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Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI 14/05/2018 - prot. 209

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(1)

REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 7700 DEL 09/05/2018 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione Regionale: SEGRETARIO GENERALE Area:

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(LONGO GIANNI) (TARDIOLA ANDREA) (A. TARDIOLA)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

(Zingaretti Nicola) ___________________________

IL PRESIDENTE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione ______________________

ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

____________________________________ ____________________________________

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

Ratifica Protocolli d'intesa sottoscritti dal Presidente della Regione Lazio in data 21 marzo 2018.

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

Pagina 1 / 1 Pagina 1 / 6 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

14/05/2018 - prot. 209

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OGGETTO: Ratifica Protocolli d’intesa sottoscritti dal Presidente della Regione Lazio in data 21

marzo 2018.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA del Presidente della Regione Lazio;

VISTA la Costituzione della Repubblica italiana;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, recante “Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modificazioni;

VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, recante “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive modificazioni;

PRESO ATTO che, nel corso dell’anno 2017, il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso l’elaborazione di un documento di analisi delle condizioni economiche, produttive e logistiche di Roma Capitale ed aree limitrofe –denominato Assessment- ha evidenziato una situazione di sofferenza economica e produttiva del territorio e che, per far fronte alla predetta situazione sono stati identificati e condivisi con le Istituzioni e le parti sociali del territorio cinque pilastri per il rilancio produttivo della città, per ognuno dei quali sono state individuate alcune azioni immediate in grado di far ripartire l’economia del territorio;

CONSIDERATO che il Lazio e la Città Metropolitana di Roma sono leader nazionali nel settore delle Scienze della Vita, con particolare riferimento agli ambiti di ricerca e sviluppo, produzione ed esportazione di farmaci e dispositivi biomedicali, al fine di mantenere ed incrementare la competitività del sistema nazionale nel settore, di rilevante impatto sanitario in grande crescita a livello globale, si è ritenuto di dover creare ed implementare strutture, quali gli Hub delle Scienze della Vita, specializzate nell’ambito della ricerca, sperimentazione e gestione integrata e dotate di infrastrutture, materiali ed immateriali, di elevato livello scientifico e tecnologico;

PRESO ATTO pertanto, che per il raggiungimento del sopra riportato obiettivo, è stata individuata quale azione strategica quella di promuovere la realizzazione di un Hub delle Scienze della Vita nel territorio di Roma Capitale, con l’obiettivo di rafforzare l’ecosistema imprenditoriale e di ricerca presente nell’area, attrarre investimenti su tutta la filiera, dalla ricerca di base alla produzione, garantendo un approccio integrato e coerente durante l’intero percorso dalla ricerca di base allo sviluppo pre-clinico e clinico e mettendo a disposizione delle strutture per la condivisione di strumenti ed informazioni, mediante la creazione di un polo di eccellenza di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica (clinica, pre-clinica e traslazionale) e delle terapie innovative;

PRESO ATTO che, l’attuazione della sopra detta azione strategica ha richiesto la formalizzazione di apposita Intesa tra le Amministrazioni coinvolte e, specificatamente, tra il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Lazio;

PRESO ATTO che l’Assessment del 2017 ha evidenziato, altresì, la necessità di costruire un piano industriale per Roma, denominato “Sviluppo Capitale”, supportando, tra l’altro, l’evoluzione di un

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ecosistema startup e venture capital sul territorio di Roma Capitale, con lo scopo di incrementare i progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione e di favorire una forte open innovation sul territorio;

PRESO ATTO che, per il raggiungimento di detto obiettivo, l’azione strategica individuata tende ad agevolare l’accesso ai finanziamenti di competenza della Regione Lazio e del Ministero dello Sviluppo Economico relativi ai fondi di venture capital ed alla costituzione di startup, contribuendo all’avvio di progetti imprenditoriali innovativi;

PRESO ATTO inoltre, che l’attuazione della sopra detta azione strategica ha richiesto la formalizzazione di apposita Intesa tra le Amministrazioni coinvolte e, specificatamente, tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Lazio;

ATTESO che, per far fronte alle criticità emerse dall’Assessment è risultata, altresì, azione strategica, quella di promuovere e sostenere la “Retention grandi imprese” con lo scopo di creare un ambiente favorevole alle attività delle grandi imprese insediate nel territorio di Roma Capitale, predisponendo soluzioni efficaci al fine di migliorare i fattori localizzativi di impresa del territorio, con particolare riferimento a quelli tipici delle multinazionali e di sostenere i progetti di sviluppo e di crescita occupazionale programmati dalle Aziende;

RITENUTO che, pertanto, è stata ravvisata la necessità di addivenire alla predisposizione di apposita Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Lazio ed il Comune di Roma con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento produttivo nel territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio supportando processi di miglioramento dei fattori localizzativi delle grandi imprese, con particolare riferimento alle multinazionali, attraverso il potenziamento degli elementi materiali ed immateriali del territorio di Roma Capitale, la creazione di un ambiente favorevole all’attività di impresa, e la semplificazione dei rapporti tra Pubblica Amministrazione ed utenza grazie al coordinamento in un unico ufficio dei servizi dedicati al sostegno delle attività di impresa;

RILEVATO, inoltre, che tra gli obiettivi del Piano è stato individuato quello di aumentare la sicurezza dei cittadini e contrastare il degrado urbano attraverso un miglior controllo del territorio e dotando Roma Capitale di un sistema che integri le telecamere di videosorveglianza di proprietà pubblica e privata;

CONSIDERATO che il raggiungimento del sopra riportato obiettivo prevede la necessità di procedere alla mappatura delle aree coperte da videosorveglianza ed un progetto di integrazione tecnologica delle telecamere ritenute di interesse da parte delle forze dell’ordine, individuate in collaborazione con la Prefettura di Roma;

PRESO ATTO che è stata già svolta una prima mappatura in tal senso e che gli esiti di detto lavoro hanno censito oltre 7200 telecamere di stakeholder pubblici e privati, rese disponibili attraverso l’accesso ad un sistema cartografico reso disponibile dalla Regione Lazio;

RITENUTO pertanto strategico che l’azione di censimento, di reperimento delle informazioni sulle fonti di videosorveglianza di ulteriori stakeholder e di inserimento delle informazioni nel sistema informativo prosegua in modo strutturale, risulta ora necessario implementare una seconda fase del progetto che preveda le integrazioni hardware, software e di rete necessarie per la visualizzazione diretta delle immagini delle fonti di videosorveglianza ritenute di interesse dalle Forze dell’Ordine tra queste censite;

PRESO ATTO che, l’attuazione della sopra detta azione strategica ha richiesto la formalizzazione di apposita Intesa tra le Amministrazioni coinvolte e, specificatamente, tra il Ministero degli Interni,

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il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Lazio e Roma Capitale;

PRESO ATTO, pertanto, che tutto quanto sopra riportato, quindi, ha portato alla definizione delle sottoindicate proposte di Intesa:

“Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio ed il Ministero dello Sviluppo Economico per promuovere il coordinamento in materia di innovazione, ricerca e startup nel territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio”, con l’obiettivo di agevolare l’accesso ai finanziamenti di competenza della Regione Lazio e del Ministero dello sviluppo economico relativi ai fondi di venture capital ed alla costituzione di startup, contribuendo all’avvio di progetti imprenditoriali innovativi;

“Protocollo di Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Lazio e Roma Capitale per promuovere un ambiente favorevole alle imprese localizzate nel territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio”, con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento produttivo del territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio supportando processi di miglioramento dei fattori localizzativi delle grandi imprese, con particolare riferimento alle multinazionali, attraverso il potenziamento degli elementi materiali ed immateriali del territorio di Roma Capitale, la creazione di un ambiente favorevole all’attività di impresa, e la semplificazione dei rapporti tra Pubblica Amministrazione ed utenza, grazie al coordinamento in un unico ufficio dei servizi dedicati al sostegno delle attività di impresa;

“Protocollo di Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della Salute e la Regione Lazio per lo sviluppo di un HUB delle scienze della vita nel territorio di Roma Capitale”, con l’obiettivo di rafforzare l’ecosistema imprenditoriale e di ricerca della Città Metropolitana di Roma, attrarre investimenti su tutta la filiera, garantendo un approccio integrato e coerente durante l’intero percorso della ricerca di base allo sviluppo pre-clinico e clinico e mettendo a disposizione delle strutture per la condivisione di strumenti ed informazioni, mediante la creazione di un polo di eccellenza e di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica (clinica, per-clinica e traslazionale) e delle terapie innovative;

 “Protocollo in Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’Interno, la

Regione Lazio e Roma Capitale per l’attuazione di un progetto di censimento geolocalizzato e di integrazione, a favore delle forze dell’ordine, delle fonti di videosorveglianza pubbliche e private presenti sul territorio di Roma Capitale”, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei cittadini e di contrastare il degrado urbano del territorio di Roma Capitale, impegnandosi alla realizzazione di un Progetto di integrazione tecnologica delle sorgenti di videosorveglianza selezionate tra quelle incluse nella mappatura e ritenute di interesse da parte delle Forze dell’Ordine. Il Progetto, in considerazione dei contenuti tecnologici innovativi, è definito e realizzato dal MiSE che ne coordina l’attuazione nel quadro di indicazioni condivise nell’ambito del c.d. Comitato di coordinamento costituito presso la Prefettura di Roma, composto da qualificati rappresentanti delle Amministrazioni firmatarie dell’Accordo in argomento.

VISTO, altresì, l’art. 11 quaterdecies, comma 15, della legge del 2 dicembre 2005, n. 248 che individua l’intervento relativo al sito “Bacino dei fiume Sacco” quale intervento di bonifica di interesse nazionale;

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VISTI i decreti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 321 del 22 novembre 2016, contenente la perimetrazione del Sito di bonifica di interesse nazionale (SIN);

“Bacino del fiume Sacco” e successivo decreto n. 370/STA del 4 agosto 2017 con il quale sono state approvate le “Linee Guida sulle procedure operative ed amministrative per la bonifica delle aree pubbliche e private interne al perimetro del SIN”;

VISTO il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 ed, in particolare, l’articolo 27 con il quale è stata riordinata la disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 9 settembre 2016, n. 522, concernente l’istanza di riconoscimento di “Area di crisi industriale complessa” per il Sistema Locale Lavoro (SLL) per Frosinone e la successiva deliberazione n. 129 del 28 marzo 2017 recante “Promozione dell’attività di fitorisanamento – fitodepurazione finalizzate all’individuazione di progetti di ricerca pilota nel territorio del SIN “Bacino del Fiume Sacco” – D.M. n. 321/16 – per il biennio 2017/2018;

TENUTO CONTO che con il riconoscimento di area di crisi industriale complessa, ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 31 gennaio 2013 – con il quale sono stati dettati i criteri per l’individuazione delle situazioni di crisi industriale complessa - il predetto Ministero adotta Progetti di riconversione e riqualificazione industriale (di seguito, per brevità PRRI);

PRESO ATTO che con proprio decreto del 12 settembre 2016 il Ministero dello Sviluppo Economico ha accertato le condizioni per il riconoscimento di crisi industriale complessa, con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, per il territorio del SLL di Frosinone, comprendente 46 Comuni, 17 dei quali ricompresi all’interno del SIN Bacino del Fiume Sacco;

CONSIDERATO che l’attuazione dei procedimenti di bonifica delle aree pubbliche e private interne al perimetro del SIN Bacino del fiume Sacco è funzionale agli interventi di riqualificazione e riconversione ricompresi nel PRRI di prossima adozione e che, alla luce di quanto predetto, al fine di garantire il pieno utilizzo industriale e lo sviluppo di attività economiche e produttive sostenibili dal punto di vista ambientale e coerenti con l’esigenza di assicurare il rilancio dell’occupazione attraverso la valorizzazione delle forze lavorative dell’area, si rende opportuno promuovere ed accelerare l’attuazione dei procedimenti di bonifica del SIN Bacino del fiume Sacco;

PRESO ATTO che la sopra riportata esigenza ha portato alla definizione di apposita Intesa tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Lazio e Invitalia S.p.a.;

TENUTO CONTO che in data 4 marzo 2018 si sono svolte le elezioni regionali per eleggere il Presidente della Regione Lazio e rinnovare il Consiglio Regionale e che in data 19 marzo 2018 la Corte d’Appello di Roma, sulla base dei dati elettorali definitivi, ha proceduto alla proclamazione del Presidente della Regione neoeletto nella persona di Nicola Zingaretti;

VISTO l’art. 45, comma 5, dello Statuto della Regione Lazio, il quale prevede che “fino alla

nomina dei componenti della nuova Giunta, il Presidente della Regione neoeletto esercita anche le funzioni di competenza della Giunta limitatamente all’ordinaria amministrazione”;

CONSIDERATO che i Protocolli di Intesa in argomento sono risultati necessari per assicurare la continuità delle funzioni di indirizzo politico amministrativo della Regione Lazio avviate già nel

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corso dell’anno 2017 attraverso la condivisione con le Amministrazioni e parti sociali competenti nei settori individuati quali pilastri di rilancio produttivo della città e che, in data 21 marzo 2018 si è reso necessario, per il Presidente della Regione Lazio, provvedere alla loro sottoscrizione;

RITENUTO pertanto, di dover procedere alla ratifica dei Protocolli d’Intesa di cui trattasi, allegati alla presente deliberazione e costituenti parte integrale e sostanziale;

DELIBERA

per le motivazioni riportate in premessa che qui si intendono integralmente riportate e trascritte, - di ratificare gli allegati Protocolli d’Intesa, sottoscritti in data 21 marzo 2018 dal Presidente della

Regione Lazio, aventi ad oggetto:

- “Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio ed il Ministero dello Sviluppo Economico per promuovere il coordinamento in materia di innovazione, ricerca e startup nel territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio”;

- “Protocollo di Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Lazio e Roma Capitale per promuovere un ambiente favorevole alle imprese localizzate nel territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio”;

- “Protocollo di Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della Salute e la Regione Lazio per lo sviluppo di un HUB delle scienze della vita nel territorio di Roma Capitale”;

- “Protocollo di Intesa per la Bonifica e la Reindustrializzazione del Sito di Interessa Nazionale Valle del Sacco tra il Ministero dello sviluppo economico ed il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Regione Lazio ed Invitalia Spa”;

- “Protocollo in Intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’Interno, la Regione Lazio e Roma Capitale per l’attuazione di un progetto di censimento geolocalizzato e di integrazione, a favore delle forze dell’ordine, delle fonti di videosorveglianza pubbliche e private presenti sul territorio di Roma Capitale”.

La presente deliberazione, sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.

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PROTOCOLLO D’INTESA

TRA

REGIONE LAZIO

E

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

PER PROMUOVERE IL COORDINAMENTO IN MATERIA DI INNOVAZIONE, RICERCA E START-UP NEL TERRITORIO DI ROMA CAPITALE E REGIONE LAZIO

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Pagina 2 di 3 PREMESSO CHE

Nel mese di settembre 2017 è stato elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico un documento di analisi delle condizioni economiche, produttive e logistiche di Roma capitale ed aree limitrofe (di seguito “Assessment”);

L’Assessment ha evidenziato una situazione di sofferenza economica e produttiva del territorio e la necessità di costruire un Piano Industriale per Roma, denominato “Sviluppo Capitale”, alla cui realizzazione sono stati chiamati a concorrere le istituzioni e le parti sociali del territorio attraverso un Tavolo interistituzionale denominato “Tavolo Roma”.

Sulla base delle principali criticità emerse dall’Assessment, nella prima riunione del “Tavolo Roma” svoltasi in data 17 ottobre 2017 sono stati identificati e condivisi 5 pilastri di rilancio produttivo della città. Per ogni pilastro sono state configurate alcune azioni immediate che possano in grado di far ripartire l’economia del territorio.

Tra le azioni è stata individuata quella di aiutare la evoluzione di un ecosistema startup e venture capital sul territorio di Roma Capitale, con lo scopo di incrementare i progetti di R&D e innovazione e di favorire un forte open innovation sul territorio.

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI STIPULA LA PRESENTE INTESA

Art. 1 (Obiettivi e finalità)

Il presente Protocollo ha l’obiettivo di agevolare l’accesso ai finanziamenti di competenza della Regione Lazio e del Ministero relativi ai Fondi di venture capital e alla costituzione di startup, contribuendo all'avvio di progetti imprenditoriali innovativi.

Art. 2 (Impegni delle parti)

1. In coerenza con gli obiettivi di cui all’art. 1 le Parti Sottoscrittrici si impegnano a istituire uno Gruppo di coordinamento che possa creare sinergie tra i diversi strumenti per renderli più efficaci.

2. Il gruppo si occupa di agevolare l’accesso ai finanziamenti esistenti coordinandone le attività sul territorio, in particolare per i seguenti fondi sotto descritti:

a. Fondi seed:

- Fondo Smart & Start Invitalia, con una dotazione di 75 milioni in totale di cui 25 milioni riservati al centro nord, gestito da Invitalia e consistente in un finanziamento a tasso zero, fino a €2 milioni di euro, per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all'avvio del progetto innovativo;

- Fondo Nuove Imprese a tasso zero: con una dotazione di 62 milioni di euro, in finanziamenti a tasso zero per i giovani e le donne su progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro;

- Fondo Regione Lazio Pre-Seed: con una dotazione fino a 4 milioni di euro come bando per startup innovative in finanziamenti a tasso zero in matching, per fino a 40,000 euro ad azienda.

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Pagina 3 di 3 b. Fondi series a:

- Fondo Italia Ventures – con una dotazione di ~87 milioni di euro per un fondo di Venture Capital gestito da Invitalia Ventures SGR, in co-investimento con operatori privati nazionali e internazionali;

- Fondo regionale Lazio Venture in corso di attivazione - con una dotazione di 56 milioni di euro per un fondo di fondi gestito da Lazio Innova per l’investimento in quote di minoranza di fondi chiusi di venture capital che investono in start-up e imprese con almeno una sede operativa nella regione Lazio;

- Fondo regionale Innova Venture in corso di attivazione - con una dotazione di 24 milioni di euro per un fondo gestito da Lazio Innova che investe direttamente in startup e imprese con almeno una sede operativa nella regione Lazio, in co- investimento con partner privati (industriali, business angels, finanziari).

Art. 3 (Organizzazione)

1. Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e le finalità di cui all’Articolo 1 e 2 è istituito, entro 30 giorni dalla stipula della presente intesa, il Gruppo di Coordinamento così composto:

- un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico;

- un rappresentante della Regione Lazio;

- un rappresentante di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA);

- un rappresentante di Lazio Innova SpA.

Art. 4

(Disposizioni finali e transitorie)

1. La durata della presente Intesa è fissata in anni 2 dalla data di stipula.

Potrà essere prorogata per la durata che sarà stabilità da tutte le Parti contraenti.

2. L’attuazione degli impegni di cui alla presenta intesa non comporta nuovi o maggiori oneri per le finanze pubbliche.

Roma, 21 marzo 2018

Per la Regione Lazio

Il Presidente (Nicola Zingaretti)

___________________________

Per il Ministero

dello Sviluppo Economico Il Ministro (Carlo Calenda)

___________________________

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PROTOCOLLO D’INTESA

TRA

REGIONE LAZIO

ROMA CAPITALE

E

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

PER PROMUOVERE UN AMBIENTE FAVOREVOLE ALLE IMPRESE LOCALIZZATE NEL TERRITORIO DI ROMA CAPITALE E DELLA REGIONE LAZIO

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Pagina 2 di 4 PREMESSO CHE

Nel mese di settembre 2017 è stato elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico un documento di analisi delle condizioni economiche, produttive e logistiche di Roma capitale ed aree limitrofe (di seguito “Assessment”);

L’Assessment ha evidenziato una situazione di sofferenza economica e produttiva del territorio e la necessità di costruire un Piano Industriale per Roma, denominato “Sviluppo Capitale”, alla cui realizzazione sono stati chiamati a concorrere le istituzioni e le parti sociali del territorio attraverso un Tavolo interistituzionale denominato “Tavolo Roma”;

Sulla base delle principali criticità emerse dall’Assessment, nella prima riunione del “Tavolo Roma” svoltasi in data 17 ottobre 2017 sono stati identificati e condivisi 5 pilastri di rilancio produttivo della città. Per ogni pilastro sono state configurate alcune azioni immediate che possano in grado di far ripartire l’economia del territorio;

Tra le azioni è stata individuata quella di promuovere e sostenere un’iniziativa denominata

“Retention grandi imprese” con lo scopo di creare un ambiente favorevole alle attività delle grandi imprese insediate nel territorio di Roma Capitale, predisponendo soluzioni efficaci al fine di migliorare i fattori localizzativi di impresa del territorio, con particolare riferimento a quelli tipici delle multinazionali e di sostenere i progetti di sviluppo e di crescita occupazionale programmati dalle aziende;

Ad ottobre 2017 sono state selezionate, in collaborazione con Unindustria e ICE (Istituto del Commercio Estero), le 100 aziende con sede a Roma Capitale più rilevanti in base ai parametri di fatturato e numero dipendenti ed è stata effettuata una mappatura delle principali criticità e potenzialità di sviluppo, i cui risultati sono stati presentati nella riunione tenutasi il 23 Novembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico; alla mappatura è seguita una fase di incontri diretti fra il Ministero dello Sviluppo Economico e le singole aziende per approfondire i rilievi emersi nella indagine;

Dalla analisi di desk e dagli incontri con le singole imprese sono emerse problematiche diffuse relative alla carenza di trasporti urbani e dotazione infrastrutturale, sicurezza e decoro, lentezza e inadeguatezza nel rapporto con le amministrazioni locali; parimenti sono stati rilevanti progetti di sviluppo industriale sotto il profilo produttivo e della ricerca con rilevanti ricadute occupazionali sul territorio.

(12)

Pagina 3 di 4 TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

SI STIPULA LA PRESENTE INTESA

Art. 1 (Obiettivi e finalità)

1. Il presente Protocollo ha l’obiettivo di contribuire al rafforzamento produttivo del territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio supportando processi di miglioramento dei fattori localizzativi delle grandi imprese, con particolare riferimento alle multinazionali, attraverso il potenziamento degli elementi materiali ed immateriali del territorio di Roma Capitale e la creazione di un ambiente favorevole alla attività di impresa, la semplificazione dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e utenza grazie al coordinamento in un unico ufficio dei servizi dedicati al sostegno delle attività di impresa.

Art. 2 (Impegni delle parti)

1. In coerenza con gli obiettivi di cui all’art. 1 le Parti Sottoscrittrici si impegnano a istituire in via sperimentale uno Sportello informativo (di seguito “Sportello”) per il miglioramento dei fattori localizzativi di impresa, con particolare riferimento a quelli tipici delle multinazionali, nel territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio.

2. Allo Sportello accedono le imprese localizzate nel territorio di Roma Capitale e della Regione Lazio; le imprese italiane e straniere che intendano avviare progetti industriali o di insediamento nello stesso territorio; gli uffici amministrativi competenti ed in particolare gli enti locali del territorio.

3. Lo Sportello, su impulso dei soggetti di cui all’art. 2 comma 3, si attiva attraverso forme di cooperazione amministrativa finalizzate a:

a. semplificare i processi amministrativi relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività;

b. contribuire alla risoluzione delle problematiche attinenti l’attività produttiva ed al miglioramento delle condizioni di workplace diretto e di contesto;

c. favorire l’accesso alle infrastrutture materiali ed immateriali del territorio della formazione e della ricerca, quali Università, centri di ricerca, poli teconologici;

d. supportare gli investimenti produttivi, con effetti occupazionali positivi sul territorio, tramite il coordinamento degli strumenti agevolativi nazionali e regionali, l’attrazione di investimenti esteri e di risorse europee, l’accesso al credito;

Art. 3 (Organizzazione)

1. Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e le finalità di cui all’Articolo 1 e 2 le Parti firmatarie istituiscono, entro 30 giorni dalla stipula della presente intesa, con oneri di

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Pagina 4 di 4 funzionamento a carico delle strutture di appartenenza dei componenti, un gruppo di lavoro denominato “Sportello” così composto:

- tre rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico;

- tre rappresentanti della Regione Lazio - tre rappresentanti di Roma Capitale

- un rappresentante di ICE (Istituto del Commercio Estero)

Art. 4

(Disposizioni finali e transitorie)

1. La durata della presente Intesa è fissata in anni 2 dalla data di stipula.

Potrà essere prorogata per la durata che sarà stabilità da tutte le Parti contraenti.

2. L’attuazione degli impegni di cui alla presenta intesa non comporta nuovi o maggiori oneri per le finanze pubbliche.

Roma, 21 marzo 2018

Per la Regione Lazio

Il Presidente (Nicola Zingaretti)

_________________________

Per Roma Capitale

La Sindaca (Virginia Raggi)

_________________________

Per il Ministero

dello Sviluppo Economico Il Ministro (Carlo Calenda)

_________________________

(14)

Pagina 1 di 3

PROTOCOLLO D’INTESA

tra

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero della Salute

Regione Lazio

per lo sviluppo di un Hub delle Scienze della Vita nel territorio di Roma Capitale

VISTA

La delibera assunta dal CIPE in data 28 febbraio 2018 concernente l’approvazione del Piano Operativo Salute ed in particolare l’Asse Tematico “Biotecnologia, bioinformatica e sviluppo farmaceutico” riguardante la creazione di Hub delle Scienze della Vita cui sono state assegnate complessivamente risorse pari a 97 milioni di euro;

CONSIDERATO CHE

Nel mese di settembre 2017 è stato elaborato un documento di analisi delle condizioni economiche, produttive e logistiche di Roma capitale ed aree limitrofe;

L’Assessment ha evidenziato una situazione di sofferenza economica e produttiva del territorio e la necessità di costruire un Piano Industriale per Roma, denominato “Sviluppo Capitale”, alla cui realizzazione sono stati chiamati a concorrere le istituzioni e le parti sociali del territorio;

Sulla base delle principali criticità emerse dall’Assessment, sono stati identificati e condivisi 5 pilastri di rilancio produttivo della città. Per ogni pilastro sono state configurate alcune azioni immediate che possano essere in grado di far ripartire l’economia del territorio;

Il Lazio e la Città Metropolitana di Roma sono leader nazionali nel settore delle Scienze della Vita, con particolare riferimento agli ambiti della ricerca e sviluppo, produzione ed esportazione di farmaci e dispositivi biomedicali.

Al fine di mantenere e incrementare la competitività del sistema nazionale in questo settore, di rilevante impatto sanitario in grande crescita a livello globale, si rende necessario creare ed implementare frastrutture, quali gli Hub Scienze della Vita, specializzate nell’ambito della ricerca, sperimentazione e gestione integrata e dotate di infrastrutture, materiali ed immateriali, di elevato livello scientifico e tecnologico.

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Pagina 2 di 3 Pertanto è stata individuata quale azione strategica quella di promuovere la realizzazione di un Hub delle Scienze della Vita nel territorio di Roma Capitale, con l’obiettivo di rafforzare l’ecosistema imprenditoriale e di ricerca presente nell’area, attrarre investimenti su tutta la filiera dalla ricerca di base alla produzione, garantendo un approccio integrato e coerente durante l’intero percorso dalla ricerca di base allo sviluppo pre-clinico e clinico e mettendo a disposizione delle strutture per la condivisione di strumenti e informazioni, mediante la creazione di un polo di eccellenza di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica (clinica, pre-clinica e traslazionale) e delle terapie innovative;

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI STIPULA LA PRESENTE INTESA

Articolo 1 (Obiettivi e finalità)

1. Il presente Protocollo ha l’obiettivo di rafforzare l’ecosistema imprenditoriale e di ricerca della Città Metropolitana di Roma, attrarre investimenti su tutta la filiera, garantendo un approccio integrato e coerente durante l’intero percorso dalla ricerca di base allo sviluppo pre-clinico e clinico e mettendo a disposizione delle strutture per la condivisione di strumenti e informazioni, mediante la creazione di un polo di eccellenza e di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica (clinica, pre-clinica e traslazionale) e delle terapie innovative.

Articolo 2 (Impegni delle parti)

1. In coerenza con gli obiettivi di cui all’art. 1:

a) Il Ministero della Salute si impegna a definire le linee di intervento per la creazione di poli di eccellenza di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica (clinica, pre-clinica e traslazionale) e delle terapie innovative, in coerenza con le finalità di cui all’art. 1, di rafforzare l’ecosistema imprenditoriale e di ricerca della Città Metropolitana di Roma; a mettere a disposizione il proprio patrimonio informativo fornendo indicazioni in ordine alle priorità di intervento sulle patologie a più alto impatto; nonché a fornire dati e strumenti di valutazione utili al fine di misurare gli effetti attuali e prospettici sul sistema e le relative implicazioni sulla governance del SSN.

b) Il Ministero dello Sviluppo Economico si impegna a sostenere, attraverso l’utilizzo degli interventi agevolativi di sua competenza, processi di sviluppo imprenditoriale e di ricerca e sviluppo, in accordo con la Regione Lazio, finalizzati al consolidamento di un polo di eccellenza di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica (clinica, pre-clinica e traslazionale) e delle terapie innovative;

(16)

Pagina 3 di 3 c) La Regione Lazio si impegna a favorire la collaborazione dei soggetti regionali competenti nell’attività di coordinamento e messa in rete delle strutture sanitarie e ad individuare strumenti agevolativi anche attraverso la messa a disposizione di infrastrutture materiali per la localizzazione dell’intervento.

Articolo 3 (Organizzazione)

1. Le Parti Sottoscrittrici, per il conseguimento degli obiettivi di cui all’articolo 1, si impegnano, nell’ambito delle rispettive competenze, a costituire un gruppo di lavoro per la definizione del piano operativo dell’intervento.

2. Il gruppo di lavoro è composto da un rappresentante di ciascuna delle Parti Sottoscrittrici e si avvale del supporto tecnico dell’Istituto Superiore di Sanità.

Art. 4

(Disposizioni finali e transitorie)

1. La durata della presente Intesa è fissata in anni 2 dalla data di stipula.

Potrà essere prorogata per la durata che sarà stabilità da tutte le Parti contraenti.

2. L’attuazione degli impegni di cui alla presenta intesa non comporta nuovi o maggiori oneri per lo Stato.

Roma, 21 Marzo 2018

Per il Ministero della Salute

Il Ministro (Beatrice Lorenzin)

_________________________

Per la Regione Lazio

Il Presidente (Nicola Zingaretti)

_________________________

Per il Ministero dello Sviluppo Economico

Il Ministro (Carlo Calenda)

_________________________

(17)

Pagina 1 di 5

PROTOCOLLO D’INTESA

TRA

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

REGIONE LAZIO

AGENZIA NAZIONALE PER LATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO DI IMPRESA SPA (DI SEGUITO INVITALIA)

PER LA BONIFICA E LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DEL SITO DI INTERESSE NAZIONALE

“VALLE DEL SACCO

(18)

Pagina 2 di 5 Vista la Legge 8 luglio 1986, n. 349 “Istituzione del Ministero dell’Ambiente e norme in materia di danno ambientale”;

Vista la Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo”, in particolare gli articoli 14 e segg.;

Visto il Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300 “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59”;

Visto l’articolo 11quaterdecies, comma 15, della Legge 2 dicembre 2005, n. 248 che individua l’intervento relativo al sito “Bacino del fiume Sacco” quale intervento di bonifica di interesse nazionale;

Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, in particolare gli articoli 242 e 252;

Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 luglio 2014, n. 142 “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’Organismo indipendente di valutazione della performance e degli Uffici di diretta collaborazione”;

Visto il Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 321 del 22 novembre 2016 contenente la perimetrazione del Sito di bonifica di interesse nazionale “Bacino del fiume Sacco”;

Visto il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 370/STA del 4 agosto 2017 con il quale sono state approvate le “Linee guida sulle procedure operative ed ammnistrative per la bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) Bacino del fiume Sacco”;

Considerata prioritaria al fine di garantire il riutilizzo produttivo delle aree, l’attuazione dei procedimenti di bonifica delle aree pubbliche e private interne al perimetro del SIN ;

Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e in particolare l’articolo 27 con il quale è stata riordinata la disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del 9 settembre 2016 n.522, concernente l’istanza di riconoscimento di “Area di crisi industriale complessa” per il Sistema Locale Lavoro di Frosinone;

Vista altresì la Deliberazione di Giunta Regionale n.129 del 28 marzo 2017 recante “Promozione dell'attività di fitorisanamento – fitodepurazione finalizzate all'individuazione di progetti di ricerca pilota nel territorio del S.I.N. “Bacino del fiume Sacco” – D.M. n.321/2016 – per il biennio 2017/2018

Visto il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 31 gennaio 2013, di “Attuazione dell’articolo 27, comma 8, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese”, con il quale sono stati dettati i criteri per l’individuazione delle situazioni di crisi industriale complessa;

Tenuto contoche con il riconoscimento di area di crisi industriale complessa, ai sensi dell’articolo 2 del citato DM 31 gennaio 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico adotta dei Progetti di riconversione e riqualificazione industriale (di seguito PRRI);

Visto il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 settembre 2016 con il quale, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1 del DM 31 gennaio 2013, sono state accertate le condizioni per il riconoscimento di crisi industriale complessa, con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, per il territorio del SLL di Frosinone;

(19)

Pagina 3 di 5 Tenuto conto che il territorio del SLL di Frosinone comprende n. 46 Comuni (elenco allegato al succitato DM 12 settembre 2016), n.17 dei quali sono ricompresi all’interno del SIN Bacino del fiume Sacco;

Considerato che l’attuazione dei procedimenti di bonifica delle aree pubbliche e private interne al perimetro del SIN Bacino del fiume Sacco è funzionale agli interventi di riqualificazione e riconversione ricompresi nel PRRI di prossima adozione;

Ritenuto che le parti hanno concordato il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso una manovra articolata in più azioni;

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI STIPULA LA PRESENTE INTESA

Art. 1 (Obiettivi e finalità)

1. Il presente Protocollo ha l’obiettivo di promuovere e accelerare l’attuazione dei procedimenti di bonifica del SIN Bacino del fiume Sacco al fine di garantire il pieno utilizzo industriale e lo sviluppo di attività economiche e produttive sostenibili dal punto di vista ambientale e coerenti con l’esigenza di assicurare il rilancio dell’occupazione attraverso la valorizzazione delle forze lavorative dell’area.

2. Il presente accordo stabilisce le iniziative volte a garantire l’efficacia, la tempestività e l’attività integrata e coordinata del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Lazio e di Invitalia, favorendo la confluenza delle risorse finanziarie e l’armonizzazione dei procedimenti amministrativi.

Art. 2 (Organizzazione)

1. Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e le finalità di cui all’Articolo 1 è istituita, entro 30 giorni dalla stipula della presente intesa, con oneri di funzionamento a carico delle strutture di appartenenza dei componenti, la “Cabina di Regia per il SIN Bacino del fiume Sacco”, nel seguito “Cabina di Regia”,

2. Alla Cabina di Regia sono attribuiti i seguenti compiti:

a) Programmazione degli interventi di competenza pubblica e dei relativi cronoprogrammi in coerenza con le iniziative strategiche che interessano l’area della Valle del Sacco;

b) Monitoraggio dello stato di attuazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree ricadenti nel SIN e individuazione di eventuali ritardi o inadempienze;

c) Efficientamento e promozione dei progetti e delle iniziative che interessano l’area oggetto dell’intesa;

d) Monitoraggio dell’utilizzo delle risorse pubbliche e dell’attuazione degli interventi finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione;

e) Promozione dell’indizione di conferenze di servizi, ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n.

241 al fini di garantire l’efficacia dell’azione amministrativa ed il coordinamento delle complessive autorizzazioni preliminari e propedeutiche all’attuazione degli interventi

(20)

Pagina 4 di 5 3. La Cabina di Regia è così composta:

- due rappresentanti del Ministero dell’Ambiente di cui uno con funzione di presidente;

- due rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico;

- un rappresentante della Regione Lazio;

- un rappresentante di Invitalia.

4. La Cabina di Regia si riunisce presso la sede del Ministero dell'Ambiente ovvero presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, e viene convocata dalla Presidenza, anche in modalità di videoconferenza.

5. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza degli enti sottoscrittori, in caso di parità prevale il voto della Presidenza, che ne esercita la rappresentanza.

6. La Cabina di Regia si avvale del supporto tecnico dell’ISPRA, dell’ISS, dell’INAIL, dell’ARPA Lazio e delle ASL interessate.

7. Alla Cabina di Regia partecipano, su invito della Presidenza, ove se ne ravvisi la necessità per il conseguimento degli obiettivi della presente convenzione, rappresentanti di altre Amministrazioni o Enti, nonché rappresentanti delle parti sociali e delle organizzazioni produttive.

Art. 3 (Impegni delle parti)

1. In coerenza con gli obiettivi di cui all’art. 1 le Parti Sottoscrittrici si impegnano a:

Ambiente

- a promuovere “Accordi di Programma” ex art.246 Dlgs 152/06, con l’obiettivo di rispettare le tempistiche previste dalle procedure amministrative di legge per le bonifiche di siti inquinati;

- a sviluppare protocolli operativi in coerenza con gli indirizzi riportati nelle “Linee guida sulle procedure operative ed ammnistrative per la bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) Bacino del fiume Sacco” (nel seguito “Linee Guida”) approvate con Decreto Direttoriale prot. n. 370/STA del 04.08.2017 con il quale è stato approvato il documento sulla base degli aggiornamenti tecnico scientifici disponibili;

- valutare forme di incentivazione per le attività di bonifica attuate da soggetti interessati non responsabili della contaminazione che intendono intraprendere interventi di reindustrializzazione;

- coordinare i procedimenti di bonifica con quelli autorizzativi per il rilascio di concessioni edilizie e/o per l’adeguamento degli impianti e l’esercizio degli stessi;

- promuovere le iniziative necessarie alla realizzazione di Filiere tecnologiche per la sperimentazione e l’applicazione di tecnologie di bonifica innovative e il riuso delle risorse” in coerenza con gli indirizzi comunitari e le strategie nazionali in materia di economia circolare;

- promuovere azioni di bonifica secondo le BAT o BATNECC Reindustrializzazione

- verificare la coerenza della mappatura delle aree pubbliche fruibili per gli interventi di riqualificazione e riconversione industriale con le attività di messa in sicurezza e bonifica;

(21)

Pagina 5 di 5 - mettere in atto ogni azione concertativa utile al fine di razionalizzare e semplificare le attività di messa in sicurezza e bonifica da parte dei soggetti istituzionali firmatari del presente Protocollo;

- attrarre investimenti nelle aree rese disponibili secondo quanto declinato nel progetto del PRRI di prossima adozione, volti a:

. consolidare i settori del chimico–farmaceutico, storicamente strategici per l’area, anche supportando la creazione di distretti quali quelli certificati EMAS;

. rafforzare il settore automotive, della meccanica e della meccatronica attraverso azioni di supporto all’indotto, anche secondo i paradigmi di Impresa 4.0;

. favorire la riconversione industriale dell’area attraverso logiche di “Circular Economy”;

- promuovere la riconversione produttiva dell’area in coerenza con le linee guida previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

2. Le parti sottoscrittrici si impegnano, inoltre, ad avviare tutte le ulteriori attività considerate di interesse e/o necessarie ai fini della realizzazione degli obiettivi del presente Protocollo

Art. 4

(Disposizioni finali e transitorie) 1. La durata della presente Intesa è fissata in anni 2 dalla data di stipula.

Potrà essere prorogata per la durata che sarà stabilità da tutte le Parti contraenti.

2. Alla presente intesa potranno aderire altri Enti o Amministrazioni pubbliche al fine di conseguire il raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1.

3. L’attuazione degli impegni di cui alla presenta intesa non comporta maggiori oneri per lo Stato.

Roma, 21 marzo 2018

Per il Ministero dell’Ambiente

e della Tutela del Territorio e del Mare Il Ministro (Gian Luca Galletti)

___________________________

Per il Ministero

dello Sviluppo Economico Il Ministro (Carlo Calenda)

___________________________

Per la Regione Lazio

Il Presidente (Nicola Zingaretti)

___________________________

Per Invitalia

L’Amministratore Delegato (Domenico Arcuri)

___________________________

(22)

Pagina 1 di 5

PROTOCOLLO D’INTESA

TRA

MINISTERO DELL’INTERNO,

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

REGIONE LAZIO

ROMA CAPITALE

PER LATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI CENSIMENTO GEOLOCALIZZATO E DI INTEGRAZIONE, A FAVORE DELLE FORZE DELL’ORDINE, DELLE FONTI DI VIDEOSORVEGLIANZA PUBBLICHE E PRIVATE PRESENTI

SUL TERRITORIO DI ROMA CAPITALE

(23)

Pagina 2 di 5 Il Ministro dello Sviluppo Economico, il Ministro dell’Interno, la Regione Lazio e Roma Capitale, nel seguito congiuntamente indicati come i “Firmatari”,

PREMESSO CHE

- Il Ministero dello Sviluppo Economico (nel seguito anche MiSE) ha avviato il 17/10/2017 un tavolo congiunto per sostenere lo sviluppo economico di Roma Capitale ;

- tra gli obiettivi del piano è stato individuato quello di aumentare la sicurezza dei cittadini e contrastare il degrado urbano attraverso un migliore controllo del territorio e dotando la città di Roma Capitale di un sistema che integri le telecamere di video sorveglianza di proprietà pubblica e privata;

- il percorso ipotizzato prevede la mappatura delle aree coperte da video sorveglianza ed un progetto di integrazione tecnologica delle telecamere ritenute di interesse da parte delle forze dell’ordine, individuate in collaborazione con la Prefettura di Roma;

- per la definizione della mappatura è stata convocata dal MiSE una Cabina di Regia alla quale hanno fattivamente partecipato i rappresentanti, oltre che del MiSE stesso, del Comune di Roma Capitale, della Regione Lazio e della Prefettura di Roma;

- ad esito dei lavori della Cabina di Regia sono state censite oltre 7200 telecamere di stakeholder pubblici e privati. Le telecamere censite sono state geolocalizzate e le informazioni correlate sono state rese fruibili alle Forze dell’Ordine attraverso l’accesso ad un sistema cartografico reso disponibile dalla Regione Lazio;

- i Firmatari ritengono strategico che l’azione di censimento, di reperimento delle informazioni sulle fonti di videosorveglianza di ulteriori stakeholder e di inserimento delle informazioni nel sistema informativo prosegua in modo strutturale;

- la Prefettura di Roma ha comunicato che la mappatura resa disponibile dall’azione della Cabina di Regia del MiSE rappresenta in se stesso un risultato di assoluta rilevanza, in quanto permette di abbattere drasticamente i tempi di individuazione delle telecamere presenti sul territorio;

- risulta necessario implementare una seconda fase del progetto che preveda le integrazioni hardware, software e di rete necessarie per la visualizzazione diretta delle immagini delle fonti di videosorveglianza ritenute di interesse dalle Forze dell’Ordine tra quelle censite;

VISTI

- il decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n.

48, che ha disciplinato, anche in attuazione dell'articolo 118, terzo comma, della Costituzione, modalità e strumenti di coordinamento tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano ed enti locali in materia di politiche pubbliche per la sicurezza integrata, ed in particolare:

. l'articolo l, comma 2, che definisce la sicurezza integrata l’insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e Bolzano e dagli enti locali, nonché da altri soggetti istituzionali, al fine di concorrere, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla promozione e all'attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali;

. l’articolo 2, comma 1, che stabilisce che, con accordo sancito in Conferenza Unificata, su proposta del Ministro dell’Interno, sono definite le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza urbana (nel seguito anche le Linee Guida);

(24)

Pagina 3 di 5 . l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome, l’ANCI e l’UPI, sul documento concernente le linee generali delle politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata, in attuazione dell’articolo 2 del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, sancito in data 24 gennaio 2018 dalla Conferenza Unificata, il quale pone l’accento sulla particolare rilevanza assunta dagli strumenti di “prevenzione situazionale”, tra i quali si colloca la regolamentazione dell'utilizzo in comune dei sistemi di sicurezza tecnologica finalizzati al controllo delle aree e delle attività soggette a rischio.

CONSIDERATO CHE

- il perseguimento dell'obiettivo di un utilizzo in comune degli apparati tecnologici, richiede la realizzazione di un Progetto ad alto contento tecnologico che consenta l’omogeneizzazione dei sistemi esistenti e l’implementazione di strumenti di interoperabilità;

- l’operazione di mappatura svolta dalla Cabina di Regia presso il MiSE ha anticipato l’indicazione contenuta nell’Accordo di procedere alla completa “mappatura” dei sistemi esistenti, al fine di realizzare una razionale copertura del territorio, in grado di assicurare il videocontrollo dei luoghi “a rischio” anche sul piano dei fenomeni di degrado urbano o di criminalità diffusa;

CONVENGONO

Art. 1

(Recepimento delle premesse) Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Atto.

Art. 2

(Finalità del protocollo)

1. Allo scopo di aumentare la sicurezza dei cittadini e di contrastare il degrado urbano del territorio di Roma Capitale, i Firmatari, in coerenza con le Linee generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata di cui all’accordo sancito in sede di Conferenza Unificata, sono impegnati alla realizzazione di un Progetto di integrazione tecnologica delle sorgenti di videosorveglianza selezionate tra quelle incluse nella mappatura e ritenute di interesse da parte delle Forze dell’Ordine.

2. Il Progetto, in considerazione dei contenuti tecnologici innovativi, è definito e realizzato dal MiSE che ne coordina l’attuazione nel quadro di indicazioni condivise nell’ambito del Comitato di cui al successivo Art. 3

(25)

Pagina 4 di 5 Art. 3

(Istituzione di un Comitato di coordinamento)

1. Per l’esecuzione delle attività previste dal presente Protocollo, viene costituito un Comitato di coordinamento presso la Prefettura di Roma, in considerazione dei propri compiti esclusivi di coordinamento delle strategie in materia di sicurezza del territorio ai sensi della Legge 121/1981.

2. Il Comitato svolge i seguenti compiti e funzioni :

. adottare le indicazioni per la definizione del contenuto tecnologico innovativo ed operativo del Progetto di integrazione delle sorgenti di videosorveglianza censite del territorio di Roma Capitale;

. assicurare la continuità dell’alimentazione e della manutenzione della mappatura realizzata nel quadro delle attività della Cabina di Regia di cui alle Premesse;

. supportare l’attuazione del Progetto di cui al precedente Articolo 1.

3. Il Comitato di coordinamento è composto da qualificati rappresentanti delle Amministrazioni firmatarie individuati con apposito atto formale entro 30 giorni dalla stipula del presente Protocollo d’Intesa.

4. Il Comitato costituisce il punto di contatto unico delle Amministrazioni partecipanti con la Direzione Centrale della Polizia Criminale nel proprio ruolo previsto al punto 5 dall’Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata di cui alle premesse1.

Art. 4

(Attuazione del Progetto)

1. Il MiSE, con successivo atto comunicato ai Firmatari, individua la propria Direzione Generale responsabile per la realizzazione del Progetto, la cui esecuzione può essere affidata ad un soggetto attuatore.

2. Il soggetto attuatore partecipa alle riunioni del Comitato di cui all’Articolo 3 per garantire il pieno raccordo della fase attuativa con le indicazioni del Comitato stesso.

3. La Regione Lazio partecipa alle attività del progetto attraverso Lazio crea s.p.a.

Art. 5

(Finanziamento del Progetto)

1. I Firmatari si impegnano a reperire le risorse per l’attuazione del progetto di cui al presente Protocollo d’Intesa, ciascuno con fondi di propria competenza, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

2. Il progetto potrà altresì essere finanziato attraverso i fondi previsti al punto 5 dell’Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata. A tal fine il Ministero dell’Interno si impegna a definire, entro 60 gg dalla stipula del presente Protocollo d’Intesa, i provvedimenti attuativi per l’accesso da parte degli

1 La Direzione Centrale della Polizia Criminale costituirà il punto di riferimento per l’emanazione degli atti di indirizzo volti a favorire l’utilizzo comune tra Forze di polizia e Polizia locale dei sistemi tecnologicamente avanzati di controllo del territorio, nel rispetto delle specifiche competenze

(26)

Pagina 5 di 5 Enti locali alle risorse stanziate, per il triennio 2017 - 2019, sul fondo speciale previsto dall'art. 5, comma 2-ter, del D.L. n. 14/2017.

Art. 6 (Durata)

Il presente Protocollo d’Intesa ha durata di 36 mesi dalla sua sottoscrizione e si intenderà tacitamente rinnovato alla sua scadenza, per una pari durata, a meno di espressa richiesta di revoca della sottoscrizione.

Roma, 21 Marzo 2018

Per il Ministero dell’Interno

Il Ministro (Marco Minniti)

______________________

Per la Regione Lazio

Il Presidente (Nicola Zingaretti)

____________________

Per Roma Capitale

La Sindaca (Virginia Raggi)

_____________________

Per il Ministero dello Sviluppo

Economico

Il Ministro (Carlo Calenda)

_____________________

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