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COMUNE DI GORLA MINORE Provincia di Varese

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COMUNE DI GORLA MINORE

Provincia di Varese

in attuazione della DGR 24 ottobre 2018-n.XI/695

Adottato con deliberazione di C.C. n. del Approvato con deliberazione di C.C. n. del Modificato con deliberazione di C.C. n. del

IL SINDACO IL SEGRETARIO

IL PROGETTISTA DOTT. ARCH. ALDO REDAELLI aprile 2021

39 21/12/2020 14 14/05/2021

VITTORIO LANDONI

DOTT. ANGELO QUAGLIOTTI IL RESPONSABILE U.T.C. ING. ALESSANDRO AMATO

(2)

2

REGOLAMENTO EDILIZIO

(Allegato A

della DGR 24 ottobre 2018-n.XI/695)

Quadro di riferimento

Gli articoli della legge urbanistica nazionale n.1150/42 relativi al Regolamento Edilizio (RE) sono stati sostituiti dai corrispondenti articoli del DPR 380/01 per i quale il Regolamento Edilizio deve disciplinare l’attività edilizia dettando le “modalità costruttive, con particolare riguardo al rispetto delle normative tecnico-estetiche, igienico-sanitarie, di sicurezza e vivibilita’ degli immobili e delle pertinenze degli stessi.”

Il Regolamento Edilizio dovrà svolgere questi compiti nel rispetto della legislazione nazionale e regionale ed a integrazione delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano di Governo del Territorio (PGT) a cui spetta la pianificazione del territorio comunale mentre al RE spetta la regolamentazione dell’attività edilizia a livello “tecnico-estetiche, igienico-sanitarie, di sicurezza e vivibilita’ degli immobili e delle pertinenze degli stessi.”

I compiti del Regolamento edilizio sono stati precisati dal DPCM del 20 ottobre 2016 e quindi dalla DGR del 24 ottobre 2018-n.XI/695 che ha acquisito a livello regionale, lo schema tipo ministeriale di RE articolandolo in due parti:

parte prima -principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia con i seguenti allegati:

-allegato 1 - definizioni tecniche uniformi

-allegato 2- ricognizione delle disposizioni incidenti sugli usi e le trasformazioni del territorio e sull’attività edilizia, aventi uniforme e diretta applicazione sul territorio regionale

parte seconda-disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia titolo I - disposizioni organizzative e procedurali

titolo II- disciplina della esecuzione dei lavori

titolo III-disposizioni per la qualità urbana, prescrizioni costruttive e funzionali.

titolo IV-vigilanza e sistemi di controllo titolo V -norme transitorie

Titolo III-disposizioni per la qualità urbana, prescrizioni costruttive e funzionali

Il Regolamento Edilizio in coerenza con quanto disposto dalla l.r.n.18/2019, dovrà in particolare sviluppare il Titolo III-disposizioni per la qualità urbana, del RE tipo, regolamentando l’attività edilizia in generale ed in particolare l’attività edilizia della rigenerazione urbana e territoriale e per il recupero del patrimonio edilizio esistente, attraverso articoli specifici e, quando fosse necessario, attraverso allegati al RE di approfondimento di alcuni temi ed obiettivi del RE stesso.

Allegati

Il Regolamento Edilizio potrà avvalersi di alcuni allegati per meglio regolamentare l’attività edilizia ed in particolare l’attività edilizia della rigenerazione urbana e territoriale e del recupero del patrimonio edilizio esistente.

(3)

3

INDICE GENERALE

PARTE PRIMA-PRINCIPI GENERALI E DISCIPLINA GENERALE DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA

Pag.18

-ALLEGATO B della DGR- DEFINIZIONI TECNICHE UNIFORMI Pag.20

-ALLEGATO C della DGR- RICOGNIZIONE DELLE DISPOSIZIONI INCIDENTI SUGLI USI E LE TRASFORMAZIONI DEL TERRITORIO E SULL’ATTIVITÀ EDILIZIA, AVENTI UNIFORME E DIRETTA APPLICAZIONE SUL TERRITORIO REGIONALE

Pag.24

PARTE SECONDA-DISPOSIZIONI REGOLAMENTARI COMUNALI IN MATERIA EDILIZIA

TITOLO (TIT.) I - DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI pag.47

Capo (Cap.) 1°.TIT.I - SUE, SUAP e organismi consultivi contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sezione (Sez.) 1°.Cap.1°.TIT.I - la composizione, i compiti e le modalità di funzionamento, dello Sportello unico per l’edilizia, della Commissione edilizia se prevista, comunque denominata, e di ogni altro organo, consultivo o di amministrazione attiva, costituito secondo la disciplina vigente, ivi compresa quella statutaria locale

pag.47

Art.1-SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA (SUE) E CONFERENZE DI SERVIZIO SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA (SUE)

CONFERENZA INTERNA DEI SERVIZI CONFERENZA ESTERNA DEI SERVIZI

Art.2-SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE (SUAP) Art.3-COMMISSIONE EDILIZIA

Art.4-COMMISSIONE DEL PAESAGGIO AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA ESAME PAESISTICO

Sez.2°.Cap.1°-TIT.I - le modalità di gestione anche telematica delle pratiche edilizie, con specifiche tecniche degli elaborati progettuali anche ai fini dell’aggiornamento della cartografia comunale;

pag.48

Art.5-GESTIONE TELEMATICA DELLE PRATICHE EDILIZIE Art.6-ELABORATI PROGETTUALI

Sez.3°. Cap.1°.TIT.I - Le modalità di coordinamento con il SUAP. E’ prevista la possibilità di rimandare ad apposito regolamento comunale che tratti la materia telematica in modo specifico. (ove possibile in forma di allegato allo stesso Regolamento Edilizio)

pag.49

Art.7-COORDINAMENTO CON IL SUAP

(4)

4 Cap.2°.TIT.I- Altre procedure e adempimenti edilizi

contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°.Cap.2°.TIT.I- autotutela e richiesta di riesame dei titoli abilitativi rilasciati o presentati;

pag.49

Art.8-RICHIESTA DI RIESAME

Sez.2°.Cap.2°.TIT.I- certificato di destinazione urbanistica;

pag.50

Art.9 - I CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA

Sez.3°.Cap.2°.TIT.I - proroga e rinnovo dei titoli abilitativi;

pag.50

Art.10-EFFICACIA TEMPORALE E DECADENZA DEL PERMESSO DI COSTRUIRE (ART. 15 TUE – L. n°164/2014)

Sez.4°.Cap.2°.TIT.I. sospensione dell’uso e dichiarazione di inagibilità;

pag.50

Art.11-DICHIARAZIONE DI INAGIBILITÀ

Sez.5°.Cap.2°.TIT.I. contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione: criteri applicativi e rateizzazioni;

pag.51

Art.12-CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE PER ONERI DI URBANIZZAZIONE E COSTO DI COSTRUZIONE

Art.13– CONTRIBUTO DI PEREQUAZIONE

Sez.6°.Cap.2°.TIT.I - Pareri preventivi;

pag.52

Art.14-PARERE PRELIMINARE/PREVENTIVO PARERE PREVENTIVO

SOGGETTI LEGITTIMATI

Sez.7°.Cap.2°.TIT.I- Ordinanze, interventi urgenti e poteri eccezionali, in materia edilizia;

pag.53

Art.15-ORDINANZE

Art.16-INTERVENTI URGENTI

Art.17-RICHIESTA DEI POTERI SOSTITUTIVI

Sez.8°.Cap.2°.TIT.I - modalità e strumenti per l’informazione e la trasparenza del procedimento edilizio;

pag.55

Art.18-L’INFORMAZIONE E LA TRASPARENZA DEL PROCEDIMENTO EDILIZIO Art.19 -LE PUBBLICAZIONI E L’ACCESSO AGLI ATTI

Sez.9°.Cap.2°.TIT.I. coinvolgimento e partecipazione degli abitanti;

(5)

5 pag.56

Art.20-PARTECIPAZIONE

Sez.10°.Cap.2°.TIT.I- concorsi di urbanistica e di architettura, ove possibili.

pag.56

Art.21-CONCORSI PUBBLICI DI URBANISTICA, ARCHITETTURA E PAESAGGIO

TIT. II – DISCIPLINA DELLA ESECUZIONE DEI LAVORI

Cap.1°.TIT.II - Norme procedimentali sull’esecuzione dei lavori contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°.Cap.1°.TIT.II comunicazione di inizio lavori e differimento dei lavori,sostituzione e variazioni, anche relative ai soggetti responsabili per la fase di esecuzione dei lavori, quali l’impresa esecutrice, il direttore dei lavori, della sicurezza ecc.;

pag.56

Art.22-COMUNICAZIONE D’INIZIO LAVORI Art.23-INTERRUZIONE DEI LAVORI

Art.24VOLTURA DEI TITOLI ABILITATIVI ALL’ATTIVITÀ EDILIZIA Art.25-ASSENZA DEL DIRETTORE DEI LAVORI

Art.26-VARIANTI DELLE OPERE

Sez.2°.Cap.1°.TIT.II - comunicazioni di fine lavori;

pag.57

Art.27-DICHIARAZIONI FINE LAVORI- LAVORI NON ULTIMATI Art.28-SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI AGIBILITÀ

Sez.3°.Cap.1°.TIT.II - occupazione di suolo pubblico;

pag.58

Art.29-UTILIZZO E SALVAGUARDIA DEGLI SPAZI PUBBLICI O D’USO PUBBLICO

Sez.4°.Cap.1°.TIT.II - comunicazioni di avvio delle opere relative a bonifica, comprese quelle per amianto, ordigni bellici ecc.

pag.58

Art.30-COMUNICAZIONI DI AVVIO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA E SMALTIMENTO

Cap.2°.TIT.II- Norme tecniche sull’esecuzione dei lavori contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°. Cap.2°.TIT.II - principi generali dell’esecuzione dei lavori;

pag.59

Art.31-ESECUZIONE DEI LAVORI

Art.32-PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI Art.33-TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI EDILIZI Art.34-ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI EDILIZI INTERVENTI DIRETTI

ALTRI INTERVENTI

Sez.2°. Cap.2°.TIT.II - punti fissi di linea e di livello;

(6)

6 pag.61

Art.35- RICHIESTA E CONSEGNA DI PUNTI FISSI

Sez.3°. Cap.2°.TIT.II - conduzione del cantiere e recinzioni provvisorie;

pag.61

Art.36-CANTIERE Art.37-CONDUZIONE Art.38-RECINZIONI

Art.39-SICUREZZA DEI CANTIERI

Sez.4°. Cap.2°.TIT.II - cartelli di cantiere;

pag.62

Art.40-CARTELLI DI CANTIERE PRIVATO Art.41 -CARTELLI DI CANTIERE PUBBLICO

Sez.5°. Cap.2°.TIT.II - criteri da osservare per scavi e demolizioni;

pag.63

Art.42-SCAVI E DEMOLIZIONI

Art.43-SICUREZZA PER SCAVI E DEMOLIZIONI Art.44 -INQUINAMENTO ACUSTICO

Art.45-ACCUMULO E TRASPORTO DEI MATERIALI Art.46- TITOLO ABILITATIVO

Sez.6°. Cap.2°.TIT.II - misure di cantiere e eventuali tolleranze;

pag.64

Art.47-MISURE E TOLLERANZE DI CANTIERE

Sez.7°. Cap.2°.TIT.II - sicurezza e controllo nei cantieri misure per la prevenzione dei rischi nelle fasi di realizzazione dell’opera;

pag.65

Art.48-SICUREZZA NELLE FASI DI REALIZZAZIONE DELL’OPERA Art.49-STRUTTURE PROVVISIONALI

Art.50-CONTROLLO NEI CANTIERI

Art.51-NORME PER LIMITARE L’INQUINAMENTO ACUSTICO E LUMINOSO

Sez.8°. Cap.2°.TIT.II - ulteriori disposizioni per la salvaguardia dei ritrovamenti archeologici e per gli interventi di bonifica e di ritrovamenti di ordigni bellici;

pag.65

Art.52- ELEMENTI DI INTERESSE STORICO, ARTISTICO O ARCHEOLOGICO Art.53- ORDIGNI BELLICI

Art.54- AMBITI A RISCHIO ARCHEOLOGICO

Sez.9°. Cap.2°.TIT.II - ripristino del suolo e degli impianti pubblici a fine lavori.

pag.66

Art.55 - RIPRISTINO SUOLO E DEGLI IMPIANTI PUBBLICI A FINE LAVORI

(7)

7 TIT. III – DISPOSIZIONI PER LA QUALITÀ URBANA, PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E FUNZIONALI.

Cap.1°-TIT.III - Disciplina dell’oggetto edilizio contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°.Cap.1°.TIT.III - caratteristiche costruttive e funzionali, degli edifici pag.66

Art.56- DISPOSIZIONI DI CUI AL TITOLO III DEL R.C.I.

Sez.2°.Cap.1°.TIT.III - requisiti prestazionali degli edifici, riferiti alla compatibilità ambientale, all’efficienza energetica e al comfort abitativo, finalizzati al contenimento dei consumi energetici e idrici, all’utilizzo di fonti rinnovabili e di materiali ecocompatibili, alla riduzione delle emissioni inquinanti o clima alteranti, alla riduzione dei rifiuti e del consumo di suolo, al rispetto del principio di invarianza idraulica e idrologica;

pag.66

Art.57-CONTENUTI DI QUALITA’

1-PROGETTO URBANISTICO 2-PROGETTO EDILIZIO

3- MATERIALI ECOSOSTENIBILI

Art.58 -REQUISITI PRESTAZIONALI DEGLI EDIFICI A-ISOLAMENTO DEGLI EDIFICI

a1-disposizione planivolumetrica degli edifici a2-isolamento termico dell’involucro degli edifici a3-protezione dal sole

a4-contenimento delle dispersioni a5-tetti verdi ed alberature

B-RISCALDAMENTO

b1-impianti centralizzati di produzione calore b2-sistemi di produzione calore

b3-riscaldamento invernale (sistemi a bassa temperatura) b4-contabilizzazione dei consumi di energia termica

b5-regolazione termostatica sugli elementi di diffusione del calore b6-la certificazione energetica

C-CONSUMI D’ACQUA

c1-contabilizzazione individuale dell’acqua potabile

c2-riduzione del consumo di acqua potabile: regolazione del flusso d’acqua c3-alimentazione delle cassette di scarico con le acque grigie

c4-utilizzo delle acque meteoriche D-FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA

d1-produzione di energie da fonti rinnovabili, da cogenerazione d2-teleriscaldamento urbano

E-ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE e1-illuminazione artificiale

e2-ombreggiamento

e3- ottimizzazione dei sistemi di illuminazione e4-efficienza degli impianti elettrici di illuminazione

(8)

8 e5-inquinamento luminoso

e6-inquinamento elettromagnetico interno (50 hz) e7-dichiarazioni fine lavori

F-RUMORI

f1-isolamento acustico

f2-documentazione di clima acustico G-VENTILAZIONE

g1-ventilazione naturale

g2-ventilazione meccanica controllata

H-INFRASTRUTTURIZZAZIONE DIGITALE DEGLI EDIFICI h1-infrastruttura fisica multiservizio

I-ALLACCIAMENTO ALLE RETI TECNOLOGICHE l1-allacciamento alle reti tecnologiche

Sez.3°.Cap.1°.TIT.III - requisiti e parametri prestazionali integrativi degli edifici soggetti a flessibilità progettuale;

pag.77

Art.59-FLESSIBILITÀ PROGETTUALE

Sez.4°.Cap.1°.TIT.III - incentivi (riduzione degli oneri di urbanizzazione, premi di edificabilità, deroghe ai parametri urbanistico-edilizi, fiscalità comunale) finalizzati all’innalzamento della sostenibilità energetico ambientale degli edifici, della qualità e della sicurezza edilizia, rispetto ai parametri cogenti;

pag.77

Art.60-MECCANISMI PREMIALI

Sez.5°.Cap.1°.TIT.III - prescrizioni costruttive per l’adozione di misure di prevenzione del rischio gas radon;

pag.78

Art.61-RIDUZIONE EFFETTO GAS RADON

Sez.6°.Cap.1°.TIT.III - Conformazione e dotazione degli edifici, delle unità immobiliari e norme igieniche ;

pag.79

Art.62-CONFORMAZIONE E DOTAZIONE DEGLI EDIFICI: CAMPO DI APPLICAZIONE Art.63-DISPOSIZIONI GENERALI

TUTELA AMBIENTALE DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO:

MANUTENZIONE DELLE COSTRUZIONI E DEGLI IMPIANTI:

REQUISITI AREE DI PERTINENZA:

INTERCAPEDINI E VESPAI:

DISTANZE E ALTEZZE:

LOCALI SEMINTERRATI E SOTTERRANEI:

SCALE:

LOCALI SOTTOTETTO NON AGIBILI:

RECUPERO DEI LOCALI SOTTOTETTO:

RECUPERO DEI LOCALI SEMINTERRATI E PIANI TERRA:

VOLUMI TECNICI:

(9)

9 PARAPETTI E DAVANZALI:

SERVIZI E IMPIANTI INDISPENSABILI NEGLI EDIFICI

Art.64-CONFORMAZIONE E DOTAZIONE DELLE UNITÀ IMMOBILIARI (RESIDENZIALI ED ASSIMILABILI) E DEI LORO AMBIENTI

- TIPOLOGIA DEI LOCALI:

- ALTEZZE MINIME DEI LOCALI:

- CONFORMAZIONE E SUPERFICIE DEGLI ALLOGGI E DELLE ALTRE UNITÀ IMMOBILIARI:

- SUPERFICIE E VOLUMI MINIMI UTILI DEGLI AMBIENTI:

- CUCINA, SPAZI DI COTTURA, LOCALI BAGNO E SERVIZI IGIENICI:

- SOPPALCHI:

-SOTTOTETTI ABITABILI E PRATICABILI Art.65-QUALITÀ DELL’ARIA

-SUPERFICIE APRIBILE E RICAMBI MINIMI D'ARIA (art.3.4.13-RLI) - RISCONTRO D’ARIA:

- AREAZIONE ATTIVATA: CONDIZIONAMENTO / VENTILAZIONE MECCANICA Art.66-REQUISITI ILLUMINOTECNICI

- ILLUMINAZIONE:

- REQUISITI ILLUMINAZIONE NATURALE E DIRETTA:

- PARTI TRASPARENTI E VISIONE LONTANA:

Art.67-AEREAZIONE ATTIVATA, VENTILAZIONE E REQUISITI IGROMETRICI:

- AEREAZIONE DEI SERVIZI IGIENICI E ALTRI LOCALI DI SERVIZIO:

- DOTAZIONE MINIMA DI CANNE DI ESALAZIONE E FUMARIE E COMIGNOLI:

- CORTI O CORTILI:

- PATII:

- CAVEDI:

- CAVEDI TECNICI O PASSI D’UOMO - AEREAZIONE TRAMITE CORTILI, PATII:

Art.68-REQUISITI UNITÀ IMMOBILIARI DESTINATE A LOCALI DI RITROVO E PUBBLICI SPETTACOLI di cui al Cap.8-Titolo III-RLI per quanto riguarda:

- ALTEZZE:

- CUBATURA MINIMA

- IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO:

- DOTAZIONE SERVIZI IGIENICI:

Art.69-REQUISITI UNITÀ IMMOBILIARI DESTINATE AD ATTIVITÀ ARTIGIANALI E PRODUTTIVE di cui al Cap.11-Titolo III-RLI per quanto riguarda:

- ALTEZZA E SUPERFICI MINIME:

- SISTEMAZIONE DELL’AREA ESTERNA:

- PAVIMENTAZIONE:

- RAPPORTI AERANTI E ILLUMINANTI:

- DOTAZIONE SERVIZI PER I DIPENDENTI:

- ISOLAMENTO ACUSTICO STRUTTURE:

- LOCALI AD USO UFFICIO

Art.70-REQUISITI UNITÀ IMMOBILIARI DESTINATE AD ATTIVITÀ TERZIARIE, UFFICI E COMMERCIALI di cui al Cap.4,Titolo III del RLI.

- ALTEZZA E SUPERFICI MINIME:

- RAPPORTI AERANTI E ILLUMINANTI:

- IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO:

(10)

10 - DOTAZIONE SERVIZI PER I DIPENDENTI E PER I CLIENTI:

Art.71-REQUISITI UNITÀ IMMOBILIARI DESTINATE AD ATTIVITÀ LUDICO/RICREATIVE E ATTIVITÀ GINNICO/SPORTIVE E FORMAZIONE FISICA

- ALTEZZE:

- CUBATURA E SUPERFICIE MINIMA:

- RAPPORTI AERANTI E ILLUMINANTI:

- DOTAZIONE SERVIZI PER I DIPENDENTI E FREQUENTATORI:

- ISOLAMENTO ACUSTICO STRUTTURE:

- IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E MANUTENZIONE:

Art.72-INAGIBILITÀ

Sez.7°.Cap.1°.TIT.III - dispositivi di aggancio orizzontali flessibili sui tetti;

pag.90

Art.73-MISURE DI PREVENZIONE CONTRO IL RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO

Sez.8°.Cap.1°.TIT.III - prescrizioni per le sale da gioco l’istallazione di apparecchiature del gioco d’azzardo lecito e la raccolta della scommessa.

pag.92

Art.74. PRESCRIZIONI PER LE SALE DA GIOCO L’ISTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE DEL GIOCO D’AZZARDO LECITO E LA RACCOLTA DELLA SCOMMESSA

Cap.2°.TIT.III - Disciplina degli spazi aperti, pubblici o di uso pubblico contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°.Cap.2°.TIT.III - strade pag.93

Art.75-SPAZI APERTI, PUBBLICI O DI USO PUBBLICO Art.76-STRADE, PIAZZE, PARCHEGGI,ECC.

Art.77-VERDE PUBBLICO O DI USO PUBBLICO

Sez.2 °.Cap.2°.TIT.III - portici;

pag.93

Art.78-PORTICI E GALLERIE

Sez.3°.Cap.2°.TIT.III - piste ciclabili;

pag.93

Art.79-PERCORSI CICLABILI

Sez.4 °.Cap.2°.TIT.III - aree per parcheggio;

pag.94

Art.80-PARCHEGGI PUBBLICI

Art.81-PARCHEGGI PRIVATI PERTINENZIALI Art.82-DIMENSIONI DEI PARCHEGGI

Sez.5°.Cap.2°.TIT.III - piazze e aree pedonalizzate;

pag.95

Art.83-PIAZZE E AREE PEDONALIZZATE

(11)

11 Sez.6°.Cap.2°.TIT.III - passaggi pedonali e marciapiedi;

pag.95

Art.84-PASSAGGI PEDONALI E MARCIAPIEDILI

Sez.7°.Cap.2°.TIT.III - passi carrai ed uscite per autorimesse;

pag.95

Art.85-ACCESSI CARRAI

Sez.8°.Cap.2°.TIT.III- chioschi/dehors su suolo pubblico;

pag.96

Art.86-EDICOLE E CHIOSCHI Art.87-DEHORS

Sez.9°.Cap.2°.TIT.III - servitù pubbliche di passaggio sui fronti delle costruzioni e per chioschi/gazebi/dehors posizionati su suolo pubblico e privato;

pag.96

Art.88-SERVITÙ PUBBLICHE DI PASSAGGIO

Sez.10°.Cap.2°.TIT.III - recinzioni;

pag.97

Art.89-RECINZIONI

Sez.11°.Cap.2°.TIT.III - numerazione civica;

pag.98

Art.90- NUMERAZIONE CIVICA

Sez.12°.Cap.2°.TIT.III - spazi comuni e attrezzati per il deposito di biciclette pag.98

Art.91-DEPOSITO DI BICICLETTE

Cap.3°.TIT.III - Tutela degli spazi verdi e dell’ambiente

contenente disposizioni regolamentari riguardanti le regole tecniche e i requisiti qualitativi per la realizzazione e la salvaguardia di:

Sez.1°.Cap.3°.TIT.III - aree verdi;

pag.98

Art.92-AREE VERDI

Sez.2°.Cap.3°.TIT.III - parchi urbani e giardini di interesse storico e documentale;

pag.100

Art.93-PARCHI URBANI E GIARDINI DI INTERESSE STORICO

Sez.3°.Cap.3°.TIT.III - orti urbani;

pag.100

Art.94-ORTI URBANI

Sez.4°.Cap.3°.TIT.III - parchi e percorsi in territorio rurale;

(12)

12 pag.100

Art.95- PARCHI LOCALI DI INTERESSE SOVRACOMUNALE Art.96-PERCORSI AGROSILVOPASTORALI

Sez.5°.Cap.3°.TIT.III - sentieri;

pag.101

Art.97-SENTIERI

Sez.6°.Cap.3°.TIT.III - tutela del suolo e del sottosuolo;

pag.101

Art.98-DISCIPLINA D’USO DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO SOTTOSUOLO

PUGSS

Sez.7°.Cap.3°.TIT.III - connessioni ecologiche in ambito urbano e periurbano;

pag.101

Art.99-ATTRAVERSAMENTI PROTETTI

Sez.8°.Cap.3°.TIT.III - connessione alla rete verde comunale;

pag.102

Art.100-SISTEMA DELLE AREE VERDI AREE VERDI

PERCORSI CICLOPEDONALI

Sez.9°.Cap.3°.TIT.III - bonifiche e qualità dei suoli;

pag.102

Art.101-INTERVENTI DI BONIFICA E SMALTIMENTO

Cap.4°.TIT.III- infrastrutture e reti tecnologiche

contenente disposizioni regolamentari relative alle reti e impianti di:

Sez.1°.Cap.4°.TIT.III - approvvigionamento idrico;

pag.103

Art.102-PORTATA E ALIMENTAZIONE DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE DELLE ACQUE PER USO IDROSANITARIO

NORME GENERALI NORME PARTICOLARI

Art.103-CONTABILIZZAZIONE INDIVIDUALE DELL’ACQUA POTABILE

Sez.2°.Cap.4°.TIT.III - depurazione e smaltimento delle acque;

pag.103

Art.104-PORTATA DELLE RETI DI SCARICO E SMALTIMENTO DELLE ACQUE RESIDENZA

ALTRE DESTINAZIONI

SMALTIMENTO DELLE ACQUE TRATTAMENTO DEPURATIVO Art.105-INVARIANZA IDRAULICA

(13)

13 Sez.3°.Cap.4°.TIT.III. raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati;

pag.104

Art.106-RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI

Sez.4°.Cap.4°.TIT.III - distribuzione dell’energia elettrica;

pag.105

Art.107-IMPIANTI ELETTRICI

Sez.5°.Cap.4°.TIT.III - distribuzione del gas;

pag.105

Art.108-DISTRIBUZIONE DEL GAS / IDROGENO

Sez.6°.Cap.4°.TIT.III - ricarica dei veicoli elettrici;

pag.106

Art.109-RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI;

Sez.7°.Cap.4°.TIT.III - produzione di energie da fonti rinnovabili, da cogenerazione e reti di teleriscaldamento;

pag.106

Art.110-PRODUZIONE DI ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI, DA COGENERAZIONE Art.111-TELERISCALDAMENTO URBANO

Sez.8°.Cap.4°.TIT.III - telecomunicazioni;

pag.106

Art.112-TELECOMUNICAZIONI

Sez.9 °.Cap.4°.TIT.III - rete di illuminazione pubblica pag.106

Art.113-RETE DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Sez.10°.Cap.4°.TIT.III - illuminazione esterna negli spazi privati.

pag.107

Art.114-ILLUMINAZIONE ESTERNA NEGLI SPAZI PUBBLICI E PRIVATI

Cap.5°-TIT.III- Recupero urbano, qualità architettonica e inserimento paesaggistico

contenente ulteriori indicazioni operative per il recupero e la riqualificazione dei luoghi e per la promozione e la salvaguardia del decoro urbano e la sicurezza pubblica, da coordinare con le particolari disposizione di settore e norme di piano:

Sez.1°.Cap.5°-TIT.III - pubblico decoro, manutenzione e sicurezza delle costruzioni e dei luoghi;

pag.106

Art.114 bis. PUBBLICO DECORO, MANUTENZIONE E SICUREZZA DELLE COSTRUZIONI E DEI

LUOGHI

Art.115-IMMAGINE PUBBLICA Art.116-DECORO DEGLI EDIFICI

(14)

14 Art.117-LIBRETTO D’USO E DI MANUTENZIONE

Sez.2°.Cap.5°-TIT.III - facciate degli edifici ed elementi architettonici di pregio;

pag.108

Art.118-INTERVENTI SULLE PARETI ESTERNE DEGLI EDIFICI

Sez.3°.Cap.5°-TIT.III - elementi aggettanti delle facciate, parapetti e davanzali;

pag.109

Art.119-STRUTTURE AGGETTANTI SU SUOLO PUBBLICO Art.120-TENDE SOLARI, LAPIDI E DECORAZIONI MURALI

Art.121-COLLOCAZIONE DI MANUFATTI DI PUBBLICA UTILITA’ E CONDOTTE TECNOLOGICHE

Sez.4°.Cap.5°-TIT.III - allineamenti;

pag.109

Art.122-ARRETRAMENTI E ALLINEAMENTI DEGLI EDIFICI

Art.123- ALTEZZA DEGLI EDIFICI IN RAPPORTO ALLA LARGHEZZA DEGLI SPAZI PUBBLICI

Sez.5°.Cap.5°-TIT.III - piano del colore;

pag.110

Art.124-PIANO DEL COLORE

Sez.6°.Cap.5°-TIT.III - coperture degli edifici;

pag.110

Art.125-TETTI E STRUTTURE DI COPERTURA

Sez.7°.Cap.5°-TIT.III - illuminazione pubblica;

pag.110

Art.126 - ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Sez.8°.Cap.5°-TIT.III - griglie ed intercapedini;

pag.110

Art.127 – GRIGLIE

Sez.9°.Cap.5°-TIT.III - antenne e impianti di condizionamento a servizio degli edifici e altri impianti tecnici;

pag.111

Art.128-PARABOLE E ANTENNE

Art.129-IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE O CONDIZIONAMENTO ESTIVO

Sez.10°.Cap.5°-TIT.III - serramenti esterni degli edifici;

pag.111

Art.130-SERRAMENTI ESTERNI DEGLI EDIFICI

Sez.11°.Cap.5°-TIT.III - insegne commerciali, mostre, vetrine, tende, targhe;

(15)

15 Sez.12°.Cap.5°-TIT.III - cartelloni pubblicitari;

pag.111

Art.131-INSEGNE, PANNELLI, CARTELLI PUBBLICITARI, TARGHE E ALTRI MEZZI PUBBLICITARI

Art.132-APPLICAZIONE DI SEGNALAZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ

Sez.13°.Cap.5°-TIT.III - muri di cinta;

pag.112

ART.133- MURI DI CINTA

Sez.14°.Cap.5°-TIT.III - beni culturali e edifici storici;

pag.112

Art.134- BENI CULTURALI E EDIFICI STORICI

Art.135-REPERTORIO DEGLI INTERVENTI EDILIZI IN AMBITO A DI P.G.T.

Art.136-PERCORSI DI INTERESSE PAESISTICO E STORICO

Sez.15°.Cap.5°-TIT.III - cimiteri monumentali e storici;

pag.113

Art.137-CIMITERI MONUMENTALI E STORICI

Sez.16°.Cap.5°-TIT.III - progettazione dei requisiti di sicurezza per i luoghi pubblici urbani.

pag.113

Art.138-PROGETTAZIONE DEI REQUISITI DI SICUREZZA PER I LUOGHI PUBBLICI URBANI

Cap.6°.TIT.III- Elementi costruttivi

contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°.Cap.6°.TIT.III - superamento barriere architettoniche e rampe e altre misure per l’abbattimento di barriere architettoniche

pag.113

Art.139- SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE

Art.140-ACCESSIBILITÀ, VISITABILITÀ, ADATTABILITÀ DEGLI EDIFICI – BARRIERE ARCHITETTONICHE

Sez.2°.Cap.6°.TIT.III - serre bioclimatiche;

pag.114

Art.141-SISTEMI SOLARI PASSIVI (SERRE BIOCLIMATICHE)

Sez.3°.Cap.6°.TIT.III - impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio degli edifici;

pag.115

Art.142-PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA (IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI) NORME GENERALI

NORME PARTICOLARI PER EDIFICI A USO INDUSTRIALE O ARTIGIANALE

Art.143-PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA (IMPIANTI SOLARI TERMICI)

Sez.4°.Cap.6°.TIT.III - coperture, canali di gronda e pluviali;

pag.115

(16)

16 Art.144-GRONDAIE E PLUVIALI

Sez.5°.Cap.6°.TIT.III - strade e passaggi privati e cortili;

pag.116

Art.145-STRADE PRIVATE Art.146-CORTILI

Sez.6°.Cap.6°.TIT.III - cavedi, pozzi luce e chiostrine;

pag.117

Art.147-CAVEDI E PATII

Sez.7°.Cap.6°.TIT.III - intercapedini e griglie di aerazione;

pag.117

Art.148-GRIGLIE DI AERAZIONE

Sez.8°.Cap.6°.TIT.III - recinzioni;

pag.117

Art.149-RECINZIONI

Sez.9°.Cap.6°.TIT.III - materiali, tecniche costruttive degli edifici pag.118

Art.150-MATERIALI, TECNICHE COSTRUTTIVE DEGLI EDIFICI

Sez.10°.Cap.6°.TIT.III - disposizioni relative alle aree di pertinenza;

pag.118

Art.151-AREE ED OPERE DI PERTINENZA AREE DI PERTINENZA

OPERE DI PERTINENZA Sez.11°.Cap.6°.TIT.III - piscine;

pag.118

Art.152-PISCINE

Sez.12°.Cap.6°.TIT.III - altre opere di corredo agli edifici.

pag.119

Art.153-COSTRUZIONI ACCESSORIE E BOX ESTERNI Art.154- BARBECUE, ARREDI DA GIARDINO,ECC.

TIT.IV – VIGILANZA E SISTEMI DI CONTROLLO contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°.TIT.IV - esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo delle trasformazioni e usi del territorio;

pag.119

Art.155-VIGILANZA

Sez.2°.TIT.IV - vigilanza durante l’esecuzione dei lavori;

pag.119

(17)

17 Art.156-VIGILANZA DURANTE L’ESECUZIONE DEI LAVORI

Sez.3°.TIT.IV- sanzioni per violazioni delle norme regolamentari.

pag.120

Art.157-SANZIONI SANZIONI EDILIZIE

SANZIONI PAESAGGISTICHE

VIOLAZIONI AL REGOLAMENTO EDILIZIO Art.158-AVVIO DEL PROCEDIMENTO

TIT.V -NORME TRANSITORIE

contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

Sez.1°.TIT.IV - aggiornamento del regolamento edilizio;

pag.120

Art.159-ENTRATA IN VIGORE E VERIFICHE

Art.160-AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO EDILIZIO Art.161-DIFFORMITÀ REGOLAMENTARI

Sez.2°.TIT.IV - disposizioni transitorie.

pag.120

Art.162-DEROGA ALLE NORME DEL REGOLAMENTO EDILIZIO

ALLEGATI Pag.121

All.n.1- MECCANISMI PREMIALI Pag.122

1a-incremento dell’indice di edificabilita’ degli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente pag.123

1b-riduzione del contributo di costruzione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente pag.131

2-incremento massimo dell’indice di edificabilità di pgt e per lo sconto sul contributo di costruzione degli interventi di rigenerazione urbana e territoriale di cui alla l.r.n.18/2019 pag.139

All.n.2-RIDUZIONI DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE DI CUI ALLA L.R.N.18/19

Pag.141

All.n.3-TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI EDILIZI Pag.141

All.n.4-ADEMPIMENTI PREVISTI DALLE NTA-PGT Pag.148

All.n.5-SANZIONI Pag.152

All.n.6-TITOLO III DEL R.C.I.

Pag.155 GLOSSARIO Pag.191

(18)

18

PARTE PRIMA-PRINCIPI GENERALI E DISCIPLINA GENERALE DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA

Lo schema di Regolamento Edilizio (RE) Tipo di cui all’Allegato A della DGR 24 ottobre 2018-n.XI/695 e di cui alla Parte Seconda di questo RE, attua le disposizioni statali e regionali di cui agli Allegati B e C della DGR e le disposizioni comunali di cui alle NTA del PGT per le definizioni dell’Allegato A della DGR e delle Sezioni A e B dell’Allegato C, alle quali si rinvia.

a) LE DEFINIZIONI UNIFORMI DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI; PGT e ALL.B b) LE DEFINIZIONI DEGLI INTERVENTI EDILIZI E DELLE DESTINAZIONI D’USO; PGT e ALL.C-sez.A

c) il procedimento per il rilascio e la presentazione dei titoli abilitativi

edilizi e le modalità di controllo degli stessi; ALL.C – sez.A A. DISCIPLINA DEI TITOLI ABILITATIVI, DELL’ESECUZIONE DEI LAVORI

E DEL CERTIFICATO DI CONFORMITÀ EDILIZIA E DI AGIBILITÀ A.1 Edilizia residenziale

A.2 Edilizia non residenziale

A.3 Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili

A.4 Condizioni di efficacia dei titoli edilizi e altri adempimenti generali A.5 Sottotetti

A.6 Seminterrati A.7 Piani Terra

d) LA MODULISTICA UNIFICATA EDILIZIA, gli elaborati e la documentazione

da allegare alla stessa; D.d.s. 19/02/2020, n. 2018 e) I REQUISITI GENERALI DELLE OPERE EDILIZIE, attinenti: ALL.C – sez.B

B.1. ai limiti inderogabili di densità, altezza, distanza fra i fabbricati

e dai confini;

B.2. ai rispetti (stradale, ferroviario, aeroportuale, cimiteriale, dei corsi d’acqua, degli acquedotti e impianti di depurazione, degli

elettrodotti, dei gasdotti, del demanio marittimo);

B.3. alle servitù militari;

B.4. agli accessi stradali;

B.5. alle zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante;

B.6. ai siti contaminati;

B.7 Intorni aeroportuali

B.8 Fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali e ferroviarie B.9 Invarianza idraulica

f) LA DISCIPLINA RELATIVE AGLI IMMOBILI SOGGETTI A VINCOLI E TUTELE

di ordine paesaggistico, ambientale, storico culturale e territoriale; ALL.C – sez.C C.1 Beni culturali

C.2 Beni paesaggistici C.3 Rischio idrogeologico C.4 Vincolo idraulico

(19)

19 C.5 Aree naturali protette

C.6 Siti della Rete Natura 2000 e tutela della biodiversità C.7 Interventi soggetti a valutazione di impatto ambientale C.8 Tutela qualità dell’aria

g) LE DISCIPLINE SETTORIALI aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia, tra cui:

-LA NORMATIVA SUI REQUISITI TECNICI DELLE OPERE EDILIZIE ALL.C – SEZ.D D.1 Requisiti igienico-sanitari (dei locali di abitazione e dei luoghi di lavoro)

D.2 Sicurezza statica e normativa antisismica

D.3 Opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica

D.4 Eliminazione e superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati pubblici e privati aperti al pubblico

D.5 Sicurezza degli impianti

D.6 Prevenzione degli incendi e degli infortuni D.7 Demolizione o rimozione dell’amianto

D.8 Contenimento del consumo energetico degli edifici

D.9 Tutela dal rumore ed isolamento acustico (attivo e passivo) degli edifici D.10 Produzione di materiali da scavo

D.11 Tutela delle acque dall'inquinamento (scarichi idrici domestici) D.12 Prevenzione inquinamento luminoso

D.13 Obbligo installazione ricariche elettriche

-LE PRESCRIZIONI SPECIFICHE STABILITE DALLA NORMATIVA STATALE E REGIONALE

per alcuni insediamenti o impianti: ALL.C – SEZ.E E.1 Strutture commerciali

E.2 Strutture ricettive

E.3 Strutture per l’agriturismo

E.4 Impianti di distribuzione del carburante E.5 Sale cinematografiche

E.6 Scuole e servizi educativi E.7 Enti del Terzo settore

E.8 Locali per la produzione o la vendita di sostanze alimentari e bevande E.9 Impianti sportivi

E.10 Strutture termali E.11 Strutture sanitarie E.12 Strutture veterinarie

(20)

20

ALLEGATO B – DEFINIZIONI TECNICHE UNIFORMI (definizioni t.u.n.)

Le definizioni con INCIDENZA URBANISTICA (individuate con asterisco*) avranno efficacia se ed in quanto saranno recepite dalle NTA del PGT.

1 - Superficie territoriale* ST Superficie reale di una porzione di territorio oggetto di intervento di trasformazione urbanistica. Comprende la superficie fondiaria e le aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti.

2 - Superficie fondiaria* SF IT di territorio destinata all’uso edificatorio. E’ costituita dalla superficie territoriale al netto delle aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti.

3 - Indice di edificabilità territoriale* IT Quantità massima di superficie o di volume edificabile su una determinata superficie territoriale, comprensiva dell’edificato esistente. Per superficie si intende la superficie lorda.

4 - Indice di edificabilità fondiaria* IF Quantità massima di superficie o di volume edificabile su una determinata superficie fondiaria, comprensiva dell’edificato esistente. Per superficie si intende la superficie lorda.

5 - Carico urbanistico* CU Fabbisogno di dotazioni territoriali di un determinato immobile o insediamento in relazione alla sua entità e destinazione d’uso. Costituiscono variazione del carico urbanistico l’aumento o la riduzione di tale fabbisogno conseguenti all’attuazione di interventi urbanistico-edilizi ovvero a mutamenti di destinazione d’uso.

6 – Dotazioni Territoriali* DT Infrastrutture, servizi, attrezzature, spazi pubblici o di uso pubblico e ogni altra opera di urbanizzazione e per la sostenibilità (ambientale, paesaggistica, socio-economica e territoriale) prevista dalla legge o dal piano.

7 - Sedime Impronta a terra dell’edificio o del fabbricato, corrispondente alla localizzazione dello stesso sull’area di pertinenza.

8 - Superficie coperta* SCOP Superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale del profilo esterno perimetrale della costruzione fuori terra, con esclusione degli aggetti e sporti inferiori a 1,50. Gli sporti superiori a 1,50 m sono da considerarsi nella loro interezza.

9 - Superficie permeabile* SP Porzione di superficie territoriale o fondiaria priva di pavimentazione o di altri manufatti permanenti, entro o fuori terra, che impediscano alle acque meteoriche di raggiungere naturalmente la falda acquifera.

10 - Indice di permeabilità* IPT/IPF Rapporto tra la superficie permeabile e la superficie territoriale (indice di permeabilità territoriale) o fondiaria (indice di permeabilità fondiaria).

11 - Indice di copertura* IC Rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria.

12 - Superficie totale* STOT Somma delle superfici di tutti i piani fuori terra, seminterrati ed interrati comprese nel profilo perimetrale esterno dell’edificio.

13 - Superficie lorda* SL Somma delle superfici di tutti i piani comprese nel profilo perimetrale esterno dell’edificio escluse le superfici accessorie.

14 - Superficie utile* SU Superficie di pavimento degli spazi di un edificio misurata al netto della superficie accessoria e di murature, pilastri, tramezzi, sguinci e vani di porte e finestre.

15 - Superficie accessoria* SA Superficie di pavimento degli spazi di un edificio aventi carattere di servizio rispetto alla destinazione d’uso della costruzione medesima, misurata al lordo di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre.

La superficie accessoria ricomprende:

• i portici e le gallerie pedonali;

• i ballatoi, le logge, i balconi e le terrazze;

• le tettoie e le pensiline con profondità superiore a m 1,50; le tettoie e le pensiline aventi profondità uguale o inferiore a m. 1,50 sono escluse dal computo delle superfici accessoria utile e lorda;

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21

• le cantine poste al piano interrato, seminterrato o al primo piano fuori terra, e i vani e locali interrati e seminterrati, tutti privi dei requisiti per la permanenza continuativa di persone, e i relativi corridoi di servizio;

• i sottotetti accessibili e praticabili per la sola porzione con altezza pari o superiore a m 1,50, ad esclusione dei sottotetti che presentino i requisiti richiesti per i locali abitabili che costituiscono superficie utile; i sottotetti accessibili e praticabili con altezza inferiore a 1,50 m sono da intendersi esclusi dal computo delle superfici accessorie, utile e lorda;

• i vani scala interni alle unità immobiliari computati in proiezione orizzontale, per ciascun livello;

• spazi o locali destinati alla sosta, alla manovra e al ricovero degli autoveicoli ad esclusione delle autorimesse che costituiscono attività imprenditoriale;

• i corridoi ai piani delle camere per le strutture ricettive alberghiere come definite dalla specifica norma regionale;

• i volumi tecnici;

• le parti comuni, quali i locali di servizio condominiale in genere, i depositi, gli spazi comuni di collegamento orizzontale, come ballatoi o corridoi. Gli spazi comuni di collegamento verticale quali rampe, montacarichi, scale, ascensori e relativi sbarchi e gli androni condominiali, sono esclusi dal computo delle superfici accessoria utile e lorda. Le murature divisorie tra le superfici accessorie e le superfici lorde saranno considerate tali sino alla mezzeria del muro comune.

16 - Superficie complessiva* SC Somma della superficie utile e del 60% della superficie accessoria (SC=SU+60% SA).

17 - Superficie calpestabile* SCAL Superficie risultante dalla somma delle superfici utili (SU) e delle superfici accessorie (SA). Non vanno ovviamente computati due volte murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre delle superfici accessorie.

18 - Sagoma Conformazione planivolumetrica della costruzione fuori terra nel suo perimetro considerato in senso verticale ed orizzontale, ovvero il contorno che viene ad assumere l’edificio, ivi comprese le strutture perimetrali, nonché gli aggetti e gli sporti superiori a 1,50 m.

19 - Volume totale o volumetriacomplessiva* VT Volume della costruzione costituito dalla somma della superficie totale di ciascun piano per la relativa altezza lorda.

20 - Piano fuori terra Piano dell’edificio il cui livello di calpestio sia collocato in ogni sua parte ad una quota pari o superiore a quella del terreno posto in aderenza all’edificio.

21 - Piano seminterrato Piano di un edificio il cui pavimento si trova a una quota inferiore (anche solo in parte) a quella del terreno posto in aderenza all’edificio e il cui soffitto si trova ad una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza all’edificio. Il soffitto dell’edificio del piano seminterrato può trovarsi anche solo in parte ad una quota superiore rispetto al terreno posto in aderenza allo stesso, così come indicato nell’art. 4 della l.r. 7/2017.

22 - Piano interrato Piano di un edificio il cui soffitto si trova ad una quota inferiore rispetto a quella del terreno posto in aderenza all’edificio.

23 - Sottotetto Spazio compreso tra l’intradosso della copertura dell’edificio e l’estradosso del solaio del piano sottostante.

24 - Soppalco Partizione orizzontale interna praticabile, ottenuta con la parziale interposizione di una struttura portante orizzontale in uno spazio chiuso.

25 - Numero dei piani E’ il numero di tutti i livelli dell’edificio che concorrono, anche parzialmente, al computo della superficie lorda (SL).

26 - Altezza lorda Differenza fra la quota del pavimento di ciascun piano e la quota del pavimento del piano sovrastante. Per l’ultimo piano dell’edificio si misura l’altezza del pavimento fino all’intradosso del soffitto o della copertura.

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22 27 - Altezza del fronte L’altezza del fronte o della parete esterna di un edificio è delimitata: - all’estremità inferiore, dalla quota del terreno posta in aderenza all’edificio prevista dal progetto; - all’estremità superiore, dalla linea di intersezione tra il muro perimetrale e la linea di intradosso del solaio di copertura, per i tetti inclinati, ovvero dalla sommità delle strutture perimetrali, per le coperture piane.

28 - Altezza dell'edificio* Altezza massima tra quella dei vari fronti.

29 - Altezza utile Altezza del vano misurata dal piano di calpestio all’intradosso del solaio sovrastante, senza tener conto degli elementi strutturali emergenti. Nei locali aventi soffitti inclinati o curvi, l’altezza utile si determina calcolando l'altezza media ponderata.

30 - Distanze Lunghezza del segmento minimo che congiunge l’edificio con il confine di riferimento (di proprietà, stradale, tra edifici o costruzioni, tra i fronti, di zona o di ambito urbanistico, ecc.), in modo che ogni punto della sua sagoma rispetti la distanza prescritta. Si ricorda che ai fini dell’applicazione dell’art. 9 del D.M. 1444/68, la distanza tra fabbricati è misurata su tutte le linee ortogonali al piano della parete esterna di ciascuno dei fabbricati.

31 - Volume tecnico Sono volumi tecnici i vani e gli spazi strettamente necessari a contenere ed a consentire l'accesso alle apparecchiature degli impianti tecnici al servizio dell’edificio (idrico, termico, di condizionamento e di climatizzazione, di sollevamento, elettrico, di sicurezza, telefonico, ecc.).

32 - Edificio Costruzione stabile, dotata di copertura e comunque appoggiata o infissa al suolo, isolata da strade o da aree libere, oppure separata da altre costruzioni mediante strutture verticali che si elevano senza soluzione di continuità dalle fondamenta al tetto, funzionalmente indipendente, accessibile alle persone e destinata alla soddisfazione di esigenze perduranti nel tempo.

33 - Edificio Unifamiliare Per edificio unifamiliare si intende quello riferito ad un’unica unità immobiliare urbana di proprietà esclusiva, funzionalmente indipendente, che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinato all’abitazione di un singolo nucleo familiare.

34 - Pertinenza Opera edilizia legata da un rapporto di strumentalità e complementarietà rispetto alla costruzione principale, non utilizzabile autonomamente e di dimensioni modeste o comunque rapportate al carattere di accessorietà.

35 - Balcone Elemento edilizio praticabile e aperto su almeno due lati, a sviluppo orizzontale in aggetto, munito di ringhiera o parapetto e direttamente accessibile da uno o più locali interni.

36 - Ballatoio Elemento edilizio praticabile a sviluppo orizzontale, e anche in aggetto, che si sviluppa lungo il perimetro di una muratura con funzione di distribuzione, munito di ringhiera o parapetto.

37 - Loggia/Loggiato Elemento edilizio praticabile coperto, non aggettante, aperto su almeno un fronte, munito di ringhiera o parapetto, direttamente accessibile da uno o più vani interni. Restano ferme dalle possibilità consentite dalla legge 39/2004.

38 - Pensilina Elemento edilizio di copertura posto in aggetto alle pareti perimetrali esterne di un edificio e priva di montanti verticali di sostegno.

39 - Portico/Porticato Elemento edilizio coperto al piano terreno degli edifici, intervallato da colonne o pilastri aperto su uno o più lati verso i fronti esterni dell’edificio. Restano ferme dalle possibilità consentite dalla legge 39/2004.

40 - Terrazza Elemento edilizio scoperto e praticabile, realizzato a copertura di parti dell’edificio, munito di ringhiera o parapetto, direttamente accessibile da uno o più locali interni. Restano ferme dalle possibilità consentite dalla legge 39/2004.

41 - Tettoia Elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali.

42 - Veranda Locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili.

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23 43 - Invarianza idraulica Principio in base al quale le portate di deflusso meteorico scaricate dalle aree urbanizzate nei ricettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelli preesistenti all’urbanizzazione. Qualora tale principio sia applicato sia alle portate che ai volumi, si è nel caso dell’invarianza idrologica. Si veda art. 7 della Legge Regionale n. 4 del 15 Marzo 2016

44 - Superficie scolante Impermeabile dell’intervento Superficie risultante dal prodotto tra la superficie interessata dall’intervento per il suo coefficiente di deflusso medio ponderale. Nuova definizione

45 – Altezza urbanistica * AU Altezza convenzionale definita dal PGT da utilizzarsi nel calcolo del volume urbanistico. Nuova definizione

46 – Volume urbanistico * VU Volume convenzionale ottenuto moltiplicando la superficie lorda per l’altezza urbanistica, da utilizzarsi ai fini urbanistici. Nuova definizione

(24)

24

ALLEGATO C - RICOGNIZIONE DELLE DISPOSIZIONI INCIDENTI SUGLI USI E LE TRASFORMAZIONI DEL TERRITORIO E SULL’ATTIVITÀ EDILIZIA, AVENTI UNIFORME E DIRETTA APPLICAZIONE SUL TERRITORIO REGIONALE

A. DISCIPLINA DEI TITOLI ABILITATIVI, DELL’ESECUZIONE DEI LAVORI E DEL CERTIFICATO DI CONFORMITÀ EDILIZIA E DI AGIBILITÀ

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia)

DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 2016, n. 222 (lndividuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124)

LEGGE 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi)

L.R. 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio)

D.g.r. 22 dicembre 2008, n. VIII/8757 - “Linee guida per la maggiorazione del contributo di costruzione per il finanziamento di interventi estensivi delle superfici forestali (art. 43, comma 2-bis, l.r. n. 12/2005)”

L.R. 28 novembre 2014, n. 31 (Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato), in particolare art. 5, comma 10

D.g.r. 25 settembre 2017, n. X/7117 - “Disposizioni regionali inerenti le caratteristiche e le condizioni per l’installazione delle serre mobili stagionali e temporanee (art. 62 c. 1 ter della l.r. 12/2005)”

LEGGE 11 gennaio 2018, n. 2 (Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica), in particolare art. 8

A.1 Edilizia residenziale

LEGGE 22 ottobre 1971, n. 865 (Programmi e coordinamento dell'edilizia residenziale pubblica - Norme sull'espropriazione per pubblica utilità; modifiche ed integrazioni alle leggi 17 agosto 1942, n. 1150; 18 aprile 1962, n. 167; 29 settembre 1964, n. 847; ed autorizzazione di spesa per interventi straordinari nel settore dell'edilizia residenziale, agevolata e convenzionata)

LEGGE 8 agosto 1977, n. 513 (Provvedimenti urgenti per l'accelerazione dei programmi in corso, finanziamento di un programma straordinario e canone minimo dell'edilizia residenziale pubblica)

LEGGE 5 agosto 1978, n. 457 (Norme per l'edilizia residenziale)

LEGGE 17 febbraio 1992, n. 179 (Norme per l'edilizia residenziale pubblica)

DECRETO-LEGGE 5 ottobre 1993, n. 398 (Disposizioni per l'accelerazione degli investimenti a sostegno dell'occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia), convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 493

DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), in particolare art. 27 bis in tema di provvedimento autorizzatorio unico regionale e allegato IV alla parte II

L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 (Norme in materia di valutazione di impatto ambientale) e allegato B in tema di provvedimento autorizzatorio unico regionale

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25 L.R. 13 marzo 2012, n. 4 (Norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia), in particolare art. 3, comma 3

L.R. 8 luglio 2016, n. 16 (Disciplina regionale dei servizi abitativi), in particolare art. 42 A.2 Edilizia non residenziale

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 settembre 2010, n. 160 (Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 marzo 2013, n. 59 (Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35)

L.R. 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche) in tema di AIA

L.R. 11 dicembre 2006, n. 24 (Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell'ambiente)

D.g.r. 30 dicembre 2008, n. VIII/8832 - “Linee guida alle Province per l’autorizzazione generale di impianti e attività a ridotto impatto ambientale” e s.m.i.

D.g.r. 18 dicembre 2017, n. X/7570 - “Indirizzi di semplificazione per le modifiche di impianti in materia di emissioni in atmosfera ai sensi della parte quinta del d.lgs 152/2006 e s.m.i.”

L.R. 2 febbraio 2010, n. 5 (Norme in materia di valutazione di impatto ambientale) e allegato B in tema di provvedimento autorizzatorio unico regionale

L.R. 19 febbraio 2014, n. 11 (Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività), in particolare art. 7 per la parte relativa alle procedure edilizie per l’insediamento di attività produttive A.3 Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili

DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità)

DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 10 settembre 2010 (Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili)

DECRETO LEGISLATIVO 3 marzo 2011, n. 28 (Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE)

DECRETO MINISTERIALE 19 maggio 2015 (Approvazione del Modello Unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici)

L.R. 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche)

(26)

26 D.g.r. 18 aprile 2012, n. IX/3298 – “Linee guida regionali per l’autorizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER) mediante recepimento della normativa nazionale in materia”

A.4 Condizioni di efficacia dei titoli edilizi e altri adempimenti generali

DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 1989, n. 322 (Norme sul Sistema statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell'Istituto nazionale di statistica, ai sensi dell'art. 24 della legge 23 agosto 1988, n. 400), in particolare art. 7 (circa l’obbligo di fornire dati statistici sui permessi di costruire, DIA, SCIA, e dell’attività edilizia delle pubbliche amministrazioni (art. 7 DPR n. 380/2001), il cui rilevamento è stato stabilito, da ultimo, dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 marzo 2011 – “Approvazione del Programma Statistico Nazionale 2011-2013 Edilizia Pubblica)

DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro), in particolare articoli 90, comma 9, lettere a), b) e c), e 99

A.5 Sottotetti

L.R. 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), in particolare articoli 63, 64 e 65 A.6 Seminterrati

L.R. 10 marzo 2017, n. 7 (Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti) A.7 Piani terra

L.R. 26 novembre 2019, n.18 (Recupero dei vani e locali di piano terra esistenti)

B. REQUISITI E PRESUPPOSTI STABILITI DALLA LEGISLAZIONE URBANISTICA E SETTORIALE CHE DEVONO ESSERE OSSERVATI NELL’ATTIVITÀ EDILIZIA

B.1 I limiti inderogabili di densità, altezza, distanza fra i fabbricati e dai confini LEGGE 17 agosto 1942, n. 1150 (Legge urbanistica), in particolare art. 41 sexies

DECRETO INTERMINISTERIALE 2 aprile 1968, n. 1444 (Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi, da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell'art. 17 della legge n. 765 del 1967).

CODICE CIVILE, in particolare articoli 873, 905, 906 e 907

LEGGE 24 marzo 1989, n. 122 (Disposizioni in materia di parcheggi, programma triennale per le aree urbane maggiormente popolate nonché modificazioni di alcune norme del testo unico sulla disciplina della circolazione stradale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 15 giugno 1959, n. 393), in particolare art. 9

DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE 17 gennaio 2018 (Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni), in particolare paragrafo 8.4.1.

DECRETO LEGISLATIVO 30 maggio 2008, n. 115 (Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE)

DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102 (Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE), in particolare art. 14, commi 6 e 7

(27)

27 L.R. 28 novembre 2014, n. 31 (Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato), in particolare art. 4, comma 2 quinquies

L.R. 26 novembre 2019, n. 18(Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale,nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 marzo2005,n.12 (legge per il governo del territorio) e ad altre leggi regionali).

B.2 Rispetti (stradale, ferroviario, aeroportuale, cimiteriale, degli acquedotti e impianti di depurazione, degli elettrodotti, dei gasdotti, del demanio marittimo)

B.2.1 Fasce di rispetto stradali

DECRETO LEGISLATIVO 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), in particolare articoli 16, 17 e 18 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), in particolare articoli 26, 27 e 28

DECRETO INTERMINISTERIALE 1 aprile 1968, n. 1404 (Distanze minime a protezione del nastro stradale da osservarsi nella edificazione fuori del perimetro dei centri abitati, di cui all'art. 19 della legge n. 765 del 1967)

DECRETO INTERMINISTERIALE 2 aprile 1968, n. 1444 (Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi, da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell'art. 17 della legge n. 765 del 1967), in particolare art. per distanze minime tra fabbricati tra i quali siano interposte strade destinate al traffico veicolare.

L.R. 4 maggio 2001, n. 9 (Programmazione e sviluppo della rete viaria di interesse regionale), in particolare art. 19, commi 3 e 4

B.2.2 Rispetti ferroviari (tramvie, ferrovie metropolitane e funicolari terrestri su rotaia)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 luglio 1980, n. 753 (Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto), in particolare Titolo III, articoli da 49 a 60

B.2.3 Fasce di rispetto degli aeroporti e aerodromi

REGIO DECRETO 30 marzo 1942, n. 327 (codice della navigazione), in particolare articoli 714 e 715 B.2.4 Rispetto cimiteriale

REGIO DECRETO 27 luglio 1934, n. 1265 (testo unico leggi sanitarie), in particolare art. 338, come modificato dall’articolo 28 della legge 1 agosto 2002, n. 166

DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 10 agosto 1990, n. 285 (Approvazione del Nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria), in particolare art. 57

L.R. 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità), in particolare articoli 75, 76 e 77

REGOLAMENTO REGIONALE 9 novembre 2004, n. 6 (Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali), in particolare Capo III

B.2.5 Fascia di rispetto dei corsi d’acqua (e altre acque pubbliche)

REGIO DECRETO 25 luglio 1904, n. 523 (Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie), in particolare art. 96, comma 1, lett. f)

(28)

28 L.R. 15 marzo 2016, n. 4 (Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d'acqua)

B.2.6 Fascia di rispetto acquedotti (aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano)

DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006 n. 152 (Norme in materia ambientale), in particolare articoli 94, 134 e 163

B.2.7 Fascia di rispetto dei depuratori

DELIBERA DEL COMITATO DEI MINISTRI PER LA TUTELA DELLE ACQUE DALL'INQUINAMENTO 4 febbraio 1977 (Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all'art. 2, lettere b), d) ed e), della L. 10 maggio 1976, n. 319, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento), in particolare punto 1.2 dell’Allegato 4

B.2.8 Distanze dalle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

LEGGE 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici)

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 (Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti)

DECRETO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE 10 settembre 1998, n.381 (Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana) (si vedano anche le LINEE GUIDA applicative del DM 381/98 redatte dal Ministero dell’Ambiente)

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 (Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz) DECRETO DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 29 maggio 2008 (Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti) DECRETO LEGISLATIVO 19 novembre 2007 n. 257 (Attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici - campi elettromagnetici)

B.2.9 Fascia di rispetto dei metanodotti

DECRETO DEL MINISTERO DELL’INTERNO 24 novembre 1984 (Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8) (A decorrere dalla data di entrata in vigore (cioè 4.11.2008) dei DD.MM. Svil. Econ. del 16/04/2008 e del 17/04/2008 sono abrogate le seguenti parti:

- le prescrizioni di cui alla parte prima e quarta, per quanto inerente agli impianti di trasporto, ai sensi del D.M. Svil. Econ. del 17/04/2008,

- la Sezione 1 (Disposizioni generali), la Sezione 3 (Condotte con pressione massima di esercizio non superiore a 5 bar), la Sezione 4 (Impianti di riduzione della pressione), la Sezione 5 (installazioni interne alle utenze industriali) e le Appendici: «Attraversamento in tubo di protezione» e «Cunicolo di protezione» ai sensi del D.M. Svil. Econ. del 16/04/2008).

DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 16 aprile 2008 (Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8)

(29)

29 DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 17 aprile 2008 (Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densità non superiore a 0,8) DECRETO DEL MINISTERO DELL'INTERNO 3 febbraio 2016 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio dei depositi di gas naturale con densità non superiore a 0,8 e dei depositi di biogas, anche se di densità superiore a 0,8) - Abroga la parte seconda dell'allegato al DM 24/11/1984 intitolata "Depositi per l'accumulo di gas naturale"

B.2.10 Fascia di rispetto del demanio marittimo

REGIO DECRETO 30 marzo 1942, n. 327 (codice della navigazione), in particolare art. 55

DECRETO LEGISLATIVO 8 novembre 1990, n. 374 (Riordinamento degli istituti doganali e revisione delle procedure di accertamento e controllo in attuazione delle direttive n. 79/695/CEE del 24 luglio 1979 e n.

82/57/CEE del 17 dicembre 1981, in tema di procedure di immissione in libera pratica delle merci, e delle direttive n. 811177/CEE del 24 febbraio 1981 e n. 82/347/CEE del 23 aprile 1982, in tema di procedure di esportazione delle merci comunitarie)

B.3 Servitù militari

DECRETO LEGISLATIVO 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare), in particolare il Libro II, Titolo VI, articoli 320 e ss. (Limitazioni a beni e attività altrui nell'interesse della difesa)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2010, n. 90 (Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246) in particolare il Titolo VI (Limitazioni a beni e attività altrui nell'interesse della difesa)

DECRETO MINISTERIALE 20 aprile 2006 (Applicazione della parte aeronautica del Codice di navigazione, di cui al D.Lgs. 9 maggio 2005, n. 96, e successive modificazioni)

B.4 Accessi stradali

DECRETO LEGISLATIVO 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada), in particolare art. 22

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 dicembre 1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), in particolare articoli 44, 45 e 46

DECRETO DEL MINISTERO PER LE INFRASTRUTTURE 5 novembre 2001 (Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade)

B.5 Zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante

DECRETO LEGISLATIVO 17 agosto 1999, n. 334 (Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose)

DECRETO DEL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 9 maggio 2001 (Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante)

DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015, n. 105 (Attuazione della direttiva 2012/18/Ue relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose)

D.g.r. 11 luglio 2012, n. IX/3753 - “Approvazione delle “Linee guida per la predisposizione e l’approvazione dell’elaborato tecnico “Rischio di incidenti rilevanti” (ERIR)”– Revoca della D.G.R. n. VII/19794 del 10 dicembre 2004”

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