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(1)

ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA

DEL REGNO D'ITALIA

!

r:-7

/'1

I~ I

,. . j

.

t.--. , ..

#\

S~~TISTICA

DEGLI OSPEDALI (

E DEGLI-ALTRI ISTITUTI PUBBLICI E PRIVATI

DI ASSISTENZA SANITARIA OSPITALIERA

NELL'ANNO 1932-XI

ROMA

ISTITUTO POLIGRAFICO DELLO STATO

(2)

A S. E.

IL CAVALIERE

BENITO MUSSOLINI

CAPO DEL GOVERNO, PRIMO MINISTRO

Eccellenza,

Nel Volume che ho l'onore di presentare alla

E. V.

sono esposti

i risultati di una speciale indagine statistica sugli Ospedali

e

sugli

altri Istituti pubblici

e

privati di assistenza sanitaria ospitaliera

esi-stenti in Italia alla fine del

1932.

. ...

-.~

... -- .. _--_ .. _ _

._-

I

L'ultima pubblicazione sullo stesso argomento era stata fatta

nel 1907 per cura della Direzione Generale della Statistica: a

25

anni'

di distanza, è sembrato opportuno di rinnovare tale indagine, per

conoscere, almeno nei suoi aspetti principali, lo stato attuale dell'as· \

sistenza ospitaliera in Italia.

La nuova inchiesta è stata limitata ai soli Istituti nei quali

vengono accolti gli infermi allo scopo di prestare loro una assistenza

sanitaria a tipo ospedaliero; ne furono esclusi per conseguenza

L

Dispensari, gli Ambulatori, ecc. come pure

i

Ricoveri, gli Ospizi, i

Brefotrofi, ecc.

Oltre ai dati riguardanti il carattere degli Istituti, la loro

capa-cità di ricovero, il movimento degli

l~nJermi

e

il numero delle

gior-nate di assistenza nell'anno

1932,

il volume contiene anche un elenco

n01ninativo di tutti gli Ospedali, nonchè interessanti notizie intorno agli

Ospedali

e

alle Case di Cura esistenti nelle

22

città che, alla data del

censimento, avevano più di 100.0()0 abitanti.

L'indagine ha dimostrato che anche nel campo dell' assistenza

ospitaliera si sono ottenuti miglioramenti molto notevoli. Nei soli

ospe-dali comuni il numero dei letti dal 1907 al

1932

è

aumentato da 69.268

(3)

l ' i

- V I

-Uno sviluppo enorme si riscontra nell'assistenza ai tubercolotici:

nel 1907

i

letti riservati agli ammalati di tubercolosi erano

668 e

gli

assistiti furono

2.267; nel 1932 il numero dei letti era aumentato

a 35.058

e

quello degli assistiti a 81.644.

Questo, straordinario incremento

è

dovuto essenzialmente all' opera

grandiosa svolta dal Governo Nazionale Fascista per' combattere il

flagello della tubercolosi. E

i

risultati si possono riassumere in due

cifre: nel

1922 morivano per malattie tubercolari

13~9

persone per

ogni milione di abitanti, nel

1931 ne morivano soltanto 1080.

Roma,

29 Marzo 1934-XII.

IL

PRESIDENTE

dell' lstitltto Centrale di Statistica

FRANCO SAVORGNAN

INDICE

l. Avvertenze preliminari ... .

2. Numero dei Comuni sedi di Istituzioni ospitali ere ... .

3. Numero degli Istituti ospitalieri ...•...

4. Natura giuridica e appartenenza degli Istituti ospitalieri ... .

5. Gli Istituti ospitalieri distinti secondo il loro carattere o finalità principale ... .

6. Capacità di ricovero degli Istituti ...•...

7. Movimento dei ricoverati negli Istituti ospitalieri durante l'anno 1932 ... .

8. Mortalità dei malati ... .

9. Giornate di presenza dei ricoverati ...•...•....•.

lO.

Coefficiente di utilizzazione dei letti; giornate di occupazione media per Jetto;

permanenza media ... , ... .

11. Durata media approssimativa della cura ospitaliera ... .

12. L'assistenza sanitaria ospitaliera nelle grandi città ... .

Allegato l ... o' ...•...

Allegato 2 ... o' . o ... " .••...

TAVOLE

Tavo I. -

Comuni del Regno provvisti di Istituzioni ospitali ere al 31 dico 1932

Tavo II. -

Istituti ospitalieri secondo la natura giuridica e l'appartenenza ..

~.::

Tav. III. -

Istituti ospitalieri esistenti in ciascuna Provincia distinti secondo il

loro carattere o finalità principale ...•...

Tav. IV. -

Movimento durante l'anno 1932 dei ricoverati negli Istituti esistenti

nelle singole Provincie ...•... o ...• o

Tav. V. -

Letti esistenti negli Ospedali delle varie categorie in ciascuna Provincia

Tav. VI. -

Movimento durante l'anno 1932 dei ricoverati negli Istituti ospitalieri

di ciascun Compartimento distinti secondo

il

carattere degli Istituti ... .

Tav. VII. -

Movimento durante l'anno 1932 dei ricoverati negli Istituti

ospita-lieri privati in ciascuna Provincia ... o ...••.•.

Tav. VIII. -

Movimento durante l'anno 1932 dei ricoverati negli Istituti

(4)

Statistica degli Ospedali e degli altri Istituti pubblici e privati

di

assistenza sanitaria ospitaliera nell'anno 1932.

l.

AVVERTENZE PRELIMINARI. -

L'indagine statistica della quale

si espongono nel presente volume i risultati fa seguito, a 25 anni

di distanza, a quella di carattere generale eseguita nel 1907 dalla

sop-pressa Direzione Generale della Statistica sugli Ospedali e sugli altri

Istituti di assistenza pubhlici e privati esistenti in quell'anno

(a).

La presente rilevazione è stata estesa agli ospedali comuni e a

quelli specializzati (ospedali chirurgici, ospedali per tubercolotici,

ospedali pediatrici ecc.) nonchè alle Case di cura o di salute, ,ai

Con-valescenziari' ecc. e in genere a tutte le Istituzioni a tipo ospedaliero

che danno ricovero e prestano assistenza sanitaria agli infermi.

Non sono comprese nella rilevazione le Istituzioni che non

rive-stono

il

carattere di veri e propri istituti ospedalieri, come gli

ospizi, i brefotrofi, gli asili per bambini lattanti, gli ospizi marini,

le colonie marine e montane, gli istituti per deficienti, quelli per

i

sordomuti e quelli per i ciechi, gli orfanotrofi, i ricoveri di mendicità,

i ricoveri per vecchi .inabili, i riformatori, ecc.

Sono inoltre esclusi dall'indagine gli Ospedali militari, le Infer- \

merie presidiarie e quelle delle Carceri, dei Collegi e simili,

nonch~

gli Ambulatori, i Dispensari, ecc.

Per assicurare

il

buon esito e la sollecita esecuzione dell'indagine,

s~

ritenne opportuno di limitare la rilevazione alle notizie

fondamen-(a)

La soppressa Direzione Generale della Statistica eseguì per alcuni anni una

inda-gine sugli Ospedali pubblici e privati e ne pubblicò i risultati nei volumi seguenti:

Movimento degli infermi negli Ospedali civili - Anno 1883 ..

Movimento degli infermi negli Ospedali civili - Anno 1884.

Movimento degli infermi negli Ospedali civili - Anni 1885, 1886 e 1887.

Notizie sull'ordinamento amministrativo e sulle condizioni igieniche degli Ospedali per

infermi - Anno 1892.

Statistica dei ricoverati in Ospedali pubblici e privati e in altri Istituti di assistenza

nel-l'anno 1898.

Statistica dei ricoverati in Ospedali e in altri Istituti di assistenza pubblici

e

privati

nell'anno 1907.

(5)

2

-tali, sufficienti però per fornire un quadro sintetico dello stato della

assistenza ospitaliera alla fine dell'anno 1932.

#'

I dati statistici sono sbiti forniti dalle Direzioni dei

s~ngoli

Istituti

ospitalieri per mezzo di apposite schede (Vedi Allegato II) che le Dire- ,

zioni stesse dovevano trasmettere all'Istituto Centrale di Statistica

per

il

tramite dei Medici Provinciali, ài quali l'Istituto aveva

affi-dato l'incarico

di

controllare l'esattezza delle notizie contenute nelle

schede e di assicurarsi che nessuno degli Istituti che dovevano essere

compresi nella indagine fosse sfuggito alla rilevazione.

L~

notizie richieste riguardavano:

1) la denominazione e la sede

de~I'Ospedale

(o Istituto, o

Sana-torio, o Casa di cura, ecc.);

2)

il

carattere o finalità principale e_cioè: ospedale comune

(per le varie infermità in genere), oppure ospedale riservato

special-mente a una determinata categoria di infermità o a speciali cate':':

gorie di infermi (ospedale chirurgico, ortopedico, oftalmico,' ecc.;

ospedale infantile, per tuhercolotici, per cronici, manicomio, ecc.);

3) la natura giuridica dell'Istituto (Ente morale autonomo,

oppure amministrato da un altro Entè pubblico o privato, o

appar-tenente a una Società, o a persone private);

4) la capacità di ricovero (numero dei letti esistenti al 31

di-cembre 1932);

5)

il

movimento dei ricoverati durante l'anno 1932 (infermi

presenti al principio dell'anno, infermi entrati durante l'anno, infermi

usciti, e infermi rimasti al 31 dicemhre 1932) e il numero delle

gior-nate

di

presenza dei ricoverati.

Prima di passare ad esporre

i

risultati di questa indagine, devesi

avvertire che, a causa della diversità dei criteri seguiti nelle varie

rileva.zioni, non è possibile di fare un confronto fra i risultati

di

questa indagine e quelli delle statistiche anteriori.

Nell'attuale indagine, infatti, sono stati considerati solamente gli

Istituti nei quali veniva prestata agli infermi una assistenza sanitaria

ospitaliera vera e propria, esclusi perciò i hrefotrofi, gli ospizi, ecc.

Nella statistica del 1883, invece, sotto la denominazione di

ospe-dali -generali erano compresi non solamente gli

ospeda~

veri e propri

(senza però tener distinti, come si fece pel 1932, gli ospedali comuni

dagli ospedali chirurgici, dagli ospedali per tuhercolotici, ecc.) ma

3

-/

anche i hrefotrofi e gli ospizi per esposti o per l'infanzia ahhandonata,

gli ospizi per vecchi inahili, i ricoveri. di mendicità, le sale di

mater-nità, gli orfanotrofi, ecc. L'anzidetta statistica del 1883

~on

indicava

I

il

numero dei letti esistenti nei singoli Istituti.

'

Anche la statistica del 1907, che si riferiva a

tu~ti

gli Jstituti

di

assistenza in genere,- comprendeva parecchie istituzioni che per

il

loro carattere non furono considerate nella statistica del 1932.

2. NUMERO DEI COMUNI SEDI DI ISTITUZIONI OSPEDALIERE.

-Nei riguardi della distrihuzione topografica delle Istituzioni

ospita-liere, dalla Tavola I si rileva che i 2.090 ospedali puhblici e privati

considerati in questa indagine avevano sede in 1.309 Comuni. Erano

1.116 i Comuni che avevano solamente ospedali puhblici, o

dipen-denti da Enti puhblici; 124 Comuni avevano tanto ospedali pubblici,

quanto ospedali privati; 69 Comuni, infine, avevano soltanto

ospe-dali appartenenti a Società o a persone private.

I 1.6ì3 ospedali pubhlici avevano sede in 1.240 Comuni; i

477 ospedali privati in 193 Comuni. Nei rimanenti 5.997 Comuni

mancava, nel 1932, qualsiasi Istituzione di carattere ospitaliero.

Di questi 5.997 Comuni, quasi la totalità (5.841) erano Comuni a

scarsa popolazione; solo 156 avevano, al censimento del 1931, una

po-polazione superiore a 10.000 ahitanti; più precisamente, 142 avevano

da lO a 20 mila ahitanti, 13 da 20 a 30 mila ed uno ne aveva 31.044.

La mancanza di ospedali nei più popolosi fra questi Comuni

può forse attrihuirsi al fatto che spesso essi sono molto vicini a grandi

centri urhani, nei quali l'assistenza ospitaliera

è molto sviluppata.

Così, Sesto San Giovanni (ah. 31.044) dista appena 9

km.

da

Milano; ResÌna (ab. 28.228), Afragola (ab. 27.1(3), Portici (ah.25.242), ,

Acerra

(ah.

21.165) distano rispettivamente Il, 13, lO e 15

w.

da

Napoli; Càscina (ah. 27.114) dista da Pisa 14

km.

ecc.

(6)

4

-Come risulta dalla Tav. IX, molti di questi reparti staccati o

suc-cursali costituiscono delle entità degne di rilievo sia per

l~

loro capacità

di ricovero, sia per

il

notevole movimento degli assistiti. Alcuni di essi·

-

specialmente fra quelli destinati alla cura della tubercolosi -

accol-gono malati

d~

Comuni e, talora, anche di Provincie diverse da quelle

dove ha sede l'Istituto ospedaliero da cui dipendono.

I

Tali reparti e succursali staccati -

per i quali si fece compilare

un'apposita scheda -

sono considerati, agli effetti dell'assistenza

ospitaliera, come altrettante unità, pur facendosi menzione che

amministrativamente essi dipendono da altri Istituti.

Non sono stati, invece, tenuti distinti

i

reparti destinati alla cura

di speciali infermità quando tali reparti o sezioni non erano separati

dall'Istituto principale. e formavano un tutto unico con esso.

Nel prospetto che segue diamo

il

numero degli ospedali esistenti

alla fine del

19.32

in ciascun Compartimento e poniamo a raffronto

tale numero con la popolazione del Compartimento stesso.

PROSPETTO

1. -

Ospedali esistenti in ciascun Compartimento al 31 dicembre 1932.

Km2

OSPEDALI ESISTENTI

NUMERO

DI

AL 31 DICEMBRE 1932

DI OSPEDALI

SUPERFICIlj;

COMPARTIMENTI

PER OGNI

TERBlTORIALE

I

%

100.000 ABIT.

PER

N.

OSPEDALE

Piemonte

"

...

"

...

272

13,01

7,75

108

4,21

6,03

62

Liguria. " ...•.•... " •. " ... ' •

88

Lombardia •...•.•....•...•

308

14,74

5,48

77

Venezia Tridentina .... " .•....•..

69

3,30

10,34

198

Veneto •••.•.•••...•...•....•..

195

9,33

4,67

131

Venezia Giulia e Zara •....•...

41

1,96

4,16

217

Emilia

...

166

7,94

5,11

133

128

6,12

4,38

179

Toscana •...•...••....

Marche •••••...•.••...••.•.•

128

6,12

10,36

76

Umbria ••..•...••.•.••.•.•.••...•

36

1,72

5,13

236

Lazio .•....••.•.•....•...•... , .

137

6,56

5,57

125

Abruzzi

e Mo1ise ...•.•.•....•..

34

1,63

2,23

453

Campania ••.•.•...•....•••..•...•

118

5,65

3,30

114

Puglie •.•.. , ...•..•..•.•.••.•....

100

4,78

3,92

193

7

0,34

1,35

1.427

Lucania ...••....•.•....•..••..•.•

39

1,87

2,27

387

Càlabrie. " ..•.. , ••. , .. " .•... , ..•

Sicilia •. : ... , •

192

9,19

4,85

134

Sardegna •••...•...•.•

32

1,53

3,21

753

REGNO .••

I

2.090

100,00

5,00

148

Alla fine del

1932,

il

maggior numero di ospedali (pubblici e

pri-vati in

~omplesso) si contava nella Lombardia

(308,

pari al

14,74

0/0)

e nel Piemonte

(272; 13,01

0/0);

seguivano, a distanza,

il

Veneto

5

-(195; 9,33

0/0)

e la Sicilia

(192; 9,19

%),

l'Emilia

(166; 7,94

%),

il

Lazio

(137; 6,56

0/0)'

la Toscana e le Marche

(128

ospedali per

cia-scuno;

6,12

%)

e la Campania

(118

ospedali;

5,65

%).

1

Compar-timenti che presentavano le cifre minori erano la Lucania, che aveva

soltanto

7

ospedali

(0,34

%),

la Sardegna

(32; l,53

0/0)'

gli Abruzzi e

Molise

(34; 1,63

0/0)'

l'Umbria

(36; 1,72 %)

e le Calabrie

(39; 1,87

%).

Se si ragguaglia la superficie territoriale al numero degli ospedali

si trova che, mentre nella Liguria si aveva un ospedale per ogni

62

km

2

,

nelle Marche uno per

76

km

2

e nella Lombardia uno per

77

km

2

,

tale proporzione veniva man mano crescendo fino ad

ar~i.

va re a

387

km

2

nelle Calabrie, a

453

negli Abruzzi e Molise, a

753

nella Sardegna e a

1.427

nella I ... ucania.

Nel complesso del Regno si aveva un ospedale per ogni

148

km

2 •

Se' si confronta

il

numero degli ospedali con la cifra della

popo-lazione calcolata al

31

dicembre

1932

i rapporti massimi e

min~mi

(per

100.000

abitanti) sono i seguenti: Marche,

10,36;

Ven~~ia

Tri-dentina,

10,34;

Abruzzi e Molise,

2,23;

l ..

ucania,

1,35.

Nelle Marche- si aveva, in relazione alla popolazione, un numero

di ospedali circa 8 volte maggiore. di quello della Lucania

é

circa

5 volte maggiore di quello degli Abruzzi e Molise.

Tutti i Compartimenti. dell'Italia Meridionale e Insulare erano

al disotto della media generale del Regno.

Queste cifre, però, non possono avere un significato concreto

se non si tiene anche conto del numero dei letti esistenti negli

Isti-tuti ospitalieri considerati (Vedi paragrafo 6).

4.

NATURA GIURIDICA E APPARTENENZA DEGLI ISTITUTI

OSPEDA-LIERI. -

Nei riguardi della natura giuridica e dell'appartenenza, gli

Istituti ospedalieri esistenti si ripartivano in

1.613

Istituti pubblici o

appartenenti ad Enti pubblici e in

477

Istituti appartenenti a Società

o a persone private.

Gli Istituti pubhlici si suddividevano nel seguente modo:

Enti morali autonomi,

738;

Istituti appartenenti o amministrati:

. dalle Congregazioni di Carità

677,

dai Comuni

25,

dalle Provincie

64;

(7)

/

.

6

-Gli Istituti appartenenti alle Congregazioni di Carità sono quelli

creati e mantenuti da dette Congregazioni; gli. Istituti da esse ammi,;.

nistrati sono generahnenteEnti morali che hanno rendite proprie,

ma la· gestione dei quali ,

è

affidata alla Congregazione, la quale spesso

provvede del proprio ad integrare

le

spese dell 'ElJ.te, se questo non

ha mezzi sufficienti.

Nel prospetto seguente

è

indicato

il

numero degli Istituti pubblici

e privati esistenti nei singoli Compartimenti.

PROSPETTO

2. -

Istitùti ospedalieri distinti secondo che erano pubblici o privati.

COMPARTIMENTI

1'['

Piemonte ...•...•...

Liguria ... " ....•...•.•.. " ... .

Lombardia ...•...

Venezia Tridentina .•... ' •.•...

Veneto •••••...•...•... , ... .

Venezia Giùlia e Zara ...•...•...

Emilia ...•... -•...•... -.

TOSCana ...

' ... .

Marche ...•.•...•...

Umbria ...•...

Lazio ...•...•.•....

Abruzzi e Molise ... .

Campania •...•...•....•.•...

PugHe •.•...•...•...

Lucania ...•...•...•...

Calabrie ...•...•...•...•....

Sicilia •.•... " ...•.•.•.•...

Sardegna •...•...•.•.•.•...•....

REGNO. " pubblici

~-229

68

235

36

145

28

131

97

125

32

101

28

85

81

6

22

138

26

1.613

ISTITUTt OSPEDALIEBI privati

S

43

20

73

33

50

13

35

31

3

4

36

6

33

19

l

17

54

6

477

in totale

4=

272

88

308

69

195

41

166

128

128

36

137

34

118

100

7

39

192

32

2.090

I

% degli Istituti pubblici sul totale

84,2

77,3

76,3

52,2

74,4

68,3

78,9

75,8

97,7

88,9

73,7

82,4

72,0

81,0

85,7

56,4

71,9

81,3

77,2

(:f)

La preponderanza degli Istituti pubblici in confronto a quelli

pri-vatL

è

particolarmente accentuata nelle Marche

(97,7

%

del totale),

nell'Umbria

(88,9

0/0),

nella Lucania

(85,7

0/0),

nel Piemonte

(84,2

%);

essa va gradatamente diminuendo negli altri Compartimenti fino ad

arrivare a 56,4

%

nelle Calabrie e a 52,2

%

nella" Venezia Tridentina,

7

-che sono i Compartimenti nei

quali

maggiormente- abbondano gli

Istituti appartenenti a Società o a persone private.

5. GLI ISTITUTI OSPEDALIERI DISTINTI SECONDO IL LORO

CARAT-TERE O FINAL"ITÀ PRINCIPALE. -

Nella Tav. III, distintamente per

ogni

Provi~cia

e per ciascun Compartimento,

è data la ripartizione

degli Ospedali esistenti alla fine del

1932,

secondo le

13

çategorie

indi-cate nella testata della Tavola stessa.

.. -

~

~.

,\\).. '

Nella categoria degli Ospedali comuni

~o

compresi tutti gli

Istituti pubblici e

pr~vati aventi per finalità1a cura delle malattie in

genere, senza specializzazioni:

è

da osservare, però, che anche in detti

ospedali possono esservi Reparti speciali, destinati all'isolamento o

alla cura di speciali malattie, ma tali Reparti costituiscono 1a parte

accessoria e non la principale, e non alterano perciò

il

carattere

pre-valente dell'Istituto.

Nella categoria degli ospedali per cronici sono compresi gli

ospe-dali veri e propri destinati prevalentemente alla cura di malattie

cro-niche, esclusi gli ospizi per semplice ricovero di cronici inabili al

lavoro.

Fra gli Ospedali per tubercolotici non sono compresi i preventori,

i dispensari antitubercolari, ecc.

La categoria degli ospedali ginecologici comprende solo gli

ospe-dali per malattie ginecologiche, escluse le sale di maternità.

Nella categoria degli Istituti per malattie veneree sono compresi

tre soli Istituti: uno (a Novara) per la cura di malattie veneree, un

altro (a Torino) che si denomina

«

Istituto dermo-sifilopatico» e

infine un terzo ospedale (a Roma) per la cura delle malattie veneree

e della pelle.

Nell'ultima categoria (Ospedali, Istituti e Case di cura speciali)

sono compresi tutti gli Istituti pubblici e privati specializzati per la

cura

di

determinate infermità le quali non rientrano in alcuna

di

quelle

che formano oggetto delle categorie considerate e che non si

è

rite-nuto utile di tener distinte in altre apposite categorie per la loro

grande varietà e lo scarso numero

di

Istituti.

Nel seguente prospetto riproduciamo i dati per i singoli

Com-partimenti, con la distinzione fra Istituti pubblici (o dipendenti da

Enti pubblici) e Istituti appartenenti a

S~cietà

o a persone private.

(8)

8

-PROSPETTO

3.

~

Istituti ospedalieri, e.istenti in ciascun Compartimento

distinti

secon~o

il

loro carattere e secondo che erano pubblici o privati.

COMPARTIMENTI

-APPARTENENZA DEGLI ISTITUTI·

!

pubblici •...

Piemonte .• . . • . . • . privati •••.. TOTALE ••.

!

p~bIi~i

•.•.

iguria .••..••.... privati ••.•. TOTALE ...

L

I

pubblici •.•.

ombardia • • . . • • . . privati .•.•• TOTALE .••

L

!

pubblici •...

enezia Tridentina. privati ••.•. TOTALE •••

v

!

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eneto .. . . .• • . • • .

p~::~~~:::

I

!

pubblici •. , •

v

v

-enezia Giulia e Zara privati •••••

- TOTALE ••.

E

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!

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•.•.

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T

!

pubblici. ...

oscana • . • • . • •• . • • privati ••..• TOTALE •..

I

pubblici •.••

arche .. • • . . • . • . • • privati ••••. TOTALE •..

M

u

mbria ••••.•••••.

!

~bli~i

•...

prIVatI •••• TOTALE ••.

(1) .Esclusi i Preventori e i Dispensari. (2) Escluse le Sale di maternità. . '

ISTITUTI OSPEDALIEBI E CASE DI CUBA

.

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...

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9 7 4 2 -

1

Il

1 2 2

13

1 14

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3

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1

2

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3

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1 -

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l

1 -

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1

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l

57

1

lO

6

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1 1

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1

l -

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167 25

3 12 17

4 2

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2 1 - -

l

26

2

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1 -

5 -

1 2 -

3

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27

13 21 31

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6- 2

2

2 -

4

17 12 -

2 4 1 -

-

-

-

-

-

-3 -

4

l

21

-

-

l -

I -

-

2

20 12

4

3 25

l -

I -

1 -

-

2

85

2

l

32 18

2 -

l

3 -

1

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12

4

5 -

1 5 -

5 -

-

9

94

2

13

36 23

2

1

6

3

5

1

-

9

16

2 2 2 4 1 -

-

1 -

-

-

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2

l

l

1 -

-

-

-

-

-

-24

2

4

3

5

2 -

-

1 -

-

-

-107

5 4

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2

1

l -

I -

-

-

-3 -

16

3

5 -

1 4 -

1 -

-

2

110

5

20

13

7

1

2

4

1

1-1-

2

75

·2

2 6

5

2

l

1 -

1.1 -

1

12

-

11

3

1 -

-

-

-

3-1-

1

87

2

13

9

6

2

1

1 -

4

1 -

2

112

5 2 4

l

1 -

-

-

-

-

-

-l -

I

1 -

-

-

-

-

-

-

-

-113

5

3

5

1

1 -

-

-

-

-

-

-27

1 -

4

-

-

-

-

-

-

-

-

-1 -

2 -

1 -

-

-

-

-

-

-

-28

l

2

4

11-

-

- -

-

-

-

-I

~

E-o

!5

229

43

272

68

20

88

235

73

308

36

33

'69

145

50

195

28

13

41

131

35

166

97

31

128·

125

3

128

32

4

36

9

-Segue:

PROSPETTO

3. -

Istituti ospedali eri, esistenti

ili

ciascun Compartimento distinti secondo il loro carattere e secondo che erano pubblici o privati.

--ISTITUTI OSPEDALI Eli I E CASE DI CUllA

COMPARTIMENTI Co>

8-

.

....

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'5

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APPARTENENZA DEGLI ISTITUTI El

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{ pubblici .••.

80

4 2 3

7

1 -

-

l

l

l

l

-Lazio •... .•.•• prIvati ••.•.

lO

l

14

7

2

-

-

-

-

l

-

-

l

TOTALE ••.

90

5

16

lO

9

1

-

-

1

2

1 . 1 1

I

p~bli~

....

22

-

3

2

l

-

_.- -

-

- -

-

-Abruzzi e Molise; •. P1lvatI •••••

l

-

5

-

-

-

-

--

-

--

-

-

-TOTALE •••

23

-

8

2

1

-

-

-

- -

-

-

-I

pubblici ••••

55

4

3

6 3 4 3

l

l

l

-

--

4

ampania • • • • •• • • . privati ••••.

2

-

18

8

l

-

-

3

-

---

-

-

l

TOTALE ••.

57

4

21

14

4

4

3

4

1

1

-

--

5

) pubblici .•••

71

l

-

1 5

l

l

- -

l

-

-

-Puglie • .. .. • • .. .. • privati ...

2

-

12

2

-

-

-

2

-

-

-

-

l

TOTALE .••

73

1 12

3

5

1

1

2

-

1

-

-

1

{

pu.bbli~i.

••.

6 -

-

-

-

-

-

-

-- - -

-

-Lucania ••••••••••• pnvatI •••••

-

-

l

- -

-

-

-

-

- -

-

-TOTALE ••.

6

-

1

-

-

- --

-

--

-

-

-

-t

pubblici. .,.

19

-

-

1

l

l

-

-

-

- -

-Calabrie. . . • • • • • • • • privati •••.•

l

-

13

-

l

l

-

l

-

- -

-

-TOTALE ••.

20 -

13

1

2

2

-

1

-

-

-

-

-{ pubblici ..•.

105

l

4 6 12

l

l

l

2

l

2

- 2

.

..

.

.

4

l

SICIlia ••••.•••••... prIvati ..••• -

40

2

l

-

1 4

-

l

-

-TOTALE •..

109

1

41

8

13

1

2

5

2

2

2

-

3

\

pu~bli~i

•.••

13

l

1 3 4 1

-

l

-

1 -

-

l

Sardegna ••.•••.•. ~ prIvatI ••.•.

2

-

3

-

-

- -

-

-

1

-

-

-\ TOTALE •••

15

1

4

3

4

1

-

1

-

2

-

-

1

{ pubblici .•..

1220 79 28 106 95 26

11

6 13

9

6-

3 11

, REGNO. • • privati ...••

99

4187 48 59

4

41

30

-

14

3

-25

TOTALE •.•

1319 83 215 154 154 30 15 36 13 23

1

9 3 36

Il ~ ~ E-o ~

101

36

137

28

6

85

33

118

81

19

100

6

l

7

22

17

39

138

54

192

26

6

32

1613

477

209q

Come

è

ovvio, la categoria più numerosa è quella degli ospedali

co-muni, destinati alla cura di tutte le malattie in genere. Nel Regno questi

ospedali erano in complesso 1.319 (63,1

%

del totale di tutti gli ospedali).

(9)

- l O -

.

Gli .ospedali principalmente destiIl:ati ad accogliere i cronici er'ano

83 (4,0

%);

gli ospedali chirurgici

215 (10,3 %);

quelli destinati alla

cura delle malattie mentali

154 (7,4

%)

ed altrettanti erano gli

ospe-dali per malattie tubercolari; altri

165

Istituti

(7,8

%)

avevano

spe-cializzazioni varie.

Quando si considerano le cifre analoghe per i singoli

Comparti-menti, hisogna tener presente che spesso, trattandosi di cifre piccole., .

le percentuaJi hanno scarso significato.

Tuttavia

è

da rilevare che nella Vene. zia Tridentina la percentuale

dei tubercolosari raggiunge

il

36,2

010

degli ospedali esistenti, contro

il

7,4

%

della media del Regno, mentre la percentuale degli ospedali

comuni nello stesso Compartimento raggiunge appena

il

29,0

0

10,

contro il

63,1

%

della media del Regno. Tale addensamento di

,tuher-colosari

è

dovuto alle speciali condizioni climatiche

di

quel

Comparti-mento e si verifica specialmente nella Provincia di Trento

(25

tuber-colosari in tutto

il

Compartimento, di cui

20

in Provincia di Trento).

Un numero considerevole di ospedali riservafiai tubercolotici esiste

anche -nella Lombardia

(31)

e nel Veneto

(23}.

Gli

osp~dali

per cronici sono alquanto più numerosi' in

Lombar-dia

(27)

e in Piemonte

(14);

gli ospedali chirurgici nella Sicilia

(44).,

nella Campania

(21)

e nell'Emilia

(20);

gli ospedali psichiatrici

~el

Veneto

(36)

e nella Lombardia

(21).

Consid~rando

separatamente gli ospedali pubblici o dipendenti

da Enti pubblici da quelli privati, si rileva che questi ultimi sono, in

, confronto dei primi, scarsi o non molto numerosf nelle categorie degli

ospedali comuni, degli ospedali per cronici, degli ospedali

psichia-trici, per tuhercolotici, pediapsichia-trici, ortopedici o per rachitici e ,dei

convalescenziari.

.

Sono invece più numerosi nelle cate'gorie segueutf: ospedali

chirurgici

(187

privati, contro

28

pubblici), ,ospedali ginecologici

(30,

contro 6), ospedali oftalmici

(14,

contro 9), e ospedali speciali

vari

(25,

contro

Il). -

,

"

Gli ospedali privati chirurgici sono particolarmente numerosi

in Sicilia

(40,

contro 4 pubblici), nella Campania

(18,

contro 3),

nell'Emilia (16;contro 4), nel Lazio

(14,.

contro 2) ecc.; in Piemonte,

nelle Calabrie,

~elle

Pu glie , nella Venezia

Tridentin~,

nell'Umbria e

nella Lucania tutti gli ospedali chirurgici sono privati.

-

11--6. CAPACITÀ DI RICOVERO DEGLI ISTITUTI. -

Alla fine del

1932,

gli Istituti ospedalieri esistenti ed aperti, compresi i reparti staccati

e le succursali, avevano una capacità di rièovero di

239.009

letti; in

media,

114

letti per ogni Istituto e

57

per ogni

10.000

abitanti.

_ Considerando gli Istituti pubblici separatamente da quelli privati, si

trova che nei singoli -Compartimenti essi si ripartivano nel seguente

modo rigùardo alla capacità di ricovero:

PROSPETTO

4. -

Capacità di ricovero degli Istituti pubblici e privati

esistenti nei singoli Compartimenti.

COMPARTIMENTI

Pie

Li

monte ..•... · .. ··· .

guria ...

mbardia ' ...

1 ..

0

Ve

Ve

Ve

Emil

To

M

Um

La

Ab

Ca

Pug

,Lu

Ca ,Si

nezia Tridentina ...

neto ...

nezia Giulia e Zara ...

. ia

...

seana ...•... " ..•...

arehe ...•...

bria ...

zio

...

ruzzi e Molise ...

mpania ...

lie •.. , ...•...

eania .... , ... ' ...

labrie ... , ...

cilia •... , ...•

Sar

degna ... , ...•....

\

N UlfBJlO DBI LBTTI NUMERO MEDIO DEI LETTI

I

n . OGN< 10m""

negli Istituti

com~ie

.. o pubblico

I

privato

l

in com· pubblici

I

privati ~ pieno

ty

&,

22.027

1.921 23.948

96 1

45

88

11.547

399 11.946

170

20

136

39.697

5.541 45.238

169

76

147

3.885

1.854

5.739

108

56

83

30.357

1.

513 31.870

209

30

163

7.003

869

7.872

250

67

192

18.772

1.476 20.248

143

42

122

22.617

2.579 25.196

233

83

197

6.517

103

6.620

52

34

52

3.085

90

3.175

96

23

88

12.805

1.467 14.272

127

41

104

3.399

129

3.528

121

22

104

11.523

3.042 14.565

136

92

123

4.671

318

4.989

58

17

50

229

lO

239

38

lO

34

l.

755

246

2.001

80

14

51

13.834

851 14.685

100

16

76

2.706

172

2.878

104

29

90

-NUMERO DEI LETTI PER 10.000 ABIT.

6

8

8

2

81

8

7

8

6

6 O

2

6

4

5

8

3

1 O

5

2

7

6

8

5

4

5

2

4

2

1

3

29 REGNO •••

216.429 22.580 239.009

134

47

l

114-

5

7

(10)

12

-Facendo la media dei letti per ogni

Istit~to,

il

primo posto

,spetta alla Toscana, con una media di 197 letti per Istituto; vengono

poi la Venezia Giulia e Zara (192),

il

Veneto (163), la Lombardia (147)

e la,Liguria (136); le medie più basse sono quelle della Lucania (34 letti

in media per Istituto), delle Puglie (59), delle Calahrie (51) e delle

• Marche (52), quantunque quest'ultimo Compartimento abbia

il

mag-gior numero di ospedali riferito alla popolazione.

Se si ragguaglia

il

numero dei letti alla popolazione, si trova che

nel complesso del Regno

il

numero proporzionale dei letti era di 57

per ogni 10.000 abitanti. 'Questa media era superata da quelle della

Venezia Tridentina e della Toscanà, (in ciascuna, 86 letti per 10.000

ab.), della IJiguria (82), della Lombardia (81), della V'enezia Giulia

e Zara (80), del Veneto (76), del Piemonte (68), dell'Emilia (62) e del

Lazio (58). Gli altri Compartimenti avevano una media inferiore

a quella del Regno; i minimi si riscontravano negli Abruzzi e Molise

(letti 23), nelle Puglie (20), nelle Calabrie (12) e nella Lucania (5).

Gli Istituti privati avevano una capacità di ricovero (letti 22.580)

pari a circa

1/10

di quella degli Istituti puhblici (Ietti 216.429). Le medie

più alte si riscontravano nella Campania (92) e nella Toscana (83);

le più basse nella IJucania (lO) e nelle Calabrie (14).

N el complesso del Regno,

il

numero dei letti si ripartiva nel

seguente modo fra le varie categorie di ospedali :

PROSPETTO

5.- Letti esistenti nelle varie categorie di ospedali.

ir

LETTI LE'l"l'1 OSPEDALI

Nb\

0/00 OSPEDALI N.

I

0/00

comuni ...

106.960

1

448

ti

ginecologici. ...

855

3

per cronici ...

10.975

46

" di isolamento ...

2.451

lO

chirurgici ... : ...

4.891

20

~oftalmici

...

920

4

psichiatrici

...

78.043 327

~

per convalescenti ...

464

2

per tubercolotici ...

26.358

110

per malattie veneree ...

368

1

.pediatrici ...

3.241

14

speciali ...•...•....

2.074

9

ortopedici

o

per rachitici. ...

1.409

6

TOTALE •••

239.00911.000

Per ogni 1.000 letti esistenti, poco meno della metà si trovava

negli ospedali comuni e circa un terzo in quelli psichiatrici. N egli

ospedali per .tubercolotici esistevano 26.358 letti; in questo numero

non sono compresi i letti,' pure riservati ai tubercolotici, esistenti

13

-in reparti non staccati di altri ospedali, reparti i quali, come si

è già

avvertito, sono conglobati con quelli degli Istituti di cui fanno parte,

che figurano in altre categorie. Se si tien conto anche di questi reparti,

il

numero dei posti-letto riservati ai tubercolotici ammontava, nel 1932,

I

a 35.058, non compresi 10.991 letti esistenti alla fine dello stesso

anno nei preventori antitubercolari con internato, nei quali furono

assistiti durante l'annata anzidetta 19.023 fanciulli; nel 1927 i

posti-letto dei preventori erano 4.944 e i fanciulli assistiti furono

in numero di 5.816

(a).

A questo proposito, devesi rilevare lo sviluppo enorme dato,

specialmente in questi ultimi anni, per opera del Governo N azionale

Fascista, all'assistenza ai tubercolotici.

Nella statistica del 1907 furono rilevati 12 sanatori e ospedali

per tubercolotici con 668 letti; gli assistiti furono soltanto 2.267.

Nel 1925

il

numero globale dei letti per qualsiasi forma di

tuber-colosi era di 13.769 e gli assistiti furono 32.159; nel 1932

il

nUluero

dei letti aumentò a 35.058 e quello degli assistiti a 81.644

(a).

Sarebbe interessante di confrontare anche per le altre categorie

di ospedali i dati rilevati per il 1932 con quelli analoghi della Statistica

del 1907; ma, come

è stato già avvertito, il raggruppamento degli (\

ospedali nelle varie categorie non

è sempre uniforme nelle due

rileva-zioni; perciò

il

confronto non si può fare che per le categorie seguenti

le quali, pur con denominazioni alquanto diverse, avevano press'a

poco lo stesso contenuto nelle due rilevazioni.

PROSPETTO

6. -

Letti. infermi assistiti e giornate

di

presenza

consumate nel 1907 e nel 1932.

NUXEJlO DEI LBTTI INPEIUU ASSISTITI GIORNATE DI PRESENZA CONSUMATE

OSPEDALI

I

I

% di

nei

I

nel

I

%di

I

I

% di

nel nel nel 1907 nel 1932

1907 1932 aumento 1907 1932 aumento aumento

psichiatrici ....

48.026 78.043

62,5

64.029 105.065

64,1

16.289.616 27.198.924

67,0

pediatrici " ...

1.896 3.241

70,9

14.119 19.872

·1.0,7

536.895

725.623

35,

2

ortopedici o . per

659 1.409

113,8

3.137

7.779 148,0

226.206

278.038

22,

rachitici .• , •

9

(a)

Vedasi la Relazione presentata dal Direttore Generale

.d~lla Sanit~ ~u~blica

al

Co~:

siglio Superiore di Sanità:

Sui fatti

e

sui provvedimenti più notevoh nguardanh l

IgIene e

la Santta

(11)

-

14-Nella rilevazione del 1907 la categoria

«

Ospedali comuni»

com-prendeva anche gli ospedali· chirurgici, gli ospedali propriamente

ginecologici (escluse le Sale di maternità) e gli ospedali di isolamento

che nella rilevazione del 1932 costituivano altrettante categorie

se-parate. Raggruppando i dati del 1932 di queste tre categorie con quelli

degli

«

Ospedali comuni)) dello stesso anno, si ottengono i seguenti

risultati i quali rappresentano grosso modo lo sviluppo subìto da

questo ramo

di

assistenza ospitaliera negli ultimi 25 anni:

nel 1907 nel 1932 aumento %

Letti ... ; ....

60.268

115.157

91,1

Infermi assistiti ....

496.649

882.401

77,7

Giornate di presenza 13.954.067

25.924.882

85,8

Considel'ando gli Istituti secondo la loro capacità di ricovero, essi

si ripartivano nei singoli Compartimenti nel modo seguente: .

PROSPETTO

7. -

Istituti ripartiti per Compartimenti secondo

la

loro capacità di ricovero.

I

ISTITUTI A VENTI UN NVMERO DI LETTI COMPARTIMENTI fino

I

da 21

I

da SI

I

da 101

I

da 201

I

301 TOTALB a 20 a SO a 100 a 200 a 300 e più

Piemonte

e • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

107

83

33

28

I

5

16

272

Liguria .. " ... " ; ... ' ...

33

28

lO

6

2

9

88

Lombardia ...•...

60

90

69

45

15

29

308

Venezia Tridentina ...

16

17

25

7

2

2

69

Veneto ••...

36

30

50

38

16

25

195

Venezia Giulia e Zara ...

2

14

9

3

4

9

41

Emilia

...

-

...

46

47

29

20

7

17

166

Toscana

23

34

25

25

5

16

128

Marche . : : : : : : : : : : : :: : : : : : : : : : : : : : : :

72

31

13

7

-

5

128

Umbria .... , ...•...

12

8

6

7

2

1

36

L .

61

34

16

12

3

11

137

aZlO ... " .•...

Abruzzi e Molise ... " .•... -...

lO

12

6

4

-

2

34

Campa~nia

...•..•...•.•...•.

38

37

15

16

4

8

118

Puglie •... " ...

49

34

8

5

1

3

100

Lucania

...

4

2

-

1

-

_.

7

Calabrie

• • • • • • • e • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

21

11

2

3

1

l

39"

Sicilia. " ... " .' " ...••...

104

45

14

13

4

12

192

Sardegna ... , ...

14

lO

3

1

1

3

32

REGNO •••

~

N.

708

567

333

241

72

169

2.090

%

33,9

27,1

15,9 11,5

3,5

8,1

100,0

7.

MOVIMENTO

DEI RICOVERATI NEGLI ISTITUTI OSPITALIERI

DURANTE L'ANNO

1932. -- N'ella Tav. IV sono esposti per ogni

Pro-vincia e per ciascun Compartimento

i

dati concernenti

il

movimento,

durante l'anno 1932, degli. infermi ricoverati negli ospedali.

-15 - .

Al

lO

gennaio 1932 si trovavano ricoverati in detti ospedali

167.235 infermi rimastivi dall'anno precedente; durante

il

1932 ne

furono ammessi altri 952.530, cosicchè

il

numero dei ricoverati

assi-stiti nell'anno fu di 1.119.765 infermi; si ebbero cioè nel Regno 2.677

assistiti per ogni 100.000 abitanti.

Le éifre corrispondenti dei singoli Compartimenti sono esposte

nel seguente

prospet~o:

PROSPETTO

8. - Infermi ricoverati negli ospedali pubblici e privati dei singoli Compartimenti.

-COMPARTIMENTI

Piemonte ... .

Lombardia ...••...

Venezia Tridentina " ... .

Veneto ...•...

Venezia Giulia e Zara ... .

Emilia ... .

Toscana •...•...

Marche •...

Umbria •...

Lazio •..•...

Abruzzi e Molise ...•...

Campania ... .

Puglie ... .

Lucania ... .

Calabrie •... " ., ... .

Sicilia •..

~

•...

Sardegna ...•

INPJDUlI A.881ft1TI PEB OGNI 100.000 ABIT-Uftl FUROrcO A881ft1TI iD btituti

I

PUbb~

I

~~ati,

96. 717 IO. 192

45.723

1.

347

185.920 18.360

19.516

139.409

41.114

109.254

107.274

27.312

15.401

102.558

10.715

39.722

20.786

1.

983

7.462

50.992

12.020

6.096

8.127

5.565

5.774

7.275

601

495

8.261

528

6.327

1.485

13

803

3.855

783

in comple'lo

/0

in IBtituti

I .

In pubblici \ privati compleno

106.909

47.070

204.280

25.612

147.536

46.679

115.028

114.549

27.913

15.896

110.819

11.243

46.049

22.271

2.754

3.131

3.309

2.924

3.338

4.

169

1

3.361

3.675

2.211

2.195

4.168

702

1.111

816

1.996

382

8.265

435

54.847

l.

289

12.803

1.

205

290

I

'92

327

914

195

564

178

249

49

71

336

34

177

58

3

47

98

79

3.044

3.223

3.636

3.838

3.533

4.733

3.539

3.924

2.260

2.266

4.504

736

1. 288

874

385

482

l.

387

1.284

REGNO.. •

1.033.878 85.887 1.119.765

2.472

205

2.677

N el fare

il

confronto fra

il

numero degli assistiti e la cifra della

popolazione

di

un Compartimento, bisogna tener presente che spesso

agli ospedali

di

un dato Compartimento aflluiscono infermi provenienti

da altri Compartimenti.

.

In rapporto alla popolazione, i Compartimenti nei quali

trova-rono assistenza negli ospedali

il

maggior numero

di

persone furono

-la Venezia Giulia e Zara (4.733) e

il

Lazio (4.504).

(12)

·16

-Tutti i Compartimenti dell'Italia Settentrionale ebbero quote

molto superiori alla media del Regno; nell'Italia Centrale, l'Emilia e

la Toscana furono notevolmente al disopra, mentre le Marche e

l'Um-bria furono alquanto al disotto della media generale; tutti i

Compar-timenti dell'Italia Meridionale ed Insulare restarono molto al disotto

di tale media; le quote minime si

risco~trarono nella Lucania

(385)

e nelle Calabrie

(482).

N egli Istituti privati., l'affluenza degli infermi fu, naturalmente,

molto inferiore.

N

el complesso del Regno, furono ricoverati in questi Istituti solo

205

persone per ogni

100.000

abitanti; i massimi si riscontrarono nella

Venezia Tridentina

(914'

per ogni

100.000

abitanti), nella Venezia

Giu-lia e 'Zara

(564)

e nel Lazio

(336);

i minimi nella Lucania

(3

ricov~­

rati solamente), negli Abruzzi e Molise

(34).

e nelle Calabrie

(47).

Se

il

numero dei ricoverati durante l'anno

1932

si ripartisce

secondo

il

carattere degli Istituti nei quali essi furono assistiti, si

hanno le seguenti cifre:

Ospedali comuni ...

~

»

per cronici ... .

»

chirurgici ... .

»

psichiatrici ... .

»

per tubercolotici ... .

»

pediatrici ... .

»

ortopedici o per rachitici

»

ginecologici ... .

»

di isolamento ... .

»

oftalmici ... .

»

per convalescenti ... .

»

per malattie veneree ... .

»

specIalI ... .

TOTALE •••

C

Infermi assistiti • o N. %0

822.983

735

15.559

36.401

105.065

60.191

19.872

7.779

11.573

11.444

5.650

. 1.597

2.734

18.917

1.119.765

14

33

94

54

18

7

lO

lO

5

1

2

17

1.000

Il maggior numero di ricoverati si ebbe, come

è

ovvio, negli

ospedali comuni nei quali vengono curate tutte le malattie in

genere

(735

0/00);

seguono a distanza gli Istituti psichiatrici

(94

0/00)

e quelli per tubercolotici

(54

0/00).

-

17-I tllbercolotici ricoverati nei

154

Istituti ad essi esclusivamente

riservati furono in numero

di

60.191.

Come abbiamo avvertito in

un precedente paragrafo, se si tenesse' conto' dei tubercolotici

ricove-rati in reparti non staccati di altri Istituti che figurano in

~'ategorie

diverse, si 'avrebbe un totale di

81.644

infermi assistiti

(a),

esclusi,

s'intende, i ricoverati nei preventori, i quali non sono considerati

nella presente indagine.

N ella Tav. VI sono esposte per ogni Compartimento e per ciascun

tipo di ospedale le cifre dei ricoverati.

Degli anzidetti entrati

(1.119.765),

ne rimasero ancora degenti,

alla fine dell'anno,

176.858

(e cioè

158

0100);

ne furono dimessi per

guarigione o per altro motivo

866.912 (774

0/00);

ne morirono, durante

l'anno,

75.995 (68

0/

00).

"\

Nel gruppo dei dimessi, oltre agli usciti per guarigione, sono

an-che compresi coloro an-che furono trasferiti in altri ospedali o an-che furono

ritirati dalle famiglie.

Il numero dei dimessi per questi due motivi non

è

certo molto

rilevante; perciò si può ritenere che circa i tre quarti degli entrati

abbiano lasciato l'Istituto dopo un periodo più o meno lungo di

cura, avendo da questa ottenuto la guarigione, o almeno un

note-vole miglioramento.

I

Il numero dei morti si ragguaglia a circa la quindicesima parte

del numero degli entrati; ma a questo

pr~posito b~sogna

tener

pr~­

i

sente che spesso vengono trasportate negli ospedali persone che, In

seguito a qualche causa violenta, muoiono poco dopo l'arri vo e

" persone che si trovano in condizioni disperate di salute.

Ragguagliando

il

numero dei morti

(75.995)

al numero totale

degli. usciti per qualsiasi causa, si trova che nel complesso del Regno

i morti furono nella 'proporzione di

80,6

per ogni

-1.000

usciti. Questa

proporzione varia notevolmente secondo i tipi di ospedali; essa fu del

446,2

0100

negli ospedali per cronici, del

202,3

%0

negli ospedali

psi-chiatrici, del

108,6

0/00

negli ospedali di isolamento, del

101,6

0/00

negli

ospedali per tubercolotici, del

94,7

%0

negli ospedali pediatrici,

del

76,5

0/00

negli ospedali comuni, del

35,0

0/00

in quelli

chi-rurgici.

(a) Vedi Annuario Statistico Italiano 1933-XI, pago 58, e la Relazione già citata del

Direttore Generale della Sanità Pubblica al Consiglio Superiore di Sanità per l'anno 1932.

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