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PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA. XXXV Sessione Straordinaria. Deliberazione n. 124 del 25 ottobre 2016

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Regione Umbria Assemblea legislativa

Atti Consiliari X LEGISLATURA

PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

XXXV Sessione Straordinaria Deliberazione n. 124 del 25 ottobre 2016

OGGETTO: RISOLUZIONE - "Attivazione dell'Osservatorio regionale contro mobbing".

Consiglieri pres. ass.

1 Barberini Luca x

2 Brega Eros x

3 Carbonari Marta Grazia x

4 Casciari Carla x

5 Cecchini Fernanda x

6 Chiacchieroni Gianfranco x

7 De Vincenzi Sergio x

8 Fiorini Emanuele x

9 Guastìcchi Marco Vinicio x 10 Leone]]] Giacomo Leonello x

11 Liberati Andrea x

PRESIDENTI: Donatella FORZI

CONSIGLIERI SEGRETARI: Valerio MANCINI

ESTENSORE: Serìana MARIANI

VERBALIZZANTE: Elisabetta BRACONI

Consiglieri pres. ass.

12 IVIancini Valerio x

13 Marini Catiuscia x

14 Nevi Raffaele x

15 Paparelli Fabio x

16 Forzi Donatella x

17 Ricci Claudio x

18 Rometti Silvano x 19 Soiinas Attilio x 20 Smacchi Andrea x

21 Squarta Marco x

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OGGETTO N. 4

Deliberazione n. 116 del 27 settembre 2016

RISOLUZIONE - "Attivazione dell'Osservatorio regionale contro il mobbing".

L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

VISTA la proposta di risoluzione della 111 Commissione consiliare pennanente, concernente: "Attivazione dell'Osservatorio regionale contro il mobbing" (Atto n.

697):

UDITA la relazione svolta dalla Consigliera Carla Casciari sull'atto in oggetto;

VISTO lo Statuto regionale;

VISTO il Regolamento interno dell'Assemblea legislativa;

con n. 14 voti favorevoli espressi all'unanimità, nei modi di legge, dai 14 Consiglieri presenti e

votanti

DELIBERA

di approvare la seguente risoluzione:

LA 111 COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE

PREMESSO CHE

• Il mobbing rappresenta un problema sociale e rende necessario un intervento volto a prevenire e sanzionare una condotta che produce danni alla salute fisica e psichica del lavoratore e, nei casi più gravi, è causa di suicidio;

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con il termine mobbing si designa un complesso fenomeno consistente in una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal suo capo, caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione finalizzato ad indurre il destinatario della stessa a rinunciare volontariamente ad un incarico ovvero a precostituire i presupposti per una sua revoca attraverso una sua progressiva emarginazione dal mondo del lavoro;

le molestie sono da considerarsi una discriminazione in caso di

comportamento indesiderato adottato e avente lo scopo o l'effetto di violare la dignità di una persona e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante od offensivo.

ATTESO CHE

In attuazione degli articoli 1, 2, 3, 4, 32 e 41 della Costituzione la Regione Umbria al fine di tutelare l'integrità psico-fisica della persona sul luogo di lavoro, e prevenire e contrastare l'insorgenza e la diffusione di fenomeni di molestie morali, persecuzioni e violenze psicologiche sui luoghi di lavoro, ha approvato la L.R. 28 febbraio 2005, n. 18 (recante tutela della salute psicofisica della persona sul luogo di lavoro e prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing);

che la sopra citata legge, ha promosso, presso l'assessorato competente in materia di lavoro, l'osservatorio regionale sul mobbing e l'istituzione presso gli uffici comunali di cittadinanza di appositi sportelli anti-mobbing con il compito di offrire consulenza in ordine ai diritti dei lavoratori ed orientamento degli stessi presso i competenti uffici asi, dimostrando una presa di coscienza, del legislatore regionale, circa la necessità di affrontare il mobbing come problema sociale, che rende necessario un

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intervento volto a prevenire e sanzionare una condotta che produce

danni alla salute fisica e psichica del lavoratore;

l'articolo 7 della stessa legge istituisce l'Osservatorio Regionale sul mobbing, prevedendo una composizione mista, che ricomprende sia rappresentanze politiche e sindacali, sia esperti in sociologia, psicologia

e diritto del lavoro;

tra i compiti dell'Osservatorio assumono particolare rilievo quelli propositivi di azioni ed interventi anti-mobbing, nonché quelle di

consulenza e di monitoraggio del fenomeno stesso;

la legge regionale 9 aprile 2015, n. 11, (Testo unico in materia di sanità e servizi sociali) al Capo I "Tutela della salute psicofisica della persona sul luogo di lavoro e prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing" del

Titolo XIX, riproduce le norme di cui alla L.R. 18/2005 (che viene abrogata dall'art. 410, comma 1, lettera uuu)) ed è costituita da un unico

capo che ricomprende agli articoli da 255 a 262 che disciplinano le

finalità delle disposizioni, i compiti, le azioni, l'individuazione di sportelli anti-mobbing e di un Osservatorio regionale preposto, con sede presso l'Assessorato competente in materia di lavoro (art. 261);

con deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 79 del 26 aprile 2016

"Individuazione degli organismi collegiali indispensabili e di quelli considerati non indispensabili" l'Osservatorio sul mobbing è stato individuato come organismo indispensabile per la realizzazione dei fini

istituzionali dell'amministrazione.

CONSIDERATO CHE

La Consigliera di parità della Regione Umbria, ha presentato il Rapporto

relativo all'attività svolta nell'anno 2014 e 2015 - art 15 - comma 6 - del

decreto legislativo 11/04/2006, n. 198 e successive modificazioni ed integrazioni;

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Regione Umbria

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Atti Consiliari X LEGISLATURA

in data 22 giugno 2016, la III Commissione consiliare pennanente ha audito la Consigliera di parità che ha illustrato l'attività svolta ed

evidenziato alcune criticità riscontrate:

nel citato Rapporto viene evidenziata la grave carenza rappresentata dalla mancata attuazione del previsto Osservatorio regionale sul mobbing, come già evidenziato, dalla stessa Consigliera, attraverso una

lettera, prot n. 0154589 inviata, in data 13 novembre 2013, alle istituzioni

coinvolte.

PRESO ATTO CHE

l'Osservatorio istituito dall'articolo 7 della legge regionale 18 del 2005, e

poi riprodotto nell'art. 261 della legge regionale 11/2015, non è mai stato

attivato.

IMPEGNA

LA GIUNTA REGIONALE

all'immediata attivazione, quale importante luogo di studio del fenomeno e monitoraggio delle iniziative intraprese a contrasto, dell'Osservatorio regionale contro il mobbing, previsto dalla Legge Regionale e ancora

inesistente a distanza di undici anni.

L'estensore

la Responsabile RO.I Supporto tecnico amministrativo

Commissioni Permanenti e Comitati Seriana Mariani

Il Dirigente Responsabile del Servizio Conìmiraoni e Lavori d'aula

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