• Non ci sono risultati.

quindicinale di informazione fondato nel 1967 Anno LIV n. 7 Sabato 10 aprile la sua Fiera del Perdono che, fortemente ridimensionata

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "quindicinale di informazione fondato nel 1967 Anno LIV n. 7 Sabato 10 aprile la sua Fiera del Perdono che, fortemente ridimensionata"

Copied!
16
0
0

Testo completo

(1)

quindicinale di informazione fondato nel 1967 • Anno LIV • n. 7 • Sabato 10 aprile 2021 • 1.80

ilMelegnanese Con voi dal 1967

R

iprendendo la parte finale dell’omelia del prevosto don Mauro Colombo in oc- casione della liturgia di esposizione della Bolla, anche noi vogliamo citare le parole di Dante Alighieri quando, finalmente sollevato, sta per uscire dall’Inferno in compagnia di Vir- gilio: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, af- ferma nella Divina Commedia il sommo poe- ta, di cui proprio nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte. Oggi il nostro inferno è ovvia- mente rappresentato dal dramma del Covid, a causa del quale anche in questi giorni sono morti diversi melegnanesi: al momento in cui andiamo in stampa, sono 70 i decessi legati al- la pandemia dal 15 ottobre, quando è iniziata la seconda ondata del coronavirus.

Facciamo dunque nostro il messaggio di don Mauro quando, commentando proprio le pa- role di Dante Alighieri, si augura che “tra un anno, Dio volendo, ci possiamo ritrovare qui dopo aver definitivamente superato l'emer- genza Covid". Il riferimento è al periodo pa- squale e al Perdono, la festa per eccellenza della nostra città, che anche quest’anno è sta- ta fortemente ridimensionata a causa della pandemia. La grande speranza è rappresen- tata dalla campagna vaccinale di massa che, dopo le tante incertezze di questi mesi, adesso dovrebbe finalmente partire spedita coinvol- gendo le diverse fasce d’età. Forza e coraggio dunque, cari lettori, anche noi rivedremo le stelle dopo una notte tanto buia.

editoriale

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Stefano Cornalba direttore

iM

Viabilità

Via Emilia Autovelox

in arrivo?

pagina 4

Attualità

Pompieri Benefattori in campo

pagina 6

Storia

Farmacia Balocco Tre generazioni di storia

pagina 13

A causa dell’emergenza, è stata fortemente ridimensionata la Fiera Ma in basilica si è svolta la liturgia della Bolla

pagine 2 e 3

Bolla più forte del Covid:

“Torneremo a fare festa”

La storia

La mia Fiera tra ricordi

e nostalgia

pagina 3

Scuola

La laurea al tempo

del Covid

pagina 9

Il ricordo

Giorgio Miracoli Una vita da

Meregnanin

pagina 4

I

l nostro Ennio Caselli raccon- ta la sua Fiera del Perdono che, fortemente ridimensio- nata per il secondo anno conse- cutivo a causa dell’emergenza legata al Covid, l’ha visto per un trentennio nel ruolo di protago- nista

I

n tempi di pandemia, lock- down e tanta sofferenza, ci sono anche le notizie cariche di speranza, che hanno visto le lauree conquistate dai giovani della città, a cui va un grande "in bocca al lupo" per un futuro ric- co di soddisfazioni

N

el momento in cui andiamo in stampa, apprendiamo la morte a 84 anni del geome- tra Giorgio Miracoli, tra i personag- gi più popolari della nostra Mele- gnano, dove è nato e ha sempre vissuto con la famiglia nello storico cortile in via Dezza

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Lodi per la restituzione al mittente previo pagamento reso.

Rinnovo Abbonamenti

Abbonamento ordinario 35,00 Sostenitore 50,00

NUOVO IBAN:

IT25B0844133380000000047582 per informazioni

abbonati @ilmelegnanese.it

(2)

In primo piano

ilMelegnanese Melegnanese

@ commenta su ilmelegnanese.it

il

Franco Marignano

“N

ell’anno de- dicatogli per i 700 anni dalla morte, termino ci- tando un passo di Dante nella Divina Commedia quando, lasciando l’In-

ferno con Virgilio, di- chiara finalmente solle- vato: "E quindi uscim- mo a riveder le stelle".

Vorrei che queste parole fossero una profezia perché tra un anno, Dio volendo, ci possiamo ri- trovare qui dopo aver superato l'emergenza

Covid". Il prevosto della comunità pastorale

"Dio Padre del Perdo- no" don Mauro Colom- bo ha concluso così l’omelia della liturgia di esposizione della Bolla che, proprio come l’an- no scorso, ha rappre- sentato l’unico evento

“Il Perdono rende unica Melegnano”

Nell’immagine don Colombo consegna il pane verde del Perdono al sindaco Bertoli

della 458esima edizione della festa per eccellen- za della città.

Numerosi fedeli Oltre al sindaco Rodolfo Bertoli con le autorità civili e militari, alla cele- brazione religiosa han- no partecipato numero- si fedeli che, ovviamen- te nel rispetto delle nor- me anti-Covid, hanno raggiunto la basilica di San Giovanni, dove alle 11.45 in punto ha fatto il suo ingresso solenne la celebre Bolla del Perdo- no da cui tutto ebbe ini- zio nel lontano 1563.

"Dopo un anno di pan- demia e nel pieno della terza ondata, oggi tocca a noi vivere questo Per- dono, il primo pensiero va a quanti hanno perso la vita in un periodo tanto tragico - ha affer- mato il prevosto don Mauro durante l’omelia

Durante la liturgia della Bolla, il prevosto don Colombo invita ad una sempre maggiore collaborazione

Ci sono madri e padri che hanno preso sul serio la responsabilità ge- nitoriale. Le parole che seguono, scritte sui social da una mamma, suonano come un grido d’interces- sione lanciato agli adulti.

“… Avere a che fare con gli adole- scenti, soprattutto se vicini alla mag- giore età, in questo periodo non è semplice, e noi genitori non siamo sostenuti dagli adulti. Per un anno è stato dato ai ragazzi il messaggio che a loro il virus non fa nulla, ma che si devono sacrificare per gli anziani.

Hanno rinunciato alla scuola, alle attività, agli amici, vedendo che gli adulti se ne fregavano bellamente.

Mi dici come faccio, da genitore, a far comprendere a mio figlio perché?

Un grido d’intercessione

Sogni di Massa

Io non sono una mamma chioccia, Paolo rispetta le regole che io e suo padre gli ripetiamo costantemente, però capisco bene la sua frustrazione davanti a tante incongruenze. E ti di- rò, a questo punto anch’io sono fru- strata. Venerdì scorso sono passata davanti ad un bar, anche lì anziani e adulti senza mascherine, vicini, a be- re e ridere, e i miei figli sbattuti con un preavviso di 18 ore di nuovo chiu- si nella loro camera a fare la didattica a distanza (e penso ai ragazzi meno Alessandro Massasogni

fortunati che non hanno ciascuno una camera e un pc). In una mente semplice e in maturazione il rischio che passi il messaggio che è più im- portante farsi una risata con gli amici davanti a un bar piuttosto che rispet- tare le regole, è molto alto”.

Intercedere, etimologicamente, vuol dire fare un passo in modo da met- tersi nel mezzo di una situazione.

Leggo nelle parole di questa madre una richiesta agli adulti di porsi co- scientemente nel mezzo della situa- zione che stiamo vivendo e dare una mano ai genitori nella fatica dell’edu- care.

“I giovani non hanno bisogno di ser- moni, ma di esempi di onestà, di coe- renza e di altruismo” (Sandro Pertini).

della liturgia concele- brata con i sacerdoti e i diaconi della città -. An- che noi ci sentiamo smarriti, ma non siamo in alcun modo abban- donati da Dio, che dob- biamo pregare sicuri che ci aiuterà in un mo- mento tanto comples- so". Un po’ come Lucia nel romanzo manzonia- no "I Promessi Sposi", di cui il prevosto di Me- legnano ha narrato

l’episodio in cui, reclusa nelle mani dell’Innomi- nato, è disperata, demo- ralizzata e rassegnata.

Viva partecipazione

"Invece di abbandonar- si alla tentazione, Lucia si affida alla bontà del Signore Gesù, proprio come dobbiamo fare noi in questi giorni tan- to drammatici - ha con- tinuato don Mauro -:

tutto questo mettendo concretamente in prati- ca proprio quel perdo- no che caratterizza da sempre la nostra città.

Nasce da qui la necessi- tà di collaborare con an- cora maggior vigore per il bene dei più deboli e fragili: è proprio questa la grande forza del per- dono, che rende Mele- gnano una realtà tanto unica". Allietata dai canti del coro parroc- chiale, la celebrazione religiosa è quindi prose- guita in un’atmosfera di viva partecipazione e si è conclusa con la conse- gna da parte di don Mauro al sindaco Berto- li del pane verde del Perdono, attraverso il quale è rafforzata la fra- ternità e rinnovata la collaborazione tra la co- munità civile e quella ecclesiale. L’auspicio è che in tutta la città pos- sa regnare la concordia e la protezione divina su di noi, le nostre fami- glie, il lavoro, i deboli, i poveri, i malati e su co- loro che sono nell’om- bra della morte.

L’importanza della preghiera

Inserzione pubblicitaria

(3)

ilMelegnanese sabato 10 aprile 2021 • numero 7 3

In primo piano ilMelegnanese

[email protected]

Quando il fratello Agosto, che già vi- veva nel castello a Marignano, ven- ne designato erede di Gian Giaco- mo Medici, il Medeghino, Marchese del borgo di Marignano, dalla sua ricca dimora della casata degli Al- temps, la sorella Clara non riusciva proprio a rassegnarsi.

Era una Medici anche lei e suo ma- rito Wolfang un uomo ricco ed im- portante e quel titolo di Marchese di Marignano, che era stato ora pro- messo a suo fratello Agosto pensava fosse di diritto suo.

Certo era una donna ed il suo co- gnome ormai era quello del marito, ma nei suoi amati figli scorreva lo stesso sangue suo, il sangue che da- va vita anche ai suoi fratelli, il san- gue di Gian Giacomo, che di vite ne aveva vissute molte più di una ed era stato un pirata, un assassino, un condottiero ed alla fine Marchese di Marignano.

Era una donna, in un secolo in cui esserlo era un difetto più che una virtù ed aveva quindi trasferito nei

Intrighi e gelosie La vera storia del Perdono

La storia è uno spettacolo

Nell’immagine a lato Gian Giacomo Medici, Marchese di Marignano

suoi amati figli maschi tutti i suoi so- gni, le sue gioie, le sue aspirazioni, ma soprattutto voleva che da lei avessero quanto riteneva fosse di di- ritto suo, per essere una Medici.

Prima di quel giorno, prima cioè di ricevere quella terribile notizia, il ti- tolo di Marchese era infatti stato de- stinato all’altro fratello, Gian Angelo, che però era cardinale e non poteva quindi avere figli suoi…a meno che non fossero illegittimi, ovviamente.

Agosto, invece, nonostante fosse già Davide Bellesi

Tra tradizioni, aneddoti e sorrisi, il nostro Ennio Caselli racconta la sua festa del Perdono

Stefano Cornalba

“L

a mia Fiera tra ricordi, tradi- zioni e nostal- gia”. Per tanti anni presi- dente della Pro Loco Melegnano e del Comi- tato Organizzatore, il no- stro Ennio Caselli rac- conta così il suo Perdono che, fortemente ridi- mensionato per il secon- do anno consecutivo a causa dell’emergenza Covid, l’ha visto per un trentennio nel ruolo di grande protagonista.

Partiamo dall’inizio…

Devo ritornare alla mia giovinezza e fare dunque un salto indietro di oltre sessanta anni. Natural- mente era tutto diverso - non solo strade e piazze - anche la Fiera. Essendo prevalentemente agrico- la, alcune vie si trasfor- mavano in vere e proprie stalle con mucche e ca- valli in bella mostra. For- za e bellezza degli ani-

mali erano valutati fa- cendoli sfilare tra due ali di folla. Una volta scelto l’animale e concordato il prezzo, venditore e com- pratore suggellavano l’acquisto battendosi re- ciprocamente il palmo della mano destra per più volte: non era un gesto simbolico, ma una firma vera e propria. E poi le tantissime macchine agricole che, spesso e vo- lentieri, erano anche le ultime novità del settore.

Trattori con pneumatici enormi e macchinari in grado di eseguire auto- nomamente operazioni quasi incredibili per l’epoca. Ricordo anche le tante bancarelle di fini- menti per cavalli realiz- zati in cuoio e dal profu- mo inconfondibile.

Da bambino…

Grazie al cielo la tradizio- ne religiosa è rimasta la stessa, esposizione della bolla e cerimonia non hanno subito modifiche.

Tutto il resto è invece ra- dicalmente mutato:

quand’ero bambino visi- tavo la Fiera accompa- gnato da mio zio, al quale tenevo la mano. Più d’ogni altra cosa ero affa- scinato dai giganteschi cavalli da tiro con zampe e zoccoli enormi: senza rinunciare al giro mattu-

tino tra le bancarelle, nell’età dell’adolescenza frequentavo volentieri le giostre, a quel tempo si- stemate in piazza Matte- otti, dove passavo interi pomeriggi. Terminato il ciclo scolastico, iniziai a lavorare, ma facevo l’im- possibile per ottenere un giorno di ferie pur di non mancare all’appunta- mento del Giovedì Santo, anzi con il Perdono!

Qualche aneddoto…

Poco più che trentenne, entrai a far parte della Pro Loco Melegnano, che in quegli anni organizzava la Fiera: ebbi così modo di apprendere e capire tutti i retroscena dell’af- fascinante mondo del Perdono. Una macchina organizzativa complessa, che inizia a muoversi pa- recchi mesi prima della data del Giovedì Santo. A metà degli anni Novanta affiancai “per imparà el mesté” l’amico Sergio Scolari - allora segretario della Pro Loco - alla guida del corteo delle autorità in visita agli stand fieristi- ci. Quando ne presi il po- sto, misi subito in pratica uno dei suoi consigli: te- nere costantemente d’occhio l’orologio per non rischiare un ritardo alla cerimonia religiosa per l’esposizione della Bolla. In tanti anni, e non senza difficoltà, ho sem- pre rispettato l’impor- tante appuntamento.

“La mia Fiera tra ricordi e nostalgia”

Nell’immagine Ennio Caselli

sposato di figli an- cora non ne aveva ed è per questo che Clara si era convinta che dopo che Gian Giacomo fosse de- ceduto, alla morte anche di Gian Ange- lo il titolo di mar- chese sarebbe, di di- ritto, dovuto andare ai figli suoi: per que- sto la scelta di no- minare invece Ago- sto come legittimo erede cadde come un fulmine a ciel sereno in mezzo ai verdi boschi delle verdi Al- pi, dove dimorava nella reggia degli Altemps.

Decise quindi di far arrivare a Gian Giacomo una voce: che il loro tanto amato fratello Agosto desiderava avere subito quanto sarebbe stato di diritto suo soltanto alla sua morte e che, per questo, stava tramando per assassinarlo.

Prima parte (continua)

Ben presto mi fu affidato anche il delicato compito di organizzare la cerimo- nia civile con le relative premiazioni.

Il Perdonato…

Fu istituito dalla Pro Lo- co Melegnano nel 1995 quando ero già presiden- te da quattro anni. In brevissimo tempo il rico- noscimento ebbe un successo inaspettato, gli

organi di stampa lo cita- rono, e lo fanno tuttora, come il premio più im- portante della manife- stazione: il Tg3 Lombar- dia gli dedicò addirittura tre servizi nei suoi noti- ziari, ho avuto l’onore di seguirlo e presentarlo per

ventiquattro edizioni fi- no al 2018, anno in cui la- sciai la presidenza della Pro Loco. Di ricordi ce ne sono tanti, ne rammento uno in particolare.

Racconti…

Nel 2017 decidemmo di assegnare il premio al Nucleo Cinofilo Vigili del Fuoco Lombardia per l’impegno nei soccorsi dopo la tragedia di Rigo- piano in Abruzzo. Ci fu quindi comunicato che il riconoscimento sarebbe stato ritirato dal Direttore Generale dei Vigili del Fuoco e da tre Vigili del Fuoco dell’Unità Cinofila con i loro cani. Oltre alla consegna della tradizio- nale medaglia d’oro del Perdonato, ebbi modo di premiare anche i tre ami- ci pelosi, al collo dei quali misi una piccola meda- glia in argento. La pre- miazione fu naturalmen-

Grande tristezza

te accompagnata dai ca- lorosi applausi del folto pubblico in sala.

La città senza Fiera…

Per molti anni sono stato presidente del Comitato Permanente Fiera del Per- dono, conosco perfetta- mente l’ammirabile im- pegno dei suoi membri e come funziona la com- plessa macchina organiz- zativa. Proprio per questo ho provato una forte amarezza nel veder vani- ficato il lavoro di mesi e - con infinita tristezza - do- ver guardare vie e piazze deserte. Mai mi sarei aspettato una cosa simile, soprattutto per due edi- zioni consecutive. Sono certo che si farà tesoro di questa triste esperienza:

nel 2022 la 459esima edi- zione della Festa e Fiera del Perdono sarà, oltre che bellissima, sicura- mente straordinaria.

Inserzione pubblicitaria

(4)

In primo piano

ilMelegnanese

ilMelegnanese

@ commenta su ilmelegnanese.it

Comunale di

MELEGNANO

Dott. GIANBATTISTA MARONI

Via Rickenbach 3 Telefono 02.9834197

[email protected] www.avismelegnano.it

SCOPRI LA GIOIA DI

DONARE

Raccolta sangue presso sede Avis:

Venerdì 2 e 23 aprile

Per motivi organizzativi le date potrebbero subire modifiche

Il ricordo di Giorgio Miracoli

L’amico di una vita

Nell’immagine Giorgio Miracoli Antonio Maraschi

L’obiettivo di palazzo Broletto è di mettere in sicurezza la via Emilia

Elettra Capalbio

“D

opo le pole- miche delle ultime setti- mane, spunta l’ipotesi di un autovelox sulla via Emilia, il cui obiettivo sarebbe quello di garan- tire condizioni di assolu- ta sicurezza". In questi giorni a prospettare un’ipotesi di questo tipo è stato il sindaco Pd Ro- dolfo Bertoli, che ha pre- so posizione dopo l’or- mai quasi completata rivoluzione del tratto ur- bano della via Emilia che, oltre alla doppia corsia ciclabile, ha visto la realizzazione di una serie di dossi, il ristringi- mento della carreggiata stradale e l’istituzione del limite dei 30 chilo- metri orari. "In questi giorni abbiamo incari- cato la polizia locale di preparare la documen- tazione necessaria in

questi casi da presentare poi al prefetto di Milano - sono le sue parole -, che dovrà quindi valuta- re se sussistono tutte le condizioni per posare un autovelox lungo la via Emilia, il cui compito sa-

rebbe quello di assicura- re il rispetto del limite dei 30 chilometri orari e garantire così condizio- ni di assoluta sicurezza".

La corsia ciclabile Nelle ultime settimane proprio la doppia corsia ciclabile senza protezio- ni non ha mancato di scatenare un vibrante dibattito tra favorevoli e contrari. "Come ribadito a più riprese ancora in questi giorni - conclude il sindaco Bertoli -, lo

scopo finale della rivolu- zione del tratto urbano della via Emilia è quello di renderla una strada cittadina a tutti gli effetti, grazie alla quale sarà possibile ricucire le zone periferiche ai quartieri centrali della città". Reso possibile da uno stanzia- mento ad hoc in arrivo dalla Regione, l'inter- vento è costato comples- sivamente 120mila euro, nei quali è ricompresa anche la realizzazione di una corsia ciclabile ana- loga lungo la via Cerca Vecchia dietro il cimitero cittadino.

Polemiche infinite Nel frattempo sul caso della corsia ciclabile è intervenuto anche l’ex capogruppo consiliare di Forza Italia Simone Passerini, oggi coordina- tore del movimento civi- co vicino al centrodestra Melegnano Lab, che non ha risparmiato una serie

In arrivo un autovelox?

Nell’immagine a lato la corsia ciclabile lungo la via Emilia

di stoccate al sindaco Bertoli. “Refrattario ad ogni genere di scelta ra- gionata, il sindaco Ber- toli ha realizzato una ci- clabile accanto ad una strada a grande percor- renza, che, sebbene li- mitata nella circolazione di mezzi pesanti e con dissuasori per scorag- giare i furbetti della ve- locità, resta sempre as- solutamente pericolosa - attacca Passerini in una nota -: quella lingua rossa d’asfalto contrad- distinta da una bicicletta stilizzata in bianco, non potrà mai essere una ve- ra corsia ciclabile. Chiu- do con un appello rivol- to proprio al sindaco, al quale chiedo in modo chiaro di rivedere il pia- no della ciclabile sulla via Emilia perché la po- litica deve fare il bene della comunità”.

Caro Giorgio,

te ne sei andato improvvisamente lasciando angosciati e tristi la tua adorata Regina e la famiglia che hanno sempre rappresentato per te la cosa più importante della tua vita ed anche gli amici e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di cono- scerti ed apprezzarti.

Fedele e sincero

Per me sei stato l’amico più caro, fe- dele, sincero e generoso. Mi man- cheranno il tuo ottimismo, la vitali- tà, la simpatia e l’amicizia. Ora rimane solo il ricordo di tanti bei momenti passati insieme, le nume- rose vacanze in montagna, i viaggi ed anche le partite a carte con gli amici.

Persona speciale

Sei stato una persona speciale, non solo per me, perché tu hai rappre-

sentato una presenza significativa per Melegnano per la tua attività professio- nale e per le iniziative, l’intraprendenza e l’impegno in molti campi, dallo sport, alla cultura, alla solidarietà. Melegnano

ha perso purtroppo uno dei suoi più significativi cittadini. Ora ci ri- mane solo il ricordo pur nella tri- stezza e manifestare la più affettuo- sa vicinanza a Regina ed ai suoi cari.

Passerini all’attacco

Rivoluzione Mea Quali benefici?

A Melegnano il ser- vizio della raccolta rifiuti viene svolto da decenni dalla società Mea. Perso- nalmente posso af- fermare che il servi- zio svolto è ottimo.

Inoltre viene data ai cittadini di Mele- gnano la possibilità di utilizzare la piaz- zola ecologica ove

vengono recapitati i rifiuti ingombranti. Dalla stampa locale si apprende che l’Amministrazione Comunale intende cedere il servizio della raccolta rifiuti, il parco automezzi e l’area Mea (nella foto) a “Cem Ambiente Spa a totale capitale pubblico partecipata dalla Provincia di Monza e Brianza e da 67 comuni già oggi attiva sul territorio”.

Raccolta rifiuti

Non lo so se i cittadini di Melegnano ne avranno un beneficio. L’amministrazione Comunale ritie- ne che i costi si ridurrebbero a beneficio dei Me- legnanesi. Ma questo si può quantificare quando, e se, entrerà in servizio il nuovo gestore. La nuova società manterrà lo stesso servizio e le stesse mo- dalità, sia per la raccolta sia per usufruire della piazzola ecologica? Ovvero, migliorerà ulterior- mente il servizio?

Andrea Caliendo

La posta dei lettori

Inserzione pubblicitaria

(5)

5

ilMelegnanese

ilMelegnanese sabato 10 aprile 2021 • numero 7

Lettere - Opinioni

[email protected]

Il diritto di satira Il dovere del rispetto

Argomento dibattuto

Nell’immagine il monumento in terra egizia Angelo Fornara Associazione Nazionale

Combattenti e Reduci Sezione di Melegnano

Ancora un intervento e una riflessione su una pagina drammatica della nostra storia

dr Sergio R. Fogagnolo Presidente emerito della sezione Anpi di Melegnano

Gentile signor Gloder, ho letto con molta at- tenzione e partecipazio- ne la sua lettera pubbli- cata su il Melegnanese del 13 marzo scorso. Mi ha profondamente col- pito il pesante carico di dolore e di rimpianto per la sua terra e la sua società perdute. La 2GM ha lasciato dietro di sé una sterminata scia di morti e di sofferenze che, proprio per questo, non può né deve farci dimenticare il contesto storico in cui ciò avven- ne. Anch’io, nella mia storia famigliare, ne por- to un doloroso carico;

per questo, non sono in- sensibile alla straziante storia contenuta nella sua lettera. Ci sono, tut- tavia, dei particolari im- portantissimi che non vanno dimenticati: lei

ha ragione quando parla dell’iniquità del Trattato di Pace di Parigi del 10 febbraio 1947; ma essa riguarda non tanto il mancato riconoscimen- to del contributo, pur importantissimo, della Resistenza alla liberazio- ne dell’Italia dall’occu- pazione nazista, quanto il fatto che, sciagurata- mente, ci si dimentica troppo spesso che fu il fascismo a scatenare la 2GM, insieme alla Ger- mania nazista e al Giap- pone, retto da una mo- narchia totalitaria.

Le condizioni pesantis- sime del Trattato furono imposte dagli inglesi che, per oltre un anno, si trovarono da soli a so- stenere la guerra contro i nazisti, riuscendo a vincere la battaglia aerea nei cieli inglesi; né ci perdonarono i bombar- damenti subiti dalle loro città o l’attacco alle loro postazioni militari in Africa, dove peraltro ci

inflissero pesanti scon- fitte, prima in Etiopia e Somalia, poi, in Libia e in Egitto, ad El Alamein.

Le perdite inglesi com- plessivamente furono poco meno di quattro- centomila vite umane, di cui circa centomila ci- vili. Lei, signor Gloder, cita l’articolo della legge istitutiva della Giornata del Ricordo: «...rinnova- re la memoria della tra- gedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foi- be...». Ebbene, quel “tut- te” vuol ricordare che anche i fascisti infoiba- rono i loro nemici slove- ni, e anche quelle vitti- me meritano un pietoso ricordo.

Vicenda complessa Quanto è complessa la vicenda del Confine Orientale, e quanto po- co è stata studiata nel passato! Ormai da anni, però, c’è una verità sto- rica accertata dalla Commissione Storica

“Un pesante carico di dolore”

Nell’immagine i due presidenti italiano e sloveno Mattarella e Pahor alla foiba di Basovizza

Italo-Slovena che, nel gennaio dello scorso an- no, ha permesso al no- stro Presidente della Re- pubblica, Sergio Mattarella e a Borut Pa- hor, Presidente della Re- pubblica slovena, di ce- lebrare insieme la restituzione della re- staurata Narodni Dom (Casa della Cultura) alla comunità slovena di Trieste, in occasione del centenario della sua di- struzione per mano fa- scista. E di ritrovarsi nuovamente, in luglio, alla foiba di Basovizza (nella foto), deponendo- vi una corona per cele- brarne le vittime italia- ne; gesto che poi si è ripetuto presso il monu- mento ai caduti sloveni, poco distante dalla foi- ba, che ricorda quattro giovani antifascisti slavi condannati dal Tribuna- le speciale per la difesa dello Stato. I due capi di stato, concordi, hanno onorato tutte le vittime infoibate dai due totali- tarismi, condannandoli entrambi.

Anni fa, in vacanza a Lussino, sono stato a vi- sitare un bellissimo pae- sino all’interno dell’isola di Cherso. Lì il tempo si è fermato e, se prima della guerra c’erano quasi un centinaio di abitanti, oggi ce ne sono solo sette; ma nessuno di essi parla italiano e ogni traccia di italianità

è stata cancellata dalla slavizzazione imposta da Tito. L’ho ritrovata so- lo visitando il minuscolo cimitero: quasi tutti i co- gnomi delle lapidi sono italiani, eppure i nomi di battesimo dei pochi sla- vi spesso sono Marko, eco dell’impronta pluri- secolare della Serenissi- ma che Tito non riuscì a cancellare. In quel pic- colissimo cimitero, ho misurato il dolore del- l’abbandono della pro- pria terra e delle proprie radici famigliari; i morti non si possono portare con sé: quando si è co- stretti a lasciare tutto,

soltanto il loro ricordo si può portar via, nel cuo- re. Ma che cosa ha spin- to gli slavi a tanto spieta- to accanimento?

Fraterna solidarietà Dobbiamo riconoscere che il nostro comporta- mento durante l’occu- pazione della Slovenia e della Croazia non è stato diverso da quello delle truppe naziste in Italia.

La Circolare 3C del ge- nerale Roatta ordinava ai comandanti delle no- stre truppe di occupa- zione di rispondere ai legittimi atti rivoltosi non “occhio per occhio, dente per dente”, ma

“testa per dente”. E il ge- nerale Robotti, primo referente di Roatta, rin- carava la dose osservan-

do che “si ammazza troppo poco”, spronan- do le truppe a una mag- giore solerzia. Quella tremenda circolare è ne- gli archivi dello Stato Maggiore del nostro esercito e se ne trova co- pia in molti siti Internet.

Per concludere, signor Gloder, le suggerisco di difendere con determi- nazione il suo diritto alla memoria di esule Giu- liano-Dalmata, esortan- dola contemporanea- mente a considerare che, mentre l’Ammini- strazione Comunale ha dato una risposta a que- sta sua richiesta, pur con tutti i ritardi e le omis- sioni da lei segnalate, la destra che ha strumen- talmente voluto questa Giornata, ha poi abban- donato il tema a se stes- so, dimostrando così agli esuli di che pasta fosse fatta quella sua ri- chiesta. Non è un caso che il partito della Melo- ni, nella regione Veneto, abbia proposto una mo- zione in cui si vorrebbe stabilire strumental- mente un controllo po- litico sui contenuti delle ricerche storiche chie- dendo che «la Giunta re- gionale sospenda ogni tipo di contributo a fa- vore di tutte quelle asso- ciazioni che si macchino di riduzionismo e/o ne- gazionismo nei confron- ti delle foibe e dell’esodo istriano fiumano e dal- mata». A quando un As- sessorato alla Verità?

La ringrazio per la corte- se attenzione, signor Gloder, e la saluto con fraterna solidarietà.

Gentile Direttore,

ancora una volta sono a chiederle spazio sul suo giornale per segna- lare il mio sconcerto di quanto ri- cevuto alla mia casella di posta elettronica in merito all’utilizzo dell’immagine di un monumento che ricorda il sacrificio di tanti sol- dati italiani nella seconda guerra mondiale, con la scritta modifica- ta e utilizzata come satira per dis- sentire dell’operato altrui.

“Mancò la fortuna, non il valore – 1/7/1942” si legge su un cippo po- sto a 111 chilometri da Alessan- dria d’Egitto e dove poco lontano, a testimonianza del sangue versa- to su quella drammatica linea di combattimento, è stato costruito un monumentale Sacrario Milita- re che raccoglie le spoglie di oltre 5200 soldati italiani.

Forse mai questa frase ha un fondo di verità per gli italiani che anche dopo la seconda guerra mondiale vennero ricordati anche dagli alleati, primi tra tutti gli inglesi, per il coraggio e per l’attaccamento al tri- colore. Ed è per questo che ancora oggi si fa memoria di El Alamein.

Senza nulla togliere al di- ritto di satira, attraverso questo giornale mi appello a tutti, a fare in modo che tutto ciò che rappresenti i

monumenti a ricordo dei nostri Caduti non siano utilizzati in alcun modo per contrastare divergenze di qualsiasi ge- nere e che tutti i nostri Caduti siano ri- cordati col dovuto rispetto.

Cordiali saluti

Caro Presidente Fornara, quello della satira è da sempre un argomento dibattuto. In questo ca- so concordiamo con il suo appello, tutti i Caduti devono essere ricor- dati con il massimo rispetto.

Pagina

storica

(6)

Attualità

ilMelegnanese

ilMelegnanese

@ commenta su ilmelegnanese.it

L’Avulss, Associazione per il volon- tariato nelle unità locali dei servizi socio-sanitari, è una realtà di volon- tariato sul territorio, istituita a livel- lo nazionale e presente nel Comune di Melegnano dal 1989. La nostra Associazione opera sul territorio di Melegnano ed in particolare presso la Fondazione Castellini e presso l’Azienda Ospedaliera. Il volontario Avulss è una persona che si pone al servizio dei fratelli con umiltà, in modo costante, qualificato e gratui- to, opera al fine di ascoltare, solleva- re e confortare le persone in difficol- tà ed i sofferenti, con semplicità e competenza. Così facendo cerca di rinnovare la cultura del nostro tem- po, più con la testimonianza della vita che con le parole, diventando dono per il territorio.

Un dono per il territorio

Per tutti i servizi del volontario Avulss, non c'è posto per la generi- cità, la dequalificazione e l'improv- visazione, ad ogni volontario viene

Un cammino di solidarietà L’importanza dell’Avulss

L’associazione di volontariato

Nella foto i volontari dell’Avulss

richiesto un corso di formazione di base, che in questo momento di di- stanziamento sociale viene svolto online, con la generosità di docenti competenti che ci donano il loro tempo gratuitamente per promuo- vere il nostro percorso di crescita personale in preparazione ad un cammino di solidarietà. L’Avulss di Melegnano ha ripreso online dallo Maria Grazia Andreoli

Per Avulss Melegnano Odv

Grazie ad un gruppo di benefattori, è stata ristrutturata la caserma dei vigili del fuoco

Clarissa Nobili

"G

razie straordinariaalla generosità di un gruppo di benefatto- ri, abbiamo riqualificato la nostra caserma, che ci darà la possibilità di raf- forzare ancor di più l’at- tività a favore della po- polazione locale".

Vigile del fuoco e presi- dente degli Amici dei pompieri del distacca- mento volontario di Me- legnano, Roberto Pisati presenta così i lavori nella caserma a metà di viale della Repubblica, che in questi mesi han- no visto il rifacimento dei bagni, delle camera- te, della sala mensa e della cucina.

Racconti…

Oltre ad un finanzia- mento ad hoc da parte della Regione Lombar- dia, tutto questo è stato reso possibile grazie alla generosità di un gruppo di benefattori, che han- no giocato un ruolo di primo piano per i vigili del fuoco.

Di chi si tratta?

Ci riferiamo a Flavio Grassani, Luigia Secon- di, Carlo Umberto Cini- selli, Prinelli service, Lo- renzo Pontiggia, Marinella Gola, Gabriel-

la Oldani con l’ufficio tecnico di Melegnano e ai sindaci di Melegnano Rodolfo Bertoli, Carpia- no Paolo Branca e Col- turano Giulio Guala, che hanno sostenuto in vari modi la riqualifica- zione della caserma nel- la periferia ovest della città.

In questi giorni…

Naturalmente nel rigo- roso rispetto delle nor- mative anti-Covid, ab-

biamo premiato

Ciniselli e Luigia Secon- di a cui, in rappresen- tanza degli altri bene- fattori, sono state consegnate una perga- mena e la tessera di soci onorari della nostra as- sociazione, il cui compi- to è proprio quello di

Batte forte il cuore d’oro della città

Nell’immagine da sinistra Carlo Ciniselli, Cacciapaglia, Roberto Pisati, Luigia Secondi, Beppe Armundi e Fabrizio Baroni

scorso 16 marzo il “corso base di formazione al volontariato”, che causa Covid-19 ha dovuto sospen- dere lo scorso anno. Coloro che fos- sero interessati ad approfondire la conoscenza dell’Associazione ci possono seguire sulla pagina Face- book Avulss Melegnano e per infor- mazioni scrivere a avulss.melegna- [email protected].

sostenere le molteplici attività dei vigili del fuo- co di Melegnano.

L’attività dei pompieri…

Siamo operativi 24 ore su 24 il sabato e la do- menica, dalle 20 alle 6

nei giorni feriali e con una reperibilità di due o tre elementi nel corso della giornata: guidati dal capo-squadra Giu- liana Miccoli, l’unica donna ad occupare questo ruolo nelle Pro- vince di Milano e Lodi, i 35 vigili del fuoco di Me- legnano sono compe- tenti anche sui Comuni di Carpiano, Cerro, Col- turano, Dresano, Medi- glia, San Donato, San Giuliano, San Zenone e Vizzolo.

Progetti futuri…

All’appello mancano

Presenza

preziosa TESSUTI

LANERIE - COTONERIE SETERIE - CAMICERIE MAGLIERIE - BIANCHERIE Via Conciliazione 30 - Tel. 02.9834294

MORELLI

MELEGNANO

ancora i portoni auto- matizzati, gli spogliatoi e il locale di decontami- nazione post-interven- to, mentre in un prossi- mo futuro l’obiettivo è anche quello di dotarci di un nuovo mezzo, gra- zie al quale potremo sempre più ampliare la nostra attività. Ma non solo…

A cosa si riferisce?

Ai molteplici progetti promossi nella realtà locale, che ci hanno vi- sti in particolare prota- gonisti con l’iniziativa dedicata ai bambini, a cui si aggiunge la co- stante presenza ai vari appuntamenti organiz- zati in città, dove siamo insomma diventati un punto di riferimento sul territorio da svariati punti di vista.

Inserzione pubblicitaria

(7)

7

ilMelegnanese

[email protected]

ilMelegnanese sabato 10 aprile 2021 • numero 7

Attualità

Il vaccino, finalmente. A Vailate, nel cremasco: un pomeriggio di un’at- tesa primavera, con un sole gentile.

Doveva essere domenica, l’appun- tamento era fissato da giorni, poi la sospensione, i timori degli allarmi- sti, l’incertezza sospesa. Poi un nu- mero da chiamare: c’è posto, se ve- nite per le 4 vi vacciniamo.

Andiamo nella campagna dai nomi di battaglie antiche, Agnadello (1509). All’ingresso, mentre compi- liamo il modulo (allergie, malattie, farmaci assunti, se ci siamo recati negli ultimi tempi all’estero: sì, no, forse), dall’interno giunge la voce di una messa celebrata: “Prega per noi peccatori”. Ci conducono in ambu- latorio, in sala d’attesa colleghi ap- pena vaccinati, un quarto d’ora e potranno andare. Tocca a noi.

Siamo vaccinati. Il giorno dopo chi ha male a un braccio, chi una febbre passeggera. Domani sarò come nuovo, ci diciamo: contenti.

A Melegnano, nella piazza davanti al castello, la statua dei caduti delle

Un’attesa primavera Il vaccino finalmente

Il diario del prof-scrittore

Nell’immagine il monumento dei Caduti

due guerre: nella sonnolenza del meriggio, direbbe il poeta. Ai lati, i Marcello D’Alessandra

Nel prossimo quadriennio sarà ancora Bonomo il presidente

Clarissa Nobili

C

on le nuove leve in arrivo in questi giorni, sale a 18 il numero dei volontari della Protezione Civile, che anche per il prossi- mo quadriennio saran- no guidati dal riconfer- mato presidente Antonino Bonomo. L’an- nuncio è arrivato in que- sti giorni durante l’adde- stramento effettuato in fondo a via Baden Powell davanti alla casa scout in zona Borgo. "In questi giorni abbiamo rinnova- to il direttivo, che per il prossimo quadriennio

mi ha confermato nel ruolo di presidente, mentre Giuseppe Costa è stato nominato in qua- lità di responsabile sul fronte operativo - affer- ma lo stesso Bonomo -.

La nota positiva è rap- presentata dai quattro nuovi giovani entrati a far parte della Protezione civile, che portano a 18 il totale dei volontari im- pegnati nella nostra as- sociazione: si tratta di

Giovanni Verza, Riccar- do Costa e Loretta Liut di Melegnano e di Elisa Dolfini residente invece a Colturano, grazie ai quali potremo rafforzare sempre più i servizi a fa- vore dell’intera popola- zione locale".

Nuovi servizi

Con il fondamentale contributo delle decine di volontari che si sono resi disponibili nella lot- ta alla pandemia, la Pro- tezione civile ha giocato un ruolo di primo piano soprattutto nella prima- vera 2020 durante la pri- ma ondata dell’emer- genza Covid, quando ha

Arrivano le nuove leve Protezione civile al top

Nell’immagine sopra la Protezione civile

nomi dei melegnanesi caduti nella Prima e nella Seconda guerra mon- diale, lo sparuto gruppo dei partigia- ni, appena cinque. A pochi passi, sullo stesso lato della piazza, l’albero della memoria, con la targa dell’An- pi: in ricordo dei perseguitati e dei giusti. Testimonianze della storia, a Melegnano sono tante, che nei gior- ni delle restrizioni, nel silenzio irrea- le, affiorano, tra le rare presenze, allo sguardo meno distratto e più atten- to. E c’è quando sembra di vedere, abbarbicata sulla cancellata della scuola, in viale Predabissi, sul lato si- nistro, la fitta sterpaglia della selva dei suicidi - l’Inferno di Dante, canto XIII, spiegato la mattina in DAD:

“Non fronda verde, ma di color fo- sco;/non rami schietti, ma nodosi e

‘nvolti;/ non pomi v’eran, ma stec- chi con tosco/ (…) Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno/ (…) Io sentia d’ogne parte trarre guai,/ e non ve- dea persona che ‘l facesse/per ch’io tutto smarrito m’arrestai/ (…) ‘Uo- mini fummo, e or siam fatti sterpi’”.

L’angolo dei pensieri al tempo del Covid

Alla biblioteca civica di Dresano anche un "an- golo dei pensieri" per riflettere sullo sconvolgi- mento (fisico e sociale, ma anche sottile e inte- riore) portato dalla pandemia di Covid-19, che ci ha consegnato un "tempo sospeso" che dura da tredici mesi. E' l'iniziativa dell'associazione culturale Il Belpensiero, in collaborazione con la biblioteca.

Spazio fisico e social

"Il contagio dei pensieri" è la denominazione di uno spazio sia fisico sia social (sulle pagine dei due promotori) nel quale esternare senti- menti, dolori e anche piccole scoperte di que- sto mondo e di questi anni che non avremmo mai immaginati. Qui sopra riportiamo il pen- siero-riflessione della signora Daniela Agati.

Emanuele Dolcini

Alla biblioteca di Dresano

in particolare distribuito le mascherine e conse- gnato la spesa a domici- lio alle fasce più deboli della popolazione mele- gnanese impossibilitate a lasciare le proprie abi- tazioni. "Durante il tra- dizionale addestramen- to mensile - ribadisce Bonomo -, le giovani le- ve hanno avuto modo di conoscere le attività tipi- che della nostra associa- zione, che saranno di basilare importanza per i futuri interventi sul ter- ritorio".

Quattro

giovani

(8)

Speciale Figurella

ilMelegnanese

ilMelegnanese

INSERZIONE PUBBLICITARIA

A

lla domanda

“mangi in modo sano?” probabil- mente risponderesti di sì. E il problema è pro- prio questo. Che si debba mangiare meglio, privilegiando ingre- dienti sani e in modo variato, lo sanno tutti.

Come farlo davvero, lo sanno invece davvero in pochi e la stragrande maggioranza di persone è convinta di mangiare nel modo corretto, senza che questo sia vero.

Le false convinzioni sugli alimenti e la poca conoscenza della cu- cina, al di là del gusto, fanno si che la consape- volezza sulla propria reale alimentazione sia molto poca. Ecco alcuni consigli pratici e i falsi miti più comuni da sfa- tare su cui si basano le cattive abitudini “nasco- ste” più diffuse.

Conta fino a cinque 5 porzioni di frutta e verdura al giorno signifi- cano, per esempio, un frutto la mattina, uno nel pomeriggio, un con- torno di verdure a pranzo e due a cena.

Tutti i giorni, freschi, di stagione, cucinati nel modo corretto.

Frutta e verdura sono preziosa fonte di vita- mine, minerali, fibra e sostanze antiossidanti che proteggono da ma- lattie cardiovascolari e tumori. Per preservarne il più possibile il conte- nuto di nutrienti è rac-

comandato però consu- mare verdure fresche, non surgelate, e sempre nella loro naturale sta- gione, ben lavate ma non lasciate in ammollo a lungo, crude o cotte a vapore piuttosto che bollite. È stato scientifi- camente dimostrato inoltre che una dieta ricca di fibre è associata a un minor rischio di sviluppare malattie car- dio-vascolari e tumore del colon-retto. Inoltre le fibre inducono sazietà e sono quindi molto con- sigliate quando si deve limitare la quantità per motivi di dieta.

Attenzione alle diete proteiche troppo lunghe!

I cereali (pane, pasta, riso… meglio se inte- grali, più ricchi in fibre e di nutrienti) vanno con- sumati quotidiana- mente, e i carboidrati essere circa il 55-60% del totale delle calorie inge- rite. Eliminarli dalla dieta per luoghi periodi e senza il controllo me- dico è dannoso per la sa- lute. Sono questi i nutrienti di base dell’ali- mentazione, poiché co- stituiscono la fonte energetica di pronto consumo necessaria all’organismo per svol- gere tutte le sue fun- zioni. Se i carboidrati non vengono assunti con l’alimentazione, l’organismo è costretto ad attaccare le riserve di glucosio che si trovano in altri distretti, in parti- colare nel fegato e nei

MANGIARE MEGLIO è facile, se sai come farlo

muscoli, danneggian- doli irreparabilmente;

parallelamente il sovrac- carico di proteine rischia di danneggiare i reni e il fegato.

La dieta proteica fun- ziona, ma deve essere prescritta dal medico e seguita per un periodo breve sotto rigoroso controllo.

I legumi?

Non sono un contorno I legumi rappresentano una valida alternativa alle proteine di origine animale: sono la fonte più ricca di proteine ve- getali e contengono molta fibra. Consumati insieme ai carboidrati complessi (riso e pasta) sono ottimi piatti unici, che permettono di limi- tare il consumo di carne!

Non sono un contorno però, da abbinare alla classica fettina di carne, ma un sostituto delle proteine animali, da ser- vire con cereali e ver- dure.

La vera dieta mediter- ranea non è la nostra La vera dieta mediterra- nea prevede principal- mente alimenti di origine vegetale: cereali, verdura, frutta e legumi.

La carne rossa, che di fatto è la reale novità nella nostra dieta, va li- mitata a 1 volta alla setti- mana: la carne bianca, in alternativa, a non più di 2-3 volte alla setti- mana, per un massimo di 5 porzioni di carne settimanali (secondo la Piramide Alimentare). Il pesce, troppo assente

invece, va inserito al- meno 2 volte alla setti- mana. In particolare il pesce azzurro – acciu- ghe, sgombri, aringhe e salmone – è preziosa fonte dei grassi “buoni”

(grassi insaturi cosid- detti “essenziali”, perché non essendo prodotti dall’organismo, devono necessariamente essere introdotti con la dieta, tra cui i polinsaturi della serie omega che svol- gono un’ottima azione antinfiammatoria con effetti protettivi su cuore, vasi arteriosi e cervello).

L’olio extravergine di oliva è un grasso sano, ma non se ne deve abusare

Tra le sue proprietà be- nefiche, c’è al primo posto quella di svolgere un’azione protettiva dei nostri vasi arteriosi, ab- bassando i livelli del co- lesterolo “cattivo” (LDL) senza alterare il profilo del colesterolo buono (HDL). Inoltre l’olio ex- travergine di oliva è ricco di sostanze antios- sidanti, come la vita- mine E e i composti fenolici, che difendono il nostro corpo dall’invec- chiamento precoce at- traverso la lotta ai radicali liberi, responsa- bili principali dei danni cellulari tipici dell’età.

L’olio migliora inoltre la digestione, riducendo le secrezioni di acidi ga- strici e, in virtù della sua composizione equili- brata di grassi, ha un elevato potere disintos- sicante.

Per una dieta sana ed equilibrata non deve es- sere superata la dose di tre cucchiai al giorno (si deve infatti considerare che l’olio, essendo com- posto da grassi, ha un elevato valore calorico!).

Prendi l’abitudine di uti- lizzare un cucchiaio per dosare l’olio quando condisci i tuoi cibi: note- rai che ne hai sempre usato più di quanto pensi! L’utilizzo ottimale è a crudo, poiché in que- sto modo vengono pre- servate tutte le sue

caratteristiche e pro- prietà benefiche, anche se, per la sua alta per- centuale di acido oleico, l’olio d’oliva ha un ele- vato punto di fumo ed è stabile alle alte tempera- ture: il mix ideale tra re- sistenza al calore e contenuto di antiossi- danti che lo rende un ot- timo condimento anche per la cottura.

Leggi le etichette Limita il consumo di bi- bite zuccherate e fai at- tenzione ai prodotti industriali dolci e salati (brioche, biscotti, snack, creakers,…) perché pos- sono essere ricchi di grassi saturi che sono nocivi per la salute, so- prattutto se consumati in modo eccessivo e di- sordinato. È buona re- gola leggere sempre le etichette dei prodotti prima di acquistarli.

La mozzarella non è magra

Attenzione ai formaggi che, oltre alle proteine, contengono grassi in elevate quantità; per questo è meglio prefe- rire formaggi freschi che sono più magri, come ri- cotta e caprino; atten- zione alla mozzarella che, seppur formaggio fresco, è grasso, anche se non sembra!

Attenzione al sale Limita il consumo di sale a tavola e in cucina, preferendo quello ma- rino iodato (se non hai problemi di tiroide) evi- tando gli esaltatori di sa- pidità che contengono sodio. L’OMS consiglia un quantitativo giorna- liero di sale non supe- riore ai 5 grammi, pari circa a un cucchiaino scarso di the. Attenzione quindi a salumi e insac- cati, formaggi, prodotti confezionati come zuppe e snack salati, cibi in scatola, salse e dadi

da brodo, sottaceti ma anche a comuni pro- dotti da forno come pane e pizza, che hanno molto sale “nascosto”.

Aggiungi gradualmente meno sale alle tue ri- cette, facendo sì che la famiglia si abitui pian piano a mangiare meno salato e per insaporire i cibi utilizza erbe aroma- tiche fresche, spezie, li- mone e aceto e a tavola, niente saliera!

Un nuovo stile di vita per ritornare in forma e in miglior salute Con l’avvento della pan- demia da Covid-19 la vita di ognuno di noi ha subito un grande scon- volgimento. Il tempo co- stretti dentro casa ha portato a ripercussioni sia a livello fisico che mentale. Uno dei primi effetti riscontrati è stato l’aumento di peso. La buona notizia è che non è mai troppo tardi per correre ai ripari. Un aiuto lo offrono i Centri Medici Figurella che propongono un pro- gramma personalizzato sotto controllo del Me- dico della struttura, af- fiancato da diverse figure professionali, come fisioterapiste, chi- nesiologhe, nutrizioni- ste, osteopate. Il metodo Figurella, aiuta a mante- nere in forma corpo e psiche per conservare una miglior salute. Uni- versalmente è ricono- sciuta, da studi

scientifici, l’associazione tra casi gravi della ma- lattia Covid-19 e obesità.

Pertanto la cura del so- vrappeso e delle compli- canze ad esso correlate (ipertensione, sindrome metabolica, malattie va- scolari, diabete, patolo- gie aggravanti la Covid-19...) diventa fon- damentale in questo momento storico.

(9)

ilMelegnanese sabato 10 aprile 2021 • numero 7 9

Le vostre storie ilMelegnanese

[email protected]

Croce Bianca Il Rotary in campo

Donate 500 mascherine

Nella foto il momento della consegna

Il 1 aprile lo storico macellaio ha festeggiato il prestigioso traguardo

Silvia Bini

"I

l destino ha vo- luto che festeg- giasse un tra-

guardo tanto

prestigioso proprio il giorno del Perdono, l'evento clou della no- stra Melegnano, di cui per tanti anni è stato tra i massimi organizzato- ri”. Le figlie Romina e Melissa Ghianda rac- contano così l’attività

del 73enne papà Gio- vanni, il decano dei ma- cellai di Melegnano, che dal 1 aprile 1971 guida con la moglie Maria Grossi il negozio nella

periferia nord della cit- tà. "Oltre a congratular- ci per un anniversario tanto importante - af- fermano orgogliose le figlie -, li ringraziamo di cuore per lo straordina- rio esempio di vita che ci hanno dato e conti-

nuano a trasmettere ai quattro nipoti".

Grande festa

Non aveva ancora 13 anni e Ghianda già lavo- rava come garzone da due mostri sacro come Enrico Rossetti e Am-

Ghianda da mezzo secolo

Nell’immagine Gianni Ghianda e Maria Grossi

brogio Oriani: all’inizio degli anni Settanta deci- se invece di mettersi in proprio, il 1 aprile 1971 nasceva così la bottega in via Vittorio Veneto.

"L’anno dopo convolò a nozze con mamma Ma- ria, che gioca un ruolo di primo piano nell’attività di famiglia - continuano Romina e Melissa -. Con lei alla cassa e lui dietro il bancone, in breve tempo sono diventati un punto di riferimento sul territorio: sarebbe anche arrivata l’età della pen- sione, ma non ha certo intenzione di alzare bandiera bianca. Se non ci fosse lui, chi si occu- perebbe degli affezionati clienti?".

Franco Schiena

Tanti auguri per i 50 anni di matri- monio a Mario e Maria Michela Buonocore dai figli Francesco con Angela, Filomena con Roberto e gli adorati nipoti Mario, Aurora, Marco e Roberta.

Dopo aver lavorato per 25 anni in Mea, il 60enne Daniele Tansini può godersi la serena pensione. E’

quanto gli augurano la collega Lo- rella con tutti gli amici della Spa di viale della Repubblica.

Tanti auguri!!! In pensione!!!

Il 17 aprile i popolari Riccardo Vigo e Graziella Raimondi festeggiano i 50 anni di matri- monio. Tanti auguri da parenti e amici per un traguardo tanto significativo.

Mezzo secolo di matrimonio per i coniugi Vigo!!!

Negozio storico

Con la donazione di 500 mascheri- ne messe a disposizione dall’amico del sodalizio Angelo Resa, il Rotary club Milano Borromeo Brivio Sfor- za è sceso in campo per la Croce bianca di Melegnano, che sta gio- cando un ruolo di primo piano nel- la lotta al Covid. "Come del resto

avvenuto a più riprese nell’ultimo anno, la Croce bianca è di nuovo in prima li- nea per arginare il diffondersi della pan- demia - ha affermato il presidente del Rotary Aldo Luciani -: grazie alla dispo- nibilità dell’amico Resa, è nata così l’idea della donazione all’associazione di largo Crocetta, a cui abbiamo testi-

moniato la massima vicinanza in un momento tanto difficile”.

Grande generosità

Tutto questo mettendo in stretta relazione il motto del Rotary "Ser- vire al di sopra di ogni interesse personale" con quello della Croce bianca "Ama il prossimo tuo come te stesso. Alla presenza dello stesso Resa, il presidente Luciani con i so- ci del Rotary Miriam Gilardi, Stefa- no Marelli, Roberto Modini e Piero Ferrari hanno quindi consegnato le 500 mascherine al vicepresiden- te generale di Croce bianca Milano Giuseppe Comandulli con il leader locale Valter Racca e il tesoriere Giovanni Caperdoni, che non han- no mancato di ringraziare il soda- lizio per il gesto di grande genero- sità.

Congratulazioni!!!

Il 17 marzo Magda Grillo ha conseguito la Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche, presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca, con votazione 110 e lode. La discussione si è artico- lata sulla tesi sperimentale “Reversion of epige- netic-associated cellular senescence as a poten- tial therapeutic strategy to reduce progression of aortic valve calcification”.

I genitori, i nonni e gli zii augurano alla neo dot- toressa un percorso futuro di meritate soddisfa- zioni, nuove opportunità di crescita personale e professionale, procedendo con l’entusiasmo e la passione che sempre la distinguono. Congratu- lazioni per il raggiungimento di questo traguar- do! Siamo orgogliosi di te!

La giovane Magda Grillo

(10)

Necrologi - Ricordi

ilMelegnanese

il

@ commenta su ilmelegnanese.it

Una struttura a disposizione dei familiari per essere più vicina al proprio caro con dignità e rispetto Inserz

ioni pubblicitarie

Gaetano D’Alessandra Gaetano D’Alessandra, detto nonno Tano, è mancato al- l’affetto dei suoi cari - la mo- glie Silvana, i figli Giuseppe con Anna e Romeo, Marcello con Laura e Viola e Sofia e Sa- ra, Roberto con Simona e An- drea e Sabrina.

Quando qualcuno, in condo- minio, restava bloccato in ascensore, eri tu il primo ad intervenire. O la notte, se un figlio con la macchina, rima- sto a piedi, ti chiamava: tu ar-

rivavi. E per i lavoretti, in casa e fuori, eri uomo tuttofare.

Dalla Sicilia alla grande Milano.

Le passeggiate in piazza Duomo con la mamma. E quan- do volevi dire qualcosa che ti faceva sorridere, di tenerez- za, e non riuscivi. Ciao papà, stai bene. E come dicevi tu, e valga per te ora, nell’ignoto, come per noi di qua, nel mondo noto: occhio vivo, sempre. mda

Odino Panzin

“Chi è amato non conosce morte perchè l’amore è immortalità”.

Il 13 aprile 2021 è già passato un anno…

I giorni passano ma resti sempre vivo nei nostri cuori con l’affetto di sempre.

Tua moglie Franca, Graziella con Virginia e Sofia, Roberto e Davide.

Monica Poggiato

Se ne è andata una sera d’aprile, otto anni fa, se ne è andata in fretta, un’ora dopo essere tor- nata dal lavoro, tra la costernazione dei suoi cari e lo stupore di tutti, delle sue due amiche, in particolare sempre le stesse dal 1974 quan- do la famiglia è arrivata a Melegnano.

Molte persone la ricordano ancora, parlano di lei ad ogni incontro con i famigliari, cercano il suo necrologio sul “Melegnanese” per non perdere la Messa in suffragio (quest’anno sarà di sabato, 17 aprile, alle 17.30 in San Giovanni, ovviamente). Ritrovarsi dopo la Messa, sul sa- grato, è un’ottima occasione per ricordarla perché è così che si fa con chi non c’è più; rav- vivare i ricordi è l’unico modo per tenerli vici- ni, per sentirli ancora tra noi.

Pietro Vitali di 69 anni

Figura molto popolare nella realtà locale, lascia la moglie Franca con il figlio Gabriele, la nuora Luz Marina e le adorate nipoti Camilla e Ce- cilia, a cui in tanti si sono stretti nel ricordo del proprio caro. Primo di otto fratelli, la sua famiglia guida da sem-

pre una storica azienda agricola, che tre anni fa ha conqui- stato un premio alla Fiera del Perdono, ma la figura di Pietro Vitali era legata anche al mondo del volontariato locale.

Lavoratore instancabile e sempre pronto a dare una mano a tutti in qualsiasi campo (ed erano davvero tanti) avesse competenza, sin dalla fondazione e per oltre un quaran- tennio ha prestato servizio in Croce bianca, ma è stato an- che un grande protagonista nel campo delle donazioni tra le file dell’Avis, tanto che in entrambi i casi gli è stata con- ferita la medaglia d’oro per la tenacia, la passione e la de- dizione dimostrate.

Importante componente del coro polifonico San Giovanni Battista, dove cantava in qualità di basso, era sempre pron- to ad aiutare le parrocchie di Melegnano. “Professionista riconosciuto sul lavoro - lo ricordano così gli amici -, è sta- to il capostipite di una grande famiglia di agricoltori, alle- vatori e imprenditori, che tanto ha fatto per la nostra città da molteplici punti di vista”.

Anniversari

Mario Cugnach

Ad un anno dalla morte gli alpini ricordano con profondo affetto Mario Cugnach, veterano delle penne nere di cui è sempre stato un punto di riferi- mento. Dopo aver fatto parte per diversi anni del gruppo alpini di Lodi con il figlio Mosè, titolare con la sorella Gloria del popolare bar Barbarossa, Mario Cugnach ha giocato un ruolo di primo piano nel so- dalizio di Melegnano-Mediglia-Vizzolo.

“Ci ha trasmesso i valori cardine dell’essere alpino quali la fedeltà, la lealtà e lo spirito di gruppo - rac- conta il capogruppo Ferruccio Faccioli -: tutti prin- cipi che ha sempre applicato alla vita di tutti i gior- ni. Ad un anno dalla morte, vogliamo dunque ricordare con tutti gli onori un grande protagonista della nostra storia”.

(11)

11

Ricordi ilMelegnanese

[email protected]

ilMelegnanese sabato 10 aprile 2021 • numero 7

Per la Pubblicità

ilMelegnanese

333 3024465

Storica firma del “Melegnanese”, il ricordo dell’artista a 20 anni dalla morte

Luciano Passoni

I

fogli sono sparsi sul tavolo, alcuni hanno il tratto lieve, altri più deci- so, alcuni il passaggio appena ac- cennato di uno o più colori, poco più di prove, bozze, tentativi di farne sog- getto dell’opera più importante, quella da mostrare con orgoglio agli estimatori, da portare ad una mostra.

Carlo Grieco è un navigatore di mer- catini, collezionista di quel tutto che per molti vale poco, se non niente.

Passeggia tra le bancarelle dove il di- sordine nasconde ricordi di famiglia, improbabili rarità, emerse dal buio di ammuffite ed umide cantine, o na- scoste dalle ragnatele che arredano vecchi solai. L’attenzione del suo oc- chio cade su una immagine cono- sciuta, è una vecchia chiesa di Mele- gnano appoggiata su un foglio di carta leggermente stropicciata. Il re- sto del plico diventa oggetto di con- trattazione, mette nella borsa tutta la cartelletta e si incammina sulla stra- da del ritorno.

Fantasia e tecnica

Angela guarda quelle pagine che sfi- lano sotto i suoi occhi con emozione:

le immagini, i ritratti, gli oggetti ed i personaggi sono storia della sua fa- miglia, i disegni del padre, distratta- mente dimenticati o regalati, oggi ri- portati alla visione da due percorsi, il suo e quello di Carlo che convergono

Il grande talento del Turin

in un incontro. Carlo non conosceva l’artista Angelo Turin, i bozzetti ritro- vati sono il segno della casualità, poi la curiosità gli ha portato le informa- zioni necessarie per dare valore alla scoperta. Angela Turin ha rivisto ciò che da bimba nasceva dalla mente, dalla fantasia, dalla tecnica, dalla competenza e dalle mani del padre.

Lei osservava e vedeva più l’uomo che l’artista, ed oggi rivive nelle opere di un artista l’uomo, ma soprattutto il padre. Così le opere di un uomo, di un artista, superano immortali le ombre del tempo e regalano ad ognuno emozioni uniche ma diverse.

Semplicità e modestia

Angelo Turin ci lascia il 21 aprile del 2001. Nel commosso ricordo sulle pagine del Melegnanese dell’epoca, del quale è stato grande collaborato- re, ritroviamo gli scritti di Ercolino Dolcini, Guido Oldani, El Culumbin (Giovanni Colombo) e Renzo Civardi, che tracciano tutto il carattere e l’opera dell’uomo e dell’artista. Di- gnità, cordialità, discrezione, bontà, semplicità e modestia, erano le carat- teristiche di un uomo che sembrava- no in contrasto con l’estro e l’imma- ginazione dell’artista sfogata nel tratto deciso dei suoi disegni e nel- l’esuberanza dei colori delle sue tele.

Angelo nasce a Dresano nel 1929, si trasferisce con la famiglia a Melegna- no, lavora in città come operaio in un laboratorio e poi a Milano, come ta- gliatore di pelli, dove il proprietario, intuendo le sue capacità, gli affida l’incarico di disegnatore di modelli per articoli regalo. Frequenta lo stu-

dio melegnanese di Agnolo Marti- nenghi ed inizia a dipingere e dise- gnare come autodidatta. In quasi mezzo secolo di produzione artistica che spazia in diversi stili Turin onora la nostra città in Italia e all’estero. Il poeta Guido Oldani lo ha definito

“un piccolo miracolo per questa cit- tadina” e lui le ha regalato la bellezza e la vitalità dei suoi cavalli, le balleri- ne, i pagliacci, i paesaggi, i Crocefissi, il volto di Cristo, le Madonne e la moltitudine di disegni che il nostro periodico ha fatto suoi per tanti anni.

Molte case dei “meregnanini” hanno alle pareti le sue opere, così l’artista e l’uomo rivivono nella stima, nell’af- fetto e nell’ammirazione di quanti lo hanno amato e ammirato.

Nelle immagini Angela Turin e Carlo Grieco, un cavallo e un ritratto di Angelo Turin

Inserzione pubblicitaria

Info utili

Comune di Melegnano Centralino 02982081 Carabinieri

02 9834051

Polizia Locale di Melegnano 02 98208238 / 338 9787222 Protezione Civile

02 98208402 / 329 2107748 Ospedale Predabissi 02 98051

ATS 02 98114111 Guardia Medica 116117

Croce Bianca 02 98230800

Pronto Soccorso Predabissi 02 98052249

Inps 02 98849311 Mea 02 982271

Turni farmacie APRILE 2021

Gi 1 Rubisse S. Giuliano / Gaspari Cerro al L.

Tutto il giorno Balocco Melegnano Ve 2 S. Carlo S. Donato / Petrini Melegnano Sa 3 Civesio S. Giuliano / Petrini Melegnano Do 4 Peschiera C.C. / Carpiano

Tutto il giorno Pertini Melegnano Lu 5 Serenella S. Giuliano / Carpiano Tutto il giorno Dezza Melegnano

Ma 6 Poasco S. Donato / Comunale Pantigliate Me 7 Lomolino S. Giuliano / Com.le Pantigliate Gi 8 Nuova S. Donato / Comunale Vizzolo Ve 9 Borgoest S. Giuliano / Comunale Vizzolo Sa 10 Poasco S. Donato / Gaspari Cerro al L.

Do 11 Peschiera C.C. / Comunale 3 Peschiera 8,30 - 12,30 Giardino Melegnano

Lu 12 Com.le 1 S. Donato / Comunale 3 Peschiera Ma 13 Pellegrini S. Giuliano / Com.le 3 Peschiera Me 14 S. Barbara S. Donato / Borsa Paullo Gi 15 Comunale 4 S. Giuliano / Borsa Paullo Ve 16 Comunale 1 S. Donato / Centrale Mediglia Sa 17 Borgolomb. S. Giuliano / Centrale Mediglia Do 18 Peschiera C.C. / Comunale 3 Peschiera 8,30 - 12,30 Maggioni Melegnano

Lu 19 Com.le 4 S. Giuliano / Balocco Melegnano Ma 20 S. Carlo S. Donato / Gelo Dresano Me 21 Com.le 4 S. Giuliano / Sant’Anna Mediglia Gi 22 Com.le 1 S. Donato / Quarenghi Tribiano Ve 23 Rubisse S. Giuliano / Quarenghi Tribiano Sa 24 Poasco S. Donato / Verri S. Zenone Do 25 Peschiera C.C. / Comunale 3 Peschiera 8,30 - 12,30 Balocco Melegnano

Lu 26 Nuova S. Donato / Merlino Peschiera B.

Ma 27 Pellegrini S. Giuliano / Merlino Peschiera B.

Me 28 Metanopoli S. Donato / Dezza Melegnano Gi 29 Lomolino S. Giuliano / Dezza Melegnano Ve 30 Com.le 1 S. Donato / Rinaldi Pantigliate Farmacia Comunale 4, via Tolstoj 4 accanto Maxi Zoo, S. Giuliano feriali/festivi 9,30-19,30

Riferimenti

Documenti correlati

«Ho soltanto risposto ad un’esigenza latente dei più piccoli – spiega Colucci – ricevo sempre tanti ringraziamenti al termine delle mie letture, ma sono io a dover

Stiamo parlando di un settore fondamentale anche per la realtà locale dove, distribuiti nei vari indirizzi di stu- dio, sono presenti complessivamente oltre 3mila tra bimbi

Il 28 gennaio 2021 il personale della Squadra Mobile, al termine di una complessa indagine avviata il 29 marzo 2019 a seguito di una querela per truffa, ha

Ricordo che nella vicina scuola di via Cadorna le aule non bastavano più e si dovette ricor- rere alla prefabbricata; arrivata pro- prio quell’anno in via Togliatti, dove di fronte

“La nostra fede in Gesù Cristo deve “esplodere” in una gioiosa, riflettuta e strategica missionarietà sul territorio, come anche negli ambienti di vita, a partire

Impegno e ricordo Con la scomparsa di Enrico Mariani si è con- cluso per la nostra asso- ciazione un ciclo di pre- senza fisica di reduci, ma certo non di ricordo e di impegno

DALLE 10:00 ALLE 13:30 DEGUSTAZIONE DELLA COLOMBA DI PASQUA PER TUTTI I CLIENTI DEL MERCATO A CURA DELL’AZIENDA CAPOCCIA BIO. UMBRIA PERUGIA GUBBIO MERCATO

MEZZADRI, COLON I Nell'ambito della previdenza sociale nostrana i tentativi di annullare le conquiste dei la- voratori si fanno sempre piu frequenti, come lo dimostra