• Non ci sono risultati.

MACCHINA DEFINIZIONE DAL PUNTO DI VISTA MECCANICO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "MACCHINA DEFINIZIONE DAL PUNTO DI VISTA MECCANICO"

Copied!
26
0
0

Testo completo

(1)

DEFINIZIONE DAL PUNTO DI VISTA MECCANICO

Un insieme di organi resistenti – cioè capaci a reagire a deformazioni - disposti e vincolati in modo da obbligare le forze a spostarsi secondo movimenti ben determinati.

Un insieme di organi vincolati in modo tale da generare e trasmettere energia meccanica o semplicemente trasmettere energia meccanica, secondo una determinata legge del moto.

MOTRICI: dotate di moto autonomo che genera lavoro motore OPERATRICI: trasformano parte del lavoro motore in lavoro utile e sono pertanto dotate di organi operatori

MACCHINA

(2)

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17

Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori.

Disposizioni in materia di sicurezza delle “macchine”.

Per macchina la direttiva intende: “insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui uno mobile, collegati tra loro solidamente per un’applicazione ben determinata”.

La direttiva si applica:

alle macchine;

alle attrezzature intercambiali;

ai componenti di sicurezza, gli accessori di sollevamento, le catene, le funi e le cinghie;

alle quasi-macchine

(3)
(4)

La marcatura CE è apposta sulla macchina in modo visibile deve essere leggibile per tutto il prevedibile periodo di durata della

stessa, conformemente al punto 1.7.3. dell'allegato I.

(5)
(6)
(7)

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17

ALLEGATO I (previsto dall'art. 2, comma 1)

2. REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER TALUNE CATEGORIE DI MACCHINE

2.1 Macchine agroalimentari

Se la macchina è destinata alla preparazione o al trattamento dei prodotti alimentari (ad esempio: cottura, raffreddamento, riporto a temperatura, lavaggio, manipolazione,

condizionamento, stoccaggio, trasporto, distribuzione) deve essere progettata e costruita in modo da evitare rischi di

infezione, di malattia e di contagio e vanno osservate le seguenti norme di igiene:

(8)

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17 ALLEGATO I (previsto dall'art. 2, comma 1)

2. REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER TALUNE CATEGORIE DI MACCHINE

2.1 Macchine agroalimentari

a) I materiali a contatto o che possono venire a contatto con prodotti alimentari devono essere conformi alle direttive in

materia. La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che detti materiali possano essere puliti prima di ogni

utilizzazione.

b) Tutte le superfici e gli elementi di raccordo devono essere lisci, senza rugosità né spazi in cui possono fermarsi materie

organiche.

c) I gruppi costituiti da più unità devono essere progettati in modo da ridurre al minimo le sporgenze, i bordi e gli angoli. Essi sono realizzati preferibilmente mediante saldatura o incollatura

continua.

(9)

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17 ALLEGATO I (previsto dall'art. 2, comma 1)

2. REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER TALUNE CATEGORIE DI MACCHINE

2.1 Macchine agroalimentari

d) Tutte le superfici a contatto con i prodotti alimentari devono poter essere facilmente pulite e disinfettate eventualmente dopo aver tolto le parti facilmente smontabili. Gli angoli interni devono essere raccordati con raggi tali da consentire una pulizia

completa.

e) I liquidi provenienti da prodotti alimentari e i prodotti di pulizia, di disinfezione e di risciacquatura devono poter defluire verso l'esterno della macchina senza incontrare ostacoli

(eventualmente in una posizione "pulizia").

(10)

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17 ALLEGATO I (previsto dall'art. 2, comma 1)

2. REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER TALUNE CATEGORIE DI MACCHINE

2.1 Macchine agroalimentari

f) La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale da evitare ogni infiltrazione di liquidi, ogni accumulazione di materie organiche o penetrazione di esseri vivi, segnatamente insetti,

nelle zone impossibili da pulire (ad esempio per una macchina non montata su piedi o su rotelle, installazione di una guarnizione a tenuta stagna tra la macchina e lo zoccolo, uso di collegamenti stagni, ecc.).

g) La macchina deve essere progettata e costruita in modo che i prodotti ausiliari (ad esempio lubrificanti, ecc.) non possano

entrare in contatto con i prodotti alimentari. All'occorrenza, la macchina deve essere progettata e costruita per permettere di verificare regolarmente il rispetto di questo requisito.

(11)

DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010, n. 17

ALLEGATO I (previsto dall'art. 2, comma 1)

2. REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER TALUNE CATEGORIE DI MACCHINE

2.1 Macchine agroalimentari Istruzioni per l'uso

Oltre alle indicazioni di cui al punto 1, le istruzioni per l'uso devono menzionare i prodotti ed i metodi di pulizia, di

disinfezione e di risciacquatura raccomandati (non soltanto per le parti facilmente accessibili ma anche nel caso in cui sia

necessaria una pulizia sul posto per le parti il cui accesso è impossibile o sconsigliato, ad esempio le tubazioni).

(12)

•presenza di asperità o angoli morti difficilmente pulibili;

•complessità delle operazioni di smontaggio della macchina a fini igienici;

•presenza di zone di accumulo di prodotto organico (es. zone di passaggio dei cavi elettrici);

• presenza di cinematismi meccanici, spesso lubrificati, in prossimità delle zone di lavorazione.

PUNTI CRITICI

(13)

criticità della macchina stessa,

tempo di fermata della macchina,

necessità di smontaggi,

disponibilità di manodopera.

PULIZIA DI UNA MACCHINA ALIMENTARE

la macchina deve essere soggetta a sporcarsi il meno possibile e non deve essere complicata da pulire

Raggiungimento di tutti i punti interessati alla ricaduta di polvere alimentare, viene realizzata sulla base di precisi piani di intervento, redatti in funzione di:

RISCHIO DI CONTAMINAZIONI DA CORPI ESTRANEI

MONITORAGGIO IMPIANTISTICO

•controllo dei residui intercettati dai setacci di sicurezza

•controlli statistici sui prodotti finiti

•applicazione di rigorose procedure di scarto

(14)

zona alimentare

zona ”splash”

zona non alimentare

Zona alimentare

(15)

•continuità delle superfici

•assenza di cavità di difficile pulitura

CAVITÀ

(16)

COLLEGAMENTI

I giunti fissi devono essere saldati in

maniera continua

evitando fessurazioni e asperità

(17)

I tubi flangiati devono essere allineati e con le superfici metalliche a contatto protette da guarnizioni.

COLLEGAMENTI

(18)

collegamenti a vite vanno evitati

laddove indispensabili, devono essere posti esternamente, oppure di tipo

facilmente pulibile

COLLEGAMENTI

(19)

angoli morti nelle tubazioni

Dimensioni ridotte, in funzione della

viscosità e della velocità del fluido, oppure con possibilità di drenaggio

(20)

Angoli

Gli angoli interni, quando non

diversamente

indicato in norme specifiche, devono avere un raggio non inferiore a 3 mm

Accettabile

(21)

Criticità nella cantina

Qualunque sia la dimensione dell’azienda di produzione, l’esigenza comune a tutte le fasi

del processo di trasformazione per

l’ottenimento ed il condizionamento di vini di qualità, risulta la perfetta sanificazione di

attrezzature ed impianti.

Attualmente questa operazione, di per sé complementare al processo produttivo,

comporta notevole dispendio di forza lavoro e

di risorse idriche ed energetiche.

(22)

Dal ricevimento delle uve sino al condizionamento del vino tutti i componenti delle attrezzature che entrano a contatto con uve, mosti e vini sono oggetto di notevoli azioni incrostanti.

Fasi tradizionali di vinificazione in rosso

(23)

Nelle uve abbonda il bitartrato di potassio che ha una spiccata tendenza a precipitare, specie a basse temperature, e ad aderire sulle superfici di macchine e contenitori sotto forma di tartaro, molto ostico da rimuovere specie se asciutto su superfici particolarmente rugose o assorbenti.

(24)

Gli acciai inossidabili austenitici - X5CrNi18-10 [EN 1.4301]

- X2CrNiMo17-12-2 [EN 1.4404]

meglio noti come AISI 304 ed AISI 316 L, si sono senz’altro imposti come materiali di riferimento per la realizzazione di impianti e macchine in enologia.

(25)

LA MACCHINA DEVE ANDARE VERSO IL PRODOTTO

IL PRODOTTO DEVE ANDARE VERSO LA MACCHINA

LA MACCHINA DEVE GARANTIRE FLESSIBILITÀ E AFFIDABILITÀ (produttiva, meccanica, igienica)

SENZA STACCARSI DALLA REALTÀ ECONOMICA, DAL VALORE AGGIUNTO DEL PRODOTTO

E DAGLI ONERI AMBIENTALI 2

1

3

PRINCIPI DI BASE DI PROGETTAZIONE DI

MASSIMA DI UNA MACCHINA ALIMENTARE

(26)

Metodo generale per la descrizione delle macchine

A) SCOPO DELLA MACCHINA;

B) ELENCO DEI COMPONENTI;

C) PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO;

D) CAPACITÀ OPERATIVA;

E) POTENZA INSTALLATA.

Riferimenti

Documenti correlati

Quale può essere il numero esatto dei pezzi del puzzle di Melania, sapendo che è vicino a 1000.. Giustificare

Il controllo della diffusione è vincolato alla capacità sul territorio di identificazione e interruzione della catena dei contagi e nella fase successiva al

Se fosse realizzabile il primo processo potremmo costruire un frigorifero perfetto funzionante secondo lo schema indicato in figura : ad ogni ciclo la macchina termica M

Perché ogni materia può essere composta da materiali

Si aggiunga alla classe ArrayStack (implementa l’interfaccia Stack usando un array) il metodo Stack clone() che restituisce un nuovo stack avente lo stesso contenuto dello stack...

Allianz Invest4Life è un contratto di assicurazione sulla vita con componente unit linked che, a fronte del versamento di un Premio unico, garantisce al Contraente, in caso di

Qualora l'Assicurato in seguito a Malattia improvvisa o ad Infortunio avvenuti nel corso del Viaggio, dovesse sostenere Spese mediche/farmaceutiche/ospedaliere

Tale studio deve essere presentato tramite un’opportuna modellazione via diagrammi UML (www.uml.org), che descriva l’architettura del simulatore e dei suoi componenti..