IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (RAV)
Il processo di valutazione, inizia con l'autovalutazione. Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il RAV. Il rapporto fornisce una rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e
costituisce la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento.
E’ un documento compilato da NIV (Nucleo Interno di Valutazione), articolato in 5 sezioni, attraverso le quali la scuo- la individua i propri punti di forza e le criticità, mettendoli a confronto con i dati nazionali e internazionali .
Nel Piano di Miglioramento (PDM), a partire dagli
obiettivi di processo individuati nel RAV e dalla
loro connessione con le priorità ed i traguardi da
raggiungere, vengono progettate e pianificate le
azioni da mettere in atto per la realizzazione de-
gli obiettivi individuati.
PRIORITÀ DEL NOSTRO RAV ...
OBIETTIVI DEL NOSTRO RAV ...
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFFERTA FORMATIVA
E’ la carta d’identità della scuola. Adegua le finalità del sistema di istruzione nazionale alle esigenze del contesto. Esplicita la progettazione curricolare e l’ampliamento dell’offerta formativa, tenendo conto di quanto emerso dal RAV. Viene aggiornato annualmente.
PTOF INTERAZIONE FRA
SCUOLA E TERRITORIO
SUCCESSO FORMATIVO
COINVOLGIMENTO DELL’UTENZA
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE
VALORIZZAZIONE DELLE PROFESSIONALITÀ PROGETTAZIONE
EDUCATIVA VALUTAZIONE
DELL’ISTITUTO
FINALITA’ GENERALI DELLA SCUOLA
NEL NOSTRO PTOF …
PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
La nostra scuola opera in sintonia con i principi espressi nella Costituzione della Repubblica italiana (1948) e nella Dichiarazione dei diritti del bambino (ONU 1959), in quanto agenzia formativa, mette al centro della sua azione le esigenze educative e di apprendimento degli alunni che la frequentano.
La scuola promuove la formazione di ciascun alunno mediante:
● Il successo formativo;
● Lo sviluppo dei principi e dei valori della cittadinanza;
● L'accoglienza, l’inserimento e l’inclusione;
che si realizzano attraverso:
la creazione e il mantenimento di un clima di lavoro che favorisca la positiva convivenza, la comunicazione aperta, la risoluzione dei conflitti a partire dal dia- logo;
la collaborazione educativa e l’alleanza con la famiglia, a partire dalla definizione delle reciproche competenze, aspettative, disponibilità;
la collaborazione con altre Scuole, Università, Agenzie formative del territorio per l’attuazione delle sue finalità e obiettivi;
lo sviluppo delle diverse intelligenze degli alunni attraverso tutti i linguaggi e le discipline previste dai curricoli;
lo sviluppo delle capacità e delle inclinazioni individuali, nel rispetto delle diversità specifiche di ognuno;
l’innovazione e la ricerca di soluzioni didattiche e organizzative finalizzate al miglioramento della qualità dell’insegnamento.
I traguardi che il Circolo si è assegnato in relazione alle priorità sono:
sviluppare tutte le azioni possibili (sul piano disciplinare, motivazionale, relazionale) per garantire il successo formativo, attraverso il raggiungimento degli obiettivi fondamentali da parte degli alunni,
promuovere, in ogni momento del percorso scolastico, il rispetto verso se stessi, gli altri e l’ambiente,
promuovere percorsi di cittadinanza attiva,promuovere lo sviluppo delle competenze di cittadinanza.
PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti dell’utenza come di seguito specificati:
-componente genitori del Consiglio di Circolo;
-componenti del GLI (genitori, operatori dell’ente locale).
Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:
-aver cura della gestione delle relazioni con le famiglie di alunni con BES e alunni stranieri;
-promuovere azioni finalizzate all’innovazione didattica.
Quanto richiesto dall’utenza e dal territorio trova risposta nel percorso di miglioramento già predisposto dal Collegio docenti e nel PAI.
Gli obiettivi di processo che il Circolo ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
Progettare il curricolo verticale di italiano e matematica.
Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per l'italiano e la matematica.
Diffondere, almeno nel 50% delle classi di scuola primaria, l'utilizzo di metodologie quali cooperative learning, didattica laboratoriale, ...
La progettazione del curricolo verticale di italiano e matematica e la definizione di percorsi didattici condivisi favorirà la diffusione di buone pratiche a sostegno della didattica disciplinare, per un miglioramento dei risultati degli alunni e il raggiungimento degli obiettivi funzionali all'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza.
Tale progettazione comporterà anche l'individuazione di criteri di valutazione condivisi.
La raccolta delle buone pratiche e delle competenze professionali dei docenti, permetterà un loro miglior utilizzo finalizzato al generale miglioramento dell'offerta formativa del Circolo.
SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV, "Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica", ha messo in luce che I risultati ottenuti dalla nostra scuola sono in media lievemente superiori alla media della Toscana e della nazione. Si nota una differenza fra i risultati in classe seconda e in classe quinta: gli alunni migliorano i loro risultati alla fine del percorso di scuola primaria. Le prove vengono svolte in modo rigoroso e i docenti analizzano gli esiti collegialmente. La numerosità delle classi, a volte, non consente una equa distribuzione degli alunni che si inseriscono in itinere. Ciò, in alcuni casi, ha determinato una disomogeneità fra le classi.