7. Modellazione
Il modello di calcolo rappresenta a sintesi del processo mediante il quale una struttura e le azioni che su essa agiscono sono ridotte ad uno schema. Il ricorso a questa semplificazione è necessario in quanto nella realtà i sistemi sono piuttosto complessi e hanno il comportamento influenzato da molte variabili. Il processo di modellazione si sviluppa su più livelli: modellazione dell’azione sismica, modellazione dei materiali strutturali e modellazione della struttura.
Scopo della modellazione è di simulare in modo realistico il comportamento statico e dinamico globale della struttura, in termini di sollecitazioni, deformazioni e di tensione. La modellazione deve sintetizzare al meglio le variabili che più influenzano il comportamento dell’edificio. La procedura della modellazione coinvolge la struttura, le azioni su essa agenti e le strutture di interazione, come ad esempio il terreno per le opere di fondazione, che vanno tradotte in una serie di assunzioni e ipotesi. In questo modo si analizza il modello come un’unica entità.
Nella modellazione della struttura si possono distinguere due fasi: la modellazione fisica e quella matematica. Nella prima si individuano gli elementi (strutturali e non) che influenzano in maniera significativa il comportamento sismico della struttura e si eliminano tutti quelli che risultano invece superflui. Nella seconda si definisce la procedura per riprodurre il comportamento dei singoli componenti strutturali. Quindi la modellazione deve essere concepita in modo da simulare il reale comportamento dinamico, dando più importanza ai dettagli che caratterizzano maggiormente la dinamico globale.
Negli ultimi anni si sono diffusi i modelli tridimensionali: le Norme Tecniche
per le Costruzioni stesse dichiarano che , “il modello deve essere tridimensionale e
rappresentare in modo adeguato le distribuzioni spaziali di massa, rigidezza e
resistenza, con particolare attenzione alle situazioni nelle quali componenti
orizzontali dell’azione sismica possono produrre forze d’inerzia verticali (travi di grande luce, sbalzi significativi, etc.).”
1Lla procedura in grado di fornire risultati soddisfacenti è quella che utilizza la modellazione strutturale mediante discretizzazione di elementi finiti e la relativa soluzione per via numerica tramite il Metodo degli Elementi Finiti.
Il Metodo degli Elementi Finiti (Finite Element Method o FEM) è una tecnica dell’analisi numerica che si basa sul principio che le equazioni differenziali che regolano il problema fisico (in questo caso sono le equazioni del moto) vengono lasciate inalterate (relativamente a ciascun elemento finito) mentre il dominio di definizione delle equazioni (la struttura) viene discretizzato. In un problema al continuo, come ad esempio la struttura di un edificio, la variabile spostamento, che ne definisce istante per istante la deformata, è funzione di ciascun generico punto del dominio di definizione. Quindi il problema presenta un numero infinito di incognite. La procedura di discretizzazione agli elementi finiti lo riduce ad un problema con un numero finito di incognite suddividendo il dominio in elementi finiti ed esprimendo il campo incognito in termini di funzioni approssimanti. Queste funzioni sono individuate mediando i valori che la variabile assume nei punti detti nodi, che sono i punti di contatto tra più elementi finiti.
Riassumendo il FEM modella la struttura mediante una maglia (mesh) di punti significativi (joint-nodi) collegati da elementi strutturali di dimensioni finite (elementi finiti). Lo stato tensionale all’interno dell’elemento è condizionato solo dai gradi di libertà dei nodi che esso collega.
La modellazione matematica avviene tramite la soluzione delle equazioni del moto.
Il modello del caso di studio è stato realizzato impiegando il programma di calcolo SAP2000 v.14, tramite appunto un metodo agli Elementi Finiti.
Come già detto in precedenza, il modello, da normativa, deve essere tridimensionale, gli elementi strutturali devono essere modellati, mentre quelli non strutturali (secondari) possono essere approssimati a delle masse e applicati come
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