Premessa
QUESTIONE GIUSTIZIA, n.2/2014
Premessa
Attributable risk for lung cancer in city A
• Attributable risk =
incidence in city A minus incidence in city B= 20 ‐10
• This is best expressed as a fraction of the total risk in City A = 20‐
10/20 = 0.5
• This is best expressed as a percentage, so we multiply by 100 = 50% This is best expressed as a percentage, so we multiply by 100 50%
Sessione 2: Valutazione di Impatto Sanitario Sessione 2: Valutazione di Impatto Sanitario
Introduzione Introduzione Premessa: L. R. 21/2012
Luglio 2012: Valutazione Danno Sanitario stabilimento ILVA di Taranto
ai sensi della LR 21/2012
Background Flow chart R.R. 24/2012
Caratterizzazione del rischio Caratterizzazione del rischio
Fig. 4 Mappa di rischio cancerogeno per via inalatoria attribuibile al b(a)p (ng/m3) (per milione)
Situazione 2010 Scenario 2016
Background Premessa: DM del 24 aprile 2013
Agosto 2013: Valutazione del Danno Sanitario di Taranto ai sensi del
DM n. 231
Flow chart DM 231
VDS Taranto ai sensi DM del 24 aprile 2013
V l i
Fig. 3. Medie annuali PM2.5 dal 2010 al 2013
20
Valutazione della
qualità
10 15 20
ug/m3
qualità
ambientale
0 5 10
PM2.5
Taranto ‐ Via Alto Adige Taranto‐ Via Machiavelli
2010 2011 2012 2013
VDS Taranto ai sensi DM del 24 aprile 2013
Fig 10. Trend delle concentrazioni di PM10 dal 2010 al 2013
V l i
4020 25 30 35 40
0 ug/m3
Valutazione della
qualità
0 5 10 15
2010 2011 2012 2013
PM1
qualità
ambientale
2010 2011 2012 2013
Taranto ‐ Via Archimede Taranto ‐ Via Alto Adige Taranto‐ Via Machiavelli
45
Fig 11. Numero di superamenti di PM10 dal 2011 al 2013
20 25 30 35 40
menti PM10
0 5 10 15 20
n. supera
2011 2012 2013
Machiavelli Archimede Alto Adige
VDS Taranto ai sensi DM del 24 aprile 2013
Fig. 12 Medie annuali BaP (ng/m3) in tutti i siti
2,0
1 4 1,6 1,8 ,
Valutazione della
li à
1,0 1,2 1,4
Machiavelli Adige
l
qualità
ambientale
0,4 0,6
0,8 Talsano
Deledda*
Valore obiettivo
0,0 0,2 ,
2009 2010 2011 2012 2013
Considerazioni rapporto ‐ VDS TA DM 231
L l t i ti i li iti ti i d ll i
La valutazione comparativa con i limiti normativi delle misure delle concentrazioni ambientali dei contaminanti di interesse
i fi i d ll l t i d l i hi i l t i id i i ai fini della valutazione del rischio inalatorio evidenzia, per i dati più recenti riferiti all’anno 2013, l’assenza di superamenti
d i l i li i ti d ll l i i li
dei valori soglia previsti dalle leggi nazionali.
Di ll b di t i t d ll T b ll 1
Di conseguenza, sulla base di quanto previsto dalla Tabella 1 del punto 2.2.1 (Valutazioni di primo livello) del citato
D t l l t i i t t t di
Decreto, la valutazione si arresta a questo stadio.
Linee Guida VIIAS
http://www.arpa.puglia.it/c/document_library/get_file?uuid=77bd266a-e369-4822-bd91-6c9f7f35fb2f&groupId=13879
Linee Guida VIIAS
Linee Guida VIIAS
Nascono dall’esigenza maturata negli ultimi anni di dotare gli operatori, in particolare quelli appartenenti al Sistema delle Agenzie per l’Ambiente e al Servizio Sanitario Nazionale, di uno strumento metodologico per una valutazione integrata dei potenziali impatti sulla salute dei determinanti ambientale
Definiscono i criteri per lo svolgimento delle attività ordinarie di VIA, VAS e AIA previste dalle normative vigenti
Definizione VIIAS
in analogia con la definizione di VIS, si intende «una combinazione di procedure metodi e strumenti con i quali si possono stimare gli effetti procedure, metodi e strumenti con i quali si possono stimare gli effetti potenziali sulla salute e la distribuzione di tali effetti all’interno della popolazione nell’ambito delle procedure correnti di valutazioni in campo popolazione nell ambito delle procedure correnti di valutazioni in campo ambientale»
CCM 2013
Scelta dello UR per b(a)p
- epidemiological studies (US-coke oven workers)
WHO cancer Unit Risk value
(1987 2000 2010 REVIHAAP P j t 2013) (1987, 2000, 2010, REVIHAAP Project 2013)
UR_epi : 8.7 x 10
‐2per 1 g/m
3 (8.7x10‐5 per 1 ng/m3)‐ toxicological studies,
U.S. EPA cancer unit risk value
UR_tox 2014: 6 x 10
-4per 1g/m
3 (6x10‐7 per 1 ng/m3 )/
LEGGE 68/2015
Art. 452quater. (Disastro ambientale).
-
Costituiscono disastro
ambientale alternativamente:
1)…..
2)…
3) l'offesa alla pubblica incolumita' in ragione della rilevanza del fatto per
l'estensione della
compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il p numero delle persone offese o esposte a pericolo.
PNP 2014‐2018: Macro Obiettivo 2.8
CONCLUSIONI
L’INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA ISTITUZIONI AMBIENTALI E SANITARIE E’
L INTEGRAZIONE FUNZIONALE TRA ISTITUZIONI AMBIENTALI E SANITARIE E ASSOLUTAMENTE NECESSARIA E DEVE ESSERE REALIZZATA QUANTO PRIMA.
LA CRITICITA’ CRONICA NELLA GESTIONE DELLA TEMATICA AMBIENTE‐SALUTE DEVE INDURRE I MINISTERI COMPETENTI AD ADOTTARE PROVVEDIMENTI CHE DEFINISCANO LINEE‐GUIDA OPERATIVE PER TUTTI GLI STAKEHOLDER.
ESISTE IL RISCHIO CONCRETO CHE L’ ATTUALE INCERTA SITUAZIONE PORTI ALLO SIST I RISCHIO CONCR TO CH ATTUA INC RTA SITUA ION PORTI A O SMANTELLAMENTO DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA ITALIANA.