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PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
PIANO URBANISTICO PROVINCIALE/PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO RELAZIONE ISTRUTTORIA ALLE OSSERVAZIONI PRESENTATE AL PIANO ED ALLA VAS All. B
La Provincia di Carbonia Iglesias ha adottato il Piano Urbanistico Provinciale/Piano Territoriale di Coordinamento e la relativa Valutazione Ambientale Strategica, con Delibera del Consiglio Provinciale n.
3 del 23 gennaio 2012.
A seguito della pubblicazione del Piano nel BURAS del 16 febbraio u.s. e del relativo deposito della documentazione del Piano e della VAS presso la Segreteria provinciale e presso le Segreterie dei comuni appartenenti alla Provincia di Carbonia Iglesias, sono pervenute le seguenti osservazioni:
- Regione Autonoma della Sardegna - Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (All. A1)
- Comune di Narcao (All. A2)
- Consiglio regionale dell’Associazione per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione - Italia Nostra (All.A3)
Le osservazioni riguardano sia la proposta di PUP/PTC adottata dal Consiglio Provinciale sia la documentazione di Valutazione Ambientale Strategica e di incidenza ambientale allegata.
Di seguito sono illustrati i contenuti generali delle osservazioni, una breve istruttoria tecnica e le proposte di accoglimento o rigetto delle stesse.
2 Regione Autonoma della Sardegna - Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali
In data 13 Aprile 2012, con nota prot. n. 010346, sono pervenute le osservazioni al Piano Urbanistico Provinciale/Piano Territoriale di Coordinamento ed alla Valutazione Ambientale Strategica presentate dalla Direzione Generale dell’Ambiente, Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali della Regione Autonoma della Sardegna, riguardanti lo Studio di Incidenza Ambientale ed in particolare:
1. la necessità di integrare lo studio di incidenza con un’analisi di dettaglio relativa al Sistema degli insediamenti turistici e di uso del territorio costiero, in cui devono essere analizzati gli effetti anche a livello di singolo ambito che la realizzazione di insediamenti turistici nelle aree individuate potrebbe comportare, con l’indicazione delle opportune misure di mitigazione o ulteriori prescrizioni di dettaglio, finalizzate alla salvaguardia delle specie e degli habitat e al mantenimento delle connessioni ecologiche;
2. la necessità di descrivere in maniera dettagliata e puntuale, le criticità evidenziate nel capitolo conclusivo, in riferimento al Sistema degli insediamenti produttivi, specificando inoltre il tipo di attività produttiva prevista nel territorio comunale di Sant’Antioco e la valutazione dei potenziali effetti d’impatto ascrivibili all’esercizio della stessa;
3. il livello di definizione di strategie e azioni per il Sistema della mobilità, ritenuto insufficiente per poter definire valutazioni compiute circa l’incidenza ambientale della loro attuazione.
Istruttoria osservazione:
Il Piano Urbanistico Provinciale/Piano Territoriale di Coordinamento si attua attraverso misure dirette, misure indirette e misure di coordinamento, secondo le seguenti modalità di attuazione:
- definizione di indirizzi e prescrizioni da recepire all’interno dei Piani Urbanistici Comunali e dei piani di settore di competenza comunale;
- definizione di obiettivi, indirizzi e strategie da recepire e sviluppare operativamente all’interno dei piani e dei programmi di settore di competenza provinciale;
- promozione e sottoscrizione di Accordi territoriali di pianificazione o Accordi territoriali strategici di valenza intercomunale, riguardanti distinti Campi di pianificazione coordinata che identificano contesti territoriali e problematici specifici; gli Accordi e i Campi costituiscono uno strumento cooperativo per l’attuazione del PUP/PTC, per i quali la Procedura di cooperazione del Piano (Allegato alla Normativa di Attuazione) stabilisce forme di attivazione e conduzione e modalità di coordinamento con la procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
Nello specifico, a chiarimento dei contenuti del PUP/PTC oggetto delle osservazioni formulate, si precisa che:
1. il Sistema degli insediamenti turistici ricettivi non identifica nuove aree “destinate agli insediamenti turistici”, le quali potranno essere individuate unicamente a seguito di Procedura di cooperazione e sottoscrizione di Accordi territoriali di pianificazione, ma si limita a definire indirizzi di coordinamento per la riqualificazione degli insediamenti esistenti; gli allegati cartografici del Sistema (Tavole T 2.3.2.11_S) rappresentano le zone F turistiche previste dagli strumenti urbanistici comunali vigenti;
2. il Sistema degli insediamenti produttivi non identifica nuove aree produttive ma si limita a fornire indirizzi per la riqualificazione urbanistica e ambientale delle aree produttive esistenti; l’individuazione di nuove aree produttive di interesse sovracomunale potrà avvenire unicamente a seguito di un processo di pianificazione coordinata sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, come previsto dalla Procedura di cooperazione; gli allegati cartografici del Sistema (Tavole T2_3_2_9_s) rappresentano le zone D produttive previste dagli strumenti urbanistici comunali vigenti;
3. il Sistema della mobilità rappresenta la cornice di riferimento per le politiche dei trasporti e della mobilità in ambito provinciale e si attua principalmente attraverso la redazione e approvazione di uno specifico piano di settore, il Piano dei trasporti e della mobilità provinciale, recentemente approvato dal Consiglio Provinciale e sottoposto a specifica procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
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4 Comune di Narcao
In data 13 Aprile 2012, con nota prot. n. 0010054 A, sono pervenute le osservazioni al Piano Urbanistico Provinciale/Piano Territoriale di Coordinamento presentate dal Comune di Narcao, che in particolare hanno riguardato le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Urbanistico Provinciale. In particolare sono state proposte le seguenti modifiche all’art. 45 “Sistema del patrimonio agro-forestale e dell’agricoltura specializzata” delle Norme Tecniche d’attuazione ed all’allegato 2.3.2 “Sistemi di coordinamento” (pag.
64), riguardanti le aree agricole di interesse provinciale, in quanto molti la maggior parte dei comuni non è dotata di una infrastrutturazione idrica che permetta una coltivazione intensiva delle aree agricole:
1. Norme di Attuazione, Art. 45, comma 4.5:
Ridurre l’ambito di applicazione delle norme riguardanti le aree agricole di interesse provinciale limitatamente alle aree già infrastrutturate con rete idrica in pressione;
2. Norme di Attuazione, Art. 45, comma 4.5, lettera a:
Consentire l’edificazione unicamente a servizio dell’attività agricola, fermo restando l’esigenza di procedere prioritariamente al recupero del patrimonio edilizio esistente, eliminando i requisiti soggettivi previsti dal PUP/PTC;
3. Norme di Attuazione, Art. 45, comma 4.5, lettera e:
Stralciare la dicitura “fino all’approvazione e sottoscrizione dell’Accordo territoriale di pianificazione è vietato il frazionamento di corpi catastali di superficie inferiore ai 3 Ha”);
4. Norme di Attuazione, Art. 45, comma 4.5, lettera f:
Si propone di stralciare l’intera lettera f, riguardante le strutture di appoggio aziendale.
Istruttoria osservazione:
Relativamente alla risorsa agricola provinciale il PUP/PTC, e nello specifico il Sistema del patrimonio agro-forestale e dell’agricoltura specializzata, differenzia le strategie attuative con riferimento alle Aree agricole di interesse provinciale ed alle Aree agricole di interesse locale.
Le Aree agricole di interesse provinciale costituiscono ambiti territoriali la cui risorsa agricolo produttiva riveste una rilevanza strategica di interesse sovralocale per le caratteristiche ambientali, pedo- agronomiche dei terreni, per le capacità d'uso agricolo e per le potenzialità colturali, per il livello di infrastrutturazione idrica. Il Piano identifica le principali aree agricole di interesse provinciale nella Piana del Cixerri, nella Piana di Palmas costiera e nella Piana di Palmas interna.
I criteri di identificazione delle aree agricole di interesse provinciale non sono riferiti unicamente al livello di infrastrutturazione idrica ma considerano aspetti ambientali e di potenzialità e vocazione all’uso agricolo.
Il PUP/PTC definisce una disciplina di salvaguardia temporanea volta a tutelare tali aree di interesse provinciale, fino all’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al PPR ed ai contenuti dell’Accordo territoriale di pianificazione, che ha il compito di definire scenari condivisi di sviluppo e gestione della risorsa e pianificare in forma coordinata specifiche azioni e norme d'uso finalizzate alla salvaguardia, allo sviluppo e alla valorizzazione delle attività agricole presenti e future.
5 Proposte di accoglimento o rigetto:
1. Norme di Attuazione, Art. 45:
In data 15 maggio 2012 sono stati pubblicati gli indirizzi attuativi dell’art. 12 della L.R. 21.11.2011 n. 21.
L’art. 12 richiamato introduce l’art. 13 bis nella L.R. 4/2009.
L’adozione degli indirizzi applicativi delle norme di cui sopra risolve le osservazioni formulate dal Comune di Narcao, nel senso di ritenere che anche il PUP/PTCP debba conformarsi al testo delle norme regionali e degli indirizzi applicativi, lasciando ai comuni l’eventuale adozione di criteri più restrittivi mediante i propri piani urbanistici.
Le osservazioni sono pertanto da ritenersi accoglibili, e viene stralciato interamente il co. 4.5 dell’art.
45, oltre che l’analogo contenuto dell’allegato 2_3_2 “sistemi di coordinamento del territorio” (pag. 76 e 77)
Per ogni aspetto relativo si farà direttamente riferimento alla normativa regionale e agli indirizzi applicativi adottati con deliberazione di G.R. 20/29 del 15.05.2012.
Consiglio regionale dell’Associazione per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione - Italia Nostra
In data 13 Aprile 2012, con nota prot. n. 0010290 A, sono pervenute le “Osservazioni al Piano Urbanistico Provinciale - Piano Territoriale di Coordinamento adottato con Delibera del Consiglio Provinciale n° 3 del 23/01/2012” presentate dall’Associazione per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione - Italia Nostra.
Le osservazioni presentate contengono una premessa di carattere generale riguardante contenuti e ruolo dello strumento di pianificazione territoriale di competenza provinciale e le sue relazioni con la pianificazione paesaggistica regionale e la pianificazione comunale. “Alcune delle norme previste dal presente PUP/PTC rappresentano” per l’Associazione “una rinuncia ad applicare una strategia territoriale su area vasta”. Tale osservazione richiama genericamente la disciplina del PUP/PTC relativa alla difesa del suolo ed al recupero del patrimonio storico edilizio tradizionale, ma senza formulare una specifica richiesta di modifica o integrazione alla normativa del Piano adottata. Per l’Associazione il PUP/PTC dovrebbe stabilire “norme e regole che consentano di uniformare gli interventi sul territorio provinciale”.
Viene inoltre evidenziato il rischio sotteso alla concertazione fra soggetti pubblici: gli Accordi territoriali contengono “elementi di rischio in quanto, oltre a consentire difformità di interventi sul territorio provinciale, apre spiragli a scelte che potrebbero rivelarsi pericolose per il territorio” e avvantaggiare l’interesse privato, “magari di una ristretta cerchia di operatori economici anziché (…) quelli della pluralità dei cittadini”.
La premessa generale alle osservazioni al Piano si conclude con alcune considerazioni riguardanti il ruolo della Provincia nelle attività di coordinamento dei processi di pianificazione territoriale e l’effettiva volontà o competenza a svolgere tale ruolo.
Osservazioni alle Norme di attuazione Art. 41 - Sistema della difesa del suolo
Per quanto riguarda la difesa del suolo l’Associazione formula le seguenti osservazioni:
1. “Non si può lasciare al comune l’individuazione delle discipline o degli interventi che possano mettere a rischio l’instabilità dei suoli”;
2. “La pianificazione provinciale rinuncia ad applicare una strategia territoriale d’area vasta”;
3. “Assenza di un quadro univoco di regole e metodologie (…) in grado di garantire una reale omogeneità di obiettivi e di risultato”;
6 4. L’erosione costiera: l’osservazione contiene considerazioni di carattere generale sul sistema costiero, sulla vulnerabilità dei sistemi di spiaggia e sui relativi processi di crisi, senza tuttavia proporre una specifica modifica o integrazione alla disciplina del PUP/PTC adottata.
Nel merito dell’osservazione, si ribadisce che l’esigenza sottesa all’azione programmatoria della Provincia è nel senso di garantire all’Ente Comune l’esercizio delle proprie autonome valutazioni sull’utilizzo del territorio con il minor pregiudizio possibile, nel rispetto del principio di sussidiarietà e autonomia di ogni soggetto.
Art. 42 - Sistema del recupero ambientale delle aree inquinate
1. L’osservazione è sostanzialmente volta ad affermare la necessità di elaborare e attivare un Piano di Bonifica delle aree inquinate, anche quale “valida risposta alla difficile congiuntura economica”.
L’amministrazione condivide tale esigenza, ricordando tuttavia che altri soggetti sono preposti a tale incombenza. In ogni caso è allo studio dell’Amministrazione Provinciale la creazione di un Centro di Eccellenza sulle Bonifiche;
Art. 43 - Sistema della tutela e della valorizzazione ambientale
1. La Rete ecologica provinciale non ha considerato la presenza dell’arcipelago sulcitano, “che andrebbe inserito all’interno del sistema di tutela e valorizzazione ambientale”.
2. Istituzione di un area marina protetta: per l’Associazione il PUP/PTC dovrebbe tener conto della possibilità di istituire un’Area marina protetta, quale “strumento di salvaguardia ambientale che (…) può attivare processi di sviluppo culturale ed economico”.
3. Tutela dimezzata per le isole minori: il PUP/PTC dovrebbe estendere gli attuali “regimi di protezione attenuati per le isole minori, che rappresentano ecosistemi unici e irripetibili e pertanto degni di tutela quanto l’intero territorio costiero della Sardegna”;
4. Impianti di acquacoltura on-shore e off-shore: l’Associazione propone l’inserimento di norme volte a regolare le attività di acquacoltura individuando le “aree che potrebbero essere interessate (e quelle escluse)”.
Lo osservazioni non attengono ad ambiti di competenza della provincia Art. 44 - Sistema del patrimonio storico culturale e del paesaggio
1. “Per poter garantire l’omogeneizzazione degli interventi di recupero e le azioni di tutela del patrimonio storico culturale e del paesaggio” l’Associazione ritiene che il PUP/PTC rappresenti lo strumento di indirizzo, “lasciando eventualmente ai comuni (…) l’identificazione e il censimento degli insediamenti con caratteristiche di riconoscibilità storica e degli edifici storico-tradizionali”.
L’Amministrazione Provinciale, nei limiti delle proprie competenze è fortemente impegnata nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio storico culturale provinciale
Art. 45 - Sistema del patrimonio agro-forestale e dell’agricoltura specializzata
1. L’art. 45, comma 4.5, lett. c, “mette in discussione il principio secondo cui le case ad uso residenziale devono di norma essere realizzate nei centri urbani”. Seguono ulteriori considerazioni di carattere generale prive di specifiche proposte di modifica o integrazione alla disciplina del PUP/PTC adottata.
7 Si rimanda alla osservazione formulata dal comune di Narcao
Art. 47 - Sistema degli insediamenti turistico ricettivi
1. L’Associazione condivide gli obiettivi individuati dal PUP/PTC per il Sistema degli insediamenti turistico ricettivi ma tuttavia ritiene che le norme siano operativamente ambigue, in quanto la possibilità di prevedere opere di compensazione paesaggistica e Accordi territoriali vanificano i buoni propositi.
2. L’associazione ritiene invece opportuno individuare macro aree per la localizzazione di nuovi insediamenti turistico ricettivi tenendo conto della sensibilità degli ecosistemi.
L’individuazione di nuove aree per gli insediamenti turistico ricettivi è demandata al Piano di Utilizzo dei Litorali
Art. 50 - Sistema della gestione della risorsa energetica
1. Propone la previsione di “criteri e regole che impediscano l’aggressione del territorio agricolo da parte della speculazione”, interessata alla realizzazione di impianti di produzione energetica in aree fertili e irrigue.
2. Propone inoltre di privilegiare i piccoli impianti per il soddisfacimento del fabbisogno familiare e aziendale, stabilendo un limite di potenza installabile.
3. L’Associazione propone inoltre di identificare le aree deputate ad ospitare impianti di produzione energetica escludendo le aree protette.
L’individuazione di aree deputate ad ospitare gli impianti di produzione di energia è demandata ad apposita pianificazione
Valutazioni complessive
La natura ed i contenuti delle osservazioni presentate dall’Associazione sembrano volte a proporre funzioni, ruoli, obiettivi e strategie di attuazione del Piano, che sarebbe stato più utile formulare nella fase di formazione del Piano, nell’ambito degli incontri di avvio della procedura di VAS.
Nel merito non vengono proposte modifiche al piano.
Il Dirigente
Dott.ssa Anna Maria Congiu