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Modellistica Piano di Azione Valle del Mela – Ricadute al suolo di inquinanti aero-dispersi

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Academic year: 2022

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(1)

Modello di Simulazione

Ricadute al suolo di inquinanti aero

Gruppo di lavoro ARPA Sicilia Anna Maria Abita1 , Salvatore Caldara

1 Direttore U.O.C. ST2-Monitoraggi Ambientali

2 Direttore U.O.C. ST1-Controlli Ambientali

3 Funzionario Tecnico ST2.2-Qualità dell’aria 4

4 Responsabile p. Modellistica previsionale ARPA Sicilia

Modello di Simulazione

Ricadute al suolo di inquinanti aero-dispersi

Comprensorio del Mela

Gruppo di lavoro ARPA Sicilia

, Salvatore Caldara2 , Lucia Basiricò3 , Giuseppe Madonia4

Monitoraggi Ambientali Controlli Ambientali

Qualità dell’aria 4

Responsabile p. Modellistica previsionale ARPA Sicilia

Modello di Simulazione

Comprensorio del Mela

Analisi 2019

4

(2)
(3)

§ 1. Premessa

§ 2. Analisi anemologica

Meteo 2016 – Stazione San Pier Niceto Meteo 2017 – Stazione San Pier Niceto Meteo 2018 – Stazione San Pier Niceto Meteo 2016 – Stazione Torregrotta Meteo 2017 – Stazione Tor

Meteo 2018 – Stazione Torregrotta

§ 3. Scelta delle condizioni meteo

§ 4. Impostazione metodologica dello studio

§ 5. Preparazione degli input per il run modellistico Definizione del dominio di studio

Analisi del contesto territoriale

Individuazione delle principali sorgenti inquinanti

Individuazione dei principali recettori sensibili e di controllo

Individuazione delle stazioni meteorologiche di superficie e verticale

§ 6. Modellazione dei campi meteorologici

Definizione del dominio verticale e dei quadri meteorologici Simulazione dei Campi Di Vento

Combinazione Alta1 [C.A.1]

Combinazione Alta2 [C.A.2]

Combinazione Bassa1 [C.B.1]

Combinazione Bassa2 [C.B.2]

§ 7. Campi di Vento: andamenti e verifica della normalità distributiva dei dati C.A.1 ANALISI DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO

C.A.2 ANALISI DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO

C.B.1 ANALISI DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO

C.B.2 ANALISI DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO

C.A.1 STABILITA’ DEL PBL

C.A.2 STABILITA’ DEL PBL

C.B.1 STABILITA’ DEL PBL

C.B.2 STABILITA’ DEL PBL

§ 8. Indagine modellistica

8.1 Definizione del quadro emissivo Punto 1 – RAM Topping 3N For

Punto 2 – Termica Mil. Fumi Generatore di Vapore a Recupero (GVR)

Punto 3 – A2A Fumi da SF6

Punto 4 – A2A Fumi da SF5

Punto 5 – A2A Fumi da SF2

Punto 6 – A2A Fumi da SF1

INDICE

San Pier Niceto San Pier Niceto San Pier Niceto Stazione Torregrotta Stazione Torregrotta Stazione Torregrotta

celta delle condizioni meteo modellistiche Impostazione metodologica dello studio

Preparazione degli input per il run modellistico Definizione del dominio di studio

si del contesto territoriale

Individuazione delle principali sorgenti inquinanti

Individuazione dei principali recettori sensibili e di controllo

Individuazione delle stazioni meteorologiche di superficie e verticale i campi meteorologici

Definizione del dominio verticale e dei quadri meteorologici ei Campi Di Vento:

Combinazione Alta1 [C.A.1]

Combinazione Alta2 [C.A.2]

Combinazione Bassa1 [C.B.1]

Combinazione Bassa2 [C.B.2]

Campi di Vento: andamenti e verifica della normalità distributiva dei dati

ANALISI DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO ANALISI DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO ANALISI DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO DELLE ALTEZZE DI RIMESCOLAMENTO STABILITA’ DEL PBL

STABILITA’ DEL PBL STABILITA’ DEL PBL STABILITA’ DEL PBL

Definizione del quadro emissivo

RAM Topping 3N Forno1

Termica Mil. Fumi Generatore di Vapore a Recupero (GVR)

Pag.

7 10 13 19 24 29 35 41 46 49 49 49 51 51 53 55 57 57 59 59 60 62 63 Campi di Vento: andamenti e verifica della normalità distributiva dei dati 65 75 76 78 79 81 83 86 89 93 94 95 95 96 97 97 98

(4)

Punto 7– RAM Topping 3S Forno1

Punto 8 – RAM Topping 4 Forno1

Punto 9 – RAM Vaacum Forno1

Punto 10 – RAM FCC Forno F102

Punto 11 – RAM CO Boiler Forno F103

Punto 12 – RAM HDT/Ref. Cat Forno F201; F301/2/3

Punto 13 – RAM Recupero Zolfo Forno post comb.

Punto 14 – CTE Forno caldaia C5

Punto 15 – CTE Forno TurboGas caldaia C201

Punto 16 – RAM NIC Forno F101, F1, F2A, F2B

Punto 17 – RAM HDS2 Forno F101

Punto 18 – RAM HDS2 Forno F2

Punto 19 – RAM Idrogeno 3 Forno F01

8.2 Combinazioni modellistiche

8.2.1 Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione ALTA 1 (C.A.1)

SCHEDA 1 - AREE DI RICADUTA CO SCHEDA 2 - AREE DI RICADUTA

SCHEDA 3 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 4 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 5 - AREE DI RICADUTA

Concentrazioni POLLUNTANT CO

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

8.2.2 Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione ALTA 2 (C.A.2)

SCHEDA 1 - AREE DI RICADUTA CO SCHEDA 2 - AREE DI RICADUTA

SCHEDA 3 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 4 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 5 - AREE DI RICADUTA

Concentrazioni POLLUNTANT CO

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

8.2.3 Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione BASSA 1 (C.B.1)

SCHEDA 1 - AREE DI RICADUTA CO SCHEDA 2 - AREE DI RICADUTA

SCHEDA 3 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 4 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 5 - AREE DI RICADUTA

Concentrazioni POLLUNTANT CO

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT RAM Topping 3S Forno1 Forno1 Forno1 RAM FCC Forno F102

CO Boiler Forno F103

HDT/Ref. Cat Forno F201; F301/2/3 Recupero Zolfo Forno post comb.

orno caldaia C5

CTE Forno TurboGas caldaia C201 NIC Forno F101, F1, F2A, F2B HDS2 Forno F101

RAM HDS2 Forno F201 Idrogeno 3 Forno F01

ellistiche

Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione ALTA 1 (C.A.1)

AREE DI RICADUTA CO AREE DI RICADUTA NO2 AREE DI RICADUTA PST AREE DI RICADUTA SO2 AREE DI RICADUTA SOA

POLLUNTANT CO POLLUNTANT NO2 POLLUNTANT PST POLLUNTANT SO2 POLLUNTANT SOA

Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione ALTA 2 (C.A.2)

AREE DI RICADUTA CO DUTA NO2 AREE DI RICADUTA PST AREE DI RICADUTA SO2 AREE DI RICADUTA SOA

POLLUNTANT CO POLLUNTANT NO2 POLLUNTANT PST POLLUNTANT SO2 POLLUNTANT SOA

Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione BASSA 1 (C.B.1)

DI RICADUTA CO AREE DI RICADUTA NO2 AREE DI RICADUTA PST AREE DI RICADUTA SO2 DUTA SOA POLLUNTANT CO

POLLUNTANT NO2 POLLUNTANT PST

99 99 100 101 102 103 104 104 105 106 107 108 108 110 Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione ALTA 1 (C.A.1) 111 113 115 117 119 121 123 127 131 135 139 Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione ALTA 2 (C.A.2) 143 145 147 149 151 153 155 159 163 167 171 Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione BASSA 1 (C.B.1) 175 177 179 181 183 185 187 191 195

(5)

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

8.2.4 Modello di dispersione: Combinazione base + Condizione BASSA 2 (C.B.2

SCHEDA 1 - AREE DI RICADUTA CO SCHEDA 2 - AREE DI RICADUTA

SCHEDA 3 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 4 - AREE DI RICADUTA SCHEDA 5 - AREE DI RICADUTA

Concentrazioni POLLUNTANT CO

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

8.2.5 Combinazione meteo-emissiva di maggior impatto

§ 9. Combinazione [RAM, (CB, CB2)]

Polluntant CO: Scheda confronto RAM Polluntant NO2: Scheda confronto RAM Polluntant PST: Scheda confronto RAM Polluntant SO2: Scheda confronto RAM

§ 10. Combinazione [A2A+TM, (CB, CB2)]

Polluntant CO: Scheda confronto RAM+A2A+TM Polluntant NO2: Scheda confronto

Polluntant PST: Scheda confronto RAM+A2A+TM Polluntant SO2: Scheda confronto RAM+A2A+TM

Combinazione [A2A+TM] + Condizione BASSA 2 (C.B.2) Concentrazioni POLLUNTANT CO

Concentrazioni POLLUNTA

Concentrazioni POLLUNTANT

Concentrazioni POLLUNTANT

§ 11. Incidenza percentuale delle sorgenti sui recettori di controllo Polluntant CO

CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO

Polluntant NO2

CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO

Polluntant PST

CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km CONTROLLO SUL RAGGIO

POLLUNTANT SO2 POLLUNTANT SOA

ne: Combinazione base + Condizione BASSA 2 (C.B.2

AREE DI RICADUTA CO AREE DI RICADUTA NO2 AREE DI RICADUTA PST

REE DI RICADUTA SO2 AREE DI RICADUTA SOA

POLLUNTANT CO POLLUNTANT NO2 POLLUNTANT PST POLLUNTANT SO2 POLLUNTANT SOA

emissiva di maggior impatto Combinazione [RAM, (CB, CB2)]

Scheda confronto RAMRAM+A2A+Termica Milazzo [TM]

Scheda confronto RAMRAM+A2A+TM Scheda confronto RAMRAM+A2A+TM Scheda confronto RAMRAM+A2A+TM Combinazione [A2A+TM, (CB, CB2)]

Scheda confronto RAM+A2A+TMA2A+TM Scheda confronto RAM+A2A+TMA2A+TM Scheda confronto RAM+A2A+TMA2A+TM Scheda confronto RAM+A2A+TMA2A+TM Combinazione [A2A+TM] + Condizione BASSA 2 (C.B.2)

POLLUNTANT CO POLLUNTANT NO2 POLLUNTANT PST POLLUNTANT SO2

Incidenza percentuale delle sorgenti sui recettori di controllo

CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 4 Km

TROLLO SUL RAGGIO 6 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 8 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 10 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 4 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 6 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 8 Km RAGGIO 10 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 4 Km

199 203 ne: Combinazione base + Condizione BASSA 2 (C.B.2) 207 209 211 213 215 217 219 223 227 231 235 239 241

RAM+A2A+Termica Milazzo [TM] 243

245 247 249 251 253 255 257 259 261 261 263 265 267 269 269 269 271 272 273 274 276 276 278 279 280 281 282 282 284

(6)

CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO

Polluntant SO2

CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO CONTROLLO SUL RAGGIO

§ 12. Incidenza delle sorgenti sui recettori

§ 13. Considerazioni sul confronto con le stazioni di misura della R

§ 14. Conclusioni

CONTROLLO SUL RAGGIO 6 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 8 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 10 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 2 Km

ONTROLLO SUL RAGGIO 4 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 6 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 8 Km CONTROLLO SUL RAGGIO 10 Km

Incidenza delle sorgenti sui recettori sensibili

Considerazioni sul confronto con le stazioni di misura della RRQA

285 286 287 288 288 290 291 292 293 295

RQA 296

297

(7)

1. Premessa

Il presente studio modellistico, elaborato a corredo del redatto ai sensi dell’art. 10 del Dlgs 155/2010 ambientale del Comprensorio del Mela

ricaduta degli inquinanti aero-dispersi per attuare, ove previsto, le eventuali misure necessarie al contenimento dei rischi.

La valutazione delle ricadute al suolo ha richiesto il disegno di un pi

anzitutto, sullo studio delle caratteristiche meteorologiche dell’area d’interesse. A tal fine è stato preso in esame un trend di dati impostato su un

stazioni meteorologiche (staz. Torregrotta e

sorgente emissiva d’inquinamento del Comprensorio del Mela.

Attraverso lo studio statistico dei dati anemometrici ( possibile determinare, per l’area di riferimento, infor occorrenze di vento giornaliere e stagionali.

Al fine di trarre maggiore profitto dall’analisi condotta si è scelto di aggregare le osservazioni dei dati per trimestre, distinguendo le ore diurne da quelle serali. Tale accortezza ha consentito di poter esaminare l’area sia nelle condizioni meteo di turbolenza meccanica + convettiva (condizione PBL

convettiva (condizione PBL cold).

Per le analisi del vento è stato utilizzato

licenza freeware dalla Lakes Environmental Software, mentre le elaborazioni modellistiche sono state effettuate utilizzando in cascata i processori CALMET, CALPUFF e CALPOST, che sono suggeriti dall’ente statunitense EPA e raccomandati nelle “Linee Guida per la selezione e l’applicazione dei modelli di dispersione atmosferica per la valutazione della qualità dell’aria” RTI CTN_ACE 4/2001.

Per la gestione della fase di generazione degli input meteorologici

1Il Comprensorio dei Mela è un territorio esteso circa 194 km

del Mela, S. Lucia del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò e S. Pier Niceto, quattro dei quali (Milazzo, San Filippo Del Mela, P

Il presente studio modellistico, elaborato a corredo del Piano di Azione a breve termine del Dlgs 155/2010 per l’area ad elevato rischio di crisi o del Mela1, ha lo scopo di valutare le concentrazioni di dispersi per attuare, ove previsto, le eventuali misure necessarie al contenimento dei rischi.

La valutazione delle ricadute al suolo ha richiesto il disegno di un piano d’indagine basato, anzitutto, sullo studio delle caratteristiche meteorologiche dell’area d’interesse. A tal fine è stato preso in esame un trend di dati impostato su un time-span di tre anni, riferito a due stazioni meteorologiche (staz. Torregrotta e staz. San Pier Niceto) prossime alla principale sorgente emissiva d’inquinamento del Comprensorio del Mela.

Attraverso lo studio statistico dei dati anemometrici (wind speed e wind direction

possibile determinare, per l’area di riferimento, informazioni rilevanti sulla entità delle occorrenze di vento giornaliere e stagionali.

Al fine di trarre maggiore profitto dall’analisi condotta si è scelto di aggregare le osservazioni dei dati per trimestre, distinguendo le ore diurne da quelle serali. Tale accortezza ha consentito di poter esaminare l’area sia nelle condizioni meteo di turbolenza meccanica + convettiva (condizione PBL hot) sia in quelle di prevalente turbolenza

cold).

Per le analisi del vento è stato utilizzato il processore WRPlot View vers.8.0.2. concesso in licenza freeware dalla Lakes Environmental Software, mentre le elaborazioni modellistiche sono state effettuate utilizzando in cascata i processori CALMET, CALPUFF e CALPOST, tatunitense EPA e raccomandati nelle “Linee Guida per la selezione e l’applicazione dei modelli di dispersione atmosferica per la valutazione della qualità dell’aria” RTI CTN_ACE 4/2001.

Per la gestione della fase di generazione degli input meteorologici sono stati utilizzati

Il Comprensorio dei Mela è un territorio esteso circa 194 km2, comprendente i comuni di: Milazzo, Pace del Mela, S. Filipp del Mela, S. Lucia del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò e S. Pier Niceto, quattro dei quali (Milazzo, San Filippo Del Mela, P

Piano di Azione a breve termine per l’area ad elevato rischio di crisi , ha lo scopo di valutare le concentrazioni di dispersi per attuare, ove previsto, le eventuali misure

ano d’indagine basato, anzitutto, sullo studio delle caratteristiche meteorologiche dell’area d’interesse. A tal fine è di tre anni, riferito a due staz. San Pier Niceto) prossime alla principale

wind direction) è stato mazioni rilevanti sulla entità delle

Al fine di trarre maggiore profitto dall’analisi condotta si è scelto di aggregare le osservazioni dei dati per trimestre, distinguendo le ore diurne da quelle serali. Tale accortezza ha consentito di poter esaminare l’area sia nelle condizioni meteo di turbolenza ) sia in quelle di prevalente turbolenza

il processore WRPlot View vers.8.0.2. concesso in licenza freeware dalla Lakes Environmental Software, mentre le elaborazioni modellistiche sono state effettuate utilizzando in cascata i processori CALMET, CALPUFF e CALPOST, tatunitense EPA e raccomandati nelle “Linee Guida per la selezione e l’applicazione dei modelli di dispersione atmosferica per la valutazione della

sono stati utilizzati

Trend di dati

Condizioni PBL

Modelli

, comprendente i comuni di: Milazzo, Pace del Mela, S. Filippo del Mela, S. Lucia del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò e S. Pier Niceto, quattro dei quali (Milazzo, San Filippo Del Mela, Pace

(8)

ulteriori applicativi scritti nel linguaggio Visual Basic ed in house. La gestione del dominio modellistico selezionato ha richiesto per CALMET la modifica di alcuni script d’input con estensione .met e la loro successiva ricompilazio

Le maggiori difficoltà nell’affrontare i delicati aspetti della simulazione matematica della dispersione degli inquinanti è consistita nella incompleta conoscenza dei fenomeni fisici che sottendono ai fenomeni di diffusione e t

della turbolenza atmosferica che governano ogni specifico evento diffusivo.

Sebbene risulti spesso difficile definire i parametri di turbolenza in particolari condizioni quali la calma di vento o le condizi

meccanica del PBL interagisce con terreni complessi, si è scelto di focalizzare le esperienze di simulazione proprio in questi contesti particolari, ritenendo essenziale elaborare il Piano nelle condizioni di dispersione più marcate ed, al tempo stesso, più redditizie per la definizione di quadri di dispersione

Gli esiti delle analisi del vento sono stati utilizzati per modellare le capacità disperdenti dello strato basso del Planetary Boundary Layer in quattro diversi contesti meteorologici, sostanziati in altrettante giornate accuratamente scelte all’interno del triennio di osservazione 2016÷2018.

Dopo avere focalizzato tutte le possibili condizioni microfisiche di dispe

incluse quelle relative alle tipologie del meccanismo di rimozione (deposizione secca ed umida), si è scelto di modellare realizzando le condizioni di massima estensione delle aree di ricaduta, trascurando la deposizione umida nel model

I punti di emissione considerati per la definizione del campo emissivo riportati nelle figg.

1, 2 e 3 appartengono rispettivamente allo stabilimento A2A, alla Raffineria di Milazzo ed alla Centrale Termica di Milazzo

Emissioni in continuo (SME).

La valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria delle emissioni ha avuto come obiettivo, tra gli altri, quello di stimare i singoli contributi delle sorgenti

concentrazioni al suolo. Per ottenere una ragionevole stima d’impatto di ogni stabilimento produttivo presente nell’area (RAM, A2A,

modellare sia utilizzando l’intera pressione emissiva che grava sul Comprensorio, sia ulteriori applicativi scritti nel linguaggio Visual Basic ed in house. La gestione del dominio modellistico selezionato ha richiesto per CALMET la modifica di alcuni script d’input con estensione .met e la loro successiva ricompilazione nel linguaggio fortran95.

Le maggiori difficoltà nell’affrontare i delicati aspetti della simulazione matematica della dispersione degli inquinanti è consistita nella incompleta conoscenza dei fenomeni fisici che sottendono ai fenomeni di diffusione e trasporto, nonché delle caratteristiche peculiari della turbolenza atmosferica che governano ogni specifico evento diffusivo.

Sebbene risulti spesso difficile definire i parametri di turbolenza in particolari condizioni quali la calma di vento o le condizioni di forte instabilità, specie in contesti nei quali la meccanica del PBL interagisce con terreni complessi, si è scelto di focalizzare le esperienze di simulazione proprio in questi contesti particolari, ritenendo essenziale elaborare il Piano dizioni di dispersione più marcate ed, al tempo stesso, più redditizie per la

quadri di dispersione di alto impatto ambientale.

Gli esiti delle analisi del vento sono stati utilizzati per modellare le capacità disperdenti del Planetary Boundary Layer in quattro diversi contesti meteorologici, sostanziati in altrettante giornate accuratamente scelte all’interno del triennio di

Dopo avere focalizzato tutte le possibili condizioni microfisiche di dispersione nel PBL, ivi incluse quelle relative alle tipologie del meccanismo di rimozione (deposizione secca ed umida), si è scelto di modellare realizzando le condizioni di massima estensione delle aree di ricaduta, trascurando la deposizione umida nel modello di calcolo.

I punti di emissione considerati per la definizione del campo emissivo riportati nelle figg.

1, 2 e 3 appartengono rispettivamente allo stabilimento A2A, alla Raffineria di Milazzo ed alla Centrale Termica di Milazzo, e sono ricompresi nei Sistemi di Monitoraggio delle

La valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria delle emissioni ha avuto come obiettivo, i singoli contributi delle sorgenti, in termini di valo Per ottenere una ragionevole stima d’impatto di ogni stabilimento produttivo presente nell’area (RAM, A2A, Termica Milazzo), si è scelto di modellare sia utilizzando l’intera pressione emissiva che grava sul Comprensorio, sia ulteriori applicativi scritti nel linguaggio Visual Basic ed in house. La gestione del dominio modellistico selezionato ha richiesto per CALMET la modifica di alcuni script d’input con

Le maggiori difficoltà nell’affrontare i delicati aspetti della simulazione matematica della dispersione degli inquinanti è consistita nella incompleta conoscenza dei fenomeni fisici rasporto, nonché delle caratteristiche peculiari

Sebbene risulti spesso difficile definire i parametri di turbolenza in particolari condizioni oni di forte instabilità, specie in contesti nei quali la meccanica del PBL interagisce con terreni complessi, si è scelto di focalizzare le esperienze di simulazione proprio in questi contesti particolari, ritenendo essenziale elaborare il Piano dizioni di dispersione più marcate ed, al tempo stesso, più redditizie per la

Gli esiti delle analisi del vento sono stati utilizzati per modellare le capacità disperdenti del Planetary Boundary Layer in quattro diversi contesti meteorologici, sostanziati in altrettante giornate accuratamente scelte all’interno del triennio di

rsione nel PBL, ivi incluse quelle relative alle tipologie del meccanismo di rimozione (deposizione secca ed umida), si è scelto di modellare realizzando le condizioni di massima estensione delle aree

I punti di emissione considerati per la definizione del campo emissivo riportati nelle figg.

1, 2 e 3 appartengono rispettivamente allo stabilimento A2A, alla Raffineria di Milazzo ed Sistemi di Monitoraggio delle

La valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria delle emissioni ha avuto come obiettivo, , in termini di valori di Per ottenere una ragionevole stima d’impatto di ogni ), si è scelto di modellare sia utilizzando l’intera pressione emissiva che grava sul Comprensorio, sia

Sorgenti

Gruppi sorgenti emissioni

(9)

creando scenari alternativamente settati su condizioni attive e non attive di ogni singolo impianto (on/off), e sempre con riferimento alle medesime basi meteo preventivamente determinate.

Le condizioni esaminate nel Piano hanno fatto riferimento alle seguenti combin

Schema emissivo Condizione base Condizione 1 Condizione 2 Condizione 3

Ovviamente, la condizione base

impositive di contenimento dei livelli di ricadute al suolo d’inquinanti.

In definitiva, dunque, il lavoro modellistico di ARPA Sicilia ha avuto come obiettivo riflesso quello di sostenere il Piano di Azione

 l’individuazione delle stazioni di monitoraggio (esistenti e/o da realizzare) che insieme alla rete per il monitoraggio delle molestie olfattive, in fase di realizzazione, costituiranno i sistemi di allerta per il monitoraggio dei parametri non normati da D.lgs.155/2010 scelti come indicatori correlati alle attività industriali (NMHC, H2S, Benzene (medie orarie), Black Carbon, numero segnalazioni molestie olfattive).

 la definizione delle soglie di attenzione ed intervento per i parametri non normati dal D.lgs.155/2010 e delle azioni a breve termine da mettere in atto al fine di ridurre il rischio di superamento o limitare la durata degli eventuali episodi di superamento delle soglie individuate.

 la definizione delle misure a breve termine, finalizzate a

superamento o a limitare la durata degli eventuali episodi di superamento delle soglie di allarme degli inquinanti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3 del D.Lgs. 155/2010..

 la definizione delle misure a breve termine finalizzate a ridu

o a limitare la durata degli eventuali episodi di superamento dei valori limiti e dei valori obiettivo degli inquinanti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3 del D.Lgs. 155/2010.

i alternativamente settati su condizioni attive e non attive di ogni singolo impianto (on/off), e sempre con riferimento alle medesime basi meteo preventivamente

Le condizioni esaminate nel Piano hanno fatto riferimento alle seguenti combin

Schema emissivo Gruppo Sorgente Condizione base RAM + A2A + Termica M.

Condizione 1 RAM

Condizione 2 Termica Milazzo

Condizione 3 A2A

Tabella 1 – Schemi emissivi

condizione base è stata quella di riferimento per l’adozione di misure impositive di contenimento dei livelli di ricadute al suolo d’inquinanti.

In definitiva, dunque, il lavoro modellistico di ARPA Sicilia ha avuto come obiettivo il Piano di Azione per consentire:

l’individuazione delle stazioni di monitoraggio (esistenti e/o da realizzare) che insieme alla rete per il monitoraggio delle molestie olfattive, in fase di realizzazione, costituiranno i sistemi di allerta per il monitoraggio dei parametri non normati da D.lgs.155/2010 scelti come indicatori correlati alle attività industriali (NMHC, H2S, Benzene (medie orarie), Black Carbon, numero segnalazioni molestie olfattive).

la definizione delle soglie di attenzione ed intervento per i parametri non normati dal D.lgs.155/2010 e delle azioni a breve termine da mettere in atto al fine di ridurre il rischio di superamento o limitare la durata degli eventuali episodi di superamento delle

la definizione delle misure a breve termine, finalizzate a ridurre il rischio di superamento o a limitare la durata degli eventuali episodi di superamento delle soglie di allarme degli inquinanti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3 del D.Lgs. 155/2010..

la definizione delle misure a breve termine finalizzate a ridurre il rischio di superamento o a limitare la durata degli eventuali episodi di superamento dei valori limiti e dei valori obiettivo degli inquinanti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3 del D.Lgs. 155/2010.

i alternativamente settati su condizioni attive e non attive di ogni singolo impianto (on/off), e sempre con riferimento alle medesime basi meteo preventivamente

Le condizioni esaminate nel Piano hanno fatto riferimento alle seguenti combinazioni:

mento per l’adozione di misure

In definitiva, dunque, il lavoro modellistico di ARPA Sicilia ha avuto come obiettivo

l’individuazione delle stazioni di monitoraggio (esistenti e/o da realizzare) che insieme alla rete per il monitoraggio delle molestie olfattive, in fase di realizzazione, costituiranno i sistemi di allerta per il monitoraggio dei parametri non normati dal D.lgs.155/2010 scelti come indicatori correlati alle attività industriali (NMHC, H2S, Benzene (medie orarie), Black Carbon, numero segnalazioni molestie olfattive).

la definizione delle soglie di attenzione ed intervento per i parametri non normati dal D.lgs.155/2010 e delle azioni a breve termine da mettere in atto al fine di ridurre il rischio di superamento o limitare la durata degli eventuali episodi di superamento delle

ridurre il rischio di superamento o a limitare la durata degli eventuali episodi di superamento delle soglie di allarme degli inquinanti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3 del D.Lgs. 155/2010..

rre il rischio di superamento o a limitare la durata degli eventuali episodi di superamento dei valori limiti e dei valori obiettivo degli inquinanti di cui all'articolo 1, commi 2 e 3 del D.Lgs. 155/2010.

Condizioni di analisi

Basi emissive

Obiettivo riflesso

(10)

2. Analisi anemologica

Lo studio ha previsto, inizialmente, l’elaborazione dei dati acquisiti dalle stazioni meteorologiche del Sistema Informativo regionale Agrometeorolgico della regione Sicilia (SIAS), con particolare riguardo alla misura della velocità e direzione vento in prossimità del sito emissivo. Le due stazioni assunte come riferimento per l’analisi sono state: staz.

Torregrotta e staz. San Pier Niceto.

Le caratteristiche tecniche di tali stazioni sono rappresentate nella sezione dedicata ai metadati della rete SIAS.

Per ciascuna stazione è stato esaminato l’intero set dati di tre anni, e precisamente il 2016, 2017 e 2018 e ricavate le principali indicazioni statistiche attraverso l’analisi in frequenza delle occorrenze del vento, per classi di velocità e settore d’azione.

Sono state considerate 6 classi per la [5.7÷8.8], [8.8÷11.1], [≥ 11.1] e 3

Nella seguente figura 4 vengono rappresentate le posizioni delle stazioni meteo.

Figura 1 - Stazioni meteorologiche usate per la wind analisys

Il criterio per la scelta delle due stazioni

lmente, l’elaborazione dei dati acquisiti dalle stazioni meteorologiche del Sistema Informativo regionale Agrometeorolgico della regione Sicilia (SIAS), con particolare riguardo alla misura della velocità e direzione vento in prossimità Le due stazioni assunte come riferimento per l’analisi sono state: staz.

Torregrotta e staz. San Pier Niceto.

Le caratteristiche tecniche di tali stazioni sono rappresentate nella sezione dedicata ai

esaminato l’intero set dati di tre anni, e precisamente il 2016, 2017 e 2018 e ricavate le principali indicazioni statistiche attraverso l’analisi in frequenza delle occorrenze del vento, per classi di velocità e settore d’azione.

classi per la windspeed (m/sec): [0.5÷2.1], [2.1÷3.6], [3.6÷5.7],

≥ 11.1] e 36 classi per la windirection.

Nella seguente figura 4 vengono rappresentate le posizioni delle stazioni meteo.

Stazioni meteorologiche usate per la wind analisys

Il criterio per la scelta delle due stazioni è stato basato oltre che sulla loro posizione lmente, l’elaborazione dei dati acquisiti dalle stazioni meteorologiche del Sistema Informativo regionale Agrometeorolgico della regione Sicilia (SIAS), con particolare riguardo alla misura della velocità e direzione vento in prossimità Le due stazioni assunte come riferimento per l’analisi sono state: staz.

Le caratteristiche tecniche di tali stazioni sono rappresentate nella sezione dedicata ai

esaminato l’intero set dati di tre anni, e precisamente il 2016, 2017 e 2018 e ricavate le principali indicazioni statistiche attraverso l’analisi in frequenza

(m/sec): [0.5÷2.1], [2.1÷3.6], [3.6÷5.7],

Nella seguente figura 4 vengono rappresentate le posizioni delle stazioni meteo.

è stato basato oltre che sulla loro posizione

Stazioni di superficie

Wind analisys:

classi di velocità e di direzione

(11)

geografica rispetto all’area emissiva del Comprensorio, anche sulle differenze di altitudine che, nel complesso, contribuiscono a fornire interessanti informazioni sugli andamenti del vento alle differenti quote altimetriche.

La stazione San Pier Niceto, essendo situata in posizione prossima alle falde dei monti Peloritani (quota pari a 460 m s.l.s)

della zona legati principalmente all’effetto fluidodin

soprattutto nelle ore pomeridiane del giorno. Torregrotta, inoltre, risulta ben posizionata in quanto, trovandosi ad altezza di circa 26m s.l.m. rappresenta bene l’andamento del vento sullo strato prossimo a quello di emiss

Il quadro delle analisi condotte, può essere descritto come di seguito.

geografica rispetto all’area emissiva del Comprensorio, anche sulle differenze di altitudine che, nel complesso, contribuiscono a fornire interessanti informazioni sugli andamenti del

te altimetriche.

La stazione San Pier Niceto, essendo situata in posizione prossima alle falde dei monti m s.l.s), risente dei meccanismi di circolazione dell’aria tipici legati principalmente all’effetto fluidodinamico della barriera orografica, soprattutto nelle ore pomeridiane del giorno. Torregrotta, inoltre, risulta ben posizionata in quanto, trovandosi ad altezza di circa 26m s.l.m. rappresenta bene l’andamento del vento sullo strato prossimo a quello di emissione degli inquinanti.

Il quadro delle analisi condotte, può essere descritto come di seguito.

geografica rispetto all’area emissiva del Comprensorio, anche sulle differenze di altitudine che, nel complesso, contribuiscono a fornire interessanti informazioni sugli andamenti del

La stazione San Pier Niceto, essendo situata in posizione prossima alle falde dei monti ne dell’aria tipici amico della barriera orografica, soprattutto nelle ore pomeridiane del giorno. Torregrotta, inoltre, risulta ben posizionata in quanto, trovandosi ad altezza di circa 26m s.l.m. rappresenta bene l’andamento del vento

(12)
(13)

Meteo 2016 -

Stazione San Pier Niceto

I Trimestre I

Stazione San Pier Niceto

I Trimestre II Trimestre

Figure 2a e 2b

S. P. Niceto Windrose 2016 I Trim.

Gennaio Febbraio Marzo

II Trim.

Aprile Maggio Giugno

Windclass Frequency Distribution Nel primo semestre la frequenza maggiore si registra sulla classe più bassa di vento

(14)

Nella figura 2a viene rappresentata la windrose e la distribuzione di frequenza in classi, relativa al I trimestre del 2016. Da notare che, nella costruzione delle rose dei venti, è stata adottata una rappresentazione tipo blowing to

spira. L’analisi della distribuzione grafica indica che il vento nel primo trimestre, complessivamente, ha spirato con maggiore frequenza ed intensità verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma. Analogamente può dirsi per il

caratteristiche complessive del campo di vento.

Per descrivere con maggiore accuratezza gli andamenti del vento nei periodi diurni e notturni, cioè in presenza ed assenza di meccanica convettiva, il PBL è stato descr

16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le 8:00 (PBL cold).

2016 - I Trimestre giorno

Figura 3a e 3b – Analisi nelle ore diurne

2016 - I Trimestre sera

Figura 4a e 4b – Analisi nelle ore notturne

presentata la windrose e la distribuzione di frequenza in classi, relativa al I trimestre del 2016. Da notare che, nella costruzione delle rose dei venti, è stata adottata una

blowing to2 consistente nel descrivere il vento verso la d

spira. L’analisi della distribuzione grafica indica che il vento nel primo trimestre, complessivamente, ha spirato con maggiore frequenza ed intensità verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma. Analogamente può dirsi per il II trimestre, nel quale persistono le caratteristiche complessive del campo di vento.

Per descrivere con maggiore accuratezza gli andamenti del vento nei periodi diurni e notturni, cioè in presenza ed assenza di meccanica convettiva, il PBL è stato descritto tra le ore 8:00 e le 16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le 8:00 (PBL cold).

I Trimestre giorno 2016 - II Trimestre giorno

Analisi nelle ore diurne

2016 - II Trimestre

notturne

presentata la windrose e la distribuzione di frequenza in classi, relativa al I trimestre del 2016. Da notare che, nella costruzione delle rose dei venti, è stata adottata una la direzione in cui spira. L’analisi della distribuzione grafica indica che il vento nel primo trimestre, complessivamente, ha spirato con maggiore frequenza ed intensità verso la direzione ESE, cioè II trimestre, nel quale persistono le

Per descrivere con maggiore accuratezza gli andamenti del vento nei periodi diurni e notturni, itto tra le ore 8:00 e le

II Trimestre giorno

II Trimestre sera

Condizioni del vento

GIORNO Prevale il vento in direzione ESE

SERA Prevale il vento in direzione ESE

(15)

È possibile osservare che nei primi 6 mesi dell’anno 2016 non ci sono marcate differenze nella distribuzione dei venti del giorno e della notte, né tra il primo

secondo trimestre i venti diurni appaiono più deboli; la sera tale caratteristica non si manifesta in modo così netto.

Nella seguente figura viene riportata la posizione relativa della stazione San Pier Niceto rispetto all’area emissiva (Sources).

È possibile osservare che nei primi 6 mesi dell’anno 2016 non ci sono marcate differenze nella distribuzione dei venti del giorno e della notte, né tra il primo ed il secondo t

i venti diurni appaiono più deboli; la sera tale caratteristica non si manifesta

Nella seguente figura viene riportata la posizione relativa della stazione San Pier Niceto rispetto

Figura 5

È possibile osservare che nei primi 6 mesi dell’anno 2016 non ci sono marcate differenze nella ed il secondo trimestre. Nel i venti diurni appaiono più deboli; la sera tale caratteristica non si manifesta

Nella seguente figura viene riportata la posizione relativa della stazione San Pier Niceto rispetto

(16)

III Trimestre

Nel terzo trimestre 2016 il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora verso la

Trimestre IV Trimestre

Figure 5a e 5b

il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora verso la il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora verso la

S. P. Niceto

Windrose 2016

Windclass

Frequency Distribution Anche nel secondo semestre la frequenza maggiore si registra sulla classe più bassa di vento

(17)

direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma.

Nel quarto trimestre, invece, si evidenzia una inversione netta dovuta al vento che spira verso NNW. In termini d’intensità, le classi più veloci di vento persistono nella direzione ESE, sia pure con minore frequenza.

2016 - III Trimestre giorno

Figura 6a e 6b – Analisi nelle ore diurne

2016 - III Trimestre sera

Figura 7a e 7b – Analisi nelle ore notturne

La distribuzione dei venti, di giorno e di notte, ne

orientata dal mare verso la terraferma; nel secondo trimestre, invece, i venti diurni e notturni risultano orientati, alternativamente, da Est verso Nord.

direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma.

si evidenzia una inversione netta dovuta al vento che spira verso NNW. In termini d’intensità, le classi più veloci di vento persistono nella direzione ESE, sia

Trimestre giorno 2016 - IV Trimestre g

Analisi nelle ore diurne

2016 - IV

notturne

La distribuzione dei venti, di giorno e di notte, nel terzo trimestre del 2016 risulta abbastanza orientata dal mare verso la terraferma; nel secondo trimestre, invece, i venti diurni e notturni risultano orientati, alternativamente, da Est verso Nord.

si evidenzia una inversione netta dovuta al vento che spira verso NNW. In termini d’intensità, le classi più veloci di vento persistono nella direzione ESE, sia

Trimestre giorno

V Trimestre sera

l terzo trimestre del 2016 risulta abbastanza orientata dal mare verso la terraferma; nel secondo trimestre, invece, i venti diurni e notturni

Condizioni del vento

GIORNO Prevale il vento in direzione ESE.

Nel IV Trimestre anche NNW Minore frequenza maggiore intensità

SERA Prevale il vento in direzione ESE Nel IV Trimestre anche NNW Minore frequenza maggiore intensità

(18)

Conclusioni analisi San Pier Niceto

L’analisi anemologica relativa all’anno 2016, condotta per la stazione meteorologica di San Pier Niceto, ha mostrato la prevalenza di condizioni in cui il vento spira mare verso la terra.

Ciò implica, potenzialmente, il trasporto delle masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE verso aree territoriali variamente urbanizzate come, ad esempio, Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del

Sicaminò.

San Pier Niceto 2016

L’analisi anemologica relativa all’anno 2016, condotta per la stazione meteorologica di San Pier Niceto, ha mostrato la prevalenza di condizioni in cui il vento spira Ciò implica, potenzialmente, il trasporto delle masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE verso aree territoriali variamente urbanizzate come, ad esempio, Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri L’analisi anemologica relativa all’anno 2016, condotta per la stazione meteorologica di San Pier Niceto, ha mostrato la prevalenza di condizioni in cui il vento spira dal Ciò implica, potenzialmente, il trasporto delle masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE verso aree territoriali variamente urbanizzate come, Mela, Gualtieri

(19)

Meteo 2017 -

Stazione San Pier Niceto

I Trimestre

Stazione San Pier Niceto

II Trimestre

Figure 8a e 8b

Trimestre

S. P. Niceto

Windrose 2017

Windclass

Frequency Distribution Nel primo semestre la frequenza maggiore si registra sulla classe più bassa di vento. Si distingue inoltre anche la seconda classe

(20)

Nella figura 8a viene rappresentata la windrose relativa al I trimestre del 2017. Come osservato nel 2016, l’analisi della windrose indica che il vento, nel

esclusivamente verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma. Occasionalmente sono state registrate raffiche di vento in direzione NNW. Il secondo trimestre ricalca interamente il primo sebbene l’intensità dei

La descrizione del PBL tra le ore 8:00 e le 16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le 8:00 (PBL cold) è la seguente:

2017 - I Trimestre giorno

Figura 9a e 9b – Analisi nelle ore diurne

2017 - I Trimestre sera

Figura 10a e 10b – Analisi nelle ore notturne

Analogamente a quanto visto per il 2016, nei primi 6 mesi dell’anno 2017 non ci sono marcate differenze nella distribuzione dei venti del giorno e della notte, né tra il primo ed il secondo trimestre. Il vento spira con maggiore frequenza dal mare verso l’interno e, nel periodo diurno del secondo trimestre i venti diurni appaiono più deboli; la sera

se tale caratteristica non si differenzia dal giorno in modo così netto.

a viene rappresentata la windrose relativa al I trimestre del 2017. Come osservato nel 2016, l’analisi della windrose indica che il vento, nel primo trimestre, ha spirato quasi esclusivamente verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma. Occasionalmente sono state registrate raffiche di vento in direzione NNW. Il secondo trimestre ricalca interamente il primo sebbene l’intensità dei venti, mediamente, si riduca.

La descrizione del PBL tra le ore 8:00 e le 16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le 8:00 (PBL

I Trimestre giorno 2017 - II Trimestre giorno

Analisi nelle ore diurne

2017 - II Trimestre

notturne

Analogamente a quanto visto per il 2016, nei primi 6 mesi dell’anno 2017 non ci sono marcate fferenze nella distribuzione dei venti del giorno e della notte, né tra il primo ed il secondo trimestre. Il vento spira con maggiore frequenza dal mare verso l’interno e, nel periodo diurno del secondo trimestre i venti diurni appaiono più deboli; la sera il vento recupera intensità anche se tale caratteristica non si differenzia dal giorno in modo così netto.

a viene rappresentata la windrose relativa al I trimestre del 2017. Come osservato primo trimestre, ha spirato quasi esclusivamente verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma. Occasionalmente sono state registrate raffiche di vento in direzione NNW. Il secondo trimestre ricalca

La descrizione del PBL tra le ore 8:00 e le 16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le 8:00 (PBL

II Trimestre giorno

II Trimestre sera

Analogamente a quanto visto per il 2016, nei primi 6 mesi dell’anno 2017 non ci sono marcate fferenze nella distribuzione dei venti del giorno e della notte, né tra il primo ed il secondo trimestre. Il vento spira con maggiore frequenza dal mare verso l’interno e, nel periodo diurno il vento recupera intensità anche

Condizioni del vento

GIORNO Prevale il vento in direzione SE.

SERA Prevale il vento in direzione ESE

(21)

III Trimestre Trimestre IV Trimestre

Figure 11a e 11b

S. P. Niceto

Trimestre

Windrose 2017

Windclass

Frequency Distribution Nel

secondo semestre la frequenza maggiore si registra sulla classe più bassa di vento. Si distingue inoltre anche la seconda classe e la terza nel IV Trimestre

(22)

Nel terzo e nel quarto trimestre il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la te

inversione netta rispetto al medesimo periodo 2016, quando il vento spirava verso NNW.

III Trimestre giorno

Figura 12a e 12b – Analisi nelle ore di

III Trimestre sera

Figura 13a e 13b – Analisi nelle ore notturne

Nel terzo trimestre e nel quarto del 2017 la distribuzione dei venti, sia di giorno sia di notte, risulta orientata dal mare verso la terraferma.

Nel terzo e nel quarto trimestre il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma. Il quarto trimestre 2017 mostra una inversione netta rispetto al medesimo periodo 2016, quando il vento spirava verso NNW.

Trimestre giorno IV Trimestre giorno

Analisi nelle ore diurne

IV

notturne

Nel terzo trimestre e nel quarto del 2017 la distribuzione dei venti, sia di giorno sia di notte, la terraferma.

Nel terzo e nel quarto trimestre il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora rraferma. Il quarto trimestre 2017 mostra una inversione netta rispetto al medesimo periodo 2016, quando il vento spirava verso NNW.

Trimestre giorno

V Trimestre sera

Nel terzo trimestre e nel quarto del 2017 la distribuzione dei venti, sia di giorno sia di notte,

Condizioni del vento

GIORNO Prevale il vento in direzione ESE.

SERA Prevale il vento in direzione ESE

(23)

Conclusioni analisi San Pier Niceto

L’analisi anemologica relativa all’anno 2017 ha mostrato la prevalenza di condizioni in cui il vento spira dal mare verso la terra.

Come evidenziato per l’analisi 2016 ciò implica il

masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE verso aree come Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò.

San Pier Niceto 2017

L’analisi anemologica relativa all’anno 2017 ha mostrato la prevalenza di condizioni in cui il vento spira dal mare verso la terra.

Come evidenziato per l’analisi 2016 ciò implica il trasporto delle eventuali masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE verso aree come Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri L’analisi anemologica relativa all’anno 2017 ha mostrato la prevalenza di trasporto delle eventuali masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE verso aree come Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri

(24)

Meteo 2018

- Stazione San Pier Niceto

I Trimestre

Stazione San Pier Niceto

I Trimestre II Trimestre

Figure 14a e 14b

S. P. Niceto

Windrose 2018

Windclass

Frequency Distribution Nel primo semestre la frequenza maggiore si registra sempre sulla classe più bassa di vento.

(25)

L’analisi delle windrose indica che il vento, spirato quasi esclusivamente verso la direzione secondo trimestre ricalca interamente

leggermente. La descrizione del PBL tra le ore 8:00 e le 16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le 8:00 (PBL cold) è la seguente:

2017 - I Trimestre giorno

Figura 15a e 15b – Analisi nelle ore diurne

2017 - I Trimestre sera

Figura 16a e 16b – Analisi nelle ore notturne

Durante l’intero anno 2018 non ci sono marcate differenze nella distribuzione dei venti del giorno e della notte. Il vento spira con maggiore freq

periodo diurno del primo trimestre direzione NNE.

windrose indica che il vento, anche nel primo e secondo trimestre

lusivamente verso la direzione SE, cioè dal mare verso la terraferma. Il secondo trimestre ricalca interamente il primo sebbene l’intensità dei venti si riduca

La descrizione del PBL tra le ore 8:00 e le 16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le

I Trimestre giorno 2017 - II Trimestre giorno

Analisi nelle ore diurne

2017 - II Trimestre

notturne

non ci sono marcate differenze nella distribuzione dei venti del giorno e della notte. Il vento spira con maggiore frequenza dal mare verso l’interno anche se

trimestre si manifestano occasionalmente venti

trimestre 2018, ha SE, cioè dal mare verso la terraferma. Il il primo sebbene l’intensità dei venti si riduca La descrizione del PBL tra le ore 8:00 e le 16:00 (PBL hot) e tra le ore 16:00 e le

II Trimestre giorno

II Trimestre sera

Condizioni del vento

GIORNO Prevale il vento in direzione SE.

SERA Prevale il vento in direzione ESE

non ci sono marcate differenze nella distribuzione dei venti del uenza dal mare verso l’interno anche se nel venti moderati nella

(26)

III Trimestre I Trimestre IV Trimestre

Figure 17a e 17b

Trimestre

S. P. Niceto

Windrose 2018

Windclass Frequency Distribution Nel

secondo semestre la frequenza maggiore si registra sempre sulla classe più bassa di vento. Nel IV trimestre il vento è più variabile e si distingue la seconda e la terza classe

(27)

Nel terzo e nel quarto trimestre il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma.

III Trimestre giorno

Figura 18a e 18b – Analisi nelle ore diurne

III Trimestre sera

Figura 19a e 19b – Analisi nelle ore notturne

Nel terzo trimestre e nel quarto del 2017 la distribuzione dei venti, sia di giorno sia di notte, risulta orientata dal mare verso la terraferma.

Nel terzo e nel quarto trimestre il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora verso la direzione ESE, cioè dal mare verso la terraferma.

Trimestre giorno IV Trimestre giorno

Analisi nelle ore diurne

IV

notturne

Nel terzo trimestre e nel quarto del 2017 la distribuzione dei venti, sia di giorno sia di notte, risulta orientata dal mare verso la terraferma.

Nel terzo e nel quarto trimestre il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, ancora

Trimestre giorno

V Trimestre sera

Nel terzo trimestre e nel quarto del 2017 la distribuzione dei venti, sia di giorno sia di notte,

Condizioni del vento

GIORNO Prevale il vento in direzione ESE.

SERA Prevale il vento in direzione ESE

(28)

Conclusioni analisi L’analisi anemologica r

condizioni in cui il vento spira dal mare verso la terra.

Come evidenziato con le analisi degli anni 2016 e 2017 ciò implica il trasporto delle eventuali masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM,

CTE verso aree territoriali come Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò.

San Pier Niceto 2018

L’analisi anemologica relativa all’anno 2018 ha mostrato la prevalenza di condizioni in cui il vento spira dal mare verso la terra.

Come evidenziato con le analisi degli anni 2016 e 2017 ciò implica il trasporto delle eventuali masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM,

CTE verso aree territoriali come Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò.

elativa all’anno 2018 ha mostrato la prevalenza di Come evidenziato con le analisi degli anni 2016 e 2017 ciò implica il trasporto delle eventuali masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE verso aree territoriali come Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto,

(29)

Meteo 2016

- Stazione Torregrotta

I Trimestre I

Stazione Torregrotta

imestre II Trimestre

Figure 20a e 20b

e

Torregrotta Windrose 2016

Windclass

Frequency Distribution Nel primo semestre la frequenza maggiore si registra sempre sulla classe più bassa di vento.

(30)

Nella figura 20a viene rappresentata la windrose e la distribuzione di frequenza in classi, nella stazione Torregrotta, posta a circa

caso, come descritto per l’analisi dei dati della stazione San Pier Niceto, nella costruzione delle rose dei venti è stata adottata una rappresentazione tipo

La distribuzione indica che il vento nel primo trimestre, complessivamente, ha spirato con maggiore frequenza ed intensità verso la direzione

Nel II trimestre, le caratteristiche complessive del campo di vento

rilevato nel primo trimestre, sebbene l’analisi disaggregata dei dati, per giorno e notte, dia indicazioni differenti.

2016 - I Trimestre giorno

Figura 21a e 21b – Analisi nelle ore diurn

2016 - I Trimestre sera

Figura 22a e 22b – Analisi nelle ore notturne

Nei primi tre mesi dell’anno 2016

variabilità nella direzione ed intensità del vento;

il vento si è fortemente orientato da

a viene rappresentata la windrose e la distribuzione di frequenza in classi, nella stazione Torregrotta, posta a circa 26m s.l.m., relativa al I trimestre del 2016. Anche in questo caso, come descritto per l’analisi dei dati della stazione San Pier Niceto, nella costruzione delle rose dei venti è stata adottata una rappresentazione tipo blowing to.

che il vento nel primo trimestre, complessivamente, ha spirato con maggiore frequenza ed intensità verso la direzione NNW, cioè dalla terraferma

II trimestre, le caratteristiche complessive del campo di vento sembrano confermare quanto rilevato nel primo trimestre, sebbene l’analisi disaggregata dei dati, per giorno e notte, dia

I Trimestre giorno 2016 - II Trimestre giorno

Analisi nelle ore diurne

2016 - II Trimestre

notturne

mesi dell’anno 2016 la stazione Torregrotta ha rilevato, nelle ore diurne, una netta ezione ed intensità del vento; di sera, sia nel primo sia nel secondo trimestre il vento si è fortemente orientato dal monte al mare, spirando verso la direzione NNE.

a viene rappresentata la windrose e la distribuzione di frequenza in classi, nella 26m s.l.m., relativa al I trimestre del 2016. Anche in questo caso, come descritto per l’analisi dei dati della stazione San Pier Niceto, nella costruzione delle

che il vento nel primo trimestre, complessivamente, ha spirato con terraferma verso il mare.

sembrano confermare quanto rilevato nel primo trimestre, sebbene l’analisi disaggregata dei dati, per giorno e notte, dia

II Trimestre giorno

II Trimestre sera

la stazione Torregrotta ha rilevato, nelle ore diurne, una netta di sera, sia nel primo sia nel secondo trimestre

, spirando verso la direzione NNE.

Condizioni del vento H 26m s.l.m GIORNO Il vento è variabile in direzione ed intensità.

SERA Prevale il vento in direzione NNW

(31)

III Trimestre

Nel terzo e quarto trimestre 2016 il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, verso la direzione NNW, cioè dalla terraferma

Trimestre IV Trimestre

Figure 23a e 23b

trimestre 2016 il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, verso terraferma verso il mare.

trimestre 2016 il vento ha spirato con maggiore frequenza ed intensità, verso

Torregrotta Windrose 2016

Windclass

Frequency Distribution Nel secondo semestre la frequenza maggiore si registra sempre sulla classe più bassa di vento.

(32)

Tale analisi, rivela un andamento nel vento sostanzialmente opposto rispetto a quello osservato nella stazione San Pier Niceto, dove prevaleva la direzione SSE. Occorre a tal riguardo osservare che le due stazioni, poste a quote diverse, riescono per le loro peculiari caratteristiche geografiche a rappresentare in modo più dettagliato aspetti diversi del campo di vento.

2016 - III Trimestre giorno

Figura 24a e 24b – Analisi nelle ore diurne

2016 - III Trimestre sera

Figura 25a e 25b – Analisi nelle ore notturne

La distribuzione dei venti nel terzo e quarto trimestre del 2016

orientata dal mare verso la terraferma; invece, i venti notturni risultano orientati, verso NNW.

Tale analisi, rivela un andamento nel vento sostanzialmente opposto rispetto a quello osservato nella stazione San Pier Niceto, dove prevaleva la direzione SSE. Occorre a tal riguardo poste a quote diverse, riescono per le loro peculiari caratteristiche geografiche a rappresentare in modo più dettagliato aspetti diversi del campo di vento.

Trimestre giorno 2016 - IV Trimestre giorno

Analisi nelle ore diurne

2016 - IV

notturne

nel terzo e quarto trimestre del 2016, di giorno risulta abbastanza orientata dal mare verso la terraferma; invece, i venti notturni risultano orientati,

Tale analisi, rivela un andamento nel vento sostanzialmente opposto rispetto a quello osservato nella stazione San Pier Niceto, dove prevaleva la direzione SSE. Occorre a tal riguardo poste a quote diverse, riescono per le loro peculiari caratteristiche geografiche a rappresentare in modo più dettagliato aspetti diversi del campo di vento.

Trimestre giorno

V Trimestre sera

no risulta abbastanza orientata dal mare verso la terraferma; invece, i venti notturni risultano orientati, nettamente,

Condizioni del vento

GIORNO Nel III Trim il vento è orientato in direzione S.

Nel IV è variabile in direzione ed intensità.

SERA Prevale il vento in direzione NNW

(33)

Conclusioni analisi Torregrotta

L’analisi anemologica relativa all’anno 2016, condotta per la stazione meteorologica di Torregrotta, ha mostrato

verso la terra e viceversa. Nelle ore diurne ha prevalso il vento proveniente dal mare, mentre nelle notturne la direzione prevalente è stata orientata in senso contrario.

Ciò implica, potenzialmente, stabilimenti RAM, A2A e CTE

stabilimenti (Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò) sia quello posto a nord (Milazzo)

Torregrotta 2016

L’analisi anemologica relativa all’anno 2016, condotta per la stazione meteorologica , ha mostrato una alternanza di condizioni in cui il vento spira dal mare Nelle ore diurne ha prevalso il vento proveniente dal mare, mentre nelle notturne la direzione prevalente è stata orientata in senso contrario.

Ciò implica, potenzialmente, che il trasporto delle masse inquinanti originate dagli stabilimenti RAM, A2A e CTE possa aver coinvolto sia il territorio posto a sud degli Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri ) sia quello posto a nord (Milazzo).

L’analisi anemologica relativa all’anno 2016, condotta per la stazione meteorologica condizioni in cui il vento spira dal mare Nelle ore diurne ha prevalso il vento proveniente dal mare, mentre nelle notturne la direzione prevalente è stata orientata in senso contrario.

il trasporto delle masse inquinanti originate dagli possa aver coinvolto sia il territorio posto a sud degli Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Gualtieri

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Meteo 2017

- Stazione Torregrotta

I Trimestre

Torregrotta

II Trimestre

Figure 26a e 26b

Trimestre

Torregrotta Windrose 2017

Windclass

Frequency Distribution Nel primo semestre la frequenza maggiore si registra sulla classe più bassa di vento.

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