PERIODICO DI INFORMAZIONE AZIENDALE
ANNO I - NUMERO ZERO - FEBBRAIO 2012 - FREE PRESS
NUOVO BLOCCO OPERATORIO
un punto di riferimento a Genova
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Esce oggi il numero zero di “Montallegro Magazine”.
Nell’ambito di un processo di comunicazione e trasparenza, questa iniziativa ben si inquadra in un contesto di diffusione a 360° (carta stampata e web) indirizzata a tutti coloro i quali entrano a diverso titolo “in contatto” con la Casa di Cura.
Parallelamente alla costruzione del nuovo blocco operatorio, cui la prima parte di questo Mon- tallegro Magazine è dedicata, Villa Montallegro investe importanti risorse anche in comunicazio- ne. Dopo il restyling del marchio Montallegro, la creazione di Montallegro Chirurgia e la valoriz- zazione di PiùKinesi e PiùDonna, sta prendendo forma il nuovo sito internet, pensato in maniera interattiva con sezioni di utilità quali “trova un Medico” e “richiedi un preventivo”. Quotidiana- mente poi, con “Montallegro oggi” (4 fogli giornalieri di notizie alla settimana + l’edizione del weekend), i nostri Clienti riceveranno in tempo reale aggiornamenti sulla vita della Casa di Cura.
Incontri Montallegro “cultura della salute” è il nuovo marchio che “formalizza”, dopo un de- cennio di esperienza, il nostro modo di “comunicare agli addetti ai lavori”. Gli “aperitivi radio- logici”, quelli “ ‘52” e tutti gli altri incontri scientifi ci che abbiamo organizzato e continuiamo ad allestire rappresentano - soprattutto per la partecipazione dei migliori Professionisti genovesi e liguri, che intervengono come docenti - momenti di aggiornamento tecnico fondamentali per la formazione e gli scambi interdisciplinari di chi si avvicini a queste iniziative. Nel 2012 abbiamo deciso di allargare i nostri confi ni ospitando, con onore e piacere, contributi dai massimi esperti italiani in materia (ortopedica e non solo): il calendario “chirurgia e sport” (che ormai come la Settimana Enigmistica vanta tentativi di imitazione!) esalta una nostra grande passione, anche professionale (lo sport appunto) e la nostra vocazione storica (la chirurgia) che si rafforza da quest’anno con la nuova struttura dedicata.
Vorrei porgerVi i miei migliori saluti e auguri di buona lettura rispolverando le ultime righe
dell’editoriale del numero zero di “Montallegronews” - nato nel 1998 per migliorare informazio-
ne e conoscenza tra la Casa di Cura e la propria Clientela e di cui Montallegro Magazine rap-
presenta l’evoluzione: “la mia speranza è che questa pubblicazione, fi n dalla prima uscita risulti
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CALENDARIO EVENTI 2012 CHIRURGIA E SPORT
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CURRICULA RELATORI
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INCONTRI
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CHIRURGIA
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MONTALLEGRO
STORIA DI UNA CONTINUA EVOLUZIONE
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IL NUOVO BLOCCO OPERATORIO
DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Berti Riboli
REDATTORE CAPO Laura Resasco REDAZIONE
Paolo Grasso, Luca Spigno, Eva Modarelli COMITATO SCIENTIFICO
Giancarlo Ghiglino, Luca Spigno, Marco Falchi, Guido Grappiolo, Nicola Ivaldo, Marco Guelfi ,
Augusto Palermo, Ferdinando Priano, Sergio Romagnoli GRAFICA E IMPAGINAZIONE
Gommapane
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Più che di storia, per Villa Montallegro, si può parlare di evoluzione.
Cultura del benessere, cura della persona, aggiornamento continuo delle conoscenze e dei supporti tecnologici per offrire ogni gior- no la massima qualità agli Ospiti della Casa di Cura. La struttura, che sorge nel quartie- re residenziale di Albaro, si sviluppa su tre
Gli edifi ci, collegati tra loro da passaggi interni, ospitano reparti di degenza, strut- ture sanitarie specializzate e studi medici dedicati all’attività libero professionale di consulenza e di visita. Nel 2002 è stato inaugurato il reparto di fi siokinesiterapia (PiùKinesi), mentre nel 2004 è stato aper- to il centro PiùDonna, struttura polivalente dedicata alla salute della donna in tutti i
Montallegro
storia di una continua evoluzione
Sono passati molti anni da quel 22 gennaio del 1952, in cui alla Villa Montallegro, fondata il 1° marzo 1949 da Edoardo G.B. Riboli, ven- ne eseguito il primo intervento chirurgico.
Da allora la Casa di Cura non ha mai smesso
li e internazionali, implementando le attività
specialistiche di prevenzione, diagnosi e cura,
anche attraverso l’organizzazione di eventi e
convegni fi nalizzati all’aggiornamento e alla
divulgazione scientifi ca.
INGRESSO
SPOGLI ATOI
VILLA CHIARA
VILLA ROSA
PARKING SOTTERRANEO
VILLA MONTALLEGRO
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CHIRURGIA MONTALLEGRO
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CHIRURGIA
M O N T A L L E G R OLLA L EG
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informazioni - accettazione
cappella bar - ristorante
uffici laboratori amministrazione
radiologia - TAC cardiologia medico di guardia camere di degenza
direzione sanitaria
informazioni - accettazione
informazioni - accettazione farmacia - economato sala riunioni
VILLA ROSA
◊ VILLA MO N T A L L EGRO ◊ CASA DI CU R A DAL 1952 LLA L EGAD AL
VILLA CHIARA
◊ VILLA MO N T A LL EGRO ◊ CASA DI CU R A DAL 1952 LLA L EGADI DAL
studi medici studi medici
studi medici CED
parcheggio sotterraneo fisiokinesiterapia
blocco operatorio terapia intensiva
CHIRURGIA MONTALLEGRO
◊ VILLA MO N T A L LEGRO ◊ CASA DI CU R A DAL 1952 CHIRURGIAM O N T A L L E G R O LLA L EG
ADI DAL
bancomat
VILLA MONTALLEGRO
M O N T A L L E G R O ◊ VILLA MO N T A LL EGRO ◊ CASA DI CU R A DAL 1952 LLA L EG
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reumatologia - MOC
M O N T A L L E G R O
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VILLA MO N T A LL EG RO
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DI CU R A DAL 1952
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minimi dettagli. Spazi comuni e sale di ac- coglienza sono studiate in modo tale da
aggiuntivi: libri e riviste sono recapitate in camera su richiesta, così come dvd e cd. È di- cardiologia, il centro di reumatologia (in-
clusa la strumentazione per densitometria ossea computerizzata; dal 2012 è attivo an- che il centro per la prevenzione delle cadute, in collaborazione con THS Therapeutic Solu- tions Srl di Milano), l’accettazione infermieri- stica e studi medici per l’attività di visita.
Nel 2011 è stato invece completato il nuovo blocco operatorio (vedi pagina 10 e seguenti).
Villa Montallegro è operativa 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, coniugando elevati servizi sa- nitari con il comfort di una struttura alberghie- ra a cinque stelle.
La Casa di Cura - oltre alla guardia medica attiva - offre ai suoi Clienti un servizio di pronta reperibilità di specialisti in ambito anestesiologico, cardiologico, radiologico e di laboratorio di analisi cliniche, suppor- tato da personale tecnico e infiermieristico preparato ad affrontare le emergenze.
Il centro dell’attività si sviluppa su: diagno- stica, degenza, blocco operatorio, terapia intensiva.
Villa Montallegro dispone attualmente di 60 posti letto, in camere singole - o dotate di secondo letto per l’accompagnatore - allestite secondo elevati standard sanitari
Particolare attenzione è stata riservata
all’insonorizzazione delle stanze e alle do-
il nuovo blocco operatorio
un punto di riferimento per la chirurgia a Genova
Villa Montallegro presenta il suo nuovo blocco operatorio, uno dei più tecnologicamente avanzati del Paese.
Il reparto, che ha una superfi cie di oltre 500 mq, occupa
il primo piano di un fabbricato - costruito in adiacenza
all’edifi cio principale della Casa di Cura - che nei due piani
inferiori (seminterrato e terra) ospita un’autorimessa coperta
con 50 nuovi posti auto e altrettanti per moto.
SALA OPERATORIA GIALLA
CENTRALE STERILIZZAZIONE ANATOMIA PATOLOGICA
ESAMI ESTEMPORANEI
SALA OPERATORIA ROSSA SALA OPERATORIA BLU
CORRIDOI DI DISTRIBUZIONE
UFFICIO CAPOSALA
la struttura edilizia
L’immobile è stato realizzato dalla ditta Barberini & Lawson di Genova, su progetto di R2 Marinas Italian Design & Architecture di Genova.
I lavori, iniziati alla fi ne di luglio 2010, hanno visto il completamento dei collaudi nell’ottobre 2011.
gli impianti
L’impiantistica (climatizzazione, cablaggio, etc.) - curata da RS Impianti di Genova - è all’avanguardia: ogni sala operatoria è dotata di una propria unità di trattamento aria (UTA) che garantisce un fl usso laminare verticale con ricambi in aria esterna pari a 20 volumi/h, secondo quanto previsto dalla normativa UNI EN-ISO 7.
Un sistema computerizzato di controllo ambientale consente a richiesta di regolare il numero di ricambi di aria fi no a 50 volumi/h
gli allestimenti interni
La struttura è stata allestita con un innovativo sistema di
prefabbricazione a pareti mobili da Karismedica di Gattatico (RE),
azienda specializzata in ospedali “chiavi in mano”.
le dotazioni strumentali
Le dotazioni strumentali di sala, installate da un’altra azienda genovese, la Tradelectric, rappresentano l’eccellenza: in ogni ambiente chirurgico due sistemi pensili Trumpf TruPort consentono la massima fl essibilità nel montaggio di apparecchiature elettromedicali.
Sulle lampade scialitiche TruLight 5000 (a tecnologia Led, con autofocus) è montato un braccio coassiale con telecamera HD per video chirurgia in diretta.
Il sistema - collegato alla rete aziendale e quindi
fruibile in ogni punto della Casa di Cura - consente
la visualizzazione di immagini e dati su un monitor
medicale a 42 pollici, utilizzato anche per la ricezione
dati dal servizio di diagnostica per immagini e la
gestione di software aziendali per la descrizione degli
interventi chirurgici, l’aggiornamento della scheda
anestesiologica e lo scarico amministrativo.
sale chirurgiche
Le tre sale operatorie, di misure comprese tra i 36 e i 40 metri quadrati di superfi cie, co- stituiscono il cuore tecnologico del blocco operatorio.
L’impianto di climatizzazione ISO 5, il monitoraggio ambientale (con controllo in tempo reale e archiviazione dati del partico- lato e di temperatura, umidità a pressione barometrica) e il sistema di videoripresa in- tegrato nella lampada scialitica sono gli ele- menti che maggiormente le caratterizzano.
L’abbattimento della carica microbica e delle conseguenti infezioni ospedaliere è assicurato anche dalla netta separazione dei percorsi tra materiali pulito e sporco.
Al termine della procedura, infatti, l’uscita
del materiale utilizzato durante l’intervento
chirurgico dalla sala operatoria al percorso
sporco avviene attraverso un armadio - in
acciaio inox interbloccato a serratura elettro-
magnetica - la cui tenuta stagna garantisce
il mantenimento della sovrappressione della
sala rispetto al corridoio non sterile.
Un’attenzione particolare è stata posta nella progettazione degli arredi della sala operatoria;
fl essibilità, garanzia di sterilità e praticità d’uso sono le caratteristiche che hanno indirizzato
la scelta verso gli armadi su ruote: ognuno di questi contiene tutto il materiale necessario a
eseguire una determinata tipologia di intervento chirurgico e, in base alla lista operatoria,
viene posizionato nella sala operatoria corrispondente all’intervento da eseguire, limitando
così movimentazioni di carichi e personale durante l’intervento. In questo modo si riduce
notevolmente il numero di aperture di porta della sala operatoria, fondamentale per evitare
turbolenze (e dunque potenziali ineffi cienze) del fl usso laminare in modalità operativa ISO 5.
servizi generali
La centrale di sterilizzazione è posizionata all’interno del reparto operatorio.
Dal corridoio sporco si accede alla zona lavaggio strumentario chirurgico e sub-sterilizzazione che comunica con l’area di sterilizzazione attraverso una fi nestra passastrumenti: non esiste dunque comunicazione diretta tra i percorsi sporco e pulito.
Nel reparto operatorio è stato allestito un laboratorio di istopatologia per esecuzione di esami istologici estemporanei, al fi ne di permettere al patologo - prelevati campioni di tessuto direttamente al tavolo operatorio - di fornire una risposta immediata al chirurgo che sta eseguendo l’intervento.
Il blocco è completato da un locale tecnico, sul tetto dell’edifi cio, di > 180 mq di superfi cie che ospita 6 unità di trattamento aria (ciascuna delle quali con portata variabile dai 4000 ai 6000 mc/h), gruppo di continuità per tutto il blocco operatorio, impianto di evacuazione dei gas medicali, analizzatore del particolato per monitoraggio ambientale.
preparazione e risveglio
La sala di preparazione e risveglio, con una superfi cie
di circa 40 metri quadrati, è attrezzata per ospitare
quattro pazienti. Ogni postazione è allestita con un
monitor multiparametrico e una barella ad altezza
variabile che consente un facile trasferimento del
Paziente sul tavolo operatorio e offre un buon
comfort nella fase di monitoraggio postoperatorio.
terapia intensiva
Anche la terapia intensiva è completamente nuova, progettata e realizzata seguendo i più moderni standard di edilizia sanitaria.
Posizionata nel corridoio laterale del primo piano di degenza - cioè nella manica di collegamento al nuovo edifi cio, in adiacenza all’ingresso delle sale operatorie - ospita due posti letto equipaggiati per il monitoraggio multiparametrico dei Pazienti e l’assistenza respiratoria e cardiocircolatoria.
L’area di osservazione infermieristica è corredata di postazione informatica per la gestione delle terapie e predisposta per il monitoraggio (anche ottico, via webcam) e l’archiviazione dei dati Paziente.
In ottemperanza alle più recenti “linee guida”
sull’assistenza al Paziente ricoverato in terapia
intensiva, il reparto è dotato di un’area riservata ai
Visitatori che possono comunicare per via citofonica
con i Pazienti ovvero, qualora le condizioni cliniche lo
consentano, accedere direttamente all’interno della
sala, dopo aver indossato gli appositi indumenti.
casa e di complementi d’arredo che offra- no comfort abitativo, nel pieno rispetto dei requisiti tecnologici indispensabili a garan- tire la sicurezza del Paziente e un elevato standard assistenziale.
La sala da bagno - concepita per tenere conto
Il trascorrere del tempo è accompagnato da un sistema di diffusione sonora e da un monitor con TV a tecnologia LED a 26” con possibilità di utilizzo delle piattaforme satellitare SKY e digitale Mediaset Premium.
camere di degenza
Nell’ambito delle opere del nuovo blocco operatorio, Villa Montallegro ha sviluppato un format di concezione innovativa per quanto riguarda le camere di degenza.
Il progetto architettonico dei 2 prototipi è
differenti prospettive:
- quella del Medico (o comunque di chi entra in camera), che vede il Paziente “ospitato” in un contesto tecnologico e quindi “rassicurante”;
- quella del Paziente, che dal letto di degen-
za si sente accolto in un ambiente “caldo”,
calendario eventi 2012
chirurgia e sport
Da diversi anni Villa Montallegro organizza eventi scientifi ci fi nalizzati a soddisfare il bisogno formativo delle fi gure professionali sanitarie - in linea con quanto previsto dal Ministero della Salute - e a promuovere lo scambio interdisciplinare di conoscenze tra gli Specialisti che svolgono la loro attività nell’ambito della Casa di Cura.
Il “calendario eventi scientifi ci”, nel corso degli anni è diventato un appuntamento fi sso nel panorama formativo-congressuale genovese. Ogni anno viene scelto un fi lo conduttore che lega tutti gli appuntamenti congressuali: il 2010 è stato l’anno di “sport e salute” e il 2011 di “lavoro e salute”.
Anche nel 2012 vogliamo parlare di sport, questa volta in abbinamento alla chirurgia. Nel 2011, infatti, Villa Montallegro ha completato un’opera che ha assorbito grandi energie organizzative ed economiche: il nuovo blocco operatorio.
Il tema “chirurgia e sport” ci è sembrato il modo migliore di promuovere il nuovo corso della chirurgia di Montallegro, abbinandolo a un argomento, lo sport, che suscita sempre grande interesse mediatico e a cui la Casa di Cura è storicamente legata.
Quali sono le lesioni più frequenti che nello sportivo devono essere sottoposte a chirurgia?
Lo sport può essere causa di malattia?
Gli interventi chirurgici possono condizionare o limitare l’attività sportiva?
Quali progressi della chirurgia consentono di anticipare i tempi di recupero dell’attività sportiva?
Queste sono alcune delle domande alle quali vorremmo trovare risposta nel corso dei nostri convegni.
CISEF - Centro Internazionale di Studi e Formazione “Germana Gaslini”
Sede degli eventi “chirurgia e sport”
LA CHIRURGIA DEI TRAUMI OSTEOARTICOLARI DELLO SPORTIVO PROTESI ARTICOLARI E SPORT
LA CHIRURGIA E LO SPORT
Le protesi articolari sono dispositivi meccanici concepiti per sostituire, in parte o in toto, un’articolazione interessata da patologie degenerative altamente invalidanti, quali l’artrosi, ripristinandone la funzionalità.
Esistono protesi per tutte le articolazioni:
maggiormente utilizzate sono quelle per anca
Le lesioni osteo-articolari sono sicuramente la prima causa di morbilità dello sportivo.
Qualsiasi attività sportiva, praticata su terra o in acqua, rappresenta un rischio potenziale per il nostro apparato di sostegno (ossa, muscoli e articolazioni).
Nel 2009 nel nostro calendario eventi abbia- mo associato lo sport alle articolazioni: spalla
Una miscellanea di argomenti e di specialità nell’ultimo appuntamento scientifi co del 2012. Ai nostri esperti abbiamo posto due domande.
e ginocchio; meno quelle di spalla, caviglia, gomito, polso e mano.
Questa serie di convegni vuole focalizzare l’attenzione sulle nuove tecniche chirurgiche e sull’impatto che esse hanno sulla qualità di vita del Paziente, con particolare riferimento alle possibilità di ritorno all’attività sportiva.
e pallanuoto, polso e motociclismo, ginocchio e calcio, caviglia e scherma, colonna vertebra- le e golf.
Quest’anno abbiamo voluto rovesciare il pro- blema, cercando di spiegare la dinamica della lesione osteo-articolare o muscolare, le mo- dalità di riparazione chirurgica e le possibilità riabilitative e di ripresa dell’attività.
alterazioni anatomiche o funzionali tali da richiedere una riparazione chirurgica?
La chirurgia nello sportivo può giovarsi di
particolari tecniche mirate a ridurre i tempi di
PROTESI ARTICOLARI E SPORT
19 APRILE 2012
CISEF - ore 17.00
La protesi d’anca nello sportivo
Guido Grappiolo con Federico Della Rocca, Eligio Gallo, Alessandro Massè, Francesco Traverso e Francesco Franchin
Questo incontro è dedicato a un argomento, la protesi d’anca che - in una Regione come la nostra, in cui l’età media della popolazione è la più elevata d’Italia - suscita un notevole interesse.
Se pensiamo poi che oggi l’età avanzata non è più un ostacolo all’attività sportiva, ecco che il tema del convegno diventa veramente accattivante.
L’evento sarà condotto dal dottor Guido Grappiolo che tratterà, insieme ai suoi Ospiti, vari argomenti, fra cui:
- scelta del materiale protesico nello sportivo - usura della protesi da sport
- opportunità e limiti dell’attività sportiva nel protesizzato.
RICHIESTO
ECM PROTESI ARTICOLARI E SPORT
12 APRILE 2012
CISEF - ore 17.00
La protesi d’anca nello sportivo: l’accesso mininvasivo contribuisce al recupero dell’integrità fi sica?
Augusto Palermo con Francesco Franchin e Maurilio Marcacci
Nella chirurgia ortopedica non è importante solo il tipo di riparazione (in questo caso la sostituzione di un’articolazione con una protesi bio-meccanica), ma anche il modo in cui questa viene eseguita. Il rispet- to dell’anatomia e la preservazione di muscoli, tendini e terminazioni nervose sono fondamentali per il ripristino della funzione articolare.
Un accesso mini-invasivo aiuta il chirurgo a ottenere il risultato?
Di questo tratta l’incontro condotto dal dottor Augusto Palermo che avrà due ospiti di eccezione: il professor Francesco Franchin, Direttore della Clinica Ortopedica dell’Università degli studi di Genova - allievo, come il dottor Palermo, del professor Francesco Pipino (uno dei padri della chirurgia protesica
RICHIESTO
ECM
PROTESI ARTICOLARI E SPORT
10 MAGGIO 2012
CISEF - ore 17.00
La protesi di ginocchio nello sportivo: materiali, usura, limiti e alternative
Sergio Romagnoli con Lorenzo Marugo e Marco Scocchi
Il ginocchio è una delle grandi articolazioni del nostro corpo e, così come l’anca, è soggetto a usura.
Fino ad alcuni anni orsono era pionieristico parlare di protesi di ginocchio e addirittura impensabile ipotizzare una ripresa di attività sportiva dopo questo tipo di intervento.
Oggi, grazie all’affi namento delle tecniche chirurgiche, agli studi biodinamici e all’evoluzione dei materiali, tutto questo è diventato possibile.
Nell’incontro condotto dal dottor Sergio Romagnoli, si parlerà di quali sono le opportunità di recupero funzionale, fi no anche alla ripresa dell’attività sportiva, nel soggetto sottoposto a protesi di ginocchio;
RICHIESTO
ECM LA CHIRURGIA DEI TRAUMI OSTEOARTICOLARI DELLO SPORTIVO
3 MAGGIO 2012
CISEF - ore 17.00
Le lesioni dei legamenti della caviglia e le fratture da stress dell’avampiede
Marco Guelfi con Bruno Magnan, Marco Falchi e Marina Gallo
Il piede e la caviglia in corso di attività sportiva sopportano il peso di tutto il corpo. Durante un esercizio fi sico, sia esso una corsa, una partita di tennis o di calcio, sono infi nite le sollecitazioni che questi segmenti corporei subiscono.
Quando una distorsione della caviglia deve essere trattata chirurgicamente?
Qual è la terapia chirurgica della frattura malleolare?
Qual è il meccanismo di lesione che porta alla frattura da stress dell’avampiede?
Di questo si tratterà nell’incontro condotto dal dottor Marco Guelfi , con la partecipazione del professor Bruno Magnan di Verona e dei dottori Marco Falchi, Direttore tecnico del servizio di Diagnostica per
RICHIESTO
ECM
LA CHIRURGIA DEI TRAUMI OSTEOARTICOLARI DELLO SPORTIVO
20 SETTEMBRE 2012
CISEF - ore 17.00
Traumi del polso e della mano
Igor Rossello con Giorgio Pajardi e Marco Falchi
Secondo Darwin la mano è l’organo che distingue dagli altri primati l’uomo che, senza l’uso delle mani e la capacità di opporre il pollice all’indice e alle altre dita, non avrebbe mai raggiunto il suo posto di predominanza nella scala evolutiva.
Se abbiamo defi nito la spalla l’articolazione più complessa del nostro corpo, il polso e la mano rappresentano un vero e proprio apparato: decine di ossa, tendini e articolazioni sono coinvolte nel funzionamento del nostro terminale più importante. La parte di corteccia cerebrale che consente l’utilizzo della mano ha un’estensione più grande di quella di tutti gli altri segmenti corporei messi insieme. La riparazione di un trauma della mano presuppone pertanto non solo conoscenze di chirurgia ortopedica, ma anche vascolare e plastica oltreché di neurochirurgia.
Di come riparare un apparto così complesso dopo un trauma sportivo si parlerà nel convegno condotto
RICHIESTO
ECM LA CHIRURGIA DEI TRAUMI OSTEOARTICOLARI DELLO SPORTIVO
17 MAGGIO 2012
CISEF - ore 17.00
Gestione delle lesioni traumatiche della spalla dello sportivo
Nicola Ivaldo con Enrico Arnaldi, Dario Petriccioli e Armando Gambaro
La spalla è forse l’articolazione più complessa del nostro corpo.
Termini come “cuffi a dei rotatori”, “tendine sopraspinato” o “confl itto sottoacromiale” sono ormai noti a tutti coloro che praticano un’attività sportiva in cui ci sia una sollecitazione della spalla.
Il trattamento delle lesioni traumatiche di questa articolazione è sempre molto complessa e spesso la riparazione anatomica non restituisce la piena funzionalità dell’arto superiore, fondamentale negli sportivi professionisti, ma anche per chi pratica sport a livello dilettantistico.
Il gruppo di esperti che tratterà questo argomento, condotto dal dottor Nicola Ivaldo, che modera l’incontro e ha l’incarico di fare gli onori di casa, è formato dal dottor Enrico Arnaldi e dal dottor Dario
RICHIESTO
ECM
LA CHIRURGIA DEI TRAUMI OSTEOARTICOLARI DELLO SPORTIVO
4 OTTOBRE 2012
CISEF - ore 16.00
Lesioni muscolari nello sportivo: trattamento con fattori di crescita
Maria Teresa Pereira con Elizaveta Kon, Amedeo Baldari, Pietro Gatto, Massimo Manara, Rodolfo Tavana ed Enzo Silvestri
Da molti anni è noto che le piastrine elaborano, immagazzinano e quindi rilasciano numerosi fattori capaci di stimolare la crescita cellulare di cute, muscolo, osso, legamenti e tendini, oltreché dei vasi sanguigni per produrre nuovo tessuto nelle zone lesionate.
In particolare le lesioni traumatiche acute a carico di muscoli, tendini e capsule articolari benefi ciano del trattamento con fattori di crescita piastrinici, in grado di determinare una riduzione del periodo di danno funzionale con una più rapida guarigione del traumatismo.
La dottoressa Maria Teresa Pereira parlerà di questo argomento insieme ai suoi Ospiti, la dottoressa
RICHIESTO
ECM PROTESI ARTICOLARI E SPORT
27 SETTEMBRE 2012
CISEF - ore 17.00
La patologia artrosica della spalla e della caviglia fi no alla protesi articolare
Ferdinando Priano con Marco Guelfi e Adriano Russo
L’artroprotesi di spalla rappresenta uno dei progressi più signifi cativi della chirurgia della spalla negli ultimi anni; la sua introduzione ha pressoché azzerato il numero di artrodesi e di resezioni glenoomerali del passato. I principali obiettivi che deve raggiungere la protesi della spalla sono l’eliminazione del dolore, il ripristino di un’ampiezza di movimenti idealmente normale e l’integrazione nell’osso ricevente.
Introdotta negli anni Settanta, la protesi totale di caviglia (PTC) è stata sviluppata come alternativa all’artrodesi. Oggi, dopo più di vent’anni d’attenta selezione dei Pazienti e di miglioramento del design protesico, cominciano a evidenziarsi risultati a medio termine incoraggianti.
Finora, tuttavia, l’obiettivo primario di queste due tipologie di intervento è stato l’ottenimento della scomparsa (o la netta riduzione) della sintomatologia dolorosa, mentre il recupero della funzionalità
RICHIESTO
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LA CHIRURGIA DEI TRAUMI OSTEOARTICOLARI DELLO SPORTIVO
8 NOVEMBRE 2012
CISEF - ore 17.00
Lesioni meniscali e trapianto di menisco
Claudio Mazzola con Marco Falchi, Marina Gallo, Vincenzo Madonna e Giuseppe Peretti
L’avvento dell’artroscopia ha reso molto più facile la chirurgia delle lesioni meniscali e consente una ripresa funzionale estremamente veloce, dopo meniscectomia.
Tuttavia tibia e femore, in assenza di menisco, non lavorano correttamente. In questi casi il peso si concentra virtualmente in un solo punto, generando pressioni enormi e forze trasversali sulla cartilagine articolare che si usura e si spacca potendo evolvere in artrosi dopo alcuni anni.
Il trapianto di menisco può salvare il ginocchio da questa sfavorevole evoluzione, ma non è l’unica possibilità: rigenerazione tissutale, terapia cellulare e protesi biologiche sono alcune della nuove frontiere della chirurgia del ginocchio.
L’incontro, condotto dal dottor Claudio Mazzola, avrà come ospiti il dottor Giuseppe Peretti di Milano
RICHIESTO
ECM LA CHIRURGIA DEI TRAUMI OSTEOARTICOLARI DELLO SPORTIVO
18 OTTOBRE 2012
CISEF - ore 17.00
Le lesioni legamentose del ginocchio dello sportivo:
dalla ricostruzione alla protesi articolare
Ferdinando Priano con Emilio Abello, Mauro Borgni, Mauro Casaleggio, Armando Gambaro e Fabrizio Grilli
La ricostruzione dei legamenti del ginocchio dopo trauma sportivo rappresenta un problema di grande attualità nella chirurgia ortopedica.
Il successo della ricostruzione dipende da vari fattori: scelta del tessuto da trapiantare (sostituto artifi ciale, biologico, allotrapianto), proprietà meccaniche, processo di rimodellamento biologico, corretto posizionamento, tecnica chirurgica e riabilitazione.
Gli interventi di revisione, in caso di recidiva del trauma o di insuccesso della chirurgia, richiedono un’attenta valutazione del quadro clinico e delle aspettative del Paziente, in quanto la seconda riparazione è sempre più complessa rispetto all’intervento primario e offre un tasso di successo minore, legato soprattutto alla presenza di lesioni croniche associate - cartilaginee o meniscali - e agli esiti cicatriziali che riducono
RICHIESTO
ECM
I traumi splenici
Marco Filauro
I traumi addominali durante la pratica sportiva rappresentano un’eve- nienza fortunatamente rara, ma molto grave. La laparoscopia offre una possibilità di riparazione poco invasiva e consente un veloce recupero.
La milza è l’organo che viene più frequentemente danneggiato in se- guito a trauma addominale; lo sport è la seconda causa di lesione dopo gli incidenti stradali. Quali siano le possibilità terapeutiche offerte oggi dalla chirurgia sarà l’oggetto della lettura tenuta dal dottor Marco Fi- lauro, Direttore della S.C. Chirurgia generale ed epatobiliopancreatica dell’E.O. Ospedali Galliera.
Le patologie del pavimento pelvico
Paolo Cristoforoni
Il pavimento pelvico è quell’insieme di fasce e muscoli che chiudono in basso la cavità addomino-pelvica, si estende dal pube al coccige e sostiene l’uretra, la vagina e l’apparato ano-rettale.
Tutte le attività che comportano sforzi violenti, quali il parto o l’attività sportiva, possono compromettere la stabilità anatomi- ca di questa regione causando dei disturbi che vanno dall’in- continenza urinaria, alla stipsi, ai disturbi sessuali. Il dottor Paolo Cristoforoni, Direttore della S.C. Oncologia Ginecologica dell’IST di Genova, illustrerà tutte le possibilità terapeutiche che la chirurgia offre
I difetti della parete addominale
Ezio Gianetta
L’aumento della pressione endo-addominale gioca un ruolo importan- te nell’eziopatogenesi delle ernie della parete addominale. Durante l’attività sportiva, tutte le volte che l’atleta esegue una apnea prolun- gata, si verifi ca questo fenomeno.
Quali siano le zone più esposte alla genesi delle ernie addominali e quali tecniche chirurgiche offrano le migliori possibilità di successo, saranno oggetto della relazione del professor Ezio Gianetta, Respon- sabile dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Chirurgica a indi- rizzo gastroenterologico, Azienda Ospedale Università San Martino di Genova.
I traumi dell’apparato genitourinario
Paolo Puppo
I traumi dell’apparato genitourinario nella pratica delle varie discipline sportive non sono infrequenti. Possono riguardare sport estremi, come alpinismo o parapendio, sport di velocità, come quelli invernali, cicli- smo e auto o motociclismo, sport di contatto singolo, come le arti mar- ziali o di squadra, come rugby o calcio.
Rene, testicolo, pene e uretra sono gli organi più facilmente interessati, ma, seppur raramente, anche vescica e uretere possono subire lesioni traumatiche. Un’altra condizione che può dipendere da traumi (indiretti e ripetuti) è “l’ematuria dello sportivo”, molto comune nei corridori di
LA CHIRURGIA E LO SPORT
15 NOVEMBRE 2012
CISEF - ore 16.00
RICHIESTO
ECM
I traumi del pallanuotista: 10 anni di esperienza a bordo vasca
Giorgio Maietta Farnese e Luca Spigno
La pallanuoto è tra gli sport olimpici uno dei più amati dagli Italiani; la Liguria, terra di mare, è la regione che annovera storicamente il maggior numero di squadre nei campionati di massima divisione.
Il “fi ore all’occhiello” è la Pro Recco, la società più titolata d’Italia e tra le più titolate del mondo.
Il dottor Giorgio Maietta Farnese, responsabile dello staff sanitario di questa gloriosa squadra da oltre 10 anni, parlerà della sua esperienza sulle problematiche correlate ai traumi contusivi cui i pallanuotisti (non solo professionisti) sono frequentemente soggetti e alle lesioni muscolo legamentose e articolari legate ai carichi di lavoro cui sono sottoposti. Il dottor Luca Spigno, che segue la squadra Pro Recco di A1, presenterà i dati aggiornati relativi a uno studio prospettico (ortopedico, radiologico e funzionale) sulla spalla del pallanuotista.
I barotraumi (in acqua e in volo): ruolo della chirurgia dei seni paranasali
Franco Ameli
I barotraumi sono le lesioni che possono determinarsi a livello delle parti anatomiche che contengono aria (orecchio medio, mastoide, seni nasali e paranasali) a causa delle variazioni di pressione con l’ambiente esterno. Queste evenienze sono tipiche di alcuni sport quali le immer- sioni subacquee e il paracadutismo.
Il ruolo della chirurgia nella riparazione di questi traumi verrà spiegato dal dottor Franco Ameli, Responsabile di branca ORL Casa di Cura Villa Montallegro.
Oftalmologia e sport: esigenze funzionali e traumatologia
Carlo Traverso
Il rischio di traumatismi oculari è elevato nei soggetti che praticano sport. L’occhio è dotato di effi caci sistemi difensivi (arcate orbitarie, palpebre, rifl essi corneali di difesa) e di una considerevole resistenza intrinseca ai traumi, dovuta all’elasticità del bulbo oculare; tuttavia nei casi di traumi particolarmente violenti (taglio, lesioni da punta, forti contusioni, brusche compressioni e decompressioni) si possono verifi - care danni gravi a carico delle strutture oculari (in primo luogo, palpe- bra, congiuntiva retina e muscoli oculomotori).
Sull’analisi di queste situazioni è incentrata la relazione del profes-
CURRICULA
Franco AMELI
nato a Genova il 26/10/1964
laurea in Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Genova nel luglio 1989 (110/110 e lode)
specializzazione in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale Università degli Studi di Genova nel giugno 1993 (50/50)
da gennaio 2010 è libero professionista; esegue la sua attività chirurgica presso struttura privata (Casa di Cura Villa Montallegro di Genova) e struttura accredi- tata con il Servizio Sanitario Nazionale (Casa di Cura Città di Bra, Bra, Cuneo)
già Aiuto ORL incaricato presso il Dipartimento Re- gionale Testa-Collo dell’Ospedale San Martino nella I Divisione ORL e Dirigente Medico di 1° livello nella Divisione ORL dell’Ospedale San Paolo di Savona di- retta dal Prof. A. Fibbi e nel Centro di eccellenza dei Disturbi Respiratori del Sonno
socio della Società Italiana di ORL e Chirurgia Cervi- co-Facciale
info: www.ccbra.it
contatti: franco.ameli@fastwebnet.it
Enrico ARNALDI
nato a Finale Ligure (SV) il 19/03/1954
laurea con lode in Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Genova nel luglio 1978
specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università di Verona nel 1981
responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia artro- scopica e ricostruttiva del ginocchio presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI)
professore a contratto presso la Scuola di Specialità in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Milano Bicocca
già assistente e poi aiuto presso la Divisione di Orto- pedia Traumatologia e Chirurgia Protesica dell’Ospe- dale S. Corona di Pietra Ligure, direttore Unità Ope- rativa di chirurgia artroscopica e ricostruttiva presso la Clinica San Rocco di Franciacorta di Ome (BS)
socio della Società Italiana di Artroscopia, del cui Consiglio Direttivo è membro, ricoprendo l’incarico di segretario
info: www.humanitas.it contatti: arnaenri@libero.it
Emilio ABELLO
nato a Genova il 28/05/1960
laurea in Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Genova
specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, Uni- versità degli Studi di Genova
attualmente libero Professionista nell’ambito del- la chirurgia artroscopica e protesica di ginocchio e spalla, oltrechè chirurgia artroscopica di caviglia e gomito come consulente ortopedico presso ASL 3 Genovese Ospedale P.A. Micone Genova Sestri, Cli- nica Salus in Alessandria, Clinica San Gaudenzio in Novara e in regime privato presso Casa di Cura Villa Montallegro di Genova
già Borsista I Divisione di Ortopedia Istituto G. Gasli- ni di Genova, specialista ambulatoriale ASL 3 Genova e ASL 19 Asti, consulente ortopedico INAIL Genova e dirigente medico ortopedico presso Ospedali di Nizza Monferrato e Civile di Alessandria, Santa Co- rona Pietra Ligure (SV) e Azienda Ospedaliera Villa Scassi Genova
socio ordinario S.I.A., S.I.O.T., S.P.L.L.O.T., A.L.A.
info: www.gosts.it
contatti: emilio.abello@libero.it
Desideriamo ringraziare i relatori per la genti- le e tempestiva collaborazione a noi riservata nell’invio dei materiali utilizzati per la reda- zione di questo numero zero di Montallegro Magazine.
Per motivi di omogeneità grafi ca, abbiamo riassunto i dati contenuti nei curricula.
Ci scusiamo fi n d’ora con i relatori nel caso dovessero riscontrare imprecisioni o ine- sattezze.
Per fornire maggiori informazioni e ridurre il rischio di errate comunicazioni, abbiamo pertanto inserito l’indirizzo di posta elettro- nica e, quando presente, il riferimento web dei Professionisti.
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