Lavorare sulla comunità:
strumenti
Il training
Strumenti
• Prima di analizzare alcuni strumenti che sono disponibili per gli interventi dello psicologo di comunità
Strumenti
• Prima di analizzare alcuni strumenti che sono disponibili per gli interventi dello psicologo di comunità
• È importante ricordare che questi strumenti sono fortemente legati
• alla mission della psicologia di comunità
• ai principi di base della disciplina
Strumenti
• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:
Strumenti
• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:
• Il modello ecologico =
• gli strumenti di cui parleremo non agiranno soltanto o direttamente sull’individuo
• ma anche sui contesti di vita dell’individuo e sul micro-livello
Strumenti
• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:
• Orientamento proattivo =
• gli strumenti di cui parleremo hanno come finalità quella di arginare potenziali rischi e di attivare fattori protettivi
• Intervengono prima che un disturbo sia manifesto o radicato
• Azioni di prevenzione e/o promozione
Strumenti
• gli strumenti hanno una forte connessione con gli aspetti definitori della disciplina:
• Empowerment =
• gli strumenti di cui parleremo hanno come obiettivo comune quello di aumentare le competenze
• e di incrementare il controllo e la consapevolezza critica da sfruttare nei diversi contesti di vita
Strumenti
• Inoltre, non ci sono strumenti migliori di altri
• ma ci sono strumenti più utili di altri per raggiungere l’obiettivo da perseguire
Strumenti
• gli strumenti si legano alla Mission (gli strumenti dovrebbero portare al raggiungimento della mission):
• Produrre un cambiamento intenzionale nella comunità e con la comunità
Strumenti
• Pertanto prima di scegliere lo strumento è opportuno chiedersi:
• Quale è la comunità che su cui si vuole lavorare?
Strumenti: tre domande prima di tutto
• Pertanto prima di scegliere lo strumento è opportuno chiedersi:
• Quale è la comunità che su cui si vuole lavorare?
• Quale cambiamento si vuole produrre?
• Come perseguire il cambiamento?
Quali Azioni Possibili?
Cambia- mento
individuale
Lavorare con le famiglie
Lavorare sulla rete sociale
Attivare o potenziare reti di attori collettivi
Consulenza a politici
Training Mentoring Parent
training Peer
Education Gruppi di Auto-aiuto
a) training
• È un intervento che si pone a livello individuale
• Training significa percorso formativo
• Che ha come finalità la modifica di alcuni aspetti del singolo
a) training
• Assunto teorico:
• Il training è supportato dalla teoria dell’apprendimento
a) training
• Assunto teorico:
• Il training è supportato dalla teoria dell’apprendimento
• e assume che sia possibile ‘apprendere’ conoscenze, abilità e competenze
a) training
• Assunto teorico:
• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale
a) training
• Assunto teorico:
• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale
• attraverso l’osservazione dei comportamenti altrui e di modelli
a) training
• Assunto teorico:
• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale
• attraverso l’osservazione dei comportamenti altrui e di modelli
• la sperimentazione di comportamenti e l’esperienza delle conseguenze di questi comportamenti
a) training
• Assunto teorico:
• Molti aspetti dell’agire sono appresi, solitamente in maniera naturale
• attraverso l’osservazione dei comportamenti altrui e di modelli
• la sperimentazione di comportamenti e l’esperienza delle conseguenze di questi comportamenti
• la scoperta delle norme e la pressione che queste esercitano sul proprio agire
a) training
• Da questo assunto teorico nasce la possibilità di strutturare dei contesti che permettano, attraverso l’esperienza, di apprendere e
rendere quanto più stabili nuove configurazioni di risposta a situazioni della vita
a) training
• Il training in psicologia di comunità può fare in modo di acquisire e, soprattutto di modificare i seguenti aspetti:
• Conoscenze
• Abilità
• Atteggiamenti
• Competenze relazionali
a) training
• Conoscenze:
• Fornisce ‘nozioni’ utili rispetto a un determinato tema
a) training
• Conoscenze:
• Fornisce ‘nozioni’ utili rispetto a un determinato tema
• Per esempio fornisce nozioni su quali siano i comportamenti a rischio e quali non siano a rischio
a) training
• Conoscenze:
• Fornisce ‘nozioni’ utili rispetto a un determinato tema
• Queste nozioni diventano utili per aumentare l’autoefficacia dell’individuo rispetto ai comportamenti di prevenzione
a) training
• Conoscenze:
• Fornisce ‘nozioni’ che dovrebbero sostituire informazioni erronee o che sono alla base di comportamenti disfunzionali
• Usare una modalità attiva di ricerca di informazioni (ossia devono essere i target a raggiungere queste informazioni sulla base di
conoscenze, esperienze, discussioni di gruppo)
a) training
• Abilità:
• Abilità è da intendere come qualcosa che permette alla persona di fare
a) training
• Abilità:
• Abilità è da intendere come qualcosa che permette alla persona di fare
• Ossia nuove modalità di azione
a) training
• Abilità:
• Abilità è da intendere come qualcosa che permette alla persona di fare
• Ossia nuove modalità di azione
• In letteratura sono presenti delle attività strutturate da svolgere per sviluppare molteplici attività, come per esempio problem solving skills o social skills
(Di Pietro e Dacomo 2007; Caprara et al. 2014)
a) training
• Atteggiamenti:
• Risposta valutativa nei confronti di un oggetto attitudinale
a) training
• Atteggiamenti:
• Risposta valutativa nei confronti di un oggetto attitudinale
• Si basa sulle ‘credenze’ legate ad un oggetto attitudinale
• Ma anche sulle ‘norme’ legate all’oggetto
a) training
• Atteggiamenti:
• Sono target di training in psicologia di comunità
• Comportamenti specifici come per esempio il fumo
a) training
• Atteggiamenti:
• Sono target di training in psicologia di comunità
• Comportamenti specifici come per esempio il fumo
• Specifiche popolazioni come per esempio gli atteggiamenti nei confronti degli immigrati
a) training
• Atteggiamenti:
• Sono target di training in psicologia di comunità
• Riguardano Comportamenti specifici come per esempio il fumo
• O specifiche popolazioni come per esempio gli atteggiamenti nei confronti degli immigrati
• Altamente contestualizzati come per esempio il proprio quartiere
a) training
• Atteggiamenti:
• Modifica degli atteggiamenti di genere nei confronti delle abilità matematiche
a) training
• Atteggiamenti:
• Modifica degli atteggiamenti di genere nei confronti delle abilità matematiche
• Training basato sulle false credenze che le abilità matematiche sia
‘determinate’ e non ‘acquisite’
a) training
• Atteggiamenti:
• Modifica degli atteggiamenti di genere nei confronti delle abilità matematiche
• Training basato sulle false credenze che le abilità matematiche sia
‘determinate’ e non ‘acquisite’
• Esposizione a modelli di donne nella scienza
• (reminiscenze: minaccia dello stereotipo)
a) training
• Abilità sociali
• Questo training si interessa soprattutto (ma non solo) allo sviluppo delle abilità sociali
• Ossia a quelle abilità della persona che permettono di relazionarsi agli altri in maniera efficace
a) training
• Abilità sociali
• Un esempio è il life skills training
a) training
• Abilità sociali
• Un esempio è il life skills training
• L’assunto di questo training è che i comportamenti disfunzionali (come per esempio l'assunzione di sostanze) siano il risultato di un’interazione di fattori relazionali e ambientali ma filtrati dalle variabili individuali
a) training
• Abilità sociali
• Un esempio è il life skills training
• L’assunto di questo training è che i comportamenti disfunzionali (come per esempio l'assunzione di sostanze) sia il risultato di un’interazione di fattori relazionali e ambientali ma filtrati dalle variabili individuali
• È pertanto l’individuo il focus dell’intervento
a) training
• Abilità sociali
• Solitamente agisce su tre aree:
a) training
• Abilità sociali
• Solitamente agisce su tre aree:
• Area delle abilità personali
• Area delle abilità sociali (clima scolastico)
• Area delle conoscenze e abilità a resistere alla pressione dei pari (per esempio nel consumo di sostanze)
a) training
• Area delle abilità personali
• Apprendimento di abilità per fronteggiare efficacemente situazioni emozionali negative (e.g., strategie per abbassare lo stress, per
pensare a soluzioni alternative all’uso di sostanze per modificare l’umore)
a) training
• Area delle abilità sociali
• Promozione di attività (per es. role playing) finalizzate alla comunicazione del disagio e alla sostituzione di modalità di comunicazione disfunzionali (per es. aggressive )
a) training
• Area delle abilità a resistere alla pressione dei pari
• Conoscenze effettive sulle conseguenze negative dell’uso di sostanze
• Dismissing di fenomeni
• Rafforzamento dell’autoefficacia
a) training
• Il training può avere, in riferimento ai modelli di prevenzione già visiti:
• Una dimensione universale (e.g. la popolazione scolastica, per esempio di prevenzione al bullismo)
• Una dimensione selettiva (e.g., alcune scuole che hanno aderito al programma poiché segnalano casi di bullismo)
• Una dimensione indicata (e.g., alcune scuole dove il bullismo ha prevalenza più alta e si vuole evitare la ‘cronicizzazione’ del
fenomeno)
a) training
• Il training può avere:
• Modalità diretta = direttamente con il target di interesse (e.g., studenti)
• Modalità indiretta = per esempio con gli insegnanti che dovranno poi gestire i casi di bullismo e prevenire l’insorgenza di tali
comportamenti
a) training
• Condizioni per l’efficacia del training:
• È fondamentale che ciò che viene appreso nel setting di training sia poi generalizzabile nei contesti reali
a) training
• Condizioni per l’efficacia del training:
• È fondamentale che ciò che viene appreso nel setting di training sia poi generalizzabile nei contesti reali
• Quindi nel training stesso è opportuno far riflettere sulle situazioni in cui ciò che viene appreso può essere applicato
a) training
• Condizioni per l’efficacia del training:
• È fondamentale che ciò che viene appreso nel setting di training sia poi generalizzabile nei contesti reali
• Quindi nel training stesso è opportuno far riflettere sulle situazioni in cui ciò che viene appreso può essere applicato
• Altresì fondamentale collaborare con la rete relazionale al fine di
rendere i contesti (per esempio scolastici) rinforzanti la messa in atto dei comportamenti appresi (insegnanti che valorizzano le risposte per esempio prosociali)
a) training
• Condizioni che cortocircuitano l’efficacia del training:
• Inadeguatezza dello psicologo di comunità a gestire le tecniche
formative (ossia il modo in cui vengono gestite le attività: coinvolge, dirige o semplicemente dice?)
a) training
• Condizioni che cortocircuitano l’efficacia del training:
• Inadeguatezza dello psicologo di comunità a gestire le tecniche
formative (ossia il modo in cui vengono gestite le attività: coinvolge, dirige o semplicemente dice?)
• Inadeguatezza del training rispetto ai bisogni del gruppo co cui si fa formazione (ossia c’è coincidenza tra contenuti del training e i
bisogni?)
a) training
• Condizioni che cortocircuitano l’efficacia del training:
• Inadeguatezza dello psicologo di comunità a gestire le tecniche
formative (ossia il modo in cui vengono gestite le attività: coinvolge, dirige o semplicemente dice?)
• Inadeguatezza del training rispetto ai bisogni del gruppo co cui si fa formazione (ossia c’è coincidenza tra contenuti del training e i
bisogni?)
• Inadeguatezza a creare un vero gruppo di lavoro, di saldare i
partecipanti tra loro e rispetto agli obiettivi del training (pericolo di sabotaggio da parte dei partecipanti)