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Famiglia Antonio Ficola e Anna Tamantini (Detta Lina)

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Academic year: 2022

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Famiglia Antonio Ficola e Anna Tamantini (Detta Lina)

Eravamo nel dopo guerra, e un giovane Antonio Ficola, dopo una importante formazione in meccanica presso l’officina Protani di Perugia, e avendo compiuto il servizio di leva, poi 5 anni di guerra, entrò a far parte della squadra locale di calcio.

Riprese a lavorare come meccanico di automobili, ma le sue ambizioni erano diverse.

Assieme alla fidanzata Anna Tamantini, cominciarono a progettare il loro futuro.

Nel 1948 mise su famiglia con Tamantini Anna, (detta Lina) e con l’entusiasmo della gioventù, decisero di intraprendere una attività più utile alla loro cittadina.

Cominciarono così a cimentarsi nella costruzione di forni per ceramica, lavorando sotto casa.

Nel frattempo, la famiglia cresceva e quando arrivò Leno, il primogenito, l’intraprendente Antonio, appoggiato dalla moglie Anna (Lina), pensò bene

di ampliare l’azienda.

Fu nel 1952 , che costruì un piccolo capannone che pian piano prendeva quota e così, coi primi operai, l’azienda divenne sempre più solida.

Quando il figlio maggiore Leno entrò a

dar manforte al padre, si ebbe un

incremento della produzione e si rese

così necessario un ampliamento

dell’azienda, così come una visione più

ampia del mercato.

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.

Grazie a una tecnologia in continua evoluzione, si costruirono

forni sempre più affidabili. Si poteva ormai competere con altri costruttori, il che contribuì ad ampliare il mercato a livello nazionale.

Venne progettato e costruito un forno a campana che rivoluzionò il concetto di cottura, in quanto essendo completamente automatizzato, con sofisticato sistema di combustione, riusciva ad eseguire 3 cotture al giorno.

Questa innovativa tecnologia contribuì non poco a proiettare l’azienda verso più ampi orizzonti di mercato. Si profilava infatti il declino dei vecchi sistemi di cottura delle ceramiche, con notevole aumento di produttività.

L’azienda doveva quindi farsi trovare pronta per soddisfare le crescenti richieste di mercato, che inevitabilmente questo sistema avrebbe prodotto.

Nel frattempo, la famiglia cresceva ed arrivò Paola che crebbe, si sposò con Bruno Fuccelli, già affermato bravo meccanico e tornitore, da cui nacque una figlia Laura.

Intanto avevano intrapreso un percorso non dissimile da quello di Antonio Ficola, che puntava però alla costruzione di macchinari per la realizzazione di ceramiche.

Successivamente

fece la sua comparsa sulla scena il terzogenito Fausto che nei primi anni settanta, iniziò la sua formazione acquisendo esperienza tecnica a fianco del padre Antonio e il fratello maggiore Leno, e contribuì così all’ulteriore consolidamento dell’azienda

.

Un’altra spinta verso il futuro, vi fu quando Fausto, sotto la costante guida del padre Antonio, si dedicò alla gestione commerciale. Grazie alla genialità di Leno e al fiuto per il commercio di Fausto, sotto la supervisione di Antonio, il padre, e non ultima una squadra di collaboratori affidabili, l’azienda ebbe una nuova spinta anche verso il mercato estero. Si rese perciò necessario un nuovo ampliamento, e dare una forte impronta industriale all’azienda.

Nasce così la SAFF Forni

Nell’anno 1980

(Società Antonio Ficola e Figli) La fabbrica evolve in un vero e proprio complesso industriale, con vari reparti, ognuno dei quali dedicato a lavorazioni specifiche, durante la realizzazione dei forni, per rendere più rapida e fluida la produzione.

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Negli anni succedono, come in tutte le buone famiglie, anche lieti eventi

Leno e Giuliana 1977 Fausto e Donatella 1989

Così la SAFF forni si arricchisce di due valide persone che contribuiscono alla crescita dell’azienda.

Mentre Giuliana prenderà la via della conduzione di una futura fabbrica di ceramiche, Donatella diventerà una colonna portante della SAFF Forni, tant’è che tutt’ora sta a fianco del marito Fausto nella gestione dell’amministrazione e del commercio.

La richiesta del mercato era tale per cui cominciava a farsi sentire la difficoltà di reperire alcuni materiali refrattari necessari per la costruzione dei forni. Si decise perciò di realizzare un ulteriore e definitivo ampliamento, per far fronte a tali difficoltà.

Fu così che nacque un nuovo reparto per i refrattari, per uso proprio e per la vendita.

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Nel tempo, l’azienda è diventata sempre più solida e, dietro le esigenze di mercato, costruiva forni sempre più sofisticati.

Questi forni sono frutto di uno studio molto accurato da parte degli ingegneri e grazie anche alla grande esperienza acquisita dai collaboratori della ditta SAFF Forni, durante gli anni. Queste macchine hanno rivoluzionato il concetto di produzione ed hanno permesso alla SAFF Forni di affermarsi nel mercato internazionale.

Nei primi anni 90, decise di dimostrare il know how acquisito.

Armati di coraggio, che sfiorava la temerarietà, i fratelli Ficola Leno, Fausto e Antonio padre, grazie anche alla professionalità dei suoi collaboratori, decisero dimostrare l’affidabilità dei loro forni, creando due vasi in ceramica del diametro di 3 metri, una altezza di 1,4 metri ed un peso di 1,5 tonnellate.

Per cuocere queste meraviglie, fu costruito un forno ad alta tecnologia comandato da un computer che ne gestì la cottura durata 15 giorni.

In seguito, forti dell’esperienza acquisita con i due vasi, dopo vari studi durati circa due anni, i fratelli Leno e Fausto, sotto l’occhio attento del padre Antonio, vollero sfidare le leggi della fisica, progettando due orci dalle dimensioni mai immaginate prima.

Si rese necessario costruire letteralmente un forno specifico, con volta smontabile per poterne eseguire la cottura, che durò 90 giorni per il biscotto, quindi altri 30 giorni dopo la decorazione, che per un orcio fu eseguita da Jolando Veschini e per l’altro, da Caravaggi e Liana Binaglia.

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Questi vasi dalle ragguardevoli dimensioni (altezza mt 4,25 e diametro mt 2,08 del peso di 7 tonn.) sono tutt’ora gli unici al mondo.

Dietro la pressione dell’amministrazione comunale, venne organizzata una mostra di 15 giorni in piazza dei Consoli a Deruta. L’evento richiamò una grande affluenza da tutta la regione Umbria e regioni limitrofe.

La volontà dei fratelli Ficola Leno, Fausto, nonché il padre Antonio, di contribuire allo sviluppo della loro cittadina di manifesta ancora nel 1997, quando inaugurano una nuova fabbrica di ceramiche, GRANDI MAIOLICHE FICOLA,

la cui gestione è ora affidata all’ingegner Ilaria Ficola e suo fratello, Dottor Davide, sotto l’occhio attento della madre Giuliana.

In questo luogo si possono tutt’ora ammirare i famosi vasi da guinnes dei primati, realizzati nell’azienda SAFF Forni, da un gruppo di persone che hanno avuto e hanno tutt’ora l’opportunità di far parte di una squadra che, mirabilmente guidata da Fausto Ficola e sua moglie Donatella Moretti, che grazie all’insegnamento ricevuto dal fondatore Antonio, sia tecnico che morale e al quale va tutta la gratitudine, perpetuano il sogno dei fondatori dell’azienda, Antonio e Anna (Lina) e del prematuramente scomparso caro fratello Leno.

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Queste persone, semplici, col duro lavoro hanno contribuito, in parte a rendere la cittadina di Deruta quello che ora è, ed hanno sempre considerato i loro

collaboratori come parte della famiglia.

.

Ancora oggi, questi collaboratori sono fieri del lavoro che svolgono.

PS:

Se è vero che la vita è un viaggio da cui nessuno esce vivo, sono comunque onorato di aver fatto parte di questa avventura (Goffredo Leandri).

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