il nuovo Piano Urbanistico Comunale
assemblea pubblica 6 febbraio 2016
Comune di Bonassola
Revisione del Piano Urbanistico comunale, per rispondere alle seguenti motivazioni:
• Aggiornamento delle previsioni del PUC vigente rispetto al
contesto socio economico territoriale del Comune di Bonassola;
• Evidenza di talune lacune e/o incongruenze della disciplina urbanistica vigente rispetto al quadro ambientale e paesistico;
• Adeguamento a disposizioni legislative e regolamentari intervenute;
• Adeguamento agli indirizzi e obiettivi del nuovo ciclo amministrativo
Legge 04.09.’97, n°36
Legge urbanistica della Regione Liguria Modificata dalla legge 11/2015
Il piano urbanistico comunale PUC
è composto dai seguenti atti:
- descrizione fondativa - documento degli obiettivi - struttura del piano
- norme di conformità e congruenza
Descrizione fondativa
è costituita da analisi conoscitive e da sintesi interpretative riferite:
ai caratteri fisici e paesistici dei siti;
ai processi storici di formazione delle organizzazioni territoriali ed insediative in atto;
ai processi socioeconomici ;
alle prestazioni dei vari tipi d’insediamento, delle reti di urbanizzazione;
al quadro di riferimento pianificatorio, allo stato di attuazione del PRG.
Documento degli obiettivi
definisce in modo esplicito gli obiettivi di governo del territorio, in coerenza con la descrizione fondativa
nonché gli atti di pianificazione sovraordinata
costituisce elemento fondamentale di
riferimento e coerenza nella definizione
complessiva del PUC
Documento degli obiettivi
Gli indirizzi deliberati dall’Amministrazione:
1. - la messa in sicurezza delle aree esondabili, delle aree con criticità geologiche, delle aree boscate a rischio di incendio (in particolare i boschi di pini marittimi)
2. - la valorizzazione delle risorse ambientali, la tutela dei caratteri storico-culturali e del paesaggio bonassolese
3. - lo sviluppo delle reti infrastrutturali, dei servizi e del sistema dei parcheggi
4. - la riqualificazione dell'assetto insediativo, del costruito e degli spazi aperti, delle molteplici identità di Bonassola, del borgo a mare e dei nuclei di mezza costa, attraverso una attività edilizia sostenibile
5. - la riqualificazione dell'offerta turistica, verso un turismo “verde”
e “blu”
6. - la valorizzazione delle funzioni agricole dell'entroterra
Struttura del Piano
definisce l’impianto e il funzionamento del sistema territoriale e paesistico ambientale del Comune nel suo complesso, contiene:
gli ambiti di conservazione e riqualificazione i distretti di trasformazione
il sistema delle infrastrutture
indica la capacità turistico – ricettiva il peso insediativo
definisce i margini di flessibilità delle scelte di piano definisce le modalità di applicazione del piano casa
Ambiti di conservazione e riqualificazione
- il perimetro degli ambiti
- la disciplina paesistica di livello puntuale
- gli obiettivi e le modalità della conservazione
- la localizzazione dei servizi le norme di conformità
Distretti di trasformazione
- trasformazione urbanistica del territorio che comporta un sistema
complesso di interventi destinati ad innovare l’assetto fisico e funzionale del distretto aventi come esito l’incremento non marginale del peso
insediativo
- - Perimetro distretto
- - la configurazione massima della trasformazione
- - disciplina paesistica di livello puntuale
- - le norme di congruenza
- - servizi ed altri parametri essenziali per il controllo del carico urbanistico e dei suoi effetti ambientali
-
Norme di conformità
interessano gli ambiti di conservazione e di riqualificazione
esse specificano:
- i tipi di intervento edilizio
- le destinazione d’uso principali nonché i limiti della loro
modificabilità anche senza opere edilizie
Norme di congruenza
Interessano i distretti di trasformazione, contengono criteri per:
- valutare la compatibilità e congruenza dalle trasformazioni proposte dai PUO rispetto agli obiettivi, alla struttura ed alle priorità generali dello sviluppo operativo del piano
- valutare, nel caso di distretti per i quali eventualmente il PUC preveda sviluppi operativi alternativi, le conseguenze sugli altri distretti e ridefinire gli assetti ivi previsti
- controllare la qualità degli esiti complessivi delle trasformazioni - definire le modalità gestionali e finanziarie delle operazioni di
trasformazione e la ripartizione degli oneri relativi alla dotazione e alla organizzazione di servizi
La Valutazione Ambientale Strategica nel processo di formazione
del piano Urbanistico Comunale
Bonassola,
6 febbraio 2016
obiettivi
La direttiva 2001/42/CE viene adottata
“… considerando che la politica della Comunità in materia ambientale contribuisce, tra l’altro, a perseguire gli obiettivi della salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente … e che … le esigenze connesse con la tutela
dell’ambiente devono essere integrate nella definizione delle politiche e delle azioni
comunitarie, in particolare nella prospettiva di
promuovere lo sviluppo sostenibile”
obiettivi
“la valutazione ambientale costituisce un
importante strumento per l’integrazione delle considerazioni di carattere ambientale
nell’elaborazione e nell’adozione di taluni piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente … in quanto
garantisce che gli effetti dell’attuazione dei
piani e dei programmi in questione siano presi
in considerazione durante le loro elaborazione
e prima della loro adozione”
La VAS non è la VIA di un Piano
• La VIA era stata lo strumento cardine della politica della prevenzione del danno ambientale postulata dal terzo
programma d’azione ambientale della Comunità Europea negli anni ’80
• la Valutazione Ambientale di Piani o Programmi costituisce lo strumento mediante il quale dare
concretezza al principio dell’integrazione della dimensione ambientale nelle politiche territoriali e di settore in virtù del quale la politica europea deve essere politica ambientale, ovvero deve assumere gli obiettivi di tutela ambientale quali vincoli sovraordinati di carattere generale.
Il Piano non è un insieme di progetti
Nell’ottica dell’integrazione il Piano diventa esso stesso strumento di politica ambientale, pur essendo portatore di contenuti specifici relativi ai propri ambiti di applicazione. E la VAS è lo strumento mediante il quale il piano assume questa nuova dimensione.
E’ dunque sul Piano che la VAS si focalizza: il Piano inteso non
quale “oggetto” di una procedura di valutazione alla quale subordinare l’approvazione, ma quale potenziale “soggetto” di una politica ambientale pervasiva e non più confinata ad un ruolo “di settore”
Quadro strutturale dei fattori
ambientali e dei fattori territoriali
AMBIENTE aria, acqua,
suolo, vegetazione
Agenti di pressione - valori
TERRITORIO URBANIZZATO
funzioni, trasporti e comunicazione
, servizi
CONTESTI
urbano, collinare,
costiero, marino
Le integrazioni tra processo di
piano e processo di valutazione ambientale
Redazione PUC
Descrizione Fondativa Documento degli obiettivi
Struttura del piano Piano sostenibile
Processo di integrazione
Criticità - opportunità
Obiettivi di sostenibilità ambientale
Schede norma
Valutazione
Elaborazione VAS
Conoscenze ambientali
Obiettivi ambientali
Selezione delle possibili scelte
Monitoraggio
Il tema della partecipazione
Assume inoltre rilevanza strategica il tema della partecipazione del pubblico alla procedura di VAS: sotto questo profilo, la
sfida si gioca sulla capacità di far evolvere il processo di pianificazione verso una
configurazione che sappia e voglia
stimolare e valorizzare la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo del territorio e dell’ambiente, superando la logica delle
osservazioni / controdeduzioni relative a
specifici interessi particolari
.La partecipazione e l’ascolto
nel piano Urbanistico Comunale
Bonassola,
6 febbraio 2016
La costruzione del processo di piano
La Legge urbanistica regionale indica che la pianificazione territoriale si ispira al rafforzamento dell'efficacia del governo del territorio in termini di facilitazione e trasparenza delle procedure, accesso alla conoscenza, cooperazione tra Enti e soggetti privati.
Queste significa che la partecipazione degli abitanti/esperti di un territorio non si configura più solo come una scelta delle Amministrazioni, ma anche come un approccio necessario per progettare in modo nuovo econsapevole la complessità della società di oggi.
Essa è strumento per determinare le tematiche e le problematiche territoriali che contraddistinguono una comunità, che devono essere risolte tramite
risposte che siano in sintonia con i risultati di quello che chiameremo l’ascolto sociale della società civile.
Occorre un ascolto della comunità, dalle esigenze espresse dalla società e dai singoli che la costituiscono, per raccogliere in modo trasparente le esigenze e le disponibilità
Occorre confrontare la "visione del futuro" con i cittadini, le famiglie, le associazioni di categoria, gli imprenditori, l'associazionismo.
La pluralità dei punti di vista di più soggetti è condizione essenziale in un processo di pianificazione che intende essere comunicativo, interattivo.
Ascolto e partecipazione non sono solo mezzi, strumenti, ma sono contenuti, obiettivi e risorse del processo di pianificazione.
L'ascolto consapevole è un contenuto essenziale della qualità dello sviluppo sostenibile locale. La progettazione partecipata è un obiettivo promosso e
ribadito da numerosi strumenti normativi di indirizzo europeo, nazionale, locale.
L'ascolto è una risorsa essenziale per migliorare la qualità delle politiche, degli interventi nella città, nel territorio.
Le pratiche di partecipazione sono essenziali per un’efficace attuazione di programmi complessi, promuovono l’accesso alle informazioni ed il
coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, con tecniche, metodologie, e strumenti in grado di attivare politiche inclusive ed interattive.
Le ragioni dell'ascolto e della partecipazione
Ascolto e partecipazione sono risorse in quanto forniscono:
•una differente idea di conoscenza (abitante attivo);
•un’idea di abitante complessa (portatore di emozioni, conoscenze);
•il passaggio della protesta alla proposta (sviluppare gli aspetti positivi);
•la possibilità di affrontare i conflitti territoriali;
•un’idea di ruolo attivo dei tecnici;
•un’ipotesi di relazioni tra le comunità (anche spaziali) .
Effetti negativi della non partecipazione
Costi dell’inefficacia nelle previsioni di piano e nelle trasformazioni:
•Previsione e realizzazione di opere che non soddisfano i bisogni reali
•costi aggiuntivi per colmare le lacune
•scarso grado d’inserimento del progetto nel tessuto sociale
•qualità progettuale degli interventi non riconosciuta dalla comunità locale
La comunicazione del piano
Vengono definiti gli strumenti e le procedure per sollecitare la partecipazione attiva alla definizione del piano.
Nell'elaborazione del Piano Urbanistico Comunale è richiesta anche la parte di valutazione ambientale strategica, in cui è ulteriormente sottolineato il ruolo del confronto con i cittadini.
E in questo approccio si inserisce questa fase iniziale di ascolto e comunicazione del Piano Urbanistico Comunale.
Gli strumenti di comunicazione a Bonassola
Un primo incontro pubblico di presentazione del processo di PUC, per comunicare quello che si inizia a fare e richiedere contributi in merito.
Il questionario on-line, per avere una prima occasione di ascolto indiretto sulle idee che hanno i cittadini del proprio territorio.
Alcuni seminari tecnici, in cui i soggetti destinatari (forze produttive e associazioni ambientaliste; abitanti, associazioni e operatori economici) espongono il proprio contributo in maniera diretta.
Uno o più forum plenario in risposta dei contributi pervenuti, con confronto tecnico e operativo per la definizione della Struttura del nuovo Piano.
Il questionario
Non è obbligatorio ma è una possibilità in più per dire la vostra.
E' anonimo.
•Parte 1: Domande per inquadrare le caratteristiche di chi compila.
•Parte 2: Domande per capire quale idea si ha di Bonassola
•Parte 3: Domande per capire quale idea si ha della zona in cui si abita
•Parte 4: Domande per iniziare a capire cosa va e cosa non va
•Parte 5: Domande per confrontarsi sugli indirizzi del Piano