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Il giardino e gli animali: elaborazione di linee guida per la progettazione di giardini wildlife-friendly. Proposta progettuale per un giardino privato nella città di Iglesias (SU).Anno Accademico 2019/2020

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE: IN PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO

DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI

Il giardino e gli animali: elaborazione di linee guida per la progettazione di giardini wildlife-friendly. Proposta progettuale per un giardino privato nella città di Iglesias (SU).

Anno Accademico 2019/2020

Candidato: Dott. Alessandro Puddu Relatore: Prof. Paolo Vernieri

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Sommario

1. Introduzione...1

1.1: Abstract...1

1.2: Materiali e metodi...2

2. I giardini e gli animali...4

2.1: Città, aree verdi e animali: interazioni con l’uomo...4

2.2: Giardini ed animali: un breve excursus storico...7

2.3: La fauna nelle città e le specie censite nell’Iglesiente...8

2.4: Criteri di scelta della vegetazione nel progetto di un giardino per gli animali selvatici...17

2.5: Ulteriori elementi utili nei giardini per la fauna selvatica...21

2.6: Le linee guida per un giardino wildlife-friendly...23

3. Proposta progettuale per un giardino privato wildlife-friendly...25

3.1: Inquadramento urbanistico e territoriale dell’area di progettazione...25

3.2: La committenza: informazioni e input progettuali...27

3.3: Normativa edilizia...27

3.4: Stato attuale: analisi visiva e percettiva della proprietà...28

3.5: Proposta progettuale: gli interventi previsti...31

3.6: Computo metrico...40 Conclusioni...44 ALLEGATI...47 Allegato 1...48 Allegato 2...49 Allegato 3...50 Ringraziamenti...51 Bibliografia...52

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1. Introduzione 1.1: Abstract

Il presente lavoro di tesi si prefigge lo scopo di tracciare delle linee guida per la creazione di giardini wildlife-friendly che hanno la duplice ambizione di essere degli spazi belli e piacevoli da fruire e delle aree altamente attrattive per la fauna selvatica del luogo.

L’ottica con cui il lavoro viene realizzato è principalmente finalizzata a creare dei giardini in cui l’uomo possa venire a contatto con le altre forme di vita che fanno parte del nostro pianeta: vegetali (rappresentate dalle piante che vengono messe a dimora), ma in particolare animali. Il giardino wildlife-friendly pertanto porta con sé una valenza educativo-culturale nei confronti della biodiversità ma anche un aspetto puramente edonistico indirizzato al benessere e al piacere dell’uomo, sensazioni che le ricerche hanno dimostrato essere preponderanti quando si viene esposti alla natura nelle sue varie forme (Bartman 2012; Soulsbury 2015; Clark 2019; Neonato 2019).

La presenza di hotspot favorevoli alla fauna inoltre, porta benefici a tutto l’ambiente urbano e si collega con il sistema del verde che le città cercano di mantenere al fine di preservare e incrementare i cosiddetti servizi ecosistemici (Soulsbury 2015; Neonato 2019; Moxon 2019).

Nella prima parte dell’elaborato, attraverso uno studio della bibliografia esistente si raccolgono le indicazioni e le evidenze scientifiche riguardo le interazioni esistenti tra aree verdi ed animali e tra questi due elementi e l’uomo. Questa analisi permette di definire le linee guida da utilizzare nella progettazione di qualsiasi spazio verde che voglia porsi l’obiettivo di attirare la fauna selvatica. Nella seconda parte si applicheranno i criteri di progettazione wildlife-friendly al progetto di un giardino privato. La scelta del giardino privato

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è motivata dal fatto che il committente che si avvicina a questa filosofia di progettazione è molto probabilmente attento al benessere animale e pertanto sensibile alla salvaguardia e alla tranquillità degli ospiti che visiteranno il suo giardino; diversamente l’applicazione ad un’area pubblica non controllata potrebbe portare con se problematiche come il disturbo e l’offesa agli animali che popolano l’area da parte di fruitori poco sensibili o ineducati alla tematica della salvaguardia animale. Tuttavia ciò non esclude il fatto che le linee guida tracciate possano essere applicate anche ad aree verdi pubbliche o ad accesso pubblico, magari con scopo di lucro, come: orti botanici, bioparchi o i vari già esistenti giardini e serre per le farfalle; questi luoghi, essendo sorvegliati e con la precisa finalità di educare e porre a contatto con la biodiversità sono senz’altro più sicuri per gli animali rispetto ad un comune parco pubblico cittadino. Inoltre la presenza di animali selvatici debitamente comunicata, enfatizzata e illustrata porterebbe un valore aggiunto al luogo visitato.

1.2: Materiali e metodi

La prima parte dell’elaborato è frutto dello studio del materiale bibliografico, composto da testi e pubblicazioni individuate attraverso una ricerca bibliografica. L’analisi ha preso in considerazione 3 testi e 11 pubblicazioni. Altri testi tecnici sono stati utilizzati per impostare la metodologia pratica utilizzata nella seconda parte del lavoro.

La seconda parte dedicata alla proposta progettuale è il risultato di un insieme di procedure pratiche che hanno portato alla realizzazione di un progetto di giardino wildlife-friendly per l’area individuata. Operativamente si è proceduto come segue:

- Sopralluoghi: preliminarmente sono stati svolti degli attenti sopralluoghi per analizzare gli spazi ed effettuare fotografie e misurazioni. Per queste ultime ci si

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è serviti di un telemetro laser di marca TackLife modello S4;

- Colloquio con la committenza: nel corso dei sopralluoghi si sono potute ascoltare le richieste specifiche della committenza per il progetto da realizzare; - Analisi dell’area: l’area di progettazione è stata analizzata dal punto di vista normativo, territoriale, spaziale e percettivo;

- Elaborazione CAD della planimetria: attraverso le misurazioni ottenute in loco, l’utilizzo della mappa catastale e del software Google Earth Pro è stata elaborata la planimetria del sito;

- Proposta progettuale: elaborazione di un progetto di sistemazione a verde corredato di tavole progettuali ed elaborati grafici che sono stati prodotti utilizzando i seguenti software: Autocad 2020; Photoshop; SketchUp Pro 2020; NBL Landscape Designer; Lumion Pro;

- Computo metrico: per tracciare un importo del costo dei lavori previsti dal progetto si è realizzato un computo metrico tenendo conto dei prezzi ricavati dal prezzario AssoVerde 2019-2021 e dal prezzario regionale della regione Sardegna.

Figura 1: Stralcio di mappa catastale con perimetrato in rosso il lotto che ospita il giardino da progettare

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2. I Giardini e gli animali 2.1: Città, aree verdi e animali: interazioni con l’uomo

Fin dagli albori della civiltà l’uomo è sempre stato attratto dalla natura. Nel 1984 Wilson elabora la sua teoria della biofilia cercando di fornire una spiegazione per questa “tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali” che secondo l’autore è propria dell’essere umano. La risposta sembrerebbe essere addirittura insita nel genoma umano e collegata alla storia evolutiva dell’uomo (Wilson, 1984). Intendendo la natura come ambiente dove sono presenti esseri viventi: piante, animali non umani e uomo; e un certo grado più o meno elevato di influenza antropica (Bratman, 2012), si nota subito come questa concezione ben si adatti al comune immaginario di ciò che è il giardino. Nelle città c’è sempre più bisogno di giardini. Nel 2014 si è raggiunto il pareggio tra la popolazione mondiale che vive in ambiente urbano e quella che vive in zone rurali (Neonato, 2019) e il trend per gli anni a venire vede la popolazione abitare sempre più le città, ciò comporta un’espansione degli agglomerati urbani con conseguente perdita di aree verdi naturali e quindi di biodiversità vegetale e animale (Melero, 2020), connessa anche all’impronta ecologica strettamente legata ad ogni agglomerato urbano (Odum, 2007). Il verde urbano deve diventare sempre più adatto ad ospitare biodiversità (Melero, 2020), inoltre si è ormai ben consapevoli dell’importanza che le aree verdi urbane rivestono nelle città e di come la presenza di verde sia essenziale a fornire una serie di benefici, detti servizi ecosistemici che hanno una profonda influenza sulla vita dell’uomo, andando ad influire su molteplici aspetti di questa: economici, psicologici, culturali, sociali, ambientali e perfino di salute e benessere fisico (Soulsbury 2015; Neonato 2019; Moxon 2019); il loro grado di influenza e la loro importanza sono tuttavia sottostimati e spesso scarsamente percepiti dalla popolazione

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poiché molti effetti positivi generati sono indiretti e osservabili solo ad un’ampia scala. Nonostante questo negli ultimi anni le politiche puntano sempre più a proteggere il “capitale naturale” e salvaguardare i servizi ecosistemici (Neonato 2019; Melero 2020). La presenza di questi ultimi conferma come l’amore per la vita (bios-philia) che l’uomo prova sia direttamente collegata alla sua sopravvivenza e al suo benessere (sia fisico che psicologico).

È da considerare che in epoca attuale molte delle persone nate e cresciute in città hanno pochissimi contatti con la natura (Bratman, 2012) ed il giardino diventa spesso l’unico spazio dove esse possono stare a contatto con essa (Lopez, 2020). Sebbene i giardini privati costituiscano la maggior parte di verde delle città (Goddard, 2013), non tutti sono così fortunati da avere annesso alla propria abitazione uno spazio verde, pertanto diviene centrale la presenza dei parchi pubblici che permette a tutti gli abitanti di una città di poter stare a contatto ed interagire con la natura (Neonato 2019; Lopez 2020).

Parchi, giardini e aree verdi assumono un ruolo di miglioramento della vita dell’essere umano oltre che dell’ambiente urbano. Ma se la progettazione di questi elementi urbani viene spesso effettuata ponendo l’attenzione sulla scelta delle essenze vegetali, ancora poco viene considerata la parte riguardante la fauna che come già detto sopra è una parte inscindibile di parchi e giardini in quanto questi ultimi rappresentano una delle possibili forme in cui si presenta la natura. Lo scopo di questo elaborato, come evidenziato nell’introduzione, è proprio quello di fornire delle linee guida sulla progettazione del giardino indirizzate a favorire la biodiversità e attirare la fauna in considerazione del fatto che in letteratura viene spesso evidenziato da parte delle persone un interesse all’attrazione della fauna urbana ma una difficoltà a reperire informazioni sul come ottenere questo effetto (Goddard 2013; Moxon 2019).

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capire come gli animali in città influiscano sull’ambiente urbano e sull’uomo (Soulsbury, 2015). Recentemente si è compreso come oltre alle aree verdi anche la fauna selvatica urbana apporta un gran numero di benefici all’essere umano che possono rientrare in diverse categorie: psicologici, di salute, ricreazionali, scientifici, ecologici e storici; molti dei quali complessi da quantificare (Soulsbury, 2015). Una buona biodiversità animale urbana inoltre contribuisce a potenziare anche i servizi ecosistemici forniti dalle aree verdi (Harrison 2014; Moxon 2019). Come in ambiente naturale, anche nelle città alcune specie hanno un ruolo chiave nell’ecosistema urbano e il loro declino o la loro scomparsa provoca degli squilibri ecosistemici che inevitabilmente danneggiano anche l’uomo (Soulsbury, 2015). Oltre ai complessi benefici indiretti ancora poco indagati, dalle ricerche emerge che i principali benefici diretti forniti dagli animali selvatici che popolano le città sono: in prima istanza quello psicologico, l’uomo infatti sempre in virtù della sua biofilia prova un piacere edonistico nel vedere altre specie, condividerne gli spazi e alcuni casi a sentirsi utile per loro (Soulsbury 2015; Clark 2019), secondariamente viene attribuito agli animali un valore estetico e l’interazione tra questi e le aree verdi provoca un aumento di valore e apprezzamento del paesaggio urbano da parte dei cittadini (Soulsbury, 2015). Infine, meno evidente ma presente, esiste anche una componente educativo-culturale che consente agli abitanti di una città e in particolare a quelli più piccoli di venire a contatto e conoscere specie selvatiche (Soulsbury 2015; Clark 2019; Neonato 2019).

La presenza di animali è quindi fondamentale nelle città al pari delle aree verdi, e spesso questi due elementi sono in stretta connessione. Bisogna potenziare le aree verdi così da renderle più attraenti per la fauna. In questo modo l’uomo, gli animali e l’intero ecosistema urbano ne trarranno beneficio.

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2.2: Giardini ed animali: un breve excursus storico

La storia del giardino ha attraversato periodi in cui questo veniva visto come un puro elemento architettonico. Durante i periodi rinascimentale e barocco, in cui si affermano rispettivamente gli stili del giardino all’italiana e alla francese, il giardino viene direttamente collegato all’uomo o alle grandi personalità e alla loro potenza militare, politica, sociale ed economica. È solo nel periodo romantico a partire dalla seconda metà del 1700 che il popolo inglese in particolare, comincia a riscoprire gli aspetti più naturali e poetici del giardino a cui già gli antichi romani guardavano con interesse ed ammirazione (Panzini, 2005). Il giardino comincia ad essere percepito come più vivo, sebbene rimanga comunque un artificio creato dall’uomo le forme cambiano e si distaccano dalla geometria e dalla regolarità che assumevano nei secoli precedenti. Il gusto dell’epoca comincia ad indirizzarsi alle forme che la natura di per sé è in grado di costruire e ai paesaggi che richiamino luoghi bucolici in cui l’uomo poteva perdersi e da cui poteva lasciarsi ispirare.

Il giardino in stile inglese per la sua abbondanza di fioriture ed essenze che provocano una diversificazione delle altezze, dei colori e della densità della vegetazione risulta particolarmente attrattivo per gli animali. Non a caso è proprio in Inghilterra che si sviluppano le prime forme di interazione, volontaria e senza scopo venatorio, tra l’uomo e la fauna selvatica all’interno dei giardini. Nel ‘800 nasce infatti il fenomeno del birdgardening ovvero l’attrazione degli uccelli nel proprio giardino attraverso l’installazione di mangiatoie e nidi artificiali (Premuda 2011; Clark 2019). Ad oggi l’industria della produzione di mangimi per uccelli selvatici e casette nido è un settore che muove ogni anno milioni di dollari (Clark, 2019). Ma gli uccelli non sono i soli animali che si cerca di attrarre. Negli ultimi anni, compresa l’importanza che molti insetti hanno, e aumentata la sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti dell’uso di pesticidi, analoghe

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casette per ospitare api, bombi, coccinelle e altri insetti utili sono comparse sul mercato con il nome di insects hotel (Figura 1).

Figura 2: Un insects hotel.

Attualmente il desiderio di creare un giardino ospitale per la fauna è sentito da molti e anche il settore pubblico può contribuire con la creazione di spazi verdi che siano wildlife-friendly.

È sempre più auspicabile che il fenomeno del birdgardening continui la sua evoluzione verso un wildlife-gardening.

2.3: La fauna nelle città e le specie censite nell’Iglesiente

Mentre nei paesi anglosassoni la frequente assenza di recinzioni attorno ai giardini, o la delimitazione con siepi è un elemento che rende il giardino

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accessibile a quasi tutti gli animali (Figura 3), nei paesi mediterranei la cultura architettonica con la presenza di limitazioni perimetrali artificiali fa si che il giardino sia accessibile in particolare agli animali volanti. Inoltre in qualsiasi parte del mondo i mammiferi (ad eccezione dei pipistrelli) sono ostacolati dalla presenza di strade e infrastrutture che rendono il centro della città pericoloso e di difficile accesso (Soulsbury 2015; Neonato 2019; Melero 2020). Al contrario i sobborghi e le aree urbane prossime ad aree naturali possono consentire l’avvistamento di qualche mammifero (i più frequenti sono scoiattoli, ricci e volpi).

In città pertanto, gli animali in cui è più comune imbattersi sono gli uccelli, e varie specie di artropodi. Uccelli e farfalle vengono anche presi come bioindicatori dello stato di salute della biodiversità urbana (Neonato, 2019). Questi taxa possiedono la maggioranza di specie con forti connessioni ecologiche con altre specie animali e vegetali (molti uccelli interagiscono con gli insetti controllandone lo sviluppo di popolazione; i rapaci notturni interagiscono con i piccoli mammiferi urbani; le farfalle per via del loro polimorfismo durante il ciclo vitale hanno molteplici interazioni con le specie vegetali e animali…).

Figura 3: Casa inglese: l’assenza di recinzioni rende facile agli animali, anche quelli terrestri, l’ingresso nel giardino.

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La tipologia di specie attirate è fortemente dipendente sia dalla posizione in cui sorge il giardino nella città, che ovviamente dalla posizione geografica della città stessa (Rijpkema, 2012). La biodiversità in un’area infatti è strettamente collegata al paesaggio urbano circostante, mentre la biodiversità della città dipende dalle aree naturali circostanti l’agglomerato urbano che determinano quali specie andranno a colonizzare il verde cittadino (Melero 2020; Marín 2020). L’area verde su cui viene effettuata la progettazione con dei criteri di wildlife-gardening, oggetto di studio di questo elaborato si trova nella città di Iglesias, provincia del Sud Sardegna. È quindi utile a questo punto provare ad identificare quali specie potrebbero popolare questa città.

Figura 4: Posizione geografica della città di Iglesias.

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Per farlo, basandosi sull’assunto che le specie siano dipendenti dalle aree naturali circostanti si prendono come riferimento i censimenti faunistici effettuati per la documentazione relativa ai SIC e alle ZSC più prossimi alla città, presenti nella provincia del Sud Sardegna (ex provincia di Carbonia-Iglesias) che sono riportate nell’allegato 1.a. “Relazioni specialistiche – Allegati” del Piano Urbanistico Provinciale/Piano territoriale di Coordinamento dell’ex provincia di Carbonia-Iglesias, redatto nel dicembre 2010.

Di seguito vengono indicate solo una volta tutte le specie, relative a uccelli, rettili, anfibi e mammiferi, censite in ciascuno dei 3 SIC/ZSC circostanti: “Costa di Nebida (ITB040029)”; “Da Is Arenas a Tonnara (Marina di Gonnesa) (ITB042250)”; “Monte Linas – Marganai (ITB041111)”1.

1: È attualmente in fase di definizione un ulteriore SIC denominato “Corongiu de Mari” di cui tuttavia non si hanno ancora informazioni sulla fauna censita.

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Gruppo Specie

Uccelli

Accipiter gentilis arrigonii Accipiter nisus Accipiter nisus wolterstorffi Acrocephalus arundinaceus Acrocephalus scirpaceus Alauda arvensis Alcedo atthis Alectoris barbara Anas clypeata Anas crecca Anas penelope Anas platyrhynchos Anas querquedula Anthus campestris Apus apus Apus pallidus Aquila chrysaetos Ardea cinerea Ardea purpurea Ardeola ralloides Athene noctua Aythya ferina Botaurus stellaris Burhinus oedicnemus Buteo buteo Calandrella brachydactyla Calonectris diomedea Caprimulgus europaeus Carduelis cannabina Carduelis carduelis Carduelis chloris

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Uccelli Cettia cetti Charadrius alexandrinus Charadrius dubius Ciconia ciconia Circus aeruginosus Cisticola juncidis Colomba oenas Colomba palumbus Columba livia Corvus corax Corvus corone Corvus monedula Coturnix coturnix Cuculus canorus Delichon urbica Egretta alba Egretta garzetta Emberiza cirlus Erithacus rubecola Falco eleonorae Falco naumanni Falco peregrinus Falco tinnunculus Foenicopterus ruber Fringilla coelebs Fulica atra Gallinago gallinago Gallinula chloropus Garrulus glandarius Hieraetus fasciatus Himantopus himantopus Hirundo rustica

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Uccelli

Hydrobates pelagicus Ixobrychus minutus

Lanius collurio Lanius senator

Larus argentatus michahellis Larus audouinii Larus cachinnans Larus ridibundus Limosa limosa Lullula arborea Luscinia megarhynchos Melanocorypha calandra Merops apiaster Miliaria calandra Monticola solitarius Motacilla cinerea Muscicapa striata Netta rufina Numenius arquata Nycticorax nycticorax Otus scops Pandion haliaetus Parus ater Parus caeruleus Parus major Passer hispaniolensis Passer montanus Pernis apivorus

Phalacrocorax aristotelis desmarestris Phalacrocorax carbo sinensis

Philomachus pugnax Phoenicopterus roseus

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Uccelli Porphyrio porphyrio Ptynoprogne rupestris Rallus aquaticus Saxicola torquata Scolopax rusticola Serinus serinus Sterna albifrons Streptopelia decaocto Streptopelia turtur Sturnus unicolor Sturnus vulgaris Sylvia atricapilla Sylvia cantillans Sylvia conspicillata Sylvia melanocephala Sylvia sarda Sylvia undata Tetrax tetrax orientalis

Tringa nebularia Tringa totanus Troglodytes troglodytes Turdus iliacus Turdus merula Turdus philomelos Turdus viscivorus Tyto alba Upupa epops Vanellus vanellus Anfibi e rettili Algyroides fitzingeri Bufo viridis Chalcides chalcides Chalcides ocellatus

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Anfibi e rettili Coluber hippocrepis Coluber viridiflavus Discoglossus sardus Emys orbicularis Euproctus platycephalus Hemidactylus turcicus Hydromantes genei Hyla sarda Natrix maura Natrix natrix cettii Phyllodactylus europaeus Podarcis sicula Podarcis tiliguerta Speleomantes genei Tarentula mauritanica Testudo greca Testudo hermanni Mammiferi Apodemus sylvaticus Cervus elaphus corsicanus

Crocidura pachyura Crocidura russula Eliomys quercinus sardus

Erinaceus europaeus Felis silvestris lybica

Hypsugo savii

Lepus capensis mediterraneus Martes martes latinorum

Miniopterus schreibersi Mus musculus Mustela nivalis Myotis capaccinii Myotis daubentoni

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Sapere quali specie si possono incontrare ha utilità prevalentemente didattiche ed ecologiche. Sotto l’aspetto progettuale invece i criteri per attirare una specie sono più o meno simili anche per le altre specie appartenenti allo stesso ordine. Se invece si vogliono utilizzare delle casette nido artificiali per gli uccelli bisogna rifarsi a precise misure e tipologie che interessano una o poche specie (Premuda, 2011). Sarà consistente anche il numero di invertebrati che beneficeranno del giardino, molto più difficili da censire rispetto alle specie di vertebrati elencate. Qualsiasi animale è importante per riprodurre all’interno dell’area verde una rete ecologica in miniatura.

2.4: Criteri di scelta della vegetazione nel progetto di un giardino per gli animali selvatici

La vegetazione è, o dovrebbe essere, la parte centrale di ogni progetto di un’area verde. La componente vegetale con la sua diversità di forme, colori e profumi è una risorsa preziosa che consente di realizzare effetti sempre differenti in grado di soddisfare qualsiasi gusto o input progettuale. Nel caso della progettazione

Mammiferi

Myotis myotis

Oryctolagus cuniculus huxleyi Ovis ammon musimon

Pipistrellus kuhli Pipistrellus pipistrellus Rhinolophus ferrumequinum Rhinolophus hipposideros Rhinolophus mehelyi Suncus etruscus Sus scrofa meridionalis

Tadarida teniotis Vulpes vulpes ichnusae

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di un giardino in grado di attirare gli animali si deve coniugare l’attrattività per la fauna con i desideri del committente. Attualmente uno dei freni maggiori alla realizzazione di questo tipo di giardini è la convinzione che un giardino attrattivo per la fauna sia necessariamente un giardino disordinato o esteticamente poco gradevole (Moxon, 2019), tuttavia questa è una convinzione errata perché con una corretta progettazione è assolutamente possibile realizzare un giardino esteticamente bello e ordinato ma che sia anche ospitale per gli animali (Rijpkema 2012; Majewska 2018; Moxon 2019).

Essendo praticamente impossibile elencare o trattare tutte le piante che interagiscono con la fauna si cerca di dare maggiormente spazio a piante tipiche del bacino mediterraneo.

È comunque indicabile come massima quando si decide di progettare un giardino wildlife-friendly, indipendentemente dal luogo geografico dove l’area si trova, la scelta di piante autoctone poiché la fauna del luogo avrà sicuramente maggiori interazioni con esse (Rijpkema 2012; Majewska 2018; Neonato 2019). La scelta di piante indigene inoltre porta altri vantaggi: un più facile adattamento delle stesse alle condizioni pedo-climatiche (Giorgi, 2009); una miglior integrazione dell’area verde con il paesaggio quando questa risulta particolarmente inserita al suo interno (Vavassori, 2010).

In generale si può affermare che le piante ricche di nettare e polline sono un’ottima attrattiva per gli insetti impollinatori, inoltre è utile prediligere fioriture diversificate dal punto di vista del colore (Majewska 2018; Marín 2020). Per quanto riguarda l’avifauna, ogni pianta può svolgere tre funzioni ad essa collegate: alcune specie forniscono cibo, altre vengono utilizzate come nido mentre altre ancora contribuiscono a generare un habitat favorevole (Premuda, 2011). Funzioni che spesso interessano anche piccoli mammiferi come topi di campagna, ricci o scoiattoli (Premuda 2011; Rijpkema 2012).

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Un altro criterio progettuale che riguarda la scelta della vegetazione è la diversità. Con un’elevata diversità vegetale è più probabile avere un’elevata diversità animale, ma oltre alla diversità specifica è importante come già detto una diversità di altezze e colori. Creare con la vegetazione vari tipi di ambienti all’interno di un’area verde richiamerà specie diverse, è quindi buona norma, compatibilmente con le dimensioni del giardino che si sta progettando, cercare di operare una diversificazione degli habitat (Rijpkema 2012; Majewska 2018; Marín 2020). La diversificazione degli habitat sembrerebbe importantissima addirittura a livello urbano, infatti un’ampia diversità di habitat è perfino più importante per favorire la fauna, del numero delle aree verdi stesse all’interno di una città (Melero, 2020).

Dovendo operare una scelta sulle piante da citare considerate interessanti sia da un punto di vista ornamentale che per gli animali, si sono scelte le seguenti specie, cercando dove possibile, piante attrattive al contempo per avifauna e per impollinatori:

- Allium sp. (ornamentale): specie attrattive per gli apoidei; elevato valore ornamentale; - Alyssum maritimum: attrattiva per le farfalle;

- Arbutus unedo: le sue bacche eduli sono appetite dall’avifauna. La specie è inoltre mellifera e il miele che se ne ricava è pregiato. L’habitus contribuisce alla creazione di un habitat adatto alla fauna; - Asphodelus spp.: specie mellifera attrattiva per gli apoidei;

- Buddleja davidii: alloctona, ma estremamente attrattiva per I lepidotteri; - Buxus sempervirens: utilizzata come nido da alcuni uccelli;

- Celtis australis: frutti appetiti dall’avifauna;

- Cercis siliquastrum: attrattiva per gli apoidei. L’habitus contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna;

- Cistus spp.: i fiori attirano gli impollinatori. Contribuisce a creare un habitat adatto per la fauna; - Cotinus coggygria: l’habitus contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna;

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- Juniperus oxycedrus: galbuli appetiti dall’avifauna. Viene utilizzata come nido da alcune specie. L’habitus contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna;

- Juniperus phoenicea: galbuli appetiti dall’avifauna. Viene utilizzata come nido da alcune specie. L’habitus contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna;

- Lantana camara: frutti e semi appetiti dall’avifauna. Attrattiva per apoidei e farfalle; - Lavandula spp.: attrattiva per apoidei e farfalle;

- Lonicera spp.: attrattive per farfalle e pronubi; frutti appetiti dall’avifauna, da alcune specie viene inoltre utilizzata come nido. L’habitus contribuisce alla creazione di un habitat adatto alla fauna; - Myrtus communis: bacche appetite dall’avifauna. L’habitus contribuisce alla creazione di un habitat adatto alla fauna;

- Nepeta cataria: attrattiva per apoidei e farfalle. Specie apprezzata dai gatti sui quali ha un effetto psicoattivo;

- Olea europaea: frutti appetiti dall’avifauna. Utilizzata come nido da alcune specie di uccelli. L’habitus contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna;

- Pistacia lentiscus: bacche appetite dall’avifauna. L’habitus contribuisce alla creazione di un habitat adatto alla fauna;

- Pyracantha coccinea: frutti appetiti dall’avifauna;

- Rhamnus alaternus: frutti appetiti dall’avifauna. L’habitus contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna;

- Rosmarinus officinalis: attrattiva per apoidei; se l’esemplare è di dimensioni elevate contribuisce a creare un habitat idoneo per la fauna;

- Rubus spp.: specie mellifere, attirano apoidei e lepidotteri; i frutti sono appetiti dall’avifauna; - Salvia spp.: attrattiva per gli impollinatori. Alto valore ornamentale;

- Sorbus aucuparia: frutti estremamente attrattivi per l’avifauna. L’habitus contribuisce alla creazione di un habitat adatto alla fauna;

- Spartium junceum: utilizzata come nido da alcune specie di uccelli. L’habitus contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna;

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- Valeriana officinalis: attrattiva per apoidei e farfalle;

- Viburnum tinus: altamente versatile, i frutti sono appetiti dall’avifauna; viene utilizzata come nido da alcune specie; nell’habitus arbustivo contribuisce a creare un habitat adatto alla fauna; attira le farfalle;

- Vitex agnus-castus: attrattiva per gli impollinatori;

- Wisteria sinensis: altamente attrattiva per gli apoidei; alto valore ornamentale.

2.5: Ulteriori elementi utili nei giardini per la fauna selvatica

Altri due elementi considerabili fondamentali per un giardino wildlife-friendly, da tenere a mente in fase progettuale sono la presenza di acqua e l’assenza di prodotti chimici.

L’acqua è fondamentale per ogni essere vivente, e si dimostra attrattiva per praticamente tutte le tipologie di animali (Gaston 2005; Rijpkema 2012), sia che essa sia rappresentata da una piccola fontana o da una piscina.

Per un giardino che punta ad attirare la fauna, una soluzione progettuale interessante (dove lo spazio lo consente) è rappresentata dalle biopiscine. Questi specchi d’acqua balneabili sfruttano la fitodepurazione, il formarsi di una comunità batterica buona all’interno del bacino e spesso il ricircolo forzato dell’acqua per mantenere il sistema pulito e salubre, compatibile con gli standard igienici necessari alla balneazione. La presenza di questo micro ecosistema acquatico in un giardino crea già a pochi mesi dalla realizzazione un forte afflusso di molteplici specie animali ecologicamente connesse tra loro: insetti (libellule, gerridi…), uccelli che vi si abbeverano e in cui predano insetti e altri piccoli animali, piccoli mammiferi che usano il bacino per abbeverarsi, anfibi che sostano nell’area e la utilizzano come sito riproduttivo (Lajo 2009; Vegini 2011). La biopiscina pertanto può essere sia un elemento del giardino che coadiuva lo scopo di attrazione o in alternativa, essere il punto focale

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stesso su cui puntare per attirare gli animali se ad esempio la committenza non gradisce l’abbondanza di piante o vuole un giardino più formale.

Per le loro caratteristiche compositive e architettoniche inoltre le biopiscine sono perfettamente integrabili all’interno del paesaggio (Werner 2008; Lajo 2009; Vegini 2011).

Figura 7: Esempio di biopiscina.

Il non utilizzo di prodotti chimici per trattare le piante è fondamentale. Molti prodotti utilizzati per trattare gli insetti dannosi arrecano danno anche agli impollinatori e agli insetti utili (Majewska, 2018), oltre che, nel caso di lumachicidi o altre esche velenose, esse danneggiano anche altre specie come ricci e uccelli che predano gli animali verso cui il trattamento è rivolto (Rijpkema, 2012). Il mezzo chimico tende in modo quasi inevitabile ad entrare nella catena trofica, un giardino progettato con il criterio di attirare la fauna e riprodurre un ecosistema in miniatura, se correttamente funzionante è in grado di auto equilibrarsi, proprio come avviene in un ecosistema naturale.

In base alle richieste della committenza è inoltre possibile inserire manufatti specifici come casette nido (per uccelli; insects hotel; bat-box; per ricci) e mangiatoie.

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2.6: Le linee guida per un giardino wildlife-friendly

In base a quanto detto finora è possibile elencare le linee guida da utilizzare per il progetto di qualsiasi area verde che si prefigga l’obiettivo di attirare la fauna selvatica. Le linee guida non prescindono da una conoscenza della macroarea dove il progetto viene inserito e pertanto dovranno essere sempre calate e adattate all’area di progettazione in cui si decide di utilizzarle:

● Prediligere piante autoctone;

● Prediligere specie vegetali che producano frutti a bacca; ● Prediligere specie vegetali ricche di polline o nettarifere; ● Creare una buona diversità vegetale:

● Di specie;

● Morfologica (ciò contribuisce alla creazione di habitat differenziati); ● Cromatica;

● Introdurre, anche in modo contenuto, l’elemento acqua;

● Utilizzare manufatti specifici per determinati animali (mangiatoie, casette nido; insect hotels…);

● Prevedere una gestione con assenza di prodotti chimici o limitandoli ai soli consentiti in agricoltura biologica.

Più punti vengono adottati nel corso di un progetto più alta sarà la probabilità che gli animali selvatici visitino il giardino che presenta tali caratteristiche e che si crei all’interno di esso un vero e proprio ecosistema in miniatura, popolato da una buona varietà di specie animali.

Le linee guida tracciate hanno una validità praticamente universale e con la scelta delle giuste piante è possibile creare un giardino wildlife-friendly negli Stati Uniti come in Italia o in Giappone. Importanza cruciale riveste quindi

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anche il progettista che deve conoscere le piante adatte da utilizzare in base al territorio e alla fauna che lo popola.

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3. Proposta progettuale per un giardino privato wildlife-frienldy 3.1: Inquadramento urbanistico e territoriale dell’area di progettazione

L’area su cui sarà effettuata la proposta progettuale con un’ottica wildlife friendly è un giardino privato annesso ad un’abitazione sita in via dei Castagni 10, Iglesias, nel quartiere di “Serra Perdosa”; foglio catastale 705, particelle 979, 771, 781. La zona circostante il lotto è detta “piana delle querce” ed è caratterizzata da immobili di costruzione recente, databili attorno al primo decennio degli anni 2000. La destinazione d’uso prevalente è residenziale con case unifamiliari su più piani, con 2,5 metri (in media) di altezza di interpiano. Le finiture esterne sono prevalentemente di intonaci con colori caldi (rossi, gialli, arancioni). I tetti sono a falda, generalmente a doppia pendenza con finiture in tegole e coppi.

Urbanisticamente l’area è compresa tra una zona C di “espansione residenziale” e una zona H2 rappresentante una “fascia di rispetto”, sottozona I3 “verde privato”. In base alla normativa urbanistica vigente, il PRG (Piano Regolatore Generale) del Comune di Iglesias, in questa sottozona è proibito qualsiasi intervento edificatorio come da art. 29, sono invece consentite opere per il miglioramento del giardino annesso all’abitazione come previsto dall’articolo 321. Il PPR (piano paesaggistico regionale) classifica la zona come centro

abitato di espansione recente (Figura 8).

Verificando la vincolistica esistente, sul portale dei dati geografici della regione Sardegna, http://www.sardegnageoportale.it, si è visto come l’area è esclusa da qualsiasi vincolo esistente nella regione, in particolare: R.D.L. 3267/1923; D.lgs. 42/2004; PAI (Piano d’assetto idrogeologico); vincoli interessanti SIC e 1: UrbisMap https://www.urbismap.com/normativa/Iglesias/PRG#a_13419 piattaforma a disposizione delle P.A. per il caricamento delle normative urbanistiche, territoriali e paesaggistiche, con cui il comune di Iglesias ha stipulato una convenzione.

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ZSC. Le proposte progettuali presentate non dovranno pertanto tenere conto di tali.

Figure 9, 10, 11: In alto: foto aerea del 2007. Al

centro: foto aerea del 2015. Nel lotto e nei dintorni

sono state edificate nuove volumetrie. In basso: foto aerea più recente (2019).

Figura 8: Immagine tratta da “Sardegna Geoportale” che evidenzia il tematismo delle componenti insediative

secondo il PPR.

Nelle foto aeree che seguono si evidenzia la trasformazione del lotto e della zona circostante nel corso degli anni.

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3.2: La committenza: informazioni e input progettuali

Il progetto proposto tiene conto degli input forniti dalla committenza. Quest’ultima è rappresentata da un nucleo familiare di 4 persone e 4 animali: due adulti, due bambine di 7 e 8 anni, tre cani ed un gatto. Tutti i 4 componenti della famiglia approvano l’idea di un giardino wildlife-friendly.

Le richieste specifiche pervenute da applicare al progetto sono state le seguenti: - piante a bassa manutenzione, visti i tempi limitati per potersi dedicare al giardino;

- piante a bassa esigenza idrica; - biopiscina con annessa area relax; - tappeto erboso;

- mantenimento di un adeguato spazio carrabile nella parte sud del lotto per l’ingresso di eventuali automezzi da lavoro.

Il budget orientativo che la famiglia è disposta ad utilizzare per il rifacimento del giardino è di circa 35.000€.

3.3: Normativa edilizia

Secondo l’attuale normativa, la risistemazione e l’abbellimento di spazi esterni di pertinenza delle abitazioni sono opere che rientrano tra quelle consentite dall’edilizia libera come previsto dall’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n.222 che va ad integrare il già presente D.P.R. 380/2001 anche detto Testo Unico per l’Edilizia, e dall’art. 15, comma 2 della Legge Regionale 23/1985 e successive modifiche e integrazioni.

La progettazione e l’esecuzione di lavori per un giardino privato pertanto può avvenire senza che sia necessario richiedere alcuna autorizzazione agli uffici competenti.

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Nel caso specifico qua analizzato, la realizzazione di una biopiscina potrebbe far si che sia necessario richiedere al comune una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). La normativa nazionale tuttavia manca di una norma chiara che stabilisca quale permesso sia necessario per la costruzione di una piscina. Le biopiscine ancor più si trovano in una zona di vuoto legislativo per cui in alcuni casi sono di libera costruzione (Lajo 2009; Vegini 2011).

3.4: Stato attuale: analisi visiva e percettiva della proprietà

Il lotto ha un’estensione di circa 1195 m2 e presenta due ingressi principali, uno

pedonale e uno carrabile a pochi metri di distanza l’uno dall’altro (Figura 12), e un terzo ingresso carrabile nella parte sud. La strada esterna è una strada senza uscita con sole case accanto e frontalmente (Figura 13). L’illuminazione stradale è presente solo nella parte nord, in prossimità dei due ingressi principali. La parte sud risulta al buio, affacciandosi su una strada bianca di campagna.

Figura 12: Ingressi principali della proprietà Figura 13: Visuale grandangolare della strada cieca su cui si affacciano gli ingressi del lotto.

Varcato l’ingresso pedonale si trova un breve percorso pavimentato che conduce all’ingresso dell’abitazione. Sulla destra è presente una piccola area verde separata dal vialetto da un cordolo basso, sulla sinistra è presente un’area cementata che viene utilizzata come parcheggio per le auto e che si estende

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fin sul retro dell’abitazione. Qua come nell’ingresso principale dell’abitazione è presente una veranda che fa da filtro tra la casa e il giardino. Quest’ultimo dopo l’area cementata si estende in lunghezza per circa 40 metri. Sulla destra del lotto è stato ricavato un box per il ricovero dei cani. A sud la visuale è aperta sulla collina retrostante la proprietà, che risulta dominata da vegetazione di macchia mediterranea e punteggiata da abitazioni ben nascoste (Figura 14). L’atmosfera percepita è calma, con rumori di traffico veicolare molto attenuati che scompaiono spingendosi verso la parte sud. Quest’ultima caratteristica conferisce all’area verde una potenzialità molto elevata per la possibilità di creare un luogo in grado di infondere un profondo senso di relax e benessere ai fruitori oltre che rappresentare un ambiente sicuro per gli animali.

Figura 14: Parte sud del lotto. In secondo piano un paesaggio collinare a buona naturalità.

Fra le essenze vegetali attualmente presenti vi sono:

- Eleagnus x ebbingei. utilizzato come siepe di copertura negli ingressi e in alcune porzioni laterali del lotto, oltre che nella parte centrale, in corrispondenza del ricovero per i cani dove è utilizzato per coprire un piccolo orto;

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Figura 15: Elaborato progettuale: tavola dello stato attuale del lotto (dimensione reale: foglio A0). Si veda “Allegato 1”.

un olivo secolare (i proprietari riferiscono un’età approssimativa di circa 200 anni), che andrà mantenuto;

- Chaenomeles japonica. Due esemplari sono posti nell’aiuola a sinistra dell’ingresso pedonale della proprietà;

- Myrtus communis;

- Vari alberi da frutto: limone; pesco noce; nespolo; fico; albicocco. Che si è deciso di rimuovere in fase progettuale.

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3.5: Proposta progettuale: gli interventi previsti

Figura 16: Masterplan del progetto.

La proposta progettuale presentata è stata pensata basandosi sulle linee guida oggetto di questo elaborato e applicando il criterio delle aree funzionali, che prevede di progettare ogni spazio in base ad una sua specifica funzione, così

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da giustificare le scelte progettuali. Sono state individuate 4 aree specifiche (Figura 17):

- area osservativa arbustiva: adatta ad osservare le specie che interagiscono con il giardino comodamente dal soggiorno dell’abitazione;

- area balneabile e di relax: altamente fruibile per varie attività, quest’area, direttamente collegata con la veranda sud della casa comprende la biopiscina di nuova progettazione e l’arredo necessario a prendere il sole e rilassarsi in giardino, inoltre la sua forte interazione con la veranda, provvista di tutto il necessario per pranzare e accogliere ospiti, fa si che la zona stessa diventi un elemento di pregio per stupire gli invitati;

- area produttiva: dove i committenti hanno deciso di coltivare un piccolo orto e delle erbe aromatiche da utilizzare direttamente in cucina;

- area osservativa di pseudo bosco: sulla parte sud del lotto l’impianto di 11 alberi per creare un collegamento ecologico con la macchia mediterranea circostante è pensato specificamente per attirare l’avifauna. Le specie scelte producono tutti frutti appetiti dagli uccelli. La funzione di quest’area è

Figura 17: Illustrazione delle aree funzionali individuate per la progettazione del giardino.

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prevalentemente osservativa. Dalla terrazza al piano superiore dell’abitazione sarà possibile osservare ad occhio nudo o muniti di binocolo le interazioni tra vegetazione e animali. Nessun intervento ad esclusione della piantumazione viene effettuato in quest’area per rispettare al massimo la destinazione catastale agricola della particella su cui è collocata.

Le scelte progettuali effettuate vengono illustrate di seguito.

La piccola area verde prossima all’ingresso del lotto è stata progettata per ricavare uno spazio altamente attrattivo per la fauna a compensare la posizione isolata rispetto al resto del verde della proprietà, ma soprattutto la collocazione maggiormente prossima all’ambiente urbano, contrariamente alla zona a sud che si affaccia invece su un ambiente naturale. Vengono pertanto mantenuti i due esemplari di Chaenomeles japonica già presenti e si è deciso di impiantare varie specie arbustive così da creare un’area ad elevata densità di vegetazione. La vetrata dell’abitazione che affaccia sull’area potrà essere utilizzata per effettuare delle osservazioni dell’avifauna direttamente da dentro casa. Una mangiatoia posizionata al centro dello spazio verde contribuirà ad attrarre gli uccelli (Figura 18).

Vista la presenza di barriere, rappresentate dal cordolo del vialetto pavimentato e dalla veranda, quest’area non è direttamente percepita come fruibile e calpestabile, pertanto un piccolo sentiero creato con pietre da calpestio sarà funzionale solo alla manutenzione degli arbusti e alla ricarica della mangiatoia. Questa porzione di verde ha una funzione prevalentemente osservativa. Le specie scelte per il nuovo impianto sono:

- 5 esemplari di Arbutus unedo che con i loro frutti e il loro habitus risultano attrattivi per gli uccelli, i fiori sono inoltre apprezzati dalle api;

- 4 esemplari di Buddleja davidii altamente attrattiva per le farfalle;

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e creare dei possibili rifugi per vari animali;

- 4 esemplari di Lantana camara, attrattiva per vari tipi di insetti.

Figura 18: Fotoinserimento dell’area osservativa arbustiva allo stato di progetto. L’ampia vetrata dell’abitazione consente di osservare gli animali che frequentano lo spazio. Immagine realizzata con Photoshop CC 2019. L’area cementata di 228 m2 che parte dal principale ingresso carrabile e

abbraccia tutta l’abitazione sarà rifinita con la posa di piastrelle per esterni in quarzite di colore girgio-giallo neutro (Figura 19).

Nella parte retrostante l’abitazione, il lotto incolto sarà quasi interamente interessato dalla posa di 565 m2 di Zoysia japonica in rotoli. La specie scelta è

una macroterma da tappeto erboso, che richiede pochi tagli all’anno in linea con quanto richiesto dalla committenza negli input progettuali, possiede inoltre un’eccellente resistenza alla siccità, ideale per il clima mediterraneo, e al logorio (Croce 2006). L’area in cui verrà impiantato il prato è già provvista di impianto d’irrigazione realizzato in passato dai committenti.

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Nella parte prossima all’abitazione viene inserita una biopiscina di circa 33 m2 con un’area di rigenerazione di 10 m2 e un’area balneabile di 23 m2. La

forma non geometrica è pensata per generare l’impressione che il manufatto avvolga l’olivo secolare, evidenziando la sua presenza e mettendolo in risalto nella composizione. Le piante inserite nell’area di rigenerazione della biopiscina sono:

- 8 Iris pseudacorus; - 8 Iris laevigata; - 3 Nymphaea sp.; - 5 Typha angustifolia.

Circa le dotazioni tecniche, il bacino è progettato per assolvere al meglio le sue Figura 19: Fotoinserimento nell’area realx funzionalmente connessa alla biopiscina.

L’immagine permette di visualizzare la pavimentazione di progetto. Realizzata con il software NBL Landscape designer versione trial.

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funzioni di fitodepurazione con l’ausilio di uno skimmer (modello salva-anfibi) (Figura 20) ed una pompa con filtro a sabbia, dimensionata in modo da far avvenire il ricircolo dell’intero volume d’acqua 1,5 volte nell’arco della giornata. L’invaso sarà ricavato da uno scavo consolidato a cui seguirà la posa di un geotessile lungo tutto il profilo, sopra questo sarà posizionato un telo in PVC armato da 2 mm di spessore, in una fantasia nera che ricorda la pietra naturale (Figura 21) e che ugualmente rivestirà tutto il profilo della vasca. L’area di rigenerazione, dopo la posa delle piante sarà riempita da ghiaia ornamentale che ha la funzione di substrato per la formazione del microfilm biodepurante e di stabilizzazione per le piante messe a dimora.

La biopiscina è il tipo di bacino balneabile più indicato per un giardino che vuol essere attrattivo per la fauna, infatti, l’assenza di cloro e la presenza delle piante fitodepuranti rende il bacino idoneo per l’erpetofauna e l’artropodofauna. Nella zona pianellata adiacente alla biopiscina sarà ricavata l’area relax con sdraio prendisole per potersi distendere, oltre che eventuali ombrelloni e forniture a

Figura 20: Tappo dello skimmer con rampa di risalita per

anfibi e animali che potrebbero finire all’interno. “Elegance”; https://www.renolit-alkorplan-touch.it/renolit-Figura 21: Telo Renolit Alkorplan linea “Touch” fantasia alkorplan-touch-elegance/

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discrezione della committenza (Figura 22).

Figura 22: Render esemplificativo dell’area relax e della biopiscina. Modello 3D realizzato con il software SketchUp Pro 2020; render realizzato con Lumion 10 Pro.

Figura 23: Render con vista a pelo d’acqua sulla biopiscina e l’intorno.

Un piccolo sentiero in pietre da calpestio, analogo a quello dell’area verde d’ingresso, condurrà dalla zona pavimentata al box per il ricovero dei cani. In questo spazio si è scelto di implementare la siepe di Eleagnus verso la parte sud

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andando a creare una copertura vegetale per l’orto e per il box cani. Vengono aggiunti 13 esemplari di Eleagnus impiantati a distanza di 90 cm l’uno dall’altro, misurando da tronco a tronco. Adiacente al camminamento, su richiesta della committenza viene lasciata una porzione di terreno per l’impianto di specie aromatiche, viene mantenuta in fase progettuale anche la pianta di mirto già presente.

La parte più a sud del lotto sarà interessata dall’impianto di due bagolari (Celtis australis) a pronto effetto, posizionati a più di 3 metri dai confini della proprietà come previsto dal Codice Civile all’articolo 892, che prevede una distanza minima di 3 metri dal confine per l’impianto di alberi ad alto fusto fra proprietà confinanti. Nelle immediate vicinanze saranno posizionate 2 mangiatoie per uccelli e specie a portamento arboreo di minori dimensioni:

- 2 Arbutus unedo; - 4 Ligustrum lucidum; - 4 Prunus padus.

L’impianto in questa zona è condizionato dall’esigenza di lasciare uno spazio fruibile per il passaggio di mezzi da lavoro qualora in futuro sia necessario accedere al lotto per lavori dove sono richiesti mezzi pesanti, pertanto vengono lasciati quasi 6 metri di distanza fra un esemplare di Celtis e l’altro2.

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Figura 25: Fotoinserimento del modellino 3D renderizzato all’interno di una foto aerea. Attraverso questa immagine è possibile vedere come il progetto si inserisce all’interno del paesaggio circostante. In particolare si può apprezzare come il colore della biopiscina risulta particolarmente inserito e poco impattante, a differenza delle altre due piscine

presenti nelle abitazioni attorno.

3.6: Computo metrico

Per determinare se l’importo dei lavori rientra nel budget previsto dalla committenza viene realizzato un computo metrico utilizzando il prezzario “AssoVerde” edizione 2019-2021 e il prezzario ufficiale delle della Regione Sardegna consultabile al sito http://www.regione.sardegna.it/prezzario/. I prezzi sono tutti esclusi di IVA e si riferiscono a lavorazioni in condizioni medie, pertanto possono essere sovrastimati o sottostimati sia in funzione della complessità dei lavori sia in relazione alle condizioni di mercato locale.

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presenti che verranno eseguite in economia dalla committenza stessa.

Vista le numerose possibilità esistenti nell’ambito dei lavori edili e delle opere a verde che rendono i prezzari inevitabilmente non esaustivi, dove risultano voci assenti o non perfettamente corrispondenti alla casistica progettuale in esame si è operato un riadattamento considerando la voce del prezzario più simile al caso previsto dal progetto. Tale riadattamento viene specificato nella seconda colonna del computo, “Codice elenco prezzi”, indicando il codice della voce scelta come base. In caso di voce del tutto assente da qualsiasi prezzario sarà indicato attraverso una nota di riferimento nella colonna “Codice elenco prezzi” come sono stati ricavati la voce e il prezzo unitario.

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Codice elenco prezzi Materiali/forniture Unità di misura Quantità unitario Prezzo (€)

Prezzo totale (€)

1 Assoverde 25020014

Messa a dimora di alberi (esclusa fornitura: vedi specifico capitolo; manutenzione e garanzia vedicod. 25020041-046) a foglia caduca o persistente in area verde, posti a piè d'opera dall'impresa, compreso il reinterro, la formazione della conca di compluvio (formella), la fornitura ed il collocamento di pali tutori in legno trattato, la legatura con corde idonee, la fornitura e la distribuzione di ammendanti, di concimi e una bagnatura con 50/200 l di acqua, compresa la fornitura e posa di tubo dreno interrato per irrigazione, esclusi gli oneri di manutenzione e garanzia e la fornitura delle piante: per piante di circ. da 25 cm a 30 cm

cad. 2 195,45 390,90

2 Assoverde 25020012

Messa a dimora di alberi (esclusa fornitura: vedi specifico capitolo; manutenzione e garanzia vedi cod. 25020040-045) a foglia caduca o persistente in area verde, posti a piè d'opera dall'impresa, compreso il reinterro, la formazione della conca di compluvio (formella), la fornitura ed il collocamento di pali tutori in legno trattato, la legatura con corde idonee, la fornitura e la distribuzione di ammendanti, di concimi e una bagnatura con 50/200 l di acqua, compresa la fornitura e posa di tubo dreno interrato per irrigazione, esclusi gli oneri di manutenzione e garanzia e la fornitura delle piante: per piante di circ. da 16 cm a 20 cm

cad. 10 100,35 1003,50

3 Assoverde 25020005

Messa a dimora di specie arbustive (esclusa fornitura: vedi specifico capitolo; manutenzione e garanzia vedi cod. 25020047 - 048) con zolla o vaso, per altezze fino a 1 m., compresa la fornitura di 20 l di ammendante, la preparazione del terreno, l'impianto degli arbusti, una bagnatura con 15 l. di acqua, esclusa la fornitura di arbusti, la pacciamatura e gli oneri di manutenzione e garanzia.

cad. 17 9,07 154,19

4 Assoverde 25020006

Messa a dimora di piante arbustive o piccoli alberi (esclusa fornitura: vedi specifico capitolo; manutenzione e garanzia vedi cod. 25020047 - 048) in zolla o vaso, per altezza da 1 m fino a 2 m, fornitura e stesa di 20 l. di terriccio torboso, concimazione ed irrigazione con 15 l. di acqua, esclusa la fornitura delle piante, la pacciamatura e gli oneri di manutenzione e garanzia.

cad. 13 21,01 273,13

5 Assoverde 25020082

Fornitura e posa in opera di tappeto erboso in zolla per inerbimenti a pronto effetto, composto da miscuglio di graminacee, compresi tutti i lavori preparatori del terreno quali: il diserbo delle infestanti, la rimozione dei residui vegetali, la fresatura del terreno, la concimazione di fondo, la stesura su terreno livellato di strato uniforme, per uno spessore di 5 cm, di mescola di sabbia e lapillo, esclusa irrigazione, incluso primo taglio: per singole superfici da 500 mq a 2000 mq

m2 565 14,65 8277,25

6 Assoverde 15070398 Celtis australis in zolla. Circ. 25-30 cm cad. 2 303,30 606,60 7 Assoverde 15060048 Arbutus unedo in zolla. Portamento arbustivo, altezza 1,00-1,25 m cad. 5 30,60 153,00 8 150600411 Assoverde Arbutus unedo in zolla. Portamento arboreo, altezza 1,75-2,00 m cad. 2 144,60 289,20 9 Assoverde 15060188 Buxus sempervirens in zolla. Altezza 0,60-0,80 m cad. 4 15,40 61,60 10 Assoverde 15060152 Buddlejia davidii in vaso 24 Ø cad. 4 13,00 52,00 11 Assoverde 15060942 Lantana camara in vaso 22 Ø cad. 4 15,40 61,60 12 Assoverde 15060555 Eleagnus x ebbingei altezza 1,00-1,25 m cad. 13 30,60 397,80

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13 Assoverde 15071083 Prunus padus in zolla. Circ. 16-18 cm cad. 4 127,00 508,00 14 150610111 Assoverde

(Riadattata) Ligustrum lucidum in zolla. Circ. 16-18 cm cad. 4 96,40 385,60 15 Assoverde 15050201

(Riadattata) Iris pseudacorus in vaso 12 Ø cad. 8 4,60 36,80 16 Assoverde 15050201

(Riadattata) Iris laevigata in vaso 12 Ø cad. 8 4,60 36,80

17 * Typha angustifolia in vaso 18 Ø cad. 5 7,80 39,00

18 Assoverde 15110061 Nymphaea sp. in vaso 12 Ø cad. 3 22,40 67,20

19 SAR19_PF.0013.0013.0018

PAVIMENTO CON PIASTRELLE MONOCOTTURA per locali soggetti a traffico pedonale medioforte (abitazioni) posto in opera a giunti aderenti, per allineamenti ortogonali e diagonali, con malta bastarda e boiacca di cemento, compresi tagli, sfridi, approvvigionamento al piano, la stuccatura dei giunti con cemento bianco o colorato con ossidi e la pulizia finale con segatura, formato 30x30.

m2 228 46,54 10611,12

20 *1

Realizzazione di una biopiscina a tecnologia medio-alta inclusi: scavo consolidato; fornitura e posa del geotessile e del telo impermeabilizzante; fornitura e posa della ghiaia per l’area di rigenerazione; messa a dimora delle piante (escluse); installazione degli impianti tecnici previsti; rifiniture; riempimento.

m2 33 350,00 11550,00 21 *2 Fornitura e posa di pietre da calpestio per sentiero cad. 70 8,00 560,00

IMPORTO TOTALE: 35515,29

*: voce e prezzo ricavati dal sito https://www.venditapianteonline.it/ (depurato dall’IVA al 22%)

*1: voce e prezzo ricavati dal progettista sulla base di quanto riportato negli unici due

testi italiani riguardanti le biopiscine: Biopiscine, Lajo, 2009; La piscina naturale, Vegini, 2011.

*2: prezzo ricavato da una media dei prezzi degli articoli presenti su vari siti

e-commerce di articoli per esterni e materiali da costruzione (depurati dall’IVA al 22%). Quantità approssimativa ricavata sulla base dello spazio interessato dalla posa delle pietre e sulla grandezza media delle stesse.

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Conclusioni

Le ricerche sull’interazione giardini-animali e giardini-animali-uomo hanno sempre riguardato alcuni dei possibili aspetti trattabili, ad esempio: l’azione della biodiversità animale sui servizi ecosistemici forniti dalle piante; il piacere dell’uomo derivante dalla presenza di animali negli spazi verdi di sua frequentazione; l’azione di determinate piante sul comportamento di specifiche specie animali; le interazioni ecosistemiche tra varie specie animali dell’ambiente urbano. La maggior parte degli autori che trattano il tema afferisce alla disciplina ecologica ed in particolare all’ecologia urbana. Tuttavia sebbene le ricerche abbiano messo in luce risultati interessanti anche per le discipline progettuali, mancava un punto di vista specifico e un guardare alla tematica con un approccio più applicativo ed olistico, cercando di integrare varie discipline come l’ecologia, l’estetica, la psicologia e ovviamente la progettazione del verde. Da quest’ultimo assunto si è sviluppato l’obiettivo di ricerca per questa tesi: riunire assieme le conoscenze e le evidenze scientifiche al fine di esplicitare delle linee guida utili a qualsiasi progettista, ricercatore ma anche semplice hobbista che abbia l’esigenza di progettare uno spazio verde specificamente pensato per attirare la fauna selvatica e che sia al contempo esteticamente piacevole, per fini ornamentali o per fini di studio. Partendo dal concetto anglosassone di birdgardening, la filosofia di attrazione degli animali in giardino si estende in questo elaborato dagli uccelli a quanti più taxa animali possibili mirando ad un concetto nuovo di “wildlife-gardening”. Al pari di altri stili ed approcci di progettazione dei giardini (giardino naturale; giardino formale; giardino roccioso; giardino a mare; edible landscaping; giardino terapeutico…) il wildlife-garden è un concetto che può diventare punto centrale del processo progettuale o integrarsi e convivere con altre richieste o stili ricercati dalla committenza. Le linee guida stilate in questo elaborato rappresentano pertanto

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le buone pratiche a cui chiunque desideri attirare in uno spazio verde la fauna selvatica dovrebbe il più possibile attenersi.

La parte progettuale dell’elaborato dimostra come, contrariamente a quanto evidenziato in alcune ricerche risulta essere la percezione comune, un giardino in grado di attirare gli animali può essere ordinato e sensato, e non per forza è uno spazio incolto o lasciato al sopravvento della vegetazione. Il costo relativamente elevato del progetto (di circa 35500 €), potrebbe essere contenuto utilizzando piante più giovani anziché esemplari a pronto effetto. Inoltre la biopiscina ed il piastrellamento dell’area cementata incidono ciascuno per 1/3 del costo totale. Pertanto, una progettazione con il solo utilizzo di specie vegetali, senza alcun intervento di tipo edile renderebbe il costo di un intervento di wildlife gardening decisamente accessibile oltre che ugualmente efficace. Le linee guida proposte sono adattabili a spazi verdi di qualsiasi grandezza, dal piccolo cortile al parco urbano.

Ampie sono le prospettive possibili per le ricerche future, in particolare si suggerisce di concentrarsi sui benefici culturali e psicologici che la presenza di biodiversità animale in giardino può portare all’essere umano: le già numerose evidenze che gli spazi verdi sono capaci di far star bene le persone e vengono utilizzati sempre più come aiuti nel trattamento di malattie psicologiche e neurodegenerative dovrebbe far interrogare maggiormente sul beneficio che vedere la vita nel suo svolgersi all’interno di un’area verde può portare. La didattica e la cultura naturalistica potrebbero ricevere notevoli vantaggi (che andrebbero indagati da psicologi e pedagogisti) utilizzando un approccio di wildlife gardening nei giardini delle scuole, dove bambini e ragazzi potrebbero trovarsi a contatto con specie vegetali e animali e prenderne familiarità, operando un riavvicinamento delle nuove generazioni alla natura.

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verde, possa nel suo evolversi in ricerche future puntare alla multidisciplinarità ed essere utilizzato dalla comunità scientifica come spunto o base per indagare tematiche in grado di migliorare il benessere dell’essere umano e della Vita presente sul pianeta.

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Figura 3: Immagine scaricata dalla rete all’indirizzo https://rew-feed-images.

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Figura 4: Immagine tratta dal software Google Heart Pro Figura 5: Immagine tratta dal software Google Heart Pro

Figura 6: Immagine costruita attraverso Photoshop CC 2019, partendo da una

carta dei SIC disponibile sul sito della Regione Sardegna

Figura 7: Immagine scaricata dalla rete all’indirizzo https://www.pinterest.it/

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Figura 8: Immagine tratta dal geoportale della regione Sardegna: www.

sardegnageoportale.it

Figura 9: Immagine tratta dal software Google Heart Pro Figura 10: Immagine tratta dal software Google Heart Pro Figura 11: Immagine tratta dal software Google Heart Pro Figura 12: Foto personale

Figura 13: Foto personale Figura 14: Foto personale

Figura 15: Immagine personale realizzata con Autocad 2020

Figura 16: Immagine personale realizzata con Autocad 2020 e Photoshop CC

2019

Figura 17: Immagine personale realizzata con Autocad 2020 e Photoshop CC

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Figura 18: Foto personale modificata con Photoshop CC 2019

Figura 19: Foto personale modificata con NBL Landscape designer 2019 Figura 20: Immagine scaricata dalla rete all’indirizzo https://www.intheswim.

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Figura 21: Immagine scaricata dalla rete all’indirizzo

https://www.renolit- alkorplan-touch.it/wp-content/uploads/2017/04/Textura-ALKORPLAN-TOUCH-Elegance.jpg

Figura 22: Immagine personale realizzata con il software Lumion 10 Pro Figura 23: Immagine personale realizzata con il software Lumion 10 Pro Figura 24: Immagine personale realizzata con Autocad 2020

Figura 25: Immagine tratta dal software Google Heart Pro e modificata

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