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Nuovo vicario generale in Diocesi

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Academic year: 2022

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N° 31 Anno CXLI - 1€

la V OCE

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TUTTI I DETTAGLI A PAGINA 16 Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/2/2004 n. 46), ar

t. 1, comma 1, DCB/

AL

Quel taglio che divide l'Italia

Giovedì 10 settembre

2020

pag. 10

Il gran ello di senape:

chi vuole amar

e deve imparar e a rinun ciare

Rinunc iare vuo l dire: q uesto m i basta.

E dire c osì sign ifi ca es sere fel ici

Don Emanuele Rossi diventa p arroco di

Castellazz o e Cast elspina

«Vorrei p artire d agli ult imi, da i più pi ccoli, da chi b estemm ia, da c hi rom pe i vet ri...»

pag. 4

a pag. 8 e 9

AleComics 2 020...

tra masc here e masc herine!

Sabato 1 2 e dom enica 1 3 sette mbre in Citta della la s esta ed izione d el festi val pag. 6

VO O O VO

VOCE

«Ringrazio don V

ittorio per il suo ser

vizio, e h o chiest o a don Gianni di pr

endere questa cr

oce»

Nuovo vicar io gener ale in Dioc esi

«Il chiacchiericcio è una peste più brutta del Covid!»

PAPA FRANCESCO

Lo ha esclamato, a braccio, il Papa, durante l’Ange- lus di domenica 7 settembre. «Quando noi vediamo uno sbaglio, un difetto, una scivolata, in quel fratello o quella sorella, di solito la prima cosa che facciamo è andare a raccontarlo agli altri, a chiacchierare» il monito di Francesco: «E le chiacchiere chiudono il cuore alla comunità, chiudono l’unità della Chiesa».

L’esempio da seguire è quello di Gesù, «che ha accolto pubblicani e pagani, scandalizzando i benpensanti dell’epoca. Non si tratta perciò di una condanna sen- za appello, ma del riconoscimento che a volte i nostri tentativi umani possono fallire, e che solo il trovarsi da- vanti a Dio può mettere il fratello di fronte alla propria coscienza e alla responsabilità dei suoi atti. Se la cosa non va, silenzio e preghiera per il fratello e per la sorella che sbagliano, ma mai il chiacchiericcio».

Dall'Angelus di domenica 7 settembre 2020

(2)

Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.

Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.

Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.

Rm 14,7-9 Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Il Signore è buono e grande nell’amore Benedici il Signore, anima mia,

quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefi ci.

Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita,

ti circonda di bontà e misericordia.

Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;

quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe.

Salmo responsoriale

Sal 102 Rancore e ira sono cose orribili,

e il peccatore le porta dentro.

Chi si vendica subirà la vendetta del Signore, il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.

Perdona l’off esa al tuo prossimo

e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.

Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,

come può chiedere la guarigione al Signore?

Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile,

come può supplicare per i propri peccati?

Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,

come può ottenere il perdono di Dio?

Chi espierà per i suoi peccati?

Ricòrdati della fi ne e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.

Ricorda i precetti e non odiare il prossimo, l’alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui.

Sir 27,33-28,9 Prima lettura

Dal libro del Siràcide

Dom enica 13 set tembr e - X XI V Dom enica del T empo Or dinar io

Egli ci perdona tutte le colpe appena mostriamo pentimento

Cari fratelli e sorelle, buon- giorno!

Il brano evangelico di questa domenica (cfr Mt 18,21-35) ci offre un insegnamento sul perdono, che non nega il torto subito ma riconosce che l’essere umano, creato ad immagine di Dio, è sempre più grande del male che com- mette. San Pietro domanda a Gesù: «Se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò per- donargli? Fino a sette volte?»

(v. 21). A Pietro sembra già il massimo perdonare sette volte a una stessa persona; e forse a noi sembra già mol- to farlo due volte. Ma Gesù risponde: «Non ti dico fi no a sette volte, ma fi no a settanta volte sette» (v. 22), vale a dire sempre: tu devi perdonare sempre. E lo conferma rac- contando la parabola del re misericordioso e del servo spietato, nella quale mostra l’incoerenza di colui che pri- ma è stato perdonato e poi si rifi uta di perdonare.

Il re della parabola è un uomo generoso che, preso da compassione, condona un debito enorme – “diecimila talenti”: enorme – a un servo che lo supplica. Ma quello stesso servo, appena incontra un altro servo come lui che gli deve cento denari – cioè molto meno –, si comporta in modo spietato, facendolo gettare in prigione. L’atteg- giamento incoerente di que- sto servo è anche il nostro quando rifi utiamo il perdono ai nostri fratelli. Mentre il re della parabola è l’immagine di Dio che ci ama di un amore così ricco di misericordia da accoglierci, e amarci e perdo- narci continuamente.

Fin dal nostro Battesimo Dio ci ha perdonati, condo- nandoci un debito insolvibi- le: il peccato originale. Ma, quella è la prima volta. Poi, con una misericordia senza

limiti, Egli ci perdona tutte le colpe non appena mostriamo anche solo un piccolo segno di pentimento. Dio è così: mi- sericordioso. Quando siamo tentati di chiudere il nostro cuore a chi ci ha off eso e ci chiede scusa, ricordiamoci delle parole del Padre celeste al servo spietato: «Io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato.

Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?» (vv. 32-33). Chiunque abbia sperimentato la gioia, la pace e la libertà interiore che viene dall’essere perdonato può aprirsi alla possibilità di perdonare a sua volta.

Nella preghiera del Padre Nostro, Gesù ha voluto inse- rire lo stesso insegnamento di questa parabola. Ha messo in relazione diretta il perdo- no che chiediamo a Dio con il perdono che dobbiamo concedere ai nostri fratelli:

«Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori» (Mt 6,12).

Il perdono di Dio è il segno del suo straripante amore per ciascuno di noi; è l’amore che ci lascia liberi di allontanarci, come il fi glio prodigo, ma che attende ogni giorno il nostro ritorno; è l’amore intrapren- dente del pastore per la peco- ra perduta; è la tenerezza che accoglie ogni peccatore che bussa alla sua porta. Il Padre celeste – nostro Padre – è pie- no, è pieno di amore e vuole off rircelo, ma non lo può fare se chiudiamo il nostro cuore all’amore per gli altri.

La Vergine Maria ci aiuti ad essere sempre più consa- pevoli della gratuità e della grandezza del perdono ri- cevuto da Dio, per diventare misericordiosi come Lui, Padre buono, lento all’ira e grande nell’amore.

Piazza San Pietro Domenica, 17 settembre 2017 Dall'Angelus di

papa Francesco

Fino a settanta volte sette

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fi no a sette volte, ma fi no a settanta volte sette.

Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti.

Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i fi gli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.

Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soff ocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fi no a che non avesse pagato il debito.

Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto.

Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, fi nché non avesse restituito tutto il dovuto.

Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 18,21-35

Editrice Voce Alessandrina s.c.

via Vescovado, 3 - 15121 Alessandria Direttore responsabile Andrea Antonuccio Vice direttore don Fabrizio Casazza

Guido Astori, Silvio Bolloli, Sabrina Camilli, Marina Feola, Mara Ferrari, Enzo Governale, Marco Lovisolo, Paolo Massobrio, Zelia Pastore, Mauro Remotti, Daniela Terragni, Alessandro Venticinque. Elaborazione grafi ca a cura di Giorgio Ferrazzi

Hanno collaborato a questo numero:

Settimanale di informazione e di opinione della Diocesi di Alessandria fondato nel 1879

la

la VO OCE

Direzione e redazione Via Vescovado, 3 - Alessandria Tel. 0131 512 225 - Fax 0131 512 224 redazione@lavocealessandrina.it www.lavocealessandrina.it Impianti e stampa

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direttore@lavocealessandrina.it Care lettrici,

cari lettori, dopo la pausa estiva la Voce ri- prende a raccon- tarvi quello che gli altri, su carta, in tv o su Internet, normal- mente non trattano (o tratta- no maluccio). Penso alle parole del Papa o dei vescovi, alla vita della Chiesa universale e a quella della nostra diocesi. A questo proposito, sul numero che avete in mano di novità ce ne sono tante, davvero rilevanti. A partire dall'avvicenda- mento, nel ruolo di vicario generale, tra don Vittorio Gatti e don Gianni Toriggia. Vi racconto un “dietro le quinte”: ho chiesto al vescovo e ai due interessati la possibilità di fare un'intervista a tre voci, e l'ho fatto per due motivi. Il primo è che le notizie “nostre” dobbiamo darle noi per primi. Il secondo è che il modo di spiegare certe cose non dipende solo dalla professionalità del gior- nalista, ma anche dalla notizia in sé. Un esempio concreto: raccontare lo spostamento di un sacerdote da una parrocchia a un'altra (come succederà a breve per don Ema- nuele Rossi, che sarà parroco di Castellazzo Bormida e Castelspina) non è come descrivere il passaggio di un calciatore da una squadra a un'altra. Così come l'ex vicario generale non è un assessore a cui il sindaco (ossia il vescovo) ha revo- cato alcune deleghe, affi dandole a un'altra persona di cui si fi da di più.

No, non è proprio così: che si tratti di farsi carico di una parrocchia, di un incarico in curia o di un ruolo laicale in una comunità, ciò che rende santo e vero ciò che ci viene chiesto è la prospettiva di servizio:

non un “poterucolo” di cui vantarsi, ma un sacrifi cio (dal latino “sacrum facere”) che implica gioia, fatica e uno “scatto” nella fede. Elementi, questi, che don Vittorio, don Gianni e don Emanuele, insieme con il nostro vescovo, ci testimoniano con grande evidenza. Ben ritrovati, cari amici, e buona lettura!

La differenza tra potere e servizio

L'editoriale

di Andrea Antonuccio

Parrocchie:

«Riprendiamo a incontrarci»

a pagina 5

Intervista a don Gino Casiraghi, parroco di Santa Maria della Sanità al quartiere Orti

Pillole di

saggezza per la buona ripartenza

a pagina 12

I suggerimenti della dottoressa Camilli per il rientro a scuola dei nostri bambini

Golosaria in Monferrato - a pag. 14

Due weekend tra cantine e prodotti locali con protagonisti i castelli di Casale e Uviglie

I Grigi prendono forma - a pag. 15

Tanti gli acquisti messi a segno dal ds Artico. Esordio il 23 in Tim Cup con la Sambenedettese

Eccellenza, ci sono delle grosse novi- tà in diocesi. Che cosa succede?

«Nella logica di un lavoro corale, don Vittorio Gatti concluderà il suo incarico di vicario generale, passando il testi- mone a don Gianni Toriggia. Anche la Cattedrale entrerà a far parte del grup- po delle sette chiese del centro storico, e don Gianni sarà il nuovo moderatore di quella fraternità sacerdotale che ha l’incarico pastorale per il centro».

E don Emanuele Rossi?

«Don Emanuele, che è l’attuale mo- deratore, lascia le parrocchie del centro per diventare parroco di Castellazzo Bormida e Castelspina, vacanti da quasi un anno».

Torniamo un momento all'avvi- cendamento tra don Gianni e don Vittorio...

«Io ringrazio tantissimo don Vittorio, che ha svolto il suo servizio con gran- de competenza e attenzione, ma ogni tanto è bene cambiare. È giovane, non possiamo farlo invecchiare da vicario generale (sorride). Per questo ho chie- sto a don Gianni Toriggia di prendere questa croce, perché noi siamo qui per una chiamata, non per la carriera, come ci dice tante volte il Papa... io credo che in diocesi stiamo proprio vivendo con questo spirito. Se penso a me, da sacerdote la cosa che mi sconcertava di più era che la gente mi augurava di fare carriera. Io ero imbarazzato, cercavo di non essere scostante perché era un augurio sincero, ma io desideravo, e desidero, altro. Non è facile da capire, all'esterno, che noi siamo chiamati a servire».

A questo proposito, a breve prenderà servizio il nuovo parroco di Castellaz- zo e Castelspina.

«Abbiamo avuto degli imprevisti che ci hanno impedito di agire prima, le cose non sempre vanno come te le aspetti: ci siamo adeguati a quello che ci

veniva incontro per trovare le soluzioni più adatte. E dunque don Emanuele entrerà a Castellazzo domenica 20 settembre (ne parliamo a pagina 4, ndr), proprio in occasione della festa patro- nale della Madonna addolorata».

Ci sono altre situazioni, in diocesi, che richiedono un intervento di que- sto tipo...

«Dobbiamo dare una risposta alla par- rocchia del Suff ragio e una stabilità ad altre realtà, come per esempio Casalba- gliano o Villa del Foro. I cambiamenti e gli spostamenti sono “a incastro”, in cui una casella si libera solo se tutto il resto va al suo posto. Ma noi non dimenti- chiamo nessuno, per cui le soluzioni arriveranno».

Facciamo parlare adesso i protagoni- sti di queste novità diocesane.

Don Vittorio, che servizio è quello del vicario generale?

«Verrebbe da dire che è un servizio che si occupa dei problemi (sorride). In eff etti, tanti nodi, questioni e diffi coltà passano proprio dal vicario, che con il vescovo parla e si confronta, per custo- dire la comunione dei sacerdoti tra loro e con il vescovo. Qualche volta il vicario va anche “in avanscoperta” per capire come stanno le cose e accompagnare le comunità nelle varie situazioni».

Che cosa porti a casa da questo servizio?

«Un bel rapporto con il vescovo e con i confratelli sacerdoti. Ho potuto appro- fondire la conoscenza con molti di loro, nel condividere le inevitabili diffi coltà e far sentire che la “casa diocesana” è di tutti».

Un servizio di unità e di comunio- ne, dunque. Che cosa auguri a don Gianni?

«Don Gianni ha pochi anni più di me (sorridono entrambi) e magari conosce meglio di me i sacerdoti. Gli auguro

di poter godere di questo servizio nell'amicizia e nella fraternità. Anche in un problema si può cogliere un’op- portunità per conoscere persone e situazioni che altrimenti non avresti mai incontrato».

Don Gianni, non si finisce mai di imparare...

«Ho reso diversi servizi alla diocesi, e adesso mi è capitato il ruolo di vicario.

Quando Sua Eccellenza mi ha chiama- to, non pensavo fosse per quello... in- somma, è stato uno scherzo da vescovo (ride)! A parte tutto, ho accettato per la pazienza che il vescovo ha avuto con me in questi anni. Spero di essere d’aiuto a discernere le questioni della diocesi, e poter comprendere e stare vicino ai sacerdoti. Desidero aiutare il vescovo e i confratelli a trovare un’impostazione per questo momento diffi cile che stia- mo vivendo, e ringrazio don Vittorio, che in questi giorni mi è stato vicino. Il passaggio tra lui e me avviene con tanta serenità, e spero di avvalermi dei suoi consigli e della sua esperienza».

E questa nuova esperienza della Cattedrale come “settima chiesa” del centro città?

«Credo sia un’intuizione felice, faremo un’esperienza comunitaria molto bella.

Anche perché, essendo la Cattedrale del vescovo, lui sarà chiamato molte volte (sorride). Vado volentieri con i miei confratelli del centro, perché quasi tutti erano in seminario quando ero rettore, e quindi li ritrovo: ci intenderemo di più, senza tanti preamboli, perché co- noscono bene il mio carattere. Mi me- raviglio che in me, alla mia età (74 anni, ndr) ci sia così tanto entusiasmo! Finora questi anni in Cattedrale li ho vissuti con gioia e con ottimi collaboratori. E, soprattutto, con il vescovo... perché, lo ripeto, la Cattedrale è davvero la chiesa del vescovo».

Andrea Antonuccio

2 laaVO OCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 31 - 10 settembre 2020

La DOMENICA La PRIMA

n° 31 - 10 settembre 2020 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laaVO OCE 3

«Ringrazio tantissimo don Vittorio Gatti per il suo servizio, e ho chiesto a don Gianni Toriggia di prendere questa croce: noi tutti siamo chiamati a servire»

Cambia il vicario generale:

da don Vittorio a don Gianni

Vita della Diocesi di Alessandria

(3)

«Bisogna provocare, dare nuove ragioni e buoni motivi alle persone per ritornare a stare insieme». Don Gino Casi- raghi, parroco della parrocchia di Santa Maria della Sanità, nel quartiere degli Orti, non ha dubbi: una nuova socialità non solo è possibile, ma è anche necessaria alle anime dei fedeli, affaticate dai contraccolpi anche psicologici della pandemia mondiale.

Don Gino, dopo le diffi coltà del lockdown e questa strana estate dove aleggiava sempre il pericolo del coro- navirus, come possiamo ripartire a settembre con la vita sociale e comunitaria?

«Io non do consigli a nessuno. Mi preme solo far rifl ettere sul fatto che la gente si sta abituando a guardare le cele- brazioni dallo schermo di una tv o di un pc. La Chiesa però non è un ente di servizi di cui usufruire a casa: è un luogo di incontri, anzitutto con il Signore e poi con le persone. Il Covid-19 ci ha obbligati a stare ognuno a casa propria, ma io credo che valga la pena ingegnarsi e lanciare delle pro- poste per fare in modo che la gente si incontri, sia nel mo- mento di celebrare l’Eucaristia che dopo».

La sua parrocchia come “provoca” i fedeli a ritrovare la socialità perduta?

«Il primo appuntamento è la festa patronale: a partire da giovedì 10 faremo il triduo, ma non la tradizionale proces- sione della domenica. Per quest’anno è un’immagine della nostra Madonna che è passata di casa in casa: i fedeli alla domenica la riportavano in chiesa e chi desiderava la porta- va nella propria dimora per la settimana successiva. Dome- nica 13 celebreremo anche gli anniversari di matrimonio, come ogni anno».

E quest’anno non mancheranno gli agnolotti, vero?

«Nelle serate di venerdì e sabato abbiamo organizzato

la classica cena con gli agnolotti, se- guendo le norme attuali, quindi con distanziamento e contingenta- mento: per ogni serata ci saranno massimo 150 coperti. Facendo la cena la sera e avendo tutta la giornata per pulire, riusciremo a sanifi care come previsto. Quello che mi preme maggiormente non è il numero di commensali ma il coin- volgimento delle persone che si danno

da fare per creare le condizioni per incontrarsi, cercando di andare oltre il gesto liturgico vissuto singolarmente».

Come organizzerà il catechismo nella sua parrocchia?

«Abbiamo cominciato a riaprire l’oratorio, perché per i ra- gazzi il gioco è una necessità, il tutto sempre dividendoli per età, per gruppi e con il loro specifi co accompagnatore. Mi ricordo ancora l’espressione di gioia pura sui loro volti quan- do hanno rimesso i piedi in campo dopo mesi chiusi in casa.

Per il catechismo, io già da alcuni anni cerco di non fare la lezione dalla cattedra ma di far vivere ai ragazzi la Messa come l’occasione di incontro con Gesù, il momento più im- portante della settimana. Vorrei che capissero chiaramente che il Vangelo non è un libro ma la testimonianza di una co- munità viva. Su quest'ultimo punto, uno dei temi che mi sta più a cuore è far capire alle persone che i problemi possono essere risolti se si cerca di condividerli. Attraverso la Caritas parrocchiale assistiamo 102 persone, e il punto focale non è tanto distribuire dei viveri ma farli parlare, conoscerli, stabi- lire un legame. Vivere e fare del bene insieme aiuta anche i miei parrocchiani ad acquisire la consapevolezza che la fede diventa anche azione».

Caro don Santiago,

l’estate sta per fi nire e noi possiamo affermare di essere stati dei ragazzi davvero for- tunati. Grazie a te, con tutte le precauzioni e le regole impo- ste dallo stato di emergenza sanitaria in corso, abbiamo avuto la possibilità di trascor- rere un lungo periodo in sana compagnia, al fi anco dei no- stri amici, in totale sicurezza, sempre sotto la protezione tua e del Signore e al servizio dei tanti bambini che ci han- no scelto. Ci hai insegnato

che: «Non si è mai troppo poveri da non poter donare, ma non si è mai troppo ricchi da non poter ricevere» e più cre- sciamo più comprendiamo quanto sia vero.

Da quando sei arrivato sono cambiate tante cose: l’Ora- torio è vivo, noi ci sentiamo vivi all’interno di quelle mura.

Il salone del corso animatori, la cucina e il refettorio come luoghi di ritrovo delle nostre tante cene insieme, il giar- dino e la piscina protagonisti delle nostre ultime estati, i muri che abbiamo dipinto, le panchine che abbiamo re- staurato. Ci sentiamo vicini al Signore perché tu ci hai in- segnato ad amarlo e a viverlo.

Le esperienze di Chiesa che stiamo vivendo grazie a te ci hanno arricchiti: chi l’avreb- be mai detto che ci sarem- mo ritrovati in così tanti alla Santa Messa delle 21.15 o alle Adorazioni? Sicuramente è merito del Signore ma il Si- gnore, questa volta, è passato attraverso te e di questo te ne siamo grati noi ma te ne do- vrebbe essere grata tutta la Chiesa.

Queste parole vogliono es- sere il nostro pubblico ringra- ziamento a te, che per noi sei così importante, e un’occasione per augurarti di trascorre- re serenamente questo periodo che precede la tua ordi- nazione. Noi siamo emozionati; ti saremo vicini e ti soster- remo come tu hai sempre fatto con noi, e anche il Signore ti sosterrà. Proprio nel Vangelo possiamo leggere: «Beati voi quando v'insulteranno, vi perseguiteranno, e, menten- do, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricom- pensa nei cieli».

Ti vogliamo bene!

Don Emanuele Rossi, 53 anni, lascia la fraternità sacerdotale del centro storico, di cui era an- che moderatore, per diventare parroco a Castellazzo Bormida e Castelspina. Il suo ingresso è previsto per domenica 20 settembre a Castellazzo, in occasione della festa patronale della Ma- donna addolorata.

Don Emanuele, con che animo hai accolto la richiesta del vescovo di cambiare parrocchia?

«L'animo con cui ho accolto questa richiesta è quello che dovrebbe con- traddistinguere ogni sacerdote. Si è

diocesani in modo pieno nella misura in cui si è in

comunione con il pro- prio vescovo. Dobbia- mo essere solidali tra noi e uniti a lui, siamo parte di un presbite- rio, un corpo unico».

Ma sei contento di questo trasferimento?

«Sì, perché la mia con- tentezza non dipende da dove vengo mandato. Sono con- tento di servire la Chiesa, ovunque essa sia. Accolgo questa novità come indicazione provvidenziale per la mia vita e per il mio cammino».

Conosci già le tue nuove comu- nità?

«Sono stato a Castellazzo per sette

anni, dal 1996 al 2003, prima come diacono e poi come viceparroco con don Gianni Cossai. Per me dunque è un ritorno in una comunità a cui sono aff ezionato e in cui ho conser- vato molti rapporti. E così anche a Castelspina, dove ho diversi amici.

Dal punto di vista pastorale non so ancora dire com'è la situazione, di tempo ne è passato... ma non vedo l'ora di mettermi all'opera!».

Sai già da dove partire?

«Vorrei partire dagli ultimi, dai più piccoli, da chi bestemmia, da chi rompe i vetri... (sorride). Il parroco deve andare a cercare chi si è smar- rito e chi è lontano, con una pasto- rale che faccia conoscere l'amore del Signore».

«Vorrei partire dagli ultimi, dai più piccoli, da chi bestemmia, da chi rompe i vetri...»

Don Emanuele Rossi parroco a Castellazzo e Castelspina

NUOVE NOMINE IN DIOCESI

Marco Lovisolo

I ragazzi dell'Oratorio “don Luigi Frascarolo”

Anche in un anno così particolare, settembre segna la ripresa di molte attività al termine della pausa estiva. E con la ripresa del “tem- po ordinario” riprende anche l’appuntamento per pregare per e con i malati nello stile della Comunità di Sant’Egidio.

Come ogni secondo sabato del mese, il 12 settembre alle ore 17 la Comunità, in collabo- razione con il cappellano don Stefano Tessa- glia, si ritrova presso la Chiesa dell’ospedale Santi Antonio e Biagio in Via Venezia, per in- vocare la protezione della Vergine Maria e per chiedere al Padre misericordioso conforto e sollievo nella prova per coloro che si trovano prigionieri della malattia.

Ancora una volta porteremo all’altare i nomi dei malati che ogni partecipante vorrà ricor- dare, accompagnandoli con l’accensione delle candele, segno visibile della fi ducia dei fedeli nella Luce che rischiara anche le situa- zioni più diffi cili e buie.

Al termine della preghiera, chi lo desidera potrà fermarsi per prendere parte alla cele- brazione della Santa Messa alle ore 17:30.

Proseguono le serate di formazione orga- nizzate dalla parrocchia di San Baudolino (via Edoardo Bonardi 13, ad Alessandria) dal titolo

“Il segno di Giona, il profeta”. Relatore di que- ste serate è don Vittorio Gatti, con cui gli inte- ressati approfondiranno la lettura del libro di Giona. Dopo l'appuntamento del 3 settembre, nei locali della parrocchia di San Baudolino, si prosegue giovedì 10 alle ore 21 e, infi ne, giove- dì 24 sempre alle 21. Per chi è interessato si- consiglia di portare la Bibbia.

PARROCCHIE DI VALENZA

Grazie, caro don Santiago!

La lettera dei ragazzi dell'Oratorio “don Luigi Frascarolo”

Orari Sante Messe

Cattedrale • feriale 10-18 - pref. 18 - fest 8.30-10.30-12-18 N. S. del Carmine • feriale 9.30 - pref. 18 - fest 11-18 Cuore Imm. di Maria •feriale 17 - pref. 17 - fest. 9.30-17 Madonna del Suff ragio •mar e gio 8.30 - pref. 18

fest. 8.30-10.30 S. Alessandro • lun-ven 9 - pref. 18.30 - fest. 11 S. Baudolino •feriale 8.30 - pref. 18 - fest. 9-11-18 S. Giovanni Evangelista • feriale e pref. 17 - fest. 9-11-17 S. Giuseppe Artigiano • feriale 9-18 - pref. 18

fest. 8.30-10-11.30-18 S. Lorenzo • fest. 19

S. Maria della Sanità • mar, gio e pref. 18.30 - fest. 11 S. Maria di Castello • pref. 18.30 - fest. 10-21 S. Paolo • feriale 18.30 - pref. 18.30 - fest. 9.30-11-18.30 S. Pio V • feriale 18.30 - pref. 18.30 - fest. 11-18.30 S. Rocco • martedì 18 - fest. 10.30

S. Stefano • giovedì 18 - pref. 18 SS. Annunziata •pref. 18 - fest. 10 Santi Apostoli • pref. 17.30 - fest. 11 Casalbagliano • pref. 17 - fest. 11 Villa del Foro • pref. 16 - fest. 10

B. V. di Lourdes • feriale 18 - pref. 18 - fest. 10 B. V. delle Grazie • fest. 9.30

Carmelo di Betania • feriale 7.30 - fest. 8 Madonna di Fatima • fest. 9

N. S. della Misericordia •fest. 9

N. S. di Loreto (Domenicani) • feriale 8.30 e 18 - pref. 18 fest. 9-10.30-18

Ospedale SS. Antonio e Biagio • pref. 17.30 - fest. 10.30 S. Giovannino •pref. 17 - fest. 9.30

Sacro Cuore (Cappuccini) • feriale 7.30-18.00 - pref. 18 fest. 8-10.30-18

SS. Sebastiano e Dalmazzo •feriale 6.45; fest. 8.45

Zona Alessandria

Bassignana • mar, mer, ven, sab 9 - fest. 11.15 Montevalenza • feriale e pref. 17 - fest. 10.15 Montecastello • pref. 16.30

Mugarone • gio 15.30 - fest. 09.30

N. S. della Pietà (Madonnina) - Valenzapref. 18.30 fest. 9-10-11.30-18.30 Pavone • pref. 16.30

Pecetto • feriale e pref. 16.30 - fest. 11 Pietra Marazzi • fest. 10

Rivarone • feriale 17.30 - fest. 10

S. Antonio - Valenza • feriale e pref. 18.15 - fest. 9-10-18.15 S. Bernardino - Valenza • pref. 17

S. Maria Maggiore (Duomo) - Valenza

feriale e pref. 18.30 - fest. 10-18.30-21.15 S. Rocco (Annunziata) - Valenzafest. 8

Sacro Cuore- Valenzapref. 17 - fest. 11.30-17 SS. Trinità- Valenza fest. 8.30

Valle San Bartolomeo • fest. 10.30 Valmadonna • fest. 11.15

Zona Valenza

Alluvioni • feriale 16.30 - fest. 11.15 Bettale • fest. 8.30 - 10.30 - 18.00 (inv. 17.00) Bosco Marengo • feriale e pref. 16 - fest. 11.30 Cascinagrossa • feriale 9 e 18 - pref. 17 - fest. 11

Castelceriolo* • mer. 16 - pref. 17 (S. Rocco) - fest. 11 (S. Giorgio) Frugarolo • feriale 18 - pref. 17 - fest. 10

Grava • feriale 9.00 - fest. 10.15

Isola S. Antonio • mar-ven 18 - pref. 18 - fest. 11 Levata • pref. 17

Litta Parodi • pref. 17 - fest 11 Lobbi • pref. 17.00 - fest. 11 Mandrogne • fest. 10.30 Piovera • fest. 9.30 Pollastra • fest. 9.45 Quattrocascine • pref. 18

S. Giuliano Nuovo • lun e mer 8.30 - fest. 11.30 S. Giuliano Vecchio • mar e ven 8.30 - fest. 9.30 Spinetta* • lun, mar, mer 8.30, gio-ven 18.30

pref. 18.30 - fest. 9-11

Zona Fraschetta-Marengo

Borgoratto • pref. 17 Cabanette • pref. 17 - fest. 10 Cantalupo • pref. 18

Capriata • feriale e pref. 17 - fest. 10 (Pratalborato) - 11.15 - 17 Carentino • fest. 10

Casal Cermelli • mar-ven 18 e sab. 16 (casa di riposo) sab. 18 (B. V. Assunta) - fest. 11 (B. V. Assunta) Castelferro • fest. 10

Castellazzo - Santuario • feriale 9 - fest. 10 e 17 Castellazzo - S. Maria • feriale 18 - fest. 11 Castellazzo - S. Martino • pref. 18

Castellazzo - S. Carlo • fest. 9 - 10.30 (com. rumena) Castelspina • feriale 8 e pref. 16.15 (Suore) - fest. 9 (parr.) Felizzano • feriale 8.30 - pref. 17 - fest. 9 e 11

Frascaro • fest. 19

Gamalero • fest. 19 a Frascaro Mantovana • pref. 17 Oviglio • pref. 16 - fest. 10

Pasturana • gio 18 - pref. 16.30 - fest. 10

Portanova • pref. 16 (S. Antonio) - fest. 9.45 (S. Antonio) Predosa • pref. 18 - fest. 10

Quargnento • feriale e sabato 8.30 (casa di riposo “madre Teresa Michel”)-18.15 - fest. 10

S. Rocco di Gamalero • fest. 19 a Frascaro S. Michele • feriale 18 - fest. 8-11.15

Cornaglie 9-Gerlotti 9.30 Solero • pref. 17 - fest. 11.30

Tassarolo • lun, ven 18 - pref. 18 - fest. 11.30

Zona Fiumi

Gli orari della tua parrocchia sono cambiati?

Invia una mail a redazione@lavocealessandrina.it

*orari in vigore dal 14 settembre 2020

«Riprendiamo a incontrarci»

VITA DELLE PARROCCHIE

Intervista a don Gino Casiraghi, parroco di “N. S. della Sanità” agli Orti

Zelia Pastore

Le fi glie Paola, Antonella, Enrica, i generi, i nipoti e i parenti tutti lo ricordano nella Santa Messa che si celebrerà sabato 12 settembre alle ore 18.00 presso il santuario “Sacro Cuore di Gesù”, via San Francesco d’Assisi, ad Alessandria. Si ringraziano tutti coloro che lo ricorderanno nella preghiera.

Sempre insieme

10.09.2001 10.09.2020 ANNIVERSARIO

ragionier GIACOMO SARTORE terziario francescano

ALESSANDRIA, 10 SETTEMBRE 2020

In data 1° settembre il Vescovo ha nominato Vi- cario Parrocchiale di San Giuseppe Artigiano in Alessandria il sacerdote salesiano Corrado Ribe- ro, che subentra a don Gianfranco Avallone, tra- sferito dai suoi superiori come Parroco di San Do- menico Savio in Torino.

Notizie dalla Curia

A partire da lunedì 14 settembre, la Cappella dell’Adorazione in via Mon- calvo – presso la Casa-madre della Con- gregazione fondata dalla Beata Madre Teresa Michel – riaprirà per la fruizione dei fedeli. L’emergenza pandemica da Covid-19 e il suo effi cace contrasto han- no indotto le Piccole Suore della Divina Provvidenza a riformulare gli orari di apertura al pubblico per l’adorazione del SS. Sacramento che, dopo la pausa estiva, saranno i seguenti: per i giorni fe- riali esclusivamente al mattino dalle ore 9.30 alle 12; per la domenica e i giorni festivi, esclusivamente al pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 18 con il solenne canto dei Vespri.

«Prega, dunque, e poi abbandonati con fi ducia nelle braccia del nostro buon Padre che è nei cieli… Egli ci conosce meglio di quello che ci possiamo conoscere noi e vuole il nostro vero bene… Affi dati, dunque e lascialo fare»

[dagli “Scritti di Madre Michel”].

Insieme alle Piccole Suore della Divina Provvidenza, che assicurano la propria continua presenza orante, la comuni- tà cristiana locale è inviata a cogliere l’opportunità di avere nella Città di Alessandria questo signifi cativo “luogo”

rappresentato dalla Cappella dell’Ado- razione di via Moncalvo e a vivere la gioia dell’incontro personale con Gesù Eucaristico.

PICCOLE SUORE DELLA DIVINA PROVVIDENZA

Riapre la Cappella di via Moncalvo

Cambiano gli orari di apertura al pubblico per l'Adorazione

Guido Astori

Un dramma senza fi ne, che «richiede di essere affron- tato non con la logica dell'indifferenza, ma con la logica dell'ospitalità e della condivisione al fi ne di tutelare e pro- muovere la dignità e la centralità di ogni essere umano».

Queste parole di papa Francesco erano rivolte, durante la visita all'isola di Lampedusa dell’8 luglio 2013, alle vittime dei naufragi che in cerca di un futuro hanno perso la vita in mare ma, come lo stesso Santo Padre ha più volte ri- badito, riguardano tutti i poveri, gli esclusi, i dimenticati, vittime di una globalizzazione dell’indifferenza. Caritas Ita- liana e Focsiv in questa emergenza hanno unito le forze in un’alleanza «per amore degli ultimi», per non dimenticare

chi è rimasto indietro, lanciando alla vigilia dell’8 luglio la Giornata Internazionale del Mediterraneo la campagna

“Dacci il nostro pane quotidiano”. Un’occasione di impe- gno e mobilitazione per tutti, in primo luogo per sensi- bilizzare le comunità cristiane e l’opinione pubblica per preparare insieme il domani di tutti, anche basandosi su- gli approfondimenti che verranno proposti mensilmente sul sito www.insiemepergliultimi.it. Una campagna volta a sollecitare un gesto concreto per sostenere gli interventi nelle varie aree del mondo delle Caritas e dei soci Focsiv, in Africa, Medio Oriente, Asia, America Centrale, America Latina, Europa dell’Est e Balcani.

FEDERAZIONE ORGANISMI CRISTIANI SERVIZIO INTERNAZIONALE VOLONTARIO

“Dacci il nostro pane quotidiano”

Agenda del Vescovo

Giovedì 10

Incontro fraterno sacerdoti e diaconi

ore 9.30 - S. Maria di Castello Alessandria

Venerdì 11

Ritiro con i Seminaristi

ore 9.00 - Solero

Serata inaugurale del Lions Club Alessandria Host

ore 19.45 - Castello di Piovera

Domenica 13

S. Messa per l'apertura dell'anno pastorale

ore 16.00 - Cattedrale di Alessandria

Martedì 15

Assemblea della Conferenza Episcopale Piemontese

ore 9.30 - Pianezza (TO)

Concerto del Conservatorio Vivaldi

ore 21.00 - Palatium Vetus, Alessandria

Mercoledì 16

Conferenza stampa di presentazione della Lettera Pastorale

ore 11.00 - Alessandria

4 laaVO OCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 31 - 10 settembre 2020

La CHIESA LOCALE La CHIESA LOCALE

n° 31 - 10 settembre 2020 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laaVO OCE 5

Comunità di S. Egidio

Catechesi

Preghiera per i malati

Il segno

di Giona

(4)

ELEZIONI 2020

Alle urne 14 comuni della provincia di Alessandria per eleggere (o riconfermare) il primo cittadino

A Valenza è sfi da a quattro: Ballerini, Deangelis, Giordano e Oddone per un posto solo

Quella che si svolgerà domenica 13 settembre sarà purtroppo un’edizione particolare della manifestazione

“Insieme al Traguardo”. Da ormai 17 anni settembre è di- ventato il mese che tantissimi ragazzi diversamente abili di Piemonte e regioni limitrofe attendono con trepidazione per trascorrere insieme una giornata di festa, giochi, sano divertimento ed emozioni indescrivibili. Quest’anno, a cau- sa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, l’associazione

“Insieme al Traguardo odv” non ha potuto organizzare la 17ª edizione sulla falsa riga delle precedenti: la voglia di trascorrere insieme bei momenti c’era ma è prevalso il desiderio di tutelare i ragazzi che da sempre sono stati i protagonisti della manifestazione. Si è così deciso di darsi appuntamento alla Santa Messa che verrà celebrata in Duomo a Valenza alle ore 10. La celebrazione verrà trasmes- sa in streaming così da poter raggiungere anche tutte le associazioni che ogni anno partecipano coi loro ragazzi.

L’associazione “Insieme al Traguardo” ha inoltre pensato di inviare un dono a tutti i ragazzi disabili che hanno parteci- pato alle edizioni passate, a ricordo di questa edizione sicu- ramente diversa ma fondata sempre sui nobili principi che contraddistinguono la manifestazione. Un bell'esempio di come, attraverso la fede e semplici gesti, si possa cercare di trasmettere la propria vicinanza anche alle persone fragili che ora più che mai hanno bisogno della nostra presenza per non sentirsi dimenticati.

VALENZA

Un “Insieme al

Traguardo” diverso

Domenica 13, la Messa con i volontari e le associazioni in Duomo

Questa anomala estate del 2020 a Valenza sarà ricordata anche come una calda e bollente estate dal punto di vista politico. Con la tornata elettorale di domenica 20 e lunedì 21 settembre, infatti, nella città dell'oro si andrà alle urne anche

per eleggere il futuro sindaco. Dopo il mandato di Gianluca Barbero, esponente del Partito Democratico eletto nel 2015, i valenzani dovranno scegliere tra quattro candidati (in ordine alfabetico): Luca Ballerini (sostenuto da Partito Democratico e Italia Viva, affi ancato dalle due liste civiche “Valenza futura” e “Valenza bene comune”); Alessandro Dean- gelis (con le due liste “Alessandro Deangelis sindaco” e “La città che vogliamo, con Alessandro Deangelis sindaco”); Pierluigi Giordano (con il partito Italexit), e Maurizio Oddone (sostenuto dalla coalizione di centro- destra formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia).

Saranno 76 i comuni piemontesi che andranno alle urne per le co- munali, tra questi 14 della provincia di Alessandria. Partiamo da Bor- goratto, dove l'unico candidato è l'attuale sindaco Simone Bigotti: per lui, in carica come primo cittadino dal 2010, alle elezioni con la lista

“Borgoratto insieme”, si prevede

un terzo mandato. A Carrega Ligure il sindaco uscente Marco Guerrini non si presenterà, in lista due candidati: Gianni Bavoso con “Insieme per Carrega” e Luca Silvestri con “Tradizione futuro in Cariega”. Sono quattro, invece, i candidati per il comune di Cassine: Sergio Arditi con “Comune più attivo”, Ivano Festuco con “Tutti per Cassi- ne”, Carlo Felice Maccario con “Impegno per il bene comune”, e Pietro Ardito con “Uniti per Cassine”. Un'elezione straordinaria quella per il nuovo sindaco di Castelletto d'Erro: il sindaco

Giuseppe Panaro, eletto nel 2014 e riconferma- to primo cittadino nel 2019, è stato una delle tantissime vittime del Covid-19. A contendersi il posto vacante due candidati, Piercarlo Galeazzo

con “Castelletto nel cuore”, e Anselmo Levo con

“Insieme per Castelletto”. A Frassinello si torna a votare dopo il mandato del commissario Giorgio Ariberto Moranzoni, a causa della scomparsa del sindaco Marco Andreone. Due in lizza per il posto:

Federico Andreone con “Rispettiamo Frassinello”, e Piero Massa con “Insieme per ripartire”. Andrea Guazzone (con la lista “Gamalero rinasce”), sindaco dal 2010 di Gamalero, se la dovrà vedere con due sfi danti: Pierguido Bosio con “Gamalero nel cuore”

e Gian Pietro Ferasin con “Un comune amico”. A

Gavi Carlo Massa, con la lista “SìAmo Gavi”, sfi da Nicoletta Albano (già sindaco dal 2006 al 2016) con “Gavi nel cuore”. La candidata, però, è inda- gata per il reato di peculato, e secondo le indagini

sarebbe responsabile di numerose irregolarità nella gestione delle spese dell’Ente locale.

A Moncestino, paese di 202 abitan- ti, due candidati per un posto solo.

Bruno Poles con “Moncestino... ri- parte!” e Adriano Brusa con “Insieme per Moncestino” si sfi dano, sperando che il quorum sia suffi ciente... Sono 251, invece, gli abitanti di Montacuto e per eleggere il prossimo sindaco si potrà scegliere tra tre liste: Marco Zanotti con “Insieme per rinasce- re”, Silvana Zaninello con “L'altra Italia”, e Piero Frascaroli Calvino con “Stretta di mano”. Un unico candidato a Pietra Marazzi, Claudio Aiachino con “Lista Pietra-Pavone realizzare insieme” va verso l'ele- zione. Stesso nome per le due liste di Rivalta Bormida, “Insieme per Rivalta”, ma due candidati diff erenti:

Silvana Fornataro e Claudio Pron- zato. A Rocca Grimalda l'attuale sindaco, Giancarlo Subbrero, cerca la rielezione (è primo cittadino dal 2014) con la lista “Uniti per Rocca Grimalda”. A sfi darlo Enzo Cacciola con “Rocca Grimalda-Tradizione per il futuro”.

Concludiamo il nostro “viaggio” con Volpedo, dove si contendono il quinquennio come sindaco due candidati: Elisa Giardini con “Il paese”, già reggente temporanea del comune dopo la scom- parsa dell'ex sindaco Giancarlo Caldone nel 2019, e Pier Angelo Rosa con “Rosa Pier Angelo sindaco di Volpedo”. Due giorni per andare alle urne, in conclusione di questa anomala, ma calda e bol- lente, estate politica.

AleComics 2020 c'è...

tra maschere e mascherine!

Nuove modalità per il ritiro cartelle cliniche

L'Azienda Ospedaliera Alessandria ha comunicato che il ritiro copie delle cartelle cliniche avverrà al Presidio civile all'Ufficio cartelle cliniche in via Venezia. L'ufficio è aperto dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì. Le modalità per richiedere la copia della propria cartella clinica dopo aver compilato i moduli sono le seguenti: consegna dei moduli al Cup dell’Ospedale infan- tile o all’Ufficio cartelle cliniche dell’Ospedale civile, via mail a posta@ospedale.al.it, via Pec all’indirizzo asoalessandria@pec.

ospedale.al.it, via telefax al numero: 0131206149.

Il Comune acquisisce il parcheggio della stazione

La Giunta comunale, nella seduta del 3 settembre, ha approvato l’acquisizione del di parcheggio di corso Tiziano. L’area di com- plessivi 19.820 mq è inserita in un contesto ampio di proprietà di Fs Sistemi Urbani da circa un ventennio: da gennaio sono state avviate trattative per l’acquisizione dello spazio, per riqualifi care l'area attorno alla Stazione e ai prospicienti giardini pubblici. L’atto di acquisto sarà stipulato entro il 31 dicembre di quest’anno per un importo complessivo pari a 1 milione e 525 mila euro. «Sarà gratis e ospiterà anche bus e bici» dicono da Palazzo Rosso.

A Castellazzo una serata dialettale

Una serata tra ricordi, tradizioni e... traduzioni. Nell'ambito del

“Settembre Castellazzese 2020”, la Pro Loco e l’associazione

“Alessandria in Pista” propongono per martedì 15 settembre, alle ore 21.30, presso il Centro Comunale Polifunzionale di Castellazzo Bormida, piazzale 1° Maggio, una serata dialettale che vedrà la partecipazione di molti alfi eri del vernacolo locale. La manifesta- zione sarà allietata dal coro de “I Uataron”. Una serie di eventi tra arte, cultura, tradizioni e sport, organizzati dall'Amministrazione comunale, iniziati lo scorso 26 agosto termineranno il 4 ottobre.

Bosco Marengo: a settembre “Arte in Santa Croce”

Da sabato 12 a domenica 27 settembre tornerà “Arte in Santa Croce”

a Bosco Marengo, la mostra collettiva di pittura e scultura, dedicata agli artisti contemporanei. Domenica 13, sabato 19 e domenica 20 sono in programma tre eventi letterari, alternati da concerti. Sabato 26 settembre alle 17 avrà luogo il concerto di musica classica all'in- terno della chiesa di Santa Croce. Infi ne, domenica 27 settembre completerà il calendario la conferenza dedicata a Raffaello Sanzio.

I volontari dell'associazione “Amici di Santa Croce” accompagne- ranno piccoli gruppi di visitatori, massimo 10 persone per gruppo.

a cura di Marco Lovisolo e Daniela Terragni

Le brevi tra Alessandria e paesi

IN PRIMO PIANO

Sabato 12 e domenica 13 settembre in Cittadella la sesta edizione del festival dedicato al fumetto, alla cultura pop e al mondo nerd a 360°

«AleComics c’è!». È questo il messag- gio lanciato dalla stessa associazione culturale che torna con la sesta edizione della kermesse. Quest'anno però, causa emergenza sanitaria, la manifestazione sembrava poter saltare. Ma il 31 luglio è arrivata la conferma dalla pagina Face- book. Il festival di Alessandria dedicato al fumetto, alla cultura pop e al mondo nerd a 360° si svolgerà nel weekend di sa- bato 12 e domenica 13 settembre, nell'or- mai consueta location della Cittadella di Alessandria. Saranno più di 50 ospiti tra artisti, sceneggiatori e disegnatori di rilievo nazionale ed internazionale, conferenze e workshop, giochi di carte, società e videogames e tanto altro. Tra gli ospiti di rilievo anche Giampiero Casertano, celebre disegnatore bonel- liano di Dylan Dog, Martin Mystère e Tex, che sarà presente sabato 12 per una conferenza “Al servizio dell’incubo”.

Sempre in tema di conferenze e grandi disegnatori ci sarà Sergio Giardo, di- segnatore di Nathan Never e non solo, che dal n. 250 è diventato il copertinista uffi ciale degli albi della serie regolare;

sarà lui protagonista sia nell’artist alley che durante la conferenza “Raccontare il futuro” di domenica alle ore 16. Come sempre torna l'AleComics Cosplay Contest: domenica 13 settembre alle 15 il palco del festival ospiterà i cosplayer concorrenti che si daranno battaglia a suon di esibizioni e sfi late per aggiudi- carsi uno dei fantastici premi in palio. Le categorie premiate quest’anno saranno:

miglior personaggio maschile e femmi- nile, miglior coppia, miglior gruppo e miglior interpretazione. Oltre alla gara tra Cosplay, quest’anno ci sarà spazio

anche al Cartoon Song Competition:

la sfi da riservata a tutti gli appassionati di canto e sigle dei cartoni animati. Per questa due giorni, gli organizzatori si stanno preparando, nel rispetto del distanziamento sociale, agli eventi con mascherina e alla sanificazione degli spazi. Sul sito di AleComics sono state diramante le linee guida. Per accedere al festival sarà obbligatorio munirsi di ma- scherina, all'ingresso verrà misurata la temperatura dei visitatori che potranno accedervi solo se inferiore a 37,5°C. L’u- tilizzo della mascherina è obbligatorio all'interno delle seguenti aree: mostra mercato, parco giochi, “self area” e area ristoro (esclusi i momenti di consuma- zione pasti). Inoltre, si legge sempre dal sito, è obbligatorio il mantenimento del distanziamento interpersonale di almeno un metro, fatta eccezione per i congiunti. Nelle aree all'aperto è sempre bene indossare la mascherina che però sarà obbligatoria solo nel caso in cui il distanziamento interpersonale non possa essere garantito. È obbligatorio indossare la mascherina dopo le ore 18 in qualunque luogo (interno o esterno) come stabilito dall'ultimo Dpcm vigente in materia. Gli organizzatori concludono con tre consigli: igienizzare frequente- mente le mani con apposito gel (proprio o messo a disposizione dall’organizza- zione), limitare al minimo il contatto fi sico con estranei, starnutire nel gomito e non toccarsi bocca e occhi. Una mani- festazione (realizzata con l'aiuto del Co- mune di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ed Amag Ambiente) che ha sempre riscosso un grande successo, e a dirlo sono proprio i

numeri. La quinta edizione ha visto oltre 70 ospiti tra illustratori, sceneggiatori e band musicali; lo scorso anno (prima volta a pagamento) sono stati emessi più di diecimila biglietti in due giorni, e si sono svolti oltre 45 eventi tra laboratori, workshop, conferenze e concerti. Come ormai da tradizione è stato presentato il manifesto uffi ciale per questa edizione.

Il lavoro, realizzato dalla talentuosa alessandrina Layla F. Gore, vede rappre- sentato l'ingresso del complesso monu- mentale della nostra Cittadella. «Il colpo di fulmine l'ho avuto nel momento in cui sono andata ad osservare di persona la Porta Reale per degli spunti e l'ho tro- vata ricoperta di verde e rampicanti... in un certo senso era proprio come l’avevo immaginata: una contrapposizione tra opera dell'uomo e natura» ha raccontato Laura Furgione, in arte Layla F. Gore.

La giovane, alessandrina classe 1997, è una disegnatrice e creatrice di “mondi”

da sempre, dopo aver studiato grafi ca al Liceo Artistico di Asti torna sulle proprie orme da autodidatta e si dedica all'autoproduzione e allo sviluppo dei suoi progetti personali, con particolare enfasi sul suo fumetto distopico “Aeon”.

È possibile acquistare i biglietti online sul sito di Liveticket (www.liveticket.

it/alecomics). Ma i tagliandi saranno disponibili anche presso le casse poste all'ingresso. Il prezzo per l'ingresso di una giornata singola è di otto euro, per entrambi i giorni è di 13 euro, men- tre l'ingresso è gratuito per persone con disabilità e bambini fi no ai 6 anni compiuti. Per ulteriori informazioni: il sito alecomics.it e la pagina Facebook

“ALEcomics”.

L’emergenza maltempo di agosto non ha fer- mato i lavori di adeguamento nelle scuole per sistemare gli spazi nella scuola d’infanzia e nella primaria di Frugarolo, per garantire il distanziamento

fi sico degli alunni in vista del prossimo anno scolastico. I locali della biblioteca ospiteranno la mensa scolastica della scuola primaria, perché la nuova sala di refezione nella scuola appena riqualifi cata non permette di garantire il distanziamento. Nes- sun problema per le classi che potranno sfruttare altri locali a disposizione. La sala mensa della scuola d’infanzia sarà utilizzata per ampliare le classi, gli alunni consumeranno i pasti nella sala mensa della scuola primaria. Nel frattempo il Comune ha dispo- sto il rimborso delle quote versate dalle famiglie per il servizio di doposcuola, che è rimasto sospeso durante il lockdown.

FRUGAROLO

La scuola è pronta a ripartire

È partita il 1° settembre la quin- dicesima edizione di “PeM! Pa- role e Musica in Monferrato”: la rassegna di incontri, racconti e musica nel nostro territorio. La manifestazione, iniziata con l'in- contro con il cantante Motta, si snoda tra San Salvatore, Lu-Cuc- caro e Valenza con una serie appuntamenti di grande rilievo lungo il mese di settembre. Si prosegue domenica 13 settembre alle 18 a Lu-Cuccaro Monferrato (via Colonnello Mazza 1) : prota- gonista il signore della canzone,

Enrico Ruggeri (nella foto), che racconterà la sua carriera. Mer- coledì 16 settembre 21, all'Arena Carducci di Valenza, incontro tutto “rock” con Carlo Massarini.

Giovedì 17 alle 21, al Parco Torre di San Salvatore Monferrato, protagonista la classe, la voce, l’anima di Tosca. A concludere la settimana, venerdì 18 alle 21, sempre al Parco Torre, l'attore Fabio Troiano legge Gianni Ro- dari, a 100 anni dalla nascita e 40 dalla morte dello scrittore di Omegna.

PAROLE E MUSICA IN MONFERRATO

A “PeM” protagonista Ruggeri

Daniela Terragni Alessandro Venticinque

6 laaVO OCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 31 - 10 settembre 2020

In ALESSANDRIA e dai PAESI

n° 31 - 10 settembre 2020 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laaVO OCE 7

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Un sistema elettorale

in continua evoluzione... o quasi

REFERENDUM

Diversi tentativi, con risultati opinabili

Da 29 anni a questa parte sono stati sei i tentativi di cambiare il sistema eletto- rale tramite referendum. Il primo risale al 9 giugno del 1991 quando gli italiani vengono chiamati al voto per ridurre le preferenze da tre a una nel voto per la Camera dei deputati. Il risultato è plebiscitario: l'affl uenza è di oltre il 62% e i Sì raggiungono il 95,6%.

Tra gli otto quesiti proposti agli italiani il 18 aprile 1993, uno di questi riguarda l'abrogazione di parti della legge elettorale per il Senato per introdurre il sistema maggioritario (un esito che porterà il Parlamento a scegliere un sistema come il Mattarellum). L'affl uenza è del 77%, vincono i Sì con l'82,7%.

Il successo, invece, non viene però replicato nel 1999 quando non viene rag- giunto il quorum sul quesito che chiede di cancellare la quota proporzionale:

i votanti si fermano al 49,6%.

Bassa anche la partecipazione ai referendum dell'anno successivo, il 22 mag- gio 2000, sui rimborsi elettorali e sull'abolizione della quota proporzionale (32,5% alle urne).

Il punto più basso viene toccato con la tornata del 21 e il 22 giugno 2009 quando tre quesiti provano a modifi care il Porcellum del 2005: l'affl uenza alle urne (23,4%) tocca il suo minimo mai raggiunto nella storia della Repubblica.

L'ultimo tentativo, quello di modifi care il Porcellum via referendum, è in- vece andato a vuoto: il 12 gennaio del 2012 la la Corte costituzionale ritiene

“inammissibile” il referendum proposto dalla Lega per un ritorno al sistema maggioritario.

Italiani alle urne,

non solo per il referendum

ELEZIONI 2020

Amministrative, Regionali e suppletive

Regionali. Si svolgono anche le elezioni regionali per sei regioni a statuto or- dinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e una a statuto speciale (Valle d'Aosta).

Senato. Mentre, sempre in questa data, si va alle urne per le votazioni suppletive del Senato per la Sardegna (Collegio plurinominale 01 - Collegio uninominale 03 Sassari) e per il Veneto (Collegio plurinominale 02 - Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona).

Comunali. Infi ne, si vota anche per eleggere il sindaco il 962 comuni del nostro Paese. Tra questi nella nostra Provincia si voterà a Valenza, Borgoratto Alessandrino, Frassinello, Moncestino, Pietra Marazzi, Gavi, Carrega Ligure, Rocca Grimalda, Volpedo, Cassine, Montacuto, Gamalero, Rivalta Bormida e Castelletto d'Erro.

Verso il Referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari

Quel taglio

che divide l'Italia

D opo un'estate a dir poco anomala, gli italiani torneranno a votare anche in tempo di Covid. Dome- nica 20 e lunedì 21 settembre saremo chiamati a esprimerci per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero

dei parlamentari: da 945 a 600. Bisognerà scegliere tra Sì e No, e non servirà il quo- rum di validità. Ma non è tutto. Si voterà anche per le Regionali in Campania, Li- guria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Valle d'Aosta; per le votazioni suppletive

del Senato in Sardegna e Veneto, e per le elezioni amministrative in 962 comuni del nostro Paese. Abbiamo provato a raccontarvi il senso di questa prossima tornata elettorale, caratterizzata anche dalle norme anti-Covid. Vogliamo ripor-

tare il pensiero dei due schieramenti, del Sì e del No, e anche quello degli “indecisi”.

Secondo i dati di Euromedia Research, infatti, 4 italiani su 10 non hanno ancora preso una decisione in merito. Buona lettura, quindi, e... buon voto!

Testi a cura di Alessandro Venticinque - Elaborazione grafi ca a cura di Giorgio Ferrazzi

Pierferdinando Casini, già presidente della Camera dei deputati: «Questo referendum serve solo a tagliare delle teste, alla Robespierre. Vedo molti convertiti dell'ultima ora, ma io ho votato sempre No in parlamento e non cambio idea. Ma è un taglio lineare, non è nemmeno una riforma. Ripeto: è una presa in giro per dare ai più ingenui l'idea di una riforma».

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia: «Fatto così, come lo vogliono i grillini, il taglio dei parlamentari rischia di essere solo un atto di demagogico che limita la rappresentanza, riduce la libertà e la nostra democrazia».

Paolo Virzì, regista, sceneggiatore e produttore cinematografi co: «È un referendum inutile e stupido, una vera perdita di tempo e forse anche una ulteriore perdita di rappresentatività del Parlamento. Non meriterebbe nemmeno di scomodarsi per andare a votarlo, se non per rispondere con un bel No alla fuff a demagogica che domina il discorso pubblico».

Gigi Proietti, attore, comico e regista: «Mi devo confrontare prima di decidere. Però ri- cordo che c'è sempre stata una vasta area favorevole al taglio e che ora a quanto pare ci sta ripensando, non ho capito perché».

Matteo Renzi, leader di Italia Viva: «Questa non è una riforma costituzionale. Non è una svolta, è uno spot: taglia i parlamentari, ma il procedimento legislativo rimane lo stesso, ma Camera e Senato fanno le stesse cose. Così non si superano i problemi del bicameralismo perfetto. Le istituzioni, così, non funzionano. I leader non guardano sul medio periodo».

Claudio Borghi, deputato leghista e responsabile economico del partito: «Sono convinto che la vittoria del No farebbe cadere questo governo e rappresenterebbe la fi ne di una stagione, iniziata nel ’92, di delegittimazione della politica a favore della tecnocrazia. Ho sempre detto che delegittimare i rappresentanti dei cittadini da parte dei cittadini non era una buona idea».

Luca Bizzarri, attore, comico e conduttore televisivo: «C’è una cosa che mi sfugge sul ta- glio dei Parlamentari (anche se il Sì dell'economista Perotti mi fa dubitare). Chi lo dice che taglieremo i fannulloni e lasceremo dentro i virtuosi? Pensa accadesse il contrario: pochi e tutti pirla».

Matteo Salvini, leader della Lega: «Ho sempre votato Sì e continuerò a farlo. Io ho una faccia e la Lega ha una faccia a diff erenza del Pd e di Renzi che prima votano No e poi per salvare la poltrona dicono forse o dicono Sì. Secondo me il parlamento può lavorare bene anche con meno parlamentari».

Sono più di 51 milioni, per l'esattezza 51.559.898 (di cui 4.616.344 all'estero), gli elettori chiamati a esprimersi per il referendum costituzionale e 18.590.081 quelli per le elezioni regionali. Per le elezioni suppletive del Senato, gli aventi diritto al voto sono 467.122 per la Sardegna e 352.696 per il Veneto. Le elezioni amministrative interessano, inoltre, 5.725.734 elettori.

I seggi saranno aperti nelle giornate di domenica 20 dalle 7 alle 23 e lunedì 21 settembre dalle 7 alle 15. La scelta della doppia data mira anche a prevenire l'eccessivo affollamento delle strutture, così da ridurre il rischio di contagio.

Se la maggioranza degli elettori sceglierà per il Sì, i parlamentari pas- seranno dagli attuali 945 a 600. Nello specifi co, i deputati alla Camera si ridurranno da 630 a 400, mentre i senatori passeranno da 315 a 200. Un taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento, ossia 345 politici totali in meno che dovranno lasciare Roma. Se, invece, la maggioranza degli elettori scegliesse il No, i numeri resterebbero quelli attuali.

Tutti gli italiani sono chiamati a esprimersi con il referendum confermati- vo sul taglio dei parlamentari. Il quesito stampato sulla scheda è: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifi che agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamen- tari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?».

Per la validità del referendum costituzionale confermativo, a differenza che per il referendum abrogativo, non è previsto dalla legge un quorum di validità;

non è richiesto, cioè, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto e l'esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: «Abbiamo votato sempre per il taglio dei parlamen- tari a cavallo dei due governi Conte. Ora non ho motivo di cambiare idea anche se comprendo diverse critiche che vengono mosse. Non basta il taglio e abbiamo fatto notare che non si possono tagliare gli eletti e lasciare lo stesso numero dei senatori a vita, facendolo pesare di più nell'elezione del capo dello Stato».

Come spiega il Viminale, oltre al documento e alla tessera elettorale biso- gna portare con sé anche la mascherina. Non viene misurata la temperatura, non sono necessari i guanti, ma all'ingresso e in ogni seggio è a disposizione del gel per igienizzare le mani sia all'ingresso, poi prima di ricevere la scheda e la matita, e infi ne all'uscita. Bisogna rispettare la distanza minima di almeno un metro. Quando lo scrutatore, per l'identifi cazione del volto, richiede di togliere la mascherina, la distanza diventa di due metri. L'elettore, dopo aver votato e ripie- gato la scheda, deve provvedere a inserirle personalmente nell'urna. Invece, nelle strutture sanitarie con almeno 100 e fi no a 199 posti letto, che ospitano reparti Covid, sono costituite sezioni elettorali ospedaliere. Esse vengono abilitate alla raccolta del voto domiciliare degli elettori sottoposti a trattamento domiciliare, in quarantena o in isolamento per il coronavirus.

Enrico Letta, Pd, già presidente del Consiglio dei ministri: «Dico #votoSÌ perché da tempo penso che un Parlamento con 600 membri funzionerà meglio che con 945. E più parlamentari non portano di per sé più qualità/rappresentatività. Per quello ci vuole una legge elettorale che elimini le stramaledette liste bloccate (che poi è il Sì che obbliga a rifarla)».

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, Movimento 5 Stelle: «Il nostro slogan per il referendum è “Ora o mai Più” perché votando per il Sì tagliamo 345 parlamentari. Altrimenti rimane tutto com'è. Ho grandissimo rispetto per le preoccupazioni per il referendum senza riforme e sto facendo di tutto per andare incontro a queste preoccupazioni. Rinnovo l'appello a rispettare gli accordi e fare, senza furbizie e trucchi».

IL FRONTE DEL SÌ IL FRONTE DEL NO NO IL FRONTE DEL FORSE FORSE

Il 41,2% degli italiani afferma di non sapere ancora come comportarsi: se astenersi o se schierarsi per il Sì o per il No. È quanto emerge dai sondaggi elettorali Euromedia Research realizzati per “La Stampa” il 31 agosto.

Tra questi, anche diverse persone di spicco del mondo politico e dello spettacolo.

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