PROGETTO 10.1.1A-
FSEPON-PU-2017-192
LA SCUOLA CHE MI PIACE
«Gioco sport che passione»
LUNEDI 22 GENNAIO 2018 ORE 16.00/17.00
I.C. ad Indirizzo Musicale
“Giovanni Giannone” Pulsano
FORMATORE:
PROF. SEBASTIANO SALINARI
DOTT.RE IN SCIENZE MOTORIE INSEGNANTE DI SOSTEGNO
ISTRUTTORE NAZIONALE DI MINIBASKET
DOCENTE REFERENTE PER LA PUGLIA SETTORE MINIBASKET E SCUOLA
TUTOR:
PROF.SSA MARIA PIA NEGRI
GIOCO/SPORT...
CHE PASSIONE!!!
Con l’Europa investiamo nel vostro futuro
Mi presento !
•Sono Sebastiano Salinari… sono un prof
di ed. fisica e di sostegno
PERCHE’ IL CORPO E LA MENTE DEVONO STARE BENE?
PERCHE’ SONO UN BINOMIO IMPRESCINDIBILE?
Vi ricordate:
il famoso poeta latino GIOVINALE “Mens sana in corpore sano”
alcuni studi “ SCIENTIFICI “ hanno mostrato che esiste una stretta relazione tra le capacità motorie e
quelle mentali di una persona.
La «SCIENZA» ci dice che: Mantenere una buona forma fisica, corrisponde ad un maggiore sviluppo intellettivo e ad una maggiore capacità mnemonica.
Sono stati confrontati studenti che si
mantenevano attivi, praticando sport, e
studenti invece molto sedentari. Il
risultato di questi studi ha rivelato che
effettivamente, coloro che avevano più
cura del loro corpo presentavano anche
un rendimento migliore ed una maggiore
capacità di apprendimento rispetto agli
altri.
…il poeta GIOVINALE aveva ragione
“Mens sana in corpore sano”
inoltre le persone attive fisicamente,
godono di una più alta autostima, dovuta proprio alla loro migliore condizione fisica, anche esteticamente, e dunque, essi si
mostrano più sicuri di sé e meno ansiosi,
Allora, dobbiamo fare sport…!
ed aggiungo…«dalla
tenera età»
Quindi fare sport è importante!
Per divertirsi?
MA PERCHE’ ACCONTENTARSI ?
… professore l’importante che mio figlio si diverta….!
…ancora? ….NO VI PREGO…
…ma come Signora, suo figlio, gioca a casa, nelle feste, nei compleanni, ai gonfiabili, sala giochi, play station, Xbox,
televisione, cinema, cartoni animati, a scuola, al catechismo, con i nonni e zie….etc
Oggi il bimbo ha bisogno di IMPARARE e non solo divertirsi…. (ma una cosa non esclude l’altra
CHE NE DITE?
Certo, con lo sport:
« Si suda, si perde, ci si confronta, bisogna essere costanti, bisogna curare l’alimentazione,
bisogna rinunciare a qual
cosa…bisogna…bisogna… bisogna
….MEGLIO LASCIAR PERDERE
Perché ci aiuta a formare la nostra:
“PERSONALITA”
Ritornado…PERCHE’ FARE SPORT?
• Ogni essere umano è fatto di una parte:
• MOTORIA (corpo)
• COGNITIVA (mente)
• AFFETTIVA (sentimenti, emozioni) Questi tre aspetti, ambiti, creano la nostra
personalità ( quello che effettivamente siamo)
Quindi… l’aspetto motorio,
Aiuta a crescere più sani e forti (irrobustisce e tonifica i muscoli, ossa e articolazioni, aumenta
la resistenza alla fatica, allena il cuore e fa ampliare la nostra capacità polmonare, ci fa
essere coordinati)
MOTORIO
Da forma al nostro corpo (aspetto
estetico da non trascurare in questo periodo storico)
e… ci aiuta a perdere qualche chiletto.
MOTORIO
ancora…l’aspetto Cognitivo
• Stimola le sensopercezioni
• Fa aumentare l’attenzione
• La creatività soggettiva
• Il senso critico
• Ti stimola a trovare soluzioni, diventando più autonomo ed indipendente (es. attraversare una
strada…rapidi, attenti, controllo emozione)
COGNITIVO
SVILUPPO COGNITIVO DI PIAGET
• FASE senso motoria 0 - 1 anni attraverso la sensazione viene organizzandosi la motricità
• FASE preoperatoria o preconcettuale 2 - 3 anni inizia la rappresentazione mentale con un elemento percettivo alla volta
• FASE simbolico o intuitivo 4 - 5 anni
• FASE delle operazioni concrete 6 - 10 anni
l’organizzazione mentale, usa ora più elementi per volta procede per elementi concreti
• FASE formale 11 anni ha inizio la capacità di ragionamento indipendentemente dall’elemento percettivo
COGNITIVO
Facile capire ora, che la mente è legata al corpo grazie alle sensopercezioni.
… che tutto è migliore se i sensi sono SANI (UDITO, TATTO, VISTA…) E che le esperienze motorie sono fondamentali per… APPRENDERE
Dove c’è emozione c’è apprendimento (Piaget)
ancora…
Aiuta ad imparare a rispettare le regole
(I bambini hanno bisogno di chiare regole per orientarsi nella vita)
prevenendo i comportamenti pericolosi.
Aiuta a trasmettere i valori: rispetto di se’, degli altri o dell’ambiente, oggetti, onestà,
responsabilità ed impegno.
AFFETTIVO
Quindi…
• Aumenta l’autostima cioè la sicurezza nel fare le cose.
• Aiuta a gestire lo stress
• Altruismo
• Le amicizie e l’allegria
• All’ascolto e alla comunicazione
• Ti allena al “castigo”…correzione
AFFETTIVA
Tutti sono fondamentali,
ma oggi
(per ragazzi senza grinta e con pancia piena) il castigo, punizione o correzione è
Indispensabile! (rafforza la volontà)
L’ERRORE E LA CORREZIONE, IL RINFORZO POSITIVO
Comunicare con il
castigo-punizione-correzione
Intanto sia chiaro: castigare non è il verbo più importante dell’arte di educare. Più importanti
sono altri verbi, come, parlare, amare, risplendere.
Parlare per educare, per convincere
Amare perché solo amando sei influente
Risplendere perché educare non è salire in
cattedra ma è mostrarsi, è essere ciò che si vuole
trasmettere.
Tutto vero…
ma, il castigo è legittimo!
(nessun pedagogista ne ha
mai messo in dubbio la validità)
Castighiamo motivando
Si, cari amici, un prof. un istruttore, un genitore può castigare anzi, deve se necessario castigare.
Certo è che il castigo da solo non corregge, ha
efficacia pedagogica solo se motivato e capito e più grandi si fanno i ragazzi più le motivazioni dovranno essere razionali e profonde.
Il castigo non deve dipendere dalla nostra forza ma dalla ragione
E ricordiamoci che i difetti sono solo “aree”
migliorabili!
LO SPORT PER:
EMOZIONARSI
(dove c’è emozione c’è apprendimento)SCOPRIRE
(che le regole ti fanno anche divertire)GIOCARE
( che gli altri sono una risorsa….)Diceva Piaget: « il gioco è il motore del pensiero e della ragione»
Come si gioca?
(Le Boulch) IN BASE ALL’ETA’…
0 - 3 anni da soli
3 - 4 anni parallelamente ma non insieme
5 - 6 anni si gioca associandosi con max 5 bambini (non collabori)
7 in poi il gioco è collaborativo, accetta le regole e collabora
Il gioco parte dal desiderio e dal piacere del
movimento progredendo, verso nuove conquiste e nuovi investimenti dello spazio. Il piacere senso-
motorio è riconosciuto quindi, quale punto nodale, via principale di evoluzione del bambino.
Mi sembra giusto ora, riflettere un attimino sul
valore del gioco citando alcune considerazioni e
posizioni di illustri pensatori e studiosi:
• S. Tommaso ( Summa contra Gentiles ) riscontrò analogia tra attività ludica, contemplativa ed estetica giacché tutt’ è tre tentano il perseguimento di finalità autoteliche.
• Guarino Veronese nel “Contubernium”, riconobbe i giochi, la danza come elementi indispensabili per lo spirito umano.
• Vittorino Da Feltre organizzò anche il gioco tra le attività svolte nella “casa giocosa”.
• Tommaso Campanella nella “Città del sole” coglie anche dal gioco l’origine del sapere.
• Nei collegi gesuiti si praticavano giochi con la palla e veniva chiuso l’anno scolastico con gare atletiche.
• Per Rousseau le attività fisiche spontanee coinvolte
massimamente nel gioco rappresentarono il naturale e
disinteressato soddisfacimento delle necessità del fanciullo.
• Guido Giugni afferma: … il gioco è stato, anzitutto, interpretato come l’esigenza di un’attività disinteressata da fini immediati e diretti di serietà o eticità; come un’attività creatrice di forme motorie,
intellettuali, affettive, caratterizzate dal senso del ritmo e dall’armonia della figura, della leggerezza…
• Piaget afferma: … il gioco, attraverso l’evoluzione degli interessi,
partecipa al processo fondamentale che caratterizza la vita psichica:
una messa in equilibrio progressivo, attraverso un meccanismo di assimilazione della situazione ambientale e di accomodamento delle strutture organiche già possedute.
• Hessen: … asserisce che il vero gioco racchiude in sé già l’embrione del lavoro e quest’ultimo a poco a poco sorge dal lavoro.
• Fròbel: … coglie nel gioco la possibilità che ha l’essere umano di esprimere attività sensoriali, motorie e linguistiche.
• Huizinga in “Homo ludens” tende a dimostrare che il gioco è
fondamento di ogni produzione umana, il gioco originante la cultura, non è quindi il gioco a trasformarsi in cultura, ma è quest’ultima che evolve per il tramite dei modelli e delle forme offerte dal gioco;
certo, man mano che la cultura evolve ( ovvero si trasforma in pura metafisica o abnorme pragmatismo ), l’istanza ludica tende a
passare inosservata, anzi ad essere persino misconosciuta dalla ragione, che tende a recidere il proprio cordone ombelicale
dall’istanza spontanea, naturale ed irrazionale.
• Wallon: … il fare ‘’ come se…’’ rappresenta una preoperazione per risolvere la stessa realtà.
Concludo questa brevissima riflessione sul gioco, meditando su alcuni studi di psicologia i quali affermano che è probabile che alcuni disadattamenti dell’adulto provengano dal precario vissuto ludico infantile
Non a caso Platone affermava: “…tanto meglio sarà l’adulto quanto meglio avrà giocato ”.
ATENE 428 a.C
Perché ?
• Perché lavorare sulle sensopercezioni?
• Perché lavorare sugli schemi motori di base?
• Perché lavorare sulle capacità coordinative?
• Perché lavorare sulle capacità di mobilità articolare?
• Perché lavorare sulle capacità condizionali?
Perché solo in questo modo si sviluppa lo schema corporeo (l’immagine di se stessi)
Descrizione sintetica del progetto formativo
Vivere il gioco per imparare e crescere autonomi ed indipendenti, questo è lo slogan delle attività motorie proposte. I bambini con l’affabulazione motoria (nella prima fascia), giocheranno utilizzando tutti gli schemi motori di base (correre saltare lanciare afferrare etc) e
con il frequente richiamo attivo dei vari sensi (visivo, uditivo e tattile) attiveranno, migliorando anche la sfera
cognitiva ed affettiva sentimentale.
Il programma delle attività motorie prevede la conoscenza di più attività sportive attraverso le
quali l’alunno ha la possibilità di apprendere gesti differenti che andranno a migliorare le
proprie abilità motorie. Lo strumento
maggiormente utilizzato è la palla e la chiave didattica è il gioco. Il metodo di riferimento sarà neocognitivo, “il pensiero precede, accompagna
e segue l’azione” (J Weineck) e l’emozione nei giochi sarà sempre attivata perché, come ci ha
insegnato il “Maestro” Piaget: “ dove c’è
emozione c’è apprendimento”.
Le 5 fasi del progetto…
1. ACCOGLIENZA ED ANALISI DI PARTENZA 2. FASE DIDATTICA
3. VERIFICA IN ITINERE 4. FASE DIDATTICA
5. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
…Io non devo insegnare nulla a voi genitori ma posso buttare benzina
sul fuoco che arde in voi…
Grazie per l’attenzione … Prof. Sebastiano Salinari