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Si è riaperto il dibattito sulla Venezia-Monaco

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21-02-2020

ItalìaOggi 7

ASSE TRA VENETO E AUSTRIA PER lL PROLUNGAMENTO DELL'AUTOSTRADA A27 GIÀ BOCCIATO DALL'UE

Si è riaperto il dibattito sulla Venezia-Monaco

IliChe con 280 chilometri collegherebbe la laguna alla Baviera. Costo: 8 miliardi*

DI FILIPPO MERLI

D

a Venezia a Monaco di ament Con un prolun- gamento dell'autostrada A27 per collegare la cit- tà della laguna alla Germania.

Il progetto risale a una trentina d'anni fa. Ed è già stato bocciato dall'Unione europea. Il dibattito, però, si è riaperto grazie all'asse tra il Veneto e l'Austria, favorevo- li all'infrastruttura. Con l'ultima parola che potrebbe spettare al governo di Giuseppe Conte.

Il tracciato, della lunghezza complessiva di circa 280 chilome- tri per un costo totale di 8 miliardi di curo, non è ancora stato defi- nito. Ma l'idea, sin dal principio, è collegare Venezia alle Dolomiti, all'Austria e alla Germania. Uno sbocco a Nord che secondo la Re- gione Veneto, appoggiata dalla Cisl e da Unioncamere, sarebbe vitale per l'economia, il trasporto e il turismo.

I soggetti coinvolti, alla fine della scorsa settimana, hanno organizzato un convegno sul tema.

A Mestre, sede dell'incontro, era presente anche il parlamenta- re austriaco Christian Ragger, esponente della sigla di destra Fpö. «Non possiamo lasciare le infrastrutture europee in mano

ai cinesi come sta accadendo in Africa», ha incalzato. «All'Austria servono tre sbocchi: Tarvisio, Bren- nero e Belluno. Dove creiamo infra- strutture, creiamo posti di lavoro. E questo dev'essere anche il pensiero dell'Italia».

L'assessore della Regione Ve- neto alle Infrastrutture, Elisa De Berti, concorda. Anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano e Cortina. «La Regione Ve- neto, sulla Venezia-

Monaco, c'è sempre stata, c'è e ci sarà», ha spiegato l'espo- nente della giunta del governatore le- ghista Luca Zaia.

«Chi latita, al con- trario, è il governo centrale». Secon- do il presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza, l'autostra- da avrebbe tutti i criteri di soste- nibilità. «Sarebbe un'opera in trin- cea che darebbe ossigeno all'export delle nostre 500 mila aziende e che combatterebbe an- che lo spopolamen-

to della nostra montagna. Lo studio dell'autostrada, inoltre, non preve- de viadotti».

«Il perno è la programmazio- ne strategica di livello europeo», ha detto al Corriere del Veneto il di- rettore di Confartigianato, Sergio Maset. «Da valutare attentamen- te in termini di congruenza con la programmazione comunitaria e di sostenibilità economica».

Il progetto della Venezia-Mo-

SCOVATI NELLA RETE

vaco, in passato, è stato osteggiato dalle varie associazione ambientali- ste e dall'Alto Adige, che dall'opera verrebbe solo sfiorato, dividendo la Val Pusteria con l'Austria. Ma da Bolzano, ora che il discorso è stato ripreso, è arrivata l'apertura del- la Cna. «Con i blocchi al Brennero imposti dal Tirolo, anche contro il parere di Italia, Germania e Ue, le nostre aziende sono penalizzate», ha detto il presidente della confe- derazione degli artigiani del Trentino Alto Adi- ge, Claudio Corrarati.

«Un'alternativa infra- strutturale è quanto mai necessaria anche per le piccole e medie imprese dí Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige».

L'Ue non è dello stes- so parere. Nell'ottobre del 2016 il parlamento europeo aveva bocciato il prolungamento dell'A27, già denominata Alemagna, con 545 voti contrari, 104 favorevoli e 40 astenuti.

Allora il verdetto di Bru- xelles pareva definitivo.

Ma Veneto e Austria, ora, hanno tutta l'intenzione di voler riaprire il dossier.

d a R,p,ot„ w,e rise,nk»—.

Johnson Frededck T»ylor, <L» Lettera», 1884, olla su tela, 102x183 cm. Pando1801

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