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Nel calcolo sono stati considerati i carichi in base all’applicazione delle normative vigenti, D.M. 14 Gennaio 2008.

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77 4.5 Analisi dei carichi principali

Nel calcolo sono stati considerati i carichi in base all’applicazione delle normative vigenti, D.M. 14 Gennaio 2008.

Azione della Neve

Il carico neve sulle coperture è stato valutato con la seguente espressione:

  =   ∙   ∙ ∙ 

dove:

  è il valore di riferimento del carico neve al suolo (Zona 2 a s < 200m) = 100 daN/m 2 µ i = coeff. di forma coperture (0° ≤ α ≤ 30°) = 0,8

C e e C t = coeff. di esposizione e coeff. termico assunti entrambi uguali a 1.

  =   ∙   ∙ ∙  = 0.8 ∙ 100 ∙ 1 ∙ 1 = 80 daN/m  Carichi permanenti

Oltre ai pesi propri delle murature delle travi, dei pilastri e della scala, sono stati valutati:

Carico permanente sul solaio piano primo:

− Peso proprio solaio = 350 daN/m 2 (laterizio+soletta)

− Sottofondo = 50 daN/m 2

− Intonaco = 30 daN/m 2

− Pavimentazione = 70 daN/m 2

− Tramezze = 80 daN/m 2

Carico permanente sul solaio di copertura:

− Peso proprio solaio = 280 daN/m 2

− Intonaco = 30 daN/m 2

− Copertura metallica= 40 daN/m 2 Carico permanente murature perimetrali

Le tamponature sono costituite da una doppia fodera di laterizi forati da 12+8 cm.

Il peso per unità di volume è assunto pari a 11 kN/m 3 ;stante ad un’altezza media di interpiano di 3,4 m , alle travi di bordo è stato applicato un carico permanente di :

peso specifico muratura in laterizio : 1100 daN/m 3 parete muraria in laterizio con intonaco sulle due facce:

peso unitario parete (s=20 cm) =0,2x 1100= 220 daN/ m 2

considerando anche l’intonaco: 60 daN/m 2

Totale carico tamponamento 280 daN/m 2

In corrispondenza della tamponatura con aperture il valore del carico è stato

ridotto del 30%, e assunto pari a: 200 daN/m 2 .

(2)

78 Carichi accidentali

Sui solai del primo e secondo piano è stato considerato un carico accidentale uniformemente distribuito di 300 daN/m 2 come previsto da D.M. 14-01-2008 per ambienti suscettibili di affollamento di categoria C1.

Azione del Vento

La pressione del vento è data dall’espressione:

p = q b × c e × c p × c d dove:

q b è la pressione cinetica di riferimento c e è il coefficiente di esposizione

c p è il coefficiente di forma (o coefficiente aerodinamico), funzione della tipologia e della geometria della costruzione e del suo orientamento rispetto alla direzione del vento. Il suo valore può essere ricavato da dati suffragati da opportuna documentazione o da prove sperimentali in galleria del vento;

c d è il coefficiente dinamico con cui si tiene conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneità delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alle vibrazioni strutturali.

Pressione Cinetica di Riferimento

La pressione cinetica di riferimento q b (in N/m²) è data dall’espressione:

 ∙∙  

dove:

V b è la velocità di riferimento del vento (in m/s);

ρ è la densità dell’aria assunta convenzionalmente costante e pari a 1,25 kg/m 3 . La velocità di riferimento V b è il valore caratteristico della velocità del vento a 10 m dal suolo su un terreno di categoria di esposizione II (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008), mediata su 10 minuti e riferita ad un periodo di ritorno di 50 anni. In mancanza di specifiche ed adeguate indagini statistiche V b è data dall’espressione:

V b = v b,0 per a s ≤ a 0

V b = V b,0 + k a (a s – a 0 ) per a 0 < a s ≤ 1500 m

dove:

(3)

79

V b,0 , a 0 , k a sono parametri forniti nella Tab. 1 (Tab. 3.3.I D.M. 14/01/2008) e legati alla regione in cui sorge la costruzione in esame, in funzione delle zone definite in Fig. 3.3.1 (D.M. 14/01/2008);

a s è l’altitudine sul livello del mare (in m) del sito ove sorge la costruzione.

Nel caso in esame, l’edificio è collocato ad Arcola(SP), si ha:

a s = 86 m sul livello del mare (altitudine di Arcola)

In base alla mappa delle zone in cui è suddiviso il territorio in Fig.4.5.2, Arcola ricade in Zona 7, ed è caratterizzata dai seguenti parametri ricavati dalla Tab. 4.5.1:

V b,0 = 28 m/s a 0 = 1000 m/s K a = 0,015 1/s Essendo :

a s ≤ a 0 allora:

V b = V b,0 = 28 m/s Per nostra costruzione si ha:

   ∙ , !

" # $∙ (&"   )   ()* + " ⁄ 

(4)

80

Tabella 4.5.1 - Valori dei parametri v b,0 , a 0 , k a (Tabella 3.3.1 - DM 14/01/2008)

Zona Descrizione v b0

[m/s]

a 0 [m] k a

[1/s]

1 Valle d'Aosta. Piemonte. Lombardia. Trentino Alto Adige. Veneto.

Friuli Venezia Giulia (con l'eccezione della provincia di Trieste)

25 1000 0,010

2 Emilia Romagna 25 750 0,015

3 Toscana. Marche. Umbria. Lazio. Abruzzo. Molise. Puglia. Campania.

Basilicata. Calabria (esclusa la provincia di Reggio Calabria)

27 500 0,020

4 Sicilia e provincia di Reggio Calabria 23 500 0,020

5 Sardegna (zona a oriente della retta congiungente Capo Teulada con risola di Maddalena)

28 750 0,015

6 Sardegna (zona a occidente della retta congiungente Capo Teulada con risola di Maddalena)

28 500 0,020

7 Liguria 28 1000 0,015

8 Provincia di Trieste 30 1500 0,010

9 Isole (con l'eccezione di Sicilia e Sardegna) e mare aperto 31 500 0,020

Figura 4.5.2 – Mappa delle zone in cui è suddiviso il territorio italiano (Figura 3.3.1 - DM 14/01/2008)

(5)

81 Coefficiente di Esposizione

Il coefficiente di esposizione ce dipende dall’altezza z sul suolo del punto considerato, dalla topografia del terreno, e dalla categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione. In assenza di analisi specifiche che tengano in conto la direzione di provenienza del vento e l’effettiva scabrezza e topografia del terreno che circonda la costruzione, per altezze sul suolo non maggiori di z = 200 m, esso è dato dalla formula:

-(.) = /0  ∙ 1 ∙ 23  4 4

5 $ [7 + 1 ∙ 23 4 4

5 ] per z≥z min c e (z) = c e (z min ) per z<z min dove:

k r , z 0 , z min sono assegnati in Tab. 4.5.5 (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008) in funzione della categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione;

C t è il coefficiente di topografia.

Tabella 4.5.3 - Classi di rugosità del terreno (Tabella 3.3.III - DM 14/01/2008)

Classe di rugosità del

terreno Descrizione

A Aree urbane in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da edifici la cui altezza media superi i 15m

B Aree urbane (non di classe A), suburbane- industriali e boschive

C Aree con ostacoli diffusi (alberi, case. muri, recinzioni); aree con rugosità non riconducibile alle classi A, B, D

D Aree prive di ostacoli (aperta campagna, aeroporti, aree agricole, pascoli, zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate, mare, laghi…) L'assegnazione della classe di rugosità non dipende dalla conformazione orografica e topografica del terreno.

Affinché una costruzione possa dirsi ubicata in classe A o B è necessario che la situazione che

contraddistingue la classe permanga intorno alla costruzione per non meno di 1 km e comunque non meno

di 20 volte l'altezza della costruzione. Laddove sussistano dubbi sulla scelta della classe di rugosità, a meno

di analisi dettagliate, verrà assegnata la classe più sfavorevole.

(6)

82

Figura 4.5.4 - Definizione delle categorie di esposizione (Figura 3.3.2 - DM 14/01/2008) Tabella 4.5.5 - Parametri per la definizione dei coefficiente di esposizione (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008)

Categoria di esposizione del sito k r Z 0 [m] z min [m]

I 0,17 0,01 2

II 0,19 0,05 4

III 0,20 0,10 5

IV 0,22 0,30 8

V 0,23 0,70 12

Arcola (SP) è situata in zona 7, ad una altitudine di 86 m sul livello del mare, ad una distanza dal mare stimata sui 15 Km. Supponiamo che l’edificio in questione sia in zona abitata, la classe di rugosità è dunque la C.

In mancanza di analisi specifiche, la categoria di esposizione è assegnata nella Fig. 4.5.4 (Figura 3.3.2 - DM 14/01/2008) in funzione della posizione geografica del sito ove sorge la costruzione e della classe di rugosità del terreno definita in Tab. 4.5.3 (Tabella 3.3.III - DM 14/01/2008).

Dunque l’edificio, in base alla Fig. 4.5.4 (Figura 3.3.2 - DM 14/01/2008) si colloca in categoria di esposizione III. Dalla Tab. 4.5.5 (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008) si ricava:

K r = 0,20 Z 0 = 0,10m

Z min = 5m

Si assume Z = 9,2 m essendo 9,2 m l’altezza del punto più alto della trave della copertura nello schema strutturale della Scuola di Arcola (SP).

Il coefficiente di topografia C t è posto generalmente pari a 1, sia per le zone pianeggianti

sia per quelle ondulate, collinose e montane. In questo caso, la Fig. 4.5.6 (Figura 3.3.3 - DM

14/01/2008) riporta le leggi di variazione di Ce per le diverse categorie di esposizione.

(7)

83

Figura 4.5.6 - Andamento del coefficiente di esposizione c e con la quota (per Ct = 1) (Figura 3.3.3 - DM 14/01/2008)

Dunque, essendo 9,2 m > 5m allora Z ≥ Zmin, per la nostra costruzione si ha:

-(.) = /0  ∙ 1 ∙ 23 : .

. * ; [7 + 1 ∙ 23 . . * ]

-(9,2) = 0,20  ∙ 1 ∙ 23  *,* ), $ [7 + 1 ∙ 23 *,* ), ]= 2,083

Per la nostra costruzione Ce = 2,08.

Si tratta dello stesso valore ricavabile dalla Fig. 4.5.6 (Figura 3.3.3 - DM 14/01/2008).

Coefficiente Dinamico

Il coefficiente dinamico tiene in conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneità delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alla risposta dinamica della struttura. Esso può essere assunto cautelativamente pari ad 1 nelle costruzioni di tipologia ricorrente, quali gli edifici di forma regolare non eccedenti 80 m di altezza ed i capannoni industriali. Dunque:

Cd=1.

Coefficiente di Forma

In assenza di valutazioni più precise, suffragate da opportuna documentazione o prove sperimentali in galleria del vento, per il coefficiente di forma si assumono i valori riportati ai punti seguenti, con l’avvertenza che si intendono positive le pressioni dirette verso l’interno delle costruzioni.

Per la valutazione della pressione esterna su edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate, curve, si assumerà (vedere figura 4.5.7, con α espresso in gradi):

- per elementi sopravvento (cioè direttamente investiti dal vento), con inclinazione

sull’orizzontale α ≥ 60°, c pe = + 0,8

(8)

84

- per elementi sopravvento, con inclinazione sull’orizzontale 20° < α < 60°, c pe = +0,03α - 1

- per elementi sopravvento, con inclinazione sull’orizzontale 0° ≤ α ≤ 20° e per elementi sottovento (intendendo come tali quelli non direttamente investiti dal vento o quelli investiti da vento radente) c pe = - 0,4.

Figura 4.5.7 - Valori assunti da cpe al variare di α

(Figura C3.3.2 - Bozza di Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni)

Per la valutazione della pressione interna si assumerà (vedere Fig. 4.5.8) , scegliendo il segno che dà luogo alla combinazione più sfavorevole:

- per costruzioni che hanno (o possono anche avere in condizioni eccezionali) una parete con aperture di superficie minore di 1/3 di quella totale: c pi = ± 0,2

- per costruzioni che hanno (o possono anche avere in condizioni eccezionali) una parete con aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale: c pi = + 0,8 quando la parete aperta è sopravvento, c pi = - 0,5 quando la parete aperta è sottovento o parallela al vento;

- per costruzioni che presentano su due pareti opposte, normali alla direzione del vento,

aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale: c pe + c pi = ± 1,2 per gli

elementi normali alla direzione del vento, c pi = ± 0,2 per i rimanenti elementi.

(9)

85

Figura 4.5.8 - Coefficienti di forma per gli edifici

(Figura C3.3.3 - Circolare per l’applicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni)

Nel caso in esame, la situazione è questa (schematizzata con una sezione semplificata):

α

=

Essendo α = 0⁰, cioè avendo una copertura piana, si assumere per la pressione esterna:

C pe = -0,4

c pe è un valore in accordo con quanto previsto in Fig. 4.

Assumendo per la costruzione una parete con aperture di superficie minore di 1/3 di quella totale, per la pressione interna si ha quindi un valore:

c pi = ± 0,2

(10)

86

Nel caso di venti provenienti da tutti i lati ed assumendo in prima approssimazione pareti con aperture di superficie minori del 33% di quella totale, in accordo con la Fig.

4.5.8, si distinguono i vari casi ed una sezione approssimativa di come è stato schematizzato il vento:

α

=

Direzione del Vento

Cpi=±0,2 Cpe=-0,4

Cpe=+0,8

Cpe=-0,4

Si ha:

c p = c pe + c pi

In conclusione la pressione del vento agente sulla costruzione è la seguente:

p = q b × c e × c p × c d Pressione del vento sugli elementi:

2

1 3

assumendo C pi = -0,2

Elemento 1 sopravento p = 490 * 2,08 * (0,8-0,2) * 1= 611,52 N/m 2 = 0,612 KN/m 2 Elemento 3 sottovento p = 490 * 2,08 * (-0,4-0,2) * 1= 611,52 N/m 2 = -0,612 KN/m 2 Elemento 2 p = 490 * 2,08 * (-0,4-0,2) * 1= 611,52 N/m 2 = -0,612 KN/m 2

assumendo C pi = +0,2

Elemento 1 sopravento p = 490 * 2,08 * (0,8+0,2) * 1= 1019,2 N/m 2 = 1,02 KN/m 2

Elemento 3 sottovento p = 490 * 2,08 * (-04+0,2) * 1= -203,84 N/m 2 = -0,204 KN/m 2

Elemento 2 p = 490 * 2,08 * (-04+0,2) * 1= -203,84 N/m 2 = -0,204 KN/m 2

(11)

87 Dunque, la situazione è data dai seguenti venti:

α

=

Direzione del Vento

1,02 KN/mq

0,612 KN/mq

0,612 KN/mq

(12)

88 4.6 Combinazioni delle azioni statiche

Secondo la normativa vigente ai fini delle verifiche degli stati limite si definiscono le seguenti combinazioni delle azioni:

- Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU):

γ G1 ⋅G 1 + γ G2 ⋅G 2 + γ P ⋅P + γ Q1 ⋅Q k1 + γ Q2 ⋅ψ 02 ⋅Q k2 + γ Q3 ⋅ψ 03 ⋅Q k3 + …

- Combinazione caratteristica (rara), generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) irreversibili, da utilizzarsi nelle verifiche alle tensioni ammissibili:

G 1 + G 2 + P + Q k1 + ψ 02 ⋅Q k2 + ψ 03 ⋅Q k3 + …

- Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) reversibili:

G 1 + G 2 +P+ ψ 11 ⋅Q k1 + ψ 22 ⋅Q k2 + ψ 23 ⋅Q k3 + …

- Combinazione quasi permanente (SLE), generalmente impiegata per gli effetti a lungo termine:

G 1 + G 2 + P + ψ 21 ⋅Q k1 + ψ 22 ⋅Q k2 + ψ 23 ⋅Q k3 + …

- Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione sismica E:

E + G 1 + G 2 + P + ψ 21 ⋅Q k1 + ψ 22 ⋅Q k2 + …

- Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati limite ultimi connessi alle azioni eccezionali di progetto A d :

G 1 + G 2 + P + A d + ψ 21 ⋅Q k1 + ψ 22 ⋅Q k2 + ...

Nelle combinazioni per SLE, si intende che vengono omessi i carichi Q kj che danno un contributo favorevole ai fini delle verifiche e, se del caso, i carichi G2. Altre combinazioni sono da considerare in funzione di specifici aspetti (p. es. fatica, ecc.).

Tabella 1.6.1 - Valori dei coefficienti di combinazione (Tabella 2.5.I - DM 14/01/2008)

Categoria/Azione variabile Ψ 0j Ψ 1j Ψ 2j

Categoria A Ambienti ad uso residenziale 0.7 0.5 0.3

Categoria B Uffici 0.7 0.5 0.3

Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento 0.7 0.7 0.6

Categoria D Ambienti ad uso commerciale 0.7 0.7 0.6

Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale 1.0 0.9 0.8 Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso < 30 kN) 0.7 0.7 0.6 Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30 kN) 0.7 0.5 0.3

Categoria H Copertine 0.0 0.0 0.0

Vento 0.6 0.2 0.0

Neve (a quota < 1000 m s.l.m.) 0.5 0.2 0.0

Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) 0.7 0.5 0.2

Variazioni termiche 0.6 0.5 0.0

(13)

89

Nelle verifiche agli stati limite ultimi si distinguono:

- lo stato limite di equilibrio come corpo rigido: EQU

- lo stato limite di resistenza della struttura compresi gli elementi di fondazione: STR - lo stato limite di resistenza del terreno: GEO

La Tabella 2.6.I fornisce i valori dei coefficienti parziali delle azioni da assumere per la determinazione degli effetti delle azioni nelle verifiche agli stati limite ultimi.

Per le verifiche nei confronti dello stato limite ultimo di equilibrio come corpo rigido (EQU) si utilizzano i coefficienti parziali ɣ F relativi alle azioni riportati nella colonna EQU delle Tabelle sopra citate.

Nelle verifiche nei confronti degli stati limite ultimi strutturali (STR) e geotecnici (GEO) si possono adottare, in alternativa, due diversi approcci progettuali.

Nell’Approccio 1 si impiegano due diverse combinazioni di gruppi di coefficienti parziali, rispettivamente definiti per le azioni (A), per la resistenza dei materiali (M) e, eventualmente, per la resistenza globale del sistema (R). Nella Combinazione 1 dell’Approccio 1, per le azioni si impiegano i coefficienti ɣ F riportati nella colonna A1 delle Tabelle sopra citate. Nella Combinazione 2 dell’Approccio 1, si impiegano invece i coefficienti ɣ F riportati nella colonna A2.

Nell’Approccio 2 si impiega un’unica combinazione dei gruppi di coefficienti parziali

definiti per le Azioni (A), per la resistenza dei materiali (M) e, eventualmente, per la

resistenza globale (R). In tale approccio, per le azioni si impiegano i coefficienti ɣ F riportati

nella colonna A1.

(14)

90

Tabella 4.6.2 - Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni nelle verifiche SLU (Tabella 2.6.I - DM 14/01/2008)

Coefficiente

ɣ F

EQU A1 STR

A2 GEO

Carichi permanenti

favorevoli sfavorevoli

ɣ G1 0.9

1,1

1,0 1,3

1.0 1.0 Carichi

permanenti non strutturali (1)

favorevoli sfavorevoli

ɣ G2 0.0

1.5

0.0 1.5

0,0 1.3

Carichi variabili

favorevoli sfavorevoli

ɣ Qi 0.0

1,5

0.0 1,5

0.0 1.3

(1) Nel caso in cui i carichi permanenti non strutturali (ad es. carichi permanenti portati) siano compiutamente definiti si potranno adottare per essi gli stessi coefficienti validi per le azioni

Nella Tab. 4.6.2 il significato dei simboli è il seguente:

ɣ G1 coefficiente parziale del peso proprio della struttura, nonché del peso proprio del terreno e dell’acqua, quando pertinenti;

ɣ G2 coefficiente parziale dei pesi propri degli elementi non strutturali;

ɣ Qi coefficiente parziale delle azioni variabili.

Nelle nostra trattazione si è scelto di usare l’Approccio 2 che impiega un’unica combinazione utilizzando i coefficienti riportati nella colonna A1.

Sono riportati in seguito i casi di carico e le varie combinazioni utilizzati nel modello di calcolo:

G1_ DEAD Peso permanente dovuto a tutti gli elementi strutturali G1_solaio Peso permanente dovuto ai solai

G2_Tramezzi Peso proprio della tramezzature interne G2_Tamp. Peso proprio delle tamponature esterne

V 1 Vento in direzione 1

V 2 Vento in direzione 2

V 3 Vento in direzione 3

V 4 Vento in direzione 4

N Neve

Sovr.Esercizio

(15)

91

ψ 0j ψ 1j ψ 2j

Permanenti (G1) (Permanenti) --- --- ---

Permanenti (G2) Categoria A Ambienti ad uso residenziale 0,7 0,5 0,3

Variabili (Q) Categoria B Uffici 0,7 0,5 0,3

Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento 0,7 0,7 0,6

Indici per la scuola di Arcola Categoria D Ambienti ad uso commerciale 0,7 0,7 0,6

Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale 1 0,9 0,8 Categoria F Rimesse e parcheggi (per auto con peso ≤ 30kN) 0,7 0,7 0,6 Categoria G Rimesse e parcheggi (per auto con peso > 30kN) 0,7 0,5 0,3

Categoria H Coperture 0 0 0

Vento 0,6 0,2 0

Neve (a quota ≤ 1000 m s.l.m.) 0,5 0,2 0

Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) 0,7 0,5 0,2

Variazioni termiche 0,6 0,5 0

ɣ qi permanenti G1 favorevole 1 sfavorevole 1,3

ɣ qi permanenti non strutturali G2

favorevole 0 sfavorevole 1,5

ɣ qi variabili Qi favorevole 0

sfavorevole 1,5

(16)

92 Combinazioni allo SLU

princ. : Neve

vento 1

COMB1 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V1 1,05 Sovr.

COMB2 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V1 0 Sovr.

COMB3 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V1 1,05 Sovr.

COMB4 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V1 1,05 Sovr.

COMB5 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V1 0 Sovr.

COMB6 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V1 0 Sovr.

COMB7 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V1 0 Sovr.

COMB8 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V1 1,05 Sovr.

vento 2

COMB9 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V2 1,05 Sovr.

COMB10 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V2 0 Sovr.

COMB11 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V2 1,05 Sovr.

COMB12 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V2 1,05 Sovr.

COMB13 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V2 0 Sovr.

COMB14 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V2 0 Sovr.

COMB15 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V2 0 Sovr.

COMB16 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V2 1,05 Sovr.

vento 3

COMB17 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V3 1,05 Sovr.

COMB18 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V3 0 Sovr.

COMB19 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V3 1,05 Sovr.

COMB20 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V3 1,05 Sovr.

COMB21 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V3 0 Sovr.

COMB22 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V3 0 Sovr.

COMB23 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V3 0 Sovr.

COMB24 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V3 1,05 Sovr.

vento 4

COMB25 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V4 1,05 Sovr.

COMB26 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V4 0 Sovr.

COMB27 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0 V4 1,05 Sovr.

COMB28 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V4 1,05 Sovr.

COMB29 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V4 0 Sovr.

COMB30 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0,9 V4 0 Sovr.

COMB31 1,3 G1 1,5 G2 0 N 0,9 V4 0 Sovr.

COMB32 1,3 G1 1,5 G2 1,5 N 0 V4 1,05 Sovr.

princ. : Vento vento 1

COMB33 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V1 0,75N 1,05 Sovr.

COMB34 1,3 G1 1,5 G2 0 V1 0 N 0 Sovr.

COMB35 1,3 G1 1,5 G2 0 V1 0 N 1,05 Sovr.

(17)

93

COMB36 1,3 G1 1,5 G2 0 V1 0,75 N 1,05 Sovr.

COMB37 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V1 0 N 0 Sovr.

COMB38 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V1 0,75 N 0 Sovr.

COMB39 1,3 G1 1,5 G2 0 V1 0,75 N 0 Sovr.

COMB40 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V1 0 N 1,05 Sovr.

vento 2

COMB41 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V2 0,75N 1,05 Sovr.

COMB42 1,3 G1 1,5 G2 0 V2 0 N 0 Sovr.

COMB43 1,3 G1 1,5 G2 0 V2 0 N 1,05 Sovr.

COMB44 1,3 G1 1,5 G2 0 V2 0,75 N 1,05 Sovr.

COMB45 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V2 0 N 0 Sovr.

COMB46 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V2 0,75 N 0 Sovr.

COMB47 1,3 G1 1,5 G2 0 V2 0,75 N 0 Sovr.

COMB48 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V2 0 N 1,05 Sovr.

vento 3

COMB49 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V3 0,75N 1,05 Sovr.

COMB50 1,3 G1 1,5 G2 0 V3 0 N 0 Sovr.

COMB51 1,3 G1 1,5 G2 0 V3 0 N 1,05 Sovr.

COMB52 1,3 G1 1,5 G2 0 V3 0,75 N 1,05 Sovr.

COMB53 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V3 0 N 0 Sovr.

COMB54 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V3 0,75 N 0 Sovr.

COMB55 1,3 G1 1,5 G2 0 V3 0,75 N 0 Sovr.

COMB56 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V3 0 N 1,05 Sovr.

vento 4

COMB57 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V4 0,75N 1,05 Sovr.

COMB58 1,3 G1 1,5 G2 0 V4 0 N 0 Sovr.

COMB59 1,3 G1 1,5 G2 0 V4 0 N 1,05 Sovr.

COMB60 1,3 G1 1,5 G2 0 V4 0,75 N 1,05 Sovr.

COMB61 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V4 0 N 0 Sovr.

COMB62 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V4 0,75 N 0 Sovr.

COMB63 1,3 G1 1,5 G2 0 V4 0,75 N 0 Sovr.

COMB64 1,3 G1 1,5 G2 1,5 V4 0 N 1,05 Sovr.

princ. : Sovr.

vento 1 COMB65 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75N 0,9 V1 COMB66 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0 V1 COMB67 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0,9 V1 COMB68 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0,9 V1 COMB69 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0 V1 COMB70 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75 N 0 V1 COMB71 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0 V1 COMB72 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0,9 V1

vento 2

COMB73 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75N 0,9 V2

COMB74 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0 V2

(18)

94

COMB75 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0,9 V2 COMB76 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0,9 V2 COMB77 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0 V2 COMB78 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75 N 0 V2 COMB79 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0 V2 COMB80 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0,9 V2

vento 3 COMB81 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75N 0,9 V3 COMB82 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0 V3 COMB83 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0,9 V3 COMB84 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0,9 V3 COMB85 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0 V3 COMB86 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75 N 0 V3 COMB87 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0 V3 COMB88 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0,9 V3

vento 4

COMB89 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75N 0,9 V4

COMB90 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0 V4

COMB91 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0 N 0,9 V4

COMB92 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0,9 V4

COMB93 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0 V4

COMB94 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0,75 N 0 V4

COMB95 1,3 G1 1,5 G2 0 Sovr. 0,75 N 0 V4

COMB96 1,3 G1 1,5 G2 1,5 Sovr. 0 N 0,9 V4

(19)

95 4.7 Carichi sugli elementi principali

Riassumendo i carichi statici valutati, si possono distribuire sui telai principali attraverso l’area d’ influenza di ogni elemento.

Carico Neve 0,8 [kN m ⁄ ] 

Carico permanente sui solai piano rialzato,

piano primo 5,00 [kN m ⁄ ] 

Carico permanente sul piano di copertura 3,50 [kN m ⁄ ] 

Tramezzature interne 0,8 [kN m ⁄ ] 

Carichi permanenti murature perimetrali parete senza aperture 2,80 [kN m ⁄ ]  parete con aperture 2,00 [kN m ⁄ ]  Sovraccarico accidentale (categoria C1) 3,00 [kN m ⁄ ]  Vento (in ogni direzione) sopra vento 1,00 [kN m ⁄ ]  sotto vento 0,6 [kN m ⁄ ]  Si riportano anche i carichi statici denominati sul programma di calcolo:

Piano Rialzato e Piano Primo Telaio A

G1_solaio = 5,00 [kN m ⁄ ] x 6,15/2 [m] =15,375 [kN/m] ≈ 15[kN/m]  G2_Tramezzi= 0,8 [kN m ⁄ ] x 6,15/2 [m] =2,46 [kN/m] ≈ 2,5[kN/m]  G2_Tamp.= 2 [kN m ⁄ ] x 3,40 [m] =6,8 [kN/m] 

Sovr.Esercizio= 3 [kN m ⁄ ] x 6,15/2 [m] =9,2 [kN/m]  Telaio C

G1_solaio = 15,00 [kN m ⁄ ]+5,00[kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =22,6 [kN/m]  G2_Tramezzi= 2,5 [kN m ⁄ ]+0,8[kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =3,8 [kN/m]  Sovr.Esercizio= 9,2 [kN m ⁄ ]+3[kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =13,8 [kN/m]  G1_ DEAD Peso permanente dovuto a tutti gli elementi strutturali G1_solaio Peso permanente dovuto ai solai

G2_Tramezzi Peso proprio della tramezzature interne G2_Tamp. Peso proprio delle tamponature esterne

V 1 Vento in direzione 1

V 2 Vento in direzione 2

V 3 Vento in direzione 3

V 4 Vento in direzione 4

N Neve

Sovr.Esercizio

(20)

96 Nella parte dove è presente l’ingresso principale:

G1_solaio = 5,00 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =7,6 [kN/m]  G2_Tramezzi= 0,8 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =1,2 [kN/m]  Sovr.Esercizio= 3 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =4,6 [kN/m]  Telaio E

G1_solaio = 5,00 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =7,6 [kN/m]  G2_Tramezzi= 0,8 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =1,2 [kN/m]  G2_Tamp.= 2 [kN m ⁄ ] x 3,40 [m] =6,8 [kN/m] 

Sovr.Esercizio= 3 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =4,6 [kN/m]  Telaio 5 e Telaio 12

G1_solaio = 5,00 [kN m ⁄ ] x 6/2 [m] =15[kN/m]  G2_Tramezzi= 0,8 [kN m ⁄ ] x 6/2 [m] =2,4 [kN/m]  G2_Tamp.= 2 [kN m ⁄ ] x 3,40 [m] = 6,8 [kN/m]  Sovr.Esercizio= 3 [kN m ⁄ ] x 6/2 [m] = 9 [kN/m]  Telaio 8 e Telaio 10

G1_solaio = 15+5,00 [kN m ⁄ ] x 2,45/2 [m] ≈ 21[kN/m] 

G2_Tramezzi= 2,4 [kN/m] +0,8[kN m ⁄ ] x 2,45/2 [m] =3,4 [kN/m]  Sovr.Esercizio= 9 [kN/m] +3[kN m ⁄ ] x 2,45/2 [m] = 12,7 [kN/m]  Per l’ ultimo elemento laterale trave del telaio considerato, va aggiunto:

G2_Tamp.= 2 [kN m ⁄ ] x 3,40 [m] = 6,8 [kN/m]  Telaio 1, Telaio 6, Telaio 11, Telaio D, Telaio N e Telaio O G2_Tamp.= 2,8 [kN m ⁄ ] x 3,40 [m] = 9,5 [kN/m] 

Piano di Copertura Telaio A

G1_solaio = 3,50 [kN m ⁄ ] x 6,15/2 [m] =10,8 [kN/m]  Neve = 0,8 [kN m ⁄ ] x 6,15/2 [m] =2,5 [kN/m] 

Telaio C

G1_solaio = 3,50 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] +10,8 [kN/m] ≈ 16 [kN/m]  Neve = 0,8 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] +2,5[kN/m] =3,7 [kN/m] 

Telaio E

G1_solaio = 3,50 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =5,3 [kN/m] 

Neve = 0,8 [kN m ⁄ ] x 3,05/2 [m] =1,2 [kN/m] 

(21)

97 Telaio 5 e Telaio 12

G1_solaio = 3,50 [kN m ⁄ ] x 6/2 [m] = 10,5 [kN/m]  Neve = 0,8 [kN m ⁄ ] x 6/2 [m] =2,4 [kN/m] 

Telaio 8 e Telaio 10

G1_solaio = 3,50 [kN m ⁄ ] x 6/2 [m] + 3,50[kN m  ⁄ ] x 2,45/2 [m] = 14,8 [kN/m]  Neve = 0,8 [kN m ⁄ ] x 2,45/2 [m] + 2,4 [kN/m] = 3,4 [kN/m] 

Valutazione del Vento

Il vento è contrastato dagli elementi più rigidi, che sono costituiti dai solai ai vari livelli.

Quindi l’azione dovuta al vento è stata applicata agli elementi trave lungo il perimetro dell’edificio.

Vento V1

Telaio 1, Telaio 5 e Telaio 8

sopravento piano rialzato 1,00 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m]=1,7 [kN/m]  piano primo 1,00 [kN m ⁄ ]· 3,4 [m]= 3,4 [kN/m]  copertura 1,00 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m]=1,7 [kN/m]  Telaio 11 e Telaio 12

sottovento piano rialzato 0,6 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m] ≈ 1,0 [kN/m]  piano primo 1,00 [kN m ⁄ ]· 3,4 [m]≈ 2,0 [kN/m]  copertura 0,6 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m] ≈ 1,0 [kN/m]  Sulle travi in copertura:

Telaio A, Telaio B 0,6 [kN m ⁄ ]· 6,15/2 [m] = 1,85 [kN/m] 

Telaio C 0,6 [kN m ⁄ ]· 6,15/2 [m] + 0,6[kN m  ⁄ ]· 3,05/2 [m] = 2,75 [kN/m]  Telaio D 0,6 [kN m ⁄ ]· 12,30 [m] = 7,4 [kN/m] 

Telaio E 0,6 [kN m ⁄ ]· 3,05/2 [m] = 0,92 [kN/m]  Parte Telaio D e Telaio E lato ingresso principale:

0,6 [kN m ⁄ ]· 3,05/2 [m] + 0,6[kN m  ⁄ ]· 9,5 [m] = 6,6 [kN/m]  Telaio N 0,6 [kN m ⁄ ]· 9,5 [m] = 5,7 [kN/m] 

Telaio O 0,6 [kN m ⁄ ]· 12,30 [m] = 7,4 [kN/m] 

(22)

98 Vento V2

Telaio A, Telaio B e Telaio D

sopravento piano rialzato 1,00 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m]=1,7 [kN/m]  piano primo 1,00 [kN m ⁄ ]· 3,4 [m]= 3,4 [kN/m]  copertura 1,00 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m]=1,7 [kN/m]  Telaio E, Telaio N e Telaio O

sottovento piano rialzato 0,6 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m] ≈ 1,0 [kN/m]  piano primo 1,00 [kN m ⁄ ]· 3,4 [m]≈ 2,0 [kN/m]  copertura 0,6 [kN m ⁄ ]·3,4/2 [m] ≈ 1,0 [kN/m]  Sulle travi in copertura:

Telaio 1 0,6 [kN m ⁄ ]· 7,70 [m] = 4,6 [kN/m]  Telaio 5, Telaio 12 0,6 [kN m ⁄ ]· 6/2 [m] = 1,8 [kN/m] 

Telaio 6 0,6 [kN m ⁄ ]· 7,70 [m]+0,6[kN m  ⁄ ]· 4,35 [m]≈ 7,2 [kN/m]  Telaio 8, Telaio 10 0,6 [kN m ⁄ ]· 6/2 [m]+0,6[kN m  ⁄ ]· 2,45/2 [m]≈ 2,5 [kN/m]  Per l’ ultimo elemento laterale trave del telaio considerato :

0,6 [kN m ⁄ ]· 2,45/2 [m]≈ 0,7 [kN/m]  Telaio 11 0,6 [kN m ⁄ ]· 4,35 [m]= 2,6 [kN/m] 

Vento V3

I valori di tale azione sono identici ai valori in modulo cambiati di segno del Vento V1.

Telaio 11,Telaio 12 sopravento

Telaio 1, Telaio 5, Telaio 8(ultimo elemento) sottovento Telaio A, B, C, D, E, N, O travi in copertura

Vento V4

I valori di tale azione sono identici ai valori in modulo cambiati di segno del Vento V2.

Telaio O, N, E sopravento

Telaio A, B, D sottovento

Telaio 1, 5, 6, 8, 10, 11, 12 travi in copertura

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