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Infatti i bisogni dei clienti mutavano sempre più rapidamente, le tecnologie si sviluppavano in maniera sempre più veloce, e nuovi prodotti concorrenziali apparivano sempre più continuamente sul mercato

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Capitolo 1

1. Sviluppi storici della metodologia 5s

La metodologia delle 5S nacque in Giappone nella prima metà degli anni ‘80, ad opera di Hiroyuki Hirano, che fu la prima persona a nominarla e ad applicarla dal punto di vista operativo. Le aziende, a quel tempo, erano ormai già considerate come organismi dinamici, capaci di muoversi in maniera flessibile e relazionarsi con l’ambiente circostante.

Infatti i bisogni dei clienti mutavano sempre più rapidamente, le tecnologie si sviluppavano in maniera sempre più veloce, e nuovi prodotti concorrenziali apparivano sempre più continuamente sul mercato. Il modello produttivo di Henry Ford, specialmente in Giappone, era stato già ormai superato da tempo da quello del Toyota Production System.

Il Toyota Production System proponeva, infatti, un metodo di organizzazione della produzione basato su una filosofia diversa e per alcuni aspetti 'opposta' alla mass-production. Fu inventato negli anni 1940-1950 presso la Toyota, in gran parte per merito dell'opera di un giovane ingegnere, Taiichi Ohno, con l'obiettivo di incrementare drasticamente la produttività della fabbrica. La Toyota, nell'immediato dopo-guerra, si trovava, infatti, in una grave condizione di mancanza di risorse, a causa della sconfitta giapponese nella seconda guerra mondiale.

Alla base del TPS si trova l'idea di “fare di più con meno”, cioè di utilizzare le risorse disponibili nel modo più produttivo possibile puntando su un concetto semplice all’apparenza, ovvero l'eliminazione degli sprechi in un processo produttivo (e non solo).

Per perseguire l'eliminazione degli sprechi si iniziò ad operare così su tutti gli aspetti del processo produttivo con un approccio basato sul miglioramento continuo (Kaizen). Gli straordinari risultati ottenuti in Toyota utilizzando questa nuova filosofia produttiva hanno portato all'affermazione planetaria del TPS, che col tempo è stato ribattezzato col nome di Lean Production, per evidenziare l'aspetto di eliminazione di tutto ciò che, essendo superfluo, appesantisce il sistema generando costi anziché valore.

Un aspetto fondamentale del TPS, ed uno dei suoi concetti cardini, è il Just in time, ovvero un sistema di governo del flusso logistico basato sul concetto di produrre solo quando serve, vale a dire quando si manifesta la domanda del cliente che sta immediatamente a valle seguendo il flusso del processo. Questo modo di organizzare il lancio della produzione, unitamente all'adozione di lotti sempre più piccoli permessi dall'introduzione delle tecniche di set-up rapido (SMED), elimina o riduce drasticamente lo stazionamento del materiale fermo in attesa di essere lavorato, riducendo quindi il tempo totale di attraversamento.

Questo modo di produrre fu definito, in Toyota, di tipo Pull, in contrapposizione ai sistemi tradizionali (Push) basati su programmi di produzione fissati in un tempo precedente e quindi inevitabilmente destinati a non rispecchiare l'effettiva domanda. Lo strumento pratico inventato fu il kanban, ovvero un sistema basato sulla standardizzazione delle unità prodotte e trasportate

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Capitolo 1

e l'uso di un cartellino che accompagna il contenitore pieno. Grazie ad esso il sistema limitò notevolmente la sovrapproduzione, poiché rallentata dal numero totale di cartellini circolanti per ogni singolo articolo.

Grazie a queste metodologie, negli anni ’80, con un aumento sempre più spietato della concorrenza gli obiettivi dell’azienda, infatti, erano completamente virati verso la qualità.

In questa ottica di limitazione ed eliminazione degli sprechi, profetizzata dal TPS, nacquero le 5s, 5 passi per la realizzazione di una metodologia che potesse così eliminare “l’obesità”

aziendale. Le 5s esaltavano inoltre anche la pulizia e la sicurezza dell’ambiente di lavoro, due concetti che iniziavano ad essere piuttosto importanti in quegli anni. Creando così postazioni di lavoro senza sprechi (meno risorse impiegate), più pulite (miglior ambiente) e più sicure (meno rischi per gli operatori), le aziende giapponesi poterono svilupparsi su molteplici fronti, migliorando notevolmente la loro produttività e riuscendo nettamente ad oltrepassare le aziende occidentali.

Le 5s furono quindi un altro passo all’avanguardia delle aziende giapponesi verso il concetto di fabbrica “perfetta”.

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