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ORGANO OH. PARTITO COMUNISTA. La farsa del «rimpasto» continua alle spalle del Paese

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Quoridiano /sped. abb. postal* / L. 50 Anno XLII / N. 62 / Giovedi 4 marzo 1965

to

Cuba: la Siena d'Oriente cuore della rivoluiione

A pagina 3 ORGANO OH. PARTITO COMUNISTA ITALIANO

III Vaticano el'ltalia

La farsa del « rimpasto » continua alle spalle del Paese

DA DOMENICA ' ' ' '

:

UN « ROSSO » A NEW YORK

UNA SERIE DI SERVIZI DEL NOSTRO INVIATO

GIUSEPPE BOFFA

su: La crisi

dell'impero USA

• l A IN UN CERTO senso assai poca importanza [se il violento attacco deWOsservatore Romano contro [i cattolici «irresponsabili» e «infedeli » sia stato scritto unicamente alio scopo di intimidire l'on.

[Giorgio La Pira e, piu in generale, certo ambiente [cattolico fiorentino (dal cui seno si levavano, pro- Iprio nella stessa ora. le voci nobili e ammonitrici di [due sacerdoti, don Borghi e don Milani) o sia stato jconcepito come un « ultimatum * nei confronti della fDC e degli altri partiti del centro-sinistra, per affer-

mare senza infingimenti che o il governo Moro ««si

|rimpasta» nel senso che vuole il Vaticano (con iScelba presente a garanzia di tale « n u o v o corso ») [o il governo Moro deve andarsene.

Alio stesso modo, ha poca importanza che la jpunta dell'attacco delYOsservatore Romano sia appa- [rentemente rivolta contro il « dialogo » con i comu- [nisti. e che per sostenere tale tesl il suo anonimo iautore mentisca con arroganza (ma l'arroganza non jelimina la menzogna, anzi...), cosi dove si afTerma i che **i comunisti ritengono di accompagnare il ("dialogo" col vilipendio sistematico della Chiesa,

| del suo Capo visibile. delle sue istituzioni •>: cosa

|che anche chi ha vergato tali parole sa bene non j corrispondere al vero, e comunque non ha certa- [mente possibilita alcuna di provare. Dato che sarebbe

ora che VOsservatore Romano (non a caso sostenuto in questo atteggiamento unicamente dalla stampa piu dichiaratamente fascista italiana e spagnola, ma isolato in tutti gli altri settori, anche non di sini- stra, deH'opinione pubblica) la smettesse di presen- tare la nostra difesa della liberta d'espressione, dei diritti garantiti ai cittadini dalla Costituzione repub- blicana, e, si, della sovranita dello Stato italiano — che son questi i problemi chiamati in causa dalla proibizione in Roma del « V i c a r i o » — come un deliberato proposito di offendere <* la memoria di un grande Ponteflce».

Tanto piii che porre la problematica, che e non solo politica ma anche religiosa, del « V i c a r i o » , al livello d'un qualsiasi libello anticlericale, significa mostrare una sordita verso la cultura, verso il suo compito di investigazione e scoperta (anche attra- verso approssimazionl ed errori e perflrio falli- menti) della verita, cne davvero suona strana in bocca a chi si vorrebbe ammantare nello stesso tempo delle vesti di grande. intellettuale, fino al punto da definire segno di ««provincialismo cultu- r a l e * il rinnovato o costante interesse di certi ambienti cattolici italiani verso il pensiero di Mounier.

JV1 A, ABBIAMO detto, il vero problema posto dalla

«nota»» dell'Osservatore Romano non e questo: e non e neppure, in un certo senso, quello ch'essa suona come un attacco alia linea che un Pontefice almeno altrettanto grande (e, per noi. ben piu grande!) di Pio XII - Giovanni XXIII — cerco, con grande coraggio e grande intelligenza. di fare avan- zare nell'interesse della Chiesa e dell'umanita intera, e della pace e del pacifico sviluppo della societa moderna in primo luogo. Attacco violento e sfron- tato, seppure velato di prudenza e di malizia:

m a che non e evidentemente destinato ad incorrere nei fulmini del Vaticano, visto che a Paolo VI appar- tengono gerarchicamente piu diritti che non al com- mediografo protestante Hochhuth.

II vero problema e un altro- ed e che la nota del- YOsservatOTe Romano segna una svolta radicale (che definisce meglio anche il recente rilancio dell'orga-

nizzazione dei Comitati Civici e I'illegale richiesta d'interdizione per *• II Vicario •» in Roma) nel sistema di rapporti che negli ultimi anni si era venuto instaurando fra le gerarchie ecclesiastiche, da un lato, e il mondo politico, cattolico e non cattolico, italiano. dall'altro, e fra il Vaticano e la Repubblica italiana.

Sui motivi che hanno potuto spingere la Chiesa a tanto ( e son motivi che non possono essere tutti fatti risalire alia personality e al temperamento di G. B. Montini) e sulle conseguenze che da tale atteg- giamento non potranno non derivare nelle file della Chiesa e del mondo cattolico e nella collocazione internazionale del Vaticano, cosi fortemente rarTor- zatasi per merito di Giovanni XXIII, non e questo il momento di dire. Quelle che oggi vanno sotto- lineate sono le conseguenze che da un simile atteg- giamento non possono non derivare e per la Demo- crazia cristiana e per i partiti che in questo momento sono ad essa alleati.

^ j A DEMOCRAZIA CRISTIANA e posta intanto anch'essa, dalla svolta realizzata dal Vaticano, din- ' nanzi ad una svolta: e dinnanzi ad una svolta sono

poste quelle, delle sue correnti, che rifiutano con sdegno la qualifica di forze clerical!. che anzi iden- tificano il clericalismo col fascismo o con la reazione aperta. che si dicono portatrici d'una nuova conce- zione democratica. e il cui tema preferito d i « dia- l o g o » non solo con noi. ma con gli altri partiti della sinistra, e stato sempre il tema della reciproca dispo- nibilita a costruire uno Stato democratico e della possibilita di instaurare un rapporto di tipo nuovo

fra Stato e societa civile.

E' bene dire senza infingimenti che tali forze democristiane si trovano oggi dinnanzi ad una que- stione che puo essere definita. senza retorica, di vita o di morte: sono esse, in fatti. in questo momento, che debbono riuscire a dare, alle altre forze politiche della societa italiana, «- la garanzia * di essere delle forae politiche autonome, con le quali non e ozioso

• far politica**.

Ma un problema non meno grave e urgente si

M&rio Alicata

(Segue in ultima pagina)

In pieno marasma politico

DC e

alleati

I dorotei, sostenuti dal massiccio intervento vaticano, continuano a alzare il prezzo dell'ac- cordo - Scelba insiste per entrare nel governo e fa arenare I'accordo - Gava e Zaccagnini parlano di un governo che start in vita «solo

uno o due mesi»

Cedendo al ricatto doroteo

Si e dimesso il sindaco di Firenze

Vivaci proteste del pubblico atl'annuncio dato al Const- gllo comunale — Poche ore prima Lagorio aveva giu- rato In Prefettura — II sindaco dimlssionario rinvia la seduta, auicitando fortj reazioni fra la folia e I con- slglieri che gremivano Pa-

lazzo Vecchio

Dalla nostra redazione

Un'altra impresa di pirateria internazionale

FIRENZE. 3 Cedendo al ricatto doroteo. la direzione nazlonale del PSt ha imposto al sindaco della citta, compagno Lagorio, di rasse-jna- re le dlmissionl Uannuncio della Grave decisione presa dal PSl e stato dato stasera al Con- sigllo comunale, rlunitosi in un clima Incandescente. ed ha su- scltato un'ondata di protesta ft pubblico. che affollava da ore il salone del Dugento in Pa- lazzo Vecchio. ha manifestato. a gran voce la propria protesta per questo alto lesivo dell'nuto- nomia del Consiallo comunale.

delle istituzioni democratiche e della stessa dlgnita del PSl La protesta si e estesa anche al- Vesterno del palazzo comunale.

dove tnipliaia di persone. bloc- cate all'ingresso dell'edificio.

altendevano ansiosamente ali sriluppi della situazione

Dopo un infuocato. dibattito

— che si e protratlo fino a tar- da notte e nel corso del quale la DC, il PSDI e i liberal! han- no espresso 11 loro complacl- mento per le dimissioni del compagno Lagorio e per la buo- na disposizione dimostrata dal PSJ nei confronti delle loro ri- chieste — il sindaco dimissio- nario ha confermato la decisio- ne di dimettersi, ha tolto la seduta. e ha riconvocato il Con- siglio per lunedl prossimo. La decisione ha suscitato nuove vi- branti proteste del pubblico e del consiglieri. Lagorio ha giu- stificato tale rinrio affermando che lunedi prossimo si dorra procedere all'accettazione delle sue dimissioni, alia elezione di un nuovo sindaco e della giunta comunale, come verra stabilito nasionalmente dal partiti del centro-sinistra.

Con questo nuovo otto, dun- que, il sindaco dimlssionario ha inteso avallare la manovra mo- ro-dorotea, per dare a Firenze una amministrarione di centro- sinistra caralterizzata in senso anticomunista e appoggiata a destra, come richiesto aperta mente dalla DC Respinta la possibilita per una giunta di si- nistra, le forze del cfntro-sini stra preparano infatti una al t e r n a t i r a di questo tipo. Alter nativa che. come ha detto il compaano Fabiani. che ha preso la parola per ultimo, trorera la

ferma opposizione del gruppo comunista e della popolarione /iorcnfina.

11 compagno Lagorio, h a . d a t o Vannuncio delle dimissioni, po- che ore dopo aver prestato giu- ramento di fcdelta alia Repub- blica davanti ul prefetto. II sin- daco dimistionario si era recato in prefettura, quando il Comita- to direttivo della Federazione fiorentino del PSJ areca gid ap- procato, al termine di #ina drammatica riunione. la richie- sta della direzione nazionale di far dimettere il compagno La-

Marcello Lazzerini

Ncmmeno ieri k stata con- clusa la penosa vicenda del finto rimpasto moroteo. Per tutta la giornata si e conti nuato a ostentare ottimismo;

pot ci sono stati momenti di tensione nel tardo pomeriggio;

infine, nella serata, si confer- mava che tutto e ancora in alto mare per la pretesa seel- biana di avere Scelba in per- sona insediato nel governo.

Mentre - net - pomeriggio si aspettava da un momento al- l'altro' la convocazione - del Consiglio dei ministri che — con inammissibile e anticosti- tuzionale procedura — do- vrebbe fare arbitro Moro del- ta crisi, assegnandogli il com- pito di distribute a sua di- screzione i portafogli mini- steriali che gli verranno ricon- segnati da tutti i ministri, si veniva a sapere che Moro, Ru- mor, Gava e Zaccagnini si era- no riuniti alia Camilluccia. La riunione e stata Iunga e nel corso di essa si e discusso con- cretamente dei termini del rimpasto.

Scelba aveva avanzato la ri- chiesta di entrare personal- mente nel governo, qualora en- trasse Fanfani. Dopo la riu- nione alia Camilluccia, Gava c Zaccagnini hanno avuto un incontro con gli scelbiani El- kan e Lucifredi a Palazzo Ma- dama. Gli scelbiani hanno ri- badito la richiesta della cor- rente. Gava e Zaccagnini (do- po avere sostenuto che la de- signazione di Fanfani agli Esteri aveva un signiRcato pu- ramente «tecnico») hanno tcntato di convincere gli in- terlocutori che era sciocca tanta insistenza anche perche

— avrebbero detto — « questo e un governo che stara in pie-|

di uno o due mesi al massimo e non vi conviene bruciarel

Scelba ora >. Allibiti, gli seel-;

biani hanno allora chiesto per- che si sia alzata tanta polvc- re per un rimpastino che do- veva durare solo il tempo ne- cessario per varare i prowe- dimenti congiunturali. Co- munque stamane la corrente scelbiana si riunisce e decide.

Oggi quindi tutto resta anco- ra in pieno marasma e non!

si puo dire che cosa accadra

SAIGON — Bombardier! USA mentre si levano in volo dalla base di Danang per andare a compiere i brigan- teschi attacchi al Nord Vietnam. (Telefoto AP-« l'Unita >)

L'aggressione U S A colpisce il Laos

ALTAliKA Dopo i a .battuta

di arresto* di ieri l'aitro sera, quando Ia trattativa era sembrata torn are in alto mare per le nuove difficolta poste dal PSDI sul • caso >

della giunta fiorentina e dal PSl per la questione di Scel- ba, ieri tnattina era tomato il • sereno » nella coalizione Sembra che autorevoli inter- venti abbiano convinto fra martedi sera e ien matti- na, sia il PSDI che il PSl a' trovare un compromesso per!

Firenze (dimissioni di Lago rio da sindaco e rinvio a dopo il « rimpasto • della soluzione per la giunta). D'altro canto il « caso > Scelba che era in tervenuto nel frattempo. era stato risolto — e anche qui le prime voci sono state poi smentite da notizie successi- ve — con una sorta di scap- patoia: un invito forma'.e a Scelba a entrare nel governo e un rifiuto di Scelba a entr-te Malgrado questo clima di ot- tim:«mo, si registrava a nr certo punto ieri pomerig.'».u una tmprevista tensione negli ambienti di maggioranfs do^

vuta alia notizia che da parte!

dorotea si cominciava a pen sare «seriamente» alia op-

vice

(Segue in ultima pagina) (Segue in ultima pagina)

Proteste unHarie

Anche .italic.

deve dire di « n o » agli

aggressori

La protesta del P a e s e contro la nuova aggresaio- ne Imperialists al Vietnam non si e fatta attendere.

Scioperi, marce della pace, comizi, manifest!, scritte murali si segnalano gia in molte citta Italiane: e sono tutte, indistintamente, ma- nifestazloni largamente uni- tarie dalle quali e m e r g e , con piu chiarezza che in passato, un motivo comu- ne che si riassume nella esplicita richiesta al gover-

no italiano di dlssociare.

da un lato, le sue respon- sabillta da quelle, gravis- sime. degll USA, e dall'al- tro di a s s u m e r e iniziative idonee per una trattativa di pace che assicuri I'indi- pendenza al Vietnam.

In tal senso si esprlme, appunto, un manifesto fat- to affiggere a TORINO dal- le Federazioni del PCI,

PSl, PSl UP. dal glovani di - Nuova Resistenza » e dalla Unione Goliardica.

Sempre a Torino e stato Indetto dalle tre Federa- zioni un comizio di prote- sta che si svolgera doma- nl, venerdl. in piazza della

Repubblica.

A LIVORNO le maestran- ze del deposito ATAM (tra- sporti pubblici) hanno ef- fettuato mezz'ora di scio- pero. Al deposito delle FF.SS. tutt! I lavoratorl hanno votato un ordine del glorno di protesta.

Una marcia della pace da LUGO a MASSALOM- BAROA. In provincta di Ravenna. sK svolgera sa- bato prossimo. Una mani- festazione pubblica e stata indetta per domenica nella Delegazione di S. PIETRO IN VINCOLI, nel territorlo del comune di Ravenna.

A COMACCHIO. per Inl- ziativa del locale Circolo della FGCI. si svolgera ve- nerdl una sfilata di giovanl con flaccoie che si conclu- d e d con un comizio pub- blico in un teatro. Analoaa manlfestazione si svolgera.

sempre domanl, venerdt. a BERRA. Le maestranze dell'azlenda del g a s di FERRARA hanno tenuto una a s s e m b l e s al termine della quale e stato votato un odg che invita • II go- verno Italiano a farsi pro- motore di iniziative per far c essa re I'intervento aggres- sivo deU'imoeriallsmo ame- ricano nel Nord Vietnam •.

Mlgliaia di volantini so- no statl lanclati "

p r

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"

di SAVONA e di BIELLA per Inizlativa della FGCI.

Bombardamenti ameri- cani anche nel Viet Nam del Sud - Undici gli aerei perduti ieri dagli incur- sori sul Viet Nam de-

mocratico

S A I G O N , 3.

N u o v a a g g r e s s i o n e U S A , nel q u a d r o d e l « p i a n o Mc N a m a r a - B u n d y » . D e c i n e di caccia-bombardieri america- ni ( o l t r e t r e n t a ) s o n o d e c o l - lati oggi d a l l a b a s e di D a - nang, carichi di b o m b e e di razzi. v e r s o d e s t i n a z i o n e se- greta. r i e n t r a n d o s o l o alcu- ne o r e d o p o . L'obiettivo «non era il V i e t N a m del nord ».

h a n n o d i c h i a r a t o fonti m i l i - tari a m e r i c a n e a S a i g o n , c h e si s o n o rifiutate di f o m i r e dettagli suH'operazione. Tut- te l

e

a g e n z i e di s t a m p a a m e - ricane s o n o concordi nell'af- fermare c h e l'obiettivo d e l n u o v o a t t a c c o era il L a o s . contro cui — c o m e si 6 sa- puto oggi a t t r a v e r s o una pro testa d e l P a t h e t L a o . d e l l e forze n e u t r a l i s t e l a o t i a n e e dell* a g e n z i a « N u o v a C i n a »

— gia l u n e d i e ieri e r a n o s t a - ti s c a t e n a t i m a s s i c c i attacchi.

Gli aerei, l'aitro ieri. h a n n o attaccato la z o n a di K h a n g K h a y , alia P i a n a d e l l e G i a r e . e la strada n u m e r o s e t t e . do-

%'e l e b o m b e h a n n o c a u s a t o v i t t i m e e danni, m e n t r e ieri altri aerei a r e a z i o n e e d e l tipo T-28 a e l i c a h a n n o efTet- tuato b o m b a r d a m e n t i s u l l a intera provincia di X i e n g K h u a n g . E' p r o b a b i l e c h e la azione o d i e r n a s i a la contt- n u a z i o n e di q u e l l a dell'altro g i o r n o . c h e a s u a v o l t a rien- trava nel q u a d r o di una s e r i e ininterrotta di attacchi aerei

< segreti » c o n t r o l e z o n e li- berate d e l Laos, in c o r s o da mesi

Un p o r i a v o c e deH'aviazm- ne a m e n c a n a nel Viet N a m del s u d si e rifiutaio di for- nire precisazioni su q u e s t a nuova aggressione.. m a , co- m e a n n u n c i a la Associated Press. «ha d e t t o t u t t a v i a c h e c p r e v e d i b i l e u n attacco con.

tro gli o b i e t t i v i c o m u n i s t i nel Viet N a m d e l nord e nel Laos n e i r i m m e d i a t o futurn>

C o m e r i l e v a oggi il New York Times, e i n corso u n a lotta fra d u e d i v e r s e c o r r e n ti c r e a t e s i fra i p i u alti gradi del P e n t a g o n o : la prima s o - s t i e n e c h e i b o m b a r d a m e n t i cosi c o m e v e n g o n o c o n d o t t i . s e c o n d o una l i n e a di « attac- c o l i m i t a t o », s o n o sufficient!

ai fini dei risultati c h e gli U S A v o g l i o n o o t t e n e r e ; la s e c o n d a s o s t i e n e c h e occorre

(Segue in ultima pagina) '[

Piena solidarietd col Vietnam

la riunione di Mosca condanna gli USA

« Gli aggressori commettono un grosso errore di calcolo» scrive la Pravda

Dalla nostra redazione

MOSCA. 3 ' La riunione consultiva dei partiti comunisti. che da ieri dibatte a Mosca la questione dell'unita del movimento co- munista internazionale. ha ap- provato nella sua seduta di questa mattina una dichiarazio- ne di energica condanna delle aggression! aeree americane contro la Repubblica democra- tica vietnamita.

II testo della dichiarazione dice:

- 1 rappresentanti dei partiti comunisti ed operai. rlunitisi a Mosca per tenere consultazioni su question! di reciproco inte- resse. rlchiamano l'attenzione di tutte le forze progressive e di pace, e dei popoli. sulla pe- ricolosita della situazione crea- tasi in seguito all'allargamento deirintervento militare dell'im- perialismo americano nel Viet- nam del sud e dei suoi atti ag- gressivi contro' la Repubblica democratica del Vietnam L'im- pcrialismo americano. sconfitto nei suoi tentativi di soffocare il movimento di liberazione dei patrioti sud-vietnamiti. ha im- boccato la strada di una aper- ta aggressione contro la Repub- blica democratica del Vietnam Calpestando le norme elemen- t a l del dlritto Internazionale. i militarist americani svolgono

»ina politica colonialista nella forma piu brut ale e sfacdata. I solvaggi bombardamenti dei rentri abitati del t e n i t o r i o dol Vietnam socialista creano nel- TAsia sud-orientale una nuova

<=itua7ione. Toriera di eravi com nlicazioni per tutta la situario- ne internazionale

- L'intervento armato desh Stati Uniti negli affari dei po- ooli deirindnrina non solo met- te In pericolo la sovranita e la integrita territoriale degli Stati indipendenti in questa regione

Si concreta fra Mosca e Parigi

I'accordo per il Vietnam

A pag. 14

ma arreca pure un grave dan- no alia causa del consolidamcn- to della pace. Ci6 dimostra, una volta di piu. che la reazione Im- periaiista intensifica la sua at- tivita. cerca di inasprire la si- tuazione in varie regioni del mondo, compie atti aggressivi diretti contro 1 paesi del socia- iismo. contro gli Stati liberalisi dal colonialismo. contro il mo- vimento di liberazione dei po- poli.

- L'operato deirimoeriallsmo americano nel Vietnam viene energicamente condannato da tutte le forze rivoluzionarie de- mocratiche e di pace. I popoli che si sono sbarazzati del giogo coloniale e che lottano per con*

solidare la propria indipenden- za qualificano con ragione que- sti atti come un tentativo di reprimere con la forza il mo- vimento di liberazione nazlo- nale. come un aperto attentato al sacrosanto diritto di ogni po- polo di decidere da solo del proprio destino

- 1 rappresentanti del partiti comunisti ed operai esprimono la loro solidarieta intemazio- nalista con il popolo fratello della Repubblica democratica del Vietnam, con Terofco par- tito dei lavoratorl del Vietnam.

col Fronte nazionale di libera- zione del Vietnam del sud. I quali stanno conducendo una lotta coraggiosa contro Paggres- sione imperialista. I partiti marxisti-Ieninisti ritengono lo- ro dovere internazionalisla ado- perarsi per con^eguire pre«^ di oosi7i'one unitarie di tutte le forze progressive e democrati- rhe per sostenere decisamente la lotta eroica del popolo viet- namita per 5a propria liberta e rindinendenza Noi esiginmo to immediato ritiro dal Vietnam del tud doi'e for2e armate de- eli Stati Uniti e dei loro sa- telliti. la ce<;«y»zinne delTae-

•ressione amerirana contro la Repubblica democratica del Vietnam

- I rappresentanti del partiti l"omuni<:ti rlunitisi a Mosca In-

vitnno tutti I nartiti comunisti

» I naesl socialisti. tutte le for-

,»e del movimento di libera7io ine nn7ionale e del rnovirn«ntr<

'^neraio. tutti coloro che difen dono la causa d«Ua pare e d"

1

nrogre<:<o a raffoTTare I'linitA

'» la solidarieta nella lotta nt-

'v» contro l*ne«"-e«'nne Imoe-

•ialista. per l'indiperidenza na-

Augusto Pancaldi

(Segue in ultima pagina)

La ripresa operaia

Nessuna

«tregua»

nelle fabbriche

II significato delle lotte in corso nelle aziende metalmecca-

niche di Milano

Dalla nostra redazione

M I L A N O . 3.

L'appello reazionario d e i giornali dei monopoli con- tro il diritto di sciopero e I'appcllo dell'on. La Malfa per una « tregua r i w e n d t c a - tiva » rivelano (pur nella diversita delle intenzioni) un identtco vtzio d'ortgine.

Entrambi sorgono dalla con- vinzione che le lotte s i n d a - calt in corso siano il frutto delle d e c t s i o n i d i vertice della CGIL e delle altre confederazioni o, a d d t r t t t u . ra, delle * manovre d e i co*

munxsti > - come afferma il c Corriere della Sera ».

AI contrario, lo stimolo e la spinta alia lotta nascono dalla situazione d e t e r m t n a - ta nelle fabbriche dalla

« riorganizzazione ^ d e i p r o - c e s s i p r o d u t t i v i (o «perfe- zionamento d e i sistemt di produztone», secondo la recente definizione de « 11 Sole*) che gli industrioli promuovono per elevare al massimo i loro profltti e go- rantire rapide ed ampie capacitd. di autoflnanzia- mento alle loro imprese.

(Questo profondo acuirsi del contrasto di classe in fabbrica e dimostrato in particolare, ci sembra, da- gli scioperi in atto in una grande azienda milanese, la Innocenti, ove scarsa e la influenza della CGIL e mi- nima la presenza comu- nista).

Come una recente I n e M e - sta del nostro giornale ha accertato, la « r i o r g a n i z z a - zione * e indirizzata, essen.

zialmente, su due d i r e t t r i - c i : eliminazione (silenzio- sa) di una parte della ma- nodopera dalle fabbriche:

sfruttamento piu intenso degli operai che (per il mo- mento) restano nell'azienda al fine di aumentare la pro- duzione e di abbassare i eo- sti s e n z a r i c o r r e r e nH'tmpie- go di nuovo macchinario e, quindi. s e n z a nuovi inve- stimenti.

A H ' t n t z t o d e l l a € riorga- nizzazione », la ricomparsa dello spettro della disoceii- pazione e Vattncco ai salari determine tra t Int'orafort s o r p r e s a . pcrplessita ed an- che paura. In seguito, di fronte al motiplicarsi dei It.

c e n z t a m e n t t . d e l l e ridurfonf d'orario e dei s i s t e m t di sfruttamento alio initiate sgomento subentrd negli operai la coscienza della necessita — e possibilita — di rispondere adeauatamen- te all'attacco u e u u

C'O»»/ITI-

d t t s f r i a . di difendere t livtl- li d'occupazione e le eon- quiste contrattuali e di con- tribuire ad aprire la via ad una soluzione democratica della crisi recessiva.

Negli ultimi mesi questa risposta si e fatta sentire —

delle fabbriche — c o n for- za sempre maggiore. Qual- che settimana fa. oltre due milioni di lavoralori (eon alia testa grandi categorie come i metalmeccaniei e gli edili) sono scesi in seio- prro GiA intere citta. come Torino. Milano. Reggio Emilia. Genova. Najyoli. ere.

snno state investite dalla a z i o n e sindacate unitaria.

Oggi sciopereranno per il r i n n o r o del contratto 180 mila Inrnralrici delle calte e maglie. mentre 300 mila confezioniste si apprestano alia lotta 11 9 marzo Ge- nova scendera in sciopen generale.

Ma dalla positiva realta di questa risposta non tie*

riva — meccanicamente — Vulterinre necessario w i . luppn della lotta II tenta- tivo che ti qoverno di eeis- trnsiniitra compie d t ctWlH*

n « o ner condizionare I'll ronorna iniziaffra d e i dacati e far passare ncMf

Adriano Aldomoreschl

(Segue in ultima

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