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2 2) Impulso e quantità di moto...Pag

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Academic year: 2021

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(1)

Unità Didattica N° 5 Impulso e quantità di moto

1) Sistema isolato : forze interne ed esterne...Pag. 2

2) Impulso e quantità di moto...Pag. 3

3) Teorema di conservazione della quantità di moto...Pag. 6

4) La terza legge della dinamica e la conservazione della quantità di moto...Pag. 8

5) Momento angolare o momento della quantità di moto o momento cinetico...Pag. 9

6) Teorema di conservazione del momento angolare...Pag.

(2)

Sistema isolato : forze interne ed esterne

Definiamo sistema di punti materiali l'insieme S di due o più punti materiali , distinti dal resto dell'universo , di cui vogliamo mettere in evidenza le proprietà fisiche . Il sistema si dice meccanico , elettrico ,...se vogliamo studiare le proprietà meccaniche , elettriche ,..dei suoi costituenti . In generale ai corpi che costituiscono il sistema sono applicate delle forze che vengono classificate in forze interne e forze esterne . Le forze interne ( attive o vincolari ) sono quelle che si esercitano sui corpi del sistema e che provengono dall'azione di altri corpi appartenenti al sistema considerato. Le forze esterne ( attive o vincolari ) sono quelle che si esercitano sui corpi del sistema ma che provengono dall ' azione di corpi che non fanno parte dell ' universo . Una forza interna ( esterna ) sarà indicata col simbolo G( )

Fi ( G( ) F e ) .

Definiamo ambiente esterno l ' insieme S dei punti materiali che non fanno parte del sistema S . Il sistema S più l'ambiente esterno S costituisce l ' universo . Spesso il tutto viene schematizzato come in figura .

Ambiente esterno S

Sistema S

sistema + ambiente =

= universo

contorno del sistema

Universo

Si definisce sistema isolato un sistema di punti materiali soggetti a sole forze interne. In un sistema isolato il risultante ( cioè la somma vettoriale ) delle forze agenti su tutti i punti materiali è nullo . E' evidente che un sistema per essere rigorosamente isolato dovrebbe comprendere tutto l'universo . Ogni altro sistema meccanico che si potrà considerare sarà sempre un sistema non isolato.

Tuttavia , esso potrà essere considerato come isolato con buona approssimazione quando le forze esterne saranno trascurabili rispetto alle forze interne .

Possiamo concludere affermando che un sistema di punti materiali è isolato quando : 1) è trascurabile ogni forma di interazione di S con punti materiali che non fanno parte del sistema 2) oppure è nullo il risultante delle forze esterne agenti su S

3) oppure non agiscono forze esterne su S

4) le forze esterne agenti su S sono trascurabili rispetto alle forze interne .

(3)

E S E M P I O

Consideriamo il sitema terra-luna . La terra e la luna si attirano reciprocamente in base alla legge di gravitazione universale . In prima approssimazione possiamo considerare il sistema terra-luna come un sistema isolato , ma si tratterà di una approssimazione grossolana in quanto il sistema è soggetto anche all'attrazione del Sole e degli altri pianeti . Si potrà allora considerare il sistema Terra-Luna come un sistema soggetto alla forza esterna dovuta al Sole , oppure considerare il sistema Terra-Luna-Sole come un sistema isolato . Se poi vogliamo migliorare il grado di isolamento del sistema dobbiamo prendere in considerazione anche gli altri pianeti del sistema solare . In quest'ultimo caso il sistema solare può essere considerato come isolato con un'approssimazione migliore di quelle precedenti . Naturalmente il processo può estendersi fino a comprendere la galassia , il nostro ammasso galattico ,...Risulta così chiarito il significato di sistema isolato . E' importante osservare che , pur di ingrandire sufficientemente un sistema , esso può essere sempre considerato isolato con quel grado di precisione che la questione trattata impone . Ne consegue che possiamo enunciare la terza legge della dinamica anche dicendo:<< In un sistema isolato è nullo il risultante di tutte le forze interne >> .

Impulso e quantità di moto

Si definisce quantità di moto di un punto materiale di massa m e velocità v la grandezza vettoriale : G G G

q = p = mv

[ ]

[ ]q = [m v ] = M L T⋅ ⋅ −1 ; { } { } { }q m v kg m

= = s

Se una forza G

F , che per semplicità supponiamo costante , agisce per un intervallo di tempo Δ t = t2 t1 = tf ti su un punto materiale di massa m , definiamo impulso della forza G

F relativo all'intervallo di tempo Δ t la grandezza vettoriale :

( ) ( )

G G G G

I = FΔt = F t 2 t1 = F t f ti

[ ] [ ]I = F t⋅ = [M L T⋅ ⋅ −1] , { } { } { }I = F t = N s

Per la seconda legge della dinamica possiamo scrivere :

( )

G G G G

F m a m v v

t t

f i

f i

= ⋅ =

; F tG( f ti) = m vGf m vGi = qGf qGi = Δ qG

G G G G G

I = FΔt = qf qi = Δq = teorema dell'impulso

(4)

<< La variazione della quantità di moto ΔG G G

q = qf qi di un punto materiale soggetto all'azione di una forza G

F nell'intervallo di tempo Δ t = tf − è uguale all'impulso corrispondente . >> ti Il teorema dell ' impulso continua a valere anche quando la forza G

F è variabile nel tempo . Un sistema di punti materiali P1 , P2 , P3 ,... rispettivamente di masse m1 , m2 , m3 ,... e velocità vettoriali G

v1 , G v2 , G

v3 ,.. ha , per definizione , la quantità di moto : QG = m v1G1 m v2 G2 m v3G3

+ + + ⋅⋅⋅= G G G

q1 + q2 + q3 + ⋅⋅⋅ = quantità di moto totale del sistema

O S S E R V A Z I O N I

▀ Per la quantità di moto si usa anche il seguente simbolo : G G p = m v

▀ Spesso il vettore G

q è detto momento lineare per distinguerlo dal momento angolare che è il momento della quantità di moto .

▀ Essendo G G

q ∝ , la quantità di moto di una massa m dipende dal sistema di riferimento v che deve essere sempre precisato .

▀ Vettorialmente , ad un dato istante , G

q ha la stessa direzione e lo stesso verso di v , mentre G

I ha la stessa direzione e lo stesso verso di G

F cioè di a .

▀ Impulso e quantità di moto , avendo le stesse dimensioni,hanno la stessa unità di misura , cioè : kg m

s N s

=

G G G G

F m a m v

t

q

= ⋅ = Δ = t Δ

Δ

Δ oppure G G F d q

= d t se la forza G

F non è costante .

<< il rapporto tra la variazione della quantità di moto ed il tempo in cui essa si verifica è uguale alla forza ( o al risultante delle forze ) che agisce ( agiscono ) su m . >>

Le relazioni G G

F = m a⋅ ed G G

F q

= Δt

Δ per ogni singola particella sono completamente equivalenti in meccanica classica . E' da notare che Newton ha introdotto la seconda legge della dinamica nella

forma G G

F q

= Δt

Δ . Questa forma è più generale della G G

F = m a⋅ perchè quest'ultima espressione presuppone m costante , mentre l'altra non richiede che la massa debba restare costante durante il moto .

(5)

▀ Se FG = F tG( ) allora : G G

I F dt

t t

i

= f dove : d IG F dtG

= ⋅ è l ' impulso elementare .

▀ Sia G

VC la velocità del centro di massa di un sistema di n particelle soggetto all'azione di forze esterne , otteniamo : G G

Q = m VC

<< la quantità di moto totale di un sistema di particelle è uguale al prodotto della massa totale del sistema per la velocità del suo centro di massa . >>

G G G

F m a m d v

= ⋅ = d t ; G G G G

F dt = m d v = d mv = d q L'impulso della forza G

F relativo all'intervallo di tempo Δ t = t2 t1 ci viene dato da :

G G G G G G G

K K K

K

I F dt d mv d q q q q

q q v

v t

= t12 = 12 = 12 = 2 1 = Δ se G

F è il risultante di tutte le forze esterne applicate al punto P di massa m abbiamo :

G G

F d q G

d t m a

= =

Teorema di conservazione della quantità di moto

Abbiamo detto che un sistema di punti materiali è isolato quando su di esso non agisce alcuna forza esterna , cioè proveniente da punti materiali estranei al sistema considerato . Il teorema della conservazione della quantità di moto di un sistema isolato afferma quanto segue :

<< in un sistema isolato si mantiene costante la quantità di moto totale G Q >> . Questo significa che il vettore G

Q è una grandezza vettoriale che si conserva nel tempo . Dimostriamo questo teorema per un sistema formato da due soli punti materiali m1 ed m2 . Supponiamo che all ' istante iniziale ti le masse abbiano velocità G

v1i e G

v2i , mentre all 'istante tf le masse abbiano velocità G

v1f , G v2f .

Hp : ( )

( )

G G G G G G

G G G G G G

Q Q t q q m v v

Q Q t q q m v v

i i i i i i

f f f f f f

= = + = + =

= = + = + =

⎩⎪

1 2 1 1 2

1 2 1 1 2

quantità di moto del sistema all ' istante t quantità di moto del sistema all ' istante t

i

f

Th : {Q tG( )i = Q tG( )f cioè QGi = QGf

Per la terza legge della dinamica possiamo scrivere : G G F12 = − F21 Consideriamo l'azione delle forze G

F12 ed G

F21 ( che per semplicità consideriamo costanti ) per un intervallo di tempo Δ t = tf − . ti

(6)

Abbiamo : m v v

t t m v v

t t

f i

f i

f i

f i

1

1 1

2

2 2

G G G G

= −

m v1 1Gf m v1 1Gi = − m v2 2G f + m v2 2Gi ; m v1 1Gf + m v2 2G f = m v1 1Gi+ m v2 2Gi

( ) ( ) ( )

G G G G G G G

q1f + + q2f Q tf = q1i+ + q2i = Q ti = Q t = costan te Questo teorema continua a sussistere tanto se le forze G

F12 e G

F21 sono variabili ( in questo caso la dimostrazione avviene mediante il calcolo differenziale ) , quanto se i punti materiali del sistema sono più di due .

<< La variazione della quantità di moto di un sistema isolato è zero >>

( )

Q ti

Q t( )f

ti tf

m1 m2 m1 m2

v f

v f 2

v i 1

1 v i

2

q i

1 q i

2 q f

q f 2

1

Dimostrazione col calcolo differenziale

Consideriamo un sistema isolato costituito da due soli corpi rispettivamente di massa m1 ed m2. La terza legge della dinamica si scrive : G G G

F12 + F21 = , mo d v

d t m d v d t o

1 1

2 2

G G

+ = G

Se l'azione e la reazione agiscono per un intervallo di tempo Δ t = t2 t1 abbiamo :

G G G

F dt F dt o

t t

t t

12 21

1 2

1

+ 2 =

; m dv m dv o

v v

v v

i f

i f

1 1 2 2

1 1

2

G 2 G G

G G

G

+ G =

m v1 1Gf m v1 1Gi m v2 2G f m v2 2Gi oG

+ = , m v1 1G f m v2 2G f m v1 1Gi m v2 2Gi te

+ = + = costan

( ) ( ) ( )

G G G

Q ti = Q tf = Q t = costan te

<< Il terzo principio della dinamica asserisce che , in seguito all ' interazione di m1 ed m2 restano costanti sia la quantità di moto del sistema isolato costituito dai corpi m1 ed m2 , sia il momento G

L di tale quantità di moto ( momento angolare ) rispetto ad un punto qualsiasi O . >>

(7)

La terza legge della dinamica e la conservazione della quantità di moto

Il principio di azione e reazione ed il principio di conservazione della quantità di moto sono fra loro equivalenti . Questo significa che , ammessa la verità di uno dei due principi , si può dimostrare la verità dell'altro . Nel paragrafo precedente , dal principio di azione e reazione abbiamo dedotto il teorema di conservazione della quantità di moto di un sistema isolato .

Adesso , supposta vera la conservazione della quantità di moto di un sistema isolato , dimostreremo la verità del principio di azione e reazione che in questo caso assume il rango di teorema .

Hp : { Q tG( )i = Q tG( )f = Q tG( ) = costan Th : { te G G F12 = − F21

Riferiamoci ad un sistema isolato formato da due soli punti materiali m1 ed m2 . Per ipotesi sappiamo che : m v1 1G f + m v2 2G f = m v1 1Gi+ m v2 2Gi

Se i punti materiali m1 ed m2 subiscono , nel tempo Δ t = tf − , una variazione di velocità vuole ti dire che sono sottoposte all'azione di forze che per semplicità supponiamo costanti . Analizzando il fenomeno per in tempo Δ t = tf − abbiamo : ti m v1(G1f vG1i) = −m v2(G2f vG2i)

( ) ( )

m v v

t

m v v

t

f i f i

1 1 1 2 2 2

G G G G

= −

Δ Δ , m a1G1 = − m a2 G2 , G G F12 = − F21

oppure : m v1G1f m v1G1i = −(m v2 G2f m v2G2i) , qG1f qG1i = − qG2f qG2i

G G

F12Δt = − F21Δ , t G G F12 = − F21

(8)
(9)
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(12)
(13)
(14)
(15)
(16)
(17)
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