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Consiglio Superiore della Magistratura

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(1)

Consiglio Superiore della Magistratura

NUOVO PROGETTO SULLE BUONE PRASSI ANALISI DEI DATI

Sommario

INTRODUZIONE ... 2

1. LE TIPOLOGIE ... 3

2. LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE ... 7

3. DISTRIBUZIONE PER DIMENSIONE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI ... 19

4. LE BUONE PRASSI IN DETTAGLIO ... 25

(2)

INTRODUZIONE

Il Gruppo Buone Prassi - coordinato dal cons. Antonio Ardituro e composto da alcuni componenti appartenenti alla Sto - si è attivato per rinnovare, ottimizzare e rendere maggiormente fruibile ed efficace la banca dati delle Buone Prassi che sarà realizzata all’interno del progetto di reingegnerizzazione del sistema informatico del CSM.

In primo luogo si è proceduto a esaminare tutte le prassi precedentemente validate già presenti nella relativa banca dati, selezionando quelle ancora astrattamente attuali.

In relazione a tali Buone Prassi il CSM, con delibera del 17.6.2015, ha richiesto agli uffici l’invio di un aggiornamento contenente i risultati positivi concretamente conseguiti. Di contro, le buone prassi che, per cause sopravvenute, sono risultate superate (a esempio tutte le prassi informatiche ormai integrate nel PCT o nei nuovi registri penali), sono state espunte e storicizzate tramite il loro inserimento in un archivio separato.

Inoltre, con delibera del 7.7.2016 gli uffici giudiziari sono stati invitati a trasmettere le buone prassi non segnalate o non ancora censite nell’ambito dei modelli individuati nel manuale ricognitivo pubblicato con tale delibera.

L’analisi che segue riguarda tutte le Buone Prassi validate dal CSM - tra quelle comunicate dagli uffici giudiziari sino a metà settembre 2016 – in quanto considerate meritevoli di una particolare attenzione, anche al fine di sollecitarne la diffusione tra gli uffici giudiziari. Tali prassi sono state classificate in 7 macroaree:

1. Cooperazione con il territorio 2. Organizzazione del processo penale 3. Organizzazione del processo civile

4. Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo 5. Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

6. Buone prassi informatiche - settore civile 7. Buone prassi informatiche - settore penale

Per ciascuna macroarea sono stati individuati i modelli organizzativi di interesse, per un totale di 33 modelli.

(3)

1. LE TIPOLOGIE

Attualmente sono state validate 340 Buone prassi (di cui 251 validate con delibera del 7.7.2016), corrispondenti a 359 differenti modelli organizzativi. Su questi verterà l’analisi che segue.

Il 48% del totale (172 modelli organizzativi sui 359 validati) riguarda progetti in materia di Organizzazione del processo penale, il 18% (63 modelli) riguarda la Cooperazione con il territorio e il 9% (33 modelli) le Buone prassi in materia di informatica nel settore penale. Le altre macroaree raccolgono un numero di modelli inferiore, pari al 7% del totale, tranne le Buone prassi informatiche – settore civile che rappresentano il 5% dei modelli organizzativi complessivamente validati.

5%

9%

18%

7%

48%

7%

7%

Distribuzione per macroarea

Buone prassi informatiche - settore civile

Buone prassi informatiche - settore penale

Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile

Organizzazione del processo penale

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

I singoli progetti adottati provengono per il 56% dagli uffici giudicanti; in particolare sono 200 i modelli segnalati da Corti d’Appello, Tribunali ordinari, Tribunali per i Minorenni, Tribunali di Sorveglianza e 159 quelli segnalati dagli uffici requirenti (Procure Generali, Procure della Repubblica e Procure della Repubblica per i Minorenni).

(4)

Uffici Giudicanti

56%

Uffici Requirenti

44%

Nel grafico sottostante è riportata la distribuzione percentuale dei modelli organizzativi per tipo di ufficio e macroarea.

100%

52%

70%

92%

35%

68%

92%

48%

30%

8%

65%

32%

8%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Buone prassi informatiche - settore civile

Buone prassi informatiche - settore penale

Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile

Organizzazione del processo

penale

Organizzazione dell'ufficio per

l'assistenza al cittadino

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al

magistrato e dell'Ufficio del

processo

Distribuzione per ufficio giudicante/requirente e per macroarea

Giudicante Requirente

In materia di Organizzazione del processo civile e di Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al magistrato e dell’ufficio del processo, il 92% dei modelli organizzativi è adottato dagli uffici giudicanti e il restante 8% dagli uffici requirenti1.

1 Nel caso della macroarea Organizzazione del processo civile due modelli organizzativi appartengono a uffici di procura. Uno di essi è una convenzione tra ufficio di Procura, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e ufficio di Tribunale per favorire l’automazione del processo civile e del processo penale; l’altra riguarda l’attività del PM nell’ambito del processo civile.

(5)

I modelli organizzativi compresi nelle Buone prassi informatiche nel settore penale sono adottate per il 52% dagli uffici giudicanti (17) e per il 48% da quelli requirenti (16), a differenza delle Buone prassi informatiche nel settore civile che naturalmente riguardano i soli uffici giudicanti.

In materia di Organizzazione del processo penale il 65% delle buone prassi è adottato dagli uffici requirenti (112), mentre in materia di Cooperazione con il territorio il 70% (44) dei modelli è adottato dagli uffici giudicanti.

In materia di Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al cittadino il 68% dei modelli organizzativi di interesse si è rilevato presso gli uffici giudicanti e il restante 32% presso gli uffici requirenti.

Nel grafico sottostante è riportata la distribuzione dei modelli organizzativi per macroarea e tipo di ufficio, da cui emerge ulteriormente la diversa distribuzione dei modelli organizzativi tra uffici giudicanti – in cui tutte le macroaree sono presenti – e uffici requirenti nei quali si concentrano prevalentemente le buone prassi in materia di Organizzazione del processo penale (112 modelli, pari al 70% dei modelli validati per Procure della Repubblica e Procure Generali). Negli uffici requirenti vi sono poi buone prassi in materia di Cooperazione con il territorio (12%) e di Buone prassi informatiche nel settore penale (10%).

La macromateria Organizzazione del processo penale prevale anche tra gli uffici giudicanti nei quali rappresenta il 30% dei modelli validati per tali gruppi di uffici. Negli uffici giudicanti un peso consistente attiene anche ai modelli in materia di Cooperazione con il territorio (44 modelli, pari al 22% dei modelli validati per tali uffici).

17 17

16 44

19 23

2 60

112 17

8 22

2

Giudicante Requirente

Distribuzione per macroarea e tipologia di ufficio

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione del processo penale

Organizzazione del processo civile

Cooperazione con il territorio

Buone prassi informatiche - settore penale

Buone prassi informatiche - settore civile

(6)

Il grafico seguente mostra la distribuzione dei progetti distintamente per uffici requirenti e giudicanti secondo il grado di giudizio. Sono complessivamente 299 i progetti adottati presso gli uffici di primo grado, 154 da parte degli uffici giudicanti (52%) e 145 da parte degli uffici requirenti (48%); 42 i progetti adottati presso gli uffici di secondo grado, 28 da uffici giudicanti (67%) e 14 da uffici requirenti (33%). Da parte dei Tribunali di Sorveglianza i progetti pervenuti sono 18.

154

28

18 145

14 0

20 40 60 80 100 120 140 160 180

Primo grado Secondo grado Sorveglianza

Distribuzione per tipo ufficio

Giudicante Requirente

Nel grafico sottostante è riportata anche la distribuzione percentuale per tipologia di ufficio e di macroarea dei modelli adottati, al fine di evidenziare le differenze.

(7)

2. LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE

Il Sud è l’area geografica in cui si sviluppa il maggior numero di modelli (42% del totale nazionale), seguita dal Nord (33%) e dal Centro (24%)2.

La distribuzione per macroarea è abbastanza omogenea per area geografica, con alcune peculiarità di seguito evidenziate.

I modelli organizzativi della macroarea Organizzazione del processo penale prevalgono in tutte e tre le aree geografiche - Nord, Centro, Sud e isole - rappresentando rispettivamente il 39%, il 40% e il 59% dei rispettivi totali. Al Sud, quindi la maggior parte delle buone prassi è concentrata in questo settore.

Emerge una maggiore diffusione nelle regioni del Nord di modelli classificati nella macroarea Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al cittadino: il 13% dei modelli validati in tale area territoriale; tale percentuale scende al 5% nelle regioni del Centro e al 3% nelle regioni del Sud.

Si osserva una maggiore diffusione nelle regioni del Centro dei modelli della macroarea Buone prassi informatiche nel settore civile: l’11% dei modelli validati in tale area territoriale; al Nord tale percentuale scende al 3%; al Sud al 2%.

2 Uniformemente alla classificazione Istat, nell’area del Centro Italia sono state incluse le regioni Lazio, Toscana, Umbria e Marche.

(8)

3%

11%

2%

9%

11%

8%

18%

16%

18%

8%

9%

5%

39%

40%

59%

13%

5% 3%

8% 7% 5%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Nord Centro Sud

Distribuzione per macroarea e area geografica

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione del processo penale

Organizzazione del processo civile

Cooperazione con il territorio

Buone prassi informatiche - settore penale

Buone prassi informatiche - settore civile

La tabella sottostante riporta i dati appena descritti dettagliati per macroarea e area geografica.

Giudicante/

Requirente

Macroarea

Totale Area

geografica

Buone prassi informatich

e - settore civile

Buone prassi inform atiche

- settore penale

Cooperazi one con il territorio

Organizza zione del processo civile

Organizzazi one del processo

penale

Organizz azione dell'uffic io per l'assisten

za al cittadino

Organiz zazione dell'uffi

cio per l'assiste nza al magistr ato e dell'Uff icio del process

o

Giudicante

Centro 10 5 13 7 9 4 6 54

Nord 4 7 15 10 22 11 9 78

Sud 3 5 16 6 29 2 7 68

Requirente

Centro 5 1 1 26 33

Nord 4 7 25 5 1 42

Sud 7 11 1 61 3 1 84

Totale

Centro 10 10 14 8 35 4 6 87

Nord 4 11 22 10 47 16 10 120

Sud 3 12 27 7 90 5 8 152

Totale 17 33 63 25 172 25 24 359

(9)

Il grafico seguente è una ulteriore sintesi dei dati sopra descritti.

Analizzando la distribuzione percentuale delle buone prassi per distretto e macromateria, si osserva come gli uffici del distretto di Catanzaro e della sezione distaccata di Corte di appello Bolzano abbiano adottato esclusivamente progetti in materia di Organizzazione del processo penale (3 modelli organizzativi in tutto); una quantità elevata di progetti in tale ambito si rileva anche nel distretto di Ancona.

Il distretto di Perugia invece ha adottato esclusivamente modelli in materia di Organizzazione del processo civile la quale risulta essere una classe non esclusiva ma comunque prevalente anche nel distretto di Trieste (67%) e in quello di Genova (50%).

I distretti di Reggio Calabria e Lecce si caratterizzano per una maggior percentuale di modelli organizzativi nel settore di Cooperazione con il territorio (50%); i modelli in materia di Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo sono presenti con percentuali maggiori nei distretti di Torino e Campobasso (rispettivamente il 29% e il 23% dei modelli di ciascun distretto).

(10)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

L'AQUILA ANCONA BARI BOLOGNA BRESCIA CAGLIARI CALTANISSETTA CAMPOBASSO CATANIA CATANZARO FIRENZE GENOVA LECCE MESSINA MILANO NAPOLI PALERMO PERUGIA POTENZA REGGIO CALABRIA ROMA SALERNO TORINO TRENTO TRIESTE VENEZIA BOLZANO SASSARI TARANTO

Distribuzione delle buone prassi per distretto - valori percentuali

Buone prassi informatiche - settore civile Buone prassi informatiche - settore penale Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile Organizzazione del processo penale

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

(11)

I modelli di Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino sono diffusi principalmente nei distretti di Venezia e Sassari.

Il distretto di Potenza ha esclusivamente adottato Buone prassi informatiche sia nel settore civile sia in quello penale. Buone prassi informatiche nel settore penale si segnalano anche nei distretti di Bologna e Lecce, mentre Buone prassi informatiche nel settore civile si segnalano nel distretto di Roma.

Per meglio rappresentare la distribuzione sul territorio, di seguito sono riportate le mappe tematiche per ciascuna tipologia e distretto, con gradazione di colore crescente per numerosità delle buone prassi adottate.

Distribuzione territoriale delle buone prassi della classe Organizzazione del processo penale.

(12)

Distribuzione territoriale delle buone prassi della classe Organizzazione del processo civile.

(13)

Distribuzione territoriale delle buone prassi della classe Buone prassi informatiche – settore civile.

(14)

Distribuzione territoriale delle buone prassi della classe Buone prassi informatiche – settore penale.

(15)

Distribuzione territoriale delle buone prassi della classe Cooperazione con il territorio.

(16)

Distribuzione territoriale delle buone prassi della classe Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al magistrato e dell’Ufficio del processo.

(17)

Distribuzione territoriale delle buone prassi della classe Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al cittadino.

(18)

Rispetto ai 200 progetti complessivi adottati dagli uffici giudicanti, il 18% di essi, ovvero 36, provengono dal distretto romano che registra nello specifico 10 modelli di Buone prassi informatiche nel settore civile e 7 modelli di Cooperazione con il territorio. Segue nella graduatoria il distretto di Milano con 35 modelli di cui 9 adottati in materia di Organizzazione del processo penale e 7 in materia di Buone prassi informatiche nel settore penale.

Per quanto concerne gli uffici requirenti, la maggior parte dei progetti proviene dal distretto di Napoli: 22 modelli di buone prassi su un totale di 159.

Seguono nella graduatoria i distretti di Milano e di Firenze con 17 modelli distinti di buone prassi e Palermo, 14 modelli che appartengono principalmente alla macro area Organizzazione del processo penale.

(19)

3. DISTRIBUZIONE PER DIMENSIONE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI

Interessante è verificare la ripartizione dei modelli in funzione della dimensione3 dell’ufficio stesso.

In particolare, nel grafico seguente, distintamente per dimensione, viene mostrata la percentuale di uffici che hanno adottato modelli organizzativi significativi rispetto al totale degli uffici della stessa classe. Hanno adottato modelli di buone prassi validate una percentuale simile degli uffici piccoli e medio-piccoli (27% e 24% rispettivamente), e degli uffici grandi e medio-grandi (40% e 35%);

l’adozione di modelli organizzativi validati dal Consiglio ha riguardato poi il 31% dei Tribunali di

3 Sono stati classificati come:

• uffici piccoli: i Tribunali con organico sino a 20 unità e le Procure della Repubblica senza in organico la funzione del procuratore aggiunto;

• uffici medio-piccoli: i Tribunali con organico da 21 a 50 unità e le Procure della Repubblica con un procuratore aggiunto;

• uffici medio-grandi: i Tribunali con organico da 51 a 100 unità e le Procure della Repubblica con 2 procuratori aggiunti;

• uffici grandi: i Tribunali con organico da 101 a 200 unità e le Procure della Repubblica con più di 2 procuratori aggiunti;

• uffici metropolitani: le sedi di Milano, Roma e Napoli.

Le Procure Generali e le Corti di Appello sono state inserite nella classe dei corrispondenti uffici di primo grado della stessa sede.

(20)

sorveglianza e il 12% dagli uffici minorili. Tra le sedi metropolitane soltanto gli uffici di secondo grado di Napoli non hanno buone prassi validate.

Presso i Tribunali di Sorveglianza il 44% dei modelli comunicati riguarda la macroarea Cooperazione con il territorio, il 33% riguarda i modelli di Buone prassi informatiche nel settore penale e il restante 22% riguarda i modelli inerenti all’Organizzazione del processo penale.

33%

44%

22%

Sorveglianza

Buone prassi informatiche - settore penale

Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo penale

(21)

Presso gli uffici minorili il 53% dei modelli comunicati riguarda la macroarea dell’Organizzazione del processo penale, il 21% quella della Cooperazione con il territorio, l’11% rientra nelle Buone prassi informatiche- settore penale e il restante 15% si divide in parti uguali nelle macro aree dell’Organizzazione del processo civile, dell’Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al cittadino e dell’Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al magistrato e dell’Ufficio del processo.

11%

21%

53% 5%

5% 5%

Uffici minorili

Buone prassi informatiche - settore penale

Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile

Organizzazione del processo penale

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

Per quanto concerne gli uffici piccoli e medio-piccoli la maggior parte dei modelli di buone prassi si riferiscono alla macroarea dell’Organizzazione del processo penale (50% e 46% rispettivamente), seguiti dai modelli di buone prassi appartenenti alla Cooperazione con il territorio (12% e 22%

rispettivamente).

Gli uffici medio-piccoli evidenziano una maggiore attenzione nel settore di Organizzazione del processo civile, 14% contro il 7% degli uffici piccoli che, invece, mostrano un maggiore interesse per i modelli della macro area di buone prassi informatiche (11% per il settore penale e 7% per il settore civile).

(22)

7%

11%

12%

7%

50%

8%

7%

Uffici piccoli

Buone prassi informatiche - settore civile

Buone prassi informatiche - settore penale

Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile

Organizzazione del processo penale

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

4% 4%

22%

14%

46%

6% 4%

Uffici medio-piccoli

Buone prassi informatiche - settore civile Buone prassi informatiche - settore penale Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile Organizzazione del processo penale Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

Sia negli uffici medio-grandi sia gli uffici grandi vi sono buone prassi per il 61% e per il 70%

rispettivamente in materia di Organizzazione del processo penale, seguite dai modelli di buone prassi nella macroarea di Cooperazione con il territorio (18% e 8% rispettivamente).

(23)

4%

18%

11%

61%

7%

Uffici medio-grandi

Buone prassi informatiche - settore penale

Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile

Organizzazione del processo penale

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

3%

5%

8%

5%

70%

3%

8%

Uffici grandi

Buone prassi informatiche - settore civile Buone prassi informatiche - settore penale Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile Organizzazione del processo penale Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

Infine, per quanto concerne gli uffici metropolitani la maggior parte dei modelli di buone prassi validati si riferiscono alla macroarea Organizzazione del processo penale (36%), seguita da quelli inerenti ai settori Cooperazione con il territorio (21%) e Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al cittadino (13%).

(24)

7%

8%

21%

36% 5%

13%

10%

Uffici metropolitani

Buone prassi informatiche - settore civile

Buone prassi informatiche - settore penale

Cooperazione con il territorio

Organizzazione del processo civile

Organizzazione del processo penale

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al cittadino

Organizzazione dell'ufficio per l'assistenza al magistrato e dell'Ufficio del processo

(25)

4. LE BUONE PRASSI IN DETTAGLIO

Esaminiamo adesso la distribuzione dettagliata dei modelli organizzativi adottati dagli uffici all’interno di ciascuna macroarea di buone prassi.

In materia di Organizzazione del processo penale i 172 modelli sono distribuiti tra i 15 diversi tipi di modello organizzativo previsto; il 17% di questi riguarda i Protocolli per le indagini preliminari (29 modelli), seguono quelli inerenti gli Uffici per la gestione dell'art. 415 bis cpp e rilascio delle copie digitali (16%, pari a 26 modelli) e alla Trasmissione delle notizie di reato (12%

corrispondenti a 21 modelli). Le altre buone prassi della macroarea e la loro distribuzione percentuale per tipologia di modello organizzativo sono mostrate nel grafico sottostante.

Nell’ambito delle buone prassi nella macroarea di Organizzazione del processo civile, dei 25 modelli organizzativi il 52% si riferisce ai Protocolli Pct (processo civile telematico), il 24% alla Riduzione dell’arretrato e i criteri di priorità, il 16% è inerente ai Protocolli nel settore famiglia e l’8% al Lavoro in sequenza.

(26)

Per quanto concerne la Cooperazione con il territorio, dei 63 modelli organizzativi validati, il 56%

si riferisce a buone prassi sui Tavoli (o patti) per la giustizia, il 19% si riferisce a Bilanci sociali e carte dei servizi (in totale 35), il 14% alle Commissioni permanenti sul Processo civile telematico (9 buone prassi), mentre l’11% agli Uffici per l'innovazione (7 buone prassi).

Nell’ambito delle 17 Buone prassi informatiche-settore civile 9 di esse (pari al 53% di tale macroarea) riguardano i Verbali di udienza, mentre 8 di esse (pari al 47%) riguardano la Formazione sul Processo civile telematico (Pct).

Nell’ambito delle 33 Buone prassi informatiche - settore penale, il 45% del totale (pari a 15 modelli organizzativi) riguarda le Notifiche telematiche SNT e Pec/Tiap, il 42% del totale (14 modelli)

(27)

riguarda il SICP e altri moduli, mentre il 12% del totale (4 modelli) riguarda Sistemi di videoconferenza nei Tribunali di sorveglianza.

Nella macroarea Organizzazione dell’ufficio per l’assistenza al cittadino, il 76% delle 25 buone prassi riguardano l’Evoluzione del Front Office (pari a 19 modelli), il 16% Gli sportelli di prossimità e l’8% gli Uffici di relazione con il pubblico (Urp).

Il settore dell’Ufficio per l’assistenza al magistrato e dell’Ufficio del processo è caratterizzato da 24 buone prassi di cui il 63% relative all’ Ufficio per il processo: esperienze e il 38% da buone prassi relative alla Banca dati della giurisprudenza di merito (15 modelli).

(28)

Il grafico sottostante riporta, per le buone prassi validate, la distribuzione percentuale dei progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo, il 17% del totale, distintamente per uffici giudicanti e requirenti per area geografica.

La comunicazione ai Capi degli Uffici è stata effettuata nel 67% dei casi. Di seguito viene riportato graficamente il dettaglio percentuale per uffici giudicanti e requirenti e per area geografica.

(29)

La comunicazione ai RID (Magistrati referenti Distrettuali) è avvenuta nel 62% dei casi. Nel grafico seguente è riportato il dettaglio del dato per uffici giudicanti e uffici requirenti e per area geografica.

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