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CAPITOLO 4 – IL PROGETTO DI RESTAURO DEGLI AFFRESCHI

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 4 – IL PROGETTO DI RESTAURO DEGLI AFFRESCHI

Nell’ottobre 2013 è stato condotto un rilievo dell’affresco sulla volta della Sala delle Ninfe che ha portato alla definizione delle mappature puntuali della superficie della volta e delle lunette. Il lavoro è stato effettuato nel corso di due giorni, con l’assistenza della restauratrice Valentina Tarro (Fig. 1).

La diagnostica in campo viene effettuata ad occhio nudo con lente d’ingrandimento per osservare lo stato di pulizia della superficie, le lacune, le efflorescenze e le incrostazioni, mentre l’aderenza della pellicola pittorica viene solitamente valutata mediante luce radente. Per verificare l’adesione e la coesione degli intonaci, bisogna picchiettare con le nocche la superficie (Fig. 2), cercando di identificare le aree di distacco che si riconoscono dal tipico suono "a vuoto" che caratterizza la presenza di aria tra i vari strati d’intonaco o tra intonaco e supporto. Il genere dei microorganismi eventualmente presenti sulla superficie non è sempre distinguibile, quindi, per valutarne la natura, vanno eseguiti test in laboratorio. I dati rilevati sono stati accuratamente appuntati su disegni preparatori (Fig. 3).

Fig. 2: Individuazione distacchi

Fig. 1: Rilievo effettuato sullo stato di conservazione

Fig. 3: Traduzione in appunti sulle proiezioni ortogonali in scala 1:20

Di seguito vengono riportati i dati relativi alla tecnica di esecuzione dell’affresco e al suo stato di conservazione, con gli interventi di restauro da effettuare.

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4.1 – La tecnica di esecuzione

La tecnica di esecuzione è quella dell’affresco e mezzo fresco (colori miscelati con calce) con alcune finiture a secco. Le lunette sono state realizzate ognuna in un’unica giornata, mentre è stato possibile identificare, attraverso il rilievo visivo ravvicinato, il numero di giornate impiegate per gli altri elementi della volta.

Fig. 4: Individuazione delle giornate sulla porzione di padiglione a Sud

Fig. 5: Individuazione delle giornate sullo specchio centrale della volta

Nella Fig. 4 si riporta la porzione della volta relativa alla parete Sud, l’affresco in questione è quello di Saturno, qui è stato possibile numerare le giornate impiegate, mentre per la parte centrale della volta, è possibile che, come si vede nella Fig. 5, l’autore abbia realizzato in singole giornate parti di elementi architettonici e le figure femminili.

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Gli affreschi sono stati eseguiti dopo aver costruito le modanature in stucco e non si è riscontrata la presenza di riporti da cartone. Sono presenti alcune incisioni sulle porzioni di padiglione della volta, in particolare sugli scudi e sulle sfere su cui siedono i soggetti (Fig. 6).

Fig. 6: Particolare di Vittoria, si notano le incisioni a definire il globo azzurro

Il disegno preparatorio, ben visibile, è stato realizzato per lo più con terra bruno-rossiccia. Gli stucchi che delimitano e inquadrano le scene sono costituiti da cornici mistilinee, decorate da palmette, ovuli, ovali intrecciati a formare greche e perline. Nella Fig. 7 si riporta uno schema delle superfici affrescate e degli elementi in rilievo.

Agli angoli del grande riquadro centrale, sono situati dei mascheroni, il cornicione che conclude in basso lo spazio decorativo è formato da una piattabanda, palmette e ovuli, mentre, al di sotto delle imposte, i capitelli ne riprendono la partizione. I rilievi sono eseguiti in marmorino, un impasto di calce e polvere di marmo molto tenace; essi sono formati in opera ancorando la malta a grossi chiodi infissi negli strati preparatori e nella muratura (Fig. 8).

4.2 – Lo stato di conservazione

Le informazioni sullo stato di conservazione sono state ricavate nel corso del rilievo effettuato nel mese di ottobre del 2013, quando è stato possibile analizzare da vicino le superfici affrescate, e sulla base delle informazioni ottenute dal report termografico effettuato nel 2012 dallo STT Studio ThermoTech di Tiziana Santini.

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Nelle pagine successive sono riportate le mappature dello stato di conservazione e degli interventi che hanno caratterizzato la volta della Sala delle Ninfe. Dallo studio delle mappature è stato possibile comprendere le patologie dell’affresco e programmare i tipi di intervento da effettuare nel momento del restauro.

Fig. 7: Vista dal basso e indicazione superfici affrescate e in rilievo

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4.2.1 – La volta

Per lo stato di conservazione della volta, si fa riferimento alla Tav. 6. Si evidenziano diverse aree di distacco non molto estese, per merito di una buona tecnica esecutiva, concentrate principalmente su porzioni dei lati corti della volta, in corrispondenza delle lesioni che in proiezione ortogonale formano una parabola. Risulta evidente che lo stato di degrado dell’affresco sia imputabile ai cedimenti della struttura della volta. Sia a Sud che a Nord, la volta risulta interessata da un quadro fessurativo che taglia le lunette più esterne, i mascheroni d’angolo dello specchio centrale (Fig. 9), e prosegue lungo il bordo della cornice in stucco. Attraverso il rilevo sono state evidenziate alcune aree di sollevamento della pellicola pittorica abbastanza ristrette. Notevole è la presenza di chiodi, soprattutto nel riquadro centrale, utilizzati in precedenza probabilmente per sostenere sistemi di illuminazione della Sala (Fig. 10). La pellicola pittorica è offuscata da uno strato di polvere, in alcune aree inoltre è stato evidenziato disgregamento e in alcuni punti vere e proprie lacune di colore o di modellato (Fig. 11). Non sono visibili danni per infiltrazione di umidità sulle superfici decorate. Sulla volta sono visibili abrasioni e asportazioni o cadute di finiture a secco provocate probabilmente da puliture della superficie pittorica non sufficientemente caute.

Consultando la Tav. 7, si può analizzare la presenza di stuccature sull’affresco realizzate durante un precedente intervento di restauro. Si può notare come le stuccature ricalchino le lesioni più profonde della volta, sono realizzate in modo superficiale con malte grossolane contenenti gesso e dai colori che non riprendono la cromia originale del dipinto. Quasi tutte le lesioni si sono comunque riaperte. In alcuni punti della cornice del riquadro centrale è stata applicata della calce che ha raggiunto anche alcune aree dell’affresco. Sono presenti ridipinture realizzate in modo poco attento e in alcuni punti il disegno originario è stato stravolto (Fig.12). Sulla parte alta della volta non sono state effettuate analisi termografiche e non è stato quindi possibile valutare la corrispondenza delle informazioni.

4.2.2 – Parete Nord

Per lo stato di conservazione e gli interventi già effettuati, si fa riferimento alla Tav. 8. Le lunette della parete Nord risultano solcate da fessure che proseguono anche sul fuso centrale. Le aree di distacco riguardano, oltre le superfici interne, principalmente i bordi alti in corrispondenza della cornice in stucco. Notevoli le aree di micro-perdite di colore diffuse su tutta superficie del semicerchio. È da notare una grossa lacuna in corrispondenza dell’imposta della volta, dovuta probabilmente alla sostituzione o alla ricostruzione della

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parte centrale del grande cornicione. Non è stato possibile datare l’intervento, ma potrebbe risalire al momento dell’apertura dell’arco. La parte di cornicione interessata dall’intervento, risulta dissimile da quella presente in tutto il periodo della sala, per colore, materia e rifinitura. La porzione è stata rimessa nel posto originale mediante applicazione poco attenta di calce e lasciando in vista le lacune (Figg. 13 e 14).

Fig. 9: Mascherone lesionato e stuccato Fig. 10: Chiodo al centro dello specchio, si notino anche delle lacune di colore

Fig. 11: Lacuna di modellato Fig. 12: Ridipintura sulla volta

Le stuccature delle lesioni sono ancora una volta eccessive e male eseguite (Figg. 15 e 16). Analizzando le termografie relative alle lunette (Fig. 17) si può notare che, nella lunetta di sinistra, compare con chiarezza lo sviluppo di una lesione, dalla cornice inferiore fino a tutta la parte di padiglione superiore, e di una seconda lesione ad andamento obliquo. L’anomalia nei valori di temperatura in corrispondenza del bordo evidenzia la presenza di una lesione già oggetto di sommari interventi di stuccatura.

La lunetta a destra presenta una serie di lesioni ad andamento obliquo. Lungo il profilo superiore di attacco tra la lunetta e la cornice compaiono anomalie termiche corrispondenti a varie fessure. Lesioni oblique compaiono anche in corrispondenza della porzione di fuso

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superiore, della relativa cornice e della volta. Anche qui si nota la discromia nella cornice in stucco su cui si imposta la volta, che potrebbe denunciare la presenza di materiale differente.

Fig. 13: Lacuna in corrispondenza dell’arco Fig. 14: Lacuna e calce in corrispondenza dell’arco

Fig. 17: Immagine termica parete Nord Fig. 15: Particolare della lunetta sinistra,

stuccatura e presenza di incrostazioni

Fig. 16: Particolare della lunetta destra, stuccatura e presenza di incrostazioni

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4.2.3 – Parete Ovest

Per lo stato di conservazione e gli interventi già effettuati, si fa riferimento alla Tav. 9. Le lunette della parete Ovest sono risultate tra quelle più danneggiate. Anche qui si ritrovano lesioni che corrono verticalmente e zone di distacco. In particolare, la lunetta centrale presenta una vasta area di distacco sulla parte destra, in corrispondenza del capitello del cornicione su cui si imposta la volta. Attraverso l’analisi termografica è stato possibile definire la probabile causa di queste lesioni, rintracciando la presenza di una canna fumaria dall’andamento rettilineo (Figg19 e 20).

Fig. 18: Immagine termica parete Ovest

Fig. 19: Individuazione area d’interesse Fig. 20: Immagine termica e individuazione della canna fumaria

Il suo tamponamento sembra realizzato con elementi disposti di fascia. Si tratterebbe quindi di un intervento successivo. Oltre al quadro fessurativo, sulla medesima lunetta sono state evidenziate aree che presentano micro perdite di colore e disgregazione del colore per attacco biologico.

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La lunetta destra è invece coperta da una tela dipinta (Figg. 21 e 22). Il dipinto riprende probabilmente il soggetto dell’affresco che interessava la lunetta. L’affresco originale è stato presumibilmente strappato, insieme a quelli che decoravano le pareti, forse ad opera del Ciampolini che aveva tentato di vendere gli affreschi. Alcuni saggi effettuati per studiare la sala hanno infatti messo in evidenza, fino ad una certa altezza, la presenza di decorazioni pittoriche anche sulle pareti verticali. Non è stato possibile capire se l’intervento che ha interessato la lunetta sia stato di strappo o di stacco. Nel primo caso viene rimossa la pellicola pittorica senza la porzione dell’intonaco sulla quale è stesa; nel secondo la rimozione interessa anche l’intonaco. Anche su questa parete sono state effettuate stuccature grossolane delle lesioni (Fig. 23).

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Fig. 21: Dipinto su tela, parete Ovest, Sala delle Ninfe

Fig. 22: Dettaglio del dipinto su tela, parete Ovest

Sala delle Ninfe Fig. 23: Stuccatura lunetta centrale della parete Ovest

Fig. 24: Dettaglio stuccature sulla lunetta destra, parete Ovest, Sala delle Ninfe

Fig. 25: Dettaglio disgregazione del colore, lunetta centrale, parete Ovest, Sala delle Ninfe

4.2.4 – Parete Sud

Per lo stato di conservazione e gli interventi già effettuati, si fa riferimento alla Tav. 10. La parete Sud è interessata da un’area di degrado materico in corrispondenza dell’angolo con la parete Est dovuto probabilmente a risalita capillare. Attraverso le termografie è stato possibile mettere in risalto la porzione interessata dalla presenza di umidità che presenta valori di temperatura più bassi (Fig. 26).

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Inoltre è stata evidenziata la presenza del sesto piedritto (Fig. 27) della casa torre già individuato sulla facciata dell’edificio (Capitolo 1), in corrispondenza del quale sorgono le lesioni ad andamento verticale della lunetta destra (Fig. 28), che proseguono nella cornice e lungo il paramento tra le finestre.

Durante il rilievo sono state trovate annotazioni lungo la cornice della lunetta destra cui corrispondono lacune di modellato riempite di calce (Fig. 29).

Anche la lunetta sinistra risulta lesionata in corrispondenza dell’arco superiore, all’attacco con la cornice. Risultano presenti inoltre, zone di distacco e aree di micro perdita di colore. Su questa parete sono stati eseguiti alcuni saggi di pulitura e si è notato che sulle lunette sono presenti numerosi strati incoerenti dovuti probabilmente a vecchi fissativi (Fig. 30) Numerosi i chiodi presenti sulla parte centrale del cornicione.

Fig. 27: Immagine termica della parete Sud

Fig. 26: Immagine termica dell’angolo tra la parete Sud e quella Est

Fig. 28: Particolare lunetta destra, parete Sud, Sala delle Ninfe

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Fig. 29: Annotazione sulla lunetta destra, parete Sud, Sala delle Ninfe

Fig. 30: Particolare di saggio di pulitura della lunetta sinistra, parete Sud, Sala delle Ninfe

4.2.5 – Parete Est

Per lo stato di conservazione e gli interventi già effettuati, si fa riferimento alla Tav. 11. Le lunette di questa parete presentano più o meno le stesse patologie delle precedenti. La lunetta sinistra mostra aree soggette ad attacco biologico, zone di decoesione e sollevamento della pellicola pittorica. La parete risulta segnata da due lesioni principali ad andamento pressoché verticale, che proseguono anche nel cornicione (Fig. 31).

Anche qui si ritrovano piccole zone di distacco. La lunetta centrale non risulta eccessivamente danneggiata, mentre quella destra è tra gli elementi più critici. Sono presenti, infatti, estese zone di micro perdite di colore e di disgregazione (Fig. 32). Le lesioni proseguono fino in volta ed hanno prevalente andamento verticale.

Fig. 31: Particolare della lesione sulla lunetta sinistra, parete Est, Sala delle Ninfe

Fig. 32: Disgregazione e micro perdite di colore, parete Est, Sala delle Ninfe

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Anche qui, come nelle altre pareti, sono presenti numerose stuccature a “cucire” le lesioni più evidenti e si nota anche qualche ridipintura (Fig. 34).

Interessante il saggio sulla parete che mostra una decorazione ad affresco (Fig. 35) presente anche sui paramenti verticali: si nota infatti uno spesso strato di intonaco dipinto, strappato ad una certa altezza.

Fig. 34: Particolare stuccatura e ridipintura lunetta centrale, parete Est, Sala delle Ninfe

Fig. 35: Saggio di stratigrafia, parete Est, Sala delle Ninfe

4.3 – Il programma degli interventi di restauro

La fase successiva all’individuazione delle patologie è quella del restauro che deve riguardare sia la superficie dipinta che le modanature in stucco. Analizzando il quadro fessurativo, ci si rende conto facilmente che la maggior parte delle lesioni sull’intonaco affrescato sono dovute ai dissesti strutturali della volta, come sarà mostrato nel capitolo 5. Ciò significa che il restauro dovrà avvenire in due fasi, la prima riguarderà il consolidamento strutturale, che avverrà dopo la pulitura preliminare da depositi incoerenti,

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il consolidamento e la riadesione di intonaco e cornici distaccati e la stuccatura di lesioni di profondità; poi, una volta effettuato il consolidamento della volta, realizzato tenendo conto delle operazioni di protezione della superficie decorata, sarà quindi possibile passare alla seconda fase che riguarderà la pulitura definitiva e la presentazione estetica. Per il consolidamento strutturale si rimanda al Capitolo 5. Le operazioni di restauro riguarderanno poi i dipinti murali e le superfici decorative in stucco.

Gli interventi principali da effettuare sui dipinti saranno, dopo una prima pulitura e messa in sicurezza:

- rimozione di depositi superficiali coerenti, dei fissativi, delle ridipinture e dei materiali sovrapposti ai dipinti, in modo da portare alla luce la tessitura e la cromia delle pitture;

- rimozione delle stuccature, di restauri precedenti non idonei e la successiva stuccatura di parti mancanti e delle fratture con compositi congruenti e simili agli strati preparatori originali e di pari o inferiore resistenza meccanica e porosità; - reintegrazione pittorica delle lacune stuccate e delle cadute e abrasioni della pellicola

pittorica con colori all’acquerello nel rispetto della stesura pittorica originale.

Per quanto riguarda gli elementi decorativi in stucco, invece, sempre dopo la pulitura e la messa in sicurezza delle parti distaccate, si procederà con:

- il trattamento delle grappe metalliche, in modo da rimuovere i prodotti della corrosione;

- la pulitura dei depositi superficiali; - la rimozione delle stuccature non idonee;

- il reintegro delle mancanze mediante stuccature con materiali di composizione simile a quello originale e di pari o inferiore resistenza meccanica e porosità;

- la stuccatura e la microstuccatura di mancanze e fessure;

- la ricostruzione plastica e la reintegrazione pittorica di parti mancanti, lacune e abrasioni

Figura

Fig. 2: Individuazione distacchi
Fig. 5: Individuazione delle giornate sullo specchio centrale della volta
Fig. 6: Particolare di  Vittoria , si notano le incisioni a definire il globo azzurro
Fig. 8: Elementi in stucco a cornice degli affreschi
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