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17 novembre 2011 IDL

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Academic year: 2021

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17 novembre 2011 IDL

Specialmente per Marisa & Serena:   si può usare l'istruzione plot più di una volta senza  perdere   il   “plottato”     basta  aggiungere  la  dicitura  /noerase  come nell'esempio qui  di  seguito

IDL> plot,sin(findgen(100)*0.2), /noerase IDL>plot,cos(findgen(100)*0.2),/noerase

L'istruzione randomn permette di generare, numeri,vettori , o matrici costituiti di numeri  casuali.

Esempio:

IDL>print,randomn(10) ­­­> genera il numero  0.961467 IDL>print,randomn(1) ­­­> genera il numero  ­0.836854

10 e 1 sono i “semi” (seed) utilizzati dal generatore dei numeri casuali. Se al loro posto  inseriamo seed (­­­> IDL>print,random(seed) ) il numero generato sarà sempre diverso.

Per generare un vettore di numeri casuali  IDL> a=randomn(seed,100)

Per generare una matrice di numeri causali IDL>b=randomn(seed,100,100)

Per visualizzare i risultati IDL>plot,a  

IDL>surface,b    e/o  anche IDL>tv,b

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Esercizio 1

Generate con randomn  un vettore contenente 1000 numeri casuali.  Trovate un metodo 

“furbo” per capire cosa fa randomn (ossia come si distribuiscono i numeri che produce).

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(2)

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Esercizio 2

Utilizzando randomn con l'opzione poisson (IDL> a=randomn(seed,1000,poisson=100) ) generate 3 vettori,a,b e c aventi rispettivamente poisson=10 , poisson=100, poisson=1000 confrontate (plot ) i risultati e traete una conclusione sensata.

Utilizzando un valore a vostra scelta (fra 10 e 100 per poisson) determinate il numero di  vettori che si devono mediare per ottenere una riduzione significativa della fluttuazione  del segnale.

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Esercizio 3

Scrivete una routine IDL capace di generare un immagine 512 x 512 che simuli un campo  CCD   contenente   un   fondo   cielo   pari   a   300   conteggi   per   pixel   (pixel  ­­>   punto  dell'immagine) e qualche stella.

Assumete per le vostre stelle un profilo gaussiano con una FWHM di almeno 3 o 4 pixel.

Mettete stelle che abbiano luminosità diversa (non tutte uguali!) mettete anche il rumore  poissoniano sui profili delle singole stelle.   

Ideale sarebbe una routine che genera ogni volta un numero diverso di stelle in posizioni  diverse e con diverso intervallo di luminosità.

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