COOPERARE – EQUITA’
• Cani e lupi sono stati comparati in un ”no-reward test” e un “quality test”
• Due animali erano portati in due comparti adiacenti
• Dovevano premere un bottone con la zampa per ottenere un premio
• Nel “no-reward test” solo il partner riceveva il premio ad ogni pressione mentre l’altro non riceveva nulla
• Nel “quality test” entrambi ricevevano il premio, ma il preferito o di qualità superiore andava al partner
• Entrambi i gruppi si rifiutavano di procedere non appena realizzavano l’inequità
• Mentre lavoravano se erano da soli
• Il solo fatto di non ricevere il premio non era di per sé la ragione per cui smettevano di lavorare
SPINTE SOCIALI
COOPERARE – EQUITA’
COOPERARE – EQUITA’
• Cani e lupi avevano tutti le stesse esperienze di vita perché erano stati allevati in condizioni simili
• Ad indicare che l’abilità è probabilmente ereditata da un antenato comune
• E la domesticazione non è l’unica ragione per cui i cani reagisono all’inequità
SPINTE SOCIALI COOPERARE – EQUITA’
• Il posto nella gerarchia occupato da cani e lupi era anche un fattore determinante
• Animali di rango maggiore sono frustrati prima perché non sono abituati a simili situazioni
• E dopo gli esperimenti? Interagiscono con i “test partners”?
• I lupi ne stanno distaccati, i cani no
• Quindi la domesticazione influenza il comportamento dei cani
• La gerarchia è importante ma la domesticazione riduce il senso di
ingiustizia
COOPERARE – EQUITA’
• I bambini sono molto presto sensibili alle gerarchie
• 80 infanti di 17 mesi
• 3 video di pupazzi in semplici situazioni sociali
• Sono stati usati pupazzi perché assomigliano gli uni agli altri (uno non è preferibile all’altro) non presentano reazioni emotive o espressioni facciali e non attirano l’attenzione come potrebbero fare le differenze tra le persone reali
• Variabile dipendente: tempo di osservazione del risultato
dell’interazione (al fine di comprendere cosa avessero notato e cosa stessero valutando)
SPINTE SOCIALI
COOPERARE – DOMINANZA
• FASE PREPARATORIA: ciascun infante osservava un video introduttivo almeno 6 volte in modo da stabilire quale fosse il pupazzo dominante (vinceva una competizione minore su un secondo pupazzo che sedeva su una sedia speciale)
• FASE TEST: ciascun infante guardava un secondo set di video con 3 diversi scenari narrativi
• Il pupazzo dominante riceveva più Lego
• I due pupazzi ricevevano lo stesso numero di Lego
• Il pupazzo subordinato riceveva più Lego
COOPERARE – DOMINANZA
SPINTE SOCIALI
COOPERARE – DOMINANZA
• Risultati:
• Gli infanti osservavano in media 7 secondi più a lungo il video in cui il subordinato riceveva il maggior numero di Lego o in cui entrambi ricevevano lo stesso numero
• Ad indicare che non si aspettavano quel risultato
• Gli infanti si aspettavano che il “dominante” ricevesse un premio superiore aggiustando quindi la distribuzione delle risorse sulla base della percezione dello status sociale
• Rimangono però inesplorate altre domande
• Quali altri tratti possono informare i più piccoli sulle risorse e le loro spartizioni
• le competenze (fare un lavoro migliore)
• la persistenza
COOPERARE – DOMINANZA
SPINTE SOCIALI INFERENZE TRANSITIVE
• Marco è più alto di Andrea
• Marco è più basso di Lorenzo
• Chi è più alto: Marco Andrea o Lorenzo?
• Inferenze sulle relazioni
• Capacità di trarre conclusioni sulle relazioni che intercorrono tra elementi rispetto ai quali non vi è esplicita informazione
INFERENZE TRANSITIVE
• Per Piaget, solo dopo i 7 anni (dopo la funzione simbolica, quindi sufficiente maturità linguistica) i bambini possono risolvere
“l’indovinello”
• Versione non-verbale può essere risolta in età pre-verbale; e le altre specie?
• Un lavoro con i colombi
von Fersen et al. 1991
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SPINTE SOCIALI
INFERENZE TRANSITIVE
INFERENZE TRANSITIVE
• Linguaggio non indispensabile:
-> strategie diverse?
• Una porzione di individui risolve il problema (alcuni senza mediazione linguistica)
• Qual è la funzione del linguaggio quando serve a risolvere il problema?
Esempio
• x (nuovo) e y (capo) combattono
• x prevale su y
• chi osserva inferisce (senza sperimentare) che non gli conviene ingaggiare una lotta con x
SPINTE SOCIALI INFERENZE TRANSITIVE
• In natura le inferenze rappresenterebbero un vantaggio nella vita sociale
• linguaggio?
• Se chi osserva è l’unico a trarre vantaggio
• Se l’informazione deve essere trasferita (rappresentazione esplicita)
• Il parrocchetto monaco, dopo una settimana di interazioni, è
aggressivo con quelli di rango vicino e meno con quelli di rango più basso
• Un modello matematico costruito su oltre 1000 vincite in due gruppi di parrocchetti distinti ha rivelato che c’è un vero sforzo cognitivo che evita lo scontro random ma lo dirige strategicamente in modo diretto agli individui di pari rango
Hobson et al., 2015
INFERENZE TRANSITIVE
• I ricercatori hanno studiato esemplari di bonobo nativi del Santuario Lola ya Bonobo nella Repubblica Democratica del Congo
• Esperimento 1
• 16 individui erano accompaganti uno alla volta in una o l’altra di due stanze adiacenti e separate da un divisorio
• i ricercatori facevano penzolare un pezzo di mela con un filo al di sopra della stanza vuota (quindi visibile ma non raggiungibile)
• Scalando il divisorio, avrebbero potuto raggiungere il supporto a livello del soffitto, liberando il filo e facendo cadere il frutto -> raggiungibile per chi fosse entrato nell’altra stanza
• Risultati: i bonobo hanno agito per ”liberare” il frutto 4 volte più spesso se nella stanza c’era qualcuno (anche se non familiare) rispetto a quando la stanza era vuota
SPINTE SOCIALI
COOPERARE
COOPERARE
• Esperimento 2
• I muri che circondavano la stanza del bonobo sconosciuto erano sostituiti da una sorta di
staccionata in modo che potessero infilare le braccia e sollecitare aiuto
• Nella condizione di controllo erano mantenuti i muri originari
• Risultati: i bonobo non
aspettavano che gli fosse chiesto aiuto, lo offrivano
SPINTE SOCIALI
COOPERARE
• L’impulso ad essere gentili con gli sconosciuti è probabile che sia evoluto in quelle specie in cui i benefici del legame con sconosciuti superano i costi
• Guardiamo all’ecologia delle specie: le femmine lasciano il gruppo quando raggiungono la maturità sessuale e nel nuovo gruppo formano legami con individui sconosciuti fino a quel momento
• Potrebbe essere il voler fare una buona impressione a modellare questo atteggiamento
• Incontri uno sconosciuto ma potresti incontrarlo nuovamente e in futuro potrebbe diventare un amico o un alleato: ci sono evidenti vantaggi ad essere gentili con gli sconosciuti -> altruismo reciproco
• Il potenziale per la xenofilia è evolutivamente condiviso o convergente con i bonobo, non unico della nostra specie
COOPERARE
• Turn-taking
• Comune in molte specie di uccelli canori
• Tipico di alcune specie di formiche
• Studiato anche nelle marmosets, per l’apprendimento vocale, tra genitori e progenie
• Poca attenzione è stata dedicata a mostrare se e come gli animali producano multiple e co-regolate azioni, anche se le interazioni sociali di molte specie e la trasmissione di segnali si basa in modo robusto su un coordinato alternarsi
SPINTE SOCIALI
COOPERARE
• Tre coppie di scimpanzé (diade madre/figlio) (Pan troglodytes)
• Madri: Ai (35 anni), Chloe (32 anni), Pan (29 anni)
• Figli: Ayumu (maschio, 12 anni), Cleo (femmina, 12 anni), Pal (femmina, 12 anni)
COOPERARE
• Turn-taking - risultati
• Ci sono voluti pochi tentativi (ed errori) affinché le diadi
risolvessero questa versione sociale del compito
• Il flusso di informazione era più pronunciato dalle madri ai figli piuttosto che il contrario, come avviene anche in natura in scimpanzé selvaggi
SPINTE SOCIALI
COOPERARE
• Ma si tratta davvero di un compito sociale?
• Una strategia non-sociale è aspettare solo che lo stimolo scompaia dal monitor sull’altro lato (senza attendere il comportamento del partner)
• Per controllare questa possibilità si è proceduto con la “ghost condition”
• Se gli scimpanzé ignoravano il comportamento del partner e si basavano sulla sola sparizione dell’elemento, l’accuratezza, il tipo di errori e la latenza della risposta non sarebbero stati diversi nella versione automatizzata
COOPERARE
• Contrariamente a questa
predizione, tutti hanno mostrato un decremento nella prestazione almeno all’inizio del nuovo compito
• Ma la differenza potrebbe ancora essere dovuta al cambio inaspettato nella procedura (non c’è il partner!)
• Non si può escludere anche se si sono cercate delle strategie per arginare quest’effetto (il pc era programmato a mimare il timing specifico del
partner)
SPINTE SOCIALI
COOPERARE
Reciprocità e norme - Altruismo
• Moll e Tomasello (2007) hanno suggerito che certi aspetti cognitivi, unici degli esseri umani, siano basati sulla
cooperazione sociale
• necessaria per la produzione di tecnologie complesse, istituzioni culturali e sistemi simbolici
• con non-consanguinei
• Costi per se stessi di cui beneficiano non consanguinei
• Trivers ha spiegato perché potrebbe essere evolutivamente una strategia di successo
Reciprocità e norme - Altruismo
• «ciò può essere spiegato da un’aspettativa di reciprocità e dalla preoccupazione per la propria reputazione. La gente punisce chi mostra la maggior probabilità di sfruttarla e sceglie di interagire con partner che mostrano la minore probabilità di rivelarsi ‘parassiti’, mentre coopera, punisce di più e si comporta meno da parassita quando è in gioco la propria reputazione» S. Pinker, 2012
• Un modo in cui può derivare la cooperazione a senso unico
è tramite la punizione
Reciprocità e norme - Altruismo
• Le persone sono disposte a punire anche se con un costo per loro stesse
• Ci impegniamo a punire anche a fronte di incontri una tantum
• Se non ci si vede più
• Se ci si incontra nuovamente
Reciprocità e norme - Altruismo
• Il gioco dell’ultimatum (Rubinstein, 1982)
• Nella versione per noi umani, a un partecipante vengono dati 100Eur e sa che dovrà cederne una parte a un compagno anonimo
• Questo sa quanto è stato dato al primo partecipante e, all’offerta, può accettare oppure rifiutare (in questo caso entrambi perderanno i soldi)
Reciprocità e norme - Altruismo
• Ci sono piccole differenze culturali nel modo in cui le persone gestiscono questo gioco ma in generale, si osserva che offerte inferiori ai 30Eur vengono rifiutate perché ritenute troppo basse
• La massimizzazione razionale imporrebbe di accettare 25Eur
(piuttosto che nulla) ma la logica seguita è che la spartizione non è
• equaChi fa l’offerta, se prevede questa reazione, propone una spartizione equa
Reciprocità e norme - Altruismo
• La punizione ha un costo anche per chi punisce
• Perché le persone tendono ad essere generose e Perché chi ha ricevuto offerte al ribasso punisce con un costo per se stesso?
• Cosmides e Tooby sottolineano la valutazione costi/benefici:
• Guadagno immediato / Guadagno protratto nel tempo
• Simulazioni dimostrano che in condizioni di incertezza, il necessario sotto- prodotto è la generosità
Reciprocità e norme - Altruismo
• Il gioco dell’ultimatum – versione scimpanzé
• Ci sono due vassoi con del cibo già spartito ad esempio 8vs2 e 5vs5
• L’offerente tirava la corda più che poteva ma riusciva ad avvicinare i vassoi solo di un certo tratto; a quel punto il ricevente poteva tirare a sua volta la corda (accettare) o meno (rifiutare)
• A differenza degli umani, gli scimpanzé massimizzavano
razionalmente accettando qualunque cosa (e i proponenti tendevano a fare una scelta egoista)
A D 3 6
• vi è un simbolo anche sul retro
• se una carta è contrassegnata da una vocale avrà sul retro un numero pari
• QUALI CARTE GIRATE PER STABILIRE LA VALIDITA ?
Cosmides 1989
la regola non dice se c è un numero pari su di un lato allora c è una vocale sull altro !
16 20 birra succo
Cosmides 1989
La mente umana contiene una specie di modulo dedicato allo smascheramento di chi non si attiene alle
regolee ai contratti sociali