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Academic year: 2021

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(1)

Matematica Open Source

– http://www.extrabyte.info Quaderni di Analisi Matematica – 2016

Marcello Colozzo

Sommario

In Analisi Matematica - nello studio dei limiti di una funzione reale di una variabile reale - vengono dimostrati alcuni criteri di regolarit`a per confronto. Si pensi, ad esempio, al noto Teorema dei carabi- nieri. In questa Monografia presentiamo due criteri di regolarit`a per restrizione. Tali criteri stabiliscono delle condizioni di regolarit`a di una funzione f in un punto di accumulazione x0 del proprio insieme di defnizione X, studiando il comportamento della restrizione di f a un qualunque sottoinsieme non vuoto di X e avente x0 come punto di accumulazione. Si tratta, dunque, di criteri la cui origine `e per cos`ı dire, topologica. Pi`u precisamente, il primo criterio caratterizza globalmente la regolarit`a di f in x0, nel senso che vanno determinati tutti e soli i sottoinsiemi dell’insieme di definizione di f in cui la funzione medesima `e regolare in x0, il secondo criterio, invece, caratterizza localmente la regolarit`a di f , poich`e basta trovare un intorno di x0di ampiezza comunque piccola, in cui f `e regolare in x0.

Keywords: analisi matematica;limite di una funzione

(2)

Indicando con D (X) l’insieme derivato di X ⊆ R (i.e. l’insieme dei punti di accumulazione per X), consideriamo la funzione f : X → R e x0 ∈ D (X). Se X ⊂ X | x0 ∈ D (X):

Definizione 1 Detta fX la restrizione di f a X, il limite (se esiste)

x→xlim0

fX(x) ,

si chiama limite di f per x → x0 su X e si indica con il simblo:

x→xlim0

x∈X

f(x)

Sussiste il seguente criterio, di cui omettiamo la dimostrazione:

Criterio 2 Hp. f `e regolare in x0 ∈ D (X), cio`e

∃l ∈ ¯R | lim

x→x0

f(x) = l, dove ¯R = [−∞, +∞] `e l’insieme ampliato dei numeri reali.

Th. ∀X ⊂ X | X 6= ∅, x0 ∈ D (X) , fX `e regolare in x0 e risulta:

x→xlim0

fX(x) = l

Nel formalismo dei connettivi logici, la proposizione precedente si scrive:

∃l ∈ ¯R | lim

x→x0

f(x) = l



=⇒



x→xlim0

fX(x) = l, ∀X ⊂ X | X 6= ∅, x0 ∈ D (X) (1) La (1) `e invertibile:

∃l ∈ ¯R | lim

x→x0

fX(x) = l, ∀X ⊂ X | X 6= ∅, x0 ∈ D (X)



=⇒ lim

x→x0

f(x) = l (2)

Osservazione 3 Nella (2) `e implicita l’implicazione seguente:

∀X ⊂ X | x0 ∈ D (X) =⇒ x0 ∈ D (X)

Le (1)-(2) si unificano nel seguente criterio che esprime una condizione necessaria e sufficiente affinch`e f sia regolare in x0:

Criterio 4 (Primo criterio di regolarit`a per restrizione) f `e regolare

in x0 ∈ D (X)

⇐⇒ ( fX `e regolare in x0, ∀X ⊂ X | X 6= ∅, x0 ∈ D (X)

(3)

Cio`e, condizione necessaria e sufficiente affinch`e f sia regolare in x0 ∈ D (X) `e che sia regolare la restrizione a ogni sottoinsieme non vuoto di X che ammette x0 come punto di accumulazione.

Tale criterio richiede la regolarit`a di fX in x0 per ogni X ⊂ X e non per un solo sottoinsieme di X. In altri termini, la regolarit`a di fX solo per alcuni sottoinsiemi X (tali che x0 ∈ D (X)) non garantisce la regolarit`a di f in x0:

∃X ⊂ X | fX `e regolare in x0) ; f `e regolare in x0

La regolarit`a in uno o pi`u sottoinsiemi di X `e una condizione necessaria ma non suf- ficiente per la regolarit`a di f in x0. Ad esempio, la funzione f (x) = sin 1x `e definita in X = R {0} ed `e non regolare in x0 = 0. Ora, consideriamo la sua restrizione all’insieme:

X = {xk | k ∈ Z} ⊂ X, con xk= 2 π(1 + 4k)

Il punto x0 = 0 `e manifestamente punto di accumulazione1 per X e la funzione f `e ivi regolare. Infatti ∀x ∈ X, fX(x) = 1, onde:

x→0limfX(x) = 1,

mentre ∄ limx→0f(x). A tale conclusione fanno eccezione le restrizioni di f agli intorni di x0 = 0. Infatti, per un intorno Iδ(x0 = 0) = (−δ, δ) con δ > 0 preso ad arbitrio, si ha:

fX∩Iδ(0)(x) = sin1 x, per cui ∄ limx→0fX∩Iδ(0)(x). Quindi:

Proposizione 5 Hp. ∃I (x0) | fX∩I(x0) `e regolare in x0 ∈ D (X). Cio`e:

∃l ∈ ¯R | lim

x→x0

fX∩I(x0)(x) = l Th. f `e regolare in x0, e risulta:

x→xlim0

f(x) = l

1Risulta x0∈ X/ e

x0= lim

|k|→+∞xk

Cio`e la successione {xk}k∈Z `e infinitesima per |k| → +∞. Applicando la definizione di limite di una successione:

∀Iε(x0) , ∃νε∈ N | k > νε=⇒ xk∈ Iε(x0) , cosicch`e ∀ε > 0, X∩ I (x ) 6= ∅ =⇒ x ∈ D (X).

(4)

La proposizione 5`e invertibile:

Proposizione 6 Hp. f `e regolare in x0 ∈ D (X). Cio`e:

∃l ∈ ¯R | lim

x→x0

f(x) = l

Th. ∃I (x0) | fX∩I(x0) `e regolare in x0 ∈ D (X), risultando:

x→xlim0

fX∩I(x0)(x) = l Le proposizioni 5-6 si unificano nel criterio:

Criterio 7 (Secondo Criterio di regolarit`a per restrizione) f `e regolare

in x0 ∈ D (X)

⇐⇒ ∃I (x0) | fX∩I(x0) `e regolare in x0

Cio`e, condizione necessaria e sufficiente affinch`e f sia regolare in x0 ∈ D (X), `e l’esistenza di un intorno I (x0) del punto x0 tale che fX∩I(x0) sia ivi regolare.

Concludiamo osservando che mentre il criterio 4caratterizza globalmente la regola- rit`a di f in x0, nel senso che vanno determinati tutti e soli i sottoinsiemi dell’insieme di definizione di f in cui la funzione medesima `e regolare in x0, il criterio 7 caratte- rizza localmente la regolarit`a di f , poich`e basta trovare un intorno di x0 di ampiezza comunque piccola, in cui f `e regolare in x0.

(5)

Riferimenti bibliografici

[1] Fiorenza R. Greco D., 1980. Lezioni di analisi matematica, Liguori Editore.

[2] Gizzetti A., 1965. Lezioni di analisi matematica, vol I, Veschi Editore.

Riferimenti

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