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Terremoto: dalle CCIAA di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia l'operazione ripartenza Al via l'operazione "ripartenza immediata delle attività economiche". E' alla ripartenza, dunque, che si riconducono le linee di intervento comuni a sostegno delle imprese colpite dal terremoto

concordate tra le Camere di Commercio di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia, assieme all'Unioncamere Emilia-Romagna. Le iniziative per la ricostruzione, a valere sui fondi gestiti dalle quattro Camere di Commercio delle aree colpite dagli eventi sismici sulla base degli interventi di solidarietà decisi dall'Unioncamere nazionale, saranno in questa fase prioritariamente destinate a coprire il reperimento delle risorse finanziarie per le esigenze immediate (fino a 24 mesi) di riavvio delle imprese colpite dal sisma.

Nell'orientare gli interventi, le quattro Camere di Commercio hanno adottato un criterio di complementarietà e integrazione rispetto alle direttrici del Protocollo promosso dalla Regione e sottoscritto lo scorso 14 giugno anche da Unioncamere. Il Protocollo prevede l'impegno comune tra Regione, banche, consorzi fidi per garantire linee di finanziamento a medio lungo termine (di durata compresa fra i 5 e 15 anni) finalizzate a consentire, a tassi contenuti, interventi strutturali di

ricostruzione per le attività produttive e per la piena funzionalità degli immobili e delle attrezzature delle imprese, in attuazione di quanto previsto dal decreto legge n. 74/2012 sull'emergenza

terremoto. Muovendosi nella direzione della complementarietà e dell'integrazione degli interventi, le Camere di Commercio hanno così deciso di privilegiare gli interventi per la ripartenza immediata delle attività. Il pacchetto di misure risulta in sostanza articolato in due tipologie di destinazione dei finanziamenti, che vedranno protagonisti i consorzi fidi operanti nei territori colpiti, a cominciare dalle quattro strutture operanti come intermediari finanziari vigilati con le quali dal dicembre 2011 è stato attivato un Tavolo di coordinamento presso l'Unioncamere Emilia-Romagna.

La prima tipologia di intervento consentirà alle imprese colpite dal sisma l'ulteriore sospensione o l'allungamento dei finanziamenti in essere in base alle modalità, condizioni e tempistiche del

finanziamento originario, nonostante il peggioramento intervenuto nella congiuntura economica. Le imprese potranno in sostanza prolungare, senza costi aggiuntivi, la durata dei finanziamenti in essere assistiti da garanzia dei confidi, attraverso la stipula di nuovi finanziamenti con le stesse caratteristiche, ma con durata fino a 7 o 10 anni, mantenendo le condizioni di costo applicate all'operazione originaria. Con la seconda tipologia verranno assicurati finanziamenti a 24 mesi per coprire le esigenze di prima necessità per la riattivazione dell'attività delle imprese, inclusi gli interventi sul magazzino e quelli immediati di messa in sicurezza delle strutture, ai fini

dell'acquisizione della certificazione provvisoria di agibilità sismica."Gli effetti, disastrosi, dei ripetuti eventi sismici che dal 20 maggio scorso hanno interessato vaste aree della nostra regione sono noti a tutti e costituiscono uno sfregio ad un sistema economico, fra i più solidi ed evoluti dell'intera Europa, che rappresenta circa il 2% del PIL italiano e quasi il 4% dell'export". - sottolinea Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara e di Unioncamere Emilia-Romagna. Eppure, nonostante tutto, rimane miracolosamente viva negli imprenditori la voglia di ricominciare. C'è un prepotente desiderio di tornare quanto prima alla normalità. Il sistema camerale intende dare il suo contributo, in coordinamento con l'impostazione degli interventi pubblici di ricostruzione, per corrispondere alle esigenze prioritarie delle imprese con tempestività e con il massimo impegno".

 

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