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Registro di Calcolo delle probabilità a.a. 2010/11

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Registro di Calcolo delle probabilit` a a.a. 2010/11

Lezione 1 (7/10/2010) Barbato.

Introduzione al corso e modalit`a d’esame. Libro di testo consigliato: Sheldon M. Ross ”Calcolo delle probabilit`a”.

Analisi combinatoria.

Principio fondamentale del calcolo combinatorio.

Estrazione ordinata di m elementi in un insieme di n elementi.

Permutazioni di n elementi.

Coefficienti binomiali mn = m!·(n−m)!n! .

Coefficienti binomiali come coefficienti per lo sviluppo di una potenza ennes- ima di un binomio: (x + y)n=Pk=n

k=0 n

mxkyn−k Coefficienti multinomiali n N

1,n2,...,nk = n N !

1!·n2!·...·nk! con n1+ n2+ . . . + nk = N . Esercizi vari di cui tratti dal libro: capitolo 1, numeri 3, 5, 7, 12, 13, 20, 28.

Lezione (8/10/2010) Rinviata a causa della contemporaneit`a con la ses- sione di laurea.

Lezione 2 (11/10/10) Barbato.

Spazio campionario.

Definizione di σ-algebra.

Definizione di minima σ-algebra generata da uno o pi`u eventi.

Definizione di σ-algebra di Borel su R.

Misura di probabilit`a. Definizione e prime propriet`a:

Spazi di probabilit‘a con esiti equiprobabili: definizione ed esempi.

Esercizi vari di cui tratti dal capitolo 2 del libro: 11, 19, 37, 41, 42

Lezione 3 (12/10/10) Ferrante.

Spazio campionario e σ-algebre:

Successioni infinite di lanci di una moneta e minima σ-algebra generata dagli eventi dipendenti solo da un numero finito di lanci.

Continuit`a della funzione di probabilit`a. Applicazione al calcolo della probabilit`a di ottenere un numero infinito di Teste lanciando una moneta equilibrata.

(2)

Lezione 4 (14/10/10) Ferrante.

Probabilit`a condizionata ripetto ad un evento e sua estensione al condizionamento rispetto ad una σ-algebra generata da famiglia di eventi disgiunti.

Problema dei punti e dei compleanni.

Indipendenza di 2, 3 e n eventi.

Indipendenza di 2, 3 e n

σ-algebre. Relazione tra le due definizioni.

Lezione 5 (15/10/10) Barbato.

Esercitazione su probabilit`a condizionata e formula di Bayes. Esercizi 15, 16 e 19

Lezione 6 (18/10/10) Barbato.

Introduzione alle variabili aleatorie. Variabili aleatorie discrete: definizione, propriet`a, valore atteso, valore atteso di una funzione di variabile aleatoria discreta, momenti e varianza.

Lezione 7 (19/10/10) Barbato.

Variabili aleatorie discrete: Bernoulliane, Binomiali e Poissoniane.

Lezione 8 (21/10/10) Barbato. (Una sola ora a causa dell’utilizzo dell’aula per l’incontro: “Universit`a: un’avventura per s`e”)

Variabili aleatorie Geometriche.

Lezione 9 (22/10/10) Barbato. Esercitazione sulle variabili aleatorie dis- crete.

Lezione 10 (25/10/10) Barbato.

Introduzione alle variabili aleatorie continue: definizione, propriet`a, valore atteso, valore atteso di una funzione di variabile aleatoria discreta, momenti e varianza. Variabili aleatorie uniformi

Lezione 11 (26/10/10) Barbato.

Variabili aleatorie normali, approssimazioni normali e correzione di conti- nuit`a.

Lezione 12 (28/10/10) Barbato.

(3)

Lezione 13 (29/10/10) Barbato.

Esercitazione sulle variabili aleatorie reali.

Lezione 14 (02/11/10) Barbato.

Variabili aleatorie miste: funzione di ripartizione e decomposizione in compo- nente continua e componente discreta; valore atteso di una variabile aleatoria mista.

Lezione 15 (04/11/10) Barbato.

Vettori aleatori: funzione di ripartizione. Vettori aleatori discreti densit e marginali. Vettori aleatori assolutamente continui densit e marginali. Con- dizioni di indipendenza di variabili aleatorie con distribuzione congiunta as- segnata.

Lezione 16 (05/11/10) Barbato.

Esercitazione sui vettori aleatori.

Lezione 17 (08/11/10) Barbato.

Distribuzioni di funzioni di variabili aleatorie.

Lezione 18 (09/11/10) Barbato.

Funzioni generatrici.

Lezione 19 (11/11/10) Barbato.

Costruzione di una funzione di ripartizione continua su tutto R e con derivata nulla quasi ovunque. Distribuzione della somma di variabili aleatorie indipen- denti.

Lezione 19 (12/11/10) Barbato.

Costruzione di una funzione di ripartizione continua su tutto R e con derivata nulla quasi ovunque. Distribuzione della somma di variabili aleatorie indipen- denti.

Lezione 20 (15/11/09) Ferrante.

Distribuzioni condizionate: caso discreto

ed assolutamente continuo. Alcuni esempi ed esercizi.

Definizione di valore atteso condizionato.

(4)

Lezione 21 (16/11/09) Ferrante.

Valore atteso condizionato e sue propriet`a.

Applicazione al calcolo del numero medio di palline nere da estrarre prima di ottenere la prima pallina bianca, nel caso in cui si estraggano le palline da una scatola contenete solo palline bianche e nere e non si faccia reinserimento dopo ogni estrazione.

Somme aleatorie di variabili i.i.d. e calcolo del loro valore atteso.

Lezione 22 (18/11/10) Barbato.

Prova in itinere

Lezione 23 (19/11/10) Barbato.

Esercitazione: esercizi tratti dalla prova in itinere.

Lezione 24 (22/11/10) Barbato.

Funzione caratteristica.

Convergenza in distribuzione: definizione.

1 esempio di successione di v.a. che converge in distribuzione.

Esempio di successione di v.a. assolutamente continue che converge in dis- tribuzione ad una variabile aleatoria discreta.

1 Criterio di convergenza in distribuzione per variabili aleatorie discrete:

Teorema, siano (Xn)n≥0variabili aleatorie discrete con densit`a (xn,r, pn,r) cio`e tali che P (Xn= xn,r) = pn,r per ogni n e r, (e chiaramente P

rpn,r = 1 ∀n e xn,r1 6= xn,r2 per ogni n e r1 6= r2). Se limn→+∞xn,r = x0,r e limn→+∞pn,r = p0,r allora Xn7−→ X.d

1 esempio di applicazione del criterio.

Teorema Se Xn7−→ X e g : R → R `e continua allora g(Xd n)7−→ g(X)d

Lezione 25 (23/11/10) Barbato.

Convergenza in distribuzione. Esercizi sulla convergenza in distribuzione.

Convergenza in probabilit`a: definizione.

Teorema1: Se Xn7−→ X allora Xp n 7−→ Xd Teorema2: Sia a ∈ R. Se Xn

7−→ a allora Xd n 7−→ ap

Teorema3: Se Xn 7−→ X e Yp n 7−→ Y e g : Rp 2 → R `e continua allora g(Xn, Yn)7−→ g(X, Y )p

Esempio: Se Xn7−→ X e Yp n7−→ Y allora Xp n+ Yn7−→ X + Yp

(5)

Teorema: Se Xn 7−→ X e Yq.c. n 7−→ Y e g : Rq.c. 2 → R `e continua allora g(Xn, Yn)7−→ g(X, Y ).q.c.

Esempio: Se Xn7−→ X e Yq.c. n7−→ Y allora Xq.c. n+ Yn7−→ X + Yq.c.

Un utile criterio di convergenza quasi certa:

Teorema, siano (Xn)n∈Ne X variabili aleatorie se per ogni  > 0 valeP

nP (|Xn− X| ≥ ) < +∞ allora Xn7−→ Xq.c.

Teorema: Se Xn7−→ X allora esiste una sottosuccessione di Xp nche converge q.c. ad X.

Unicit`a del limite per la convergenza in probabilit`a

Teorema: Se Xn7−→ X e Xp n 7−→ Y allora P (X = Y ) = 1.p Teorema di convergenza monotona.

Lezione 27 (26/11/10) Barbato.

Esercitazione sulla convergenza di variabili aleatorie

Lezione 28 (29/11/10) Barbato.

Convergenza in media r esima: definizione + esempi.

Proposizione se 0 < r1 < r2 e Xn m.r7−→ X allora X2. n m.r7−→ X1. Teorema: Se Xn7−→ X allora Xm.r. n 7−→ X.p

Esercizio sulla convergenza in media r esima.

Teorema sulla convergenza dominata in media r esima.

Lezione 29 (30/11/10) Barbato.

Leggi dei grandi numeri deboli e forti.

Legge forte dei grandi numeri di Kolmogorov per variabili i.i.d.

Legge forte dei grandi numeri per variabili aleatorie non correlate.

Applicazioni ed esempi.

Lezione 30 (02/12/10) Barbato.

Esercitazione sulla convergenza di variabili aleatorie.

Lezione 31 (03/12/10) Barbato.

Pseudoinversa della funzione di ripartizione, rispoduzione di variabili causali al computer tramite riduzione alla variabile aleatoria uniforme. Applicazioni della legge dei grandi numeri.

Lezione 32 (06/12/10) Ferrante.

(6)

Lezione 33 (07/12/10) Ferrante.

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