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LA SALUTE Nonna Claudia

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Academic year: 2022

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Attraverso la mitologia e la storia è più facile comprendere l’Astrologia e l’evolversi del ciclo della vita vegetale, animale ed umana. L’uomo è un universo in miniatura. Tutte le cose che si trovano nei cieli e sulla terra hanno un leggero ascendente sul suo essere. L’uomo è col- legato ad una ruota, la ruota della natura e, deve, sottostare al ritmo di

quella ruota.

LA RUOTA DELLA VITA, tra mito, storia ed astrologia, 52 disegni in 160 pagine di cultura; vai sul sito Amazon, scrivi: La Ruota della Vita, tra Mito, storia e astrologia, di Riccardo Ferrari

Il libro tratta il legame indissolubile tra mitologia e Astrologia. Ca- ratteristiche fondamentali storiche, scientifiche e culturali dell’Astrologia. L’evolversi della vita vegetale, animale ed umana attraver- so le fasi lunari, le stagioni e i segni zodiacali.

Questo libro si presta particolarmente per un dono originale da regalarvi o da regalare

ad una persona che intenda avvicinarsi all’antica dottrina Astrologica perché alzi gli occhi al cielo per trovare il suo futuro.

La Ruota della Vita: Tra mito, storia e astrologia, ti aspetta C/O “Cart de Matt“, Via Or- nato 4, ang. Via Passerini <Borgo di Niguarda>, tel. 02 64 23 435

LA SALUTE – Nonna Claudia

Nonostante il progresso della medicina, i problemi sanitari si presentano sempre più im- prevedibili però non arrivano come fulmini a ciel sereno, ma maturano nel tempo con compor- tamenti superficiali; ci avveleniamo giorno dopo giorno ricorrendo ai farmaci da banco su con- siglio di amici e parenti, o peggio dando credito alle sollecitazioni pubblicitarie. . .

Agosto Agost – Agosto 2021

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PUOI PROVARE. . . che ci “guidano” verso i banchi della farmacia, per disinvestire sulla for- mazione di nuovi medici: il numero chiuso a medicina è una follia; è sempre più indispensabile investire nella ricerca, la pandemia in corso ne è una dimostrazione evidente!

L’autodiagnosi è pericolosissima, porta spesso in ospedale per effetti collaterali che nemmeno i “bugiardini” indicano a sufficienza. Qualunque disturbo, benché occasionale, non va mai sot- tovalutato ma affrontato consapevolmente attraverso una diagnosi medica “competente” che analizzi le cause scatenanti. . . per ogni dolore che ci affligge abbiamo esagerato: il nostro corpo ci avvisa. . . ma noi ci impasticchiamo e continuiamo imperterriti a tirare la corda finché non si spezza. . . spesso possono bastare uno o due giorni di riposo!

La stanchezza non si cura con gli integratori che potrebbero essere inutili o addirittura dan- nosi! Con le frodi alimentari cresce il pericolo di infezione: i trattamenti chimici e l’uso di spe- zie, per mascherare il deterioramento degli alimenti, scatenano reazioni dannose che provoca- no malattie. Mentre la nostra produzione va all’estero demenziale importiamo prodotti copiati grossolanamente, di qualità nettamente inferiore e contaminati da pesticidi consentiti in altri Paesi. . . 350 tonnellate sequestrate recentemente: olio, cereali, pasta, vino, latte, miele, for- maggi, pesce. . . a danno della salute e della qualità della nostra produzione che conta ben 839 marchi tutelati. . . 299 sono DOP e IGP.

Per fortuna qualcuno vigila sulla nostra salute, ma bisognerebbe sostenere l’impegno faraonico in carico ai NAS dei Carabinieri. . . tutti dovremmo collaborare esponendo i dubbi di sofistica- zione/contraffazione chiamando il Comando Tutela Agro Alimentare 800 020 320 e/o con- tattando il Ministero delle Politiche Agro Alimentari.

Anche se i prezzi elevati non sono una garanzia assoluta, dobbiamo diffidare di ciò che costa troppo poco: offerte mirabolanti e risparmi esagerati nascondono lo sfruttamento vergogno- so del lavoro anche minorile! Attraverso mari e oceani. . . per migliaia di chilometri. . . in tempi spropositati. . . e condizioni igieniche approssimative, un numero spaventoso di container (148 milioni/anno) sposta merci di ogni genere in tutto il globo. C’è chi esulta per la fusione (scio- glimento) dei ghiacciai che “libera” nuove vie di comunicazione, però aumentano gli incidenti sempre più devastanti . . . ultimo (per ora) il disastro nello Sri Lanka.

Riflettiamo anche sui tatuaggi che possono scatenare intolleranze e reazioni: l’inchiostro non è contemplato nel DNA. Che dite . . . con un po’ di impegno possiamo farcela?!

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Sig.ra Agnese

SALVIAMO IL GIORNALISMO: PROFESSIONE REPORTER - III° parte

SECOLO D’ITALIA E OPINIONE

Numerosi sono i giornali di un certo nome. Abbiamo già citato Libero, quotidiano fondato da Vittorio Feltri e diretto oggi da Pietro Senaldi. Nell’elenco dei contributi si trova sotto la vo- ce “Opinioni nuove Libero quotidiano”, Editoriale Libero srl. Il proprietario è l’imprenditore della sanità Antonio Angelucci, già deputato di Forza Italia, titolare anche del Tempo di Roma

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e del Corriere dell’Umbria. Abbiamo citato Italia Oggi, di Italia Oggi editori Erinne srl. Italia Oggi fa parte del Gruppo Class di Paolo Panerai, quotato in borsa. Il Quotidiano del Sud, inve- ce, è diretto da Roberto Napoletano, rinviato a giudizio per false comunicazioni sociali e ag- giotaggio informativo, per la storia delle copie gonfiate del Sole 24 Ore quando era lui il di- rettore del giornale di Confindustria. Il Quotidiano del Sud è di Edizioni Proposta sud srl, con sede ad Avellino, città di origine di Napoletano. Al giornale, diffuso in particolare in Basilica- ta, Campania e Calabria, collaborano giornalisti e commentatori di prestigio come Paolo Pombe- ni, Paolo Guzzanti, Carlo Fusi. C’è Conquiste del Lavoro (791.311 euro di contributi), da sem- pre legato alla Cisl, che è scampato all’eliminazione dei contributi per fogli politici e sindacali.

C’è La Nuova ecologia, mensile di Legambiente, gestito in cooperativa, che prende 273.227 euro. C’è L’Opinione delle Libertà, già settimanale del Partito Liberale italiano, gestito dalla cooperativa Amici dell’Opinione (contributo di 962.536 euro). Ci sono poi La cooperativa del Roma di Napoli (739.988) e il Secolo d’Italia, della Srl Secolo d’Italia (contributo di 935.199 euro). Il Secolo è stato organo del Msi, di An, è oggi vicino a Fratelli d’Italia. Fino all’anno scorso il direttore è stato Francesco Storace, già portavoce di Fini, già presidente della Re- gione Lazio, già ministro di Berlusconi. Storace è diventato vicedirettore del Tempo e al suo posto al Secolo è andato Italo Bocchino, altro storico esponente della destra italiana.

E c’è il Manifesto, cooperativa pura, che risponde allo spirito della legge: ne fanno parte 50 persone, tutti i giornalisti della redazione e i poligrafici.

IL CASO DOLOMITEN

Circa sessanta milioni di euro sono andati per l’anno 2019 a 96 giornali di categorie varie.

Oltre ai nominati ci sono sportivi (Motocross, Sprint e Sport), musicali (Rock Hard Italia), mi- litari (Rivista Italiana Difesa). Dieci milioni circa spettano a 8 giornali delle minoranze lingui- stiche: va sottolineato che il primatista dei contributi, Dolomiten, appartiene alla potente fa- miglia Ebner, che ha il monopolio dell’informazione del Trentino Alto Adige ed è molto vicina al partito Sudtiroler Volkspartei; i contributi per le testate delle minoranze linguistiche possono superare il 50 per cento dei ricavi, non hanno limiti. Due milioni e mezzo a 5 giornali italiani editi all’estero, 760.000 euro circa alle 25 testate per ciechi e non vedenti, 280mila alle 8 testate dei consumatori. Questo convoglio è stato attaccato frontalmente dal governo gial- loverde Conte Uno, in particolare dal sottosegretario all’editoria, il Cinquestelle Vito Crimi, che fece varare una legge per ridurre a zero in 4 anni i contributi ai giornali nazionali, salva- guardando solo le testate locali. Il governo Conte Due ha sospeso il primo step e quindi il pri- mo abbattimento del 25 per cento dei contributi. Sul futuro, nessuno può prevedere. La so- spensione anche per il 2021 dovrebbe andare nel decreto Milleproroghe, in via di conversione in Parlamento.

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FUMO DA SIGARETTA

E’ possibile liberarsi dalla schiavitù del tabacco?

Anche le donne stanno raggiungendo gli uomini nella frequenza di gravi disturbi bronco- polmonari. Un fatto attesta la rapidità del passaggio di nicotina nel sangue: se una donna incin- ta si mette a fumare, una sola sigaretta basta per accelerare i battiti cardiaci del feto, per una ventina di minuti. Così le fumatrici, quando sono in stato interessante, si espongono ad aborti spontanei e a parti prematuri. Inoltre, il peso del bambino appena nato è sovente al di sotto della norma, elemento questo che compromette il suo sviluppo psicomotorio.

Possiamo proprio dire che con il tabacco la salute va in fumo.

Questa droga accorcia la vita: a 25 anni, un fumatore perderà da otto a dieci anni di speranza di vita; ogni sigaretta gli costerà una decina di minuti di esistenza . . .

La sigaretta è il modo più diffuso di consumare tabacco, e anche il più nocivo. Pericolo che, in seguito al fenomeno di accumulo di veleni, aumenta con il numero di sigarette fumate. Ed è inutile cercare di evitarlo ricorrendo a miscele speciali, poiché non sono mai del tutto denico- tinizzate (e il procedimento stesso di denicotinizzazione richiede altri veleni, acidi). Poi le si- garette con minor tenore di nicotina bruciano ad una temperatura più elevata, e così i rischi aumentano. Quanto alle sigarette con filtro, i fabbricanti ne compensano il gusto ridotto ri- correndo a tabacchi più robusti, quindi più ricchi di veleno e catrame. In un caso o nell’altro il fumatore crede di addolcire la pillola, invece fuma in misura sempre maggiore e peggiore.

Il sigaro, contrariamente a quella che è l’opinione corrente, è per certi fumatori accaniti an- cora più pericoloso della sigaretta.

NONNI VIGILI CONTROLLANO I PARCHI - Redazione

Nella Città di Bresso-Milano, non più fuori dalle scuole, per far attraversare la strada in sicurezza ai bambini, ma nei parchi pubblici per contrastare gli assembramenti delle persone sulle panchine e per non far salire i piccoli sui giochi. I nonni vigili bressesi, con le loro casac- che gialle, saranno impegnati a far rispettare il distanziamento sociale soprattutto al "Parco Renzo Rivolta" di via Vittorio Veneto e al parco del cimitero di viale delle Rimembranze, le due aree verdi locali più frequentate dai residenti con l’arrivo della primavera: "Diamo il nostro contributo anche in queste situazioni, coordinandoci con la Polizia locale di Bresso - spiega Giovanni Mazza, presidente dei Nonni Vigili cittadini -. Ci saremo nei pomeriggi feriali, il mat- tino e il pomeriggio dei week end. La nostra associazione con una ventina di volontari è al ser- vizio della comunità.

ESTATE E SPORT: QUANTA ACQUA TI SERVE

Bella la partita sulla spiaggia ma che sudata! Il tuo fisico ha bisogno di recuperare i liquidi persi. E non basta bere quando avverti lo stimolo della sete. Meglio cominciare prima . . .e un

bicchiere alla volta.

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CORSA E BICICLETTA: LT. 1,5 all’ora. Le attività aerobiche (come la bicicletta, gli eser- cizi a corpo libero o la corsa) fanno aumentare la temperatura corporea. Per eliminare il calore l’organismo utilizza la sudorazione: dalla pelle escono micro goccioline di acqua che, evaporan- do, raffreddano il corpo. In questo modo, però, perdi non solo liquidi, ma anche sali (soprat- tutto sodio).

BEACH VOLLEY: LT. 1,2 all’ora. Alcune attività sportive (per esempio, beach volley, cal- cetto o racchettoni) possono disidratare l’organismo, messo a durissima prova dal lavoro mu- scolare e dal caldo. Certo, il corpo si difende sudando, ma non basta. Perché, se non vuoi ri- schiare crampi o, peggio un colpo di calore devi reintegrare i liquidi persi durante il movimen- to, a intervalli brevi e costanti.

NUOTO E TREKKING: LT.0,75 all’ora. Una tranquilla passeggiata in montagna o una nuota- ta: due soluzioni nelle quali è più difficile sudare. Nonostante ciò, l’organismo elimina ugual- mente liquidi. Innanzitutto attraverso la respirazione che si fa più frequente (anche una leg- gera attivitàfisica necessita di una dose di ossigeno supplementare). Poi, tramite il lavoro mu- scolare, incrementato dal movimento.

BIBITE, FRUTTA & CO. Il tuo allenamento non sopporta i 45 minuti? Ti basta dell’acqua.

Se ne bevi poca idratati mangiando qualche frutto di stagione. Se, invece, l’esercizio è più in- tenso, può essere utile una bevanda isotonica (contiene un mix calibrato di sodio, potassio, magnesio e zuccheri) da diluire, però, con acqua, in proporzioni uguali.

Se preferisci il succo di frutta, diluiscilo con dell’acqua in modo che il contenuto di zuccheri non superi i 30 gr. per litro (fai una parte di succo e 3 di acqua). No, invece, alle bibite troppo dolci perché possono provocare diarrea e farti perdere acqua con le feci.

UN CONTROLLO IN PIU’. Secondo una ricerca dell’American college of sports chi pratica attività fisica non beve tanta acqua quanta ne elimina sudando. In genere, non solo si reidrata poco (il 23 dei liquidi persi), ma beve quando non resiste più alla sete. Così, però, si rischia la disidratazione. Per evitare questo problema, dopo l’esercizio fisico, controlla le urine. Se sei idratato saranno limpide e chiare. Se invece, hai bevuto troppo poco saranno concentrate, di colore giallo carico e con un pungente odore di ammoniaca. In questo caso, intervieni subito bevendo a piccoli sorsi almeno 2 bicchieri di acqua.

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