del mercato obbligazionario in Italia.

 Quali strumenti?

Cambiali finanziarie per rispondere alle esigenze di breve termine;

Obbligazioni per sostenere investimenti di medio-lungo termine;

Obbligazioni subordinate e partecipative per offrire opportunità aggiuntive per Strumenti alternativi di finanziamento per le imprese:

novità normative (1)

Obbligazioni subordinate e partecipative per offrire opportunità aggiuntive per gestire le crisi aziendali.

 Quali imprese?

 Piccole e medie imprese così come definite a livello comunitario (Raccomandazione 2003/361/CE), escluse le microimprese e le banche.

 Quali investitori?

 I benefici fiscali introdotti riguardano prevalentemente strumenti sottoscritti da investitori qualificati sia in fase di collocamento che dell’eventuale negoziazione sul secondario (segmento extraMOT professionale)

(5)

 Quali vantaggi?

 Rendere meno onerosa l’emissione da parte dell’emittente

1. Deducibilità interessi passivi (in caso di quotazione dello strumento o di sottoscrizione dello strumento non quotato da parte di investitori qualificati):

 - Completa fino a concorrenza del monte interessi attivi;

 - Nei limiti 30% EBITDA per l’eccedenza.

2. Deducibilità completa dei costi di emissione ai fini IRES.

3. Estensione dell’applicabilità, su opzione, dell’imposta sostitutiva introdotta dal

“Decreto Destinazione Italia”.

 Incentivare i potenziali investitori alla sottoscrizione

Strumenti alternativi di finanziamento per le imprese:

novità normative (2)

 Incentivare i potenziali investitori alla sottoscrizione

1. Esenzione dalla ritenuta d’acconto del 20% su interessi e proventi introdotta dal “Decreto Destinazione Italia” anche in caso di strumenti non quotati se sottoscritti da fondi di investimento mobiliari chiusi riservati dedicati).

2. Compatibilità degli investimenti in obbligazioni e titoli similari (quotati e non) e in quote di fondi ad essi dedicati con le disposizioni in materia di investimento a copertura delle riserve tecniche delle imprese di assicurazione e di limiti di investimento dei fondi pensione, precisata dal “Decreto Destinazione Italia”

 Modifiche al Regolamento COVIP in consultazione (inclusione dell’investimento in fondi mobiliari chiusi tra gli oggetti di modifica statutari per i quali è sufficiente la mera comunicazione);

 Modifica al Regolamento IVASS (ammissibilità investimenti negli strumenti in oggetto e in fondi comuni di investimento ad essi dedicati a copertura delle riserve tecniche).

(6)

Le iniziative di investimento in corso

A partire dal secondo trimestre 2013 sono state annunciate alcune iniziative, promosse principalmente da Banche e SGR italiane, volte alla creazione di veicoli di investimento dedicati, nella forma di fondi mobiliari chiusi riservati.

Le iniziative censite ammontano ad una ventina (22).

Advisor/Team di gestione

La scelta dell’advisor, orientata su SGR e investment companies di private equity, riflette la complementarietà tra le due industrie e le competenze maturate dagli operatori nella due diligence.

Strumenti alternativi di finanziamento per le imprese:

gli investitori professionali

La politica di investimento

La tipologia degli strumenti target riguarda in prevalenza obbligazioni societarie, cambiali finanziarie e titoli similari. Non mancano iniziative che rivolgono attenzione a strumenti di debito ibrido e convertibile.

La raccolta

Gli obiettivi di raccolta sono compresi tra i 50 e 200 milioni di euro. Alcune iniziative, avendo ottenuto le necessarie autorizzazioni, hanno già iniziato il fundraising e, in alcuni casi, già effettuato il primo closing.

Fondamentale risulta essere l’acquisizione delle quote dei fondi da parte degli investitori istituzionali (fondi pensione e compagnie assicurative) sia domestici che internazionali.

(7)

Incentivo all’utilizzo di strumenti (quali minibond) derivanti dal Decreto Destinazione Italia

Necessità di finanziamento con fonti alternative Il sistema finanziario attuale presenta

Dipendenza dal sistema bancario e conseguente stretta creditizia

Ruolo degli investitori istituzionali (fondi pensione) a favore dell’economia reale del Paese

Una proposta per favorire il flusso di capitali verso

l’economia reale

(8)

1. Canalizzare risorse finanziarie del risparmio privato verso investimenti in imprese italiane

2. Contribuire allo sviluppo economico del Paese

A condizione che ci sia

Perché un investitore istituzionale dovrebbe sottoscrivere minibond?

1. Effetto diversificazione del portafoglio

2. Favorevole rapporto tra rendimento e rischio

(9)

Emissione diretta sul mercato, quotazione sull’ExtraMot-Pro e ricorso al fondo di private debt

Emissione diretta sul mercato

Quotazione mercato

ExtraMot-Pro Ricorso al fondo di private debt

Emittente:

Disclosure e trasparenza informativa concordata con lo sponsor;

Agevolazioni fiscali ai sensi dell’art. 32 del DL Sviluppo.

Investitore:

Ridotte agevolazioni fiscali per l’investitore (no

Emittente:

Maggiore visibilità implicita nell’ampliamento della platea di potenziali sottoscrittori;

Maggiore disclosure e trasparenza informativa;

Agevolazioni fiscali ai sensi dell’art. 32 del DL

Emittente:

Disclosure e trasparenza informativa richiesta nel rapporto bilaterale con il fondo di mini- bond;

Maggiore certezza nel risultato dell’operazione potendo contare su contatti preliminari tra il fondo e la target;

per l’investitore (no esenzione da ritenuta d’acconto).

dell’art. 32 del DL Sviluppo.

Investitore:

Agevolazioni fiscali ai sensi dell’art. 32 del DL Sviluppo.

target;

Potenziale riduzione dei costi di consulenza potendo contare sul know-how fornito dall’advisor del fondo;

Agevolazioni fiscali ai sensi dell’art.

32 del DL Sviluppo.

Investitore:

Monitoraggio e concreta gestione del rischio e conseguente ritorno atteso coerente;

Attenta due diligence;

Agevolazioni fiscali ai sensi dell’art.

32 del DL Sviluppo.

Riferimenti

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