DEVIANZA
DEVIANZA
In ambito sociologico, il termine è stato In ambito sociologico, il termine è stato
inizialmente formulato richiamando il inizialmente formulato richiamando il
concetto statistico di “deviazione”, che concetto statistico di “deviazione”, che
indica lo scostamento di un valore dal indica lo scostamento di un valore dal
valore medio di una distribuzione; ma le valore medio di una distribuzione; ma le
interpretazioni teoriche che si sono interpretazioni teoriche che si sono
avvicendate nel tempo sono numerose ed avvicendate nel tempo sono numerose ed
eterogenee eterogenee
Se è deviante l’atto che trasgredisce una Se è deviante l’atto che trasgredisce una
norma
norma, dobbiamo chiarire a quali norme , dobbiamo chiarire a quali norme facciamo riferimento. La norma va
facciamo riferimento. La norma va
considerata nella sua doppia natura, come considerata nella sua doppia natura, come
norma giuridica e norma sociale.
norma giuridica e norma sociale.
La prima è depositata nel sistema giuridico La prima è depositata nel sistema giuridico
di uno Stato e gli individui hanno l’obbligo di uno Stato e gli individui hanno l’obbligo
di rispettarla; la sua trasgressione viene di rispettarla; la sua trasgressione viene
attivamente repressa. Si attua così una attivamente repressa. Si attua così una
sovrapposizione concettuale tra devianza e sovrapposizione concettuale tra devianza e
crimine crimine. .
La seconda si sedimenta nelle relazioni tra La seconda si sedimenta nelle relazioni tra
gli uomini, che tendono a privilegiare gli uomini, che tendono a privilegiare
comportamenti omogenei, delineando i comportamenti omogenei, delineando i
confini fra azioni “conformi” e “devianti”.
confini fra azioni “conformi” e “devianti”.
In questo secondo caso, non abbiamo un In questo secondo caso, non abbiamo un
diritto positivo che stabilisce le regole di diritto positivo che stabilisce le regole di
conformità e sanziona i trasgressori, ma conformità e sanziona i trasgressori, ma
piuttosto un codice non scritto di ordine piuttosto un codice non scritto di ordine
morale e culturale, condiviso dai morale e culturale, condiviso dai
componenti di una collettività componenti di una collettività
In tal senso, la devianza potrebbe essere In tal senso, la devianza potrebbe essere
accostata al concetto di
accostata al concetto di diversitàdiversità. Il . Il
“diverso” è colui che adotta
“diverso” è colui che adotta
comportamenti “non allineati” alla comportamenti “non allineati” alla
maggioranza rispetto allo stile di vita, maggioranza rispetto allo stile di vita,
all’orientamento sessuale e in generale ai all’orientamento sessuale e in generale ai
costumi ritenuti conformi.
costumi ritenuti conformi.
Teorie non sociologiche sulla devianza Teorie non sociologiche sulla devianza
La teorie biologiche: Lombroso e il “tipo La teorie biologiche: Lombroso e il “tipo
criminale”
criminale”
Le teorie funzionaliste: Durkheim Le teorie funzionaliste: Durkheim
Importanza delle
Importanza delle NORME SOCIALINORME SOCIALI
Sono necessarie affinché la società sui Sono necessarie affinché la società sui
generis si imponga agli individui generis si imponga agli individui
Solidarietà e coscienza collettiva devono Solidarietà e coscienza collettiva devono
essere rafforzate da norme sociali essere rafforzate da norme sociali Ciò significa che se la società tende Ciò significa che se la società tende
all’ordine morale e alla organizzazione all’ordine morale e alla organizzazione
collettiva, essa ha bisogno di regole, leggi, collettiva, essa ha bisogno di regole, leggi,
istituzioni comuni istituzioni comuni
Le norme si impongono in due sensi:
Le norme si impongono in due sensi:
- coercitivocoercitivo: stabiliscono i confini dell’agire : stabiliscono i confini dell’agire umano
umano
- obbligazioneobbligazione: c’è un “obbligo morale” a : c’è un “obbligo morale” a
rispettare le norme; il singolo deve sentirsi rispettare le norme; il singolo deve sentirsi
parte di un tutto a lui superiore parte di un tutto a lui superiore
Le norme sono ESTERNE (non dipendono Le norme sono ESTERNE (non dipendono
dalla propria volontà) e allo stesso tempo dalla propria volontà) e allo stesso tempo
INTERNE (nel senso che vengono INTERNE (nel senso che vengono
interiorizzate) interiorizzate)
Il REATO è
Il REATO è NORMALENORMALE, perché…, perché…
a)a) le cause della devianza non possono le cause della devianza non possono essere rintracciate né in fattori bio- essere rintracciate né in fattori bio-
antropologici, caratteriali o naturali, né in antropologici, caratteriali o naturali, né in
condizioni patologiche del sistema condizioni patologiche del sistema
sociale; di conseguenza sociale; di conseguenza
b)b) la devianza è un fenomeno normale, che la devianza è un fenomeno normale, che si riscontra pressoché in ogni tipo di
si riscontra pressoché in ogni tipo di società
società
Durkheim attribuisce
Durkheim attribuisce due funzioni socialidue funzioni sociali alla alla devianza:
devianza:
1.1. Definisce i confini tra comportamenti Definisce i confini tra comportamenti
“buoni” e “cattivi”.
“buoni” e “cattivi”. Il reato lede i Il reato lede i
sentimenti collettivi, provocando una sentimenti collettivi, provocando una reazione sociale, che non fa altro che reazione sociale, che non fa altro che rafforzare la coesione del gruppo e la rafforzare la coesione del gruppo e la
conformità alle norme. Nell’atto deviante, conformità alle norme. Nell’atto deviante,
è la società la principale vittima.
è la società la principale vittima.
2. La devianza ha una
2. La devianza ha una FUNZIONE ADATTIVAFUNZIONE ADATTIVA La devianza individuale offre alla collettività La devianza individuale offre alla collettività
una possibilità di trasformazione e una possibilità di trasformazione e
rinnovamento sociali rinnovamento sociali
Gli atti devianti considerati come crimini Gli atti devianti considerati come crimini
legalmente sanzionati verranno repressi, legalmente sanzionati verranno repressi,
mentre si mostrerà maggiore tolleranza mentre si mostrerà maggiore tolleranza
verso altri tipi di comportamenti, verso altri tipi di comportamenti,
anticipatori di un cambiamento nei anticipatori di un cambiamento nei
costumi e di una morale futura costumi e di una morale futura
Tuttavia, si può verificare una situazione in Tuttavia, si può verificare una situazione in
cui, oltrepassati certi limiti, i fenomeni cui, oltrepassati certi limiti, i fenomeni
devianti perdono il valore funzionale e devianti perdono il valore funzionale e
acquisiscono un valore negativo. Ciò acquisiscono un valore negativo. Ciò
avviene nel momento in cui una struttura avviene nel momento in cui una struttura
sociale entra in uno stato di sociale entra in uno stato di
disorganizzazione
disorganizzazione, dove regole e valori , dove regole e valori perdono di efficacia, perché un nuovo perdono di efficacia, perché un nuovo
sistema sta avanzando, senza essersi sistema sta avanzando, senza essersi
ancora affermato.
ancora affermato.
Si crea così uno stato di
Si crea così uno stato di anomiaanomia. .
Teorie sociologiche funzionaliste:
Teorie sociologiche funzionaliste:
Merton Merton
Modi di adattamento
Modi di adattamento Mete Mete culturali
culturali Mezzi Mezzi
istituzionalizzati istituzionalizzati Conformità
Conformità ++ ++
Innovazione
Innovazione ++ ––
Ritualismo
Ritualismo –– ++
Rinuncia
Rinuncia –– ––
Ribellione
Ribellione ±± ±±
La scuola di Chicago e i
La scuola di Chicago e i social social problem
problem
La Scuola di Chicago si occupa dei cosiddetti La Scuola di Chicago si occupa dei cosiddetti
social problems
social problems, cioè forme di , cioè forme di disorganizzazione sociale.
disorganizzazione sociale.
Questioni scottanti come l’immigrazione Questioni scottanti come l’immigrazione nelle città, la criminalità, la povertà, la nelle città, la criminalità, la povertà, la
formazione di bande delinquenti, la formazione di bande delinquenti, la
prostituzione, l’alcolismo e la tossicomania prostituzione, l’alcolismo e la tossicomania
saranno sempre al centro delle analisi saranno sempre al centro delle analisi
della Scuola.
della Scuola.
Lo sviluppo urbano è il risultato di processi Lo sviluppo urbano è il risultato di processi
di organizzazione e disorganizzazione.
di organizzazione e disorganizzazione.
Quest’ultima, in particolare, «è quasi Quest’ultima, in particolare, «è quasi
invariabilmente il destino del nuovo invariabilmente il destino del nuovo
venuto in città» [ibidem: 51].
venuto in città» [ibidem: 51].
La disorganizzazione implica la dismissione La disorganizzazione implica la dismissione
di contenuti valoriali e culturali della di contenuti valoriali e culturali della
comunità di origine, che provoca comunità di origine, che provoca
nell’individuo un certo conflitto nell’individuo un certo conflitto
intellettuale.
intellettuale.
Tuttavia, la disorganizzazione comporta una Tuttavia, la disorganizzazione comporta una nuova organizzazione, che si riflette infatti nuova organizzazione, che si riflette infatti
nell’espansione della città.
nell’espansione della città.
È così che si formano le aree naturali o È così che si formano le aree naturali o
“regioni morali”, che non sono
“regioni morali”, che non sono
necessariamente da intendere come una necessariamente da intendere come una
società criminale o anormale, ma come società criminale o anormale, ma come
spazi «in cui prevale un codice morale spazi «in cui prevale un codice morale
deviante, cioè a regioni in cui la gente che deviante, cioè a regioni in cui la gente che
vi abita è dominata – come non lo è vi abita è dominata – come non lo è generalmente – da un gusto, da una generalmente – da un gusto, da una
passione o da qualche interesse passione o da qualche interesse
direttamente radicato nella natura direttamente radicato nella natura
originaria dell’individuo»
originaria dell’individuo»
Le subculture Le subculture
Nella subcultura Nella subcultura
delinquente si riversa la delinquente si riversa la frustrazione dei giovani frustrazione dei giovani
della classe operaia, della classe operaia, dovuta alla mancata dovuta alla mancata mobilità sociale che non mobilità sociale che non
consente loro di consente loro di
ottenere un ottenere un
miglioramento dello miglioramento dello
status economico status economico
Una serie di autori (A.K. Cohen; Cloward Una serie di autori (A.K. Cohen; Cloward
e Ohlin) si è occupata di analizzare le e Ohlin) si è occupata di analizzare le
pratiche sociali diffuse tra bande pratiche sociali diffuse tra bande
giovanili di natura criminale e giovanili di natura criminale e
astensionista, astensionista,
dove la devianza è attribuita ad una dove la devianza è attribuita ad una
condizione di marginalità sociale, di condizione di marginalità sociale, di
esclusione dai mezzi legittimi, di esclusione dai mezzi legittimi, di
vessazione da parte del sistema vessazione da parte del sistema
capitalistico, di rifiuto per i valori capitalistico, di rifiuto per i valori
elaborati dalla cultura egemone
elaborati dalla cultura egemone
1. la subcultura criminale, dedita ad attività 1. la subcultura criminale, dedita ad attività
illegali volte al recupero di denaro, come illegali volte al recupero di denaro, come
furti ed estorsioni, in quanto ha accesso furti ed estorsioni, in quanto ha accesso
ai mezzi criminali;
ai mezzi criminali;
2. la subcultura conflittuale, che non avendo 2. la subcultura conflittuale, che non avendo
accesso ai mezzi illegittimi, esprime il accesso ai mezzi illegittimi, esprime il
proprio disagio attraverso manifestazioni proprio disagio attraverso manifestazioni
di violenza finalizzate alla conquista di di violenza finalizzate alla conquista di
uno status;
uno status;
3. la subcultura astensionista, che si 3. la subcultura astensionista, che si
riconosce perché prevede una pratica riconosce perché prevede una pratica
diffusa, il consumo di droghe diffusa, il consumo di droghe ((Cloward e Ohlin)Cloward e Ohlin)
Le teorie interazioniste Le teorie interazioniste
La devianza è una
La devianza è una COSTRUZIONE SOCIALECOSTRUZIONE SOCIALE Prima si considerava la devianza una
Prima si considerava la devianza una patologia sociale
patologia sociale e si ricercavano le sue e si ricercavano le sue cause nelle condizioni strutturali della cause nelle condizioni strutturali della
società.
società.
Ora si considera la devianza come una Ora si considera la devianza come una
reazione sociale
reazione sociale, le cui origini vanno , le cui origini vanno
rintracciate nella natura delle regole sociali rintracciate nella natura delle regole sociali
e nelle reazioni che la società manifesta e nelle reazioni che la società manifesta
nei confronti del deviante nei confronti del deviante
L’etichettamento L’etichettamento
«L’atto di iniettare eroina in una vena non è
«L’atto di iniettare eroina in una vena non è intrinsecamente deviante. Se un’infermiera intrinsecamente deviante. Se un’infermiera
dà a un paziente delle droghe dietro dà a un paziente delle droghe dietro
prescrizione del medico, è perfettamente prescrizione del medico, è perfettamente
in regola. È quando si fa una cosa in un in regola. È quando si fa una cosa in un
modo che non è definito pubblicamente modo che non è definito pubblicamente
come appropriato quel comportamento come appropriato quel comportamento
diventa deviante. Il carattere deviante di diventa deviante. Il carattere deviante di
un atto risiede nel modo in cui quest’atto è un atto risiede nel modo in cui quest’atto è
definito dalla mentalità pubblica» [Becker definito dalla mentalità pubblica» [Becker
1971]
1971]
Due livelli di devianza Due livelli di devianza
DEVIANZA PRIMARIA DEVIANZA PRIMARIA
Allontanamento più o meno temporaneo e grave da valori o norme sociali e
giuridiche, per mezzo di un
comportamento che ha «implicazioni
soltanto marginali per la struttura psichica dell’individuo; essa non dà luogo ad una riorganizzazione simbolica a livello degli atteggiamenti nei riguardi del sé e dei ruoli sociali» [Lemert 1981]
DEVIANZA SECONDARIA DEVIANZA SECONDARIA
Risponde direttamente non tanto ad una Risponde direttamente non tanto ad una
motivazione deviante del soggetto, quanto motivazione deviante del soggetto, quanto
agli atteggiamenti di disapprovazione e agli atteggiamenti di disapprovazione e
isolamento che la società mette in atto isolamento che la società mette in atto
verso l’individuo che ha trasgredito le verso l’individuo che ha trasgredito le
norme.
norme.
La reiterazione di comportamenti devianti, La reiterazione di comportamenti devianti,
dunque, sarebbe un meccanismo di difesa dunque, sarebbe un meccanismo di difesa
e di adattamento nei confronti della e di adattamento nei confronti della
reazione sociale ricevuta reazione sociale ricevuta
L’associazione differenziale L’associazione differenziale
(Sutherland) (Sutherland)
I.I. il comportamento criminale si apprende il comportamento criminale si apprende in un gruppo ristretto di persone che
in un gruppo ristretto di persone che intrattengono relazioni comunicative intrattengono relazioni comunicative
personali;
personali;
II.II. l’apprendimento del comportamento l’apprendimento del comportamento
criminale si basa sugli stessi meccanismi criminale si basa sugli stessi meccanismi
che regolano qualsiasi altro che regolano qualsiasi altro
apprendimento;
apprendimento;
III.III. l’apprendimento comprende: l’apprendimento comprende:
l’insegnamento delle tecniche per l’insegnamento delle tecniche per
attuare l’infrazione; l’orientamento delle attuare l’infrazione; l’orientamento delle
motivazioni, delle riflessioni, degli motivazioni, delle riflessioni, degli
atteggiamenti;
atteggiamenti;
IV.IV. l’individuo diventa criminale quando le l’individuo diventa criminale quando le definizioni di situazione sfavorevoli
definizioni di situazione sfavorevoli
verso il rispetto delle norme prevalgono verso il rispetto delle norme prevalgono
su quelle favorevoli (principio di su quelle favorevoli (principio di
associazione differenziale);
associazione differenziale);
V.V. le associazioni differenziali variano per le associazioni differenziali variano per frequenza, durata, intensità, priorità
frequenza, durata, intensità, priorità
Teorie del conflitto Teorie del conflitto
La nuova criminologia (Taylor, Walton, La nuova criminologia (Taylor, Walton,
Young) in chiave marxista: devianza come Young) in chiave marxista: devianza come
scelta deliberata scelta deliberata
Le persone scelgono attivamente di Le persone scelgono attivamente di
compiere un atto deviante, come risposta compiere un atto deviante, come risposta
alle disuguaglianze del sistema alle disuguaglianze del sistema
capitalistico.
capitalistico.
Uso “politico” delle leggi, come strumenti Uso “politico” delle leggi, come strumenti
usati dai detentori del potere per usati dai detentori del potere per
mantenere i propri privilegi mantenere i propri privilegi
TEORIE DEL CONTROLLO (Hirschi) TEORIE DEL CONTROLLO (Hirschi)
La devianza è il frutto di DECISIONI La devianza è il frutto di DECISIONI
SITUAZIONALI, quindi un’opportunità associata SITUAZIONALI, quindi un’opportunità associata
ad una motivazione ad una motivazione
Hirschi individua 4 tipi di vincoli che impongono Hirschi individua 4 tipi di vincoli che impongono
alle persone il rispetto delle leggi:
alle persone il rispetto delle leggi:
1.1. l’attaccamento (vincolo affettivo)l’attaccamento (vincolo affettivo)
2.2. L’impegno (vincolo materiale)L’impegno (vincolo materiale)
3.3. Il coinvolgimento (vincolo temporale)Il coinvolgimento (vincolo temporale)
4.4. Le credenze (vincolo morale)Le credenze (vincolo morale)
La crescita dei reati deriva dall’aumento La crescita dei reati deriva dall’aumento
delle occasioni e dei possibili bersagli nelle delle occasioni e dei possibili bersagli nelle
società contemporanee società contemporanee Soluzioni:
Soluzioni:
protezione del bersaglio protezione del bersaglio
tolleranza zero (si applica alla tolleranza zero (si applica alla piccola criminalità)
piccola criminalità)
Teorie della finestra rotta Teorie della finestra rotta
(James Q. Wilson e George Kelling) (James Q. Wilson e George Kelling) La teoria sostiene che la
La teoria sostiene che la criminalità è l’inevitabile criminalità è l’inevitabile
risultato del disordine: se risultato del disordine: se
una finestra è rotta e non una finestra è rotta e non
viene riparata, chi vi passa viene riparata, chi vi passa
davanti concluderà che davanti concluderà che
nessuno se ne preoccupa e nessuno se ne preoccupa e
ha la responsabilità di ha la responsabilità di
provvedere. Ben presto ne provvedere. Ben presto ne
verranno rotte altre e il verranno rotte altre e il
disordine urbano tenderà disordine urbano tenderà
ad aumentare ad aumentare
In una città, problemi di minore importanza, In una città, problemi di minore importanza,
come i graffiti, il disordine pubblico e la come i graffiti, il disordine pubblico e la
mendicità aggressiva sono l’equivalente mendicità aggressiva sono l’equivalente
della finestra rotta, possono contribuire della finestra rotta, possono contribuire
alla diffusione di reati più gravi alla diffusione di reati più gravi
““Rapinatori e ladri, sia occasionali sia di Rapinatori e ladri, sia occasionali sia di professione, sanno che le possibilità di professione, sanno che le possibilità di
essere catturati, o persino identificati, si essere catturati, o persino identificati, si
riducono se agiscono in strade in cui le riducono se agiscono in strade in cui le
vittime potenziali sono già intimidite dalle vittime potenziali sono già intimidite dalle
condizioni dominanti”
condizioni dominanti”
Le statistiche sulla criminalità Le statistiche sulla criminalità
PROBLEMA: sono attendibili?
PROBLEMA: sono attendibili?
LIMITE:
LIMITE:
le statistiche ufficiali considerano soltanto i le statistiche ufficiali considerano soltanto i
reati registrati dalle Forze dell’Ordine.
reati registrati dalle Forze dell’Ordine.
I reati non denunciati restano quindi esclusi I reati non denunciati restano quindi esclusi
ALTERNATIVA:
ALTERNATIVA:
le inchieste sulla VITTIMIZZAZIONE le inchieste sulla VITTIMIZZAZIONE
Le denunce
Le denunce
OMICIDI
OMICIDI
OMICIDI
OMICIDI
FURTI
FURTI
RAPINE
RAPINE
IL SENSO DI INSICUREZZA IL SENSO DI INSICUREZZA
Il senso di insicurezza va distinto in due fenomeni:
Il senso di insicurezza va distinto in due fenomeni:
1. 1. Preoccupazione per la criminalità Preoccupazione per la criminalità ((concern about concern about crime
crime): è la preoccupazione, di ordine sociale, ):
politico o anche morale per la criminalità. Questo sentimento è, in genere, influenzato dal grado di partecipazione politica e dai valori che la
comunità dovrebbe perseguire e che lo Stato dovrebbe incoraggiare.
La preoccupazione per la criminalità è più diffusa tra gli strati medio-alti della popolazione, tra gli individui che hanno posizioni politiche
conservatrici e cresce nei periodi di rapido cambiamento sociale e politico.
2. La paura della vittimizzazione (Fear of crime): è, invece, il timore
che gli individui hanno di poter subire un
reato, per la propria incolumità personale o per i propri beni
La paura della vittimizzazione è in genere più diffusa tra gli strati medio-bassi della società ed è legata ai livelli di criminalità o devianza del quartiere in cui si vive
Altri tipi di criminalità Altri tipi di criminalità
La criminalità al femminile: i tassi sono La criminalità al femminile: i tassi sono significativamente inferiori
significativamente inferiori
Reati contro gli omosessuali (“panico Reati contro gli omosessuali (“panico omofobo”)
omofobo”)
Reati dei colletti bianchi: es. reati aziendaliReati dei colletti bianchi: es. reati aziendali (6 tipi: amministrativi, ambientali, finanziari, (6 tipi: amministrativi, ambientali, finanziari,
occupazionali, produttivi, commerciali) occupazionali, produttivi, commerciali)
Criminalità organizzataCriminalità organizzata (legata ad affari di (legata ad affari di contrabbando, traffico di droga, armi,
contrabbando, traffico di droga, armi, prostituzione, racket, ecc..)
prostituzione, racket, ecc..)
I sodalizi criminali più strutturati in Italia
sono cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra e criminalità organizzata pugliese
Operano da diversi anni anche aggregazioni criminali costituite da cittadini stranieri, le c.d. nuove mafie, che presentano
caratteristiche proprie a seconda dell’etnia di cui sono espressione (criminalità
albanese, cinese, rumena, nigeriana, nordafricana…)
I reati informaticiI reati informatici
- Intercettazione abusiva di comunicazioniIntercettazione abusiva di comunicazioni
- Vandalismo elettronicoVandalismo elettronico
- Uso abusivo di serviziUso abusivo di servizi
- Violazione del diritto d’autoreViolazione del diritto d’autore
- Pornografia e istigazioni alla violenzaPornografia e istigazioni alla violenza
- Reati economici telematici (frodi, Reati economici telematici (frodi, riciclaggio di denaro, trasferimento riciclaggio di denaro, trasferimento
elettronico di denaro…) elettronico di denaro…)
Le prigioni Le prigioni
Dalla metà dell’Ottocento si è assistito ad un Dalla metà dell’Ottocento si è assistito ad un
calo del tasso dei detenuti (rapporto tran calo del tasso dei detenuti (rapporto tran
numero di detenuti e numero di abitanti) numero di detenuti e numero di abitanti) Nell’ultimo ventennio, si è verificata
Nell’ultimo ventennio, si è verificata
un’inversione di tendenza (soprattutto un’inversione di tendenza (soprattutto
negli Stati Uniti) negli Stati Uniti)
TASSO DI DETENZIONE 2002-2003 TASSO DI DETENZIONE 2002-2003
(numero di detenuti ogni 100.000 abitanti) (numero di detenuti ogni 100.000 abitanti)
Violenza alle donne Violenza alle donne
Sono 6 milioni 743.000, pari al 31,9% della
classe di età considerata, le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita
3 milioni 961.000 donne, pari al 18,8%, sono state vittime di violenze fisiche
5 milioni (il 23,7%) hanno subito violenze sessuali.
Più in particolare, nell’ambito delle violenze sessuali, 482.000 donne sono state vittime di stupro e 703.000 di tentato stupro nel corso della loro vita
Complessivamente, circa 1 milione di donne (il 4,8%), quindi, ha subito stupri o tentati stupri.
L’analisi per tipologia di violenze mostra come le violenze fisiche siano state
commesse dal partner nel 62,4% dei casi, le violenze sessuali, senza considerare la
molestia, nel 68,3% dei casi e gli stupri nel 69,7% dei casi.
I partner sono dunque responsabili della quota più elevata di tutte le forme di
violenza fisica e delle forme più gravi di violenza sessuale.
1 milione 400.000 donne hanno subito
violenza sessuale e fisica prima dei 16 anni in famiglia
Complessivamente, i parenti sono responsabili del 23,8% delle violenze sessuali subite prima dei 16 anni. Tra questi emergono in graduatoria gli altri parenti (12,2%) e gli zii (7%), seguiti dal padre, dal fratello/fratellastro, dal nonno e dal
patrigno.
I casi di violenza sessuale segnalati dalle vittime come molto gravi, sono in maggioranza subiti dalle persone più vicine: per i padri la
percentuale raggiunge l’80,4%, per i fratelli è il 73,2%, per i nonni e gli zii rispettivamente il
59,5% e il 55%.
La violenza psicologica ha colpito più di 7 milioni di donne nel corso della vita
Più di 2 milioni di donne hanno subito stalking
Solo il 7,3% delle vittime ha denunciato le violenze subite dal partner e, con
riferimento alle violenze subite negli ultimi 12 mesi, il tasso di denuncia è pari appena al 3,4%. Si denuncia meno la violenza
sessuale da partner (4,8%) che la violenza fisica (7,5%).
Anche nel caso di violenze sessuali più gravi, stupri e tentati stupri, appena il 5,3%
delle vittime ha denunciato