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INTRODUZIONE
Lo studio dei flussi finanziari sta assumendo sempre più importanza all’interno di ogni impresa. Le aziende vengono valutate sempre di più in base alla loro capacità di generare o meno risorse finanziarie. Se una società è in grado di generare moneta essa potrà aumentare il suo dividendo, ridurre le proprie posizioni debitorie ed effettuare nuovi investimenti.
Il rendiconto finanziario è il principale strumento che le aziende hanno a disposizione per il controllo dei flussi finanziari.
L’importanza che questo strumento sta assumendo sempre di più nelle aziende, è testimoniata anche dai recenti interventi normativi. Infatti con il dlgs. 139/2015 si introduce nel nostro ordinamento l’obbligo di inserire il rendiconto tra i documenti che compongono il bilancio.
Questa pratica precedentemente al decreto, era richiesta solamente alle società tenute alla redazione dei bilanci secondo i principi IAS/IFRS.
Nel presente elaborato inizialmente verrà trattato proprio questo strumento con la descrizione delle sue logiche, le finalità, i destinatari e la sua costruzione.
Successivamente verranno descritti i modelli utilizzati dalle imprese per la costruzione del rendiconto. Verranno esaminati principalmente il principio internazionale IAS 7 e il principio OIC 10.
Nel terzo capitolo si illustreranno, dal punto di vista teorico, le modalità e le logiche per l’interpretazione del rendiconto. In questa sede saranno illustrati anche alcuni indici calcolati proprio su di esso.
Nel quarto capitolo ha inizio una parte empirica con analisi svolte su casi reali.
Per svolgere questo lavoro sono state prese in considerazione sei aziende quotate nel Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana e che operano nel settore dell’abbigliamento sia di lusso che casual: Aeffe, Basicnet, Brunello Cucinelli, Moncler, Ovs e Stefanel.
Per ogni azienda considerata verrà analizzato il periodo di tempo 2012-
2015 ad eccezione di Ovs che è stata costituita durante il 2014.
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