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25 aprile: ogni casa una piazza

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Academic year: 2022

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25 aprile: ogni casa una piazza

Esercitare la memoria che ci ha portato alle istituzioni democratiche che conosciamo come la nostra bella Costituzione.

Mentre l’emergenza sanitaria provocata dal Corona virus imperversa nelle strade, noi, ora che la vita che conoscevamo prima non esiste più, siamo confinati nelle nostre abitazioni e costretti a vivere una vita sospesa. Questo non vuol dire arrendersi anzi, è importante continuare ad essere persone inserite nella società. Se non è possibile uscire fisicamente è possibile, grazie al web, liberare desideri, sogni e pensieri.

Le case diventano piazze, anche se virtuali, da cui assistere agli eventi significativi della nostra esistenza come quelli previsti per sabato, in ricordo del 25 aprile, Festa della Liberazione.

Per onorare valore della Resistenza, il palinsesto di dirette Facebook #iorestoacasa con gli artisti curato dal CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG prosegue con una

“puntata speciale 25 aprile” alle ore 18.00.

I curatori dell’iniziativa #iorestoacasa con, hanno rienuto

“naturale progettare una puntata in questa giornata che in tempi normali ci avrebbe fatto ritrovare nelle piazze italiane per ritornare una volta di più sui valori democratici alla base della nostra Repubblica e per il ricordo dei partigiani della resistenza che ci hanno liberato dal nazifascismo anche a costo della loro vita”.

Protagonista della diretta Facebook il 25 aprile sarà il Coro Popolare della Resistenza, il coro dei cittadini udinesi nato nel 2012 su iniziativa di alcuni soci e socie dell’ANPI e dell’ARCI di Udine. Il Coro popolare della Resistenza ha

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partecipato alle cerimonie del 25 aprile udinese al fianco dell’ANPI, l’Associazione nazionale partigiani italiani in Piazza Libertà, il Monumento dei caduti della Resistenza di Piazzale 26 luglio e al Parco Rubia di Pradamano.

L’evento del 25 aprile alle ore 18:00 è stato pensato come una vera e propria staffetta di interventi coordinati da Nicoletta Oscuro da anni co-direttrice del coro assieme a Claudia Grimaz, e da Serena Di Blasio, attrice e membro del coro.

Nella piazza virtuale, dal vivo, il coro intonerà “Bella ciao”, il canto popolare idealmente associato al movimento partigiano italiano e non dopo la Resistenza.

Sono previsti inoltre contributi video per riascoltare i brani del repertorio di canti partigiani che negli anni si è arricchito di tanti canti di lotta e resistenza provenienti da tutto il mondo. Molti sono gli attivisti del coro e le personalità che faranno sentire la loro voce durante la diretta Facebook tra cui ricordiamo Ornella Luppi, Anna di Fant, Benedetto Parisi, Federica Vicenti, Antonella Fiore.

Anche quest’occasione si potrà diventare Mecenate tramite le donazioni liberali prevista dallo strumento dell’Art bonus del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo adottato dal CSS per sostenere gli artisti con sgravi fiscali del 65% a credito di imposta. Quanto sarà raccolto verrà devoluto dal Coro Popolare della Resistenza al circolo Arci Miskappa di Udine, casa del coro e di altre associazioni attive nel sociale da Arcigay a Ospiti in arrivo. Si tratta di presidio sociale e culturale molto importante per la città di Udine che in questo periodo di chiusura ha bisogno di sostegno e aiuto concreto per poter sopravvivere fino alla riapertura nella speranza di poter riprendere prima possibile la sua attività con nuovi progetti e speranza per il futuro.

MTR

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SOUTHGARDABIKE DRYARN ANNULLATA L’EDIZIONE 2020 PUNTANDO L’OBIETTIVO SULLA SOLIDARIETA’

SOUTHGARDABIKE DRYARN ANNULLATA L’EDIZIONE 2020 OBIETTIVO: AIUTARE L’EMERGENZA

Dopo la prima sospensione della manifestazione Southgardabike Dryarn dell’8 marzo e la sua successiva riproposta il 2 giugno, il Comitato Organizzatore, pur con profonda amarezza, ha detto definitivamente stop.

Come comitato organizzatore ci troviamo impotenti davanti a questa emergenza internazionale e per questo motivo abbiamo deciso di mettere le nostre energie a disposizione di chi ne avesse bisogno.

Attraverso il nostro personale, la nostra segreteria, i mezzi di comunicazione vorremmo riuscire a raccogliere una somma di denaro da donare alle piccole associazioni di volontariato che in questi anni hanno aiutato tutto il mondo dello sport: sia noi organizzatori sia tutti i partecipanti agli eventi.

Questi volontari hanno permesso di farci trascorrere in sicurezza ogni week di sport ed ora è il momento di aiutare loro che, ad oggi, operano giornalmente in silenzio, lontani dai riflettori, nei confronti di chi ha davvero bisogno per far fronte all’emergenza, mettendo a rischio in primis la loro salute personale.

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Per questo abbiamo pensato a tre differenti soluzioni per il recupero delle quote:

1) Donazione quota iscrizione Southgardabike Dryarn 2020 destinata in parti uguali alle associazioni di volontariato dei comuni elencati:

Calvisano, Pontevico, Carpenedolo, Desenzano Del Garda, Leno, Verolanuova, Vobarno, Medole, Castiglione delle Stiviere.

I n d a t a 5 m a g g i o v e r r à p u b b l i c a t o s u l s i t o internet www.southgardabike.it l’importo devoluto alle associazioni con nome, cognome e quota donata da parte di tutti gli atleti;

2) Recupero della quota per edizione 2021;

3) Rimborso quota con detrazione di spese bancarie e segreteria di 10€.

Troverete sul sito della Southgardabike, sotto la voce I N F O R M A Z I O N E , a l l i n k R E G O L A M E N T O E I S C R I Z I O N I 2020 https://www.southgardabike.it/modulo-rimborso-quota-sgb-2 020/ il modulo da compilare.

Vi salutiamo con l’augurio che questo difficile periodo di emergenza possa cessare velocemente per tutti e con la certezza che torneremo ancora a pedalare insieme.

Il c.o. Southgardabike Dryarn

www.southgardabike.it info@southgardabike.it

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“Festival Day”: I festival musicali italiani a raccolta per sostenere la musica

30 APRILE, “FESTIVAL DAY”:

I FESTIVAL MUSICALI ITALIANI A RACCOLTA PER SOSTENERE IL COMPARTO MUSICALE

I festival musicali italiani si mobilitano per sostenere la musica. Il 30 aprile infatti si svolgerà una intera giornata in diretta streaming su diverse pagine facebook per sostenere il mondo dei festival e più in generale le imprese e i lavoratori del comparto musicale (oltre 10 mila imprese con oltre 60 mila addetti).

L’iniziativa, che prende il nome di “Festival Day”, nasce dal Mei – Meeting Etichette Indipendenti e dalla Rete dei Festival. In pochi giorni con il solo passaparola, prima ancora che venisse ufficializzata, ha già raccolto l’adesione di oltre cinquanta festival di ogni parte d’Italia, pilastri fondamentali per la diffusione della musica e piattaforma di scouting del Made in Italy musicale.

Il 30 aprile ogni festival avrà uno spazio nel quale presentarsi e presentare un proprio artista, così da realizzare nel corso della

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giornata un viaggio attraverso i festival di tutta l’Italia e le nuove musiche del nostro Paese. Inoltre, sarà possibile fare appelli per una raccolta fondi a sostegno della musica o di strutture sanitarie del proprio territorio.

La diretta streaming sarà sul portale www.sport2u.tv , rilanciata sulle pagine facebook di Mei, Rete dei Festival, Oasport, Oaplus e di tutti i festival coinvolti.

I festival che vogliono aderire, ma anche testate ed enti che vogliano proporsi come partner della giornata, possono scrivere a segreteria@materialimusicali.it ed in copia a maxdellapelle@gmail.com .

Ad oggi hanno aderito questi festival: Acqua e Vino, Afraka’ Rock Festival, Biella Festival, Botteghe d’autore, Cantanti per passione, Capo Festival, Castelrock, Chez Donella, Cultural’mente Indipendente, Diatonic Festival, Europlà, Festival Ethnos – Divino Jazz Festival, Festival Voci D’oro, Folkest, Fuochi e d’intorni, Ghetto Nobile, Inedi To, Le Castella Tarantella Week, Lennon Festival, Mare e miniere, Materiali In Scena, Mazzarano World Fest, Mo’l’estate Spirit Festival, Musica è Lavoro Cisl, Musplan, Next Generation Festival, Orienteoccidente, Orzorock, Pem – Parole e musica in Monferrato, Premio Andrea Parodi, Premio Bianca D’Aponte, Premio Bindi, Premio Ciampi, Premio Corrado Castellari, Premio Giorgio Lo Cascio, Premio Manente, Premio Pigro, Premio Poggio Bustone, Premio Spazio D’autore, Radicamenti, Reno Splash Festival, Roccaling, Rock Targato Italia, Start Up Music Lab, Talent World Contest, Taranta e dintorni, Tarantasia, Tieni il palco, Torino Creativa, Uploadsounds, Varigotti Festival, Verona In Love, Voci per la libertà, Vox Day.

Durante la giornata del 30 aprile saranno inoltre coinvolti anche alcuni responsabili delle associazioni, delle imprese, dei lavoratori del settore musicale italiano per chiedere loro una fotografia sulla situazione della musica oggi in Italia, sugli interventi del governo e dei privati e sugli scenari futuri per il settore.

Il “Festival Day” fa seguito al successo di una iniziativa simile,

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“L’Italia in una stanza”, una due giorni di musica, sport e solidarietà svoltasi il 4 e 5 aprile per raccogliere fondi a favore della Protezione Civile ed ideata da OASport, OAPlus e MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti. Ha coinvolto, fra i tanti, Renzo Arbore in veste di testimonial, Paolo Belli & i Nomadi, Petra Magoni, Giovanni Gulino di Marta sui Tubi, Alberto Fortis, Francesco Baccini, Alberto Bertoli, gli Osanna e molti sportivi di nome.

Per info:

segreteria@materialimusicali.it maxdellapelle@gmail.com

Tel: 0546/604776 – 0546/646012 – 349/4461825

22 APRILE GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA: IL VIDEO

#SPRECOZERO

A questo link il video prodotto da Spreco Zero per la Giornata

Mondiale della Terra 2020:

https://www.youtube.com/watch?v=29m DLVbmRzk

Oggi, mercoledì 22 aprile, è la Giornata mondiale della Terra”. Una Giornata che celebriamo da 50 anni, la prima volta fu nel 1970 ed è evidente a tutti la strada che da

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allora ha compiuto il pianeta. Verso il futuro, abbiamo sempre pensato, ma la pandemia Covid-19 di queste settimane produce profonda incertezza circa la rotta che percorre questa navicella sempre più fragile, sulla quale ogni giorno conducono le loro vite oltre 7,7 miliardi di esseri umani, in equilibrio più o meno precario con le specie animali e vegetali con le quali dividono gli spazi.

La popolazione della Terra è raddoppiata, rispetto a cinquant’anni fa, e le emissioni CO2 di produzione antropica sono aumentate di circa un quarto arrivando a 410 parti per milione: dal 1970 la temperatura globale è aumentata di un grado – di effetto serra di parla da svariati decenni – e siamo da poco usciti dall’inverno più caldo che possiamo ricordare, in Italia (3 gradi sopra la media).

Dove stiamo andando? L’esperienza Covid-19 ci insegnerà qualcosa?

Spreco Zero, campagna internazionale di sensibilizzazione, nell’edizione del decennale lo ha chiesto ad esperti, osservatori, testimonial dell’impegno per la sostenibilità e l’equilibrio armonico sul pianeta. Nel video “Diario di bordo dalla navicella terra” scorrono gli interventi di Vincenzo Balzani Professore Emerito Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna, Antonio Cianciullo editorialista La Repubblica, Massimo Cirri autore e conduttore Caterpillar Rai Radio2, Luca Falasconi DISTAL Università di Bologna curatore progetto 60SeiZERO, Marco Fratoddi direttore SaluteAmbiente, Eliana Liotta autrice e divulgatrice scientifica, Elisabetta Moro antropologa e docente Università Suor Orsola Benincasa, Marino Niola antropologo e docente Università Suor Orsola Benincasa, Andrea Segrè docente e fondatore Spreco Zero /Last Minute Market.

Non c’è un’altra Terra e la pandemia 2020 ci ha fatto toccare tutta la sua, la nostra fragilità. Il nostro sguardo deve andare con più rigore ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile

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dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Al momento non esiste alternativa, se vogliamo dare una rotta (più) sicura alla nostra navicella.

PORDENONELEGGE, 100 TITOLI IN 100 MINUTI, IL VIDEO-EVENTO PER LA GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO 23 APRILE

PORDENONE – Il 23 aprile, certo: ma anche e soprattutto gli altri giorni dell’anno. Leggere è un piacere che si rinnova quotidianamente, e domani – giovedì 23 aprile, Giornata Mondiale del Libro 2020 – è una data da festeggiare tutti insieme, in un abbraccio letterario che sfida e supera i limiti di quello fisico in tempi di pandemia. Ecco che da pordenonelegge arriva l’evento video “100 libri in 100 minuti”, una vera e propria bookpedia che rende omaggio alla grande letteratura italiana e straniera, online domani dalle 11 sul sito e i social di pordenonelegge (youtube, facebook, instragram, twitter). Sarà una appassionante carrellata attraverso 100 titoli, per leggere non solo domani ma tutto l’anno, seguendo il consiglio degli autori italiani che, nelle settimane scorse, avevano aderito all’hashtag lanciato da Fondazione Pordenonelegge #iorestoacasaeleggo. Tutti storici amici della Festa del Libro con gli Autori, tutti protagonisti delle prime venti edizioni che si sono celebrate dal 2000 al 2019, nella terza settimana di settembre nel cuore di Pordenone. I loro consigli hanno registrato oltre 600.000

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visualizzazioni in un mese sui social di pordenonelegge.

Adesso, per la prima volta riuniti in un unico video-evento, ci guideranno in uno straordinario sguardo corale verso opere, e autori, che da sempre incantano lettori di tante latitudini: perché rileggere, o scoprire, i libri di Virginia Woolf, Umberto Eco, Thomas Mann, Charles Baudelaire, Oscar Wilde, Mario Rigoni Stern? O quelli di Philip Dick, Alessandro Manzoni, Amitav Gosh, Michel Houellebecq, Kurt Vonnegut, Wislawa Szymborska, Louis-Ferdinand Céline, Katherine Mansfield, Vitaliano Brancati, Carlo Sgorlon, o l’Eneide di Virgilio, così ben restituita nella traduzione di Vittorio Sermonti. Ce lo spiegheranno, fra gli altri, Giancarlo De Cataldo, Massimo Recalcati, Maurizio De Giovanni, Marcello Fois, Rosella Postorino, Silvia Avallone, Nadia Terranova, Marco Missiroli, Andrea Tarabbia, Luca Crovi, Dario Vergassola, Marco Balzano, Fulvio Ervas, Telmo Pievani, Sandrone Dazieri, Massimo Carlotto, Ilaria Tuti, Annalena Benini, Matteo Caccia. E ci sarà spazio anche per suggerimenti e titoli un po’ meno conosciuti: nella produzione d’insieme di pordenonelegge troveremo Mauro Corona che ci consiglia “Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz, “Tra poche parole” di Nicolás Gómez Dávila. Ilaria Tuti ci racconta “Il sussurro del mondo” di Richard Powers, Dario Vergassola spiega perché leggere “La felicità di Emma” di Claudia Schreiber. Francesco Piccolo segnala “Archivio dei bambini perduti” di Valeria Luiselli, mentre Giancarlo De Cataldo ci raccomanda “La signora del martedì” di Massimo Carlotto. E, chiamato in causa, Massimo Carlotto a sua volta ha in serbo un consiglio:

quello di leggere “L’ombra del fuoco”, di Hervé Le Corre. Gianrico Carofiglio segnala le “Settantacinque poesie”

di Costantino Kavafis, mentre il suo successo “Il silenzio dell’onda” è consigliato da un’altra autrice, Lorenza Stroppa.

E troveremo tantissimi altri consigli per i prossimi giorni nel segno di #iorestoacasaeleggo: nel video evento di pordenonelegge si alterneranno anche Paolo Di Paolo, Loredana Lipperini, Federica Manzon, Chiara Valerio, Massimo Cirri,

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Michela Marzano, Eliana Liotta, Mariapia Veladiano, Chiara Valerio, Andrea Segrè, Andrea Maggi, Pietro Del Soldà, Massimo Polidori, Luigi Garlando, Laura Pugno e moltissimi altri autori. Perché le storie ci sostengono, anche nei momenti difficili e ogni giorno è buono per iniziare un nuovo libro, o r i p r e n d e r e q u e l l o c h e a v e v a m o l a s c i a t o a m e t à .

#iorestoacasaeleggo è un progetto di Fondazione Pordenonelegge a cura di Alberto Garlini, Valentina Gasparet e Gian Mario Villalta. Info www.pordenonelegge.it

IN SCADENZA IL BANDO DEL PREMIO BIANCA D’APONTE, IL CONTEST PER CANTAUTRICI

QUEST’ANNO È POSSIBILE PARTECIPARE ANCHE CON REGISTRAZIONI AMATORIALI

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Scade il 28 aprile il bando dell’unico concorso in Italia riservato a cantautrici. È il Premio Bianca d’Aponte di Aversa (Caserta), uno dei più importanti appuntamenti per la canzone di qualità. Il bando e la scheda di iscrizione sono reperibili su www.premiobiancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita.

Per iscriversi occorre inviare due brani, che, come previsto nel bando, possono essere anche in formato “provino” e/o accompagnati da un solo strumento. Viste le restrizioni a causa dell’emergenza

sanitaria, quest’anno saranno accettate anche registrazioni amatoriali. Non ci sono preclusioni di genere stilistico.

Le finaliste saranno selezionate da un prestigioso e nutrito Comitato di garanzia, composto da decine di operatori fra i più rilevanti del settore musicale, che saranno come sempre annunciati insieme alle finaliste stesse.

Le finali della 16a edizione sono previste al teatro Cimarosa di Aversa il 23 e 24 ottobre 2020, con la direzione artistica di Ferruccio

Spinetti.

Le cantautrici finaliste in quella occasione avranno anche

l’opportunità di creare momenti di incontro, di approfondimento e di confronto con discografici, artisti di fama, autori, promoter,

giornalisti, addetti ai lavori.

Importanti anche i bonus: alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000, mentre per quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore

interpretazione, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

Nelle due serate di Aversa saliranno sul palco anche importanti ospiti. Tra quelli già confermati due band di culto della scena

musicale italiana, gli ‘A 67 e i Têtes de Bois, mentre il fondamentale ruolo di madrina sarà ricoperto da una artista di grande popolarità

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come Arisa, che nelle serate di ottobre ad Aversa presiederà la giuria e canterà (e inciderà) un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata.

A precedere Arisa in questa veste è stata lo scorso anno Tosca e prima ancora altre cantautrici di peso del panorama musicale italiano:

Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere.

A vincere il premio assoluto nel 2019 è stata Cristiana Verardo, mentre il Premio della critica “Fausto Mesolella” è andato a Lamine.

Nelle precedenti edizioni il premio assoluto è andato a Veronica

Marchi e Germana Grano (ex aequo, 2005), Chiara Morucci (2006), Mama’s Gan (2007), Erica Boschiero (2008), Momo (2009), Laura Campisi (2010), Claudia Angelucci (2011), Charlotte Ferradini (2012), Federica Abbate (2013), Elisa Rossi (2014), Irene Ghiotto (2015), Sighanda (2016), Federica Morrone (2017), Francesca Incudine (2018).

Il premio della critica, ribattezzato “Premio Fausto Mesolella” in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione, è stato invece attribuito a Marilena Anzini (2005), Ivana Cecoli (2006),

Giorgia Del Mese (2007), Silvia Caracristi (2008), Momo e Giorgia Del Mese (ex aequo, 2009), Paola Rossato (2010), Rebi Rivale (2011),

Cassandra Raffaele e Paola Rossato (ex aequo, 2012), Rebi Rivale (2013), Elsa Martin (2014), Helena Hellwig (2015), Agnese Valle (2016), Fede ‘N’ Marlen (2017), Francesca Incudine e Irene Scarpato (2018).

Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937;

info@biancadaponte.it – info@premiobiancadaponte.it

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Ufficio Stampa: Monferr’Autore

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Blackout a Tokyo! Esilarante film giapponese, 24 aprile su Mymovies Posta in arrivo

Chi ha spento la luce? Non l’ha spenta nessuno e non è saltato il salvavita. No, non si tratta neppure di un guasto momentaneo: l’elettricità ha proprio smesso di esistere. Così.

Di colpo. E la famiglia Suzuki, adesso, deve imparare molto in fretta l’arte della sopravvivenza: affrontare un black out planetario non è un gioco da ragazzi…

Si apre qui, in un mondo improvvisamente interrotto, l’irresistibile road movie giapponese Survival Family, ed è un’apertura fortemente simbolica: non solo per la situazione che stiamo vivendo, con il mondo che si è interrotto davvero, ma anche per un affascinante gioco di simmetrie. La bella commedia di Yaguchi Shinobu è stata infatti lo starting gun del Far East Film Festival 19, nel 2017, e verrà ora trasmessa in prima visione assoluta online venerdì 24 aprile, giorno in cui si sarebbero dovuti accendere i riflettori dell’edizione 2020. E l’edizione 2020, cioè il FEFF 22, si s v o l g e r à … “ l i v e ” d a l 2 6 g i u g n o a l 4 l u g l i o !

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Questa Opening Night virtuale, attesissima dal popolo dei Fareasters, è ovviamente fissata su MYmovies nell’ambito di #IORESTOACASA, la campagna di streaming gratuito lanciata con enorme successo un mese fa, e Survival Family è (per a d e s s o ) l ’ u l t i m o t i t o l o d e l l a s e z i o n e asiatica www.mymovies.it/iorestoacasa/feff, curata appunto dal FEFF – Far East Film Festival di Udine in collaborazione con Tucker Film e CG Entertainment.

Se la nostra normalità quotidiana si è bloccata come quella dei Suzuki in Survival Family, con un black out sociale- sanitario che ha inghiottito tutto e tutti, il cinema non smette di rappresentare una delle migliori oasi di resistenza:

ogni singolo film produce il giusto quantitativo di energia

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per riguadagnare un minimo di luce, perché il cinema è cultura e la cultura, mai come oggi, è uno dei pochissimi antidoti al buio.

Ricordiamo che, per assistere gratuitamente online alle visioni collettive dei film, sarà sufficiente collegarsi dal p r o p r i o c o m p u t e r , t a b l e t o d e v i c e all’indirizzo www.mymovies.it/iorestoacasa, selezionare i titoli e prenotare uno dei 25.000 posti disponibili nelle sale web. La piattaforma MYMOVIESLIVE simula fedelmente la visione di un film al cinema, i posti assegnati sono limitati e numerati e gli streaming iniziano a un orario prestabilito. È possibile vedere gli altri spettatori in sala, fare amicizia e conversare in chat.

23 aprile #iorestoacasa con Rita Maffei e il teatro partecipato e 25 aprile ore 18 con Coro Popolare della Resistenza

Rita Maffei e il teatro partecipato al tempo della pandemia: la regista e attrice del CSS ci propone un originale i n t e r v e n t o “ p a r t e c i p a t o ” e c o n d i v i d e l a p u n t a t a di #iosonomecenate con i partecipanti del progetto Gli altri che in questi giorni di inattività forzata hanno continuato a “incontrarsi” virtualmente.

#iorestoacasa con … Rita Maffei è in diretta giovedì 23 aprile

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ore 21 dalla pagina Facebook del CSS. Il contenuto della puntata resterà visibile su Facebook e in differita sul sito cssudine.it.

Per onorare i valori della Resistenza e la Festa della Liberazione, il palinsesto di dirette FB del CSS prosegue con una ‘puntata speciale venticinque aprile’: sabato 25 aprile ore 18 il Coro Popolare della Resistenza di Udine intona

‘ B e l l a c i a o ’ d a l l a n o s t r a ‘ p i a z z a v i r t u a l e ’ . P u r nell’emergenza, non si ferma il bisogno civico di onorare i valori della Resistenza alla base della nostra vita democratica.

25 aprile con il Coro Popolare della Resistenza:

sabato in diretta dalla pagina FB del CSS alle 18

er onorare i valori della Resistenza e la Festa della liberazione, il palinsesto di dirette FB di #iorestoacasa con gli artisti curato dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG prosegue con una “puntata speciale 25 aprile” (ore 18.00).

“Ci è sembrato naturale progettare una puntata in questa giornata che in tempi normali ci avrebbe fatto ritrovare nelle piazze italiane per ritornare una volta di più sui valori democrati alla base della nostra Repubblica e per il ricordo dei partigiani della Resistenza che ci hanno liberato dal nazifascismo, anche a costo della loro vita”, aggiungono i curatori di #iorestoacasa con…

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Altrettanto naturale è stato individuare il protagonista della diretta FB del 25 aprile, il Coro popolare della Resistenza, il coro di cittadini udinesi nato nel 2012 su iniziativa di alcuni soci e socie dell’ANPI e dell’ARCI di Udine.

Il Coro Popolare della Resistenza è sempre stata infatti una delle realtà centrali delle cerimonie del 25 aprile udinese, al fianco dell’ANPI – l’Associazione nazionale partigiani italiani, in Piazza Libertà e al Monumento dei caduti della Resistenza di piazzale XXVI Luglio e al Parco Rubia di Pradamano.

Sabato 25 aprile alle 18.00 il Coro popolare della Resistenza sarà protagonista di un evento in diretta dalla pagina FB del CSS, pensato come una vera e propria “staffetta di interventi”

coordinati da Nicoletta Oscuro, da anni co-direttrice del Coro assieme a Claudia Grimaz, e da Serena Di Blasio, attrice e membro del Coro.

In un esperimento dal vivo di “piazza virtuale”, il Coro intonerà l’imprescindibile “Bella ciao”, mentre contributi video ci faranno riascoltare altri brani del repertorio di canti partigiani che negli anni si è arricchito di tanti canti di lotta e resistenza da tutto il Mondo. Durante la diretta faranno sentire la loro voce e presenza anche le tante personalità di attivisti del Coro e delle associazioni culturali, da Ornella Luppi, a Anna Di Fant, Benedetto Parisi, Federica Vicenti, Antonella Fiore.

Ricordiamo che durante la diretta sarà possibile diventare Mecenati tramite le donazioni liberali previste dallo strumento dell’Art Bonus del Ministero per i beni e le attività culturale e del turismo adottato dal CSS per sostenere gli artisti con sgravi fiscali del 65% a credito di imposta.

In questo caso, quanto raccolto sarà devoluto dal Coro popolare della Resistenza al Miskappa di Udine, il circolo Arci che è la casa del Coro e di tante associazioni attive nel

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sociale, da Arcigay a Ospiti in arrivo. Un presidio sociale e culturale importantissimo per la città di Udine che in questo periodo di chiusura ha bisogno di sostegno e aiuto concreto per poter sopravvivere fino alla riapertura, nella speranza di poter riprendere prima possibile la sua attività con nuovi progetti e speranza per il futuro.

Enrico Liotti

Tales from the Loop – Recensione dell’ultima serie prodotta dagli Amazon Studios

La storia raccontata da questa serie è ambientata in

una cittadina della provincia americana negli anni

Ottanta, che ospita un misterioso centro di ricerca,

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nel quale avvengono esperimenti circondati dal massimo riserbo, destinati ad avere un impatto pesante su molti dei suoi abitanti.

Riassunto così, il racconto sembrerebbe la fotocopia di quello di Stanger Things, serie di Netflix che ha riscosso un successo clamoroso, e che è già arrivata alla sua terza edizione.

In realtà le differenze tra Stranger Things e Tales from the Loop sono sostanziali, anche se entrambe p o s s o n o e s s e r e c l a s s i f i c a t e n e l g e n e r e fantascientifico. La serie di Neftlix è una accattivante storia di azione, che vede un gruppo di ragazzi lottare contro un mostro proveniente da un universo parallelo. Quella proposta dagli Amazon Studios ha un ritmo molto più lento e una struttura molto più frammentata, divisa in otto episodi autonomi, che hanno in comune molti personaggi, di cui si può seguire l’evoluzione nel tempo. Una serie che privilegia il non detto e mette al centro gli esseri umani, utilizzando un repertorio visivo ammaliante. Un quadro del tutto differente da quello dipinto da Stanger Things.

T a l e s f r o m t h e L o o p : u n a r a p p r e s e n t a z i o n e alternativa dell’America degli anni Ottanta

The Loop è il nome di un misterioso centro di ricerca sotterraneo, costruito sotto una cittadina statunitense, che dà lavoro a molti dei suoi abitanti. Gli studi ruotano intorno a una enigmatica sfera pulsante, che levita in una stanza super- protetta, della cui natura poco o niente viene spiegato.

La sua attività ha effetti incredibili sugli

abitanti della cittadina, nella quale accadono fatti

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razionalmente inspiegabili, per lo più legati ad alterazioni dello spazio-tempo. Tuttavia non c’è (quasi) nessun mostro in agguato nell’ombra, contro cui combattere, e i momenti di paura si contano veramente sulle dita di una mano, a differenza di quanto accade in Stranger Things.

La fantascienza in questa serie non è al servizio dell’azione, ma è un pretesto per creare situazioni nelle quali gli individui vengono messi alla prova come esseri umani, nei loro rapporti interpersonali, a cominciare da quelli familiari.

Ogni episodio getta una luce sulla vita personale di uno o più personaggi, molti dei quali diventano comparse, o figure meno rilevanti, nelle puntate dove non sono protagonisti. Nel complesso gli otto episodi in cui si articola questa prima stagione aprono una finestra sulla vita di diverse famiglie nel corso di un lungo periodo attorno agli anni Ottanta.

Le ellissi temporali sono notevoli, grazie anche agli inesplicabili fenomeni di alterazione dello spazio-tempo che l’enigmatica attività del centro provoca.

In questa serie viene mostrato molto, ma spiegato poco. Per esempio, nelle campagne che circondano la cittadina si aggirano robot e strutture dallo scopo ignoto, ma nessuno sembra farci caso. Così come viene dato per scontato l’utilizzo di arti artificiali straordinariamente sofisticati, impensabili anche al giorno d’oggi.

La serie è quindi ambientata in una versione

alternativa dell’America degli anni Ottanta, che

rimane tuttavia riconoscibile osservando le

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autovetture, lo stile dei vestiti, delle abitazioni e degli arredamenti.

Tales from the Loop: una scenografia affascinante basata sulle opere di Simon Stalenhag

Forse l’aspetto più intrigante di questa serie è la dimensione visiva, che si ispira dichiaratamente alle opere di Simon Stalenhg. I vari personaggi si m u o v o n o n e l l a p e r i f e r i a d i u n a c i t t a d i n a perfettamente integrata nella natura che la circonda.

I boschi e i campi trasudano mistero e sono carichi di suggestioni, possono rendere inquieti ma raramente terrorizzano chi li attraversa, e chi li guarda comodamente seduto sul divano di casa sua.

Immersi nel verde ci sono diversi manufatti che derivano dall’attività del misterioso centro di ricerca. Poco o nulla ci viene rivelato sul perché siano lì o per quale motivo siano stati costruiti e poi scartati, ma è proprio interagendo con essi che i protagonisti attivano il meccanismo narrativo dei vari episodi.

In Tales from the Loop è però difficile vedere una cesura tra natura e cultura, perché questi due aspetti sono fusi in un insieme armonico, grazie anche all’apparato iconografico creato da Simon Stalenhag, nel quale le meraviglie della tecnologia futuribile sono solo un pretesto per indagare sulla natura dell’uomo e della sua esistenza.

Il ritmo della narrazione è molto lento, lasciando

agli spettatori tutto il tempo per immergersi nelle

esperienze dei protagonisti, vivere le loro

suggestioni e apprezzare la bellezza degli scenari

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nei quali si muovono.

In questa produzione viene infatti fatto largo uso dei campi lunghi, nei quali l’uomo spesso sembra perdersi in paesaggi costellati da oggetti enigmatici, probabile metafora di un’esistenza della quale è difficile trovare un senso razionale.

Tales from the Loop: una serie di qualità per un pubblico maturo

Con questa serie gli Amazon Studios hanno dimostrato di essere in grado di realizzare prodotti di grande q u a l i t à . T a l e s f r o m t h e L o o p u t i l i z z a l a fantascienza come pretesto per indagare sulla natura umana, perché le anomalie spazio-temporali che il centro di ricerca produce costringono chi li subisce ad affrontare temi molto concreti, sui quali ci interroghiamo da sempre: l’amicizia, il rapporto tra genitori e figli, la difficoltà nei rapporti tra generazioni diverse, la fugacità della vita, l’inevitabilità della vecchiaia e della morte.

U n l a v o r o e s i s t e n z i a l i s t a n e i c o n t e n u t i e impressionista nella forma, il cui unico limite forse risiede nel fatto che alle volte ci si perde nelle suggestioni visive. Qualcuno potrebbe poi obiettare che non serve utilizzare la fantascienza per parlare della dimensione umana e del male di vivere che spesso ci attanaglia, ma la scelta di utilizzarla ha permesso di utilizzare un immaginario visivo dal forte impatto emotivo.

Tanto di cappello comunque, per una serie veramente

originale, curata nei minimi dettagli, destinata a

un pubblico maturo. Con produzioni di questo tipo le

piattaforme di streaming diventano veramente

competitive nei confronti del cinema, non solo sotto

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il profilo dei costi, ma anche della qualità.

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