• Non ci sono risultati.

Supporti ritti SONL. Concepiti per la lubrificazione ad olio

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Supporti ritti SONL. Concepiti per la lubrificazione ad olio"

Copied!
48
0
0

Testo completo

(1)

Supporti ritti SONL

Concepiti per la lubrificazione ad olio

(2)

Il marchio SKF è più forte che mai, a tutto vantaggio del cliente.

Pur mantenendo la propria leadership mondiale nella produzione di cuscinetti, i nuovi sviluppi tecnologici, l’assistenza per i prodotti ed i servizi offerti hanno trasformato la SKF in un fornitore orien- tato completamente a soluzioni di valore aggiunto per i clienti.

Queste soluzioni consentono ai clienti di aumentare la propria produttività, non soltanto grazie a prodotti innovativi spe- cifici per ogni applicazione, ma anche a strumenti di simulazione avanzata per il design, servizi globali di consulenza, efficienti programmi di manutenzione degli impianti e tecniche di gestione magazzino d’avanguardia sul mercato.

Il marchio SKF significa ancora il meglio dei cuscinetti volventi, ma oggi significa anche molto di più.

SKF – the knowledge engineering company

A Informazioni sul prodotto

3 Economici ed affidabili

3 Perché realizzare supporti ritti separati?

3 Perché la SKF separa i supporti ritti?

4 Supporti ritti SONL – un eccezionale balzo in avanti

4 Vantaggi delle applicazioni universali 5 Tecniche di lubrificazione ad olio

ampiamente sperimentate

6 Caratteristiche e vantaggi dei supporti SONL

8 Elevate prestazioni per tutte le applicazioni

B Suggerimenti

10 Applicazione dei cuscinetti

10 Posizione non di vincolo del cuscinetto 11 Posizione di vincolo del cuscinetto 11 Bloccaggio sull’albero

14 Tolleranze dell’albero 14 Disallineamento ammissibile 14 Fissaggio alla superficie di supporto 14 Disposizioni delle tenute

16 Lubrificazione

16 Lubrificazione ad olio con anello di pescaggio

18 Sistemi a ricircolo di olio

20 Manutenzione e monitoraggio delle condizioni

20 Consigli sulla lubrificazione 20 Controlli

21 Monitoraggio delle condizioni 22 Montaggio

22 Montaggio del cuscinetto su una bussola di trazione

23 Montaggio del cuscinetto su una sede cilindrica

24 Montaggio dei supporti ritti SONL 26 Installazione di tubi per il raffreddamento

dell’olio

Indice

C Dati sui prodotti

27 Dati sui supporti – informazioni generali

27 Dimensioni 27 Tolleranze 27 Materiali

27 Protezione contro la corrosione 27 Spostamento assiale del cuscinetto 27 Capacità di carico

29 Denominazioni

29 Come procedere all’ordinazione 30 Tabelle di prodotto

30 Supporti ritti SONL per cuscinetti su una bussola di trazione, alberi metrici 34 Supporti ritti SONL per cuscinetti su una

bussola di trazione, alberi in pollici 38 Supporti ritti SONL per cuscinetti con

foro cilindrico

D Altre informazioni

42 Prodotti SKF correlati

42 Cuscinetti standard robusti, ad elevate prestazioni

43 Accessori

44 Altri supporti per cuscinetti 44 Prodotti per il montaggio e lo

smontaggio

45 Prodotti di monitoraggio delle condizioni 46 SKF – the knowledge engineering

company

(3)

Economici ed affidabili

A

I supporti per cuscinetti standardizzati rappre- sentano una soluzione economica ed affidabile per molte applicazioni, in cui le disposizioni di cuscinetti non possono essere integrate nei macchinari. Sono disponibili nelle versioni

• supporti ritti comuni

• supporti flangiati

• supporti tenditori.

I supporti per cuscinetti si usano, normal- mente, in combinazione con i cuscinetti orien- tabili a sfere, i cuscinetti orientabili a rulli od i cuscinetti toroidali a rulli CARB. Si utilizzano questi tipi di cuscinetti, poiché non vengono influenzati dal disallineamento iniziale, che solitamente si verifica durante il montaggio, soprattutto nei casi in cui i supporti sono molto distanziati.

Perché realizzare supporti ritti separati?

I supporti ritti separati sono quelli più comu- nemente utilizzati nelle applicazioni industriali.

I principali vantaggi garantiti dai supporti ritti separati vantaggi

• procedure d’installazione semplici

• si possono montare alberi pre-assemblati

• sono disponibili vari tipi di tenute e coperchi di estremità.

Perché la SKF separa i supporti ritti?

La SKF, produttore leader di prodotti per la trasmissione di potenza, offre una vasta scelta di supporti ritti separati, disponibili in un’am- pia gamma di design e dimensioni differenti.

Questa gamma di prodotti è stata concepita grazie alla profonda esperienza acquisita nell’ambito di molteplici segmenti industriali e tipi di applicazioni. La nuova classe di presta- zioni dei supporti ritti della SKF è idonea per diametri albero da 20 a 530 mm. Ciò che ren- de unici i supporti della SKF, rispetto agli altri supporti, sono le loro caratteristiche eccezio- nali ed i vantaggi per gli OEM (produttori di parti di ricambio originali), e gli utenti finali, come

• nessuna quantità minima di ordine

• brevi tempi di consegna

• garanzia di fornitura a lungo termine

• disponibilità a livello mondiale.

I supporti per cuscinetti della SKF, combinati con idonei cuscinetti, tenute e lubrificanti della SKF, rappresentano una soluzione per alberi economica ed affidabile, nonché versatile e semplice da mantenere in efficienza.

A

(4)

Supporti ritti SONL – un eccezionale balzo in avanti

La SKF ha integrato la sua famiglia di supporti SNL con il design SONL. Si chiamano supporti SONL, perché questi elementi innovativi separati sono stati specificatamente concepiti per la lubrificazione ad olio. Come altri supporti della famiglia SNL, i supporti SONL separati sono dotati di una serie di caratteristiche incorporate, che li rendono idonei per tutte le applicazioni. Tali caratteristiche comprendono

• tecniche di lubrificazione ad olio ampia- mente sperimentate

• serbatoio dell’olio ampio e profondo

• design robusto, rigido e semplice

• tenute efficienti

• una gamma completa di accessori standard

• montaggio rapido ed affidabile

• eccezionale affidabilità operativa.

Tutte queste caratteristiche garantiscono ai produttori di parti di ricambio originali, ed ai loro clienti, una soluzione albero altamente affidabile, che è stata concepita per ridurre al minimo le attività di manutenzione.

Per garantire la compatibilità con le dimen- sioni albero più comunemente utilizzate, i supporti SONL possono essere utilizzati in combinazione con i cuscinetti orientabili a sfere della serie 22, quelli orientabili a rulli, classe SKF Explorer, della serie 222 ed i cusci- netti CARB della serie C 22 con foro cilindrico o conico, nella gamma dimensionale da 75 mm a 240 mm. In caso di dimensioni differenti dei cuscinetti, rivolgetevi alla SKF.

Vantaggi delle applicazioni universali

I supporti ritti SONL sono stati concepiti in base al principio di ”blocco strutturale”, per rendere possibili configurazioni differenti.

La linea di prodotti SONL comprende una serie di supporti che possono essere utilizzati per creare

• disposizioni di cuscinetti di vincolo o non di vincolo

• disposizioni con un cuscinetto su una bus- sola di trazione ed un albero liscio

• disposizioni con un cuscinetto su un albero liscio o a gradini ed una sede cilindrica

• disposizioni di cuscinetti con un albero passante o sull’estremità di un albero

• sistemi di lubrificazione a ricircolo di olio o con anello di pescaggio dell’olio.

(5)

A Oltre alla semplicità di configurazione, i sup-

porti SONL garantiscono una serie di vantaggi eccezionali, in termini di prestazioni ed affida- bilità.

Tecniche di lubrificazione ad olio ampiamente

sperimentate

I supporti ritti SONL sono stati concepiti per due metodi di lubrificazione ad olio: lubrifica- zione ad olio con anello di pescaggio e lubrifi- cazione con sistema a ricircolo di olio.

Lubrificazione ad olio con anello di pescaggio

Quando si scelgono i supporti SONL si opta, normalmente, per la lubrificazione ad olio con anello di pescaggio(† fig. 1). Questo tipo di lubrificazione garantisce un apporto uniforme di lubrificante al cuscinetto, il che si traduce in condizioni di esercizio ottimizzate. Questo metodo di lubrificazione ad olio utilizza un anello appeso, senza vincoli, ad una bussola distanziale dell’albero su un lato del cuscinet- to. L’anello è immerso in profondità nel serba- toio dell’olio, nella metà inferiore del supporto († fig. 1, pagina 16). Mentre l’albero ruota, l’anello lo segue e pesca l’olio dalla metà infe- riore del supporto e lo trasferisce ad una vaschetta di raccolta. L’olio fluisce attraverso

il cuscinetto e ritorna al serbatoio dell’olio.

Nei cinquant’anni in cui si è utilizzato questo metodo di lubrificazione, non ci sono stati casi di usura nell’area di contatto tra anello e sede – indipendentemente dalle dimensioni dell’al- bero o dalla velocità di rotazione.

Sistemi a ricircolo di olio

In presenza di velocità elevate, che generano una quantità eccessiva di calore, si opta, pre- feribilmente, per i sistemi a ricircolo di olio.

Se si sceglie questo metodo di lubrificazione, non è necessario un anello di pescaggio.

Un sistema a ricircolo di olio, normalmente, prevede linee di alimentazione alla parte superiore del supporto e linee di scarico alla base. La circolazione viene, solitamente, rea- lizzata con l’ausilio di una pompa. Dopo essere passato attraverso il cuscinetto, l’olio viene depositato in un serbatoio, dove viene filtrato e, se necessario raffreddato, prima di ritorna- re al supporto. Filtraggio e raffreddamento dell’olio sono fattori decisivi per la durata operativa del cuscinetto, in grado di garantire l’ottimizzazione delle prestazioni dei macchinari ed una riduzione dei costi.

Fig. 1

A

(6)

Caratteristiche e vantaggi dei supporti SONL

I supporti ritti SONL sono un’evoluzione dei supporti SOF. Questi supporti hanno diverse caratteristiche e vantaggi qui di seguito elencati.

Serbatoio dell’olio ampio e profondo

I supporti SONL sono dotati di un capace ser- batoio dell’olio († fig. 2), in grado di accogliere una notevole quantità di olio, in modo da garan tire un’efficiente dissipazione del calore.

Nei casi in cui viene utilizzato un anello di pescaggio, l’azione di raffreddamento fa aumentare la durata operativa sia del lubrifi- cante che del cuscinetto.

Se le condizioni di esercizio lo richiedono, sono disponibili tubi addizionali per il raffred- damento dell’olio. Detti tubi possono essere inserite attraverso i fori di uscita dell’olio, alla base del supporto.

Design robusto, rigido e semplice

I supporti ritti SONL sono supporti, di nuova generazione, separati, che prevedono una parte superiore ed una base († fig. 3). Il loro design

semplice e robusto garantisce la massima fun- zione di supporto e riduce il rischio di deforma- zione della parte superiore o della base, durante l’installazione. I grani di riferimento tra parte superiore e base sono scentrati († fig. 2), in modo da garantire che il coperchio possa essere montato in un solo modo.

Tenute efficienti

Per questi supporti sono disponibili tenute interne altamente efficienti († fig. 4 e pagina 14). Le tenute a labirinto in due pezzi prevedono una bussola distanziale con una flangia a labirinto montata sull’albero, che funge da anello centrifugatore, ed un anello di tenuta statico, inserito in una scanalatura per la tenuta nella parte superiore e nella base del supporto. Inoltre, l’effetto di tenuta viene ottimizzato da dispositivi di intercettazione dell’olio, che rimandano l’olio, passato attra- verso il labirinto, al serbatoio dell’olio stesso († fig. 1, pagina 10).

Sono disponibili, di serie, coperchi di estre- mità, specificamente concepiti per proteggere la disposizione di cuscinetti sull’estremità dell’albero. I coperchi di estremità si inserisco- no nella scanalatura per la tenuta presente sulla base e sulla parte superiore.

Accessori standard

I supporti SONL vengono forniti con due acces- sori, concepiti per ottimizzare le prestazioni:

• Un indicatore del livello dell’olio († fig. 5), che semplifica il controllo visivo del livello e della qualità dell’olio.

• Un tappo magnetico († fig. 5), che si avvita in uno dei quattro fori conici sulla base del supporto. Questo tappo, che attrae le particel- le metalliche, garantisce una maggiore durata operativa del lubrificante e del cuscinetto.

Montaggio rapido ed affidabile

Per rendere semplice il montaggio e più accu- rato l’allineamento, i supporti SONL sono dotati di base quadrata († fig 6). Per semplificare ulteriormente l’installazione, sono state realiz- zate, sulle facce laterali della base, incisioni perpendicolari al centro del foro del supporto.

Le incisioni di riferimento sulla parte terminale delle facce delle basi determinano il centro del- la sede del cuscinetto.

Fig. 5 Fig. 4

Fig. 3

Fig. 6

Fig. 7 Fig. 2

(7)

A

Base e parte superiore sono contrassegnate singolarmente

La base e la parte superiore del supporto vengono accoppiate durante la produzione e non sono intercambiabili con quelle di altri supporti. Per evitare che i componenti venga- no accoppiati erroneamente, durante il mon- taggio di più supporti, ogni base e corrispon- dente parte superiore riportano lo stesso numero di serie († fig. 7).

Fori realizzati al trapano e filettati

La parte superiore e la base dei supporti SONL presentano fori da trapano filettati. Tali fori sono protetti da tappi metallici († fig. 8).

I fori nella parte superiore servono a collegare le linee di alimentazione dell’olio al supporto.

I fori filettati, presenti sulla base, sono per l’indicatore di livello dell’olio, il tappo magnetico, i tubi per il raffreddamento dell’olio o le linee di scarico dell’olio.

Indicazioni per l’utilizzo dei fori per il collegamento di altri componenti

I supporti SONL possono essere dotati, per- manentemente, di accelerometri per disposi- tivi di monitoraggio delle vibrazioni († fig. 8).

I supporti presentano, di serie, un foro M8 alla base, per l’installazione di un idoneo sensore di vibrazioni. Le puntinature presenti sulla base del supporto indicano la posizione dei fori per i grani di riferimento, per il fissaggio del componente al suo supporto.

Dimensionalmente intercambiabili

I supporti SONL sono dimensionalmente intercambiabili con i precedenti supporti SOFN della SKF nelle serie 200 e 500, ed i supporti più concorrenziali, che utilizzano un anello di pescaggio per lubrificare i cuscinetti.

Eccezionale affidabilità operativa

La grande capacità di carico dei supporti ritti SONL permette di sfruttare appieno l’intera durata operativa dei cuscinetti incorporati della SKF. Inoltre, il costante apporto di olio al cuscinetto, da parte dell’anello di pescaggio, si traduce in condizioni di esercizio ottimizzate e ridotte attività di manutenzione.

Fig. 8

A

(8)

Elevate prestazioni per tutte le applicazioni

Applicazioni

• Ventilatori nelle miniere

• Ventilatori di scarico e ricambio dell’aria

• Ventilatori per fumi

• Volani nei generatori di alimentazione di emergenza

• Trasmissioni

• Trasmissioni a cinghia

• Mulini ad impatto e martello

Requisiti

• Design robusto

• Elevata affidabilità operativa

• Tenute in grado di garantire prestazioni eccellenti

• Serbatoio dell’olio con elevata capacità

• Lunghi intervalli di manutenzione

• Predisposizioni per monitoraggio delle condizioni

• Montaggio e smontaggio rapidi e semplici

Soluzione

(9)

A I supporti ritti SONL sono particolarmente

idonei per le disposizioni di cuscinetti, in cui vengono utilizzati cuscinetti orientabili a rulli, orientabili a sfere o toroidali a rulli CARB, in presenza di velocità e temperature di esercizio che richiedono una lubrificazione ad olio. Se utilizzati in presenza un sistema di lubrifica- zione con anello di pescaggio o a ricircolo di olio, i supporti SONL rappresentano una solu- zione economica ad elevate prestazioni, per un’ampia gamma di applicazioni differenti.

I supporti ritti SONL della SKF sono in grado di soddisfare gli attuali requisiti operativi, nonché ampliare l’orizzonte delle possibili applicazioni.

A

(10)

Applicazione dei cuscinetti

Una tipica disposizione dei cuscinetti prevede due cuscinetti per supportare e bloccare l’albero, radialmente ed assialmente, su una parte statica del macchinario o supporto.

Normalmente, la disposizione prevede una posizione di vincolo ed una non di vincolo del cuscinetto.

Il cuscinetto nella posizione di vincolo garantisce il supporto radiale. Contemporane- amente, blocca l’albero assialmente in ambo le direzioni. Per questo motivo, deve essere fissato in posizione sia sull’albero che nel sup- porto.

Il cuscinetto nella posizione non di vincolo serve a garantire soltanto il supporto radiale.

Deve essere in grado di sopportare il disalli- neamento assiale, in modo che i cuscinetti non si sollecitino reciprocamente, (ad es. quando la lunghezza dell’albero varia, a causa della dilatazione termica).

A velocità elevate (70 % delle velocità limite ed oltre), si dovrebbero utilizzare cuscinetti orientabili a rulli, che presentano un gioco radiale interno superiore al Normale, ad es.

C3, in grado di sopportare le maggiori tempe- rature operative causate da tali velocità.

Analogamente, se il cuscinetto viene riscaldato attraverso l’albero, e si crea quindi un gradiente di temperatura tra anelli interni ed esterni, si

dovrebbero utilizzare cuscinetti con gioco interno radiale superiore al Normale.

I supporti ritti SONL della SKF possono essere utilizzati sia per la posizione di vincolo che per quella non di vincolo del cuscinetto († fig. 1).

Posizione non di vincolo del cuscinetto

La sede del cuscinetto, nel supporto SONL, è sufficientemente grande da permettere all’anello esterno di un cuscinetto orientabile a sfere od a rulli di sopportare lo spostamento assiale. La sede è lavorata per permettere un accoppiamento libero dei cuscinetti. Il massimo spostamento assiale, dalla posizione centrale, dipende dalle dimensioni del supporto e corri- sponde alla larghezza dell’idoneo anello di arresto. Le dimensioni dell’anello di arresto sono indicate nelle tabelle di prodotto.

I cuscinetti CARB sono cuscinetti non di vincolo e possono sopportare lo spostamento assiale dell’albero rispetto al supporto, all’in- terno del cuscinetto. Per questo motivo, devono essere fissati assialmente nel foro del supporto, mediante un anello di arresto su ambo i lati del cuscinetto († fig. 1, a destra). Le deno-

minazioni per gli anelli di arresto idonei sono elencate nelle tabelle di prodotto.

Lo spostamento assiale ammissibile, per un anello del cuscinetto CARB rispetto all’altro, dipende da parecchi fattori e può essere cal- colato utilizzando le formule indicate nel

• Catalogo Generale della SKF

• Catalogo Tecnico Interattivo della SKF, disponibile online all’indirizzo www.skf.com.

Il massimo spostamento assiale, è pari a circa il 10 % della sua larghezza, su un lato qualsiasi del cuscinetto. Tuttavia, lo spostamento assiale dalla posizione centrale non dovrebbe mai eccedere la larghezza dell’anello di arresto.

Fig. 1

(11)

B

Posizione di vincolo del cuscinetto

Il cuscinetto di vincolo, che garantisce, con- temporaneamente, il supporto radiale ed il bloccaggio assiale dell’albero, deve essere fissato in posizione da un anello di arresto su ambo i lati del cuscinetto orientabile a rulli od a sfere († fig. 1, a sinistra). Ciò significa che i cuscinetti di vincolo vengono posizionati nel centro della sede del cuscinetto. Gli anelli di arresto idonei sono elencati nelle tabelle di prodotto.

Anelli di arresto

Gli anelli di arresto della SKF sono identificati dal prefisso FRB, seguito dalle dimensioni (larghezza/diametro esterno) in millimetri, in chiaro (ad es. FRB 11/230). Gli anelli di arresto devono essere ordinati separatamente

Bloccaggio sull’albero

I supporti SONL sono stati concepiti per ospi- tare cuscinetti orientabili a sfere, cuscinetti orientabili a rulli e cuscinetti toroidali a rulli CARB, montati su una bussola di trazione o direttamente su una sede albero cilindrica.

Cuscinetti con foro conico su una bussola di trazione ed un albero liscio

Questo tipo di disposizione († fig. 2) viene usato molto diffusamente, poiché premette di montare i cuscinetti in qualsiasi posizione su un albero liscio. Ulteriori vantaggi:

• Possibilità di utilizzare alberi con tolleranza di diametro h9, senza lavorazione.

• Possibilità di definire la posizione finale del cuscinetto sull’albero durante il montaggio.

• Possibilità di regolare il gioco radiale del cuscinetto, entro certi limiti, durante il montaggio, per soddisfare i requisiti di applicazione.

Fig. 2

SONL 5

22 K 222 EK/CCK C 22 K

B

(12)

Fig. 3

Cuscinetti su un albero a gradini e sede cilindrica

Questo tipo di disposizione († fig. 3) permette di utilizzare alberi più robusti, per realizzare disposizioni di cuscinetti più rigide. Ciò può essere utile, ad esempio, per sopportare carichi da urto pesanti. Questa disposizione garantisce parecchi vantaggi, come ad es.:

• La capacità di carico del cuscinetto non è limitata da una bussola di trazione.

• Il cuscinetto può essere bloccato assial- mente da altri componenti, mediante bussole distanziali con flangia a labirinto.

SONL 2

22 E 222 E C 22

(13)

B

Cuscinetti su un albero liscio e sede cilindrica

Questo speciale tipo di disposizione († fig. 4) combina i vantaggi della disposizione ”Cusci- netti su un albero a gradini e sede cilindrica”

(† pagina precedente) alla minore lavorazione dell’albero. Queste disposizioni utilizzano un kit di tenuta VZ643, che contiene due bussole distanziatrici con lo stesso diametro del foro.

Fig. 4

SONL 2

22 E 222 E C 22

B

(14)

Tolleranze dell’albero

I cuscinetti con un foro conico, su una bussola di trazione, permettono l’impiego di alberi commerciali di qualità sia pieni che cavi. Alberi o sedi conformi alle tolleranze h9, che soddi- sfano i requisiti della classe di tolleranze IT5 per la cilindricità, garantiscono buoni risultati.

Le sedi per cuscinetti con foro cilindrico dovrebbero essere lavorate secondo i seguenti valori di tolleranza

• j6 per diametri albero da ≤ 100 mm

• k6 per diametri alberi da > 100 mm per cuscinetti orientabili a sfere,

• n6 per diametri albero da ≤ 100 mm

• p6 per diametri albero 100 mm < da

≤ 200 mm

• r6 per diametri albero da > 200 mm Per cuscinetti orientabili a rulli e della serie CARB.

Possono essere necessari cuscinetti con gioco radiale maggiore del normale.

Disallineamento ammissibile

Le disposizioni di cuscinetti con supporti SONL possono sopportare un disallineamento iniziale tra le superfici di supporto, nonché deflessioni dell’albero in esercizio fino a 0,3° († fig. 5).

Fissaggio alla superficie di supporto

I supporti ritti SONL sono dotati di quattro fori per i bulloni di fissaggio. I fori rendono possi- bile la successiva regolazione della posizione del supporto, durante il montaggio.

Ruvidità di superficie della superficie di supporto

La SKF consiglia una superficie per il supporto lavorata secondo Ra ≤ 12,5 μm, con tolleranza di planarità pari a IT7. Ciò garantisce massima affidabilità d’esercizio e durata operativa.

Bulloni di fissaggio

La SKF consiglia di utilizzare bulloni esagonali, conformi alla EN ISO 4014:2000, della classe 8.8. Se il carico non agisce verticalmente sulla base, può essere necessario utilizzare bulloni più robusti, della classe 10.9. Le coppie di serraggio consigliate per i bulloni della classe 8.8 sono indicate nella tabella 1.

Fig. 5 Tabella 1 Valori della coppia di serraggio per bulloni della classe 8.8

Supporto Bulloni di fissaggio Dimensioni Dimensioni Valori consi gliati

per le coppie

di serraggio

– – Nm

217-517 M 20 385 218-518 M 20 385 220-520 M 24 665 222-522 M 24 665 224-524 M 24 665 226-526 M 24 665 228-528 M 30 1 310 230-530 M 30 1 310 232-532 M 30 1 310 234-534 M 30 1 310 236-536 M 30 1 310 238-538 M 36 2 280 240-540 M 36 2 280 244-544 M 36 2 280 248-548 M 36 2 280

Fig. 6

Fissaggio del supporto mediante grani

I supporti ritti SONL sono stati concepiti per sopportare carichi che agiscono verticalmente, verso la piastra di base (supporto). Se il carico agisce con un’angolazione compresa tra 55° e 120°, oppure quando il carico assiale è mag- giore del 5 % di P180° († tabella 1 a pagina 28), è necessario fissare il supporto alla piastra mediante grani di fissaggio od inserire un dispositivo di arresto nella direzione del cari- co. Nella tabella 2 sono riportati consigli in merito alla posizione ed alle dimensioni dei fori per i grani di fissaggio. Le puntinature realizzate sulla base del supporto indicano le posizioni giuste.

Disposizioni delle tenute

Le tenute a labirinto non striscianti realizzano la funzione di protezione per i supporti SONL († fig. 6). Tali tenute impediscono agli agenti contaminanti ed all’umidità di penetrare nel supporto e trattengono l’olio nello stesso. Le tenute a labirinto in due pezzi sono composte da

• una bussola distanziale, dotata di flangia a labirinto, che ruota insieme all’albero e funge da anello centrifugatore

• un anello di tenuta, che non ruota e si inse- risce nella scanalatura per la tenuta, nella base e nella parte superiore del supporto.

La bussola distanziale e l’anello di tenuta combinati generano un interspazio di tenuta a labirinto lungo e stretto, che rende difficile il passaggio dell’olio. L’olio che, tuttavia, riesce a superare il labirinto, viene ”catturato” da un dispositivo di intercettazione e successiva- mente rifluisce alla base del supporto.

La bussola distanziale, dotata di flangia a labirinto, viene montata sull’albero con accop- piamento mobile. Per quanto riguarda i cusci- netti su bussola di trazione, la flangia a labi- rinto viene fissata in posizione sull’albero, serrando il grano di bloccaggio esagonale con estremità a corona tagliente.

Un O-ring, inserito tra l’anello di tenuta che non ruota e la scanalatura per la tenuta sulla base e parte superiore del supporto, garantisce una funzione di tenuta efficace ed efficiente.

La gamma di temperature di esercizio ammissibili per questo kit di tenuta è compresa tra –40 e +110 °C. La SKF è, comunque, in grado di fornire componenti idonei a soppor- tare temperature più elevate.

Coperchi di estremità

Se i supporti devono essere montati all’estre- mità dell’albero, un’apertura del supporto deve essere dotata di un coperchio terminale, che si inserisce nella scanalatura per la tenuta del supporto († fig. 7). Ulteriori dettagli sulla lunghezza ammissibile dell’estremità dell’al- bero sono riportati nelle tabelle di prodotto.

Un O-ring inserito tra il coperchio terminale e la scanalatura per la tenuta del supporto, nonché tra il foro del supporto all’ingresso dell’albero ed il coperchio terminale, garantisce una funzione di tenuta efficace ed efficiente.

≤0,3°

(15)

B

Fig. 7 Dato il materiale dell’O-ring, la gamma di

temperature di esercizio ammissibili è com- presa tra –40 e +110 °C. La SKF è, comunque, in grado di fornire materiali alternativi, idonei a sopportare temperature più elevate.

I coperchi terminali sono identificati dal prefisso ECO, seguito dalle dimensioni del supporto, ad es. ECO 218-518.

Kit di tenuta

Le tenute vengono sempre fornite separata- mente come kit. Sono disponibili kit di tenuta differenti, idonei sia per il montaggio diretto

Tabella 2 Posizione e dimensioni dei fori per i grani

Supporto Dimensioni

Dimensioni J6 N4

max

– mm

217-517 290 6

218-518 320 8

220-520 350 8

222-522 370 8

224-524 370 8

226-526 390 8

228-528 430 8

230-530 460 12

232-532 480 12

234-534 530 20

236-536 570 20

238-538 640 20

240-540 630 20

244-544 690 20

248-548 800 20

del cuscinetto su una sede cilindrica albero, che per il montaggio dello stesso tramite bus- sola di trazione. Ogni kit di tenuta per albero passante († fig. 8) contiene

• due bussole distanziali con flangia a labirinto (Nota: le flangie presentano design differenti, poiché una bussola funge da supporto per l’anello di pescaggio)

• due anelli di tenuta, che non ruotano, dotati di idonei O-ring

• un anello di pescaggio olio

• un indicatore di livello per l’olio

• un tappo magnetico

Fig. 8

Fig. 9

• istruzioni di montaggio.

I kit di tenuta, concepiti per cuscinetti da montare direttamente su una sede cilindrica albero, sono identificati mediante il prefisso TSO, seguito dalle specifiche dimensioni 2(00), ad es. TSO 218.

I kit di tenuta, concepiti per cuscinetti da montare su un albero liscio mediante bussola di trazione, sono identificati mediante il pre- fisso TSO, seguito dalle specifiche dimensioni 5(00), ad es. TSO 518.

Ogni kit di tenuta per il montaggio su un’estremità dell’albero († fig. 9) contiene

• una bussola distanziale con flangia a labirinto

• un anello di tenuta, che non ruota, dotato di idoneo O-ring

• un coperchio di estremità dotato di idonei O-ring

• un anello di pescaggio olio

• un indicatore di livello per l’olio

• un tappo magnetico

• istruzioni di montaggio.

I kit di tenuta per il montaggio su un’estremità dell’albero sono identificati dal prefisso TSO, seguito dalle specifiche dimensioni, e dal suf- fisso supplementare A, ad es. TSO 518 A.

J6

N4

B

(16)

Lubrificazione ad olio con anello di pescaggio

I supporti ritti SONL sono stati specificamente concepiti per l’impiego di un anello di pescag- gio, in modo da ottimizzare la distribuzione dell’olio († fig. 1). L’anello, che è libero all’in- terno di una scanalatura nella flangia a labi- rinto, è immerso in profondità nel pozzetto dell’olio. Mentre l’albero ruota, l’anello lo segue, trasportando l’olio ad una vaschetta di raccolta nella parte superiore del supporto.

L’olio fluisce attraverso il cuscinetto e ritorna al pozzetto nella base del supporto.

La quantità di olio immessa nei supporti dovrebbe essere conforme alle quantità con- sigliate e riportate nella tabella 1. Le tacche all’interno della base del supporto e l’indicato- re di livello dell’olio servono a definire il livello di riempimento corretto. Per evitare perdite, si consiglia di non superare il livello dell’olio indi- cato. L’anello di pescaggio permette una vasta gamma di livelli di riempimento dell’olio, com- presi tra quello massimo e quello minimo. Ciò si traduce in periodi altrettanto lunghi tra i rabbocchi o cambi dell’olio.

Fig. 1

Lubrificazione

I supporti ritti SONL sono stati concepiti per la lubrificazione ad olio. Possono essere utilizzati sia in presenza di un sistema di lubrificazione con anello di pescaggio che a ricircolo di olio.

E’ importante scegliere l’olio più idoneo alle condizioni di esercizio previste. Il tipo di olio dovrebbe, comunque, essere dotato di buone proprietà di stabilità, in presenza di ossidazio- ne, e di resistenza alla ruggine, nonché di additivo anti-schiuma. La viscosità dell’olio deve essere scelta, principalmente, in base alle temperature di esercizio previste per l’ap- plicazione. Tipi di olio con elevato coefficiente di viscosità sono indicati in caso di condizioni sfavorevoli alla dissipazione del calore o se il rapporto di carico Fa/Fr supera il valore limite del fattore di calcolo e. Informazioni pertinenti in merito possono essere reperite

• nel Catalogo Generale della SKF

• nel ”Catalogo Tecnico Interattivo della SKF”, disponibile online all’indirizzo www.skf.com

• con l’ausilio del programma ”SKF LubeSelect”.

Tappi magnetici

Ogni kit di tenuta contiene un tappo magnetico.

Il tappo può essere inserito in uno dei fori di uscita dell’olio alla base del supporto. Il tappo serve ad attrarre gli agenti contaminanti metallici, presenti nell’olio. In questo modo viene allungata la durata operativa del cusci- netto.

Fig. 2 Nota. Il livello minimo e massimo di olio, visualizzato dall’indicatore di livello, si riferisce allo stato di fermo macchina e potrebbe abbassarsi considerevomente durante l’eser- cizio. Il livello di olio può subire variazioni durante l’esercizio e ancora più marcate durante la fase di avvio.

Un anello di pescaggio è in grado di garan- tire un apporto di olio uniforme ed ottimizzato al cuscinetto. Il cuscinetto riceve una quantità di olio adeguata, che assicura una lubrificazio- ne idonea, ed una quantità sufficiente di olio resta nella vaschetta di raccolta e sul fondo del cuscinetto, in modo da garantire la lubrifi- cazione dopo i classici tempi di fermo macchina.

Prima della fase di avvio, si dovrebbe con- trollare il livello dell’olio ed, eventualmente, procedere al rabbocco fino a raggiungere il livello massimo sull’indicatore.

(17)

B

Tabella 1 Livelli e quantità di olio

Supporto Limite inferiore Limite superiore Dimensioni di riempimento olio di riempimento olio

Livello Quantità Livello Quantità dell’olio dell’olio dell’olio dell’olio

– mm litro mm litro

217-517 48 0,3 63 0,4

218-518 48 0,3 68 0,5

220-520 53 0,4 70 0,6

222-522 53 0,6 77 0,9

224-524 63 0,9 80 1,3

226-526 63 0,9 85 1,4

228-528 63 1,0 85 1,5

230-530 63 1,0 90 1,7

232-532 68 1,3 95 2,0

234-534 80 2,5 105 3,5

236-536 83 2,9 115 4,2

238-538 88 3,1 120 4,5

240-540 88 3,0 125 4,5

244-544 98 3,8 140 5,8

248-548 113 4,8 155 6,9

Tabella 2 Tubi di raffreddamento dell’olio

Denominazione dei tubi Supporti idonei di raffreddamento

AVA-0001/1 SONL 217-517 and SONL 218-518 AVA-0001/2 SONL 220-520 and SONL 222-522 AVA-0001/3 SONL 224-524 to SONL 232-532 AVA-0001/4 SONL 234-534 to SONL 240-540

Per quanto riguarda i supporti

SONL 244-544 e SONL 248-548, vi invitiamo a contattare la SKF, per ottenere informazioni sui tubi di raffreddamento olio più idonei

Controllo della quantità e del livello dell’olio

Il kit di tenuta contiene un indicatore di livello dell’olio, che deve essere avvitato in uno dei due fori filettati alla base del supporto, sul lato opposto rispetto all’anello di pescaggio († fig. 1). I livelli dell’olio minimo e massimo sono contrassegnati sull’indicatore di livello.

Le quantità di olio necessarie sono riportate nella tabella 1. Informazioni relative allo spa- zio necessario per l’indicatore di livello dell’olio sono riportate nella tabella 3 a pagina 19 e nelle tabelle di prodotto.

Se il rabbocco dell’olio viene realizzato durante l’esercizio, è necessario mantenere il livello 5 mm al di sotto della tacca indicante il livello massimo.

Fori di scarico dell’olio

I fori filettati sulla base del supporto, che non vengono utilizzati per l’indicatore di livello dell’olio, il tappo magnetico o i tubi per il raf- freddamento dell’olio, possono essere utiliz- zati come fori di scarico per l’olio.

Tubi di raffreddamento dell’olio

Nelle applicazioni a temperature elevate, in cui viene utilizzato il sistema con anello di pescaggio dell’olio, si deve installare un tubo di raffreddamento ausiliario. Tali tubi sono disponibili in dimensioni differenti e possono essere montati attraverso i fori di scarico dell’olio, nella base del supporto († tabella 2).

Uno o due tubi possono essere montati attra- verso i fori di scarico dell’olio, nella base del supporto († fig. 2). Istruzioni di montaggio dettagliate sono riportate a pagina 26.

I tubi di raffreddamento dell’olio sono iden- tificati dalla denominazione base AVA-0001 seguita dalle dimensioni specifiche, ad es.

AVA-0001/3.

B

(18)

Sistemi a ricircolo di olio

I sistemi a ricircolo di olio vengono, di norma, utilizzati nelle applicazioni in presenza di velo- cità e valori di temperatura ambiente elevati, nonché carichi pesanti († fig. 3). I sistemi a ricircolo di olio rendono possibile il costante filtraggio e/o raffreddamento dell’olio. Ciò garantisce un aumento significativo della durata operativa dell’olio e del cuscinetto, nonchè una riduzione drastica della frequenza di ricambio dell’olio stesso.

Se i supporti SONL vengono installati in combinazione con un sistema a ricircolo di olio, non sono necessari né l’anello di pescaggio, né l’indicatore di livello.

Un foro d’ingresso sul lato superiore del supporto e quattro fori di uscita due per ogni lato della base del supporto vengono utilizzati per il ricircolo dell’olio († fig. 4).

Il foro di ingresso, posizionato al centro del- la parte superiore del supporto, viene utilizza- to per lubrificare i cuscinetti orientabili a rulli, attraverso la scanalatura anulare ed i fori di lubrificazione dell’anello esterno.

Per quanto riguarda i cuscinetti CARB od altri cuscinetti orientabili a sfere, nei quali l’olio deve essere immesso dal lato del cusci- netto stesso, si dovrebbe utilizzare il design SONL .. RA. Si deve utilizzare il foro d’ingresso in posizione scentrata, sulla parte superiore del supporto. I supporti SONL .. RA sono dotati di quattro fori filettati supplementari sulla base, che sono posizionati sopra ai quat- tro fori standard († fig. 5). Tali fori fungono da fori di scarico. Il più alto foro d’uscita garantisce che l’olio entri nel cuscinetto e che non fluisca semplicemente sul lato esterno del cuscinetto.

Tutte le dimensioni di spallamento, neces- sarie per collegare un sistema a ricircolo di olio con i supporti SONL, sono riportate nella tabella 3.

Fig. 3

Fig. 5 Fig. 4

(19)

B Tabella 3 Dimensioni di spallamento per i sistemi a ricircolo di olio e lubrificazione ad olio con anello di pescaggio

Supporto Dimensioni1)

Dimensioni PG P1 P2 RG R1 R2 R3 R4 O1 O2 O3

– in mm in mm

217-517 G 3/8 47,5 40 G 3/4 118 22 114 59 97 138 30 218-518 G 3/8 50 41 G 3/4 128 22 120 63 97 142 30 220-520 G 3/8 50 47 G 3/4 144 22 140 67 97 150 30 222-522 G 3/8 55 53 G 3/4 162 23 162 72 98 163 30 224-524 G 3/8 55 65 G 3/4 178 25 178 75 100 179 30 226-526 G 3/8 60 69 G 3/4 192 25 192 81 120 184 30 228-528 G 3/8 65 72 G 3/4 200 26 200 79 121 187 30 230-530 G 3/8 65 73 G 3/4 220 26 220 82 121 187 30 232-532 G 3/8 65 78 G 3/4 252 26 – – 121 196 30 234-534 G 3/4 85 88 G 1 1/2 268 41 190 98 136 215 30 236-536 G 3/4 85 93 G 1 1/2 278 41 – – 136 220 30 238-538 G 3/4 85 98 G 1 1/2 298 41 298 112 166 225 30 240-540 G 3/4 85 100 G 1 1/2 320 41 – – 166 229 30 244-544 G 3/4 105 108 G 1 1/2 360 41 360 130 166 239 30 248-548 G 3/4 110 115 G 1 1/2 400 41 – – 216 244 30

1) Per ulteriori dimensioni, non riportate nel presente documento, vi invitiamo a rivolgervi all’Ingegneria di Applicazione della SKF R2

R4

RG

R1

P1

PG

R3

O1

O3

O2

P2

B

(20)

Manutenzione e monitoraggio delle condizioni

Consigli sulla lubrificazione

Prima di avviare, per la prima volta, una dispo- sizione di cuscinetti con un supporto SONL ed un anello di pescaggio, assicuratevi che la vasch etta di raccolta dell’olio ed il fondo del cuscinetto siano riempiti di olio. Ciò evita che il cuscinetto funzioni ”a secco”, finché l’anello di pescaggio non è in grado di garantire una quantità idonea di lubrificante.

Anche se il supporto è stato pulito in maniera accurata e verniciato internamente, esiste il rischio che siano presenti delle impurità resi- due. Per questo motivo, la SKF consiglia di cambiare l’olio dopo un periodo, di poche ore, di funzionamento iniziale di prova. I successivi cambi dell’olio possono essere realizzati ad intervalli opportunamente stabiliti, ma devono, comunque, avvenire almeno una volta all’anno.

Durante le attività di cambio dell’olio, i cusci- netti devono essere in stato di inutilizzo.

Se, durante la fase di funzionamento di prova, non sono state rilevate perdite di olio dal sup- porto, è sufficiente controllare il livello dell’olio una volta al mese.

Controlli

Benché le disposizioni di cuscinetti con supporti SONL prevedano componenti lavorati a mac- china e siano state concepite per garantire una lunga durata operativa, devono, comunque, essere controllate ad intervalli regolari. La fre- quenza dei controlli dipende dalle condizioni di esercizio.

Durante l’esercizio, il livello dell’olio può scendere al di sotto del valore minimo. Se ciò accade, ed è necessario un rabbocco, mentre la macchina è in esercizio, il livello dell’olio dovrà essere mantenuto almeno 5 mm al di sotto del valore massimo sull’indicatore, per evitare un eventuale eccessivo riempimento.

Il monitoraggio delle condizioni assume sempre maggiore importanza per la manu- tenzione preventiva. Grazie agli strumenti di monitoraggio della SKF, è possibile rilevare precocemente eventuali danni ai cuscinetti

e rendere, pertanto, possibile la sostituzione degli stessi durante gli intervalli di manuten- zione programmati. Ciò è di fondamentale importanza per i macchinari critici, i cui tempi di fermo possono rivelarsi molto costosi.

La SKF offre una vasta gamma di strumenti, e relativo software, per realizzare il monito- raggio delle condizioni per disposizioni di cuscinetti, macchinari completi ed impianti.

Dato che i macchinari non vengono sempre monitorati utilizzando strumenti all’avanguar- dia, è importante che gli ingegneri addetti alla manutenzione sappiano riconoscere i ”segnali di allarme”, se si verifica un’anomalia dei cuscinetti. Tali segnali possono essere identifi- cati auscultando il rumore prodotto dai cusci- netti, rilevando le temperature, oppure proce- dendo al controllo visivo dei cuscinetti stessi.

Auscultare il rumore prodotto dai cuscinetti

Un metodo comune di monitorare le disposi- zioni dei cuscinetti è auscultare gli stessi, per rilevare un’eventuale rumorosità. Ciò può essere realizzato servendosi dello stetoscopio elettronico della SKF. Questo tipo di stetoscopi possono essere utilizzati per identificare la fonte del rumore e localizzarne la posizione.

Se si utilizza uno stetoscopio elettronico, si dovrebbe, tuttavia, ricordare che tipi diversi di cuscinetti volventi producono vibrazioni/

rumori intrinseci specifici, durante l’esercizio.

Rilevare le temperature

Temperature insolitamente elevate od un pic- co improvviso di temperatura, che non siano accompagnati da variazioni delle condizioni di

(21)

B esercizio, sono sintomi certi di anomalia. La

temperatura, nella posizione del cuscinetto, può essere rilevata avvalendosi del termome- tro digitale della SKF.

Controllo visivo

Un controllo visivo può servire ad analizzare le condizioni delle tenute, dei tappi, dei giunti del supporto e del lubrificante, (mediante l’indica- tore di livello dell’olio). In presenza di un siste- ma a ricircolo di olio, è necessario assicurarsi che la scorta di olio nel sistema sia sufficiente e che la quantità effettivamente apportata sia idonea.

Monitoraggio delle condizioni

Per le disposizioni di cuscinetti dotate di supporti SONL è consigliata la realizzazione di attività di monitoraggio delle condizioni, soprattutto se vengono installate su macchinari che influenza- no l’affidabilità operativa dell’intero impianto.

I supporti SONL presentano idonee predisposi- zioni per la realizzazione di misurazioni mediante accelerometri. I punti di misurazione previsti sono perpendicolari all’albero e sono conformi alla ISO 10816-1:1995.

La SKF può contare su una profonda espe- rienza e know-how in ambito di attività di monitoraggio del comportamento dinamico dei macchinari, dei componenti dei macchinari e dei cuscinetti, in cui possono verificarsi cedimenti.

Velocità delle vibrazioni

L’RMS (root mean square – valore quadratico medio) della velocità delle vibrazioni nella gamma di frequenza 10 Hz a 1 kHz può essere utilizzato, con risultati eccellenti, per misurare fenomeni come squilibrio, disallineamento, risonanza, ecc. Livelli elevati di velocità delle vibrazioni possono far degenerare le condizioni della macchina e tradursi in giochi non idonei, squilibrio, disallineamenti, fondazioni deboli, rotori piegati, errori di cilindricità, problemi della cinghia o danneggiamento delle lame dei ventilatori. La specifica ISO 10816-1:1995 contiene consigli sui valori di riferimento per i coefficienti di velocità RMS, misurati su mac- chinari e componenti appartenenti a classi differenti. La velocità delle vibrazioni fornisce, tuttavia, pochissime informazioni sui difetti dei cuscinetti volventi o sui problemi di ingrana- mento. Tali tipi di difetti possono essere facil- mente rilevati avvalendosi dell’accelerazione di inviluppo, nelle gamme di frequenza più elevate.

Posizione 2

Posizione del sensore per la misurazione assiale

Posizione 1 Foro filettato M8 dotato di una faccia con lamatura di 30 mm, perpendicolare all’albero e conforme alla ISO 10816-1:1995

Ogni dispositivo di monitoraggio autonomo può essere montato, in maniera permanente, su un macchinario, per monitorare costante- mente le prestazioni degli ingranaggi e dei cuscinetti installati in pompe, ventilatori, motori ed altri macchinari generici.

Strumenti portatili di monitoraggio delle condizioni, per la raccolta e l’analisi dei dati

La SKF offre una gamma di strumenti har- dware portatili di monitoraggio delle condizio- ni, concepiti per gli utenti, che desiderano analizzare e registrare temperature, condizio- ni dell’olio, velocità, condizioni dei cuscinetti, allineamento dell’albero, rumorosità, vibrazio- ni ed altri parametri di processo. Quando l’ac- cesso ad un punto di misurazione si presenta difficoltoso, è possibile avvalersi dei sensori ad installazione permanente. Tali sensori posso- no anche essere collegati, mediante cavo, ad una scatola di connessione accessibile allo strumento di acquisizione dati.

Prodotti per il monitoraggio delle condizioni della SKF

La SKF è in grado di offrire una gamma com- pleta di strumenti di monitoraggio delle con- dizioni, per la valutazione di tutti i parametri significativi. Ulteriori informazioni in merito sono riportate nel capitolo ”Prodotti SKF corre- lati” a pagina 45.

Accelerazione di inviluppo

Grazie all’accelerazione di inviluppo è possibile rilevare i difetti dei cuscinetti misurando ed analizzando un segnale nelle frequenze più elevate. Questo segnale viene generato dai segnali di impatto tipici dei cuscinetti volventi e delle dentature di ingranaggi difettosi. Questa tecnica si è rivelata eccezionalmente affidabile nel rilevare eventuali danneggiamenti dei cuscinetti, mentre sono in corso di sviluppo.

Sistemi di monitoraggio delle condizioni installati stabilmente

La Multilog Condition Monitoring Unit (CMU) della SKF – Unità di Monitoraggio delle Condi- zioni Multilog – rende possibile l’acquisizione continua dei dati dai macchinari di uno stabili- mento, in qualsiasi ambiente industriale o di lavorazione. La Multilog CMU acquisisce ed analizza i dati dei macchinari relativi a vibra- zioni e lavorazione, mediante sensori installati in modo permanente, e capta automatica- mente gli allarmi nel momento in cui si verifi- cano.

I Machine Condition Transmitters (MCT) della SKF – Trasmettitori di Condizioni Mac- china – garantiscono valore aggiunto all’at- trezzatura di produzione principale, fornendo informazioni vitali sulle prestazioni dei cusci- netti, che contribuiscono ad ottimizzare il potenziale di utilizzo dei macchinari. Questi economici MCT sono in grado di rilevare potenziali problemi prima che si verifichi un cedimento di proporzioni catastrofiche; per- mettono, inoltre, al personale di programma- re le attività di manutenzione e riparazione in funzione delle tempistiche di produzione.

B

(22)

Montaggio

I supporti SONL dotati di cuscinetti della SKF costituiscono soluzioni robuste ed affidabili in esercizio. Per garantire, tuttavia, la massima durata operativa, i supporti devono essere montati idoneamente. Procedure errate od utensili inidonei possono influenzare negati- vamente la durata operativa di tali componenti.

Nell’installare un supporto, è importante ricordare che i supporti sono internamente asimmetrici.

I contrassegni verticali sulla base del sup- porto indicano la posizione del centro assiale della sede del cuscinetto.

Montaggio del cuscinetto su una bussola di trazione

Montare un cuscinetto su una bussola di tra- zione richiede una forza notevole. Questo è il motivo per cui si dovrebbe utilizzare il metodo SFK Drive-up Method. Questo sistema di montaggio rappresenta un modo semplice e molto affidabile per definire la posizione iniziale

di un cuscinetto, dalla quale si deve misurare lo spostamento assiale. Per poter realizzare ciò, si dovrebbe utilizzare la seguente attrez- zatura di montaggio († fig. 1)

• una ghiera idraulica HMV .. E della SKF (a)

• una pompa idraulica (b)

• un manometro (c), idoneo alle condizioni di montaggio

• un comparatore a quadrante (d).

Con il sistema Drive-up Method della SKF, il cuscinetto viene spinto nella sua sede fino a raggiungere una posizione iniziale predefinita († fig. 2), grazie ad una data pressione dell’olio, (corrispondente ad una determinata forza di piantaggio), nella ghiera idraulica. In questo modo, si ottiene una riduzione parziale del gioco radiale interno desiderato. La pres- sione dell’olio viene monitorata per mezzo del manometro. Il cuscinetto viene successiva- mente guidato dalla posizione iniziale predefi- nita a quella finale, attraverso un tratto di percorso definito. Lo spostamento assiale viene Fig. 1

determinato, in maniera accurata, per mezzo del comparatore a quadrante montato sulla ghiera idraulica.

La SKF ha definito, per i singoli cuscinetti, dei valori relativi alla pressione dell’olio ed allo spostamento assiale, montato su una bussola di trazione su un albero liscio (ad una super- ficie scorrevole).

Istruzioni di montaggio dettagliate, utensili di montaggio ed il Drive-up Method della SKF sono riportati nel catalogo ”Prodotti per la Manutenzione e la Lubrificazione della SKF” o nel manuale ”SKF Drive-up Method”. Entrambi questi documenti sono disponibili online all’indirizzo www.skf.com.

Fig. 2

posizione ”zero”

posizione iniziale posizione finale a

b c

d ss

(23)

B

Montaggio del cuscinetto su una sede cilindrica

I cuscinetti con un foro cilindrico devono essere montati con interferenza. Consigli in merito sono riportati nella sezione “Tolleranze dell’al- bero” a pagina 14. Tali consigli sono validi sia per i cuscinetti orientabili a a sfere per quelli a rulli e per i cuscinetti CARB. Prima del mon- taggio, la superficie della sede dovrebbe esse- re leggermente umettata da un sottile strato di olio.

In linea di principio, non è possibile montare cuscinetti di grandi dimensioni a freddo, poiché la forza necessaria, per montare un cuscinetto, aumenta considerevolmente con l’aumentare delle dimensioni dello stesso. Per questo motivo, i cuscinetti devono essere riscaldati prima del montaggio.

La differenza di temperatura richiesta tra l’anello del cuscinetto e l’albero, o supporto, dipende dal grado di interferenza e dal dia- metro della sede del cuscinetto. I cuscinetti non dovrebbero essere riscaldati a tempera- ture superiori a 125 °C. In caso contrario, possono verificarsi variazioni dimensionali, causate dalle alterazioni della struttura del materiale del cuscinetto.

Durante le procedure di riscaldamento del cuscinetto, si dovrebbe evitare il surriscalda- mento a livello locale. Per riscaldare il cusci- netto in maniera uniforme, si consiglia l’im- piego dei dispositivi elettrici di riscaldamento ad induzione della SKF († fig. 3). Informa- zioni dettagliate sui dispositivi di riscaldamento della SKF, sono riportate nel catalogo ”Prodotti per la Manutenzione e la Lubrificazione della SKF” oppure online all’indirizzo www.skf.com.

Per manipolare i cuscinetti riscaldati, in maniera sicura, si consiglia di indossare guanti resistenti al calore ed all’olio. Se si devono montare cuscinetti caldi di grandi dimensioni, si consiglia l’impiego di un paranco († fig. 4).

Una molla tra il gancio del paranco e la cinghia semplifica il posizionamento, quando il cusci- netto viene spinto sull’albero. Il cuscinetto dovrebbe essere tenuto in posizione, finché non sufficientemente freddo da mantenersi in posizione autonomamente.

Fig. 4 Fig. 3

B

(24)

Montaggio dei supporti ritti SONL

Prima di procedere all’installazione, vi invitiamo a leggere attentamente le seguenti istruzioni.

1. Assicurarsi che l’area di lavoro sia pulita.

Controllare la precisione dimensionale e di forma della sede dell’albero. In caso di cus- cinetti montati su bussole di trazione, la sede dell’albero dovrebbe essere lavorata secondo la tolleranza h9; una tolleranza di cilindricità della classe IT5/2 ed una ruvidità superficiale Ra ` 3,2 mm sono considerate soddisfacenti. In caso di cuscinetti montati su sedi cilindriche, fare riferimento alle linee guida nel Catalogo Generale. La bussola distanziale interna, che supporta l’anello di pescaggio, è conforme alla classe di tolle- ranza F7 ed è idonea alla classe di tolleranze h9 della sede del cuscinetto. La bussola distanziale esterna, con flangia a labirinto, è conforme alla classe di tolleranza H7. Le linee guida per le tolleranze dell’albero sono riportate nella sezione ”Tolleranze dell’albe- ro” a pagina 14.

2. Assicurarsi che la ruvidità della superficie di supporto sia Ra ` 12,5 mm. La tolleranza di planarità dovrebbe essere della classe IT7.

3. Determinare la posizione del cuscinetto o bussola sull’albero.

4. Posizionare la base del supporto sulla super ficie di supporto. Il lato con la vaschet- ta di raccolta dell’olio, sulla sede del cusci- netto, deve essere posizionato sul lato inter- no della disposizione di cuscinetti.

Posizionare i bulloni di fissaggio, ma non serrarli.

Se si utilizza un anello di pescaggio, montare l’indicatore di livello dell’olio sulla base del supporto. Se possibile, montare l’indicatore di livello dell’olio sul lato oppo- sto a quello dell’anello di pescaggio, in modo che la lettura non sia influenzata dai vortici causati dal movimento dell’anello.

Se sono previsti tubi di raffreddamento, l’installazione degli stessi dovrà essere rea- lizzata in questa fase († ”Installazione dei tubi di raffreddamento dell’olio” a pagina 26).

Nota

Per evitare perdite di olio, applicare un sigillante, resistente all’olio, sui filetti di tutti i componenti ausiliari, (ad es. indica- tore di livello dell’olio, tubazioni o tappi).

5. Far scorrere la bussola distanziale interna, con flangia a labirinto (a) insieme all’anel- lo di tenuta (b) ed all’O-ring (c) sull’albero e posizionare l’anello di pescaggio (d) sulla bussola distanziale, con flangia a labirinto.

Nota

Se si intende utilizzare un sistema di lubrificazione a ricircolo di olio, non mon- tare l’anello di pescaggio (d).

6. Montare il cuscinetto sull’albero o bussola di trazione.

7. Far scorrere la bussola distanziale ester- na, con flangia a labirinto (a) sull’albero e posizionare l’anello di tenuta (b), completo di O-ring (c) sulla bussola distanziale. Se il supporto è posizionato all’estremità dell’albero, tralasciare la seconda tenuta ed inserire il coperchio terminale, con i due O-ring, nella base del supporto.

8. Disporre le tenute a contatto con il cusci- netto. Se si utilizza una bussola di trazione, serrare il grano di bloccaggio nella bussola con flangia a labirinto. La coppia di ser- raggio consigliata è 8 Nm fino alla dimen- sione 26, compresa, 18 Nm per la gamma dimensionale 28–32 e 35 Nm per la gamma 34–48.

9. Posizionare l’albero, con le disposizioni di cuscinetti e tenute, nella base del supporto.

Nota

L’anello di pescaggio deve essere posizio- nato sul lato della sede del cuscinetto, dove si trova il serbatoio più capace, cioè il lato interno della disposizione di cuscinetti.

10. Per bloccare le disposizioni di cuscinetti e quelle con cuscinetti CARB, posizionare un anello di arresto su ogni lato del cuscinetto.

Nota

Posizionare gli anelli di arresto, in modo che siano completamente a contatto con la sede del cuscinetto nella base del sup- porto, con l’apertura rivolta verso l’alto.

Se il supporto contiene un cuscinetto orien- tabile a rulli od a sfere, non montare gli anelli di arresto sulla posizione non di vincolo.

11. Allineare accuratamente la base del sup- porto. I contrassegni verticali al centro delle facce terminali della base del sup-

porto contribuiscono a semplificare questa procedura. Avvitare leggermente i bulloni di fissaggio.

12. Se si utilizza un sistema di lubrificazione a ricircolo di olio, collegare le tubazioni di scarico dell’olio alla base del supporto.

Nota

Assicurarsi che la(e) tubazione(i) di scarico siano in grado di far defluire l’olio idonea- mente, per evitare fenomeni di sovra- riempimento del supporto.

13. Se si intende utilizzare un anello di pescag- gio, riempire il supporto fino al massimo livello indicato. L’indicatore di livello dell’olio ed i contrassegni, interni alla base del sup- porto, indicano il livello di riempimento massimo († tabella 1 a pagina 17).

Nota

Il livello dell’olio può abbassarsi notevol- mente durante l’esercizio. Non riempire troppo il supporto, altrimenti potrebbero verificarsi delle perdite.

14. Applicare una pellicola di sigillante, resi- stente all’olio, sulle superfici di accoppia- mento del supporto.

15. Posizionare la parte superiore del supporto sulla base ed avvitare i bulloni della parte superiore, (per unire la base alla parte superiore stessa), rispettando le coppie di serraggio specificate nella tabella 2, a pagina 28. Posizionare la parte superiore del supporto sulla base con delicatezza, per evitare di danneggiare gli O-ring.

Nota

La parte superiore e la base di un supporto non sono intercambiabili con quelle di altri supporti. Controllare parte superiore e base, per assicurarsi che il numero di serie impresso sia lo stesso su entrambe.

16. Se si intende utilizzare un sistema di lubrificazione a ricircolo di olio, collegare il tubo di alimentazione dell’olio del sistema di lubrificazione alla parte superiore del supporto.

17. Controllare l’allineamento e serrare com- pletamente i bulloni di fissaggio nella base del supporto, rispettando le coppie di ser- raggio specificate nella tabella 1 a pagina 14.

(25)

B 4

6

13

15

17 a

b c d 5

9 10

c b a

11 7

B

(26)

H2O (alt.H2O)

H2O (alt.H2O)

Installazione di tubi per il raffreddamento dell’olio

Prima di installare i tubi di raffreddamento, leggere attentamente queste istruzioni.

1. La scatola contiene quattro componenti • un tubo ad estremità chiusa (a)

• un connettore a T (b)

• un tubo lungo con estremità smussata (c)

• un tubo corto (d)

I tubi (c) e (d) presentano un diametro esterno pari a 10 mm e vengono utilizzati come elementi di connessione per l’acqua di raffreddamento.

2. Togliere un tappo dalla base del supporto.

3. Inserire il tubo con estremità chiusa (a) e serrare il dado.

Nota: Per evitare perdite di olio, applicare un sigillante resistente all’olio sui filetti del tubo.

4. Collegare il connettore a T (b) all’estremità del tubo e serrare il dado. Il connettore a T può essere posizionato in un unico modo.

5. Attraverso il connettore a T, inserire il tubo lungo con estremità smussata (c) nel tubo con estremità chiusa, finché non raggiunge la fine del tubo. Serrare il secondo dado sul connettore a T.

6. Inserire il tubo corto (d) nel connettore a T e serrare il dado.

7. Infine connettere le aperture di alimenta- zione e scarico dell’acqua di raffreddamento ai due tubi.

b a

c d

1

2

3 4

5 6

7

(27)

C

Dati sui supporti – informazioni generali

Dimensioni

Le dimensioni limite dei supporti ritti SONL ven- gono imposte dai requisiti delle applicazioni pra- tiche e non sono conformi a nessuna specifica nazionale od internazionale. Questi supporti sono dimensionalmente intercambiabili con i precedenti supporti SOFN delle serie 200 e 500.

Tolleranze

Il limite di tolleranza per l’altezza del centro H1 dell’albero sopra la superficie di supporto è js11. Le sedi dei cuscinetti nei supporti sono lavorate secondo tolleranze che permettono:

• Lo spostamento assiale tra l’anello esterno del cuscinetto e la sede nella posizione non di vincolo del cuscinetto.

• Massima durata operativa dei cuscinetti della serie SKF Explorer.

Per quanto riguarda i sistemi con cuscinetti orientabili della SKF, che prevedono un cusci- netto orientabile a rulli nella posizione di vincolo ed un cuscinetto CARB nella posizione non di vincolo, la SKF è in grado di fornire supporti SONL con diametro della sede del cuscinetto nella classe di tolleranza K7. Ciò permette un accoppiamento con interferenza per entrambi gli anelli esterni, in grado di ridurre notevolmente il gioco meccanico e, di conseguenza, le vibrazioni.

Materiali

I supporti ritti SONL standard sono realizzati in ghisa grigia. Per le applicazioni con requisiti impegnativi, in termini di forze estreme e resistenza ai carichi da urto, la SKF è in grado di fornire supporti in ghisa grafitica sferoidale.

Protezione contro la corrosione

I supporti ritti SONL sono verniciati conforme- mente ai requisiti della ISO 12944-2:1998,

Classe ambientale C2, colore nero RAL 9005.

Le superfici non verniciate sono protette da un anti-ruggine ecologico e senza solventi. Prima della lavorazione, all’interno del supporto viene applicata una vernice grigio chiaro, resistente all’olio. Su richiesta, i supporti possono essere verniciati in altri colori o secondo altre speci- fiche ambientali. La vernice è resistente ai detergenti, a basso contenuto alcalino, di uso comune. Attenetevi alle istruzioni del fornitore di detergenti.

Spostamento assiale del cuscinetto

I supporti ritti SONL sono in grado, entro certi limiti, di sopportare gli allungamenti termici dell’albero, tra l’anello esterno del cuscinetto e la sede. Valori indicativi per lo spostamento assiale ammissibile del cuscinetto, dalla posi- zione normale, possono essere ricavati dalla denominazione dell’idoneo anello di arresto.

Gli anelli di arresto, identificati dal prefisso FRB seguito dalla larghezza e diametro ester- no in millimetri, sono elencati nelle tabelle di prodotto, insieme ai cuscinetti. Ciò significa che un supporto con anelli di arresto FRB 5/150 può sopportare uno spostamento assiale fino a ? 5 mm dalla posizione normale.

Nel caso dei cuscinetti CARB, in cui lo spo- stamento assiale si verifica all’interno del cuscinetto stesso, i valori per lo spostamento assiale ammissibile possono essere ricavati in base alle linee guida riportate nel

• Catalogo Generale della SKF

• Catalogo Tecnico Interattivo della SKF, disponibile online all’indirizzo www.skf.com.

Lo spostamento assiale non dovrebbe, comunque, mai superare la larghezza dell’anello di arresto.

Capacità di carico

I supporti ritti SONL sono stati concepiti per sopportare carichi che agiscono verticalmen-

te, verso la piastra di base (supporto). In pre- senza di carichi che agisono in altre direzioni, assicurarsi che il supporto, i bulloni della par- te superiore e quelli di fissaggio siano in grado di sopportare l’entità dei carichi previsti.

Capacità di carico del supporto

Valori indicativi per il carico di rottura P del supporto, applicabili a varie direzioni di azione del carico, sono riportati nella tabella 1 a pagina 28. Il carico ammissibile per il suppor- to può essere calcolato utilizzando tali valori ed un fattore di sicurezza, scelto in funzione delle condizioni di esercizio. Nelle applicazioni dell’ingegneria generale, si opta spesso per il fattore di sicurezza 6.

Per la capacità di carico del supporto, è importante che i bulloni, che uniscono la parte superiore alla base, siano idoneamente serrati secondo le coppie di serraggio consigliate e riportate nella tabella 2 a pagina 28. Se il carico agisce con un’angolazione compresa tra 55° e 120° o sono presenti carichi assiali, oppure se il carico esercitato parallelamente alla piastra base, (superficie di supporto), supera il 5 % di P180°, il supporto dovrebbe essere fissato alla piastra mediante grani di bloccaggio o si dovrebbe inserire un dispositi- vo di arresto nella direzione del carico.

Capacità di carico dei bulloni della parte superiore

La parte superiore dei supporti ritti SONL è dotata di bulloni della classe 8.8. I valori indica- tivi riferiti al limite di snervamento Q per i bul- loni della parte superiore sono riportati nella tabella 2 a pagina 28 e si riferiscono a varie direzioni di carico. Sono anche indicati i corri- spondenti massimi carichi radiali. I valori per la coppia di serraggio dei bulloni della parte superiore nella tabella 2 sono valori indicativi basati su specifiche industriali e condizioni di esercizio normali, in cui i carichi esterni agisco- no sulla base del supporto ritto. Per differenti condizioni di azione del carico, non riportate nel presente documento, vi invitiamo a rivol- gervi all’Ingegneria di Applicazione della SKF.

C

Riferimenti

Documenti correlati

mi in esame paiono di solare chiarezza letterale, anzi, nel primo comma sono quasi ridondanti laddove si specifi ca che il trattamento economico complessivo comprende

[r]

Universit` a degli Studi di Roma Tor Vergata.. Corso di Laurea

Titolo di studio Master in Gestione Aree Naturali Protette Data conseguimento AA 2000/2001. Nome istituto Università di Siena – Giurisprudenza Tipologia di studio

Nei pazienti stabilizzati grazie alla terapia scelta è importante, quindi, garantire la continuità terapeutica, indispensabile per la salute dei pazienti, come sancito dalla legge

I serbatoi da 19 litri o cinque galloni sono in acciaio inox 304 e includono un interruttore a galleggiante di basso livello e un gruppo filtro lubrificante. Le unità

12. costituirà requisito preferenziale aver maturato esperienza pregressa come tecnico nell’ambito di gestori del Servizio Idrico Integrato per un periodo di 1 anno nei 3 anni

SKF LGWA 2 è un grasso a base di olio minerale di altissima qualità al complesso di litio con prestazioni per pressioni estreme (EP). LGWA è consigliato per applicazioni