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Scuola di Danza Classica ad Indirizzo Tecnico-Analitico Corso di Diploma di 1 Livello Triennio classico Conoscenze e abilità da conseguire Storia dell

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Academic year: 2022

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Scuola di Danza Classica ad Indirizzo Tecnico-Analitico Corso di Diploma di 1° Livello Triennio classico

Storia della danza e metodologia dell'approccio storico Programma 2019-2020

Settore disciplinare ADTS/04 60 ore, 7 crediti

Roberta Albano Conoscenze e abilità da conseguire

Obiettivo del corso è il raggiungimento, da parte dello studente, delle seguenti competenze:

acquisire conoscenze di base relative alla storia della danza e delle arti del movimento nella cultura teatrale occidentale dall’antichità a oggi; applicare modalità di analisi del testo

spettacolare coreico in relazione alle poetiche dell’artista considerato e alle principali estetiche teatrali coeve; applicare, nell’ambito dell’analisi creativa e strutturale di un’opera coreografica, le conoscenze e gli strumenti teorici acquisiti ed elaborati durante il corso.

Programmi e contenuti

Il corso ha offerto un panorama della storia della danza sia come attività teatrale, sia come danza sociale, in particolare a partire dall’Antichità fino al Rinascimento. Si sono andate ad affrontare le teorie e le tecniche del fare danza nel teatro dal Cinquecento all'Ottocento, considerando le trasformazioni messe in atto dai cambiamenti sociali, politici e culturali che hanno portato alla nascita e allo sviluppo del balletto come genere autonomo. Nello specifico si sono analizzate le teorie che hanno portato, in tutto il corso del Novecento, alla riforma del balletto sia come genere narrativo, attraverso l’evoluzione dal balletto tardoromantico, sia come genere formale, di danza pura e senza trama. Si richiede, inoltre, la conoscenza e l’analisi di alcune opere imprescindibili per l’acquisizione di una completa conoscenza della storia dell’arte coreutica.

Testo di storia

ORNELLA DI TONDO, FLAVIA PAPPACENA, ALESSANDRO PONTREMOLI, Storia della danza e del Balletto, Gremese, n.e. 2019

Monografia

ANNAMARIA COREA, Raccontar danzando, forme del balletto inglese del Novecento, Sapienza Università Editrice, disponibile online.

Prova d’esame

A partire dall’analisi di una delle coreografie di seguito elencate, si andrà ad approfondire il periodo storico in cui si sono sviluppate le teorie e la poetica degli autori dell’opera scelta. Il candidato dovrà dimostrare di conoscere la storia della danza dall’antichità alla post-modern dance, individuando differenze ed affinità nei diversi sviluppi teorici, artistici e performativi dell’arte coreica.

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Coreografie da analizzare

Aprés midi d’un faune, Nižinskij; Orfeo ed Euridice, Bausch, Shechter;

Diana e Atteone, Petipa, Vaganova; Apollon Musagéte, Serenade, Agon Balanchine;

Aci e Galatea, McGregor; Sylvia ou la Ninphe de Diane, Merante, Ashton, Neumeier;

Pygmalion, Sallé, Trisha Brown; Notre dame de Paris, Roland Petit;

Il Borghese gentiluomo, Moliére, Lully, Beauchamp;

Le songe de Médée di Preljocaj; Il Tavolo verde di Curt Jooss; La Fille mal gardée di J. Dauberval;

La Sylphide di Taglioni, Bournonville e Lacotte; Giselle di Coralli- Perrot, versione di Mats Ek;

Excelsior di Luigi Manzotti; Lago dei cigni di Petipa – Ivanov, versione Bourmeister e Nureyev;

Lo Schiaccianoci, Ivanov e versione Balanchine; La Bella Addormentata, Petipa,

L’Uccello di fuoco, Petruska di Michail Fokine; Sagra della primavera di Vaclav Nižinskij;

Dance serpentine di Loïe Fuller; Triadische Ballet di Oskar Shlemmer;

Hexentanz di Mary Wigman;

Lamentation, Heretic, Frontier, Night Journey, In the Cave of the heart di Martha Graham;

La Pavana del Moro di José Limon; Noumenon, Crucible di Alwin Nikolais;

Scramble, Biped di Merce Cunningham; The Rake’s Progress di Ninette de Valois;

Liliac garden di Antony Tudor;

Romeo e Giulietta di Lavroskij, Cranko, MacMillan e Béjart; Laurencia di Vakhtang Chabukiani.

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Accademia Nazionale di Danza Programma di Teoria della danza per Esame di ammissione al Biennio Classico

- Introduzione al concetto di Teoria della danza: inquadramento storico; ambiti di studio (analisi del movimento sotto l’aspetto dell’analisi strutturale anatomica; coordinazione; dinamica-ritmo;

notazione; terminologia; principi estetici). Inquadramento storico della Teoria della danza come materia presso l’AND e collegamenti con la Scuola di San Pietroburgo. Concetto di Teoria prescrittiva.

- Trattatistica e manualistica dal XV al XX secolo: inquadramento generale dei testi e dei loro autori; cenni al concetto di notazione della danza nelle diverse epoche. (Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo, Fabritio Caroso, Cesare Negri, Thoinot Arbeau, Raoul-Auger Feuillet, Pierre Rameau, Jean-Georges Noverre, Carlo Blasis, Arthur Saint-Léon, Enrico Cecchetti, Vladimir Stepanov, Agrippina Vaganova).

- Terminologia: secondo l’impostazione dell’Académie Royale de Danse e successivi sviluppi.

- Analisi strutturale anatomica: Primi approcci all’impostazione del corpo del danzatore nella trattatista storica; interesse per l’anatomia nell’ambito dell’analisi del movimento a partire dall’Académie Royale de Danse (definizione di regole e principi relativi al movimento, terminologia, tipologie anatomiche, ottimizzazione delle tecnica) e successivi sviluoppi.

- conoscenza dei principi di base dell’anatomia funzionale relativa ai movimenti praticati nella danza:

divisione del corpo in segmenti; classificazione dei movimenti attraverso i piani di orientamento e gli assi di movimento; asse anatomico e asse del movimento; classificazione dei movimenti;

- elementi morfologici e movimenti: del bacino nell’articolazione dell’anca (e ripercussioni nella colonna vertebrale); del torace (flessione in avanti e laterale, inclinazione in avanti, estensione) e impostazione del tronco (nella posizione naturale e in en dehors); dell’arto inferiore (l’en dehors dell’arto portante e dell’arto libero in IV avanti, II, IV dietro; l’elevazione dell’arto libero in IV avanti, II, IV dietro); del ginocchio (flessione: plié; rotazione angolare: cou de pied, retiré, attitude); del piede (appoggio sulla pianta e sulle dita); dell’arto superiore (la scapola, il braccio e la mano; analisi delle quattro posizioni delle braccia: preparazione, prima, seconda e terza; concetto di arrondi e allongé; movimento di allongé connesso alla respirazione);

- le forme di equilibrio del corpo (nella posizione naturale e in en dehors; su due piedi e su uno);

concetto di à plomb; equilibrio in contrappeso;

- concetto di: forza-prontezza ed elasticità-scioltezza; di propriocezione e consapevolezza.

- Concetti generali di analisi stilistica e coordinazione:

- la tradizione accademica e le categorie estetiche della danza;

- concetto di opposizione;

- posizioni delle braccia: inquadramento storico; terminologia e numerazioni;

- il rapporto con lo spazio: concetto di épaulement: prime definizioni dello spazio coreografico (Feuillet); côté cour e côté jardin; analisi del termine épaulement e traduzione; concetto di scorcio;

interazione con lo sguardo e relazione con lo spazio; relazione con la danza popolare delle differenti Nazioni; obliquement ed épaulement; numerazione della sala di danza tra Otto e Novecento;

- concetto di en face, croisé, effacé, ecarté tra Sette-Otto e Novecento (terminologia, tecnica, estetica);

- concetto di posa, pause, fermata. Elementi costitutivi: sguardo, testa, collo, braccia, gambe;

classificazione della Scuola russa (pose di base, pose alternative; piccole e grandi pose; pose allongée);

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- Attitude e Arabesque;

- i sei Port de bras della Scuola russa;

- danza di carattere e danza di sala ad uso scenico;

- la divisione del balletto in generi: noble ou sérieux, demi-caractère, comique, grottesco.

Si richiede la conoscenza dei principali balletti di repertorio.

Bibliografia

Pappacena, Flavia, Teoria della danza classica, I vol. Analisi stilistica, Roma, Gremese, 2010 (Piccola Biblioteca delle Arti).


Pappacena, Flavia, Teoria della danza classica, II vol. L’analisi anatomica dei movimenti, Roma, Gremese, 2002 (II. ed. aggiornata e ampliata: Teoria della danza classica, Analisi strutturale-anatomica, 2005, Piccola Biblioteca delle Arti).

Ornella Di Tondo, Flavia Pappacena, Alessandro Pontremoli, Storia della danza e del balletto, Roma, Gremese, 2019, I, p. 39-47, 54-63, 74-84, 96-109; II, pp. 131-137, 159-168, 198-199, 225-238, 242-249, 255-269.

Roma, 11 maggio 2021

Prof. Gloria Giordano

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Programma di Estetica della danza per Esame di ammissione al Biennio Classico

- Accenni al concetto settecentesco di Estetica in ambito filosofico (G. Baumgarten) e nell’ambito della Teoria della danza (bello naturale e artistico; il senso del “gusto”; l’imitazione della natura, l’idealizzazione e il linguaggio delle passioni, bellezza, grazia, armonia).

- Elementi della tecnica e dello stile italiano, francese e spagnolo, colto e popolare nella codificazione e stilizzazione dell’Académie; nel balletto ottocentesco; nella danza di carattere e nella danza di sala ad uso scenico.

- Trattatistica tra Sette e Ottocento: riferimenti alla tecnica, allo stile, al repertorio, alle componenti coreografiche, alle metodologie di trascrizione, ai tipi di danze; concetto di suite in danza.

- Attraverso l’analisi delle fonti iconografiche, tecniche e coreografiche analizzare i principi estetici della danza tra Sette e Ottocento: l’apparato iconografico come strumento formativo; collegamenti con le prospettive estetiche prevalenti e con il gusto dominante tra Sette-Otto e Novecento (il menuet: S, Z e diagonale. Concetto di épaulement: prime definizioni dello spazio coreografico; la presence; côté cour e côté jardin; analisi del termine e traduzione; concetto di scorcio; interazione con lo sguardo e relazione con lo spazio; obliquement e épaulement; numerazione della sala di danza tra Otto e Novecento; concetto di en face, croisé, effacé, ecarté tra Sette-Otto e Novecento. Concetto di posa, pause, fermata, elementi costitutivi. Attitude e Arabesque); struttura gerarchica dei generi in ambito teatrale e tecnico (Noverre e Magri); la riforma di Noverre: il balletto come spettacolo totale, danza come linguaggio delle passioni;

il ballet d’action.

Casi emblematici: Les caprices de cupidon, Giselle, La Sylphide, La Bella addormentata, Excelsior.

Bibliografia:

Flavia Pappacena, Il linguaggio della danza classica. Guida all'interpretazione delle fonti iconografiche, Roma, Gremese Editore, 2012.

Flavia Pappacena, Le Lettres sur la Danse di Noverre. L’integrazione della danza tra le arti imitative, in Claudio Vicentini (ed.), Acting Archives Review, n. 9 Aprile 2011.

http://www.actingarchives.unior.it/Public/Articoli/5d82db42-fb72-45b0-b859-d8003688e287/

Allegati/Flavia%20Pappacena_Le%20Lettres%20sur%20la%20danse%20di%20Noverre.pdf

Roma, 11 maggio 2021

Prof. Gloria Giordano

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Programma di Teoria e Pratica musicale a.a. 2020/2021 prof. Manuela Canali

Caratteristiche del suono: altezza, intensità, timbro, durata.

I tempi musicali semplici e composti e asimmetrici. Le loro caratteristiche: accenti e suddivisioni.

Tempi musicali di alcuni tipi di danze: mazurka, minuetto, polonese, tarantella, bolero, etc.

Conteggio del tempo musicale con indicazione delle suddivisioni, dei movimenti, della mezza battuta, della battuta.

Indicazioni agogiche.

Ritmi iniziali e ritmi finali: tetico, anacrusico, acefalo.

Notazione delle durate.

I valori musicali, punto e legatura di valore, sincope e contrattempo, gruppi irregolari.

Lettura di elementi ritmici nei vari tempi musicali, cambiamento di tempo.

Notazione delle altezze: chiave di violino e chiave di basso.

Lettura in chiave di violino e in chiave di basso di esempi in tutti i tempi musicali, comprendenti tutti i valori, gruppi irregolari e cambiamenti di tempo.

Elementi del sistema armonico tonale.

Il temperamento equabile: la divisione dell’ottava in dodici parti eguali, semitono e tono, la scala maggiore, la scala minore, la scala cromatica,

L’organizzazione del sistema tonale, la tonica e gli altri gradi della scala, gli intervalli musicali, la costruzione degli accordi, il rapporto tonica-dominante e l’articolazione delle frasi.

Strutture musicali a due parti, a tre parti; la forma sonata.

Forme musicali: rondò, minuetto, sinfonia, canone, fuga.

Esercizi di ascolto, individuazione del tempo musicale di un brano, dei ritmi iniziale e finale, della modalità di conteggio più adatta del tempo, delle particolarità ritmiche e della

articolazione delle frasi musicali.

Lettura in chiave di violino e di basso Esempi ritmici e musicali.

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