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Lavorare sulla comunità: strumenti. Il training

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Academic year: 2022

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(1)

Lavorare sulla comunità:

strumenti

Il training

(2)

Strumenti

• Prima di analizzare alcuni strumenti che sono disponibili per gli interventi dello psicologo di comunità

(3)

Strumenti

• Prima di analizzare alcuni strumenti che sono disponibili per gli interventi dello psicologo di comunità

• È importante ricordare che questi strumenti sono fortemente legati

alla mission della psicologia di comunità

ai principi di base della disciplina

(4)

Strumenti

• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:

(5)

Strumenti

• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:

• Il modello ecologico =

gli strumenti di cui parleremo non agiranno soltanto o direttamente sull’individuo

ma anche sui contesti di vita dell’individuo e sul micro-livello

(6)

Strumenti

• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:

• Orientamento proattivo =

gli strumenti di cui parleremo hanno come finalità quella di arginare potenziali rischi e di attivare fattori protettivi

Intervengono prima che un disturbo sia manifesto o radicato

Azioni di prevenzione e/o promozione

(7)

Strumenti

• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:

• Empowerment =

gli strumenti di cui parleremo hanno come obiettivo comune quello di aumentare le competenze

e di incrementare il controllo e la consapevolezza critica da sfruttare nei diversi contesti di vita

(8)

Strumenti

• Inoltre, non ci sono strumenti migliori di altri

• ma ci sono strumenti più utili di altri per raggiungere l’obiettivo da perseguire

(9)

Strumenti

gli strumenti si legano alla Mission (gli strumenti dovrebbero portare al raggiungimento della mission):

• Produrre un cambiamento intenzionale nella comunità e con la comunità

(10)

Strumenti

• Pertanto prima di scegliere lo strumento è opportuno chiedersi:

• Quale è la comunità che su cui si vuole lavorare?

(11)

Strumenti: tre domande prima di tutto

• Pertanto prima di scegliere lo strumento è opportuno chiedersi:

• Quale è la comunità che su cui si vuole lavorare?

• Quale cambiamento si vuole produrre?

• Come perseguire il cambiamento?

(12)

Quali Azioni Possibili?

Cambia- mento

individuale

Lavorare con le famiglie

Lavorare sulla rete sociale

Attivare o potenziare reti di attori collettivi

Consulenza a politici

Training Mentoring Parent

training Peer

Education Gruppi di Auto-aiuto

(13)

a) training

• È un intervento che si pone a livello individuale

• Training significa percorso formativo

• Che ha come finalità la modifica di alcuni aspetti del singolo

(14)

a) training

• Assunto teorico:

• Il training è supportato dalla teoria dell’apprendimento

(15)

a) training

• Assunto teorico:

• Il training è supportato dalla teoria dell’apprendimento

• e assume che sia possibile ‘apprendere’ conoscenze, abilità e competenze

(16)

a) training

• Assunto teorico:

• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale

(17)

a) training

• Assunto teorico:

• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale

• attraverso l’osservazione dei comportamenti altrui e di modelli

(18)

a) training

• Assunto teorico:

• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale

• attraverso l’osservazione dei comportamenti altrui e di modelli

• la sperimentazione di comportamenti e l’esperienza delle conseguenze di questi comportamenti

(19)

a) training

• Assunto teorico:

• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale

• attraverso l’osservazione dei comportamenti altrui e di modelli

• la sperimentazione di comportamenti e l’esperienza delle conseguenze di questi comportamenti

• la scoperta delle norme e la pressione che queste esercitano sul proprio agire

(20)

a) training

• Da questo assunto teorico nasce la possibilità di strutturare dei contesti che permettano, attraverso l’esperienza, di apprendere e

rendere quanto più stabili nuove configurazioni di risposta a situazioni della vita

(21)

a) training

• Il training in psicologia di comunità può fare in modo di acquisire e, soprattutto di modificare i seguenti aspetti:

• Conoscenze

• Abilità

• Atteggiamenti

• Competenze relazionali

(22)

a) training

• Conoscenze:

• Fornisce ‘nozioni’ utili rispetto a un determinato tema

(23)

a) training

• Conoscenze:

• Fornisce ‘nozioni’ utili rispetto a un determinato tema

• Per esempio fornisce nozioni su quali siano i comportamenti a rischio e quali non siano a rischio

(24)

a) training

• Conoscenze:

• Fornisce ‘nozioni’ utili rispetto a un determinato tema

• Queste nozioni diventano utili per aumentare l’autoefficacia dell’individuo rispetto ai comportamenti di prevenzione

(25)

a) training

• Conoscenze:

• Fornisce ‘nozioni’ che dovrebbero sostituire informazioni erronee o che sono alla base di comportamenti disfunzionali

• Usare una modalità attiva di ricerca di informazioni (ossia devono essere i target a raggiungere queste informazioni sulla base di

conoscenze, esperienze, discussioni di gruppo)

(26)

a) training

• Abilità:

• Abilità è da intendere come qualcosa che permette alla persona di fare

(27)

a) training

• Abilità:

• Abilità è da intendere come qualcosa che permette alla persona di fare

• Ossia nuove modalità di azione

(28)

a) training

• Abilità:

• Abilità è da intendere come qualcosa che permette alla persona di fare

• Ossia nuove modalità di azione

• In letteratura sono presenti delle attività strutturate da svolgere per sviluppare molteplici attività, come per esempio problem solving skills o social skills

(Di Pietro e Dacomo 2007; Caprara et al. 2014)

(29)

a) training

• Atteggiamenti:

• Risposta valutativa nei confronti di un oggetto attitudinale

(30)

a) training

• Atteggiamenti:

• Risposta valutativa nei confronti di un oggetto attitudinale

• Si basa sulle ‘credenze’ legate ad un oggetto attitudinale

• Ma anche sulle ‘norme’ legate all’oggetto

(31)

a) training

• Atteggiamenti:

• Sono target di training in psicologia di comunità

• Comportamenti specifici come per esempio il fumo

(32)

a) training

• Atteggiamenti:

• Sono target di training in psicologia di comunità

• Comportamenti specifici come per esempio il fumo

• Specifiche popolazioni come per esempio gli atteggiamenti nei confronti degli immigrati

(33)

a) training

• Atteggiamenti:

• Sono target di training in psicologia di comunità

• Riguardano Comportamenti specifici come per esempio il fumo

• O specifiche popolazioni come per esempio gli atteggiamenti nei confronti degli immigrati

• Altamente contestualizzati come per esempio il proprio quartiere

(34)

a) training

• Atteggiamenti:

• Modifica degli atteggiamenti di genere nei confronti delle abilità matematiche

(35)

a) training

• Atteggiamenti:

• Modifica degli atteggiamenti di genere nei confronti delle abilità matematiche

• Training basato sulle false credenze che le abilità matematiche sia

‘determinate’ e non ‘acquisite’

(36)

a) training

• Atteggiamenti:

• Modifica degli atteggiamenti di genere nei confronti delle abilità matematiche

• Training basato sulle false credenze che le abilità matematiche sia

‘determinate’ e non ‘acquisite’

• Esposizione a modelli di donne nella scienza

• (reminiscenze: minaccia dello stereotipo)

(37)

a) training

• Abilità sociali

• Questo training si interessa soprattutto (ma non solo) allo sviluppo delle abilità sociali

• Ossia a quelle abilità della persona che permettono di relazionarsi agli altri in maniera efficace

(38)

a) training

• Abilità sociali

• Un esempio è il life skills training

(39)

a) training

• Abilità sociali

• Un esempio è il life skills training

• L’assunto di questo training è che i comportamenti disfunzionali (come per esempio l'assunzione di sostanze) siano il risultato di un’interazione di fattori relazionali e ambientali ma filtrati dalle variabili individuali

(40)

a) training

• Abilità sociali

• Un esempio è il life skills training

• L’assunto di questo training è che i comportamenti disfunzionali (come per esempio l'assunzione di sostanze) sia il risultato di un’interazione di fattori relazionali e ambientali ma filtrati dalle variabili individuali

• È pertanto l’individuo il focus dell’intervento

(41)

a) training

• Abilità sociali

• Solitamente agisce su tre aree:

(42)

a) training

• Abilità sociali

• Solitamente agisce su tre aree:

• Area delle abilità personali

• Area delle abilità sociali (clima scolastico)

• Area delle conoscenze e abilità a resistere alla pressione dei pari (per esempio nel consumo di sostanze)

(43)

a) training

• Area delle abilità personali

• Apprendimento di abilità per fronteggiare efficacemente situazioni emozionali negative (e.g., strategie per abbassare lo stress, per

pensare a soluzioni alternative all’uso di sostanze per modificare l’umore)

(44)

a) training

• Area delle abilità sociali

• Promozione di attività (per es. role playing) finalizzate alla comunicazione del disagio e alla sostituzione di modalità di comunicazione disfunzionali (per es. aggressive )

(45)

a) training

• Area delle abilità a resistere alla pressione dei pari

• Conoscenze effettive sulle conseguenze negative dell’uso di sostanze

• Dismissing di fenomeni

• Rafforzamento dell’autoefficacia

(46)

a) training

• Il training può avere, in riferimento ai modelli di prevenzione già visiti:

• Una dimensione universale (e.g. la popolazione scolastica, per esempio di prevenzione al bullismo)

• Una dimensione selettiva (e.g., alcune scuole che hanno aderito al programma poiché segnalano casi di bullismo)

• Una dimensione indicata (e.g., alcune scuole dove il bullismo ha prevalenza più alta e si vuole evitare la ‘cronicizzazione’ del

fenomeno)

(47)

a) training

• Il training può avere:

• Modalità diretta = direttamente con il target di interesse (e.g., studenti)

• Modalità indiretta = per esempio con gli insegnanti che dovranno poi gestire i casi di bullismo e prevenire l’insorgenza di tali

comportamenti

(48)

a) training

• Condizioni per l’efficacia del training:

• È fondamentale che ciò che viene appreso nel setting di training sia poi generalizzabile nei contesti reali

(49)

a) training

• Condizioni per l’efficacia del training:

• È fondamentale che ciò che viene appreso nel setting di training sia poi generalizzabile nei contesti reali

• Quindi nel training stesso è opportuno far riflettere sulle situazioni in cui ciò che viene appreso può essere applicato

(50)

a) training

• Condizioni per l’efficacia del training:

• È fondamentale che ciò che viene appreso nel setting di training sia poi generalizzabile nei contesti reali

• Quindi nel training stesso è opportuno far riflettere sulle situazioni in cui ciò che viene appreso può essere applicato

• Altresì fondamentale collaborare con la rete relazionale al fine di

rendere i contesti (per esempio scolastici) rinforzanti la messa in atto dei comportamenti appresi (insegnanti che valorizzano le risposte per esempio prosociali)

(51)

a) training

• Condizioni che cortocircuitano l’efficacia del training:

• Inadeguatezza dello psicologo di comunità a gestire le tecniche

formative (ossia il modo in cui vengono gestite le attività: coinvolge, dirige o semplicemente dice?)

(52)

a) training

• Condizioni che cortocircuitano l’efficacia del training:

• Inadeguatezza dello psicologo di comunità a gestire le tecniche

formative (ossia il modo in cui vengono gestite le attività: coinvolge, dirige o semplicemente dice?)

• Inadeguatezza del training rispetto ai bisogni del gruppo co cui si fa formazione (ossia c’è coincidenza tra contenuti del training e i

bisogni?)

(53)

a) training

• Condizioni che cortocircuitano l’efficacia del training:

• Inadeguatezza dello psicologo di comunità a gestire le tecniche

formative (ossia il modo in cui vengono gestite le attività: coinvolge, dirige o semplicemente dice?)

• Inadeguatezza del training rispetto ai bisogni del gruppo co cui si fa formazione (ossia c’è coincidenza tra contenuti del training e i

bisogni?)

• Inadeguatezza a creare un vero gruppo di lavoro, di saldare i

partecipanti tra loro e rispetto agli obiettivi del training (pericolo di sabotaggio da parte dei partecipanti)

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