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Lȅemergenza coronavirus 8 PRIMO PIANO. i nuovi positivi in Liguria: 1431 testati, positivo il 41,9% I tamponi sono 2846

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IL COMMENTO

LŽOFFENSIVA DEL PRESIDENTE

Ultimo in classifica

conte anticipa i contenuti del dpcm. chiudono i musei

Pericolo Covid, Italia divisa in tre Sul coprifuoco

decide il governo

Liguria inserita nella seconda fascia di rischio Mattarella alle Regioni: le istituzioni collaborino

UGO MAGRI / PAGINA 14

Vienna ieri sera Ë piombata nel ter- rore pi˘ nero, colpita in sei punti di- versi da un ´attacco terroristicoª - cosÏ lha definito il ministro dellIn- terno Karl Nehammer - mentre lAustria Ë in lockdown. Il comman- do era formato da un nucleo di ter- roristi, che imbracciavano fucili a canna lunga e continuavano a spa- rare. Il bilancio della furia omicida

ha provocato diversi morti, i me- dia hanno parlato di 7 persone ri- maste uccise, anche se le fonti uffi- ciali hanno confermato un solo morto. Uno dei killer Ë stato ucciso dalla polizia, un altro Ë stato arre- stato, gli altri in fuga, secondo le prime testimonianze. Decine i feri- ti, molti gravi.

PACI, SFORZA E TORTELLO / PAGINE 2 E 3

BUONGIORNO

MATTIAFELTRI

rolli

LŽIGIENISTA DEL SAN MARTINO

Icardi: ´Da inizio ottobre contagiati 45 mila liguri Solo tra 42 giorni il caloª

Guido Filippi

CABONA, CAPRARA E MASOLINO DȅAMICO / PAGINE 38 E 39

La polizia controlla un sospetto nel centro di Vienna poco dopo lȅinizio dellȅattacco terroristico

In questi tempi di irrefrenabile liberalismo, per cui ognu- no Ë libero di dire quel che gli passa per la testa, il presi- dente del Consiglio Ë andato alla Camera a definire preli- minare sugli altri il diritto alla salute. Il leghista Claudio Borghi Ë stato il pi˘ svelto, o forse lunico, a cogliere la farfalloneria costituzionale dellavvocato del popolo, co- sÏ licenzioso coi suoi studi universitari, e gli ha ricordato che per la nostra Carta i diritti ´sono tutti importanti alla stessa manieraª. Letto il virgolettato? Tutti importanti alla stessa maniera. E io qualcosa avrei voluto ribattere al simpatico Borghi, ma dovete avere pazienza solo qual- che riga. Infatti poi il deputato salviniano ha aggiunto che a ben vedere il diritto al lavoro Ë allarticolo 4 e il di- ritto alla salute al 32, e su questa frase sË allestita lorda-

lia del giorno, con mezzo centrosinistra a vibrare dindi- gnazione: come osava il bravaccio stilare una graduato- ria dei diritti? Meraviglioso: la graduatoria laveva stila- ta Conte, ma Ë stata attribuita a Borghi mentre rimprove- rava a Conte daverla stilata. Non Ë una delizia? BË, se si divertono cosÏ, buon divertimento, ma a Borghi vorrei poi ricordare, a proposito di diritti tutti importanti alla stessa maniera, larticolo 10, in cui si garantisce il diritto dasilo nel territorio della Repubblica allo straniero al quale nel suo paese non siano garantite le libert‡ demo- cratiche previste dalla Costituzione italiana. Pratica- mente non cË barcone su cui un solo migrante sia sprov- visto del diritto. Ma evidentemente, in nome dei porti chiusi, cË anche un diritto ultimo in classifica.  Il premier Conte ha illustrato a Ca-

mera e Senato i contenuti del nuovo Dpcm che dovrebbe essere firmato questa sera. Il territorio italiano sa- r‡ diviso in tre zone, con livelli cre- scenti di contagio. In undici zone gialle ia rischio moderatow si preve- dono divieti agli spostamenti che non siano per lavoro o motivi di salu- te dopo le ore 21, chiusure dei mu- sei e trasporti al 50%. Nelle zone arancioni (in cui rientra oggi la Ligu- ria) si puÚ arrivare fino alla chiusu- ra totale di bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie. Nelle zone rosse si preve- de la chiusura anche dei negozi non essenziali e la didattica a distanza a partire dalla seconda media. I divie- ti saranno decisi direttamente dal governo. Richiamo di Mattarella al- le Regioni: ´Le istituzioni devono collaborareª.

SERVIZI / PAGINE 4-11

Giancarlo Icardi, direttore del dipar- timento di Igiene del San Martino, stima in 45 mila i liguri che hanno contratto il virus da inizio ottobre.

´La fase critica durer‡ ancora alme- no sei settimaneª. LȅARTICOLO / PAGINA 7

IL CASO CHOC AL GALLIERA

Pazienti parcheggiati nellŽarea ambulanze Ospedale Covid in Fiera

Mario De Fazio

Decine di pazienti, in barella, par- cheggiati nellarea ambulanze del Galliera, a Genova. Una foto simbo- lo del livello di emergenza in citt‡.

Toti annuncia lapertura di un ospe- dale Covid in Fiera. LȅARTICOLO / PAGINA 6

ucciso anche uno degli attentatori. il sindaco: ´hanno aperto il fuoco a caso nei localiª

Vienna colpita al cuore Notte di terrore e morte

Attacchi coordinati in 6 punti, primi spari vicino alla sinagoga: vittime e feriti

LŽELEZIONE DEL PRESIDENTE

Oggi lŽAmerica sceglie Trump sfida i sondaggi Biden: basta con il caos

Paolo Mastrolilli e Francesco Semprini

GLI ARTICOLI / PAGINE 12 E 13

ADDIO PROIETTI, MATTATORE UNICO

MILLE VOLTI, DA PETROLINI A MANDRAKE

Primo-Piano Pagina 2

Cronache Pagina 12

Commenti Pagina 14

Economia-Marittimo Pagina 15

Genova Pagina 18

Xte Pagina 38

Programmi-Tv Pagina 41

Sport Pagina 42

indice MARTEDÃ 3 NOVEMBRE 2020

QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886 - EDIZIONE GENOVA

1,50 - Anno CXXXIV- NUMERO 261, COMMA 20/B. SPEDIZIONE ABB. POST.-GR.50 - MANZONI & C.S.P.A.: Per la pubblicit‡ su IL SECOLO XIX e RADIO 19 Tel. 010.5388.200www.manzoniadvertising.it

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Mario De Fazio / GENOVA

Nel giorno in cui i pazienti Co- vid devono aspettare il loro tur- no sulle barelle appoggiate a terra nella zona calda (larea dove arrivano le ambulanze) del Galliera, la Regione annun- cia un nuovo ospedale alla Fie- ra di Genova. Previsti almeno un centinaio di posti letto di bassa intensit‡, per dare ossi- geno e ricambio alle strutture ospedaliere genovesi, ancora ieri sotto stress per lafflusso di pazienti. E il blocco dellattivi- t‡ di elezione e programmabi- le negli ospedali genovesi, da cui si ricaver‡ una disponibili- t‡ di altri 600 posti. Mentre la Regione amplia lofferta per gli ospedalizzati, procede il confronto con il governo sul nuovo Dpcm che introdurr‡

tre livelli di rischio per le regio- ni in cui lemergenza Covid Ë pi˘ complicata: la Liguria do- vrebbe essere nella zona iaran- cionew, quella intermedia.

LE BARELLE AL GALLIERA

Lintasamento davanti al pron- to soccorso del Galliera ha de- stato preoccupazione, specie nei parenti dei malati. Almeno non cË stato il rischio di so- vrapporre contagiati con non contagiati. Spiega infatti il di- rettore sanitario Francesco Ca- nale: ´Si tratta di pazienti Co- vid perchÈ da due giorni arriva- no solo loro, quindi laccesso principale del pronto Ë stato destinato a quelli. Oggi siamo arrivati a oltre 80 pazienti con- temporanei. Purtroppo Ë un flusso incessanteª. La situazio- ne potrebbe complicarsi: ´Se dovessimo recuperare gli altri 80 posti letto che ci ha chiesto Alisa - dichiara Canale - do- vremmo dire addio a tutta la chirurgiaª.

NUOVA STRUTTURA AL ȂJEAN NOUVELȃ

Si lavora su pi˘ tavoli, per argi- nare gli effetti della diffusione del contagio. Il fronte pi˘ cal- do resta quello dei ricoveri ospedalieri di bassa e media in- tensit‡. Su 2.846 tamponi pro- cessati, il bollettino di ieri ha fatto segnare 599 nuovi casi di positivi al Covid 19. E gli ospe- dalizzati sono aumentati di al- tre 47 unit‡, arrivando a quota 1190 in Liguria. Oltre il piano gi‡ in essere - per allestire re- parti Covid in 13 residenze sa- nitarie e altre strutture regio- nali, per complessivi 500 posti letto - il presidente della Regio- ne, Giovanni Toti ha annuncia- to ieri lavvio delle procedure per creare un nuovo ospedale alla Fiera di Genova, nel padi- glione Jean Nouvel. Dopo un confronto con il capo diparti- mento della Protezione civile, Angelo Borrelli, il governatore ha dato mandato allassessore Giacomo Giampedrone per ini- ziare i sopralluoghi in Fiera e arrivare entro 48 ore a un pri- mo progetto di fattibilit‡. ´Po- trebbe sostituire le funzioni svolte dalla nave-ospedale nel- la primavera scorsa - ha chiari- to Toti - ossia ospitare le degen- ze di medio-bassa intensit‡ e i positivi dimessi dagli ospeda-

li. Non sappiamo ancora quan- ti posti letto ricaveremo ma sa- ranno almeno un centinaioª.

IL CONFRONTO CON IL GOVERNO

Che la situazione nei pronto soccorso del capoluogo resti delicata Ë confermato da Ange- lo Gratarola, responsabile Emergenza di Alisa, per il qua- le ´assistiamo a ondate di pa- zienti con sintomi riconducibi- li al Covidª. Motivo per cui, co- me annunciato da Toti, da og- gi verranno differite tutte le operazioni programmabili (non le urgenze, quindi) che si potr‡ rinviare allinterno degli ospedali genovesi. ´Ho dato mandato a tutti i dirigenti di San Martino, Galliera e Villa Scassi di intervenire con gran- de determinazione e rapidit‡

per bloccare lelezione e le atti- vit‡ programmate, per passa- re a un ulteriore incremento di circa 600 posti letto di media intensit‡ - ha spiegato il presi- dente - Allo stesso tempo ho da- to mandato alle Asl di Savona e Imperia di accogliere una quota di ricoverati genovesi, per alleggerire la pressione su- gli ospedali genovesiª.

Laltro fronte a tenere banco Ë il confronto con il governo, in vista della nuova stretta che entrer‡ nel Dpcm. Gli esperti della task force regionale, in- tanto, sono gi‡ al lavoro per in- terpretare le nuove griglie di ri- schio immaginate dal decreto

del governo, in attesa di capire quali misure comporter‡ ognu- na di esse.

´Gli scenari previsti dal Mini- stero della Salute sono 4 - ha spiegato il direttore della pre- venzione di Alisa, Filippo An- saldi - e si basano sullindice Rt che oggi in Liguria oscilla tra 1.3 e 1.5. Siamo borderline tra lo scenario 3 e lo scenario 4, mentre per i tre livelli di ri- schio previsti dal nuovo decre- to, analizzando le decine di pa- rametri che si devono incrocia- re, dovremmo essere nella fa- scia arancione, quella interme- diaª.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

599

i nuovi positivi

in Liguria: 1431 testati, positivo il 41,9%

I tamponi sono 2846

Liguria, nuovo ospedale Covid alla Fiera

Toti: cento posti per i convalescenti. Galliera, pazienti in barella nella zona delle ambulanze. Dpcm, la regione in zona arancione

380

lŽincremento

dei contagiati a Genova Sono 130 da contatto con caso confermato

Lȅemergenza coronavirus

I pazienti sulle barelle appoggiate per terra nella zona calda, quella per le ambulanze, al pronto soccorso Covid del Galliera PAMBIANCHI

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i deceduti confermati al ministero

nelle ultime 24 ore Tutti al San Martino

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PRIMO PIANO

MARTEDÃ 3 NOVEMBRE 2020

IL SECOLO XIX IL SECOLO XIX

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GIANCARLO ICARDI Indagine del direttore di Igiene del San Martino

´Il picco dei casi atteso attorno al 20 novembre, poi si stabilizzerannoª

´Gi‡ 45 mila i liguri positivi al virus

La fase critica durer‡

ancora 6 settimaneª

Guido Filippi

´D

ai primi di ot-

tobre ad oggi sono circa 45 mila i liguri che hanno contratto il Covid, tra sintomatici e asintomatici.

Consideriamo che, ad ogni ca- so sintomatico, ce ne sono altri asintomatici. Alla fine della se- conda ondata, tra marzo e apri- le, saranno almeno 100 mila, pi˘ del doppio rispetto alla pri- ma fase. Complessivamente i liguri contagiati dal virus sa- ranno poco meno del 10%, di- ciamo 150 milaª. Giancarlo Icardi, direttore del diparti- mento di Igiene dellospedale San Martino, referente ligure dellIstituto superiore di Sani- t‡, si sbilancia: ha appena con- cluso unindagine epidemiolo- gica sullincidenza del corona- virus in Liguria. ´I numeri par- lano chiaro, cosÏ come landa- mento del Covid: la situazio- ne, anche a livello nazionale, Ë fuori controllo e non si puÚ pensare di bloccarlo, semmai lunica difesa Ë contenerloª.

Come?

´Bisogna limitare i contagi, ecco perchÈ sono importanti i tamponi: prima riesci a traccia- re un caso e prima puoi cerca- re di interrompere la catena.

In Liguria, dobbiamo cercare

di resistere sei settimane: pri- ma di met‡ dicembre potremo fare unanalisi pi˘ precisa per capire cosa Ë successo e quale sar‡ landamento dei prossimi mesiª.

Quando Ë previsto il picco dei casi in Liguria?

´Le decisioni politiche e i Dpcm sono talmente ravvicina- ti che risulta difficile stabilire quale provvedimento abbia in- ciso di pi˘. Per vedere leffica- cia delle misure dobbiamo aspettare almeno due settima- ne. Con Bianca Bruzzzone e Andrea Orsi abbiamo analizza- to i dati liguri di ottobre e previ- sto un incremento dei casi per almeno due settimane. Intor- no al 20 novembre ci dovrebbe essere il picco, poi tre settima- ne di altopiano, con un nume- ro stabile dei positivi e quindi una riduzione lenta dei casiª.

Genova Ë unemergenza nazionale?

´Nel rapporto nuovi casi-abi- tanti Genova Ë una delle capi- tali del contagio, assieme a Mi- lano e Napoli. Diciamo che sia- mo sul podio. A fine settembre la situazione ligure era di cal- ma piatta, a parte il cluster del- la Spezia, poi Ë precipitata con una crescita esponenziale:

150 casi al giorno fino al 10 ot- tobre; 350-400 casi tra l11 e il 20; 500-600 tra i 20 e 25 per ar-

rivare ai 1000 di media al gior- no dellultima settimana. Tra laltro Ë aumentato anche il nu- mero dei tamponi, siamo pas- sati da 3 mila a quasi 6 mila al giorno. » importante leggere i primi tamponi, quelli delle per- sone che hanno fatto il test per la prima volta: ora siamo arri- vati a trovare positivi il 34 % dei tamponiª.

Le restrizioni decise dalla Regione e dal Comune per il centro storico e altre zone hanno funzionato?

´I virus non conoscono confi- ni. Il cluster di Genova e la deci- sione di un mini lockdown e di un confinamento avevano un senso solo per una localizza- zione geografica. Le persone si spostano per la citt‡ ed era pre- vedibile che il virus non potes- se restare circoscritto a tre, quattro zone di Genovaª.

Gli ospedali sono in gros- sa difficolt‡, a partire dai pronto soccorso.

´Liper afflusso era prevedi- bile; siamo passati dai 150 rico- verati di inizio ottobre ai 1.100 di oggi: parliamo di per- sone che si rivolgono al pronto soccorso perchÈ hanno biso- gno di cure e credo che solo per il 10% si puÚ parlare di rico- veri impropri. Forse, con le- sperienza di quello che Ë suc- cesso tra marzo e aprile, sareb-

be stato opportuno organizza- re strutture intermedie in tut- ta la Liguria per le persone che non sono ancora guarite e han- no bisogno di cure meno inva- sive. Queste, perÚ, sono deci- sioni politicheª.

Riusciranno a reggere an- cora due mesi?

´» migliorata la diagnosi, si sono ridotte le giornate di rico- vero ed Ë aumentata la capaci- t‡ di curare i malati a casa. Inol- tre le terapie intensive liguri so- no occupate al 30%. Gli ospe- dali, poi, stanno, in questi gior- ni, riconvertendo alcuni repar- ti e questo fa pensare che il si- stema dovrebbe reggereª.

Secondo lei ci sono stati er- rori nella gestione ligure dellemergenza Covid?

´Il virus non ha mai perso in- tensit‡, come era stato previ- sto a livello internazionale, ma la riduzione dei casi ha in- generato ovunque una falsa si- curezza. Il resto, dallorganiz- zazione degli ospedali a quella dei tamponi, rientrano tra le decisioni politiche che non commentoª.

Per Natale come sar‡ la si- tuazione?

´Il virus avr‡ unampia circo- lazione, ma molto dipender‡

dalle misure adottate. Nella prima fase gli italiani hanno ca- pito la gravit‡ della situazione

e fatto grandi sacrifici. Ora dobbiamo fare la stessa cosa:

non esiste noi e gli altri. Siamo tutti coinvolti nelle possibilit‡

di contagio, mentre la probabi- lit‡ dipende da ciascuno di noi: mascherina, distanze e igiene delle mani. Ricordiamo- ci che il virus ha due-tre setti- mane di vantaggio rispetto ai provvedimenti restrittiviª.

Cosa pensa della proposta di stabilire un orario diffe- renziato per gli anziani che vanno a fare la spesa?

´Sono soluzioni che devono poi avere una corretta applica- zione. Come si fa a dire: dalle 8 alle 9 solo gli over 75 nei super- mercati? Non siamo in Cina.

Ripeto: gli anziani devono ave- re meno contatti possibili, solo cosÏ si proteggono dagli attac- chi del virusª.

A proposito, a che punto siamo con linfluenza?

´Finora in Italia non Ë stato isolato nemmeno un caso di vi- rus influenzale. In Australia siamo passati dai 61 mila casi dellagosto 2019 ai 107 casi dello stesso periodo del 2020.

Con luso delle mascherine e il rispetto della distanza tra una persona e laltra il virus potreb- be far fatica a circolare. Non mi voglio illudere, ma sarebbe una bella notiziaª.

filippi@ilsecoloxix.it

pronto soccorso intasati

Rianimazione, soglia di rischio vicina I posti occupati sono gi‡ al 27%

Il laboratorio in cui al San Martino si processano i tamponi per la rilevazione del coronavirus

Lȅallarme coronavirus

Emanuele Rossi / GENOVA

Oggi i malati Covid occupano il 27% dei posti disponibili nelle terapie intensive della Liguria. La soglia che il gover- no e lIstituto superiore di sa- nit‡ definiscono icriticaw Ë quella del 30%. Ma in realt‡ i tecnici della Liguria sono mol- to pi˘ preoccupati da altri fat- tori, dallafflusso incessante nei pronto soccorso alla ne- cessit‡ di recuperare posti let- to di media intensit‡.

Alisa aveva tarato in estate il ipiano incrementalew dei posti letto sulla scorta delle- sperienza della prima onda- ta, (dove si era arrivati ad un massimo di 190 pazienti rico- verati nei reparti intensivi).

Adesso, dopo un mese di cre-

scita impetuosa dei contagia- ti (14 mila, quasi un ligure su cento), il numero dei ricovera- ti in terapia intensiva Ë passa- to dai 23 del 2 ottobre ai 57 di ieri. Quasi triplicati, ma nello stesso periodo i ricoverati nei reparti a media intensit‡ so-

no cresciuti di pi˘, da 160 a 1190. Insomma, cË pi˘ mar- gine per ospitare i pazienti molto gravi che per gli altri.

Quanto? Il piano di Alisa pre- vede, per la iFase 4w, che si possano attivare sino a 256 posti letto di terapia intensi-

va, 282 contando anche quel- li pediatrici. Basta molto me- no perÚ per finire oltre il 30%

dei posti disponibili solo con i pazienti Covid. ´Attualmente - spiega Angelo Gratarola, di- rettore delle emergenze del San Martino e di Alisa - consi-

deriamo una dotazione di 209 letti, quindi siamo ad unoccupazione del 27,3%.

Possiamo arrivare a oltre 250, ma vanno considerati an- che i malati inon covidwª.

Se ciÚ Ë vero per le terapie intensive, la grande preoccu- pazione della Liguria Ë dove mettere i malati meno gravi senza intasare le aree di osser- vazione breve dei pronto soc- corso, che sono stati la vera trincea anche ieri. Addirittu- ra, denuncia il consigliere re- gionale Pippo Rossetti, ´Al Galliera si tengono le persone nella icamera caldaw fuori dal pronto perchÈ non cË postoª.

Attualmente si sta arrivan- do al limite della iFase 4w con oltre 1200 posti letto, ma Toti ha chiesto a tutte le Asl e le aziende ospedaliere uno sfor- zo ulteriore: in altre parole, lattivit‡ di elezione (interven- ti chirurgici programmati) ha i giorni contati. I reparti ricon- vertiti al Covid sono sempre di pi˘: a Genova la richiesta Ë di recuperare altri 180 posti letto al San Martino, 100 nel- la Asl3 e 80 al Galliera. ´Stia- mo facendo le nostre valuta-

zioni, sia sui padiglioni del Vil- la Scassi sia sul Gallino di Pon- tedecimo che sul Micone di Sestri Ponenteª, spiega il di- rettore sanitario della Asl3 Luigi Carlo Bottaro. Evidente- mente non mancano le prote- ste, per Piero Randazzo coor- dinatore della medicina inte- grata del Gallino ´lintera Val- polcevera rimarr‡ scoperta dal punto di vista sanitarioª.

Ma Bottaro ricorda come le decisioni sullorganizzazione spettino ad Alisa e come ´ri- spetto a marzo-aprile lo sfor- zo Ë proprio di mantenere atti- vi tutti i laboratori sul territo- rio e le attivit‡ di prevenzio- neª.

Nel frattempo, sono ormai diventati ospedali Covid sia il Santa Maria di Albenga che il San Carlo di Cairo Montenot- te e lEvangelico di Voltri. E anche il Borea di Sanremo si avvia a diventare centro Co- vid. E unaltra valvola di sfo- go Ë quella delle Rsa riconver- tite a iCovid hubw (spostando gli ospiti) in cui si conta di ri- cavare altri 500 letti per mala- ti in via di guarigione.

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´Per le feste di Natale il virus avr‡ unȅampia circolazione,

ma molto dipender‡

dalle misure adottate a livello nazionaleª

´Nel rapporto nuovi casi-abitanti Genova Ë una delle capitali

del contagio, assieme a Milano e Napoliª

Personale di rianimazione PEROTTO

GIANCARLO ICARDI

DIRETTORE DIPARTIMENTO IGIENE OSPEDALE SAN MARTINO

il confronto

Sileri: ´Non chiuderemo gli anziani in casaª

Dopo le polemiche sugli anziani e il Covid per il post con gaffe di Toti, non si ferma il confronto su- gli over 65. ´Gli anziani vanno protetti, ma non sequestrati in casa, impedendogli di uscireª, le parole del sottosegretario al- la Salute, Pierpaolo Sileri.

MARTEDÃ 3 NOVEMBRE 2020

IL SECOLO XIX

PRIMO PIANO

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Annamaria Coluccia Matteo DellȅAntico

Il nuovo lockdown in arrivo per arginare lepidemia da Co- vid-19 non sorprende ma pre- occupa, soprattutto il mondo imprenditoriale genovese, dove cË tensione anche per le categorie escluse per ora da- gli indennizzi.

Le certezze sui nuovi divieti per ora riguardano le misure che entreranno in vigore in tutto il territorio nazionale, in attesa di capire quali ulte- riori restrizioni riguarderan- no la Liguria, in base alla fa- scia di rischio in cui sar‡ inse- rita. Per ora si sa che in tutta Italia dovranno restare chiusi musei e mostre e, nei fine set- timane, i centri commerciali, mentre i bus potranno tra- sportare meno passeggeri e aumenter‡ la didattica a di- stanza alle superiori.

´GIUSTO DIFFERENZIAREª

´» giusto che ci siano azioni differenti: sarebbe ingiusto penalizzare un'area dove il contagio Ë molto basso e sa- rebbe scorretto non prendere misure dove il contagio Ë alto - ha commentato il sindaco Marco Bucci a iTimelinew su Sky Tg24 - Ora bisogna vede- re, perÚ, come si prendono queste decisioni, perchÈ non possono essere prese a tavoli- no ma devono essere concer- tate con regioni, comuni e ter-

ritoriª. Il sindaco ha poi insi- stito sulla necessit‡ che ´ad ogni azione restrittiva corri- sponda unazione finanziaria ed economica per proteggere persone e categorieª, e che non si riduca lattivit‡ del por- to, mentre ´a Genova - ha ag- giunto - possiamo ancora in- tervenire didattica a distanza alle superiori e trasportiª.

Fronte, questo, su cui Ë in- tervenuto anche il governo, abbassando al 50% della ca- pienza il limite di affollamen- to dei bus. In Liguria una re-

cente ordinanza regionale aveva gi‡ abbassato dall80 al 60% questa soglia, e il nuovo limite non preoccupa Amt, an- che perchÈ con le misure an- ti-Covid gi‡ in vigore - su di- dattica a distanza, orari di bar e ristoranti, stop a cinema e teatri, limitazioni agli sposta- menti in citt‡ dopo le 21 -, i passeggeri sono molto dimi- nuiti. Amt spiega che gi‡ ades- so solo nello 0,5-0,6% delle corse si raggiunge o si supera il 50% di affollamento e, quin- di, almeno per ora non cam-

bier‡ nulla. Cambier‡ anco- ra, invece, il panorama cultu- rale della citt‡, con la chiusu- ra dei musei, Acquario com- preso. ´Sono molto dispiaciu- ta perchÈ, come avevo gi‡ det- to per i teatri, i musei sono un luogo sicuro, molto monitora- to - commenta lassessore co- munale alla Cultura Barbara Grosso - . Comunque se sar‡

cosÏ ci attiveremo per delle proposte digitali, in modo che musei e arte entrino nelle case dei cittadini. » un lavoro che abbiamo gi‡ intrapreso

per cui non ci coglie imprepa- rati, e auspichiamo che, pur nella necessit‡ di emettere mi- sure straordinarie per la sicu- rezza di tutti, il governo rico- nosca che la cultura Ë uno strumento di cittadinanza e che non ci si dimentichi della sua centralit‡ per la tenuta del Paeseª.

Ma le nuove chiusure e limi- tazioni allarmano il tessuto produttivo genovese, gi‡ du- ramente colpito dallepide- mia. Preoccupazione da par- te del presidente di Confindu-

stria Genova, Giovanni Mon- dini. ´Questa nuova stretta imposta da Roma - dice - cau- ser‡ un ulteriore calo dei con- sumi in citt‡. Quel che mi pre- occupa - aggiunge - Ë anche la fiducia dei nostri imprendito- ri, che Ë tornata ai livelli della scorsa primavera, ovvero qua- si a zero. Non ci sono investi- menti, tutto rischia di fermar- siª. Anche secondo Luigi Atta- nasio, presidente della Came- ra di Commercio di Genova, la situazione Ë drammatica so- prattutto per settori come ´i servizi alla persona, la ristora- zione e il turismo. Servono su- bito ristori economici da par- te del governoª. Per la Cna di Genova ci sono almeno dieci- mila occupati a rischio e le nuove limitazioni non faran- no altro che peggiorare una si- tuazione gi‡ molto delicata.

´Siamo preoccupati in gene- rale per la tenuta economica delle imprese genovesiª, sot- tolinea Paola Noli, presiden- te Cna Genova.

IL MONDO DEL LAVORO IN ALLARME

In allarme anche il mondo sin- dacale cittadino che teme che le nuove restrizioni in arrivo abbiano un immediato impat- to negativo sul mondo del la- voro. ´Il problema della chiu- sura dei centri commerciali - dichiara Igor Magni, segreta- rio generale della Cgil genove- se - dovrebbe essere valutato in termini di sicurezza per la- voratori e cittadini. Si dovreb- bero intensificare i controlli e intervenire solo laddove non vengano garantite le norme e i protocolli firmati con i sinda- cati. Questa chiusura graver‡

in primis sui lavoratori che, anche se coperti da ammortiz- zatori sociali, non vedranno garantito il loro reddito e poi sulle imprese per le quali il fi- ne settimana rappresenta buona parte degli incassi. La chiusura dei musei - aggiun- ge - rischia di mettere in diffi- colt‡ i lavoratori degli appal-

´Escluse dai ristori 1600 impreseª Bucci: il governo compensi i divieti

Lȅallarme di sindacati e categorie per i nuovi decreti. Il sindaco: ogni scelta va condivisa con i Comuni

Lȅemergenza ieri pomeriggio allȅospedale Galliera per lȅescalation dei casi Covid; accanto, un momento della manifestazione di protesta di mercoledÏ scorso FOTOSERVIZIO ASTRID FORNETTI E DAVIDE PAMBIANCHI

Lȅemergenza coronavirus

Evento virtuale

Su piattaforma digitale dedicata 3° Edizione

www.silvereconomyforum.it

Silver Care | Se non ora quando?

Il tempo della prevenzione

5-6-7 novembre 2020

18 MARTEDÃ 3 NOVEMBRE 2020

IL SECOLO XIX IL SECOLO XIX

GENOVA

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ti, che sono i primi ad essere penalizzati nei momenti di difficolt‡ª. Per Marco Grana- ra, segretario generale Cisl Genova, Ë positiva ´l'intenzio- ne del governo, se conferma- ta, di mantenere aperte le aziende, ma va difeso in mo- do deciso il settore del com- mercio: la possibile chiusura dei centri commerciali nel fi- ne settimana rischia di diven- tare un peso insostenibile per le attivit‡ che operano in que- sto settoreª. Secondo Mario Ghini, segretario generale Uil Genova e Liguria, le nuove chiusure ´colpiranno ancora di pi˘ il mondo del lavoro. La Liguria Ë in difficolt‡, la sani- t‡ rischia di subire un duro colpo e la preoccupazione sa- le se pensiamo alle Rsa. Ma ad agitare in nostri pensieri sotto il profilo occupazionale sono il commercio, il turismo e la rete che fa capo alla cultu- ra. Sin da oggi occorrerebbe pensare a che cosa ne sar‡ di tutti i lavoratori in bilicoª.

IL REBUS INDENNIZZI

Intanto, le preoccupazioni ri- guardano anche gli indenniz- zi per le categorie a rischio.

Confartigianato Liguria de- nuncia l'esclusione dai benefi- ciari del Decreto Ristori, di tutte le categorie del settore ristorazione che non fanno somministrazione e non rien- trano nei 53 codici Ateco pre- visti dal governo A livello re- gionale, sono 2.638 tra pizze- rie e rosticcerie, di cui 1.520 a Genova, a queste si aggiungo- no le imprese di produzione di gelati e pasticceria fresca, con altre 161 realt‡, di cui 73 a Genova. E anche lassessore comunale al Commercio, Pao- la Bordilli, stigmatizza lesclu- sione ´dai rimborsi del mon- do dellartigianato alimenta- re e agroalimentare. Unaltra occasione persona che dimo- stra lo scollamento di Roma dal territorioª.

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La geografia cittadina della pandemia nellȅelaborazione del flusso di dati a disposizione di Alisa Prese in esame le cinque settimane dal 21 settembre al 25 ottobre. Gli effetti dei nuovi divieti

In centro storico ora i positivi calano Il picco Ë a Sampierdarena e ad Albaro

i controlli nei quartieri sotto attenzione

Multate quindici attivit‡

sorprese a violare

il limite del coprifuoco

Lȅemergenza coronavirus Atp, debutta la M2

Continua la stretta di poli- zia locale, polizia di Stato e carabinieri sulle attivit‡

che non rispettano le regole dellultimo decreto in mate- ria di ristorazione per il con- tenimento della pandemia, soprattutto violando il limi- te del coprifuoco indicato alle ore 21.

Nelle giornate di sabato e domenica sono state 15 le sanzioni elevate ad altret-

tanti locali del centro stori- co, di Sampierdarena e di Cornigliano. I controlli de- gli agenti si sono concentra- ti su pizzerie, ristoranti, pub e locali da asporto, ac- certamenti effettuati per ve- rificare l'applicazione dei li- miti imposti dal decreto sul- la somministrazione, ma anche sul rispetto delle re- gole base riguardanti i di- spositivi di protezione indi-

viduale e le distanze di sicu- rezza. Gli agenti hanno ac- certato tutte le infrazioni dopo le 21, il limite orario indicato dallultimo decre-

to per la vendita non al tavo- lo e nei pressi delle attivit‡.

Dopo un periodo di tolle- ranza, dove gli agenti han- no dato il tempo agli eser-

centi di limare i dubbi sull'applicazione del decre- to e delle ordinanze integra- tive, l'ultimo weekend Ë sta- to invece quello della tolle- ranza zero.

Tra le attivit‡ multate ci sono locali con clienti che consumavano senza essere seduti ed esercenti che trat- tavano gli alimenti senza in- dossare la mascherina.

Dopo la notifica dei verba- li ai proprietari, per tutti scatter‡ un fermo di cinque giorni, ma anche una segna- lazione alla Prefettura di Genova per chiedere la chiusura definitiva delle at- tivit‡, ipotesi che verr‡ valu- tata caso per caso in base al- la gravit‡ delle infrazioni e ad eventuali recidive. 

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IL CASO

Raffaele Mastrolonardo Roberto Sculli

L

a corsa Ë partita dal centro storico ma Ë la stessa citt‡ vecchia, ve- rosimilmente anche per le misure di contenimento pi˘ rigide adottate nel frattem- po, ad aver fatto appena segna- re la flessione pi˘ marcata. La- sciando, con un certo distacco, il primato dellincidenza dei contagi del Covid-19, tra i quartieri di Genova, a Sam-

pierdarena. A flettere anche Al- baro, che nel rapporto tra nuo- vi contagiati rilevati dalla Asl e popolazione Ë comunque in se- conda posizione, tallonato da Rivarolo e da San Fruttuoso, i quartieri in cui nellultima set- timana osservata il virus Ë cre- sciuto in maniera pi˘ rapida.

Cinque settimane - dal 21 settembre al 25 ottobre - per passare da un fenomeno che al- meno nei numeri era tornato marginale, dopo la terrifican- te fiammata della primavera scorsa, a un incendio di vaste proporzioni, che non rispar- mia alcun quartiere della citt‡

ma ne colpisce alcuni assai pi˘

duramente di altri. A raccon- tarlo sono i dati sui nuovi con- tagiati raccolti ogni giorno da Alisa per conoscere i movimen- ti del coronavirus ed elaborare delle risposte il pi˘ possibile mirate, sul fronte preventivo e dal punto di vista dei provvedi- menti per limitare la propaga- zione.

Il criterio usato dagli specia- listi Ë quello dellincidenza me- dia quotidiana dei nuovi casi per 10 mila abitanti, suddivisa per le aree identificate dai Co- dici di avviamento postale. In pratica: il numero dei nuovi

contagiati individuati nella set- timana viene spalmato sui set- te giorni e rapportato alla po- polazione residente. CosÏ si rie- sce a misurare la tendenza e la temperatura del contagio in una finestra di tempo adegua- ta. Il Secolo XIX ha elaborato ul- teriormente le rilevazioni dellAgenzia, accorpando le zone contraddistinte dai Cap a livello di quartiere, per foto- grafare in modo pi˘ omoge- neo la crescita dei casi nellar- co delle settimane. Un fatto Ë ormai chiaro: il virus Ë stato ra- pidissimo ad abbattere una do- po laltra tutte le soglie di allar-

me. A questo proposito, unin- dicazione per tutte: gi‡ due ca- si medi settimanali per 10 mila abitanti sono considerati dagli epidemiologi un fattore molto preoccupante.

Ma, osservando le tabelle emerge a colpo docchio anche altro. Alisa, e con essa la mac- china sanitaria e la politica, avevano a disposizione un pa- trimonio di informazioni assai dettagliato. E avevano ragio- nevoli elementi per sapere che il Covid stava per deflagrare.

Gi‡ nella settimana dal 21 al 27 settembre le avvisaglie ce- rano tutte, seppur limitate ad alcuni quartieri: il centro stori- co, Sestri e Cornigliano. Pro- prio in quella settimana - il 23 settembre - era stata emanata lordinanza che imponeva lu- so della mascherina su 24 ore in una porzione dei caruggi.

Non Ë bastato e si Ë arrivati al provvedimento pi˘ restrittivo, il 14 ottobre, col varo delle zo- ne di attenzione ancora in cen- tro storico, a Sampierdarena e Cornigliano. E, adesso, alle presumibili, nuove restrizioni che arriveranno dal Governo.

Il problema Ë che il virus Ë ar- rivato molto, molto prima. E ha confermato il suo trend, set- timana dopo settimana, acce- lerando in modo bruciante in quartieri in cui allinizio della rilevazione risultava assente o quasi.

Lultima finestra di monito- raggio ha visto sovvertire gli equilibri che si erano consoli- dati dallinizio della seconda ondata. Il centro storico si Ë iraffreddatow, lasciando il pri- mato allarea di Sampierdare- na abbracciata dal cap 16151, con 12,16 casi medi per 10 mi- la abitanti. Subito dietro cË Al- baro (16145). Segue una par- te di San Fruttuoso (16143).

Nelle prossime settimane si potranno apprezzare gli effet- ti delle limitazioni introdotte progressivamente. Senza di- menticare un fatto: pi˘ tardi si interviene, pi˘ il tempo e la se- verit‡ delle misure tendono a dover essere pi˘ ampi, per ri- portare la situazione sotto con- trollo. 

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Genova, il contagio nei quartieri

Fonte: Elaborazione il Secolo XIX su dati ALISA

Incidenza per 10 mila abitanti

NB: il dato di quartiere è stato elaborato sulla base dei casi e degli abitanti attribuiti da ALISA ai codici di avviamento postale riferiti agli stessi quartieri

50 45 40 35 30 25 20 15 10 5

0

21-27 sett 28-4 ott 4-11 ott 12-18 ott 19-25 ott*

19,6 Struppa 20,8 Portoria 21 Nervi 21,8 Quarto 22,6 San Teodoro 23,1 Pegli 23,5 Voltri

24,5 C. storico Castelletto 24,8 Molassana 25,2 San Martino 26,2 Pontedecimo 27,7 Bavari 28,2 Quinto al Mare 30,6 Centro storico 30,9 Oregina-Lagaccio 33,3 Foce

33,9 Marassi 34,3 Cornigliano 35 Sestri Ponente 35 Bolzaneto 40,1 San Fruttuoso 42,9 Rivarolo 43,8 Albaro 47,9 Sampierdarena

Atp ha istituito una nuova linea M2 Bromia-Morasco-Fascia di Carlo-Laccio-Torriglia nei feriali da lunedÏ a venerdÏ (conseguenti modifiche a M1, vedere il sito).

In conseguenza dellȅavvio dei lavori sul viadotto Bisagno, Aster ha terminato la realizza- zione di un nuovo parcheggio pubblico in area Gavette.

Stasera e domani sera la metro- politana chiuder‡ prima per atti- vit‡ di manutenzione. Ultime par- tenze: 21.10 da Brin per Brigno- le, 21.17 da Brignole per Brin.

Nuovo parcheggio Lavori nella metro

Controlli dei vigili in via San Lorenzo FOTO PAMBIANCHI MARTEDÃ 3 NOVEMBRE 2020

IL SECOLO XIX 19

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Marco Fagandini

La gara per assicurare alle aziende sanitarie liguri gli stru- menti per la ventilazione assi- stita e gli esami dei disturbi del sonno a domicilio Ë una parti- ta da quasi 23 milioni di euro.

Una gara bandita da Alisa, la- genzia regionale della sanit‡, nel 2017, ma che ha gi‡ subito diversi ritardi, a causa di conti- nui ricorsi. Lultimo ostacolo Ë arrivato nei giorni scorsi, quan- do il Tar della Liguria ha stabili- to che lassegnazione del se- condo lotto di quella gara, una tranche da pi˘ di 7 milioni di euro, deve essere annullata e le valutazioni della commissio- ne rifatte. PerchÈ un raggrup- pamento temporaneo di im- prese ha presentato ricorso contro laggiudicazione. E chi ha vinto ha fatto lo stesso, in ri- sposta. Per i giudici, solo una parte delle accuse di entrambi sono fondate. Ma tanto basta per rimettere in discussione il via libera alla fornitura di quel servizio e degli strumenti ne- cessari. A cominciare dai venti- latori polmonari.

A presentare due ricorsi di- stinti contro Alisa Ë stato il rag- gruppamento formato da due aziende, guidato dalla Isimed.

Il primo per laggiudicazione del primo e terzo lotto. Ricor- so che Ë stato dichiarato inam- missibile dai giudici del Tar. Il secondo, invece, Ë quello avan- zato contro la scelta della Me- dicair Italia per il secondo lot- to, corrispondente alle fornitu- re per la Asl 1 e 2. La stessa so- ciet‡ che, in coppia con unal- tra ditta, si Ë aggiudicata an- che il lotto tre.

Il provvedimento (una de- terminazione) di Alisa con cui sono state sancite le assegna- zioni di ciascuna tranche Ë del 15 aprile scorso. Arrivato do- po un percorso travagliato, fat- to di altre contestazioni legali e battute di arresto, durato ap- punto tre anni.

Secondo quanto sostenuto nel ricorso da Isimed, da un la- to la Medicair non sarebbe sta- ta ammissibile alla gara per- chÈ raggiunta nel 2016 da un provvedimento dellAutorit‡

garante della concorrenza. E dallaltro alcune valutazioni

della commissione giudicatri- ce delle apparecchiature della societ‡ e di quelle della Isimed sarebbero state errate. Portan- do alla vittoria della prima.

Per i giudici del Tar Giusep- pe Caruso, Richard Goso e Li- liana Felleti, Alisa, assistita dal- lo studio legale dellavvocato Pietro Piciocchi, avrebbe dovu- to tenere effettivamente conto di quel provvedimento dellAu- torit‡ garante. Ma la Isimed avrebbe a sua volta dovuto sot- tolineare prima questo proble- ma: ora, spiega il Tar, per la legge Ë troppo tardi.

Diverso il discorso sulle valu- tazioni. Che riguarda anche quelle relative ad alcuni stru- menti proposti nella gara dalla Isimed stessa, visto che la Me- dicair ha presentato a sua vol- ta un ricorso incidentale, solle- vando le sue contestazioni.

Una parte delle lamentele del- la Isimed sono state ritenute fondate. Quella ad esempio su unerrata valutazione da parte della commissione dei requisi- ti di dimensioni e peso ridotti dei ventilatori polmonari. O dellofferta di un assortimento pi˘ ampio. Per questo laggiu- dicazione alla Medicare Ë da ri- fare, scrivono i giudici. Daltra parte, come detto, anche que- stultima ha evidenziato altri problemi, questa volta rispet- to alle valutazioni date alle strumentazioni della Isimed.

Insomma, un riconteggio Ë dobbligo, per trovare un pun- to di caduta. E questo, in atte- sa di sapere se Alisa impugne- r‡ o meno la sentenza, allunga comunque i tempi per la forni- tura di questi servizi. 

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Uno degli ingressi dellȅospedale San Martino

san fruttuoso, arrestato dalla polizia

Minaccia i passanti con un coltello

la gara era stata lanciata nel 2017, molto prima dellȅemergenza covid

I giudici bocciano il maxi appalto di Alisa Stop allŽarrivo dei ventilatori polmonari

Il ricorso al Tar di unȅazienda esclusa fa sospendere lȅaggiudicazione di una fornitura da 7 milioni

IL CASO

A

porre fine a unesi- stenza insieme, lun- ga decenni, Ë stato il Covid, come trop- po spesso accade in queste settimane e comera gi‡ suc- cesso a centinaia di coppie di anziani la scorsa primave- ra. Ed Ë stato cosÏ laltro gior- no, dopo la morte di un uo- mo di 84 anni, ricoverato al San Martino perchÈ le sue condizioni si erano aggrava- te a causa del virus.

Ieri quellassenza Ë diven- tata insopportabile per sua moglie. Una donna di 80 an- ni che, nel primo pomerig- gio, si Ë tolta la vita, in via Ac- quarone a Castelletto. Una tragedia che ha lasciato sgo- menti i vicini e gli abitanti della zona.

I carabinieri della caser- ma di Castelletto e della com- pagnia Centro si sono fatti carico degli accertamenti le- gali necessari. Ma si sono messi anche a disposizione come punto di riferimento per i familiari della coppia, in una situazione estrema- mente drammatica. Il figlio dei due coniugi ha racconta- to ai militari le difficolt‡ che sua madre viveva ogni gior-

no, il timore per il Covid e lapprensione per il marito ri- coverato.

La tragedia di via Acquaro- ne Ë avvenuta poco dopo lo- ra di pranzo. I soccorritori non hanno potuto fare nulla per aiutare lanziana. Le feri- te riportate sono state gravi e la signora Ë deceduta in

strada. Il marito invece, stan- do alla ricostruzione com- piuta dai carabinieri, era scomparso domenica sera:

era ricoverato nel reparto di rianimazione dellospedale San Martino, dovera stato trasferito per laggravarsi delle sue condizioni.

I contraccolpi psicologici

della pandemia non sono un tab˘, ma certo spesso sfug- gono al dibattito quotidia- no. Stritolati tra i temi dei pe- ricoli per la salute fisica e dei rischi per leconomia e la te- nuta sociale. Non per niente figure come quelle dello psi- cologo in ospedale, presente ad esempio da tempo al pronto soccorso del Gallie- ra, diventano importanti per offrire supporto a chi Ë ri- coverato. Soprattutto a chi Ë in una struttura ospedaliera in condizioni di lieve o me- dia intensit‡ per Covid e non puÚ ricevere in alcun modo visite. E, quando il suo stato

di salute glielo consente, usa telefono o tablet per mante- nere un contatto con i paren- ti e gli amici.

Diverso il discorso per chi resta a casa. Per coloro che non potevano uscire, gli an- ziani soprattutto, durante il lockdown erano stati i volon- tari di diverse associazioni a rappresentare un importan- te collegamento con il mon- do esterno. Disponibili non solo per le commissioni, ma anche per offrire il proprio tempo al telefono per una chiacchierata. 

M. FAG. - T. FREG.

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I poliziotti del commissa- riato di San Fruttuoso han- no arrestato per resisten- za, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale un citta- dino lituano di 60 anni, in Italia senza fissa dimora.

Luomo era gi‡ noto alle forze dellordine per i suoi precedenti reati contro la persona. » successo dome- nica pomeriggio: il sessan- tenne stava camminando in piazza Martinez con un coltello in mano, quando si Ë avvicinato a una don- na e le ha gridato parole of- fensive. La signora si Ë molto spaventata, pensan- do anche agli ultimi atten- tati avvenuti in Francia nei giorni scorsi.

Alcuni passanti in preda al panico si sono dati alla fuga, altri invece hanno mantenuto la calma e han- no chiesto aiuto al 112. Ed Ë scattato lallarme. Giun- ti sul posto in pochi minu- ti, i poliziotti del commis- sariato hanno intercettato lo straniero nei pressi dei giardini, notando subito, accanto a lui, alcuni fogli che riportavano disegni osceni e frasi volgari, un coltello e un paio di forbi- ci, questi ultimi conficcati nel fusto di un albero. Era chiaramente fuori di sÈ e quindi era complicato po- terlo calmare e riportarlo alla ragione. Un agente si Ë perÚ avvicinato per recu-

perare gli oggetti contun- denti e toglierli di mezzo.

Ma luomo ha immediata- mente dimostrato il suo temperamento aggressi- vo, ingaggiando con i poli- ziotti una colluttazione, durante la quale li ha colpi- ti con calci e pugni. Immo- bilizzato a fatica, Ë stato accompagnato in questu- ra dove Ë stata accertata la sua identit‡ e la sua incli- nazione ai comportamen- ti violenti e antisociali.

Successivamente, il ses- santenne Ë stato portato nel carcere di Marassi.

Non Ë ancora chiaro quali fossero le sue reali inten- zioni, anche se lipotesi pi˘ accreditata Ë quella che volesse spaventare le persone che incrociava per strada. Senza fare del male a nessuno. Ma verr‡

interrogato dal magistra- to di turno nei prossimi giorni.

La tragedia poco dopo lŽora di pranzo

in via Acquarone, vani i soccorsi

Gli strumenti per la ventilazione assistita sono fondamentali anche per le cure a domicilio

22

milioni Ë la cifra stanziata da Alisa per lŽintero servizio in base alle offerte ricevute

Tragedia a Castelletto: lui, 84 anni, era ricoverato da tempo al San Martino La donna, appena appresa la notizia, non ha retto. Sgomenti i vicini di casa

Il marito muore stroncato dal virus, la moglie si uccide il giorno dopo

´Stavano insieme da tutta la vitaª

10

milioni sono destinati al servizio di ventilazione assistita domiciliare per la Asl 3 Genovese

Lȅallarme in piazza Martinez

7

milioni di euro in cinque anni, il valore del lotto che dovr‡ essere di nuovo aggiudicato

In molti ospedali avviato un supporto psicologico per aiutare degenti e familiari

24

GENOVA

MARTEDÃ 3 NOVEMBRE 2020

IL SECOLO XIX IL SECOLO XIX

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Genova

LA LOTTA AL CORONAVIRUS

Incubo pronto soccorso un ospedale in Fiera

Un’altra giornata pesante in città con ambulanze in coda davanti a San Martino, Villa Scassi e Galliera La Regione: cento posti letto al Padiglione B. Liguria in zona arancione per le nuove chiusure

di

Michela Bompani, Marco Lignana

e

Erica Manna

alle pagine 2 e 3

La mostra

Chiese e vigneti tesori on line

al Ducale

di Massimo Minella

Si fa presto a dire “svoltiamo”.

Non è mai facile farlo in una città come Genova, lunga e stretta, che già morfologicamente crea diffi- coltà a chi prova a fare inversioni di marcia. Se poi ci si prova ades- so, in un momento drammatico come quello che si sta vivendo, in piena emergenza Covid, allora tutto si complica. Eppure, pro- prio a questo ambisce Federico Delfino, il nuovo rettore dell’uni- versità di Genova il cui mandato ufficiale inizia proprio in queste ore. Delfino è giovane, a Genova è poco più di un ragazzo, visto che non ha nemmeno cinquant’anni.

Ed è molto motivato. Sa di poter capitalizzare un lavoro prezioso, come quello condotto dal suo pre- decessore Paolo Comanducci nel dialogo con il territorio. E proprio da qui vuole partire per imporre la sua svolta. Lo ha detto chiara- mente fin dalla campagna eletto- rale, lo ha ripetuto nella sua recen- te intervista a Repubblica: «L’uni- versità non può solo erogare servi- zi, ma deve andare oltre, indican- do quelle possibili vie da percorre- re per realizzare una vera trasfor- mazione sociale ed economica».

Come bagaglio per questo viag- gio ardito l’ingegner Delfino ha dalla sua l’esperienza del Cam- pus di Savona, la cittadella univer- sitaria il cui modello si vorrebbe proporre per Genova. Ma qui tut- to è più complesso, non solo nei numeri. Allora, per vincere que- sta sfida “smart” e “sostenibile”

servirà l’aiuto di tanti. Eh sì. Servi- ranno più interazione e coordina- mento con il territorio e il mondo della ricerca e più fonti di finan- ziamento. Quali? Il pubblico non se la passa bene e allora si può guardare al mondo delle fonda- zioni bancarie.

di

Erica Manna La storia

Lorenzo e Patrizia i due medici

che curano gli anziani genitori in casa

Il caso

Villa Scassi stop a Cardiologia

Diventa reparto Covid

l’università

“Apriamoci al territorio”

svolta di Delfino

a pagina 9 di Stefano Origone

a pagina 3

k

La fila Ambulanze in ingresso a San Martino. Immagini simili si sono viste a Villa Scassi e al Galliera

C’è un prima e un dopo per ogni co- sa. E se il tema è quello della mobili- tà, dei trasporti, dello spostamento di merci e di percorsi attorno al no- do di Genova allora non ci può esse- re argomento diverso che quello del ponte sul Polcevera. Il “prima” è le- gato al Morandi e al suo tragico crol- lo del 14 agosto 2018. Il “dopo” nasce con l’apertura del ponte Genova San Giorgio, inaugurato il 3 agosto e

operativo dalla sera successiva.

k

Il Ponte Genova San Giorgio

L’evento non sarà più dal vivo: ep- pure, è più vivo che mai. Pino Pe- truzzelli, autore, regista e attore, anima del progetto Genova delle arti nato per mettere in scena lo spettacolo della bellezza in ogni territorio, parla davanti alla chie- sa di San Giacomo Maggiore, a Pontedecimo: ieri trasformata in un set.

a pagina 11

La ricerca

Prima e dopo il Ponte

così cambia il traffico a Genova

di Massimo Calandri

a pagina 4

Martedì 3 novembre 2020

23 18

7 1212 18 23

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La redazione

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di Marco Lignana

L’ennesimo lunedì di assedio ai pronto soccorso genovesi, le ambu- lanze in code infinite e i reparti di media intensità allo stremo, hanno indotto i vertici politici e sanitari li- guri a pensare a una nuova, estrema soluzione. Da ieri sera l’assessore re- gionale alla Protezione Civile Giaco- mo Giampedrone è al lavoro per tra- sformare il padiglione Jean Nouvel della Fiera di Genova in un grande ospedale temporaneo. Per risponde- re alla stessa, drammatica esigenza alla quale rispondeva la nave attrac- cata al porto durante la prima onda- ta del coronavirus: ricoverare pa- zienti che necessitano di cure di me- dia intensità o che hanno appena su- perato il picco della malattia ma non possono ancora tornare a casa:

«Sicuramente garantirà non meno di 100 posti letto», ha annunciato il presidente della Regione Toti.

Del resto ormai non si vedono se- gnali di una inversione di tendenza.

Gli ospedali di Genova da oggi entra- no tutti in fase 5, quella nemmeno prevista durante l’estate: il che signi- fica, di fatto, abbandonare tutti gli interventi, gli esami e le visite non urgenti. Nei pronto soccorso geno- vesi, dice il direttore di tutte le riani- mazioni della Liguria, Angelo Grata- rola, «arrivano pazienti a ondate, e questo spiega le ambulanze incolon- nate davanti a San Martino, Galliera e Villa Scassi. Hanno quasi tutti sin- tomi Covid correlati». Le ondate, ie- ri, si sono protratte fino a tarda sera, soprattutto a San Martino.

In attesa dell’allestimento del pa- diglione Jean Nouvel - in corso il so- pralluogo di Protezione Civile e Asl3 - e mentre vengono aperti nuovi spa- zi nelle Rsa, in Liguria non può che scattare la solidarietà fra aziende sa- nitarie: «Ho chiesto ad Asl2 savone- se e Asl1 imperiese di incrementare l’accoglienza di pazienti provenien-

ti da Genova – sottolinea Toti – per dare tempo di convertirsi alla fase 5». Il che, significa altri 100 posti let- to al Galliera, 150 a Villa Scassi, 200 a San Martino.

La situazione sanitaria esplosiva in cui versa Genova rischia di trasci- nare tutta la Liguria verso misure an- cora più restrittive. Oggi il premier Conte firmerà l’ennesimo Dpcm ma soprattutto l’Istituto Superiore del- la Sanità diffonderà il monitoraggio aggiornato sul diffondersi dell’epi- demia. Da qui si capirà il destino del-

la regione in rapporto ai 4 scenari previsti dal ministero della Salute.

Secondo il direttore della Prevenzio- ne di Alisa, Filippo Ansaldi, la Ligu- ria con un indice di contagiosità Rt fra 1,3 e 1,5 «è borderline fra lo scena- rio 3 e il 4». All’interno degli scenari poi ci sono almeno tre livelli di ri- schio, moderato (giallo), alto da me- no di tre settimane (arancione) o al- to da più di settimane (rosso): «In questo momento la Liguria è in una situazione di rischio arancione», precisa Ansaldi, e questo lo si calco-

di Michela Bompani

La percentuale di positivi al Covid ogni giorno in Liguria è molto più al- ta di quanto i dati del bollettino del- la Regione-Alisa, comunicati alla Pro- tezione civile nazionale, diramino ogni sera, non perché contengano numeri inesatti, ma perché le rileva- zioni aggregano dati che in qualche modo diluiscono l’esito delle pun- tuali rilevazioni.

Prendiamo il bollettino di ieri: ha documentato 2846 tamponi effettua- ti, con 599 nuovi positivi. Il dato sui tamponi eseguiti non è netto, però:

in quel totale sono compresi i tampo- ni “primi”, fatti per la prima volta a pazienti, ma include anche i tampo- ni di controllo, quelli che vengono ef- fettuati agli infettati per controllare se abbiano superato la malattia.

La Regione, attraverso l’Agenzia Ligure Sanitaria (Alisa), invia alla Protezione Civile, ogni giorno, i dati netti dei nuovi test: ieri, i tamponi fatti per la prima volta a persone te- state sono stati 1431. Dunque, in Ligu-

ria si sono riscontrati 599 nuovi posi- tivi su 1431 nuovi casi testati. Ecco che la percentuale di positivi sale al 41,9%, mentre se si parametra sul to- tale di 2846 tamponi (eseguiti su nuovi pazienti per la prima volta sommati a quelli effettuati su pazien- ti già positivi) scende al 21%.

Questi dati, che Alisa ogni giorno fornisce alla Protezione Civile, conti- nuano a rimanere però esclusi dal re- port quotidiano regionale: eviden- ziati, invece, aiuterebbero a com- prendere, per esempio, perché, ne- gli ultimi sette giorni, la Liguria sia stata la terza regione per numero di nuovi positivi su persone testate: do-

po la Val d’Aosta e il Veneto (e la pro- vincia di Trento).

Così avviene ogni giorno: domeni- ca, per esempio, il numero di nuovi positivi in Liguria è stato 736, su un totale di 4044 tamponi. I primi casi testati, o primi tamponi, però, sono stati 1709. E anche allora la percen- tuale netta di positivi rispetto ai nuo- vi casi testati è stata del 43,1%. In- somma, il bilancio dei nuovi positivi documentati dal bollettino giorna- liero della Regione, rende lordo -ri- schiando di attutirlo - il numero net- to dei nuovi contagi, pur non omet- tendo alcun dato e registrando at- tentamente ogni valore.

A confermare che il bollettino ag- greghi dati differenti, sotto la voce

“tamponi”, è lo stesso commissario straordinario di Alisa, Walter Loca- telli: «Ogni giorno forniamo alla Pro- tezione Civile moltissimi dati disag- gregati che poi, per facilità di lettu- ra e per favorire un corretto confron- to con le altre Regioni, riaggreghia- mo nella stesura del bollettino - spie- ga Locatelli - effettivamente nella ca- sella “tamponi” uniamo i dati dei pri- mi tamponi, fatti per testare la pri- ma volta le persone, e quelli di con- trollo successivi, rendicontando in quella voce tutti i test eseguiti sul territorio regionale. Nel bollettino viene data una sintesi, ma alla Prote- zione Civile forniamo tutti i dettagli per la valutazione dell’andamento dell’epidemia».

Del resto molti analisti hanno già cominciato ad estrapolare i dati di- saggregati del Ministero della Salu- te. E così calcolano la percentuale netta di positivi tra i nuovi contagia- ti, già ben indicati nel bollettino ligu- re, limitatamente però alle persone testate per la prima volta.

Genova come Milano

la Fiera diventa ospedale

L’epidemia non inverte la tendenza e la Regione lavora sull’allestimento del padiglione Jean Nouvel simile a Rho Una grande struttura sanitaria temporanea che risponda alle esigenze come era la nave Splendid attraccata in porto

Walter Locatelli Commissario straordinario dell’Agenzia Ligure Sanitaria

Il caso dei numeri

Oltre il 40 per cento i nuovi positivi

rispetto ai tamponi

Genova Cronaca

In attesa di ricovero Nell’atrio del

pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena i malati in attesa di ricovero nei reparti a media intensità Il numero di nuovi casi pesa

ancora su Genova: nonostan- te la fisiologica flessione dei positivi dovuta al rallenta- mento degli screening nel weekend, i dati di ieri hanno documentato 599 nuovi po- sitivi in Liguria, con 380 Asl-3. Seguono la Asl-5, nuo- vamente in crescita con 90 nuovi casi, la Asl-1 che pure sta decollando con 71, la Asl-2 con 38 e la Asl-4 che ri- mane riparata, con 20 nuovi casi.

Nelle ultime 24 ore, si regi- strano ancora nove decessi, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.790. Conti- nua a crescere la pressione sugli ospedali della Liguria, con il bilancio dei ricoverati che sale di 47 unità nelle ulti- me 24 ore. Sono 1.190 i pa- zienti Covid nei nosocomi li- guri, di cui 57 in terapia in- tensiva (dove però scendo- no i ricoveri, sei in meno ri- spetto al giorno preceden- te). Al Policlinico San Marti- no i positivi ricoverati sono saliti nelle ultime 24 ore a 319 (+10), di cui 15 in terapia intensiva. Numeri alti anche al Villa Scassi, con 219 pa- zienti nei reparti Covid (+4) e sette in terapia intensiva. So- no 151 i ricoverati al Galliera (+1), otto in terapia intensiva.

Anche all’ospedale pediatri- co Gaslini crescono, di un’u- nità, i ricoverati, che sono in tutto 24. L’Evangelico, che aveva raggiunto l’occupazio- ne piena, registra due ricove- ri in meno, ma accoglie otto pazienti in terapia intensi- va. I dati peggiorano anche negli altri territori: nell’im- periese si sale a 86 ricoverati (+9), nel savonese a 117 (+9), nello spezzino a 100 (+6), nel Tigullio a 106 (+9).

Aumentano di 533 unità i positivi in isolamento domi- ciliare, con il totale che arri- va a 8.104. Mentre calano a 5.691 I soggetti in sorveglian- za attiva.

Nelle ultime 24 ore, regi- strati anche 430 nuovi guari- ti, con il bilancio da inizio pandemia che sale a 13.896.

Il bollettino

Casi in calo ma anche test dimezzati

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Martedì, 3 novembre 2020

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