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Atlante dei comuni del Lazio 2014

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Academic year: 2022

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ATLANTE

DEI COMUNI DEL LAZIO

2014

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Il rapporto è stato realizzato da IFEL ed ANCI Lazio Cura e coordinamento:

Walter Tortorella - responsabile Dipartimento Economia Locale IFEL

Gli apparati statistici e cartografici sono stati elaborati da Giorgia Marinuzzi (IFEL) Gli apparati descrittivi sono stati redatti da Stefania Farsagli

Si ringraziano Maria Teresa Corapi (IFEL), Carla Giorgio (IFEL), Elisa Macci (IFEL) e Tommaso Ulivieri (IFEL) per le preziose indicazioni suggerite

Si ringraziano inoltre per aver messo a disposizione i propri dati: Ancitel, Ancitel Energia e Ambiente, DPS-OpenCoesione, GSE, Infocamere - Direzione Registro delle Imprese, ISPRA, Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico (IGOP), Ministero dello Sviluppo Economico, SIN s.p.a.

Codice ISBN 978-88-6650-114-5

Il presente rapporto è stato chiuso con le informazioni disponibili al 22 ottobre 2014

Progetto grafico:

Pasquale Cimaroli, Claudia Pacelli www.backup.it

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Indice

Presentazione /5

1. La popolazione residente e straniera /7 Caratteri generali /9

Trend della popolazione residente /11 Densità abitativa /12

Famiglie /14 Natalità /15 Mortalità /16

Incremento naturale /17

Struttura per età della popolazione /19 Dipendenza demografica /21

Stato civile /23

Trend della popolazione straniera residente /24 Incidenza della popolazione straniera /25 Natalità degli stranieri /27

Minori stranieri /29

2. L’economia e la finanza /31

Tasso di nati-mortalità delle imprese /33 Trend del tasso di incremento delle imprese /35 Tasso di natalità delle imprese per settore economico /37

Tasso di mortalità delle imprese per settore economico /38

Tasso di incremento delle imprese per settore economico /39

Indice di imprenditorialità /41 Specializzazione economica /43 Sportelli bancari /45

Reddito imponibile /46

Programmazione comunitaria /48 Indicatori finanziari /50

3. Il territorio, l’ambiente ed i servizi /57 Zone altimetriche /59

Livello di attenzione per rischio frane /61 Rischio sismico /63

Siti d’Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale /65 Impianti alimentati a fonti rinnovabili /67 Raccolta differenziata /69

Parco veicolare e tasso di motorizzazione /70 Strutture alberghiere /72

Agriturismi /74 Comuni del tipico /76 Offerta museale /78 Stazioni ferroviarie /79

Dipartimenti di Emergenza e Accettazione e posti letto ospedalieri /81

Strutture scolastiche /83 Diffusione della banda larga /84

4. Le istituzioni /87 Città metropolitane /89 Unioni di Comuni /91

Partecipazione femminile alla carica di sindaco /93 Giovani sindaci /95

Personale delle amministrazioni comunali /97

Allegato 1. I sindaci dei comuni del Lazio /99 Allegato 2. I Consigli provinciali del Lazio /119

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(6)

5

L’Atlante dei Comuni del Lazio 2014, realizzato dalla

Fondazione IFEL e da ANCI Lazio, descrive le principa- li caratteristiche sociali, demografiche, economico-fi- nanziarie, territoriali ed istituzionali dei comuni della regione. L’Atlante, in linea con quanto realizzato da IFEL sul piano nazionale con le pubblicazioni annuali l’Atlante dei Piccoli Comuni e I Comuni italiani, si fonda su un’ampia base informativa di fonti statistiche ufficia- li (Istat, Banca d’Italia, Ministero dell’Interno, Ministero della Salute, Infocamere, ecc.), che hanno come unità di rilevazione il singolo comune. Ciascun dato viene pre- sentato in forma tabellare aggregando i valori comunali per provincia di appartenenza e per classe di ampiezza demografica dei comuni. Per ogni variabile, i dati dei co- muni della regione sono confrontati con quelli dell’inte- ro Paese e, per i fenomeni maggiormente significativi, è fornita anche una descrizione cartografica.

L’Atlante è suddiviso in quattro macroambiti tematici:

popolazione, economia e finanza, ambiente e servi- zi ed istituzioni. Nel primo capitolo sono illustrate le principali variabili socio-demografiche dei comuni della regione, e dunque i caratteri strutturali (numerosità e composizione della popolazione residente, la densità abitativa, le famiglie, l’invecchiamento, ecc.) e le dina- miche in atto (la natalità e mortalità, l’incidenza della popolazione straniera, ecc.). La seconda parte si foca- lizza sui caratteri economici dei comuni del Lazio (na- ti-mortalità delle imprese, indice di imprenditorialità, specializzazione economica e ricchezza misurata in ter- mini di reddito imponibile e di distribuzione del reddito tra i contribuenti, ecc.). Questa dimensione è arricchita da una parte dedicata all’analisi delle variabili finan- ziarie, in particolare, fornendo una panoramica appro- fondita dei principali indicatori del bilancio comunale (l’indicatore di autonomia finanziaria, l’indicatore di autonomia tributaria, l’indicatore di pressione fiscale, i trasferimenti dalla regione e dallo Stato, ecc.). Poiché una corretta comprensione della complessa realtà delle amministrazioni comunali passa anche attraverso un’a- nalisi approfondita della conformazione del territorio e delle sue caratteristiche ambientali, la terza parte forni- sce indicazioni sul carattere di montanità, sul livello di attenzione per rischio frane, sul grado di sismicità, sul parco veicolare, nonché sui servizi offerti nel territorio dei comuni laziali (strutture ricettive, come alberghi e agriturismi, scolastiche ed ospedaliere, la diffusione delle stazioni ferroviarie).

L’ultima parte del lavoro, oltre a concentrare l’attenzio- ne sui caratteri propri delle amministrazioni comunali

del Lazio in termini di numerosità e composizione di sindaci e personale comunale, si focalizza, principal- mente, sulle forme di aggregazione istituzionale, in particolare sulla Città Metropolitana di Roma Capitale e sulla diffusione delle Unioni di Comuni. La scelta non è casuale. Infatti, con l’attuazione della Legge Delrio (L.

n. 56/2014) ha preso avvio una riforma di sistema del governo locale costruita sui comuni come enti diretta- mente rappresentativi che danno vita ad istituzioni di secondo livello, le nuove province e le città metropoli- tane, e a rinnovate Unioni di Comuni a base associativa.

Questo Atlante, dunque, si propone come strumento utile agli amministratori dei comuni del Lazio per poter esercitare con maggiore cognizione le proprie funzioni e per fornire un quadro d’insieme della realtà socio-eco- nomica della regione, dei suoi limiti, dei principali trend in atto e delle sue potenzialità. I nuovi amministratori comunali hanno oggi delle “responsabilità” in più e ave- re le basi quantitative per comprendere il territorio in cui si trovano ad operare è un requisito importante.

Sarebbe miope, alla luce delle trasformazioni in atto, considerare i comuni soltanto in veste di realtà ammi- nistrativo/istituzionali locali. È al contrario ormai in- negabile il ruolo e le competenze centrali in capo alle amministrazioni, protagoniste dirette dello sviluppo a livello territoriale disaggregato. La nuova autonomia gestionale di cui godono gli amministratori locali ren- de possibile che essi diventino attori principali del ter- ritorio amministrato, sia attraverso la ricerca continua di modalità per alimentare i fattori di sviluppo presenti endogenamente, tramite politiche mirate ed investi- menti, sia individuando ed incentivando l’afflusso dei fattori esogeni della crescita. Base di partenza per ogni iniziativa di buon governo dovrebbe essere la cono- scenza delle potenzialità e delle criticità del territorio amministrato per volontà dei cittadini.

L’atlante dei Comuni del Lazio, anche se certamente non esaurisce le tematiche di interesse dei comuni, né può realisticamente proporre elevati livelli di appro- fondimento di quelli individuati, fornisce, in tal senso, utili spunti di analisi e riflessione.

Il Presidente ANCI Lazio

Fabio Fiorillo

Il Segretario Generale ANCI Lazio

Enrico Diacetti

Presentazione

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CAPITOLO PRIMO

LA POPOLAZIONE RESIDENTE

E STRANIERA

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Caratteri generali

La popolazione residente e straniera 9

I cittadini residenti nei 378 comuni del Lazio, secon-

do i dati Istat aggiornati al 1° gennaio 2014, sono 5.870.451. La maggior parte della popolazione lazia- le si concentra nella zona centrale della regione, pre- valentemente intorno alla cintura romana, e lungo la costa tirrenica. Inferiore risulta la concentrazione nelle aree interne della regione. La popolazione del Lazio è il 9,7% del totale della popolazione italiana. Il nume- ro dei comuni laziali rappresenta, invece, il 4,7% del totale dei comuni italiani. Oltre il 70% della popolazio- ne del Lazio vive nel territorio della costituenda città metropolitana di Roma Capitale, laddove si contano anche il maggior numero di amministrazioni comunali, pari ad un terzo del totale regionale. Dopo Roma Capi- tale, il territorio provinciale che ha più comuni (24,1%), è quello di Frosinone, mentre il 19,3% si riscontra nel territorio provinciale di Rieti. Minore è la percentuale di amministrazioni comunali situate nei territori pro- vinciali di Viterbo (15,9%) e Latina (8,7%). In tre con- testi su cinque, il rapporto fra il numero dei comuni presenti sul territorio provinciale, in percentuale sul

totale regionale delle amministrazioni comunali, e il numero dei residenti, in percentuale sul totale della popolazione del Lazio, favorisce il primo elemento ri- spetto al secondo. Il territorio della città metropolitana di Roma Capitale presenta una differenza significativa fra la percentuale di popolazione residente e quella del numero di comuni. Meno significativa è, invece, la dif- ferenza per il territorio provinciale di Latina, in cui i due dati sono quasi coincidenti.

Il 41,5% dei comuni laziali ha una popolazione infe- riore ai 2.000 cittadini e un quarto di essi appartie- ne alla classe “2.000-4.999 abitanti”. Nei comuni con meno di 5.000 residenti vive, complessivamente, il 7,8% della popolazione del Lazio, mentre nelle clas- si demografiche maggiori, comprese tra i 20.000 e i 249.999 abitanti, la popolazione residente raggiunge il 28,9% del totale regionale. Quasi la metà (48,8%) della popolazione laziale si concentra nel comune di Roma Capitale, l’unico della regione a contare più di 250.000 abitanti.

Tabella 1 Il numero dei comuni del Lazio e la popolazione in essi residente, per provincia, 2014

Provincia N. comuni Popolazione residente

v.a. % v.a. %

Frosinone 91 24,1% 497.678 8,5%

Latina 33 8,7% 569.664 9,7%

Rieti 73 19,3% 159.670 2,7%

Roma Capitale (Città metropolitana) 121 32,0% 4.321.244 73,6%

Viterbo 60 15,9% 322.195 5,5%

Lazio 378 100,0% 5.870.451 100,0%

Italia 8.057 60.782.668

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(11)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 10

Tabella 2 Il numero dei comuni del Lazio e la popolazione in essi residente, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca N. comuni Popolazione residente

v.a. % v.a. %

0 - 1.999 157 41,5% 149.845 2,6%

2.000 - 4.999 95 25,1% 305.841 5,2%

5.000 - 9.999 49 13,0% 358.522 6,1%

10.000 - 19.999 35 9,3% 493.680 8,4%

20.000 - 59.999 35 9,3% 1.211.571 20,6%

60.000 - 249.999 6 1,6% 487.670 8,3%

>=250.000 1 0,3% 2.863.322 48,8%

Lazio 378 100,0% 5.870.451 100,0%

Italia 8.057 60.782.668

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Figura 1 I comuni del Lazio, per classe demografica, 2014

60.000 - 249.999

>=250.000 20.000 - 59.999 10.000 - 19.999 5.000 - 9.999 2.000 - 4.999 0 - 1.999 Classe di ampiezza demografica (n. di abitanti)

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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Trend della popolazione residente

La popolazione residente e straniera 11

La popolazione dei comuni del Lazio è cresciuta negli

ultimi 10 anni del 12,8%: un dato molto più alto della media nazionale che si attesta al 5,0%. Raggruppando il dato comunale per provincia, emerge che nelle 5 aree laziali il trend di crescita della popolazione è stato dis- simile: l’incremento più significativo riguarda il territo- rio di Roma Capitale (15,0%) e della provincia di Latina (11,2%), seguite dalla provincia di Viterbo, che si atte- sta su una crescita della popolazione residente pari al 9,0%. L’unico territorio che fa registrare un incremento dei residenti coerente con il dato nazionale è la provin- cia di Rieti (5,2%), mentre nel territorio di Frosinone ri- scontriamo l’aumento più contenuto, pari al 2,1%.

Le differenze con la media nazionale rimangono sen- sibili anche osservando i dati relativi alle amministra-

zioni comunali laziali suddivise per classe demogra- fica. Nei comuni del Lazio con meno di 2.000 abitanti la popolazione è aumentata dell’1,5%. In linea con la media nazionale del 5,0% vi sono soltanto i comuni compresi nella classe fra 2.000 e 4.999 abitanti, nei quali la popolazione residente cresce negli ultimi 10 anni del 4,4%. I dati per le altre fasce di popolazione sono nettamente superiori alla media Italia. La cresci- ta percentuale più rilevante si è verificata nei comuni compresi tra 60.000 e 249.999 abitanti (21,8%) e in quelli fra 10.000 e 20.000 abitanti (17,6%). Percentuali simili, e sempre superiori alla media nazionale, le fan- no registrare i comuni laziali appartenenti alla classe compresa tra i 20.000 e i 59.999 residenti (12,3%), nonché il comune di Roma Capitale (12,6%).

Tabella 3 Il trend della popolazione residente nei comuni del Lazio, per provincia, 2004/2014

Provincia Popolazione residente

2004 2014 Var. % 2004/2014

Frosinone 487.504 497.678 2,1%

Latina 512.136 569.664 11,2%

Rieti 151.782 159.670 5,2%

Roma Capitale (Città metropolitana) 3.758.015 4.321.244 15,0%

Viterbo 295.702 322.195 9,0%

Lazio 5.205.139 5.870.451 12,8%

Italia 57.888.245 60.782.668 5,0%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, anni vari

Tabella 4 Il trend della popolazione residente nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2004/2014

Classe di ampiezza demografi ca Popolazione residente

2004 2014 Var. % 2004/2014

0 - 1.999 147.702 149.845 1,5%

2.000 - 4.999 292.972 305.841 4,4%

5.000 - 9.999 323.619 358.522 10,8%

10.000 - 19.999 419.631 493.680 17,6%

20.000 - 59.999 1.078.734 1.211.571 12,3%

60.000 - 249.999 400.478 487.670 21,8%

>=250.000 2.542.003 2.863.322 12,6%

Lazio 5.205.139 5.870.451 12,8%

Italia 57.888.245 60.782.668 5,0%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, anni vari

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Densità abitativa

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 12

I comuni del Lazio si estendono su una superficie di 17.232 kmq. Secondo i dati, aggiornati al 1° gennaio 2014, la densità abitativa media è pari a 341 cittadini per kmq, superiore al dato medio nazionale, che si attesta a 201 abitanti per kmq. I comuni ascrivibili al territorio della costituenda città metropolitana di Roma Capita- le presentano la maggiore densità abitativa: 806 resi- denti per kmq, dislocati su una superficie territoriale di 5.363 kmq. I comuni con la minore densità abitativa sono quelli delle province di Rieti (58 abitanti per kmq) e Viterbo (89 abitanti per kmq); questi ultimi, però, pre- sentano la superficie territoriale più estesa (3.615 kmq) dopo la città metropolitana di Roma Capitale. I comuni del frusinate e della provincia di Latina hanno, invece, un valore medio di densità abitativa in linea con il dato nazionale, leggermente inferiore nei comuni della pro- vincia di Frosinone (153 abitanti per kmq), più elevato

nei comuni del territorio di Latina (252 cittadini per kmq), ma sempre lontano dal dato medio regionale. I valori più alti di densità abitativa riguardano i comuni della cintura laziale e la fascia di territorio che dal co- mune di Roma Capitale si estende a sud, lungo la costa.

Se si analizza come varia la densità abitativa in base alla taglia demografica comunale, spicca il dato del comune di Roma Capitale (2.224 ab. per kmq), l’unico apparte- nente alla classe con più di 250.000 abitanti. La densità abitativa si mantiene superiore anche nei comuni appar- tenenti alla classe di ampiezza demografica compresa tra i 20.000 e 59.999 abitanti (477 cittadini per kmq) e nei comuni tra i 60.000 e 249.999 residenti (393 abitanti per kmq). Il dato si contrae notevolmente nei comuni con una minore popolazione, fino a 40 abitanti per kmq nei comuni dove vivono meno di 2.000 individui.

Tabella 5 La densità abitativa dei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Popolazione

residente Superfi cie territoriale

(kmq) Densità abitativa (ab./kmq)

Frosinone 497.678 3.247 153

Latina 569.664 2.256 252

Rieti 159.670 2.751 58

Roma Capitale (Città metropolitana) 4.321.244 5.363 806

Viterbo 322.195 3.615 89

Lazio 5.870.451 17.232 341

Italia 60.782.668 302.073 201

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 6 La densità abitativa dei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Popolazione

residente Superfi cie territoriale

(kmq) Densità abitativa (ab./kmq)

0 - 1.999 149.845 3.715 40

2.000 - 4.999 305.841 3.719 82

5.000 - 9.999 358.522 2.608 137

10.000 - 19.999 493.680 2.120 233

20.000 - 59.999 1.211.571 2.541 477

60.000 - 249.999 487.670 1.242 393

>=250.000 2.863.322 1.287 2.224

Lazio 5.870.451 17.232 341

Italia 60.782.668 302.073 201

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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La popolazione residente e straniera 13

Figura 2 La densità abitativa dei comuni del Lazio, 2014

Maggiore di 1.000 341 - 1.000 Inferiore a 341 Densità abitativa (ab./kmq)

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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Famiglie

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 14

Le famiglie che risiedono nei territori dei comuni laziali sono 2.636.282. La media regionale di 2,21 componen- ti per nucleo familiare non si discosta molto da quella nazionale (2,34). Il numero medio di componenti per famiglia non presenta significative variazioni nei co- muni dei territori provinciali del reatino e del viterbe- se (2,26), mentre si segnala un lieve incremento nei comuni delle province di Frosinone (2,45) e di Latina (2,41). I comuni ascrivibili al territorio della costituen- da città metropolitana di Roma Capitale presentano, invece, un valore inferiore (2,16) rispetto alla media regionale e nazionale.

Se si osservano le diverse classi di ampiezza demogra- fica dei comuni possiamo notare che il numero medio dei componenti delle famiglie è più elevato in quei co- muni che hanno una popolazione compresa tra i 2.000 ed i 60.000 cittadini. Il picco maggiore è raggiunto nei comuni compresi tra i 10.000 e i 19.999 abitanti, che fanno registrare una media di 2,46 componenti per fa- miglia. All’opposto, tanto i comuni della fascia più pic- cola, al di sotto di 2.000 abitanti, quanto i comuni delle fasce più ampie, al di sopra di 60.000 abitanti, riporta- no dati più bassi. Il comune di Roma Capitale presenta in assoluto il dato più basso di tutto il territorio laziale:

una media di 2,07 componenti a famiglia.

Tabella 7 Le famiglie residenti nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Numero famiglie Popolazione residente

in famiglia Numero medio di componenti per famiglia

Frosinone 202.236 496.152 2,45

Latina 236.407 568.859 2,41

Rieti 70.334 159.146 2,26

Roma Capitale (Città metropolitana) 1.985.355 4.286.813 2,16

Viterbo 141.950 320.458 2,26

Lazio 2.636.282 5.831.428 2,21

Italia 25.791.690 60.472.861 2,34

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 8 Le famiglie residenti nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Numero famiglie Popolazione residente

in famiglia Numero medio di componenti per famiglia

0 - 1.999 68.081 149.470 2,20

2.000 - 4.999 129.196 305.149 2,36

5.000 - 9.999 150.808 357.111 2,37

10.000 - 19.999 200.273 491.704 2,46

20.000 - 59.999 505.295 1.206.427 2,39

60.000 - 249.999 212.818 486.228 2,28

>=250.000 1.369.811 2.835.339 2,07

Lazio 2.636.282 5.831.428 2,21

Italia 25.791.690 60.472.861 2,34

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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La popolazione residente e straniera 15

Il tasso di natalità in Italia è fra i più bassi d’Europa:

supera appena il valore di 8 nati ogni 1.000 abitanti (8,46). Nel totale dei comuni del Lazio tale dato è leg- germente superiore: quasi 9 nati per 1.000 abitanti. È inferiore alla media regionale il dato medio dei comuni dei territori del frusinate e delle province di Rieti e Vi- terbo: appena al di sopra degli 8 nati ogni 1.000 abi- tanti nei comuni della provincia di Frosinone (8,16), al di sotto di tale soglia quello delle amministrazioni del reatino (7,37) e del viterbese (7,65). Si attesta, invece, sopra la media regionale e nazionale il tasso di nata- lità nei comuni facenti parte del territorio della città metropolitana di Roma Capitale (9,08 nati ogni 1.000 abitanti) e della provincia di Latina (9,22); questi ulti- mi presentano in assoluto il tasso di natalità più alto della regione.

Se si analizza come varia la natalità in base alla taglia demografica comunale, possiamo verificare come, in linea con le tendenze nazionali, il tasso di natalità si riduce ulteriormente nei comuni più piccoli: è di 6,98 nati ogni 1.000 abitanti nelle amministrazioni con una popolazione inferiore a 2.000 cittadini. Anche nella classe successiva, che comprende i comuni tra i 2.000 e i 4.999 abitanti, il tasso di natalità si mantiene sotto la media regionale e nazionale (7,80). La natalità cre- sce progressivamente nelle fasce demografiche più grandi, raggiungendo il suo picco nei comuni con una popolazione compresa fra 10.000 e 19.999 residenti (9,30 nati ogni 1.000 abitanti), e nelle amministrazioni appartenenti alla classe di ampiezza demografica com- presa tra 60.000 e 249.999 abitanti, dove il tasso di natalità raggiunge il valore più alto della regione: 9,88 nati ogni 1.000 abitanti.

Natalità

Tabella 9 La natalità nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Nati Tasso di natalità*

Frosinone 4.063 8,16

Latina 5.254 9,22

Rieti 1.177 7,37

Roma Capitale (Città metropolitana) 39.228 9,08

Viterbo 2.465 7,65

Lazio 52.187 8,89

Italia 514.308 8,46

*Valori ogni 1.000 abitanti

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 10 La natalità nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Nati Tasso di natalità*

0 - 1.999 1.046 6,98

2.000 - 4.999 2.385 7,80

5.000 - 9.999 3.021 8,43

10.000 - 19.999 4.591 9,30

20.000 - 59.999 10.880 8,98

60.000 - 249.999 4.816 9,88

>=250.000 25.448 8,89

Lazio 52.187 8,89

Italia 514.308 8,46

*Valori ogni 1.000 abitanti

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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Atlante dei Comuni del Lazio 2014 16

Il tasso di mortalità nel totale dei comuni laziali è leg- germente inferiore alla media nazionale: 9,25 decessi ogni 1.000 abitanti nel Lazio, rispetto a 9,88 della me- dia italiana. I comuni delle province di Rieti, Viterbo e Frosinone presentano tassi superiori alla media nazio- nale e regionale, rispettivamente 12,20, 11,20 e 10,86 decessi ogni 1.000 abitanti. Senza dubbio questo dato è legato all’elevato indice di invecchiamento che ca- ratterizza la popolazione. Seguono i comuni della città metropolitana di Roma Capitale (8,94) e della provin- cia di Latina (8,30) che presentano i tassi di mortalità più bassi della regione.

Osservando i dati relativi alla mortalità nei comuni del Lazio per classe demografica, si osserva un progressivo diminuire dei tassi rispetto all’aumentare della popolo- sità. Presentano, infatti, tassi di mortalità alti e supe- riori alla media regionale i comuni afferenti alla classe con un numero di abitanti inferiore a 2.000 (13,62) e compreso fra i 2.000 e i 4.999 (12,14). I tassi, invece, di- minuiscono gradualmente nelle classi di ampiezza de- mografica maggiore: il dato medio più contenuto (7,58 morti per 1.000 abitanti) si registra in corrispondenza delle amministrazioni con un numero di cittadini com- preso fra 60.000 e 249.999.

Mortalità

Tabella 11 La mortalità nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Morti Tasso di mortalità*

Frosinone 5.404 10,86

Latina 4.726 8,30

Rieti 1.948 12,20

Roma Capitale (Città metropolitana) 38.628 8,94

Viterbo 3.608 11,20

Lazio 54.314 9,25

Italia 600.744 9,88

*Valori ogni 1.000 abitanti

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 12 La mortalità nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Morti Tasso di mortalità*

0 - 1.999 2.041 13,62

2.000 - 4.999 3.714 12,14

5.000 - 9.999 3.526 9,83

10.000 - 19.999 4.313 8,74

20.000 - 59.999 10.434 8,61

60.000 - 249.999 3.697 7,58

>=250.000 26.589 9,29

Lazio 54.314 9,25

Italia 600.744 9,88

*Valori ogni 1.000 abitanti

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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La popolazione residente e straniera 17

Il tasso di incremento naturale è la differenza tra il tasso

di natalità ed il tasso di mortalità. Rappresenta la cresci- ta o la decrescita di una popolazione in un anno, tenen- do conto di dinamiche cosiddette naturali. Secondo i dati Istat aggiornati al 1° gennaio 2014, nel totale dei comuni del territorio laziale si registra un tasso d’incremento na- turale negativo pari a -0,36 per 1.000 abitanti, contro il dato nazionale che si attesta a -1,42. I comuni dei territori provinciali di Rieti e Viterbo presentano tassi d’incremen- to naturale particolarmente negativi, -4,83 i primi e -3,55 i secondi. Segue il tasso negativo dei comuni del frusi- nate (-2,69), mentre il dato è positivo per le amministra- zioni della provincia di Latina (0,93) e del territorio della

costituenda città metropolitana di Roma Capitale (0,14).

L’incremento naturale è significativamente negativo nei comuni delle due fasce demografiche più piccole:

-6,64 nei territori con meno di 2.000 cittadini e -4,35 nella fascia compresa fra i 2.000 e i 4.999 abitanti. Il dato va migliorando nei comuni con un maggior nu- mero di abitanti, con l’eccezione del comune di Roma Capitale che presenta un tasso in linea con la media re- gionale (-0,40 vs -0,36). Il tasso di incremento naturale è positivo prevalentemente nei comuni che circondano la Capitale e nella fascia di territorio che dal comune di Roma si estende a sud, lungo la costa.

Incremento naturale

Tabella 13 L’incremento naturale nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Saldo naturale (nati-morti) Tasso di incremento naturale*

Frosinone -1.341 -2,69

Latina 528 0,93

Rieti -771 -4,83

Roma Capitale (Città metropolitana) 600 0,14

Viterbo -1.143 -3,55

Lazio -2.127 -0,36

Italia -86.436 -1,42

*Valori ogni 1.000 abitanti

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 14 L’incremento naturale nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Saldo naturale (nati-morti) Tasso di incremento naturale*

0 - 1.999 -995 -6,64

2.000 - 4.999 -1.329 -4,35

5.000 - 9.999 -505 -1,41

10.000 - 19.999 278 0,56

20.000 - 59.999 446 0,37

60.000 - 249.999 1.119 2,29

>=250.000 -1.141 -0,40

Lazio -2.127 -0,36

Italia -86.436 -1,42

*Valori ogni 1.000 abitanti

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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Atlante dei Comuni del Lazio 2014 18

Figura 3 Il tasso di incremento naturale nei comuni del Lazio, 2014

Positivo Negativo o nullo Tasso di incremento naturale

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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La popolazione residente e straniera 19

Secondo i più recenti dati Istat sull’età dei residenti,

aggiornati al 1° gennaio 2014, più di un quinto della po- polazione italiana ha almeno 65 anni. Nei comuni del Lazio l’indice di invecchiamento è meno accentuato: la percentuale dei cittadini con almeno 65 anni, inferiore alla media nazionale (21,4%), si ferma al 20,5%. Tale indice appare più accentuato nei comuni del reatino (23,7%) e del viterbese (22,4%), meno nelle ammini- strazioni della provincia di Latina (19,3%) e della città metropolitana di Roma Capitale (20,3%).

La percentuale di popolazione compresa fra i 15 e i 64 anni è superiore alla media nazionale di un punto percentuale (65,7% vs 64,7%), mentre la popolazione minorenne presenta caratteristiche sostanzialmente

simili a quelle registrate a livello nazionale, con per- centuali leggermente superiori con riferimento ai bam- bini compresi fra 0 e 5 anni di età (5,6% vs 5,4%).

Per quanto riguarda i comuni suddivisi per classe di ampiezza demografica, possiamo notare che l’indice di invecchiamento presenta valori più alti nei comuni più piccoli. Nei territori comunali con meno di 2.000 abi- tanti ed in quelli tra 2.000 e 4.999 residenti, il 25,2%

ed il 22,1% rispettivamente della popolazione ha alme- no 65 anni. Le fasce di comuni con popolazione com- presa fra 10.000 e 19.999 abitanti e 60.000 e 249.999 hanno, invece, gli indici di invecchiamento più bassi a livello regionale: rispettivamente 18,2% e 17,6%.

Struttura per età della popolazione

Tabella 15 La struttura per età della popolazione residente nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia % 0-5 anni % 0-14 anni % minorenni % 15-64 anni % 65 anni e più

Frosinone 5,1% 12,9% 15,6% 66,1% 21,1%

Latina 5,7% 14,1% 17,0% 66,6% 19,3%

Rieti 4,7% 12,0% 14,6% 64,3% 23,7%

Roma Capitale (Città metropolitana) 5,7% 14,1% 16,7% 65,6% 20,3%

Viterbo 5,0% 12,5% 15,1% 65,1% 22,4%

Lazio 5,6% 13,8% 16,5% 65,7% 20,5%

Italia 5,4% 13,9% 16,7% 64,7% 21,4%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 16 La struttura per età della popolazione residente nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca % 0-5 anni % 0-14 anni % minorenni % 15-64 anni % 65 anni e più

0 - 1.999 4,3% 11,2% 13,6% 63,7% 25,2%

2.000 - 4.999 5,0% 12,5% 15,2% 65,4% 22,1%

5.000 - 9.999 5,4% 13,6% 16,3% 66,2% 20,1%

10.000 - 19.999 6,0% 14,7% 17,6% 67,0% 18,2%

20.000 - 59.999 5,7% 14,3% 17,1% 66,7% 19,0%

60.000 - 249.999 6,4% 15,5% 18,3% 66,9% 17,6%

>=250.000 5,5% 13,5% 16,0% 64,9% 21,6%

Lazio 5,6% 13,8% 16,5% 65,7% 20,5%

Italia 5,4% 13,9% 16,7% 64,7% 21,4%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(21)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 20

Figura 4 L’indice di invecchiamento (% popolazione con 65 anni e più) nei comuni del Lazio, 2014

20,5 - 30,0 Inferiore a 20,5 Indice di invecchiamento

(% popolazione con 65 anni e più)

Maggiore di 30,0

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(22)

La popolazione residente e straniera 21

L’indice di dipendenza demografica è stabilito dal rap-

porto fra la popolazione in età non attiva e quella at- tiva. Sono considerati componenti della popolazione in età non attiva gli abitanti residenti compresi in una fascia di età inferiore a 15 anni e superiore a 64. La fa- scia fra 15 anni e 64 rappresenta, invece, la parte di po- polazione in età lavorativa. L’indice di dipendenza de- mografica tende a stabilire, in termini teorici, il carico economico e sociale della popolazione più anziana o più giovane rispetto alla popolazione in età lavorativa.

Generalmente valori superiori al 50% sono considerati indicatori di squilibrio generazionale. A livello naziona- le l’indice si attesta al 54,6%, mentre nei comuni laziali il fenomeno, pur rimanendo superiore al 50%, si ridu- ce, attestandosi al 52,2%. Tale soglia è superata nei comuni della provincia di Viterbo e Rieti: in particolar modo, nei comuni del reatino si registra il più eleva- to indice di dipendenza demografica, che raggiunge il 55,6%, un punto percentuale sopra la media nazionale e quasi tre e mezzo sopra la media regionale.

L’analisi dei comuni del Lazio per classe demografica indica una specifica continuità con i dati relativi all’in- dice di invecchiamento. L’indice di dipendenza demo- grafica, infatti, aumenta in modo sensibile nei comuni più piccoli, raggiungendo il 57,1% nei territori comu- nali con una popolazione inferiore a 2.000 abitanti, e nel comune di Roma Capitale, dove si attesta al 54,0%.

L’indice di dipendenza demografica rimane di poco al di sotto del 50% nei comuni appartenenti alle classi comprese fra i 10.000 e i 249.999 abitanti.

Osservando la riproduzione cartografica è possibile rilevare che i principali picchi dell’indice di dipenden- za demografica, con valori superiori al 70%, sono rag- giunti in alcuni territori comunali scarsamente popo- lati, mentre i comuni con l’indice inferiore alla media regionale si trovano nella zona che circonda il comu- ne di Roma Capitale e nella fascia di territorio che da Roma si estende a sud lungo la costa.

Dipendenza demografica

Tabella 17 L’indice di dipendenza demografi ca nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Popolazione residente Indice di dipendenza

(b/a) In età attiva (a) In età non attiva (b)

Frosinone 328.866 168.812 51,3%

Latina 379.456 190.208 50,1%

Rieti 102.595 57.075 55,6%

Roma Capitale (Città metropolitana) 2.836.586 1.484.658 52,3%

Viterbo 209.797 112.398 53,6%

Lazio 3.857.300 2.013.151 52,2%

Italia 39.319.593 21.463.075 54,6%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 18 L’indice di dipendenza demografi ca nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Popolazione residente Indice di dipendenza (b/a) In età attiva (a) In età non attiva (b)

0 - 1.999 95.408 54.437 57,1%

2.000 - 4.999 200.072 105.769 52,9%

5.000 - 9.999 237.375 121.147 51,0%

10.000 - 19.999 330.875 162.805 49,2%

20.000 - 59.999 808.030 403.541 49,9%

60.000 - 249.999 326.260 161.410 49,5%

>=250.000 1.859.280 1.004.042 54,0%

Lazio 3.857.300 2.013.151 52,2%

Italia 39.319.593 21.463.075 54,6%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(23)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 22

Figura 5 L’indice di dipendenza demografica nei comuni del Lazio, 2014

52,2 - 70,0 Inferiore a 52,2 Indice di dipendenza demografica (%)

Maggiore di 70,0

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(24)

La popolazione residente e straniera 23

Nei comuni laziali le percentuali relative allo stato civi-

le della popolazione non si discostano di molto dai dati medi riportati sul territorio nazionale. Leggermente su- periore alla media il dato relativo alla popolazione celi- be o nubile, che raggiunge il 42,8% della popolazione residente nei territori comunali del Lazio, a fronte di un valore nazionale pari a 41,7%. Una maggiore percen- tuale di celibi e nubili caratterizza i comuni dell’area della costituenda città metropolitana di Roma Capitale (43,7%), mentre percentuali inferiori alla media nazio- nale si registrano nei comuni del frusinate (39,5%), del reatino (39,6%) e del viterbese (39,9%).

La percentuale di coniugati/e nei comuni del Lazio è, invece, inferiore di più di circa un punto percentuale alla media nazionale: 47,6% rispetto al 48,7%. Nel det- taglio, le percentuali inferiori si concentrano nei comu-

ni del territorio della città metropolitana di Roma Ca- pitale (46,6%) e del viterbese (49,7%). La percentuale di divorziati/e nei comuni laziali supera, anche se solo dello 0,4%, la media nazionale (2,6% vs 2,2%), con un picco nelle amministrazioni della città metropolitana di Roma Capitale (3,0%), mentre l’indice di vedovanza è leggermente inferiore (7,0% vs 7,5%).

In linea con le tendenze nazionali, possiamo notare un aumento del numero di vedovi/e (9,1%) nei comuni che hanno una popolazione inferiore a 2.000 residenti, dato che ovviamente dipende dall’alto indice di invecchia- mento che caratterizza questa fascia di comuni. Inoltre, è possibile rilevare che, sia la percentuale della popola- zione non coniugata, che quella dei divorziati cresce in relazione all’aumentare dell’ampiezza dei comuni.

Stato civile

Tabella 19 La struttura per stato civile della popolazione residente nei comuni del Lazio, valori percentuali, per provincia, 2014

Provincia Celibi/nubili Coniugati/e Divorziati/e Vedovi/e

Frosinone 39,5% 51,5% 1,3% 7,7%

Latina 41,3% 50,3% 1,7% 6,7%

Rieti 39,6% 50,1% 2,0% 8,3%

Roma Capitale (Città metropolitana) 43,7% 46,6% 3,0% 6,8%

Viterbo 39,9% 49,7% 2,3% 8,1%

Lazio 42,8% 47,6% 2,6% 7,0%

Italia 41,7% 48,7% 2,2% 7,5%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 20 La struttura per stato civile della popolazione residente nei comuni del Lazio, valori percentuali, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Celibi/nubili Coniugati/e Divorziati/e Vedovi/e

0 - 1.999 39,1% 50,1% 1,7% 9,1%

2.000 - 4.999 39,3% 50,8% 1,6% 8,2%

5.000 - 9.999 40,8% 50,4% 1,8% 7,1%

10.000 - 19.999 42,0% 49,5% 2,1% 6,4%

20.000 - 59.999 41,7% 49,6% 2,0% 6,6%

60.000 - 249.999 42,9% 48,8% 2,3% 6,0%

>=250.000 44,1% 45,4% 3,3% 7,1%

Lazio 42,8% 47,6% 2,6% 7,0%

Italia 41,7% 48,7% 2,2% 7,5%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(25)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 24

I dati sull’andamento della popolazione straniera resi- dente nei comuni del Lazio indicano un incremento fra il 2004 e il 2014 del 201,1%. Tale crescita ha riguardato i comuni di tutti i territori provinciali e tutte le classi di ampiezza demografica comunale, seppure in misura differente. Possiamo notare valori particolarmente si- gnificativi per quanto riguarda i comuni del territorio provinciale di Latina (281,7%) e del reatino (213,1%).

Valori inferiori alla media regionale si possono riscon- trare, invece, nei comuni del frusinate (151,0%) e del viterbese (194,3%). Ma anche i comuni che comporran- no la città metropolitana di Roma Capitale presentano, in media, un aumento della popolazione straniera re-

sidente leggermente inferiore al dato medio regionale (198,6% vs 201,1%).

Negli ultimi 10 anni, i piccoli comuni hanno conosciuto un aumento della popolazione straniera residente in termini più contenuti rispetto ai comuni delle altre clas- si demografiche: le amministrazioni fino a 2.000 abi- tanti hanno registrato un incremento della componente straniera pari al 181,7%. I territori comunali, che si ca- ratterizzano per una maggiore percentuale di crescita della popolazione straniera residente, fanno parte del- le classi demografiche fra i 20.000 e i 249.999 abitanti.

Più ridotta è, invece, la crescita degli stranieri residenti registrata nel comune di Roma Capitale (188,2%).

Trend della popolazione straniera residente

Tabella 21 Il trend della popolazione straniera residente nei comuni del Lazio, per provincia, 2004/2014

Provincia Popolazione straniera residente

2004 2014 Var. % 2004/2014

Frosinone 9.138 22.932 151,0%

Latina 11.218 42.821 281,7%

Rieti 4.095 12.822 213,1%

Roma Capitale (Città metropolitana) 170.219 508.241 198,6%

Viterbo 10.055 29.590 194,3%

Lazio 204.725 616.406 201,1%

Italia 1.990.159 4.922.085 147,3%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, anni vari

Tabella 22 Il trend della popolazione straniera residente nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2004/2014

Classe di ampiezza demografi ca

Popolazione straniera residente

2004 2014 Var. % 2004/2014

0 - 1.999 3.687 10.388 181,7%

2.000 - 4.999 7.809 22.855 192,7%

5.000 - 9.999 10.734 30.848 187,4%

10.000 - 19.999 15.887 48.116 202,9%

20.000 - 59.999 30.331 102.623 238,3%

60.000 - 249.999 13.519 47.791 253,5%

>=250.000 122.758 353.785 188,2%

Lazio 204.725 616.406 201,1%

Italia 1.990.159 4.922.085 147,3%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, anni vari

(26)

La popolazione residente e straniera 25

Al 1° gennaio 2014, gli stranieri residenti registrati

nei comuni del Lazio sono 616.406 e rappresentano il 10,5% del totale della popolazione del territorio re- gionale. Il dato dell’incidenza della popolazione stra- niera nei comuni laziali è, quindi, superiore al valore nazionale, pari all’8,1%. I comuni che comporranno la città metropolitana di Roma Capitale presentano un’in- cidenza ancora maggiore rispetto al dato medio regio- nale, pari all’11,8%. Nei comuni del territorio viterbese si registra una percentuale della popolazione straniera (9,2%) solo di poco inferiore al valore dell’incidenza registrato a livello regionale. Tutti gli altri contesti pre- sentano valori significativamente inferiori alla media regionale, con particolare riferimento ai comuni del frusinate (4,6%).

L’incidenza della popolazione straniera è più bassa nei comuni laziali meno popolosi, rispetto a quelli di taglia demografica maggiore: il 6,9% per i territori comunali con una popolazione inferiore a 2.000 residenti, a dif- ferenza del 12,4% relativo al comune di Roma Capitale, l’unico in regione ad avere un numero di abitanti mag- giore di 250.000. L’incidenza di popolazione straniera, quindi, tende a crescere all’aumentare della classe di ampiezza demografica, raggiungendo i picchi maggiori (rispettivamente il 9,7% e il 9,8%) nelle amministrazio- ni con una popolazione compresa tra 10.000 e 19.999 e tra 60.000 e 249.999.

La rappresentazione cartografica dell’incidenza della popolazione straniera, evidenzia come i valori più ele- vati siano concentrati nei comuni del territorio afferen- te alla città metropolitana di Roma Capitale.

Incidenza della popolazione straniera

Tabella 23 L’incidenza della popolazione straniera residente nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Popolazione residente Incidenza della popolazione

straniera (b/a) Totale (a) Straniera (b)

Frosinone 497.678 22.932 4,6%

Latina 569.664 42.821 7,5%

Rieti 159.670 12.822 8,0%

Roma Capitale (Città metropolitana) 4.321.244 508.241 11,8%

Viterbo 322.195 29.590 9,2%

Lazio 5.870.451 616.406 10,5%

Italia 60.782.668 4.922.085 8,1%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 24 L’incidenza della popolazione straniera residente nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca

Popolazione residente Incidenza della popolazione straniera (b/a) Totale (a) Straniera (b)

0 - 1.999 149.845 10.388 6,9%

2.000 - 4.999 305.841 22.855 7,5%

5.000 - 9.999 358.522 30.848 8,6%

10.000 - 19.999 493.680 48.116 9,7%

20.000 - 59.999 1.211.571 102.623 8,5%

60.000 - 249.999 487.670 47.791 9,8%

>=250.000 2.863.322 353.785 12,4%

Lazio 5.870.451 616.406 10,5%

Italia 60.782.668 4.922.085 8,1%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(27)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 26

Figura 6 L'incidenza della popolazione straniera residente nei comuni del Lazio, 2014

5,0 - 10,5 Inferiore a 5,0 Indice della popolazione straniera (%)

Maggiore di 10,5

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

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La popolazione residente e straniera 27

Il tasso di natalità straniera dei comuni del Lazio è infe-

riore a quello registrato a livello nazionale (13,30 nati da stranieri per 1.000 stranieri vs 15,79 della media italiana); tuttavia, la percentuale di nati da stranieri ri- spetto al totale delle nascite non presenta significative differenze nei territori comunali laziali (15,7%) rispetto al dato nazionale (15,1%). I comuni della provincia di Vi- terbo evidenziano un tasso di natalità straniera elevato (13,52 nati per 1.000 abitanti) e una percentuale più che significativa (16,2%) di nati stranieri rispetto al totale dei nati. Rilevante è anche la percentuale appena detta per i comuni della città metropolitana romana (16,9%).

La percentuale di nati da stranieri sul totale dei nati, infatti, nei comuni di questo territorio, è più alta della media regionale e nazionale ed è accompagnata, anche qui, da un alto tasso di natalità straniera (13,01). I comu- ni delle province di Frosinone, Latina e Rieti presentano, invece, una percentuale di nati stranieri sul totale dei nati inferiore alla media nazionale, anche se nelle am- ministrazioni comunali della provincia di Latina il tasso

di natalità straniera (16,91) è il più alto del territorio re- gionale ed è più elevato della media nazionale.

Il tasso di natalità straniera nei comuni laziali tende a crescere all’aumentare della classe di ampiezza de- mografica: nei comuni con una popolazione inferiore a 2.000 residenti il tasso è pari a 10,49, fino a rag- giungere il valore di 16,00 nella fascia che comprende i comuni con una popolazione compresa tra 20.000 e 59.999 abitanti. Diminuisce nel comune di Roma Capi- tale: 12,10.

Anche la percentuale di nati stranieri sul totale dei nati cresce con l’aumentare della popolazione dei comuni:

è più bassa nei comuni al di sotto dei 2.000 abitan- ti (10,4%) e aumenta gradualmente nei comuni delle classi successive. Raggiunge, infatti, le percentuali più alte, e superiori alla media nazionale e regionale, nelle amministrazioni comunali con una popolazione com- presa fra i 10.000 e i 19.999 abitanti (16,2%), nonché nel comune di Roma Capitale (16,8%).

Natalità degli stranieri

Tabella 25 La natalità degli stranieri residenti nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Nati da stranieri Tasso di natalità

straniera* % di nati da stranieri sul totale dei nati

Frosinone 324 14,13 8,0%

Latina 724 16,91 13,8%

Rieti 140 10,92 11,9%

Roma Capitale (Città metropolitana) 6.612 13,01 16,9%

Viterbo 400 13,52 16,2%

Lazio 8.200 13,30 15,7%

Italia 77.705 15,79 15,1%

*Valori ogni 1.000 abitanti stranieri

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(29)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 28

Tabella 26 La natalità degli stranieri residenti nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Nati da stranieri Tasso di natalità

straniera* % di nati da stranieri sul totale dei nati

0 - 1.999 109 10,49 10,4%

2.000 - 4.999 292 12,78 12,2%

5.000 - 9.999 399 12,93 13,2%

10.000 - 19.999 742 15,42 16,2%

20.000 - 59.999 1.642 16,00 15,1%

60.000 - 249.999 736 15,40 15,3%

>=250.000 4.280 12,10 16,8%

Lazio 8.200 13,30 15,7%

Italia 77.705 15,79 15,1%

*Valori ogni 1.000 abitanti stranieri

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(30)

La popolazione residente e straniera 29

Anche per i comuni laziali è possibile evidenziare un

processo già da tempo noto a livello nazionale: il fe- nomeno di invecchiamento della popolazione è atte- nuato dalla giovane età della popolazione straniera residente sul territorio. La percentuale di minorenni sul totale degli stranieri nei comuni del Lazio è legger- mente inferiore alla media nazionale (18,4% vs 22,1%).

Considerando tale percentuale rispetto ai comuni dei diversi territori provinciali, possiamo notare che i co- muni dell’area che afferisce alla città metropolitana di Roma Capitale hanno un percentuale inferiore (17,9%) alla media regionale, nonostante tale territorio presen- ti una significativa incidenza della popolazione stranie- ra residente. La percentuale più alta di minorenni sul totale degli stranieri si registra invece nei comuni del frusinate, che raggiungono il 21,3%. È rilevante, infine, considerare che la percentuale di minorenni sul totale degli stranieri non presenta sensibili mutamenti per i territori comunali suddivisi in classi di ampiezza de- mografica, ad eccezione del dato del comune di Roma

Capitale, molto più basso (16,3%) rispetto al resto dei comuni della regione.

Se si analizzano le percentuali di stranieri con un’età inferiore a 18 anni, rispetto al totale dei minorenni resi- denti, è possibile rilevare che tale dato è più ridotto nei comuni dei territori provinciali di Frosinone (6,3%) e di Latina (9,2%); è di poco superiore al 10% nei comuni del reatino; supera la media regionale nelle amministrazio- ni che insistono nella provincia di Viterbo e nella città metropolitana di Roma Capitale (entrambe 12,6%).

Anche analizzando i territori comunali suddivisi in clas- si di ampiezza demografica la percentuale di minoren- ni stranieri sul totale dei cittadini con un’età inferiore a 18 anni non presenta differenze significative. Se il 9,8% dei minorenni dei comuni sotto i 2.000 abitanti è straniero, tale dato non supera il 12,6% nell’unico comune con una popolazione residente superiore a 250.000 abitanti (Roma Capitale).

Minori stranieri

Tabella 27 I minori stranieri residenti nei comuni del Lazio, per provincia, 2014

Provincia Minori stranieri % di minorenni stranieri

sul totale degli stranieri % di minorenni stranieri sul totale dei minorenni

Frosinone 4.892 21,3% 6,3%

Latina 8.901 20,8% 9,2%

Rieti 2.507 19,6% 10,8%

Roma Capitale (Città metropolitana) 90.867 17,9% 12,6%

Viterbo 6.096 20,6% 12,6%

Lazio 113.263 18,4% 11,7%

Italia 1.087.016 22,1% 10,7%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

Tabella 28 I minori stranieri residenti nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2014

Classe di ampiezza demografi ca Minori stranieri % di minorenni stranieri

sul totale degli stranieri % di minorenni stranieri sul totale dei minorenni

0 - 1.999 1.996 19,2% 9,8%

2.000 - 4.999 4.942 21,6% 10,6%

5.000 - 9.999 6.400 20,7% 10,9%

10.000 - 19.999 10.546 21,9% 12,1%

20.000 - 59.999 21.469 20,9% 10,4%

60.000 - 249.999 10.084 21,1% 11,3%

>=250.000 57.826 16,3% 12,6%

Lazio 113.263 18,4% 11,7%

Italia 1.087.016 22,1% 10,7%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Istat, 2014

(31)
(32)

CAPITOLO SECONDO

L’ECONOMIA

E LA FINANZA

(33)
(34)

Tasso di nati-mortalità delle imprese

L’economia e la finanza 33

Al 1° gennaio 2012 le imprese attive nei comuni laziali

sono 469.085, vale a dire il 9,0% delle imprese attive nell’intero territorio nazionale. Per misurare lo stato di salute dell’economia locale riportiamo di seguito gli indicatori sulla natalità, mortalità e incremento delle imprese. In primo luogo, osservando il tasso di natalità delle imprese del Lazio, emerge che il dato rilevato, pari all’8,9%, risulta superiore rispetto al valore medio nazio- nale (7,3%). Tuttavia, se analizziamo i dati a livello pro- vinciale, si nota che i comuni della provincia di Frosinone (7,7%), Latina (8,3%), Rieti (7,2%) e Viterbo (6,9%) pre- sentano un tasso inferiore alle media regionale (8,9%).

Mentre si posizionano significativamente al di sopra di tale media i comuni del territorio della costituenda città metropolitana di Roma Capitale (9,4%), nel cui territorio è possibile anche rilevare un tasso di mortalità (7,2%) inferiore alla media regionale (7,4%) e nazionale (7,7%).

Ne consegue un tasso di incremento, ovvero la differen- za tra imprese iscritte e cessate ogni 100 attive, signifi- cativamente più alto (+2,14) rispetto a quello dei comuni dei restanti territori provinciali e della media regionale (+1,48), che comunque ha un tasso positivo rispetto a quello negativo della media nazionale (-0,38).

Osservando l’andamento del tasso di natalità delle im- prese in base all’ampiezza demografica comunale, si nota una certa difficoltà nei piccoli comuni. Il tasso di natalità, infatti, tende a decrescere al diminuire della

popolosità, passando dal 9,5% del comune più popo- loso della regione, ossia Roma Capitale, al 6,4% dei comuni compresi tra i 2.000 e i 4.999 abitanti.

Nei valori del tasso di mortalità e di incremento del- le imprese italiane è possibile leggere gli effetti della crisi: nel 2012, infatti, il tasso di mortalità delle impre- se presenta valori superiori a quello di natalità per i comuni italiani (7,7% rispetto a 7,3%). Le imprese dei comuni del Lazio, invece, mostrano un saldo po- sitivo, poiché le cancellazioni (34.705) sono inferiori alle nuove iscrizioni (41.658) di quasi 7.000 unità. Di conseguenza, il tasso di incremento delle imprese se- gna un valore positivo, pari all’1,48%. Anche in questo caso, se osserviamo gli indicatori su base provinciale emergono delle differenze rispetto all’incidenza della crisi sul territorio laziale. Le imprese dei comuni della provincia di Latina (-0,08%) e di Viterbo (-0,74%) regi- strano le maggiori difficoltà, mentre i comuni dell’area metropolitana di Roma Capitale (+2,14%), del frusinate (+0,14%) e del reatino (+0,20%) registrano valori posi- tivi, con un sopravanzo delle imprese iscritte rispetto a quelle cessate. Se si analizzano i dati in base alla dimensione demografica, emerge anche in riferimento a questi indicatori che il mondo delle imprese ha mag- giori difficoltà nei comuni di piccole dimensioni, in par- ticolare in quelli appartenenti alla fascia demografica

“2.000-9.999 abitanti”.

Tabella 1 Imprese iscritte, cessate ed attive nei comuni del Lazio, per provincia, 2012

Provincia

Imprese iscritte nel 2012

(a)

Imprese cessate nel 2012

(b)

Imprese attive al 31.12.2012

(c)

Tasso di natalità (a/c)

Tasso di mortalità

(b/c)

Tasso di incremento

(a-b)/(c)

Frosinone 3.048 2.993 39.415 7,7% 7,6% 0,14%

Latina 3.948 3.987 47.297 8,3% 8,4% -0,08%

Rieti 965 938 13.369 7,2% 7,0% 0,20%

Roma Capitale (Città metropolitana) 31.337 24.176 334.914 9,4% 7,2% 2,14%

Viterbo 2.360 2.611 34.090 6,9% 7,7% -0,74%

Lazio 41.658 34.705 469.085 8,9% 7,4% 1,48%

Italia 383.883 403.923 5.239.908 7,3% 7,7% -0,38%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, 2013

(35)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 34

Tabella 2 Imprese iscritte, cessate ed attive nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2012

Classe di ampiezza demografi ca

Imprese iscritte nel 2012

(a)

Imprese cessate nel 2012

(b)

Imprese attive al 31.12.2012

(c)

Tasso di natalità (a/c)

Tasso di mortalità

(b/c)

Tasso di incremento

(a-b)/(c)

0 - 1.999 827 825 11.823 7,0% 7,0% 0,02%

2.000 - 4.999 1.651 1.832 25.615 6,4% 7,2% -0,71%

5.000 - 9.999 2.107 2.187 28.179 7,5% 7,8% -0,28%

10.000 - 19.999 3.126 2.787 36.654 8,5% 7,6% 0,92%

20.000 - 59.999 7.791 7.149 90.647 8,6% 7,9% 0,71%

60.000 - 249.999 3.530 3.072 37.944 9,3% 8,1% 1,21%

>=250.000 22.626 16.853 238.223 9,5% 7,1% 2,42%

Lazio 41.658 34.705 469.085 8,9% 7,4% 1,48%

Italia 383.883 403.923 5.239.908 7,3% 7,7% -0,38%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, 2013

Positivo Negativo o nullo Tasso di incremento delle imprese

Figura 1 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni del Lazio, 2012

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, 2013

(36)

Trend del tasso di incremento delle imprese

L’economia e la finanza 35

Per approfondire gli effetti della crisi si analizza una

serie storica del tasso di incremento delle imprese dei comuni del Lazio dal 2006 al 2012. Ebbene, visualiz- zando tali valori per le imprese dei comuni laziali, pur mantenendo un tasso di incremento sempre positivo, si registra una flessione di tale indicatore a partire dal 2006. Si passa, infatti da un +3,44% del 2006 ad un

+1,48% nel 2012, con una leggera ripresa, seppur cir- coscritta, al 2010 (+1,99%) e dati nuovamente inferiori per il successivo biennio (+1,56% e +1,48%). In chiave comparativa, emerge che i valori del tasso di incremen- to delle imprese laziali rispetto al dato nazionale risul- tano molto superiori, sebbene il trend per il periodo osservato segua la stessa dinamica.

Tabella 3 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni del Lazio, per provincia, 2006-2012

Provincia

Anno

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Frosinone 1,83% 1,59% -1,26% -0,98% 1,90% 0,61% 0,14%

Latina 1,61% 1,19% -0,08% 0,89% 0,39% -0,31% -0,08%

Rieti 0,69% 0,48% 0,59% 0,25% 0,92% -0,88% 0,20%

Roma Capitale

(Città metropolitana) 4,60% 4,40% 2,08% 1,91% 2,49% 2,16% 2,14%

Viterbo 0,86% -3,91% -0,24% 0,10% 0,08% 0,42% -0,74%

Lazio 3,44% 2,83% 1,36% 1,38% 1,99% 1,56% 1,48%

Italia 0,98% -0,08% -0,40% -0,40% 0,41% -0,04% -0,38%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, anni vari

Tabella 4 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni del Lazio, per classe demografi ca, 2006-2012

Classe di ampiezza

demografi ca

Anno

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

0 - 1.999 -0,06% -0,54% -0,40% -0,69% 0,03% -0,59% 0,02%

2.000 - 4.999 0,59% -1,01% -0,83% -0,80% 0,33% -0,29% -0,71%

5.000 - 9.999 1,63% -0,58% 0,09% -0,21% 0,67% 0,32% -0,28%

10.000 - 19.999 2,41% 1,12% 1,47% 0,57% 1,60% 0,97% 0,92%

20.000 - 59.999 2,76% 2,52% 0,47% 0,60% 1,49% 1,01% 0,71%

60.000 - 249.999 3,50% 2,17% 1,47% 1,85% 1,66% 1,39% 1,21%

>=250.000 5,02% 4,85% 2,16% 2,28% 2,76% 2,36% 2,42%

Lazio 3,44% 2,83% 1,36% 1,38% 1,99% 1,56% 1,48%

Italia 0,98% -0,08% -0,40% -0,40% 0,41% -0,04% -0,38%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, anni vari

(37)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 36

Figura 2 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni del Lazio e dell’Italia, 2006-2012

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, anni vari -1,0%

-0,5%

0,0%

0,5%

1,0%

1,5%

2,0%

2,5%

3,0%

3,5%

4,0%

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Anni

Tasso di incremento delle imprese

Comuni del Lazio Comuni italiani

(38)

Tasso di natalità delle imprese per settore economico

L’economia e la finanza 37

L’analisi è stata condotta osservando i tre settori econo-

mici di riferimento: il primario (o agricolo), il secondario (o industriale) e il terziario (i servizi). Dall’esame dei dati relativi al tasso di natalità delle imprese differen- ziato per settore economico, è possibile notare come nei comuni laziali l’avvio di nuove imprese nel 2012 sia sbilanciato a favore del settore terziario, con un indice pari al 10,9%. Il settore terziario è seguito dal settore in- dustriale, per il quale si registra un dato medio regiona- le pari al 5,0%, mentre il valore medio nazionale è pari al 4,7%. Infine, il settore agricolo è quello in cui si regi- stra il dato più contenuto, pari al 3,6%, mentre il valore nazionale è pari al 3,2%. Osservando i dati per territorio provinciale, emerge una dinamicità del settore agricolo e industriale, superiore alla media regionale, nei comuni delle province di Latina (rispettivamente 4,0% e 6,9%) e Rieti (rispettivamente 4,3% e 5,9%) e solo del settore

industriale per le amministrazioni del viterbese (5,8%).

In riferimento al settore terziario è possibile rilevare un tasso di natalità maggiore, e superiore alla media regio- nale, nei comuni della città metropolitana di Roma Capi- tale (11,1%). Seguono le amministrazioni della provincia di Latina e del viterbese, che fanno registrare dei tassi di natalità in linea con la media regionale, pari rispetti- vamente al 10,6% e al 10,5%.

Per settore economico il tasso di natalità non sem- bra presentare variazioni significative se si considera la taglia dimensionale dei comuni. Le eccezioni sono poche: è il caso ad esempio del 4,3% nel primario re- gistrato dai comuni con meno di 2.000 abitanti, o del tasso di natalità delle imprese del terziario piuttosto contenuto (9,2%) rilevato per i comuni tra i 2.000 e 4.999 residenti.

Tabella 5 Il tasso di natalità delle imprese nei comuni del Lazio, per settore economico e per provincia, 2012

Provincia Settore economico

Primario Secondario Terziario Totale

Frosinone 3,3% 4,7% 10,2% 7,7%

Latina 4,0% 6,9% 10,6% 8,3%

Rieti 4,3% 5,9% 9,8% 7,2%

Roma Capitale

(Città metropolitana) 3,5% 4,7% 11,1% 9,4%

Viterbo 3,3% 5,8% 10,5% 6,9%

Lazio 3,6% 5,0% 10,9% 8,9%

Italia 3,2% 4,7% 9,6% 7,3%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, 2013

Tabella 6 Il tasso di natalità delle imprese nei comuni del Lazio, per settore economico e per classe demografi ca, 2012

Classe di ampiezza demografi ca

Settore economico

Primario Secondario Terziario Totale

0 - 1.999 4,3% 5,7% 10,1% 7,0%

2.000 - 4.999 3,4% 5,4% 9,2% 6,4%

5.000 - 9.999 3,8% 6,1% 10,2% 7,5%

10.000 - 19.999 3,5% 6,1% 11,4% 8,5%

20.000 - 59.999 3,7% 5,4% 10,7% 8,6%

60.000 - 249.999 3,6% 6,3% 11,5% 9,3%

>=250.000 3,2% 4,0% 11,0% 9,5%

Lazio 3,6% 5,0% 10,9% 8,9%

Italia 3,2% 4,7% 9,6% 7,3%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, 2013

(39)

Atlante dei Comuni del Lazio 2014 38

Tasso di mortalità delle imprese per settore economico

Per quanto riguarda il tasso di mortalità delle imprese, a differenza del dato medio nazionale, si registra nei comuni laziali una minore incidenza, seppur lieve, del- le cessazioni di impresa nel settore industriale (7,2%

rispetto a 7,7%), nel settore agricolo (5,9% rispetto a 6,0%) e nel settore terziario (7,7% rispetto a 8,2%).

Se si considera il tasso di mortalità in relazione al ter- ritorio provinciale, emerge che nei comuni delle pro- vince di Latina e del viterbese, questo è significativa- mente superiore alla media regionale sia nel settore industriale (rispettivamente 8,3% e 9,4%), che nel set- tore dei servizi (rispettivamente 9,5% e 8,2%).

Analogamente a quanto riscontrato nell’analisi del tas- so di natalità per settore economico, le variazioni dei valori del tasso di mortalità non sembrano essere cor- relate all’ampiezza demografica dei comuni. L’unica eccezione è rappresentata dai comuni con una popola- zione compresa fra i 5.000 e i 9.999 abitanti: in queste amministrazioni si registra un tasso di mortalità del- le imprese del secondario significativamente più alto (9,3%) rispetto alle altre classi demografiche.

Tabella 7 Il tasso di mortalità delle imprese nei comuni del Lazio, per settore economico e per provincia, 2012

Provincia Settore economico

Primario Secondario Terziario Totale

Frosinone 5,6% 7,9% 8,0% 7,6%

Latina 5,8% 8,3% 9,5% 8,4%

Rieti 5,8% 7,1% 7,8% 7,0%

Roma Capitale

(Città metropolitana) 6,1% 6,7% 7,4% 7,2%

Viterbo 6,0% 9,4% 8,2% 7,7%

Lazio 5,9% 7,2% 7,7% 7,4%

Italia 6,0% 7,7% 8,2% 7,7%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, 2013

Tabella 8 Il tasso di mortalità delle imprese nei comuni del Lazio, per settore economico e per classe demografi ca, 2012

Classe di ampiezza demografi ca

Settore economico

Primario Secondario Terziario Totale

0 - 1.999 5,8% 7,9% 7,5% 7,0%

2.000 - 4.999 5,9% 7,7% 7,8% 7,2%

5.000 - 9.999 5,6% 9,3% 8,2% 7,8%

10.000 - 19.999 6,2% 7,4% 8,2% 7,6%

20.000 - 59.999 6,2% 7,7% 8,2% 7,9%

60.000 - 249.999 5,8% 8,1% 8,5% 8,1%

>=250.000 5,5% 6,3% 7,3% 7,1%

Lazio 5,9% 7,2% 7,7% 7,4%

Italia 6,0% 7,7% 8,2% 7,7%

Fonte: elaborazione IFEL-Dipartimento Economia Locale su dati Infocamere, 2013

Riferimenti

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Ai sensi del D.Lvo 267/00, recante il Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, esprime parere favorevole in ordine alla regolarità TECNICA. IL RESPONSABILE

3) vigilanza, controllo e accertamento, con dovere di segnalazione alla Polizia Municipale ed in coordinamento con lo stessa, per le violazioni di norme nazionali in materia

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