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Strategie di educazione permanente e contributo del programma Grundtvig all educazione non formale rivolta agli adulti - Polonia

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Academic year: 2022

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Strategie di educazione permanente e contributo del programma Grundtvig all’educazione non formale rivolta agli adulti - Polonia

Alina Respondek – Agenzia Nazionale Socrates-Grundtvig Polonia

Slide 2 - Quadro legislativo

Atto del Sistema d’Istruzione 1991, con emendamenti 1998, 2000, 2001

“L’istruzione, la formazione e l’apprendistato possono essere offerti su base giornaliera, serale, extra- scolastica ed extra-universitaria, attraverso l’insegnamento a distanza, o in qualsiasi altro sistema che preveda e combini le modalità sopra citate”.

Questi compiti possono essere svolti da istituzioni scolastiche pubbliche e private rivolte agli adulti, centri per l’educazione permanente, centri di formazione e tirocinio e altre istituzioni gestite da associazioni, fondazioni e strutture universitarie in grado di fornire educazione extra-scolastica agli adulti.

Slide 3 - Quadro legislativo

“Strategia di sviluppo dell’educazione permanente sino al 2010” - documento adottato dal Governo polacco nell’anno 2003.

Tale strategia individua 6 aree prioritarie d’intervento per lo sviluppo dell’educazione permanente e prevede la possibilità di un supporto finanziario alla strategia intrapresa.

Slide 4 - Aree prioritarie d’intervento per lo sviluppo dell’educazione permanente previste dalla Strategia:

Priorità 1: Incrementare l’accesso all’educazione permanente Priorità 2: Migliorare la qualità dell’educazione permanente Priorità 3: Cooperazione e partenariato

Priorità 4: Incrementare gli investimenti nell’ambito delle risorse umane

Priorità 5: Creazione di risorse informative sull’educazione permanente e sviluppo di servizi di consulenza Priorità 6: Riconoscimento del ruolo e dell’importanza dell’educazione permanente

Slide 5 - Introduzione

“(…) Fino ad oggi l’educazione formale ha prevalso sulla pratica didattica - nel sistema d’istruzione dalla scuola dell’infanzia all’università. L’evoluzione del mercato del lavoro, le nuove tecnologie, le nuove professioni e specializzazioni hanno sollevato la questione dell’educazione non-formale. Tuttavia, l’importanza dell’educazione informale - risultante dalle ordinarie e quotidiane attività degli individui, l’impatto dell’ambiente e degli onnipresenti mass media - continua ad essere sottovalutata.”

“(…) L’educazione permanente è un fattore di base determinante per la crescita economica, in particolar modo nelle attuali condizioni dell’economia globale. Pertanto l’obiettivo principale della STRATEGIA consiste nel definire le direttive di sviluppo della formazione continua nel contesto inerente al concetto di educazione permanente (LifeLong Learning) e nella creazione di una società basata sulla conoscenza.”

“(…) la Strategia prevede inoltre dei compiti per l’amministrazione governativa centrale e locale, per istituzioni didattiche e scientifiche e per i partner sociali quali organizzazioni di lavoratori, governi di autocontrollo economico e professionale, sindacati, fondazioni, associazioni e altre organizzazioni non governative. L’implementazione di tali mansioni renderà possibile l’attuazione della dimensione europea dell’educazione permanente nella realtà polacca, in una prospettiva di breve e lungo termine.”

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Slide 6 - Condizioni per lo sviluppo dell’educazione permanente in Polonia (…) Processi demografici

“Sino a tempi recenti la Polonia era un Paese europeo con uno dei più alti tassi di natalità. Nel corso dell’ultimo decennio, tuttavia, tale tasso ha subito una costante e graduale flessione fino a raggiungere nel 2001 il livello dello 0.5 per 1000 abitanti. (…) Attualmente, a ogni 100 persone in età lavorativa corrispondono 62 individui in età non-occupazionale, e fra questi 24 di fascia post-lavorativa/pensionistica e 38 di età inferiore ai 17 anni.

(…) I mutamenti demografici eserciteranno una forte pressione sul mercato del lavoro e, di conseguenza, condizioneranno le variazioni nella domanda e forniranno la base per servizi didattico-formativi orientati al continuo progresso formativo e al miglioramento delle qualificazioni e della riconversione professionale degli adulti.”

“(…) Negli anni 1999-2001 si è registrato il più significativo incremento della disoccupazione nella fascia d’età compresa fra i 45 e i 54 anni.

(…) Gli individui di età relativamente avanzata possiedono minori capacità di adattamento alle esigenze del mercato del lavoro. Le persone in possesso di un basso titolo di studio sono quelli che maggiormente subiscono la minaccia della disoccupazione. La maggior parte dei disoccupati possiede infatti un grado d’istruzione primaria o professionale di base (e gli stessi rappresentano il 70% circa del totale dei disoccupati).”

I dati esposti rivelano come l’istruzione possa rappresentare una difesa dal rischio di esclusione dal mercato del lavoro. Ciò implica inoltre la necessità di intraprendere, oltre a misure volte al reinserimento professionale di inoccupati e disoccupati, azioni di lungo termine che favoriscano il miglioramento del livello formativo della nostra società.

Slide 7 - Condizioni per lo sviluppo dell’educazione permanente in Polonia

“(…) Oltre alle sopraindicate condizioni relative alla Strategia, tra i fattori che hanno avuto un’incidenza nella definizione delle priorità vanno annoverati:

- progresso scientifico e tecnologico e mutamenti sostanziali nell’ambiente di lavoro;

- integrazione e globalizzazione, espansione degli orizzonti della cultura umana, creazione di ulteriori opportunità di scelta e crescita individuale e allo stesso tempo considerazione del rischio, dell’incertezza, dell’incapacità di affrontare i mutamenti, il senso di perdita e di emarginazione di singoli individui e interi gruppi sociali;

- maggiori aspirazioni sociali relative ad istruzione e formazione, testimoniate da una maggiore partecipazione scolastica giovanile sino al conseguimento di un titolo di studio d’istruzione secondaria, da una crescita stratificata nel numero degli studenti e delle istituzioni di istruzione superiore non pubblica nel corso dell’ultimo decennio.

Slide 8 - Priorità 1: Incrementare l’accesso all’educazione permanente

Un sistema di educazione permanente efficiente consente ad ogni cittadino di soddisfare le proprie aspirazioni ed esigenze formative in condizioni che siano ottimali - a prescindere dall’età, dal sesso, dalle condizioni familiari, dal grado di disabilità/inabilità, dal luogo di residenza, dallo stato sociale e civile, dal grado d’istruzione e dalla nazionalità - per il medesimo.

Da qui la necessità di costruire un sistema di accesso ai vari livelli, forme e metodi di acquisizione di conoscenza e di sviluppo di capacità professionali che sia di facile fruibilità per tutti. Tale sistema deve essere caratterizzato da: vastità, diversità, permeabilità, comparabilità, trasparenza e riconoscimento di titoli e qualifiche.

In tale contesto vanno annoverati quali elementi significativi:

- miglioramento dell’accesso all’informazione relativa a istruzione e formazione;

- garanzia di diversità dei programmi formativi offerti;

- rimozione dell’accesso delle barriere sociali e psicologiche nell’accesso all’istruzione;

- creazione di meccanismi che assicurino permeabilità fra i vari percorsi formativi;

- creazione di condizioni per lo sviluppo di nuove forme di educazione con riferimento alle tecnologie informatiche (didattica a distanza, incluso l’e-learning);

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- creazione di condizioni che incoraggino il miglioramento delle qualifiche professionali dei lavoratori dei diversi settori dell’economia nazionale;

- ottimizzazione della rete delle istituzioni che svolgono attività formative allo scopo di ottenere accesso più facile, conveniente e diretto ai servizi formativi attraverso il coinvolgimento di centri, organizzazioni e associazioni connesse con il tessuto sociale (a discrezione delle autorità locali e regionali);

- monitoraggio dei cambiamenti nell’accesso e della varietà dell’offerta formativa relativa all’educazione permanente.

Slide 9 - Priorità 2: Migliorare la qualità dell’educazione permanente

Un elemento importante della trasformazione in atto in Polonia consiste nell’assicurare la qualità dei beni prodotti e dei servizi offerti, condizione fondamentale per affrontare la competizione su dimensione europea e globale.

Le stesse condizioni valgono nell’ambito dell’istruzione, ambito nel quale lo studente è destinatario principale, uditore che si aspetta di ricevere servizi di alta qualità. Chi eroga servizi formativi dovrebbe tenere in considerazione e soddisfare le aspettative e le esigenze di quest’ultimo.

In tale contesto vanno annoverati quali elementi significativi:

- miglioramento della competenza del corpo insegnante, anche per implementare il concetto e la pratica dell’educazione permanente;

- aggiornamento sistematico dei contenuti formativi e loro adattamento alle esigenze socio- economiche e alle aspettative dei singoli;

- divulgazione della tecnologia informatica e della cultura tecnologica, della preparazione linguistica, della formazione di competenze e abilità di base, di attitudini imprenditoriali e principi di convivenza e condivisione sociale, anche fra gli adulti;

- introduzione di metodi di insegnamento e apprendimento innovativi, attraverso l’ausilio delle moderne tecnologie informatiche e multimediali;

- adozione di strumenti didattici che accrescano l’efficienza dei criteri d’insegnamento/apprendimento e che stimolino la crescita d’interesse da parte degli studenti;

- sviluppo di sistemi di valutazione, approvazione e riconoscimento di qualifiche e titoli acquisiti nel corso dell’apprendimento scolastico, non scolastico e informale, includendo fa questi la preparazione autodidatta e l’esperienza acquisita tramite la pratica professionale;

- individuazione di standard qualificativi professionali come elementi che garantiscano la qualità del sistema di educazione permanente;

- introduzione di standard formativi (curriculum, base materiale, staff) risultanti dai sopramenzionati standard qualificativi professionali;

- creazione di un sistema di accredito di quegli istituti che forniscono educazione permanente in modalità extra-scolastiche e non formali, sulla base di un’adesione volontaria da parte dei medesimi istituti;

- rafforzamento dell’efficacia della supervisione pedagogica degli istituti che forniscono educazione permanente;

- ricerca scientifica volta a migliorare la qualità dell’educazione permanente.

Slide 10 - Priorità 3: Cooperazione e partenariato

Non si potranno risolvere i problemi legati all’ambito dell’educazione permanente in assenza di cooperazione e partenariato, né senza il coordinamento delle attività volte all’implementazione dei processi e delle pratiche del cosiddetto LifeLong Learning. L’educazione permanente rappresenta una PRIORITA’ nazionale, dal momento che i problemi inerenti a questo ambito sono difficoltà comuni e i risultati ottenuti costituiscono un valore collettivo. Per tale motivazione, tutte le entità coinvolte, e nella fattispecie le amministrazioni governative locali e centrali, gli istituti formativi e scientifici e i partner sociali, dovrebbero concorrere alla elaborazione di soluzioni e alla produzione di strumenti, a prescindere dalla loro rispettiva sfera d’influenza (nazionale, regionale o locale). Ciò costituisce allo stesso tempo un’opportunità per mantenere la comunicazione sociale ai vari livelli attraverso l’istruzione e un’occasione di rafforzamento democratico.

Risulta particolarmente importante il coinvolgimento nell’educazione permanente dei datori di lavoro, che sempre più spesso considerano l’efficienza e la competitività delle loro aziende quali fattori condizionati dalle conoscenze e dalle capacità dei propri dipendenti.

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In tale contesto vanno annoverati quali elementi significativi:

- maggiore coinvolgimento dello Stato, delle autorità locali, delle organizzazioni dei lavoratori e di altri partner sociali per il perseguimento di una comune politica di pianificazione, organizzazione e finanziamento delle attività connesse all’educazione permanente;

- maggiore partecipazione delle autorità locali nella realizzazione di mutamenti nel mercato del lavoro e nell’adattamento degli obiettivi formativi alle necessità locali;

- coinvolgimento di circoli didattici e scientifici nei processi di educazione permanente, ponendo particolare enfasi sui metodi di apprendimento a distanza e sulla cooperazione con istituti didattici e scientifici dei paesi dell’Unione Europea e di altri paesi (accordi internazionali).

Slide 11 - Priorità 4: Incrementare gli investimenti nell’ambito delle risorse umane

L’attuale misura d’investimento nelle risorse umane può essere considerata insufficiente per soddisfare le richieste del mercato del lavoro. La condizione del mercato del lavoro, caratterizzata da un alto grado di disoccupazione/inoccupazione, spinge un numero sempre maggiore di individui verso l’acquisizione di qualifiche professionali nuove e maggiormente “spendibili”. L’odierno meccanismo di finanziamento delle risorse umane risulta ancora inadeguato alle esigenze e alle aspettative sociali. Una barriera all’avanzamento dell’istruzione è spesso rappresentato proprio dalle limitate possibilità economiche degli individui e delle aziende.

In tale contesto vanno annoverati quali elementi significativi:

- creazione di un sistema di incoraggiamento e incentivazione che favorisca l’adesione ai processi di educazione permanente, soprattutto da parte dei residenti nelle aree rurali, nelle regioni dove si registra un alto tasso di disoccupazione/inoccupazione e da parte dei soggetti a rischio di esclusione sociale;

- creazione di schemi legislativi e organizzativi efficaci, che favoriscano una maggiore partecipazione da parte dei datori di lavoro nella formazione continua dei propri dipendenti;

- miglioramento nella gestione del sistema di educazione permanente, attraverso l’ottimizzazione degli investimenti sul capitale umano;

- proseguimento di quei programmi già in atto (quali il “First Job” Program) che attraverso sistemi di informazione e training favoriscono l’impiego e l’autoimpiego;

- sviluppo della ricerca relativa all’efficienza degli investimenti sulle risorse umane.

Slide 12 - Priorità 5: Creazione di risorse informative sull’educazione permanente e sviluppo di servizi di consulenza

Un ruolo determinante nella scelta di una professione, nel facilitare l’accesso all’istruzione e nel motivare potenziali candidati per i processi di educazione permanente è quello esercitato da: informazione, consulenza e orientamento.

La pianificazione del percorso formativo e della carriera professionale - nel rispetto delle fasi di crescita e consapevolezza individuali - dovrebbe essere supportata dalle scuole, dagli istituti formativi e dai centri di informazione e orientamento professionale, entità queste che dovrebbero erogare servizi di: individuazione delle predisposizioni individuali, delineazione dei possibili percorsi formativi, informazioni sulle professioni e sulle richieste qualificative e sulle possibilità di ulteriore formazione e riqualificazione professionale, informazione sulle condizioni e previsioni dei mutamenti relativi al mercato del lavoro, consulenza per imprese e istituti impegnati nella ricerca d in un’adeguata offerta formativa.

La cooperazione fra i centri di orientamento e consulenza professionale (scuole, centri psico-pedagocici, uffici di collocamento, agenzie per l’impiego, circoli di scambio di esperienze professionali, associazioni di categoria, etc.) dovrebbe facilitare l’accesso ad un tipo d’informazione attendibile sulle possibilità offerte dall’educazione permanente per la pianificazione di un percorso professionale.

In tale contesto vanno annoverati quali elementi significativi:

- garanzia di servizi di orientamento formativo-professionale collettivi e costantemente disponibili, rivolti a una larga fascia d’utenza di differente generazione anagrafica e lavorativa, volti al soddisfacimento delle esigenze e delle richieste dei fruitori, e allo stesso tempo all’accrescimento della loro motivazione, fornendo agli stessi informazioni appropriate e previsioni relative al mercato del lavoro, alla domanda professionale e infine agevolandone i processi decisionali;

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- creazione di banche dati sull’educazione permanente (reti informative sulle istituzioni e sugli scopi delle attività condotte dalle medesime, informazioni sulle opportunità occupazionali) generalmente accessibili, anche attraverso il ricorso a statistiche pubbliche;

- rafforzamento delle connessioni fra i sistemi di consulenza e orientamento professionale, condotte all’interno del sistema scolastico e dei servizi per l’impiego;

- sviluppo di consulenza e orientamento professionale negli istituti scolastici, di educazione permanente e nei centri per l’impiego;

- creazione delle condizioni per la cooperazione fra istituzioni pubbliche e private nell’ambito dell’orientamento professionale e per lo scambio di informazioni e materiali entro reti di partenariato nazionali ed europee;

- delineazione e divulgazione di previsioni relative al mercato del lavoro e alla domanda professionale.

Slide 13 - Priorità 6: Riconoscimento del ruolo e dell’importanza dell’educazione permanente

Sviluppare attitudini che incoraggino l’educazione permanente richiede lo svolgimento di attività regolari a partire dai primi stadi dei percorsi formativi. La scuola dovrebbe promuovere negli studenti la consapevolezza che la conoscenza e le capacità acquisite attraverso l’istruzione formale (entro il sistema scolastico) costituiscono solo le basi di un processo di apprendimento costante e permanente. La scuola non è infatti l’unico luogo deputato all’apprendimento e sta già divenendo un’istituzione impegnata nell’insegnamento delle modalità di apprendimento. Questa tendenza continuerà a svilupparsi, dal momento che la stessa si configura come un obiettivo strategico per rendere gli individui consapevoli del ruolo e dell’importanza dell’educazione permanente - da una prospettiva sia individuale sia sociale, collettiva. Lo sviluppo di una cultura dell’educazione, basata sull’etica e sulla conoscenza generale, contribuirà a valorizzare la motivazione per l’apprendimento, incoraggerà la formazione delle personalità e di attitudini civiche attive e la coesione sociale.

In tale contesto vanno annoverati quali elementi significativi:

- promozione del valore dell’apprendimento, in tutti gli aspetti e a tutti i livelli formativi;

- adozione di misure di informazione e promozione che illustrino i benefici collettivi e personali dell’educazione permanente, con riferimento alle parallele e ulteriori opportunità occupazionali offerte dal mercato del lavoro su scala locale, regionale, nazionale ed europea;

- promozione e divulgazione degli esempi di “buone prassi” realizzate in Polonia ed Europa;

- coinvolgimento dei media nella “popolarizzazione” del concetto di educazione permanente;

- promozione del ruolo della consulenza e dell’orientamento nella scelta di un idoneo percorso formativo e professionale;

- coinvolgimento di autorità locali, scuole, istituti di istruzione superiore, datori di lavoro, servizi per l’impiego, organizzazioni non governative e altri partner sociali nella promozione dei programmi di educazione permanente;

- monitoraggio dell’implementazione della strategia relativa allo sviluppo dell’educazione permanente.

Slide 14

Scuole per adulti (sistema d’istruzione FORMALE)

numero di scuole per adulti (formazione generale e professionale): 3.700 circa numero di studenti che frequentano scuole per adulti: 380.000 circa

Forme di insegnamento/apprendimento extra-scolastico organizzate in:

124 Centri per l’Educazione Permanente (CKUs) 44 Centri Agricoli (RCKs)

125 Centri di Formazione Pratica (CKPs)

25 Centri di Formazione Professionale (Organizzazione dei Centri di Formazione Professionale) 6 Società Universitarie Popolari articolate in più di 20 Facoltà

90 Università della Terza Età (in rapido aumento)

Numerose organizzazioni e associazioni sociali, culturali, religiose e penitenziarie, agenzie e uffici per l’impiego, organizzazioni dei datori di lavoro e non governative, etc.

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Slide 15 - Grundtivg: Educazione rivolta ad adulti e altri percorsi formativi Obiettivi:

• miglioramento della qualità dell’educazione degli adulti;

• supporto a modalità alternative di acquisizione di conoscenza e competenze;

• promozione e implementazione del LifeLong Learning;

• promozione dell’e-learning nell’ambito dell’educazione degli adulti.

Implementazione dell’Azione Grundtvig in Polonia

Slide 16 - Grafico

Grafico su: Azione Grundtivg 1 e 4 e progetti realizzati in Polonia (2000-2006) Analisi comparativa degli obiettivi prefissati ed effettivamente conseguiti

Slide 17 - Esiti dell’implementazione del Grundtvig 1 e Grundtvig 4 in Polonia - dati generali

Perché vale la pena partecipare all’implementazione dei Progetti di Cooperazione Internazionale relativi al Programma Grundtvig?

Opinioni dei beneficiari:

• perché offrono la possibilità di conoscere i nuovi metodi d’insegnamento rivolti agli adulti;

• per l’importanza dell’esperienza acquisita attraverso la cooperazione internazionale e per la soddisfazione derivante dal compimento di innovative attività di formazione rivolte agli adulti;

• per la possibilità di estendere e modernizzare il proprio background didattico e di ottenere supporto finanziario per l’acquisto di strumenti aggiornati da utilizzare nell’e-learning rivolto agli adulti;

• per l’impatto e il contributo della cooperazione internazionale nella lotta alla discriminazione e nella promozione della tolleranza verso le culture, le formae mentis e le consuetudini professionali straniere.

Slide 18 - Grafico

Grafico su: Partnership di apprendimento Grundtvig 2 in Polonia (2001-2006)

Slide 19 - Grundtvig 2 in Polonia

I resoconti forniti dai beneficiari del progetto mostrano come gli effetti delle partnership di apprendimento più frequentemente menzionati siano:

con riferimento all’organizzazione

• sviluppo di utili relazioni professionali con organizzazioni di e in altri paesi;

• opportunità di apprendimento reciproco sull’esempio delle buone prassi;

• conferimento di prestigio all’organizzazione o all’istituto partecipante.

con riferimento ai discenti

• maggiori motivazione e entusiasmo verso i processi di apprendimento;

• buone opportunità di miglioramento della qualità della vita;

• migliore comprensione delle altre culture, compiacimento nel rilevare similarità, maggiore tolleranza verso le differenze.

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con riferimento ai docenti

• contributo allo sviluppo di nuove competenze e capacità;

• ispirazione per modelli e approcci didattici innovativi.

Slide 20

La visione senza l’azione è un semplice vaneggiamento La visione senza l’azione è mera attività

Visone con azione - tu puoi cambiare il mondo Joel Barker

Settimana Grundtvig in Polonia

Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta a disabili, detenuti e anziani

Slide 21 - Settimana Grundtvig in Polonia

La Settimana Grundtvig in Polonia è stata inaugurata dalla conferenza “Educazione degli adulti. Il programma Grundtvig come promotore del concetto di LifeLong Learning”, organizzata dall’Agenzia Nazionale Socrates Polonia in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e dello Sport Nazionali.

Hanno preso parte alla prima parte del meeting relatori quali Alan Smith, in rappresentanza della Commissione Europea, e Janos Sz. Tóth, presidente dell’EAEA (Associazione Europea per l’Educazione degli Adulti). La seconda parte della conferenza è stata dedicata alla presentazione di progetti inerenti al programma Grundtvig in fase di realizzazione in Polonia. Si è svolta inoltre un’illustrazione dei risultati e dei prodotti dei medesimi progetti.

Slide 22 - Settimana Grundtvig in Polonia

Più di 30 istituzioni operanti nell’ambito dell’educazione degli adulti hanno contribuito alla realizzazione e allo svolgimento della Settimana Grundtvig in Polonia: centri di educazione permanente, associazioni culturali, istituti formativi e scolastici, etc.

Le stesse hanno organizzato seminari, conferenze e incontri informativi.

Le istituzioni beneficiarie del Grundtvig si sono mostrate entusiaste di condividere fra loro i risultati dei progetti e continuano a svolgere attività di cooperazione internazionale con vecchi e nuovi partner europei.

Slide 23-27

Testimonianze fotografiche della Settimana Grundtvig in Polonia

Slide 28 - Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta ai disabili

Il senso della vita di una persona disabile (o diversamente abile) non è differente dal senso della vita di un

“altro” individuo. Esso dipende dagli sforzi e dalle azioni che i singoli intraprendono e affrontano. Ma…una persona disabile deve affrontare sforzi sicuramente maggiori.

Sempre più spesso, siamo consapevoli dell’imperativo morale legato al supporto che dobbiamo alle persone diversamente abili affinché le stesse possano compiere e appagare il proprio senso della vita.

La permanenza di questo aspetto filantropico e umanitario nel Programma Socrates/Grundtvig e nelle attività ad esso connesse dimostra e ribadisce chiaramente che le prassi formative europee tengono in considerazione tale imperativo morale, al fine di rispettare la dignità umana e migliorare la qualità della vita di tutti.

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Slide 29 - Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta ai disabili

In Polonia, il numero delle persone diversamente abili ha raggiunto la soglia dei 5 milioni di persone (corrispondenti al 14% circa della popolazione complessiva). Un dato ancora più allarmante riguarda l’incremento della popolazione disabile nella fascia di età che comprende individui di età inferiore ai 15 anni (circa 135.000 individui).

La situazione delle persone diversamente abili dipende dalle loro condizioni familiari e individuali e dal contesto/paese in cui vivono. A prescindere da tali fattori, tuttavia, la situazione dei disabili presenta degli elementi comuni su dimensione mondiale - basso livello di scolarizzazione, retribuzioni insufficienti, conseguente e maggiore rischio di povertà.

Conferenza internazionale sulle metodologie d’insegnamento ad adulti con disabilità sensoriali (2004), organizzata dai Beneficiari Grundtvig

Slide 30 - Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta ai disabili

Le denominazioni dei progetti Grundtvig realizzati in Polonia rivelano la varietà delle proposte nel contesto dell’Anno Europeo delle Persone Diversamente Abili.

Esempi:

• “Pratiche inclusive destinate a discenti diversamente abili”

• “Difesa degli individui diversamente abili”

• “Cultura, ambiente e individui diversamente abili”

• “Valutazione sulle esigenze formative degli adulti diversamente abili”

• “On-line Trainautism: Training su soggetti affetti da disturbi autistici - Progetti ODL (Open and Distance Learning) e ICT”

• “Scuole per i genitori - LifeLong Learning per la salute mentale”

Slide 31 - Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta ai detenuti

La partecipazione degli istituti penitenziari in attività di cooperazione internazionale non è facilmente attuabile. Il regime vigente all’interno dei penitenziari, di fatti, non sempre consente il coinvolgimento degli stessi in attività di cooperazione internazionale.

D’altro canto, questi istituti “ermetici” possono beneficiare dai contatti e dagli scambi reciproci e in questa prospettiva i progetti Grundtvig forniscono valide occasioni per tali scambi.

Inoltre, non vanno sottovalutati gli effetti di tali attività sui discenti partecipanti - i detenuti.

L’Agenzia Nazionale Socrates Polonia prevede il supporto agli istituti penitenziari (training, pubblicazioni, incontri informativi) allo scopo di migliorare la qualità e incrementare la quantità dei progetti Grundtvig 2 in Polonia.

Slide 32 - Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta ai detenuti Progetti Grundtvig 2 realizzati ad oggi presso istituti penitenziari in Polonia:

• MABEL – Approccio multi-disciplinare all’educazione e all’apprendimento di base rivolti agli adulti (coordinamento Gran Bretagna; partnership di Irlanda, Norvegia, Polonia e Belgio)

Il progetto, di durata triennale, ha previsto la pubblicazione, al termine di ogni annualità di realizzazione, della rivista “Open Doors” (“Porte Aperte”), tradotta in polacco e in una occasione stampata in 2.000 copie (versione in lingua polacca e inglese) e distribuita all’interno di tutti gli istituti penitenziari della Polonia.

• Roots (coordinamento Polonia; partnership di Estonia e Lituania)

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Progetti presentati in data 1 marzo 2006, attualmente al vaglio della commissione competente (siamo fiduciosi nella loro approvazione):

• Visiting in Prison - V.I.P. Project (coordinamento Gran Bretagna; partnership di Danimarca, Finlandia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna)

• SONART (coordinamento Polonia; partnership di Estonia e Lituania)

• Making Spaces for Change (coordinamento Spagna; partnership Austria, Germania e Gran Bretagna)

Slide 33 - Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta agli anziani I progetti Grundtivg 2 si sono rivelati appropriati per le Università della Terza Età:

- esse non possiedono di norma esperienza di cooperazione internazionale, possono incontrare difficoltà in merito al finanziamento dei progetti Grundtvig centralizzati

ma, d’altro canto

- gli anziani hanno generalmente molto tempo a loro disposizione e possono pertanto prendere parte attivamente a tali progetti

e inoltre

- le Università della Terza Età manifestano la volontà di scambiare metodi e approcci didattici con istituzioni straniere e di comparare similarità e differenze nella cultura e nello stile di vita degli anziani di atri paesi.

Slide 34

Testimonianza fotografica

Slide 35 - Patrocinio Grundtvig all’educazione non formale rivolta agli anziani

In Polonia il numero e la qualità dei progetti Grundtvig 2 realizzati dalle Università della Terza Età stanno incrementando di anno in anno.

Esempi:

• Recalling Past Memories - The Life Stories of Senior Students (coordinamento Gran Bretagna;

partnership di Ungheria, Polonia, Estonia, Svezia)

• Open Doors for Europe - ODE (coordinamento Germania; partnership Malta, Polonia, Spagna)

• Fit for Active Citizenship (coordinamento Germania; partnership Repubblica Ceca, Romania, Polonia)

• Aesthetic and Artistic Activity for Silver Age, AAASA (coordinamento Lituania; partnership Cipro, Turchia, Polonia)

• As you like it! (coordinamento Polonia; partnership Spagna, Cipro, Lettonia)

• www-golden-age (coordinamento Germania; partnership Polonia, Gran Bretagna, Finlandia, Lituania)

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• Let’s go for it! Learning English to start going forward into interEuropean travel (coordinamento BeV; partnership Cipro, Repubblica, Ceca, Finlandia, Germania, Polonia, Spagna)

Slide 36 - Riflessioni e commenti dei discenti sulla loro partecipazione ai progetti Grundtvig 2

“Grazie al progetto ho compreso il valore inestimabile che la tecnologia informatica e Internet hanno nelle nostre vite. A un anno dall’avvio del progetto, ho acquistato il mio computer, installato una connessione ad Internet e adesso mi sento realmente VICINO a mio nipote. Mi si è aperto un mondo nuovo e vasto e io stesso mi sono aperto a questa stimolante realtà.”

(considerazioni di uno studente di una Università della Terza Età)

Slide 37 - Riflessioni e commenti dei discenti sulla loro partecipazione ai progetti Grundtvig 2

“Mi sono sentito coinvolto da ciascuna delle famiglie-ospiti ad apprendere la loro arte tradizionale ed è stato incredibile vedere come persone appartenenti a culture profondamente diverse fra loro siano riuscite a comunicare attraverso la manualità, la danza, la musica. Mi sono sentito profondamente coinvolto.”

(considerazioni di un giovane britannico in occasione di una visita di partenariato nella campagna polacca e relativa a un progetto di scambio interculturale e intergenerazionale)

Slide 38 - Progetti Grundtvig 2: esempi di cooperazione fra Italia e Polonia Progetti coordinati da istituti italiani con la partecipazione di partner polacchi:

• EGA - Esperienze Europee ICT nell’orientamento professionale rivolto agli adulti (Associazione per la rete di orientamento professionale, Empoli)

• Art & Crafts (Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione degli adulti, Finale Ligure, Savona)

• Blended learning for Adults (Consorzio Formasud, Potenza)

• L.I.S.T.E.N. - Informazione permanente sugli studi relativi alla formazione e alle esigenze formative (Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali, Reggio Emilia)

Progetti coordinati da istituti polacchi con la partecipazione di partner italiani:

• Pro Spectatore (Istituto per il patrimonio artistico, culturale e naturale dell’Emilia Romagna, Bologna)

• VISION 21 - Volontariato e servizi sociali: azioni per contrastare l’esclusione sociale nel 21°

secolo (Lunaria, Roma)

• ITAL+, formazione rivolta a discenti adulti sul confronto di idee e problemi didattici europei (Ditta Consulente Metrics, Casalecchio, Bologna)

• Educazione per contrastare l’HIV e l’AIDS (Polo Europeo della Conoscenza, Verona)

• Music is culture - Imparare l’inglese attraverso i testi di canzoni non inglesi (Ascom Services s.r.l., Pistoia)

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Slide 39

La vita non si misura dal numero dei nostri respiri ma dai momenti che ci tolgono il respiro

George Carlin

Slide 40 - Contatti

Agenzia Nazionale Socrates Polonia - staff Grundtvig

Alina Respondek - Coordinatrice Grundtvig - alina.respondek@socrates.org.pl Dariusz Bieranowski - dariusz.bieranowski@socrates.org.pl

Karolina Milczarek - karolina.milczarek@socrates.org.pl

Fondazione per lo sviluppo del sistema d’istruzione Agenzia Nazionale Grundtvig

Ul. Mokotowska 43, 00-551 Varsavia - Polonia tel. 0048.22.6223712 - interni 304 e 334 fax 0048.22.6223710

www.socrates.org.pl

Slide 41

L’Agenzia Nazionale Socrates/Grundtvig Polonia è lieta di invitarvi a progetti di cooperazione.

traduzione a cura di Nadia Accolla

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