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PARCO SARAUDI - RELAZIONE ILLUSTRATIVA PROGETTO PRELIMINARE.

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Academic year: 2022

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COMUNE DI CIVITAVECCHIA

Uso Aziendale / P

TITOLO

Title

PARCO SARAUDI - RELAZIONE ILLUSTRATIVA

PROGETTO PRELIMINARE.

CLIENTE

Client

GENERAZIONE ITALIA

UB TORREVALDALIGA

JOB no. ……… Document no. ……….

INOLTRO AL CLIENTE

Client Submittal [x] PER APPROVAZIONE

For Approval [ ] PER INFORMAZIONE

For Information Only [] NON RICHIESTO Not Requested SISTEMA

System - TIPO DOCUMENTO

Document Type TL DISCIPLINA

Discipline C FILE

File PBTNC2010801

REV DESCRIZIONE DELLE REVISIONI / Description of Revisions 01 Aggiornato cap.11

01 04/04/2016 PR

FM RR MF Mirra Mariniello

CIV IMP CIV ELE COS MAC DPL PE

REV Data

Date

Scopo Scope

Preparato Prepared by

Collaborazioni Co-operations

Controllato Checked by

Approvato Approved by

Emesso Issued by

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1. PREMESSA

A seguito alla modifica della prescrizione contenuta nel DEC/VIA/680 del 04/11/2003, il Comune di Civitavecchia ha formulato una proposta alternativa richiedendo differenti interventi sul territorio comunale riguardanti:

• Interventi sui parchi cittadini

• Interventi sulla rete idrica e fognaria

• Nuovo serbatoio acqua potabile

• Nuovi sistemi di disinfezione delle acque

• Ammodernamento del parco dei mezzi del trasporto pubblico

Oggetto della presente relazione preliminare è la realizzazione di un Parco Urbano e impianti sportivi nella area dell’ex campo Sportivo Saraudi.

In accordo alla Nota prot. N. 50853 del 08/07/205 la richiesta del Comune è quella di realizzare un parco Urbano comprensivo di giochi per bambini, percorso vita, e impianti sportivi di modesta entità (recupero campo da calcetto).

L’intervento è completato da impianto di Irrigazione, Illuminazione e Videosorveglianza.

Negli incontri avvenuti in data 27.01.2016 e precedenti, presso l’Assessorato, il Comune richiede altresì la realizzazione di un campo da Bocce coperto in tensostruttura, Skate Park ed area da adibire ad Orti Sociali.

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2. ALLEGATI

1) PBTNC20108 – OPERE COMPENSATIVE - PARCO SARAUDI - SISTEMAZIONE GENERALE E DETTAGLI.

PROGETTO PRELIMINARE.

2) PBTNC20134 - OPERE COMPENSATIVE - PARCO SARAUDI - COMPUTO METRICO. PROGETTO PRELIMINARE.

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3. INQUADRAMENTO DELL’AREA

Il progetto interessa, per la maggior parte dei lavori, l’ex campo sportivo Comunale Carlo Saraudi. La sua ubicazione è a sud dell’agglomerato di Viale Lazio, in via Molise fino al fosso di Scarpatosta. L’area interessata misura 16.130 mq. I lavori verranno eseguiti all’interno dell’attuale area del campo da calcio a suo tempo già delimitata con recinzione metallica e nell’area adiacente, nella zona del campo da calcetto in disuso. L’ingresso all’area di intervento è già individuato dalla viabilità esistente di via Val d’Aosta.

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4. INQUADRAMENTO CATASTALE E URBANISTICO omissis

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5. STATO DI FATTO

Attualmente l’area dell’ex campo da calcio è abbandonata con la recinzione divelta e gli spalti in calcestruzzo parzialmente ammalorati e privi dei parapetti.

Gli ex spogliatoi differiscono in sagoma e superficie da quanto riportato nell’aerofoto digitale e risultano occupati ed adibiti ad abitazione, per cui non è stato possibile alcun sopralluogo per rilevare il manufatto e reperire informazioni circa lo stato di conservazione degli ambienti.

L’area di intervento prospiciente il fabbricato su via Molise risulta parzialmente lastricata ed attrezzata ad uso del centro anziani ubicato al piano terra del fabbricato.

La zona dell’ex campo da calcetto risulta rialzata di circa 2,5 mi dal resto dell’area ed il campo in asfalto su sottofondo è scomparso infestato da arbusti ed alberi; il cordolo originario risulta parzialmente demolito in elevazione.

L’area più esterna oltre gli spalti risulta parzialmente alberata. In questa zona è presente una zona recintata ed una baracca adibita a deposito attrezzi di privati.

La zona a ridosso del fosso è interessata da fitta vegetazione ripariale.

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6. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

L’intervento si prefigge di realizzare una percorribilità perimetrale all’area di intervento in modo da coprire tutta la parte piaggiante o in lieve pendenza, venendo quindi ad escludere le scarpata verso il fosso di Scarpatosta.

Accesso principale è localizzato su via Valle d’Aosta, in posizione adiacente agli ex spogliatoi.

Accessi secondari sono realizzati alle estremità nord-est ed nord-ovest del parco in modo da permettere un agevole accesso all’area sportiva e agli Orti Sociali.

Prima della realizzazione degli interventi di nuova costruzione l’area dovrà essere completamente bonificata dai rifiuti, in gran parte laterizi e blocchi di cls frutto di attività edilizia.

La parte rimanente di recinzione dei campi da calcio e calcetto sarà rimossa e demolito il relativo cordolo in cls e blocchi di tufo, il fondo del campo da calcetto in asfalto sarà, anche’esso demolito.

Tutto il terreno pianeggiante verrà scoticato per una profondità di 30 cm.

PERCORSI PEDONALI E RECINZIONI:

I percorsi pedonali perimetrali e di attraversamento dell’area saranno realizzati con idonea pavimentazione in piastrelle di cemento applicate su soletta armata, in modo da garantire adeguata durabilità e percorribilità anche ai mezzi di soccorso e manutenzione senza necessita di frequenti ripristini.

Nel perimetro esterno l’area verrà recintata con pannelli modulari metallici tipo “Vega” montati su cordolo di calcestruzzo armato. Con analoga tecnologia verranno realizzati i cancelli di accesso all’area.

INTERVENTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO CAMPO DA CALCETTO IN ERBA SINTETICA:

il nuovo campo da calcetto verrà realizzato nell’area prospiciente gli spalti un tempo occupata dal campo da calcio regolamentare.

Realizzazione del sottofondo; per la posa del manto sintetico si dovrà prima intervenire sulla superficie esistente con una prima operazione che prevede lo scorticamento dei primi 15 centimetri di terreno al fine di asportare il manto erboso e il suo apparato radicale. Il materiale di risulta verrà caricato e trasportato in discarica autorizzata. Successivamente verrà eseguita la stabilizzazione a calce mediante correzione del terreno per uno spessore medio di 20 cm. La miscelazione verrà eseguita con stesura di ossido di calcio nella misura calcolata a seguito delle analisi del terreno e della sua stratigrafia. La compattazione sarà ottenuta mediante utilizzo di idonei rulli ad alta prestazione ed infine verranno create le pendenze stabilite nello 0,6% con apposita livella.

Esecuzione lavori perimetrali; per un corretto funzionamento e mantenimento del tappeto erboso si rendono necessarie alcune operazioni secondarie, la prima prevede la realizzazione di una canaletta di raccolta delle acque piovane da posizionare sui lati lunghi del terreno di gioco, l’acqua verrà convogliata mediante pozzetti di raccolta nel tubo di drenaggio in fossa perdente; la seconda è la realizzazione di un cordolo di contenimento in elementi di cls prefabbricato da posizionare sui lati corti; infine per il mantenimento del tappeto in erba sintetica è necessario prevedere un impianto di irrigazione fisso e meccanizzato al fine di preservare una giusta percentuale di umidità del campo da gioco.

Realizzazione del nuovo tappeto sintetico; per la realizzazione del tappeto si procederà al posizionamento di un sottotappeto drenante elastico con guaina impermeabile in polietilene e materassino multistrato in geotessile; sopra questo il vero e proprio tappeto erboso in sintetico con manto in monofilo lunghezza 60 mm, lo stesso verrà poi intasato con un primo strato di sabbia quarzifera e uno strato finale in gomma tipo “SBR nobilitato” che costituirà il fondo sul quale poi si svolgeranno tutte le attività sportive.

Completano il campo: impianto di illuminazione e reti regolamentari perimetrali di altezza 5,5 m.

Gli spalti esistenti verranno resi fruibili mediante riparazioni con malte tixotropiche per risanamenti e collocazione di parapetti nelle zone in elevazione.

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INTERVENTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO CAMPO DA BOCCE

Il nuovo campo sarà costituito da tappeti prefabbricati tessuti con speciali fibre di polietilene colore verde o altri a scelta fra quelli in produzione , altamente resistenti all’usura , ai raggi UV ed agli agenti atmosferici . I tappeti hanno una larghezza di cm 400 ed una lunghezza variabile a seconda delle dimensioni del campo di gioco . Il manto sarà posato su un sottofondo costituito da un massetto in calcestruzzo armato , perfettamente livellato , con superficie liscia , priva di imperfezioni che potrebbero falsare il gioco . Il manto , infine , viene intasato superficialmente mediante speciale sabbia silicea, lavata ed essiccata , a granulometria sferoidale , onde garantire la stabilità del tappeto artificiale e la giusta compattezza e scorrevolezza idonea per il gioco bocce

Completano il campo le sponde laterali in legno e la copertura in tensostruttura nel rispetto delle norme CONI per le altezze e misure. La struttura sarà ancorata su apposite opere in c.a. di fondazione e può essere munita di chiusure laterali con porte di sicurezza (uscite di emergenza).

INTERVENTO PER L’AMPLIAMENTO E LA TRASFORMAZIONE DELL’EX SPOGLIATOIO:

L’intervento si prefigge recuperare gli ex spogliatoi ora occupati ed adibiti a civile abitazione per riutilizzarne i locali, in parte, come nuovi spogliatoi del campo da calcetto e in larga parte come bar/ristoro con annessi servizi igienici di pertinenza del parco.

La Proprietà ad oggi non ha fornito un rilievo dei locali e non è stato reso possibile un sopralluogo con rilievo ed ispezione degli ex spogliatoi per cui la definizione degli interventi rimane sospesa.

INTERVENTO PER LA REALIZZAZIONE DEL PERCORSO VITA E AREA SGAMBAMENTO CANI (DOG PARK):

L’intervento di realizzazione del percorso vita (15 stazioni), comprende la fornitura e posa di stazioni ginniche da dislocarsi lungo i percorsi pedonali perimetrali di nuova realizzazione all’interno del parco; saranno create apposite piazzole dove l’utente attraverso cartellonistica appropriata fornita insieme all’attrezzo

,

potrà svolgere gli esercizi specifici per la salute del proprio corpo.

L’area sgambamento cani (dog park) invece sarà ricavata in una posizione baricentrica nell’area di intervento e in prossimità dell’accesso al parco, sarà necessariamente dotata di una recinzione di h.1.80 m per poter permettere aiproprietari dei cani di poterli lasciare liberi senza guinzaglio, l’ingresso dovrà avvenire attraverso cancelli richiudibili con apposita area filtro, al fine di non permettere ai cani stessi di poter uscire al di fuori dell’area stessa ed incontrare il flusso dei cani in ingresso.

Verrà dotata di panchine e cestini, per la sosta dei proprietari e all’interno sarà prevista una fontanella per dare conforto agli animali. Una zona verrà adibito a contenere le attrezzature per recuperare e smaltire le deiezioni canine.

L’area sarà parzialmente piantumata al fine di permettere adeguata ombreggiatura ed in parte ricoperta in misto di cava con limitate aree a prato. Un area specifica sarà riempita con sabbia tra cordoli in travertino per essere destinata allo scavo dei cani (“digging area”).

INTERVENTO PER LA REALIZZAZIONE DELL’AREA GIOCO BIMBI:

Formazione di nuove aree con diverse forme geometriche e multicolori realizzate mediante la posa di nuova pavimentazione ammortizzante e la creazione di percorsi di collegamento tra le varie aree attrezzate.

Per la realizzazione della pavimentazione antitrauma delle aree gioco si procederà nel seguente modo:

- scotico (già previsto su tutta l’area) del manto erboso per formazione del cassonetto o rimozione della pavimentazione antitrauma esistente e del relativo sottofondo;

- sottofondo composto da uno strato di materiale inerte granulare di 10 cm, da un massetto di calcestruzzo armato con rete elettrosaldata e tagli di dilatazione ogni 5 ml e realizzazione di scanalatura perimetrale in modo da delimitare l’area e creare una rampa eliminando in tal modo gli eventuali smussi;

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- pavimentazione drenante antitrauma in gomma colata in opera dello spessore variabile in funzione dell’altezza di caduta dei giochi, conforme alla norma UNI EN 1177, ricavata da un mix di granuli di gomma in forma e natura diversa;

- bordatura perimetrale esterna con elementi in gomma a contenimento della Pavimentazione.

• Realizzazione di spazio relax rivestito misto di cava e cigli di contenimento che, oltre ad evitare il formarsi di pozzanghere, rispetta l’ambiente garantendo il passaggio dell’acqua nel sottosuolo e permette il mantenimento della falda acquifera.

Gli elementi saranno posati su un fondo di allettamento di sabbia di 3-6 cm, strato di separazione di geotessile in polipropilene, sottofondo costituito da uno strato di 15 cm di misto inerte granulare stabilizzato e da uno strato di 40 cm di misto naturale.

• Installazione di nuove attrezzature ludiche così organizzate:

• area gioco altalene, di forma ellittica, per una superficie di circa 100 mq, posizionata nella parte est del parco; all’interno della stessa troveranno collocazione n. 3 strutture con doppia altalena: una di queste strutture (con sedute a seggiolini) sarà dedicata ai bambini fino ai 3 anni mentre l’altra (con sedute a tavoletta) è a beneficio dei bambini di età compresa tra i 3 ed i 12 anni; la scelta di destinare tale area ad uso esclusivo delle altalene è dettata dall’esigenza di evitare, per questioni di sicurezza, il

passaggio incontrollato di bambini diretti verso altri giochi, che potrebbero essere colpiti dal movimento dei bambini posizionati sulle altalene;

• area gioco da 6 a 12 anni, per una superficie di circa 150 mq, situata al centro della zona bimbi, ospitante una struttura d’arrampicata ed un gioco multiattività;

• area gioco da 2 a 6 anni, di forma ellittica, per una superficie di circa 100 mq, collocata sempre nella porzione est del parco. All’interno della stessa verranno posizionati un gioco multiattività, 1 bilico ed un gioco a molla.

• Fornitura e posa in opera di nuovo arredo urbano (panchine, cestini, portabiciclette e fontanelle ornamentale).

INTERVENTI PER LA REALIZZAZIONE DI ORTI SOCIALI

Sul limite Est del parco sono previsti degli appezzamenti di terreno da adibire a Orti Sociali:

appezzamenti di circa 60 mq cadauno delimitati da recinzioni in rete metallica alta 1.50 m , con cancelletto di accesso in rete. Ogni 2 lotti sarà previsto un deposito attrezzi doppio in legno trattato di circa 4 mq.

Ogni lotto verrà dotato di presa di acqua per irrigazione.

Oltre il percorso pedonale di accesso ai lotti un area di dimensioni analoghe rimarrà a disposizione per eventuale incremento del numero di lotti da coltivare. L’area sarà limitata verso l’area giochi da siepe sagomata in lauro ceraso (vedi Opere a Verde).

AREA A DISPOSIZIONE SKATE PARK

Sul limite ovest è prevista un area di 2.000 mq a disposizione per la eventuale realizzazione di uno “skate park”.

E’ da verificare la compatibilità economica dell’intervento

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7. OPERE A VERDE E IRRIGAZIONE

Le opere a verde previste nel parco consistono prevalentemente nella messa a dimora di nuove piante ad alto fusto a passo 6 m per garantire un miglior ombreggiamento di parte dell’area relax e del dog park. Infatti le alberature attualmente presenti sono collocate solamente nelle zone di bordo verso il fosso di Scarpatosta.

Ulteriori alberature sono previste ai confini del parco per filtrare l’effetto del traffico cittadino e consentire il relax.

Verranno quindi messe a dimora le seguenti alberature:

Falso Pepe - Schinus Molle, albero sempreverde di norma alto dai 5 ai 7 metri e parimenti ampio, conosciuto comunemente come pepe rosa o falso pepe. Il fusto può arrivare, con gli anni, ad un diametro di 40 cm - le foglie, aromatiche e lanceolate, sono pendule, alterne e pennate, possono arrivare sino a 30 cm di lunghezza. Le bacche, numerose, hanno un odore molto aromatico e intenso.

Tilia cordata, albero a foglia caduca, con crescita mediamente veloce e chioma globosa. Durante la fioritura emana un piacevole profumo.

Lungo il lato nord del parco è presente una siepe di Ligustrum ormai matura e ben formata, si rende necessario, per completare la copertura del perimetro del parco lungo il lato nord, provvedere al reintegro di una porzione di siepe lunga molti metri con altre piante della stessa specie.

Sul lato sud (verso il fosso di Scarpatosta) invece, a protezione della recinzione perimetrale del centro sportivo , si

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intende realizzare una siepe in forma libera con arbusti autoctoni. Tale macchia arbustiva sarà formata dalle seguenti specie:

Acer platanoides è uno dei più grandi aceri europei, un albero di dimensioni medio-grandi (fino a 30-35 m di altezza), con portamento espanso e chioma regolare e folta. E' diffuso spontaneamente in gran parte dell'Europa, dai Pirenei fino agli Urali ed al Caucaso, arrivando a Nord fino ai limiti meridionali della Scandinavia. In Italia lo troviamo nelle Alpi e nell'Appennino centro-settentrionale, dove vive in ambienti collinari e montani fino a 1000 m di altitudine, sporadico od in piccoli gruppi, nei boschi misti di latifoglie, in ambienti umidi e luminosi, su suoli profondi e freschi. E' un albero molto importante nel paesaggio europeo, per la fioritura (è l'unica specie di acero in cui questa ha un valore ornamentale) e per il fogliame, che diventa color giallo vivo in autunno.

Quercus Ilex, il comune “leccio” è una specie appartenente alla famiglia delle Fagaceae, è generalmente un albero sempreverde con fusto dritto, singolo o diviso alla base, di altezza fino a 20 metri. Può assumere aspetto cespuglioso qualora cresca in ambienti rupestri. Le foglie sono semplici, a lamina coriacea a margine intero o dentato. La pagina superiore è verde e lucida, la inferiore grigiastra e marcatamente tomentosa. Spesso negli esemplari cespugliosi sono presenti due tipi di foglie (eterofillia): quelle apicali mostrano il margine intero quelle basali sono a margine molto dentato e spinoso. I fiori sono unissesuali, la pianta è monoica. I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli e pubescenti, i fiori femminili sono in spighe peduncolate composte da 6-7 fiori. I frutti sono ghiande, portate singole o a due, coperte per metà della loro lunghezza da una cupola provvista di squame ben distinte. Il legno è duro e pesante ed è pregiato soprattutto come combustibile e per la produzione di carbone.

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Salix babylonica è un'albero ad accrescimento veloce,che può raggiunger anche i 15 metri di altezza.

I rami sono penduli,le foglie sono di colore verde,sono di forma lanceolata e margine leggermente seghettato,disposte a spirale. I fiori sono disposti in amenti,di colore giallo quelli maschili,di colore verdastro quelli femminili. I frutti sono delle capsule contenente numerosi semi.

Appartiene alla famiglia delle Salicaceae. Il Salix babylonica è una Latifoglia e come tale ha gli ovuli chiusi da un ovario e con semi raccolti in un frutto.Gli ovuli si trasformano in semi dopo la fecondazione. Vengono definite Latifoglie piante,arbusti o erbacee con la caratteristica di avere le foglie larghe,indipendentemente dalla loro forma. Sono anche chiamati Caducifoglie, perchè ogni anno perdono le foglie,con alcune eccezioni.

Queste vengono classificate come Angiosperme,che comprende circa 230.000 specie,che sono a loro volta suddivise in due classi chiamate dicotiledoni e monocotiledoni. La caratteristica distintiva di questa piante è l'organo riproduttivo,il fiore,che svolge la sua azione con la produzione dei semi.

Viburnum opulus: un arbusto deciduo, compatto, con foglie ovali verde scuro, raggiunge i quattro metri d'altezza e i tre metri di diametro. I fiori sono bianchi a mazzetti e molto profumati; in autunno si formano frutti rosso brillante, assai decorativi.

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Euonymus europaeus: è un arbusto a foglia caduca con portamento cespuglioso che raggiunge i 3 metri di altezza; la corteccia è verde - chiaro e liscia, mentre le foglie sono di colore verde - scuro nella faccia inferiore e in autunno assumono tutte le colorazioni, che vanno dal giallo all’arancione e al rosso scarlatto, di grande effetto ornamentale. Ha fiori poco appariscenti, di colore bianco-verdastro, ma i frutti sono molto caratteristici, perché costituiti da una capsula a quattro angoli di colore rosa intenso.

Prunus laurocerasus - il lauroceraso è un arbusto, o piccolo albero, originario dell’Asia e dell’Europa, molto diffuso nei giardini italiani; appartiene al genere prunus, così come molte piante da frutto molto coltivate. Si tratta di un arbusto vigoroso e resistente, sempreverde, con vegetazione fitta e compatta; le foglie sono ovali, lanceolate, con margine dentato, leggermente coriacee e lucide, di colore verde scuro; in primavera, all’apice dei rami, sbocciano piccoli fiori a stella, di colore bianco, riuniti in pannocchie erette; hanno un profumo molto intenso, che può risultare sgradevole.

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Photinia – la fotinia è un arbusto o un piccolo albero sempreverde di origine asiatica. In commercio si trovano ormai tanti ibridi di questa pianta, ibridi che sono in grado di resistere a parassiti, malattie e ad altre avversità di natura ambientale o climatica. La photinia sopporta bene anche l’inquinamento ed assorbe senza danni le polveri sottili e inquinanti emesse dalle fabbriche o dalle auto. In questo senso, la siepe di photinia svolge un importante ruolo di conservazione e di protezione dell’ambiente. Per questa sua caratteristica, la siepe di photinia trova sempre piùspazio negli ambienti urbani e nei contesti pubblici. L’uso continuato e ripetuto di photinia da siepe sta forse inflazionando la fama di questa bellissima pianta, ma ciò non esclude che la stessa possa essere usata anche per creare una normale siepe da giardino.

La photinia, infatti, viene usata per creare siepi miste, rustiche, informali e decorative. La pianta è in grado di raggiungere un’altezza di tre, quattro metri,. Morfofologicamente si presenta con foglie ovali lanceolate, non troppo abbondanti, che a primavera, nella fase del germoglio, si colorano di rosso, per poi diventare verde scuro. Il fenomeno si verifica a marzo, mentre a maggio, proprio alla fine della primavera, la pianta produce piccoli fiori bianchi riuniti in sottili rametti.

Viburnum tinus è una pianta tipica dell'area sud-est dell'Europa, ha un portamento arbustivo e una chioma espansa e morbida. Predilige i terreni drenati e freschi. I suoi frutti sono bacche blu di forma ovoidale. Il nome ha origini antiche e precisamente latine. Deriva infatti dalla parola viere, verbo che significa "realizzare un intreccio", e da vovorna, cioè "di zone selvatiche". La denominazione fa quindi riferimento alle peculiarità proposte da questa pianta molto diffusa, che presenta dei rami estremamente flessibili, eppure particolarmente resistenti. Nell'antichità, infatti, i rami venivano usati a mo' di frusta. Questa pianta fa parte della famiglia delle Caprifoliaceae, ordine Dipsacales, classe Magnoliopsida, ed è collocabile nella categoria generale degli arbusti.Produce anche frutti in abbondanza, che risultano non poco ornamentali, anche perché fioriscono d'inverno, venendo così notati maggiormente.Si tratta di bacche blu o violacee, che risultano molto gustose per gli uccelli. La presenza di questa pianta in un giardino assicura infatti il tipico via-vai di volatili in cerca di cibo prelibato per sfamare i propri piccoli.

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Arbutus unedo - corbezzolo. Albero o arbusto sempreverde originario dell'Irlanda e dei paesi che si affacciano sul mediterraneo, che può raggiungere i 9-10 metri di altezza, ma che più comunemente rimane di dimensioni intorno ai 4-5 metri. Ha corteccia grigio-marrone, che si sfoglia; le foglie sono oblunghe - lanceolate, dentate, verde scuro e lucide, simili a quelle dell'oleandro. A fine estate produce innumerevoli fiorellini bianchi, in alcune varietà soffusi di rosso o di verde, a forma di campana; nello stesso periodo maturano i frutti, che quindi impiegano quasi un anno intero per maturare, la particolarità del corbezzolo consiste nel fatto che sulla stessa pianta si possono trovare frutti maturi e fiori contemporaneamente. I frutti sono tondeggianti, giallo-rossi, dolci, con scorza leggermente rugosa, quando sono maturi tendono a cadere dall'albero. Si tratta di un piccolo albero sempreverde che raggiunge un’altezza massima di dieci metri.

Alcune varietà sono anche più piccole. La pianta, appartenente alla famiglia delle Ericaceae, è originaria del bacino del Mediterraneo, dell’Irlanda, dell’Asia e delle Americhe. La corteccia dell’albero si presenta rossastra e tende a scurire con l’avanzare dell’età.

Lavandula stoechas - Lavanda selvatica. Denso arbusto legnoso sempreverde, dal forte odore aromatico, cespuglioso, dal colore grigiastro dovuto a fitta tomentosità. La radice legnosa, serpeggiante e fibrosa, i fusti eretti, i rami dell'anno hanno sezione quadrangolare con fitta peluria, mentre quelli adulti hanno la corteccia screpolata grigio - rossiccia. Altezza 30÷120cm. Le foglie opposte, intere, persistenti, molto aromatiche, di colore verde chiaro, strettamente lanceolate a margine crespato rivolto verso il basso sono tomentose in entrambe le pagine.

I fiori di colore porpora scuro, sono riuniti in spighe terminali ovoidi, superate da brattee petaloidi bianco-porporine; calice gamosepalo terminante in 4 denti triangolari più uno che forma un'appendice pelosa, corolla gamopetala leggermente bilabiata, con tubo terminante in 5 lobi uguali arrotondati.

I frutti sono 4 mericarpi (nucule) brunastri leggermente iridescenti, cosparsi di punteggiature.

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Come ultima lavorazione si dovrà prevedere il rifacimento del manto erboso su quasi tutta la superficie del parco (ad esclusione delle zone destinate ad impianti sportivi) circa 7mila mq. Tale operazione prevede una preparazione del terreno alla semina consistente principalmente in una lavorazione meccanica del terreno fino a una profondità di 30 cm, ad un successivo affinamento del terreno con eliminazione di ciottoli, sassi ed erbe e alla una concimazione con 100 grammi a mq di concime composto ternario.

Si procederà poi con la distribuzione, manuale o meccanica, di 30 grammi a mq di un miscuglio di graminacee e ad un’operazione di rullatura finale per permettere ai semi di aderire al terreno.

SISTEMA D’IRRIGAZIONE

Le aree a verde e le aiuole saranno irrigate da idoneo impianto automatizzato formato da un anello in pressione costituito da una tubazione in polietilene ad alta densità, da cui partono i tubi dei singoli settori la cui attivazione è azionata da elettrovalvole comandate da un’unica centralina; ogni settore è ulteriormente suddiviso in sotto settori con irrigatori dinamici per gettate oltre i 6-7 metri di raggio, gli statici per le misure inferiori ed infine le ali gocciolanti per gli arbusti e le aiuole, saranno inoltre previsti dei punti di connessione per fornire acqua per irrigare gli orti urbani ed il campo sportivo. Il sistema, in mancanza di informazioni dettagliate dal committente, comprende anche l’adduzione acqua da pozzo artesiano con le relative pompe, valvole ed allaccio elettrico.

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