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«Ho incontrato il Papa, insieme con i miei confratelli della Cei. L incontro è stato molto bello: il Santo Padre ci ha parlato di sinodalità,

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la VOCE

A votare da uomini.

Non disperati

N. 45 Anno CXXXVII 1€

Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB/AL Eccoci al traguardo. Di

partenza. Infatti, l’aver raggiunto la data prefissata dell’8 dicembre per presen- tare la nuova veste grafica di “Voce” rappresenta un arrivo ed una ripartenza.

La nuova redazione del settimanale diocesano ha lavorato sodo nei mesi au- tunnali per realizzare un prodotto editoriale che pos- sa corrispondere alle ne- cessità di comunicare della Chiesa che è in Alessandria nel solco della tradizione ultracentenaria di “Voce”, attraverso l’implemen- tazione dei contenuti per dare ai lettori maggiori informazioni e proposte di riflessione.

Siamo consapevoli delle difficoltà contingenti, an- che nel settore dell’editoria, e il rinnovamento di “Voce”

vuole essere un segnale di speranza e di fiducia per tutti, come il Vescovo ha de- siderato fare nei confronti del settimanale e dei suoi lettori.

La creazione del “sito” di

“Voce” è una novità che va di pari passo con la cam- pagna di organizzazione e di diffusione del giornale e il progetto realizzato in

“casa Voce” sta muovendo i primi passi. C’è bisogno dell’ascolto e della com- prensione di tutti per poter camminare insieme sulle strade della vita.

Editoriale

Caro don Andrea, par- tiamo dall’inizio: come è nata la tua vocazione?

«Sono cresciuto in par- rocchia a Valmadonna, la vocazione è nata lì. Prima facendo il chierichetto, poi il catechista e dando una mano. Mi piaceva pregare».

Chi ti aveva colpito di più, all’epoca?

«Direi il mio parroco di allora, don Mario Marti- nengo, il sacerdote che mi ha battezzato. Una perso- na semplice, che teneva molto alla parrocchia e ai suoi fedeli».A che età hai preso la decisione del seminario?«È stato durante l’uni- versità, all’ultimo anno della triennale in filosofia a Pavia. E così sono entra- to, a 22 anni. Il vescovo era monsignor Versaldi».

Come l’ha presa la tua famiglia?

«All’inizio erano un po’ dispiaciuti, anche se mio papà secondo me se lo aspettava. Adesso sono più agitati di me, soprattutto mia mam- ma. Anzi, negli ultimi anni erano più impa- zienti di me!».

Non hai mai avuto dubbi o ripensamenti?

«Direi di no, grossi ripensamenti

non ne ho avuti. Anche se all’i- nizio di ogni anno, in seminario, la domanda me la ponevo: “Vale la pena continuare?”. Ho sempre pregato Gesù di indicarmi la strada, e adesso sono qui».

C’è una figura che adesso guardi con at- tenzione?

«All’interno del semi- nario ho sempre fatto riferimento ai padri spirituali che si sono alternati. Adesso penso

a don Gianni Merlano, a don Guido Ottria e a don Giuseppe Di Luca, attuale parroco di Val- madonna».

E adesso, finalmente, l’ordinazione sacerdo- tale. A chi ti affidi?

«Meditando il Vange- lo dell’Annunciazione, sento per me il grande esempio di Maria, una donna che si fida di Dio e si affida a Lui. Un fidarsi, e un affidarsi.

Penso anche al lega- me meraviglioso con la Madonna della Salve di noi alessandrini. La mia devozione a Maria è forte».

Che sacerdote sarai?

«Da una parte, vorrei essere il buon pastore che va in cerca della pe- cora perduta, che cura quella ferita, a servizio di chi ha più bisogno, secondo il modello che

ci ricorda sempre papa Francesco. Dall’altra, il sacerdote è chiamato a consacrare il pane e il vino e a perdonare i peccati».

Che cosa diresti a un giovane che ha qualche dubbio sulla propria vo- cazione?

«Senz’altro gli direi di pregarci su, poi di farsi consigliare da una persona che lui ritiene affidabile, che sente vicino, con cui si sente di parlare. E ancora, se sente davvero questo desiderio, di buttarsi, di non pensarci troppo e di provare. Gli anni del semi- nario servono a capire, la strada si fa chiara cammin facendo».

Come ti senti adesso?

«Sono tranquillo e sere- no. Mi sento in trepidante attesa».

La Città di Alessandria ha aderito al Protocollo Operativo Regionale per l’attuazione di misure urgenti Antismog e il Comune

ha disposto il blocco del traffico a livello 1 a partir

e da venerdì 9 dicembre e le ulteriori misure cautelative previste che consistono nella riduzione di 1 grado o di 1 ora del funzionamento del riscaldamento degli edifici pubblici.

Sarà in vigore il divieto di circolazione nell’area centrale per i veicoli diesel Euro I – II – III.Sarà consentito l’accesso ai parcheggi di via Parma e piazza Madre Teresa di Calcutta e piazza Garibaldi.

ALESSANDRIA Traffico bloccato per lo smog in città I provvedimenti dal 9 dicembr

e Giovedì 8 Dicembre 2016 Partiamo dall’arrivo

Andrea Antonuccio www.lavocealessandrina.it Marco Caramagna

direttore@lavocealessandrina.it

laVOCE

Abbiamo lavorato per diversi mesi a questo progetto, cercando di coniugare passato e futuro, perché potes- se essere possibile un nuovo presente per il settimanale diocesano e lo abbiamo fatto in un clima comunitario, con i molti volontari, diaconi e sacerdoti che ci hanno aiutato a realizzare que- sto primo passo.

Il rinnovo del settima- nale diocesano è uno dei tasselli di un progetto più ampio, che compren- de tutti gli strumenti di comunicazione della dio- cesi. E’ il progetto di un affiatato gruppo di la- voro, un coordinamento che da questa primavera si sta occupando degli strumenti diocesani di comunicazione sociale.

FACCIAMO GIRARE LA VOCE Un progetto comuneda vivere insieme Sono tre le novità che troverete su questo nu- mero: la nuova grafica, per dare freschezza e colore, la carta utiliz- zata per la stampa, to- talmente riciclata nel rispetto del Creato e il giorno di uscita del settimanale. Da questa settimana infatti il giorno di uscita del settimanale sarà il giovedì e non più il venerdì. Inoltre, per dare spazio e ancora più

“voce” è stato inaugurato il sito del settimanale.

Ma la scelta più “az- zeccata” è stata optare per l’Immacolata come giorno del cambiamen- to, perché Maria possa accompagnarci nel no- stro nuovo cammino tra passato e futuro.

Vincenzo Governale@cipEnzo TERZA DOMENICA DI AVVENTO Don Andrea è sacerdote

Nuova ordinazione presbiterale nella nostra Diocesi

I 60 anni de “i Pochi”

Un patrimonio culturale non solo per Alessandria che vuole rimanere vivo nel ricordo di Ennio Dollfus.

a pag. 15 L’intervista del direttore Con questo numero inizia- no le interviste settimanali.

La prima al nostro vescovo Guido Gallese.

a pag. 11 L’Immacolata è fra noi La festa dell’8 dicembre nelle testimonianze delle Immacolatine, di don Bosco e dell’Oftal.

a pag. 8

Borgo Rovereto:

appuntamento l’8 e il 9 giugno

PAG. 4

Elezioni regionali ed europee:

come votare

PAG. 7

Luca era gay:

a San Michele la sua storia

PAG. 10

Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB/AL

Andrea Antonuccio segue a pagina 2

Editoriale

«Chiediamo a tutti di su- perare riserve e sfiducia e di partecipare al voto. Siamo consapevoli che questo ri- mane solo il primo passo, ma è un passo che non ci è dato di disertare». Si è conclusa con questo appello, in vista delle elezioni di domenica, l’introduzione del cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, alla recente As- semblea generale dei vescovi italiani. Già, ma andare a votare chi? E con quali criteri scegliere partiti e candidati?

Ne sappiamo abbastanza dei loro programmi, della loro affidabilità, della loro onestà?

Non so voi, ma per me queste non sono domande scontate...

Certo, andrò a votare, ma qualche riserva (insieme con un po’ di sfiducia) ce l’ho, non ve lo nascondo. Sappiamo tutti che la sfiducia è un tarlo da cui è difficile liberarsi: si insinua nelle pieghe del nostro io e piano piano ci toglie il gu- sto del vivere. Per cui ci si può impegnare, anche in politica e nella società; si può avere ragione; si può anche vincere (un’elezione, o una battaglia) e andare a dormire tristi.

Quante volte mi è capitato...

Credo che la sfida di queste elezioni sia proprio questa:

cogliere una reale possibilità di cambiamento di sé nell’af- frontare la realtà. Verificare se c’è qualcosa in grado di provocare un nuovo interesse per la vita (e dunque anche per la politica!). Altrimenti il rischio è ridurre la politica a una questione partitica. Ma a noi interessa la polis, cioè tutte le persone che incontriamo nel vivere quotidiano, perché pos- sano sperimentare il bene che cercano. Un bene “comune”, appunto: una vita nuova, che ci aiuti a superare la sfiducia e ci faccia vivere da uomini.

Non da disperati.

Andrea Antonuccio

direttore@lavocealessandrina.it

MONSIGNOR GALLESE ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLA CEI

Processo matrimoniale:

avanti con convinzione

«I vescovi? Devono camminare con i giovani. Anche fisicamente»

«Ho incontrato il Papa, insieme con i miei confra- telli della Cei. L’incontro è stato molto bello: il Santo Padre ci ha parlato di sino- dalità, rapporto tra vescovi e presbiteri, riforma del processo matrimoniale».

Così ci ha detto il nostro vescovo, monsignor Guido Gallese, impegnato a Roma all’assemblea dei vescovi italiani. Gli abbiamo chie- sto di dettagliarci meglio i contenuti dei tre punti che il Papa ha affrontato con i Pastori italiani.

Eccellenza, partiamo dal primo: la sinodalità.

«Il Papa ha detto che il rapporto tra i vescovi si esprime compiutamente nella collegialità, un modo comunionale di esercitare il ministero episcopale».

Lei come vive questa col- legialità con gli altri ve-

scovi?

«La vivo principalmente nel contesto della Cep (la Conferenza episcopale piemon- tese, ndr). Io sono dell’idea che dovremmo viverla mol- to di più».

Perché?

«Anche se “tecnicamente”

Alessandria è una diocesi media, come tante altre, in realtà siamo piccoli. Soprat- tutto in questo momento in cui, per la forte diminuzione del clero diocesano e reli- gioso, fatichiamo ad avere al nostro interno carismi forti in tutti i settori della pastorale».

Ci può spiegare?

«Intendo dire che se i preti attivi sono circa 40, e le parrocchie 74, difficilmente posso trovare sacerdoti che riescano a occuparsi con continuità dei settori pasto- rali della diocesi, che sono una trentina. Senza contare

gli assistenti spirituali che seguono le varie realtà as- sociative... Come si può ben capire, siamo in un contesto in cui non c’è un numero sufficiente di carismi in tutti campi, cosa che invece su più diocesi sarebbe possibi- le. Certo, è molto scomodo, perché camminare insieme ad altri significa camminare con alcuni vincoli in più.

Tuttavia il servizio che si offre al popolo di Dio è di una qualità notevolmente più alta».

Passiamo al punto relativo al rapporto tra vescovo e presbiteri.

«Beh, è uno snodo fon- damentale, come ha detto il Papa, il quale ha fatto un richiamo a mio parere molto felice alla paternità.

Come in tutto il resto della vita sociale, il senso della paternità è andato perduto».

Allora la prima paternità

è quella del vescovo verso i suoi sacerdoti?

«Nell’incontro privato con il Papa, un mio confratello diceva che il vescovo si trova a un bivio, di fronte al quale scegliere se essere padre o essere manager. E Francesco ha risposto che “il vescovo è il fondamento, il padre della Chiesa. Senza vescovo non c’è Chiesa!”».

E veniamo al terzo punto, quello sul processo matri- moniale. Il Papa si è espres- so in questi termini: «Mi rammarica constatare che la riforma, dopo più di quattro anni, rimane ben lontana dall’essere appli- cata nella gran parte delle diocesi italiane». Urca...

«Sì, Francesco si è lamenta- to con noi vescovi italiani del fatto che la riforma non [...]

Durante l’udienza di mercoledì a piazza San Pietro il Papa ha ricor- dato una suora uccisa in Centrafrica: «Preghiamo per suor Ines Nieves San- chez, di 77 anni, educa- trice dei poveri, uccisa barbaramente in Centra- frica, proprio nel locale dove insegnava a cucire alle ragazze. Una donna in più che dona la sua vita al servizio dei poveri:

preghiamo per lei». Fran- cesco ha ricordato San- ta Rita da Cascia «di cui oggi ricorre la memoria, fu donna, sposa, madre, vedova e monaca del suo

PAPA FRANCESCO

«Suor Ines, una donna in più che dona la sua vita al servizio dei poveri»

tempo». Il Pontefice con- clude: «Le donne di oggi, sul suo esempio, possano manifestare il medesimo entusiasmo di vita e, al contempo, essere capaci dello stesso amore che ella riservò a tutti incondizio- natamente».

«Preghiamo per quanti vivono in stato di grave infermità. Custodiamo sempre la vita, dono di Dio, dall’inizio alla fine naturale. Non cediamo alla cultura dello scarto».

Così ha detto il Papa, nel giorno in cui all’ospedale di Reims (Francia), la Corte d’appello di Parigi ha ordinato la ripresa delle cure di Vincent Lambert. L’uomo, ex infermiere di 43 anni divenuto tetraplegico e in stato vegetativo per un incidente nel 2008, secondo alcuni medici vive in uno stato «di co- scienza minima» mentre secondo altri è in stato

«vegetativo cronico». I trattamenti che tenevano in vita il francese era-

no stati interrotti lunedì mattina, poi poche ore dopo la ripresa sancita dalla Corte d’appello. Se la moglie di Lambert, suo nipote e sei fratelli aveva- no accettato la decisione dei medici di staccare la spina, i genitori, ferventi cattolici, sono convinti che il figlio sia ancora presente a se stesso e si sono opposti alla deci- sione dei medici, mani- festando la loro convin- zione qualche giorno fa con circa 200 persone davanti all’ospedale di Reims. «Stavamo per eli- minare Vincent! Questa è una vittoria molto gran- de! Lo rialimenteranno e gli ridaranno da bere»

commenta Viviane, la madre del tetraplegico.

IL CASO

Vincent Lambert

Questo fine settimana si vota per le Regionali e le Europee.

Anche voi avete notato che, rispetto al passato, ci sono po- chi manifesti sparsi per la città?

Forse è l’effetto del taglio dei finanziamenti pubblici, ma a mio parere si sono accorti che nel 2019 le persone cammi- nano con la testa china verso il cellulare, non più a testa alta.

Dopo la tempesta sulle “fake news”, per prepararsi alle elezioni europee, Facebook ha creato un nuovo strumento chiamato “Libreria Inserzioni”, che consente di analizzare quanto ogni pagina spende per le inserzioni pubblicitarie.

Così in molti sono andati a cu- riosare tra le pagine dei politici italiani, ed ecco scoperto come vengono spesi i soldi delle campagne elettorali.

La pagina di Matteo Salvini ha circa 3 milioni e mezzo di follower (il politico più seguito d’Europa), è gestito da 22 persone e da marzo 2019 ha speso oltre 90 mila euro di in-

GRANELLO di SENAPE

serzioni. La pagina di Luigi Di Maio, è invece gestita da 27 persone e non ha speso soldi per la pubblicità. I 5 Stelle invece, con 1,4 milioni di follower, hanno speso circa 701 euro. Dalla pagina di Nicola Zingaretti (gestita da 18 persone) non è stato diffuso nessun post a paga- mento. Per quella del Pd, con meno di 300 mila follower, invece sono stati spesi, da marzo, 88 mila euro. Giorgia Meloni, circa un milione di follower e gestita da 16 per- sone, arriva a 19 mila euro.

Per Fratelli d’Italia, meno di 200 mila follower, invece 23 mila euro. Silvio Berlusconi, con 1 milione di follower e gestita da 17 persone, ha speso, da marzo, circa 73 mila euro, mentre Forza Italia 7 mila.

Forse è arrivato il mo- mento di rialzare la testa dal cellulare?

Enzo Governale

@cipEnzo

La campagna elettorale per gli elettori “a testa bassa”

anni1879 - 2019

140

N° 20 Anno CXL 1€

Giovedì

23 maggio 2019

anni

1879 - 2019

140

(2)

Gesù è vicino a noi, in mezzo a noi,

dentro di noi!

Roberto Piccinini

Le BREVI

Il 1989 sarebbe stato l’Otta- vario dei “cinquecento anni della Salve” ed il vescovo, mons. Ferdinando Maggioni, sapeva che sarebbe stato an- che l’ultimo del suo servizio alla Chiesa alessandrina. Era infatti nato nel 1914 ed avrebbe compiuto, il 5 febbraio, i “fatidi- ci” 75 anni. Erano quelli, gli anni de- gli accertamenti sulla Sindone e l’argomento della datazione di quel straordinario reperto dell’ “Uomo dei dolori che conosce il patire” era all’or- dine del giorno. In uno dei tanti incontri che per ragione d’ufficio avevano luogo sia nell’ufficialità di cerimonie e manifestazioni cittadine sia nella semplice ferialità delle occasioni che si pre- sentavano, mons. Maggioni espresse a chi scrive - in quel momento Capo di Gabinetto della Provincia - il desiderio di fare effettuare, in vista di tale appuntamento, gli oppor- tuni accertamenti scientifici per definire sia la tipologìa botanica sia la datazione del legno del ven.do Simulacro, anche considerando che quel 1988 era stato proclamato da S. Giovanni Paolo II, “Anno mariano”. Subito interpellato, il prof. Giuseppe Cetta, Ordi- nario di Chimica Biologica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pavia, in quel momento Con- sigliere Provinciale, diede con grande cortesia l’immediata disponibilità a coordinare

l’intervento. In primo luogo fu necessario organizzare il prelievo del legno. mons.

vescovo si attivò per ottenere le necessarie autorizzazioni da parte della competente Soprintendenza ed il 29 aprile

1988 nella grande nicchia in cui è conservato il ven.

do Simulacro, esso ebbe luogo. Oltre, evidentemente, a mons. vescovo era- no presenti fra gli altri l’allora parro- co della Cattedrale, mons. Alfio Negri; il Vice-parroco, don Walter Fiocchi; il Segretario Vescovi- le, mons. Adriano Paccanelli;

la Funzionaria della Soprin- tendenza, dott.ssa Carlenrica Spantigati; Marco Carama- gna, Addetto Stampa della Provincia; Roberto Piccinini, Capo di Gabinetto della Pro- vincia; il fotografo Zanini che documentò le varie fasi del prelievo; ed il falegname di cui, nonostante ogni sforzo mnemonico, non rammento il nome. Del tutto fu redatto il relativo verbale. Il prof. Cetta si incaricò di portare fisica- mente i reperti all’Istituto di Botanica dell’Università di Pavia per la determinazione tassonomica botanica. Lo stesso Professore si rivolse poi alla prof.ssa Cesarina Cortesi del “Laboratorio per le datazioni con il carbonio-14”

del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Università

“La Sapienza” di Roma, alla quale consegnò la seconda parte dei reperti estratti, il 24 maggio 1988. I frammenti

residui che non furono uti- lizzati dai laboratori, furono restituiti a mons. vescovo che ebbe la cortesia di darne una piccolissima parte anche allo scrivente, in ricordo di tutto.

Chi scrive considera tutt’oggi tale gesto una grandissima benedizione e conserva il re- perto come “vera reliquia” che quanto prima sarà collocata a S. Giovannino in un’apposita teca. Il 31 di maggio (significa- tivamente nel giorno in cui si celebra la festa della Visitazio- ne della B. V. Maria) dell’an- no successivo, l’esito delle indagini scientifiche veniva trasmesso allo stesso mons.

Maggioni, ormai “emerito”

ma nella sua qualità di “per- sona fisica committente” che lo passò alla Diocesi proprio a ridosso dell’avvicendamento alla guida della stessa Diocesi.

Fu forse per questo che il tutto cadde nell’oblìo e non si seppe più nulla. Lo stesso vescovo emerito mons. Maggioni, l’11 luglio seguente, inviava allo scrivente una cortesissima comunicazione con la quale trasmetteva gli esiti delle in- dagini scientifiche che, per così dire, chiudevano anni ed anni di ipotesi più disparate sul ven.do Simulacro. Il legno di cui è composta la statua è di populus alba o nigra (più probabilmente alba), cioè il pioppo (in dialetto: àlbra) così diffuso allora ed anche oggi nella campagna alessandrina.

Ma la cosa più interessante fu la datazione: tra il 1407 ed il 1437. Si raggiunse così la certezza scientifica che il ven.

do Simulacro della B. V. Maria

“della Salve” che gli alessan- drini da secoli venerano, è quello che il 23 aprile 1489 manifestò quel “prodigio- so sudore”. mons. Maggioni concludeva la lettera del lu- glio 1990 dicendosi sicuro

«che agli alessandrini darà profonda gioia sapere che la Statua della “Salve” da loro venerata è quella del prodigio di 500 anni fa». Sono ormai trascorsi 30 anni, ed è quindi giusto che questi fatti venga- no adeguatamente ricordati.

Soprattutto la memoria di un vescovo che fu molto amato dagli alessandrini che non ne dimenticano gli insegna- menti, il tratto, la pacatezza, l’attaccamento e la particolare venerazione alla Madonna della Salve. Nel 1987, celebran- do il XX di episcopato, La volle sulla medaglia ricordo che per l’occasione fu coniata, con la semplice scritta: Madonna della Salve clementissima patrona di Alessandria. mons.

Maggioni con il Vicario Ge- nerale, mons. Carlo Canestri, vollero che San Giovannino e la sua Confraternita del SS.

Crocifisso riprendessero vita e proprio in quegli anni (tra il 1988 ed il 1989) posero le basi di una presenza che tuttora è viva ed è una realtà ecclesiale ed anche culturale e sociale nel centro cittadino. Fu poi il successore, S. E. mons. Fer- nando Charrier, che nel 1990 diede l’approvazione formale con l’emissione del relativo decreto. A tutti il grato e rico- noscente ricordo.

BEATA VERGINE DELLA SALVE

Cronaca di uno studio dimenticato

Trent’anni anni fa le indagini scientifiche sul venerando Simulacro

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:

«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.

Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 14,23-29

In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».

Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.

Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».

At 15,1-2.22-29 Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli

L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, ri- splendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.

È cinta da grandi e alte mura con dodici por- te: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.

Le mura della città poggiano su dodici ba- samenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.

In essa non vidi alcun tempio:

il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello sono il suo tempio.

La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna:

la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello.

Ap 21,10-14.22-23 Seconda lettura

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine,

governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra.

Salmo responsoriale

Sal 66 Cari fratelli e sorelle, buon-

giorno! Il Vangelo di oggi ci riporta al Cenacolo. Durante l’Ultima Cena, prima di affron- tare la passione e la morte sulla croce, Gesù promette agli Apostoli il dono dello Spirito San- to, che avrà il compito di insegnare e di ricordare le sue parole alla comunità dei discepoli. Lo dice Gesù stesso:

«Il Paraclito, lo Spiri- to Santo che il Padre man- derà nel mio nome, lui vi inse- gnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto» (Gv 14,26). Insegnare e ricordare. E questo è quello che fa lo Spirito Santo nei nostri cuori.

Nel momento in cui sta per fare ritorno al Padre, Gesù pre- annuncia la venuta dello Spi- rito che anzitutto insegnerà ai discepoli a com-

prendere sempre più pienamen- te il Vangelo, ad accoglierlo nella loro esistenza e a renderlo vivo e operante con la testimonianza.

Mentre sta per affidare agli Apo- stoli – che vuol

dire appunto “inviati” – la missione di portare l’annuncio del Vangelo in tutto il mondo, Gesù promette che non ri- marranno soli: sarà con loro lo Spirito Santo, il Paraclito, che si porrà accanto ad essi, anzi, sarà in essi, per difenderli e so- stenerli. Gesù ritorna al Padre ma continua ad accompagnare e ammaestrare i suoi discepoli mediante il dono dello Spirito Santo.

Il secondo aspetto della mis- sione dello Spirito Santo con- siste nell’aiutare gli Apostoli a ricordare le parole di Gesù. Lo Spirito ha il compito di risve- gliare la memoria, ricordare le parole di Gesù. Il divino Maestro ha già comunicato tutto quello che intendeva affidare agli Apostoli: con Lui, Verbo incarnato, la rivelazione è completa. Lo Spirito farà ricordare gli insegnamenti di Gesù nelle diverse circostanze concrete della vita, per poterli mettere in pratica. È proprio ciò che avviene ancora oggi nella Chiesa, guidata dalla luce

e dalla forza dello Spirito San- to, perché possa portare a tutti il dono della salvezza, cioè l’a- more e la misericordia di Dio.

Per esempio, quando voi leggete tutti i giorni – come vi ho consigliato – un brano, un passo del Van-

gelo, chiede- re allo Spirito Santo: “Che io capisca e che io ricordi queste parole di Gesù”. E poi leggere il passo, tutti i giorni… Ma pri- ma quella preghiera allo Spirito, che è nel nostro cuo- re: “Che io ricordi e che io capisca”.

Noi non siamo soli: Gesù è vicino a noi, in mezzo a noi, dentro di noi! La sua nuova presenza nella storia avviene mediante il dono dello Spirito Santo, per mezzo del quale è possibile instaurare un rap-

porto vivo con Lui, il Crocifis- so Risorto. Lo Spirito, effu- so in noi con i sacramenti del Battesimo e della Cresi- ma, agisce nel- la nostra vita.

Lui ci guida nel modo di pen- sare, di agire, di distinguere che cosa è bene e che cosa è male;

ci aiuta a praticare la carità di Gesù, il suo donarsi agli altri, specialmente ai più bisognosi.

Non siamo soli! E il segno del- la presenza dello Spirito Santo è anche la pace che Gesù dona ai suoi discepoli: «Vi do la mia pace» (v. 27). Essa è diversa da quella che gli uomini si augu- rano o tentano di realizzare.

La pace di Gesù sgorga dalla vittoria sul peccato, sull’egoi- smo che ci impedisce di amarci come fratelli. È dono di Dio e segno della sua presenza. Ogni discepolo, chiamato oggi a se- guire Gesù portando la croce, riceve in sé la pace del Cro- cifisso Risorto nella certezza della sua vittoria e nell’attesa della sua venuta definitiva. La Vergine Maria ci aiuti ad ac- cogliere con docilità lo Spirito Santo come Maestro interiore e come Memoria viva di Cristo nel cammino quotidiano.

Piazza San Pietro Domenica 1° maggio 2016

DAL REGINA CŒLI DI PAPA FRANCESCO

Lui vi insegnerà ogni cosa

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi»

Domenica maggio 26

VI domenica di Pasqua

Per Save the Children, nel 2017 più di 7.360 bambini hanno perso la vita o sono rimasti gravemente feriti nei cinque con- flitti più mortali in corso (Yemen, Siria, Afghanistan, Iraq e Nigeria). Tra questi circa tre su quattro minori sono vittime di armi esplosive, come bombe, attacchi suicidi, mine e ordigni inesplosi.

I bambini muoiono

Non si hanno ancora notizie di Silvia Romano, la giovane cooperante italiana rapita il 20 novembre del 2018 nel villag- gio di Chakama, in Kenya. Per i Ros dei Carabinieri di Roma, che si sono recati in Kenya ad aprile, Silvia è ancora viva. Ma bisogna agire prima che venga venduta ad altri gruppi terroristici armati.

Sei mesi di silenzio

Il mondo dello sport è in lutto per la morte di Niki Lauda. L’ex pilota austria- co si è spento a 70 anni nelle prime ore di martedì. Lauda era ricoverato in una clinica svizzera, dove otto mesi fa aveva subito un trapianto di polmone. Per l’atleta di Vienna 25 Gp vinti, 54 podi e 3 titoli mondiali con McLaren e Ferrari.

Addio a Niki Lauda

In tre chiese del centro di Venezia sono stati installati dei Pos per la raccolta di offerte con il bancomat e carte di credi- to. «Non mi aspettavo una reazione così critica dei cittadini. Il primo a fare un’of- ferta con carta di credito è stato un turista straniero» commenta monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia.

Il Pos in chiesa

A. A.

segue dalla prima pagina

[...] sia stata applicata, se non in piccola parte. Quando l’ho sentito dire quelle parole, mi sono chiesto: “Ma le mie orec- chie stanno ascoltando veramente quello che capisco?”. E per non sbagliarmi ho chiesto al mio vicino: “Perché dice che noi non abbiamo messo in pratica la riforma matrimoniale?”.

E lui mi ha risposto: “Perché sostanzialmente abbiamo conservato i tribunali regionali”. Que- sto per me ha avuto un duplice effetto: da una parte sono contento di aver colto il desiderio del Santo Padre, dall’altra sono rimasto sorpreso perché non avevo capito che questa fosse una direttiva obbligatoria e univoca. Perlomeno, così non avevo letto. In ogni caso questa conferma sulla linea da me scelta mi ha incoraggiato e mi ha fatto pensare sorridendo (finalmente!) alle

traversie passate. Ricordo ancora chiaramente lo sconforto che ho provato quando sono arrivato al corso della Rota Romana sul nuovo processo matrimoniale, e mi sono trovato come unico vescovo su più di 500 partecipanti. Ero l’unico vescovo del mondo, non solo d’Italia! Alla prima pausa sono andato sgomento dal Decano della Rota chiedergli se per caso mi ero sbagliato, o se avevo capito male il documento del Papa. E il decano mi ha risposto: “No, lei lo ha capito proprio bene!”. Ricordo i problemi avuti con alcuni addetti ai lavori che non hanno voluto partecipare al progetto del tribunale, mettendomi anche in difficoltà, perché non rite-

nevano che questa fosse la linea voluta da papa Francesco.

Fortunatamente tutto questo è passato...».

Dopo questo monito, ci sarà un cambiamento?

«Non lo so. Vediamo come i miei confratelli rielaborano questo invito del Santo Padre. L’intento della riforma con- siste in tre punti: prossimità, celerità e gratuità. Prossimità:

essere vicini il più possibile alla gente; celerità:

fare un processo veloce con l’abolizione della doppia sentenza conforme; gratuità: fare in modo che le persone che non possono permet- tersi di affrontare il processo siano aiutate anche dal punto di vista economico».

E dei giovani il Papa ha parlato?

«Ha fatto un accenno, nel contesto della sino- dalità, presentando l’esempio di un vescovo (non ero io) che cammina, anche fisicamente, con i giovani. Ai giovani, ha detto il Santo Padre, piace vedere i vescovi in cammino. E ci ha esortati a camminare con loro!

Poi il Papa aveva un impegno, e quindi per la prima volta non l’abbiamo salutato uno per uno al termine dell’assemblea.

Tuttavia, dal momento che io abito in questi giorni a Santa Marta, quando è uscito e io ero già fuori lungo la strada, Francesco si è fermato, mi ha salutato e mi ha chiesto: “Allora, i giovani come vanno?”. Io gli ho risposto: “Bene, Santità.

Sempre meglio!”. E lui ha sorriso».

Fino a giovedì 23

Assemblea Generale

della Conferenza Episcopale Italiana

Roma

Venerdì 24

Assemblea del Presbiterio

Collegio Santa Chiara - Alessandria, 9.30

Sabato 25

Consiglio Diocesano Permanente

Vescovado - Alessandria, 9.00

Premiazione Concorso Serra Club

Ex Chiesa SS. Trinità - Quargnento, 15.00

Cresime a Bettale

Bettale, 18.00

Domenica 26

Cresime ad Alluvioni

Alluvioni Cambiò, 11

Cresime della parrocchia N. S. della Pietà

parrocchia Sacro Cuore di Gesù - Valenza, 15

Cresime a Valmadonna

Valmadonna, 18

Dal 27 maggio al 2 giugno

Pellegrinaggio diocesano in Grecia

AGENDA del VESCOVO

2 laVOCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 20 - 23 maggio 2019

Non solo ATTUALITÀ La DOMENICA

n° 20 - 23 maggio 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laVOCE 3

(3)

Daniela Terragni

D. T.

scaro, Fresonara, Frugarolo, Gamalero, Montecastello, Ovada, Pasturana, Pietra Marazzi, Predosa, Silvano d’Orba, Ta- gliolo Monferrato, Alluvioni Piovera, Molino dei Torti, Sale, Capriata d’Orba, Tassarolo e Francavilla Bisio. «L’aspetto negativo è che a dettare le regole non sono più i tempi biologici, ma quelli amministrativi, quindi bisogna ottimiz- zare le risorse. I comuni partecipano in base ai fondi a disposizione». Finanzie- ranno al 50% con la Regione, che per 234 comuni mobilitati verserà un milione di euro. «Il problema delle zanzare è sempre più questione di prevenzione sanitaria dopo la comparsa della febbre del Nilo, che l’anno scorso ha registrato circa 40 casi anche in Piemonte» spiega Talbalaghi.

D. T.

a cura di Daniela Terragni

a cura di Alessandro Venticinque Mostra fotografica. Venerdì 24 maggio alle 19, nella chiesa di

San Giacomo della Vittoria di Alessandria, Adriano Antonioletti Boratto, storico dell’arte, converserà col pubblico sul tema della mostra fotografica “Oche pantani colori e reliquie di un tempo che si rinuova”. La mostra, organizzata dall’associazione SpazioIdea con Circolo provinciale della stampa e Circolo fila- telico numismatico Alessandria, resterà aperta dal 24 maggio a domenica 30 giugno. Le fotografie sono realizzate da Monica Dorato e la scelta dei luoghi è di Piercarlo Antonioletti.

My Dog in Cittadella. L’assessorato al Welfare animale del Comune, insieme con il Centro cinofilo gaviese, associazione sportiva dilettantistica affiliata al Centro sportivo educativo na- zionale (Csenm) e riconosciuta dal Coni, promuove un impor- tante evento dedicato alla cinofilia. Domenica 26 maggio, dalle 9, si svolgerà alla Cittadella di Alessandria “My Dog in Cittadella”, un’esposizione cinofila amatoriale aperta a tutte le razze canine e ai meticci con competizioni sportive e dimostrazioni di sport cinofili. Il programma è ricco e a ingresso gratuito.

Concerto degli Akka. Al teatro Aristo di Acqui Terme, venerdì 24 maggio alle ore 21, un attesissimo tributo agli Abba con il concerto della tribute band Akka. La serata, che farà rivivere e ascoltare tutti i successi della mitica band, è organizzata da PrimaFila Spettacoli: unica società autorizzata ad organizzare eventi per la Fondazione Telethon, alla quale sarà devoluto parte dell’incasso. Il tratto distintivo dello spettacolo portato in scena dagli Akka è quello di riproporre gli arrangiamenti musicali, i costumi e le coreografie del gruppo svedese.

Predosa. I lavori di riqualificazione di piazza Matteotti sono stati affidati all’impresa Bianchi Costruzioni di Novi Ligure, che si aggiudica l’intervento di circa 27 mila euro, comprensivo de- gli oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso per 2.211,35 euro più Iva. Per un totale di oltre 33 mila euro. Il servizio di manutenzione del verde lungo le strade e i fossi del comune è stato affidato alla ditta Bovone di Frugarolo, che si occuperà della manutenzione ordinaria banchine delle strade del paese e delle frazioni per una spesa di 3.400 euro più Iva.

Bosco Marengo. Dal 24 maggio al 29 settembre tornerà la ras- segna “Parchi da Gustare” nei 27 parchi della Regione Piemonte.

L’obiettivo è portare la biodiversità a tavola con 120 ristoranti e 140 produttori coinvolti nell’iniziativa. Partecipano anche il Parco del Po e dell’Orba con sede operativa nell’ex mulino di Bosco Marengo e il Parco Appennino Piemontese, che com- prende l’area del parco naturale delle Capanne di Marcarolo, la Riserva naturale del Neirone e il Parco naturale dell’Alta Val Borbera. Un viaggio alla scoperta dei prodotti tipici locali.

Casal Cermelli. Venerdì 24 maggio alle 21 nella sala Vella della biblioteca civica “Barco Fedele” per la rassegna “Dalla parola all’immagine”, si terrà la presentazione e proiezione del film tratto dal monologo libro “Novecento” di Alessandro Baricco.

Dal monologo cinematografico fino al concerto. Casal Cermelli è stato inserito nel ventesimo Festival “Echos. I luoghi della Musica” di Alessandria. Nella chiesa parrocchiale dell’Assunta 25 maggio alle 21.15 si esibirà la pianista Sofia Vasheruk con un programma interamente dedicato al repertorio russo.

Dopo il rinvio dovuto al maltempo, Alessandria si pre- para a vivere la tradizionale Festa di Borgo Rovereto con la due-giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno. Tema della 25a edizione è la risco- perta del fascino millenario della città. Novità di questa edizione è anche la presenza delle Comunicazioni sociali della diocesi di Alessandria,

grazie alla emittente “Radio Voce Spazio” e al settimanale

“La Voce alessandrina”, che saranno “in postazione” in via Inviziati, all’angolo di via Mila- no, proprio davanti all’ingres- so dell’ex seminario (l’attuale Collegio Santa Chiara).

«Voce e Radio insieme per- ché è il percorso che abbiamo iniziato lo scorso anno con lo Le classifiche de “Il Sole

24 ore” non fanno felice la nostra città e mettono

“nero su bianco” le nostre problematiche. Se qual- che mese fa la classifica sul benessere climatico ci vedeva nelle ultime posi- zioni, non arrivano notizie confortanti nemmeno dall’indicatore sulla salute.

La griglia finale delle 107 province esaminate è il risultato delle medie fatte sui 12 indicatori presi in considerazione. In parti- colare sono tre gli aspetti fondamentali della salute:

performance demografi- che registrate negli ultimi anni come per esempio l’incremento della spe- ranza di vita alla nascita;

fenomeni socio-sanitari, come la mortalità annua per tumore e per infarto e il consumo di farmaci;

livelli di accesso ai servizi sanitari, in particolare con riferimento alle strutture sanitarie. La classifica fi- nale ci vede al penultimo posto, primi solo a Rieti.

Prime tre piazze occu- pate rispettivamente da Bolzano, Pescara e Nuo- ro. Prima piemontese in classifica è Torino (solo 24A). Per trovare la secon- da dobbiamo arrivare al 37esimo posto con Cuneo,

segue Novara una posizio- ne dopo. Fanno riflettere questi due dati sulla nostra città: il 100esimo posto per il tasso di mortalità e l’ultimo posto nella voce

“mortalità causata dai tu- mori”. Seguono due dati tutto sommato positivi riguardanti la mortalità per infarto miocardico acuto (50esimo posto) e l’aumento della speranza di vita (44esimo posto).

Scorrendo tra i 12 indi- catori anche i consumi di farmaci per asma, diabete e ipertensione che vedono Alessandria rispettiva- mente all’88esimo posto, al 71esimo e al 93esimo.

Scendendo ancora sotto si legge il terzultimo po- sto alla voce riguardante i medici di base, e 100esimo posto per il numero dei geriatri. Va un po’ meglio la fotografia dei pediatri, che si collocano in 82A posizione. Gli ultimi due indicatori addolciscono la pillola: perché se è buona la posizione (33A) sulla re- cettività ospedaliera (cioè le dimissioni di residenti avvenute fuori regione), il nostro territorio rimane nei bassifondi della classi- fica occupando l’82esimo posto sull’emigrazione ospedaliera.

scopo di, non solo ottimizzare le risorse, ma rendere univoca la comunicazione della nostra diocesi: La Voce alessandrina e Radio Voce Spazio sono due strumenti diocesani» dichiara Enzo Governale, direttore delle Comunicazioni sociali della diocesi. La Festa del Bor- go è un’occasione importante che gli strumenti diocesani non vogliono perdere: «Per

questo motivo abbiamo de- ciso di rendere visibile questo sforzo partecipando unita- riamente alle proposte che la città offre alla popolazio- ne. Abbiamo iniziato con la StrAlessandria, continuiamo con la Festa Borgo Rovereto e andremo avanti con gli eventi cittadini e diocesani» conclude Governale.

«“Uscire in diretta” è un’e- sperienza che abbiamo già sperimento negli scorsi anni, ma siamo sempre “usciti” da soli. Questa volta è un esordio perché con l’aggiunta de La Voce il gruppo delle Comuni- cazioni sociali si propone in- sieme» racconta Federico Pie- ri, direttore artistico di Radio Voce Spazio. Nella due-giorni tante le proposte della Radio:

«Porteremo in diretta musica e animazione. Accanto a noi ci sarà anche la redazione del set- timanale

diocesano per parte- cipare e r a c c o n - t a r e i n diretta la festa del B o r g o .

Appuntamento per tutti sa- bato dalle ore 16 in poi, e domenica dalle 15 fino alle 19»

conclude Pieri.

La Festa è organizzata su nove vie: partendo da via Dos- sena, via Milano e piazzetta Santa Lucia; passando per via Chenna, via Migliara e via Vescovado; fino a via Bissati, via dei Martiri e via Vochieri.

Sono quattro i fili tematici che si sviluppano lungo le vie del quartiere. Il primo è la storia,

con le visite guidate in luoghi storici come la Chiesa di Santa Maria di Castello, la Chiesa di Santo Stefano, la Chiesa di Santa Maria del Carmine e la Sinagoga. Secondo tema, la cultura: via Volturno che è interamente dedicata all’arte, con diverse mostre fotografi- che ed esposizioni di quadri.

Una delle “chicche” della Festa è l’apertura di cortili sceno- grafici, che verranno vissuti e raccontati con l’associazione Aleramica. Terzo filone lo shopping, per l’intera giornata di domenica 9 giugno i negozi, i ristoranti e i bar usciranno in strada per animare il quartiere.

E infine, i sapori con l’evento gastronomico “Dolce e mare”

in via Vochieri e lo Street Food delle tipicità in via Dossena.

«Una manifestazione che la Città attende per tutto l’anno, per tanti motivi. Perché co-

lora le vie e le piaz- ze, perché dà entu- s i a s m o , p e r c h é propone un modo conviviale di vivere la città e perché rende speciale un fine settimana per tutto il comparto del com- mercio. Ringrazio anche tutti coloro che rendono possibile questa manifestazione: l’Am- ministrazione Comunale, la Camera di Commercio, Il Gruppo Amag, Amag Reti Gas e il coordinamento WeConf, con Confcommercio e Con- fesercenti» dichiara Vittorio Ferrari, neopresidente dell’as- sociazione dei commercianti di Borgo Rovereto.

Festa di Borgo Rovereto Ci si vede l’ 8 e 9 giugno

Alessandria, le Langhe, il basso Piemonte e i ter- ritori limitrofi, saranno la cor- nice dell’edizio- ne 2019 del Gran prix Bordino. La manifestazione, organizzata dal Veteran Car club Bordino di Ales- sandria, si svolge da venerdì 7 a do- menica 9 giugno e riunisce appassio- nati e collezionisti italiani e stranieri

di prestigiose auto d’epoca.

Una sessantina di autovet- ture, di eccezionale inte- resse storico e collezioni- stico, protagoniste della storia dell’automobilismo

dal 1930 al 1968, daranno così vita alla 29a rievo-

cazione del Gp Bordino.

Venerdì 7 giugno, giorno della partenza, tantissimi appassionati inciteranno i partecipanti in Alessandria con tante animazioni e co-

stumi d’epoca: dalle 15, in piazzetta della Lega e vie limitrofe, sarà possibile ammi- rare da vicino le autovetture pro- tagoniste della tre giorni mo- toristica. Alle 18 la partenza per- correndo corso Roma e piazza Garibaldi. Saba- to, Alba, Barolo, Monforte, Do- gliani e Grin- z a n e C a v o u r saranno solo alcuni dei centri che accoglieranno le selezionatissime auto- vetture, con gli equipaggi rigorosamente vestiti d’e- poca. Mentre domenica,

si svolgerà a partire dalle 9.30 la rievocazione del Grp Bordino, con parte del centro cittadino chiuso al traffico. In particolare il Circuito sarà ricavato intorno a piazza Garibaldi, dove sarà allestita anche una tribuna per vedere comodamente sfrecciare i bolidi. Mentre, dalle 10 si svolgerà il Mini Gp su auto a pedali dedicato ai bambini per finanziare il progetto Unicef “Rights of Way”. L’iniziativa per- metterà ai tanti bambini e bambine, in età tra i quattro e i nove anni, di diventare protagonisti al volante di automobiline a pedali costruite in puro stile anni Cinquanta.

Dal 25 maggio al 6 giu- gno, la Saves - circolo sportivo comunale Orti di via Giordano Bruno ad Alessandria, ospiterà la seconda edizione della

“Coppa del governatore”.

Il torneo di tennis a sco- po benefico è promos- so da Alessandria Host, Alessandria Marengo e Bosco Marengo Santa Croce, Bosco Maren- go La Fraschetta e Leo.

Obiettivo dell’iniziativa è di raccogliere fondi per consentire a una ventina di bambini (di famiglie non abbienti) di frequentare i cen- tri estivi del circolo. La Coppa, aperta ad atleti di tutte le età, dalla quarta alla seconda categoria, è diretta da Enrico Prato, delegato Fit. Lo scorso anno erano oltre 100 gli iscritti.

Sono 24 i comuni all’opera per pre- venire l’invasione delle zanzare e scon- giurare possibili trasmissioni di virus.

Il programma di lotta alle zanzare è in ritardo, rispetto all’anno scorso, ma grazie all’inversione del meteo i tratta- menti saranno comunque anticipati.

«Per un’azione preventiva - dice l’ento- mologo Asghar Talbalaghi, responsabile del progetto per 24 comuni da Ales- sandria a Ovada - contiamo di essere operativi già dalla prossima settimana.

Appena le temperature si alzeranno, le zanzare inizieranno a proliferare, favo- rite dall’umidità accumulata». I comuni aderenti sono in aumento rispetto al 2018: oltre ad Alessandria, aderiscono Basaluzzo, Borgoratto alessandrino, Bosco Marengo, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Castelspina, Fra-

Il vescovo di Alessandria, mon- signor Guido Gallese ha visitato il museo storico e interattivo di Casal Cermelli “Oro dell’Orba” e la mostra di attrezzature d’epoca “Porti d’i barlafi’s”, inaugurati di recente alla fattoria didattica Cascina Merlanetta in frazione Portanova. Accompagna- to dal parroco don Elio Dresda e dal titolare Daniele Cermelli, monsignor Gallese ha fatto tappa nell’azienda promotrice dell’agricoltura biologica e dei laboratori didattici ispirati alla tradizionale cerca dell’oro nel torrente Orba. Mentre al museo si ammirano reperti dei cercatori d’oro, a partire dagli antichi romani.

Domenica, al san- tuario della Bruceta di Cremolino si è chiuso l’Anno Santo concesso il 6 maggio 2018 da papa Fran- cesco, per celebrare il bicentenario della concessione dell’in- dulgenza plenaria, che si rinnova ogni anno nella settimana tra agosto e settem- bre. Per l’occasione la parrocchia con la solidarietà della po- polazione, del Comune e delle associazioni ha rea- lizzato tre nuove campa- ne votive, inaugurate dal cardinale Domenico Cal- cagno, presidente emeri- to dell’amministrazione

la benedizione di papa Francesco. Poi il cardinale, origi- nario di Tramonta- na di Parodi Ligure, ha aggiunto: «Ho parlato al Santo Pa- dre della Bruceta, vi saluta e vi bene- dite tutti, il pensie- ro è rivolto anche ai Comuni vicini e agli ospiti». «Fra gli omaggi simbolici voglia gradire - ha concluso il parroco, don Claudio Almeyra - il vino del Santuario di Cremolino. Ogni botti- glia toglie dieci anni, ecco due bottiglie anche per papa Francesco».

del patrimonio della sede apostolica. «Le campane non hanno cuore, ma aiutano ad arrivare a Dio, se, ascoltandole, alzerete il pensiero» ha detto il cardinale impartendo È stato presentato il progetto defini-

tivo per la riqualificazione di via Dos- sena. Il progetto prevede la riapertura al traffico veicolare della via con senso di marcia da corso

Monferrato a piazza Santo Stefano. Sa- ranno quindi create corsie a uso ciclo-pe- donale separate con arredo urbano dalla carreggiata centrale di transito. La car- reggiata centrale sarà quindi chiaramente definita con l’intro- duzione in alcuni tratti di sosta latera- le, aree per il carico

e scarico e sosta disabili. Le corsie ciclopedonali di transito saranno se- parate con transenne in ghisa, cestini portarifiuti, rastrelliere portabiciclette

e fioriere ospitanti piante arbustive a ceppaia, con cortecce decorative, di facile manutenzione con fioritura tar- diva e prolungata. Il progetto prevede

di attenuare con un intervento struttura- le i possibili proble- mi di via Dossena o corso Monferrato, modificando l’area degli spartitraffico esistenti, creando un sorta di rallentamen- to delle velocità e un miglior avvistamen- to di ciclisti e pedo- ni. Infine è prevista una ridefinizione dei marciapiedi di piazza Gobetti, realizzando gli abbat- timenti delle barriere architettoniche e migliorando gli alvei delle piante esistente.

CASAL CERMELLI Museo “Oro dell’Orba”:

la visita del vescovo

alla mostra di attrezzature COMUNI

Stop alle zanzare!

Le opere di prevenzione in vista dell’estate

MOTORI

Con il “Bordino” arrivano le auto d’epoca

Da venerdì 7 a domenica 9 giugno la 29

a

edizione del Grand Prix in città

LIONS CLUB

La Coppa del Governatore per i bambini più poveri

SANTUARIO DELLA BRUCETA

L’Anno Santo volge al termine

A Cremolino la celebrazione con il cardinal Calcagno DAL COMUNE

Una nuova via Dossena

Riapertura al traffico dei veicoli e non solo...

IN PRIMO PIANO

Un ricco programma di eventi e occasioni in città. Le novità?

Il Collegio Santa Chiara, Voce e Radio Voce Spazio

IL SOLE 24 ORE

Alessandria maglia nera per la salute

Altissima la mortalità per tumori

4 laVOCE

Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 20 - 23 maggio 2019

In ALESSANDRIA Dai PAESI

n° 20 - 23 maggio 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laVOCE 5

(4)

FA C -S IM IL E

EL EZ IO N I EU R O PE E 20 19

«Vivere la politica come forma di alta carità»

Elezioni regionali ed europee: facciamo il punto su come votare

Intenzione univer- sale di preghiera pro- posta da papa Fran- cesco per il mesei di luglio 2015

«Prego il Signore – scrive Francesco - che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri. Politici che abbiano cura dei più deboli: gli affamati, i disoccupati, i senza tetto, gli immigrati, i popoli indigeni, gli anziani sempre più soli e abbandonati, i bambini ancora nel grembo delle madri.

Tutti gli sfruttati e quanti la società at- tuale dello scarto ha trasformato in rifiuti,

“avanzi”, perché oggi, in questa “economia che uccide»

Le urne saranno aperte domenica 26 maggio 2019, dalle ore 7 alle ore 23. Si andrà alle urne per eleggere 73 + 3 membri del Parlamento eu- ropeo. Ai fini delle votazioni, l’Italia viene divisa in cinque circoscrizioni elettorali: nord-occi- dentale, nord-orientale, centrale, meridionale, insulare. Il voto si esprime tracciando una X su un unico simbolo di partito o di coalizione.

Accanto a ogni simbolo ci sono anche tre spazi bianchi, su cui si possono scrivere fino a tre cognomi di candidati di quella lista (è il sistema delle cosiddette “preferenze”): nelle righe a destra si può scrivere solo il cognome o nome

Come si vota?

e cognome. Nel caso di due o tre preferenze, devono riguardare candidati di genere diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza. L’indicazione delle preferenze è facoltativa: il voto sarà considerato valido se ci sarà anche solo una X. Non è permesso il co- siddetto voto disgiunto, cioè votare un partito e contemporaneamente scrivere il cognome di un candidato in un altro partito.

Per le persone non deambulanti, se nella sede della sezione elettorale presso la quale sono iscritti sono presenti barriere architettoniche, gli elettori possono esercitare il diritto di voto in una qualunque altra sezione accessibile del pro-

prio comune di residenza. Gli elettori ricoverati e non dimissibili in luoghi di cura (ospedali, cliniche), case di riposo, centri di recupero per tossicodipendenti oppure i detenuti in carce- re possono votare nel luogo in cui si trovano, purché ne abbiamo fatto domanda. Gli elettori affetti da grave infermità fisica che non possono esercitare autonomamente il diritto di voto e hanno bisogno dell’assistenza di un altro eletto- re per esprimere il proprio voto possono votare con l’aiuto di un accompagnatore in cabina.

L’accompagnatore può essere un familiare elettore oppure un altro elettore iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi comune italiano.

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Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 20 - 23 maggio 2019

Speciale ELEZIONI

n° 20 - 23 maggio 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

laVOCE 7

Ecco come sarà la scheda elettorale per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, nella circoscrizione Italia Nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lomabrdia).

domenica

dalle 7 alle 23

26 MAGGIO

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8 del Regolamento per lo svolgimento della pratica forense/tirocinio professionale presso l’Avvocatura dell’Inail, la Commissione valutatrice per l’espletamento della

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a) 30 punti per ogni settimana di squalifica a dirigenti che operano nell’attività di base. 40 punti per per ogni settimana di squalifica a tecnici che operano nell’attività di base.