Il Gur è Brahma (il creatore), seg a anche l’inizio della nost#a vita Il Gur è Visnu (il preser$atore), che è anche la durata stessa della nost#a vita

Gur rBrahma, Gur rVisnu,

Gur rdevo Maheshwarah Gur h saksat, parabrahma, tasmai sri g rave namah

Il Gur è Brahma (il creatore), seg a anche l’inizio della nost#a vita Il Gur è Visnu (il preser$atore), che è anche la durata stessa della nost#a vita

Il Gur è Siva (Maheshwara, il più elevato degli dei) (Il dissolvitore), che è anche la fine della nost#a vita

Il Gur è sakstat , olt#e lo sg ardo (g r interiore) ed anche chiaro, visibile (nella vita quotidiana)

Il Gur è PraBrahma, ovvero olt#e gli dei stessi A tale Sri (supremo) Gur io mi inchino

GURUR Mant#a = dal sanscrito g r (maest#o) - int#o

Le0eralmente Gur è ‘ colui che rimuove l’oscurità’ , intesa come ig oranza ( g ) con la luce della conoscenza ( r ) ed in questo senso assume il r olo di maest#o spirit ale (swami). La cosa che preferisco di questo mant#a è che si incita la presenza del g r (a lui mi inchino, namaha) quale possibilità di maggiore comprensione della realtà e che lo si puà incont#are lungo il corso dell’intera vita (che è temporalmente definita da Brahma, Visnu e Siva, ovvero inizio, durata e fine). Allo stesso tempo il g r può essere di diversi tipi, che vanno dal g r inter o (il nost#o stesso sè), al g r ‘di t 0i i gior i’, inteso come persona comune (ent#ambi sf mat re di saksat) al maest#o olt#e gli stessi dei (parabrahman).

Pongo l’accento sull’ inner g r , ovvero il nost#o io più profondo, la cui riscoper6a è essa stessa comprensione e che

possiamo chiamare ‘int izione’. A0#averso la pratica dello yoga impariamo ad ascoltare il nost#o io profondo, o

perlomeno ci poniamo nella condizione di ascolto. Se il suono è debole, per essere audito necessita di silenzio ed

a0enzione.