“A scuola di Legalità”
Anno Scolastico 2015/16
PROGETTO Aree a Rischio
ANNO SCOLASTICO 2015/16
Codice meccanografico della scuola SAIC8A900C
Tipologia e denominazione della
scuola I.C. “S.S. Giovanni Paolo II - A. Frank”
Indirizzo Piazza Amendola, 1
CAP - Comune (Provincia) 84010 – San Marzano sul Sarno (SA)
Telefono 081955291
Fax 0815189543
TITOLO DEL PROGETTO
"A scuola di Legalità"
Esigenze formative
L’area dell’Agro Nocerino Sarnese cui appartiene il Comune di San Marzano Sul Sarno è caratterizzata da gravi problemi sociali,culturali ed economici che si intrecciano e si cumulano rendendo estremamente difficile l’opera di formazione e promozione culturale della Scuola.
I dodici Comuni dell’Agro,infatti,costituiscono per posizione geografica e caratteristiche storiche,economiche,culturali e sociali, una realtà sostanzialmente omogenea,tanto da configurarsi come una sorte di “città diffusa”che presenta le peculiarità e i problemi di una vasta area sub-metropolitana.
In particolare, il Comune di San Marzano sul Sarno ,soffre dei seguenti problemi:
--DEGRADO AMBIENTALE: vasto 5,15 Kmq, il Comune vanta circa diecimila abitanti con una densità di popolazione di 1.891,6 abitanti per Kmq contro una media provinciale di 220 ab.
per Kmq. Ciò ha prodotto una sostenuta domanda abitativa che ha causato rilevanti fenomeni di speculazione e abusivismo edilizio, con conseguente riduzione del verde pubblico e considerevole contrazione della superficie agricola coltivata.
Il fiume Sarno e i torrenti Cavaiola e Solofrana sono stati utilizzati, nell’ultimo ventennio, come bacino di raccolta degli scarichi fognari (in particolare dell’edilizia abusiva) e del sistema produttivo conserviero. L’uso massiccio di anticrittogamici e pesticidi nei cicli di produzione agricola, ha accentuato il tasso d’inquinamento del fiume Sarno impoverendo il terreno e mettendo a rischio la stessa sopravvivenza del famoso pomodoro San Marzano. Ridotti sono gli spazi di aggregazione socio- culturale: gli unici punti di ritrovo sono,spesso, i bar e le piazze o, per i bambini, la strada.
--DISOCCUPAZIONE: Il tasso di disoccupazione totale è pari al 42,2%; la disoccupazione femminile è del 43,3% mentre quella giovanile tocca la punta del 69,3% innescando fenomeni di disagio sociale e di emarginazione che agevolano l’infiltrazione camorristica ( dati ISTAT - I censimento generale sulla popolazione).
--DISPERSIONE e MORTALITA’ SCOLASTICA: Circa il 35/40% degli alunni della scuola dell’obbligo non accede agli istituti di istruzione secondaria o non completa il percorso di studi, né riesce ad inserirsi nel mondo del lavoro anche a causa della mancata attivazione di corsi di formazione professionale.
--SPACCIO di STUPEFACENTI: Negli ultimi tempi è diventato molto fiorente il traffico e lo spaccio di stupefacenti, a cui si lega il relativo degrado morale di tanti giovani esposti ad un forte rischio di devianza. Dall’anno 2000 ad oggi, molti sono i giovani tra i 15 e i 19 anni presi in carico dal Sert ( Fonte: Ufficio Servizio Sociale minorenni – Dipartimento giustizia minorile – sez. Salerno).
--DEVIANZA e MICROCRIMINALITA’: L’autorità giudiziaria, ha segnalato moltissimi casi tra minori a rischio di coinvolgimento in percorsi devianti e minori coinvolti in attività criminose.
--LA PRESENZA DI LAVORATORI IMMIGRATI è rilevante: l’ufficio anagrafe del Comune segnala la presenza ufficiale di 296 famiglie ma stima la presenza reale di famiglie (non regolarizzate) all’incirca intorno a 350.
--IL LIVELLO CULTURALE delle famiglie è generalmente modesto; i genitori sono per lo più operai o braccianti (37%); circa l’8% svolge attività artigianali, i commercianti si posizionano intorno al 9%, gli impiegati e gli insegnanti al 6%, mentre liberi professionisti, imprenditori e dirigenti non superano il 9%.
--DISAGIO SCOLASTICO: Il fenomeno dell’abbandono e/o evasione scolastica affonda le radici nella scuola Primaria per poi evidenziarsi nella Secondaria, che non di rado i ragazzi vivono come un obbligo da assolvere e di cui liberarsi quanto prima.
Gli alunni , spesso, esprimono il loro disagio con assenze, anche prolungate, che si ripercuotono sui livelli di profitto e sul generale atteggiamento verso lo studio. Alcuni ragazzi reagiscono ai piccoli insuccessi scolastici con modalità aggressive e con atteggiamenti di bullismo.
Un contesto così connotato, in assenza di significative figure di riferimento, favorisce l’interiorizzazione di sentimenti di demotivazione e di sfiducia verso lo studio, spingendo i ragazzi a maturare un atteggiamento di distacco dalla scuola. Il problema, dunque, può essere definito in termine di previsione e messa in atto di strategie ed interventi che comportino il pieno coinvolgimento della scuola, della famiglia e del territorio.
Alla luce di tale analisi, la nostra Scuola fin dall’anno 1999/2000, al fine di prevenire e contrastare la dispersione scolastica, ha attivato azioni tese a favorire e sostenere orientamento, integrazione socio/culturale e interiorizzazione dei valori democratici.
Tali obiettivi connotano e caratterizzano, infatti, l’intero P.O.F. e costituiscono il cuore del presente progetto, teso a soddisfare i seguenti fondamentali bisogni formativi:
Area Alunni:
Costruzione e/o potenziamento di una positiva immagine di sé;
Acquisizione e potenziamento delle competenze strumentali e culturali;
Acquisizione delle abilità necessarie per interagire efficacemente con gli altri nell’ambiente;
Nascita e/o potenziamento della cultura della collaborazione e della solidarietà;
Accettazione e valorizzazione delle diversità;
Fiducia nella legge, vissuta come”opportunità” e non come obbligo.
Area Docenti:
Potenziamento della capacità di operare nell’ambito di una progettualità integrata;
Definizione collegiale degli interventi;
Potenziamento della qualità dell’offerta formativa;
Ampliamento delle competenze con iniziative di formazione permanente.
Area Genitori:
Riflessione sulle problematiche dell’infanzia;
Comprensione dello sviluppo e del comportamento dei figli in un processo di consapevolezza e maturazione del proprio ruolo genitoriale;
Riconoscimento di sé quale soggetto appartenente alla comunità scolastica ed ai suoi luoghi;
Riconoscimento di sé quale soggetto portatore di altri saperi che possono contribuire all’azione formativa della scuola.
Area Territorio:
Integrazione degli interventi formativi delle diverse agenzie sociali ( continuità orizzontale);
Integrazioni della progettazione e della operatività delle diverse istituzioni scolastiche (continuità verticale), in un clima di reale collaborazione reciproca;
Promozione della cultura della legalità.
Destinatari: tipologie e caratteristiche peculiari
Gli alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di I grado, con particolare attenzione per quelli che evidenziano disagi economici, sociali e ambientali.
Azioni previste
Gli interventi operativi si articoleranno in:
Azioni rivolte alle persone: alunni, genitori, docenti.
Azioni rivolte al territorio: Ente locale, agenzie, associazioni.
Azioni di sistema: monitoraggio, valutazione, pubblicizzazione.
Attività per e con gli alunni
Le azioni rivolte agli alunni avranno carattere laboratoriale. Il laboratorio è da considerare non solo come spazio attrezzato in cui si attivano consapevolmente tutti i canali percettivi, ma soprattutto come “luogo mentale” che favorisce i processi di integrazione e il costante collegamento tra elementi affettivi e cognitivi. I diversi laboratori trovano il loro comune denominatore nella ricerca d’ambiente finalizzata alla conoscenza del proprio paese come base per potenziare l’identità personale e radicare in ciascun alunno sentimenti di rispetto e di fiducia per la comunità locale e per quella più ampia, nazionale e internazionale, in cui questa si inscrive e opera.
I laboratori previsti saranno:
1. Laboratorio tecnologico
2. laboratorio manipolativo- espressivo( ceramica, pittura, pasta di sale… )
3. laboratorio espressivo - musicale (canto e danza, uso di strumenti musicali della tradizione locale)
4. Laboratorio espressivo - teatrale (drammatizzazione, danza, psicomotricità) 5. Laboratorio espressivo-motorio
6. Laboratorio di scacchi Attività per e con i genitori
Per quanto attiene i genitori, è superfluo evidenziare quanto possa essere facilitante o , al contrario, ostacolante per il successo dell’intero progetto il livello di condivisione dell’iniziativa.
D’altro canto è noto che disagio infantile e disorientamento dei genitori si alimentano
reciprocamente perché questi ultimi tendono o a colpevolizzarsi in modo eccessivo o molto più frequentemente, a rimuovere o rifiutare la componente soggettiva e relazionale del
disagio(spostandola su situazioni esterna ad essi: la scuola, le istituzioni,”la società…..”). Tali fattori innescano situazioni di instabilità, incertezza ed ambivalenza nei genitori
compromettendo così il dialogo effettivo primario.
Inoltre,non si può ignorare che in aree degradate,come la nostra, ad alto tasso di
disoccupazione, lavoro nero e criminalità anche nei confronti degli adulti non sono applicabili categorie consuete di intervento.
E’ chiaro,perciò, che la promozione di atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dell’istruzione, l’integrazione socio culturale e l’orientamento si pongano come finalità dell’intero progetto e si configurano, al contempo, come un percorso complesso e delicato.
Per tanto si prevede un coinvolgimento attivo dei genitori nel “fare” e nell’”interagire”
attraverso le seguenti attività:
Assemblea docenti- genitori- territorio per l’organica presentazione del Progetto ;
Partecipazione ai percorsi laboratoriali: messa a disposizione dei diversi “talenti”per l’organizzazione e l’attuazione delle diverse attività laboratoriali.
Rilevazione del grado di soddisfazione circa l’ efficacia del Progetto.
Risultati attesi
In relazione alle finalità del progetto ed agli obiettivi specifici e trasversali, i risultati attesi sono i seguenti:
In relazione agli alunni:
riscoperta della scuola come vissuto piacevole e come risorsa
miglioramento della frequenza
miglioramento della produzione autonoma
acquisizione degli elementi fondamentali delle tecniche specifiche
aumento della capacità attentiva
miglioramento delle competenze e delle abilità di base
miglioramento della capacità di lavorare in gruppo
incremento dei comportamenti pro-sociali
diminuzione di atteggiamenti oppositivi verso i coetanei e/o adulti
diminuzione di atteggiamenti incongruenti
diminuzione di atteggiamenti sintomatici di disagio In relazione ai docenti:
miglioramento della capacità di operare nell’ambito di una progettualità integrata
miglioramento della capacità di lavorare in gruppo
ampliamento delle competenze con iniziative di formazione specifica In relazione ai genitori:
acquisizione/potenziamento della comprensione relativa alle problematiche dell’infanzia
aumento della consapevolezza del proprio ruolo genitoriale
aumento dell’autostima
sviluppo del senso di appartenenza alla comunità locale Area Territoriale:
promozione della cultura della legalità
potenziamento della continuità orizzontale
potenziamento della continuità verticale
Sistema di monitoraggio e valutazione Modalità
Il sistema di monitoraggio e valutazione è strutturato in modo da poter seguire da vicino ogni azione che sarà pertanto, periodicamente e sistematicamente, sottoposta ad una fase di controllo e valutazione.
I tre momenti della valutazione
La fase della valutazione ex-ante prevede:
La definizione dei micro - obiettivi di ogni azione;
L’esplicitazione dettagliata dei criteri metodologici di partenza;
La descrizione delle risorse umane e tecniche che ogni azione intende utilizzare.
La valutazione in itinere seguirà due criteri:
Uno di coerenza interna che verifica l’accordo tra i micro - obiettivi, i criteri metodologici esplicitati nella fase di valutazione ex-ante e l’effettiva conduzione dell’intervento;
L’altro di efficacia che verifica l’impatto dei risultati di un’azione su tutte le altre.
La valutazione ex-post del progetto riguarda la verifica:
Della sua coerenza
Della sua organizzazione
Della sua efficacia.
In altri termini, essa fornirà informazioni relative sia all’efficacia di ogni sottosistema, sia all’efficacia rispetto agli obiettivi dell’intero progetto sull’utenza di riferimento, la comunità scolastica e sul territorio.
Strumenti
La complessità delle funzioni che competono la valutazione richiede che si utilizzi un’ampia varietà di strumenti sia per la verifica degli apprendimenti, sia per la rilevazione delle modificazioni intervenute nelle modalità di relazione del bambino con la scuola, i pari, gli adulti di riferimento, il grado di integrazione raggiunto ed il ridimensionamento dei comportamenti devianti eventualmente presenti.
Si procederà pertanto, con un insieme di strumenti finalizzati alla rilevazione della situazione di ingresso degli alunni, alla misurazione delle modificazioni intervenute in itinere ed alla valutazione degli esiti finali.
Al fine di consentire la comparazione dei risultati ottenuti, l’individuazione delle buone prassi e la loro diffusione all’intera comunità scolastica, è necessario limitare al massimo la soggettività della valutazione nonché l’effetto alone.
Per le rilevazioni ex-ante, in itinere ed ex-post si utilizzeranno, pertanto, i seguenti strumenti:
● Rilevazione della situazione d’ingresso
Scheda sintetica relativa sia alle abilità tecnico – strumentali ed alle capacità cognitive possedute dall’alunno, sia alle modalità comportamentali prevalenti (diagnosi
individualizzata).
● Rilevazione della situazione in itinere:
Schede di osservazione sistematica volte ad acquisire dati in merito a:
Motivazione
Attenzione
Partecipazione
Comportamenti
Livelli di autonomia.
Prove di valutazione delle abilità che, considerata la metodologia laboratoriale prescelta, non possono che essere riferite al concreto comportamento sul lavoro.
Schede di feed-back per la valutazione quantitativa degli indicatori di soddisfazione degli utenti.
●Valutazione degli esiti finali:
Test di uscita relativo a tutti i parametri individuati in precedenza;
Report sommativi di tutti gli strumenti utilizzati in itinere;
Misurazione del differenziale tra la situazione rilevata al punto 0 e quella finale, in relazione agli obiettivi specifici delle attività ed alle finalità generali del progetto.
PUBBLICIZZAZIONE
La socializzazione e la condivisione dell'impianto progettuale, sia all'interno della comunità scolastica, sia al suo esterno, costituiscono momento imprescindibile di un reale e fattivo coinvolgimento interistituzionale.
A tal fine sono state previste le seguenti attività di sensibilizzazione e orientamento dei
"portatori di interesse" costituiti dalla comunità territoriale, dal volontariato, dai rappresentanti delle istituzioni pubbliche e del tessuto produttivo e imprenditoriale.
Incontro pubblico di presentazione degli scopi, delle modalità di attuazione e delle attività previste dal progetto;
Manifestazione finale per la presentazione dei prodotti realizzati dagli alunni per la divulgazione degli esiti conseguiti.
Ai genitori, invece, e a tutti gli operatori a qualunque titolo impegnati nel mondo della scuola e della prevenzione del disagio e dell’emarginazione infantile e adolescenziale, intendiamo offrire informazioni professionali con l’auspicio di poter condividere le esperienze realizzate, i problemi incontrati, i risultati conseguiti.
A tale scopo verranno pubblicati sul sito web della scuola, i prodotti realizzati, i report di monitoraggio e valutazione del Progetto.