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Sistema uditivo umano Sistema uditivo umano

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Academic year: 2022

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(1)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 1

Sistema uditivo umano

Sistema uditivo umano

(2)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 2

L'Orecchio

L'Orecchio Umano Umano

Coclea

Orecchio interno

Struttura dell’orecchio esterno e dell’orecchio interno (organo del Corti)

(3)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 3

Sensibilità

Sensibilità della della coclea coclea

• Sezionando la coclea si ha una specie di doppia lamina che viene

sensibilizzata diversamente a seconda delle frequenze di eccitazione del

segnale acustico, come avviene, ad esempio, per la corda di una frusta.

• Si osservi come le basse frequenze interessino la parte terminale mentre le alte frequenze la parte iniziale.

• Due segnali con bande sovrapposte (in tutto o in parte) si mascherano in modo tale che il segnale di maggiore intensità annulla il segnale più

debole, a meno che quest'ultimo non sia di larghezza di banda

sufficientemente larga.

(4)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 4

La La coclea coclea

• Ad ogni punto della coclea corrisponde un valore ottimo della frequenza per il quale si ottiene la massima eccitazione. In figura si possono osservare questi valori di frequenza per la coclea umana.

(5)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 5

Sistema uditivo umano:

Sistema uditivo umano:

Il sistema uditivo umano presenta una sensibilità meno accentuata alle frequenze molto basse (poche decine di Hz) ed a quelle elevate (oltre i 15kHz).

Per procurare la stessa sensazione sonora (phon) occorrono, a frequenze diverse, livelli di pressioni sonore diverse

suoni di stessa intensità ma frequenza diversa vengono percepiti dall’orecchio in modo diverso.

(6)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 6

Le nuove curve ISO di “equal Loudness”:

Le nuove curve ISO di “equal Loudness”:

Nel 2003 la ISO 226 è stata revisionata. Nella nuova norma, le curve di egual sensazione sonora hanno cambiato significativamente forma:

In pratica, le nuove curve sono ancora piu’

“gobbe”, per cui ora un suono di 40 dB a 1000 Hz corrisponde ad un suono di ben 65 dB a 100 Hz.

(7)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 7

Filtri di “ponderazione”:

Filtri di “ponderazione”:

La sensibilità dell’orecchio varia al variare della frequenza.

Per considerare il fatto che suoni con pari valore di SPL ma con frequenza diversa vengano percepiti dall’uomo in modo diverso occorre utilizzare dei filtri di “pesatura”o “ponderazione”

• filtro di ponderazione “A”, comunemente impiegato e il cui andamento, si conforma alla risposta dell’orecchio umano a livelli medio-bassi [dB(A)].

• filtro di ponderazione “C”, impiegato per rumori molto forti o esplosioni [dB(C)].

(8)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 8

Filtro di “ponderazione” A:

Filtro di “ponderazione” A:

Tabella dei valori della ponderazione “A”

da usare nei calcoli

(9)

18 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 9

Misura della pressione acustica

Misura della pressione acustica

(10)

18 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 10

Il fonometro Il fonometro

La grandezza misurata con il fonometro è, espresso in dB, il livello del valore quadratico medio della pressione sonora prms che nel generico intervallo di tempo T vale:

con

2

0

log

10 

 

 

p

Lp prms prms T

T p t dt

0

2( ) 1

(11)

18 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 11

Struttura del fonometro:

Struttura del fonometro:

La grandezza misurata con il fonometro è, espresso in dB, il livello del valore quadratico medio della pressione sonora prms, o più semplicemente Livello Equivalente, che nel generico intervallo di tempo T vale:

con

2

0

log

10 

 

 

p

Lp prms prms T

T p t dt

0

2( ) 1

(12)

18 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 12

Livello equivalente continuo (L

Livello equivalente continuo (L

eqeq

): ):

T

rif T

eq dt

p t p L T

0 2 2 ,

) ( log 1

10

Il livello sonoro equivalente continuo Leq (dB) viene definito come:

dove T è l’intervallo di tempo di integrazione, p(t) è il valore istantaneo della pressione e prif è la pressione di riferimento

• Leq,T  dB (misura lineare)

• LAeq,T  dB(A) (misura pond. “A”)

(13)

18 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 13

Valori RMS esponenziali: Slow, Fast, Impulse Valori RMS esponenziali: Slow, Fast, Impulse

Oltre alla misura del livello mediato linearmente nel tempo T (detto anche Livello Equivalente), i fonometri possono operare anche con una media esponenziale, che fornisce valori di livello sonoro “istantanei” calcolati con media esponenziale con tre possibili diverse costanti di tempo TC :

In cui t vale:

• TC = 1 s – SLOW

• TC = 125 ms – FAST

• TC = 35 ms in salita, 1.5 s in discesa – IMPULSE

In modalità esponenziale, il fonometro tende via via a “dimenticare” gli eventi passati……

 1

SLOW

Lin, 1s

 

 

0

2

( )

1 e p t dt

p T

T

t

rms

 

(14)

18 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 14

Calibrazione ad 1 Pa RMS (94 dB) Calibrazione ad 1 Pa RMS (94 dB)

Il calibratore genera un tono puro ad 1 kHz, con pressione media efficace di 1 Pa:

(15)

18 ottobre 2010 Il Fenomeno Sonoro 15

Analisi di una registrazione calibrata Analisi di una registrazione calibrata

Il software elabora un tracciato temporale con la costante di tempo prescelta:

(16)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 16

Somma di livelli sonori

Somma di livelli sonori

(17)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 17

Livelli sonori – operazioni sui decibel (1):

Livelli sonori – operazioni sui decibel (1):

Somma “incoerente” di due livelli (due suoni diversi):

Lp

1

= 10 log (p

1

/p

rif

)

2

(p

1

/p

rif

)

2

= 10

Lp1/10

Lp

2

= 10 log (p

2

/p

rif

)

2

(p

2

/p

rif

)

2

= 10

Lp2/10

(p

T

/p

rif

)

2

= (p

1

/p

rif

)

2

+ (p

2

/p

rif

)

2

= 10

Lp1/10

+ 10

Lp2/10

Lp

T

= Lp

1

+ Lp

2

= 10 log (p

T

/p

rif

)

2

= 10 log (10

Lp1/10

+ 10

Lp2/10

)

(18)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 18

Livelli sonori – operazioni sui decibel (2):

Livelli sonori – operazioni sui decibel (2):

Somma “incoerente” di livelli

• Esempio 1:

L

1

= 80 dB L

2

= 85 dB L

T

= ? L

T

= 10 log (10

80/10

+ 10

85/10

) = 86.2 dB.

• Esempio 2:

L

1

= 80 dB L

2

= 80 dB

L

T

= 10 log (10

80/10

+ 10

80/10

) =

L

T

= 80 + 10 log 2 = 83 dB.

(19)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 19

Livelli sonori – operazioni sui decibel (3):

Livelli sonori – operazioni sui decibel (3):

Differenza di livelli

• Esempio 3:

L1 = 80 dB LT = 85 dB L2 = ? L2 = 10 log (1085/10 - 1080/10) = 83.35 dB

(20)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 20

Metodiche di analisi in frequenza

Metodiche di analisi in frequenza

(21)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 21

Composizione & analisi in frequenza:

Composizione & analisi in frequenza:

Lo spettro di un segnale sonoro è la rappresentazione della sua composizione in frequenza su un diagramma energia-frequenza, o livello sonoro-frequenza.

In genere le perturbazioni sonore sono segnali complessi costituiti da un gran numero di frequenze che in alcuni casi possono dare origine ad uno spettro continuo.

a) Tono puro

b) Suono “complesso”

c) Spettro “Continuo”

d) “Rumore bianco”

(22)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 22

Forma d’onda e spettro:

Forma d’onda e spettro:

a) Onda sinusoidale b) Onda periodica c) Onda casuale

(23)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 23

Analisi in bande di frequenza:

Analisi in bande di frequenza:

La descrizione della composizione in frequenza dei segnali sonori può essere condotta valutando il contenuto di energia sonora all’interno di prefissati intervalli di frequenze, le bande di frequenza.

Ciascuna banda è caratterizzata da una frequenza di taglio superiore f

s

e da una frequenza di taglio inferiore f

i

.

L’analisi in frequenza può essere di due tipi:

• analisi a banda costante;

• analisi a banda percentuale costante da 1/1 o 1/3 di ottava.

(24)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 24

Analisi a banda costante:

Analisi a banda costante:

analisi a banda costante

• se f = f

s

– f

i

= costante, per esempio 1 Hz, 10 Hz, ecc.

Tipicamente impiegata per analisi approfondite della composizione in frequenza. Solitamente viene usata per misure nel campo delle vibrazioni delle strutture o delle macchine.

Viene ottenuta con una tecnica di elaborazione matematica detta

FFT (Fast Fourier Transform)

(25)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 25

Analisi a banda percentuale costante:

Analisi a banda percentuale costante:

analisi a banda percentuale costante

• se la larghezza di banda f è una percentuale costante del valore della frequenza nominale che caratterizza la banda stessa:

• f

s

= 2 f

i

1/1 ottava

• f

s

= 2

1/3

f

i

1/3 ottava

Tipicamente impiegata per misure acustiche. Possono essere usati

“banchi” di 10 filtri (ottave) o 30 filtri (terzi), ottenuti con circuiti analogici o digitali (filtri IIR)

707 . 2 0

1 

  fc

f

232 .

 0

fc

f

i s

c f f

f  

(26)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 26

Bande 1/1 e 1/3 di ottava:

Bande 1/1 e 1/3 di ottava:

• Bande di 1/1 ottava

• Bande di 1/3 ottava

(27)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 27

Spettri in ottava e 1/3 di ottava:

Spettri in ottava e 1/3 di ottava:

• Bande di 1/3 ottava

• Bande di 1/1 ottava

(28)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 28

Spettri in banda stretta:

Spettri in banda stretta:

• Asse frequenze lineare

• Asse frequenze logaritmico

(29)

21 ottobre 2010 Sistema Uditivo e Analisi in Frequenza 29

Rumore bianco e rumore rosa Rumore bianco e rumore rosa

• Rumore bianco:

Piatto in una analisi in banda stretta

•Rumore rosa:

piatto in una analisi in ottave

o terzi di ottava

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