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Celiachia dalla A alla Z
Direttore Responsabile Sergio Rassu
Caleidoscopio I t a l i a n o
M S SpA
Giovanni Orso Giacone, Daniela Zanella, Marina Ceretta
“Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003,(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1,DCB Genova”- n°210- Marzo 2007 - Dir. resp.:Sergio Rassu - Editore:Medical Systems S.p.A. Genova - Contiene I.P. - Stampa:Nuova ATA - Genova
Restless Architect of Human Possibilities s.a.s. (R.A.H.P.) Sede Legale Via Pietro Nenni, 6 - 07100 Sassari
Restless Architect of Human Possibilities s.a.s. (R.A.H.P. sas)
... dalla Pedagogia all’Andragogia
7414/ER/04/07
Sistema di Gestione certificato UNI EN ISO 9001:2000
Certificato n° A2217 conforme alla Norma UNI EN ISO 9001:2000
Il Sistema di Gestione per la Qualitàè applicato alla:
Progettazione ed erogazione di corsi di formazione in campo sanitario.
Settore EA: 37
Educazione Continua in Medicina
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Celiachia dalla A alla Z
Direttore Responsabile Sergio Rassu
Caleidoscopio I t a l i a n o
Giovanni Orso Giacone, Daniela Zanella
1, Marina Ceretta
1Laboratori di Analisi Cliniche di Rivoli (TO) -
1
Laboratorio di Analisi Cliniche di Giaveno (TO)
I
NFORMAZIONI GENERALI. Caleidoscopio pubblica lavori di carattere monografico a scopo didattico su temi di Medicina.
La rivista segue i requisiti consigliati dall’International Committee of Medical Journal Editors. Gli Autori vengono invi- tati dal Direttore Responsabile. La rivista pubblica anche monografie libere, proposte direttamente dagli Autori, redatte secondo le regole della Collana.
T
ESTO. La monografia deve essere articolata in paragrafi snelli, di rapida consultazione, completi e chiari. I contenuti riportati devono essere stati sufficientemente confermati. E’ opportuno evitare di riportare proprie opinioni dando un quadro limitato delle problematiche. La lunghezza del testo può variare dalle 60 alle 70 cartelle dattiloscritte ovvero 100- 130.000 caratteri (spazi inclusi). Si invita a dattilografare su una sola facciata del foglio formato A4 con margini di alme- no 25 mm. Usare dovunque doppi spazi e numerare consecutivamente. Ogni sezione dovrebbe iniziare con una nuova pagina.
F
RONTESPIZIO. Deve riportare il nome e cognome dell’Autore(i) -non più di cinque- il titolo del volume, conciso ma infor- mativo, la Clinica o Istituto cui dovrebbe essere attribuito il lavoro, l’indirizzo, il nome e l’indirizzo dell’Autore (com- preso telefono, fax ed indirizzo di E-mail) responsabile della corrispondenza.
B
IBLIOGRAFIA. Deve essere scritta su fogli a parte secondo ordine alfabetico seguendo le abbreviazioni per le Riviste dell’Index Medicus e lo stile illustrato negli esempi:
1) Björklund B., Björklund V.: Proliferation marker concept with TPS as a model. A preliminary report. J. Nucl. Med.
Allied. Sci 1990 Oct-Dec, VOL: 34 (4 Suppl), P: 203.
2 Jeffcoate S.L. e Hutchinson J.S.M. (Eds): The Endocrine Hypothalamus. London. Academic Press, 1978.
Le citazioni bibliografiche vanno individuate nel testo, nelle tabelle e nelle legende con numeri arabi tra parentesi.
T
ABELLE E FIGURE. Si consiglia una ricca documentazione iconografica (in bianco e nero eccetto casi particolare da con- cordare). Figure e tabelle devono essere numerate consecutivamente (secondo l’ordine di citazione nel testo) e separata- mente; sul retro delle figure deve essere indicato l’orientamento, il nome dell’Autore ed il numero. Le figure realizzate pro- fessionalmente; è inaccettabile la riproduzione di caratteri scritti a mano libera. Lettere, numeri e simboli dovrebbero essere chiari ovunque e di dimensioni tali che, se ridotti, risultino ancora leggibili. Le fotografie devono essere stampe luci- de, di buona qualità. Gli Autori sono responsabili di quanto riportato nel lavoro e dell’autorizzazione alla pubblicazio- ne di figure o altro. Titoli e spiegazioni dettagliate appartengono alle legende, non alle figure stesse. Su fogli a parte devo- no essere riportate le legende per le figure e le tabelle.
U
NITÀ DI MISURA. Per le unità di misura utilizzare il sistema metrico decimale o loro multipli e nei termini dell’International system of units (SI).
A
BBREVIAZIONI. Utilizzare solo abbreviazioni standard. Il termine completo dovrebbe precedere nel testo la sua abbre- viazione, a meno che non sia un’unità di misura standard.
P
RESENTAZIONE DELLA MONOGRAFIA. Riporre il dattiloscritto, le fotografie, una copia del testo in formato .doc oppure .rtf, ed copia di grafici e figure in formato Tiff con una risoluzione di almeno 240 dpi, archiviati su CD in buste separate.
Il dattiloscritto originale, le figure, le tabelle, il dischetto, posti in busta di carta pesante, devono essere spediti al Direttore Responsabile con lettera di accompagnamento. L’autore dovrebbe conservare una copia a proprio uso. Dopo la valutazione espressa dal Direttore Responsabile, la decisione sulla eventuale accettazione del lavoro sarà tempestiva- mente comunicata all’Autore. Il Direttore responsabile deciderà sul tempo della pubblicazione e conserverà il diritto usuale di modificare lo stile del contributo; più importanti modifiche verranno eventualmente fatte in accordo con l’Autore. I manoscritti e le fotografie se non pubblicati non si restituiscono.
L’Autore riceverà le bozze di stampa per la correzione e sarà Sua cura restituirle al Direttore Responsabile entro cinque giorni, dopo averne fatto fotocopia. Le spese di stampa, ristampa e distribuzione sono a totale carico della Medical Systems che provvederà a spedire all’Autore cinquanta copie della monografia. Inoltre l’Autore avrà l’opportunità di pre- sentare la monografia nella propria città o in altra sede nel corso di una serata speciale.
L’Autore della monografia cede tutti i pieni ed esclusivi diritti sulla Sua opera, così come previsti dagli artt. 12 e segg.
capo III sez. I L. 22/4/1941 N. 633, alla Rivista Caleidoscopio rinunciando agli stessi diritti d’autore (ed acconsentendo- ne il trasferimento ex art. 132 L. 633/41).
Tutta la corrispondenza deve essere indirizzata al seguente indirizzo:
Restless Architect of Human Possibilities sas
U na recente indagine fatta tra un numero significativo ri ricercato- ri in attività nel campo della gastroenterologia ed epatologia ha collocato l’individuazione del ruolo del glutine nella malattia celiaca tra i dieci più significativi progressi fatti in questo settore nell’ultimo secolo (lista che annoverava progressi come l’individuazione del ruolo dell’Helicobacter Pylorii o l’endoscopia a fibre ottiche).
Come riportano con dovizia di particolari gli Autori, la storia della malat- tia è relativamente recente in quanto sebbene descritta per la prima volta da Aristeo di Cappadocia, che visse nel secondo secolo, solo nel 1888 Samuel Gee ne dette una dettagliata descrizione e bisognerà aspettare il 1952 per arrivare all’individuazione del ruolo del glutine.
Questo a significare l’importanza di questo capitolo della medicina che in questa monografia viene analizzato in tutti i suoi aspetti, partendo proprio con la storia ed analizzando tutti gli altri, quali quelli genetici, autoimmuni- tari e quelli clinici sia nel bambino come nell’adulto ed infine nel’anziano per arrivare alla diagnostica che costituisce una capitolo che ha registrato impor- tanti aggiornamenti in questi ultimi anni.
Gli Autori sono sicuramente fedeli allo spirito della collana avendo matu- rato ormai una esperienza significativa con la realizzazione di altre mono- grafia che hanno avuto un notevole successo di interesse.
La dott.ssa Zanella Daniela ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Torino e successivamente il diploma di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva con orienta- mento di Sanità Pubblica e quello in Patologia Clinica con orientamento Direttivo. Ha prestato servizio in qualità di assistente presso il Servizio di Medicina di Base dell'USL 35 Giaveno e quindi come assistente di Laboratorio presso il Laboratorio dell'Ospedale Civile di Giaveno.
Responsabile di Struttura Semplice presso il Laboratorio analisi del P.O. di Giaveno è stata anche insegnante presso la Scuola Infermieri Professionali Dell'Ospedale di Avigliana. Inoltre, ha un incarico di docenza presso la Scuola di Specializzazione di patologia Clinica di Torino. Autrice di circa 90 pubblicazioni scientifiche sulle principali riviste nazionali del settore. Ha
Caleidoscopio Italiano
Editoriale
partecipato a circa 160 convegni e congressi anche in qualità di relatore o moderatore. Membro delle principali Società scientifiche di Medicina di Laboratorio, è attualmente Vice-Presidente regionale della SIMeL (Società Italiana di Medicina di Laboratorio).
Il dottor Orso Giacone Giovanni, laureato in Medicina e Chirurgia pres- so l'Università di Torino, ha conseguito la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva con orientamento di Laboratorio ed in Patologia Generale presso la stessa Università. Ha prestato servizio presso il Laboratorio Analisi dell'Ospedale M. Vittoria di Torino, e successivamente presso l'Ospedale di Giaveno dove ha percorso la carriera sino di diventare Primario. Quindi è stato nominato responsabile dei Laboratori degli Ospedali di Rivoli e Giaveno e del Poliambulatorio di Collegno.
Successivamente ha avuto l'incarico di Direttore del Dipartimento dei Servizi Diagnostici dell'ASL5.
Incaricato per l'insegnamento presso la Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica dell'Università degli Studi di Torino, è autore di 86 pubbli- cazioni ed ha organizzato numerosi convegni ed ha partecipato a oltre 200 convegni e congressi anche in qualità di relatore o moderatore. Membro, infine, delle principali Società scientifiche di Medicina di Laboratorio, è attualmente Presidente regionale della SIMEL (Società Italiana di Medicina di Laboratorio).
La sig.ra Marina Ceretta dopo aver conseguito il diploma di tecnico di Laboratorio Chimico Biologico è stata assunta presso l'Ospedale Civile di Giaveno dove è inquadrata come dirigente tecnico CPSE. Autrice di alcune pubblicazioni scientifiche su riviste italiane del settore, ha partecipato a numerosi corsi e convegni anche in qualità di relatore.
Sergio Rassu
Introduzione
La sprue o malattia celiaca è una malattia caratterizzata da malassorbi- mento, alterazioni della mucosa dell'intestino tenue e intolleranza al glutine (proteina contenuta nel frumento e nei suoi derivati).
I dati attualmente disponibili circa la reale incidenza della malattia celiaca sono insufficienti e ciò è dovuto in gran parte all'estrema variabilità nella gra- vità della malattia e al fatto che alcuni soggetti, pure con lesioni mucosali tipi- che, possono non presentare ancora alcun sintomo manifesto di malattia.
Nella maggior parte delle casistiche presenti in letteratura si tratta nel 70% dei casi di soggetti di sesso femminile.
L'incidenza nei fratelli di soggetti affetti dalla malattia sembra più eleva- ta che nella popolazione generale e ciò pare dovuto alla trasmissione di un gene dominante a penetranza incompleta.
Oggi la celiachia rappresenta un notevole problema sociale e nel luglio 2005 è stata varata la legge n° 123 che prevede alcune norme per la protezio- ne dei soggetti affetti da tale patologia.
Tali norme prevedono l'attuazione di provvedimenti mirati per:
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Diagnosi precoce;
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Miglioramento delle modalità di cura dei cittadini celiaci;
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Inserimento nelle attività scolastiche, sportive e lavorative;
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