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Discorso Alberto Zambianchi (pdf

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Academic year: 2022

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Traccia dell'intervento del Presidente Zambianchi

2. Ringrazio il Presidente Auricchio, a me spetta il compito di dare un’identità numerica all’iniziativa di oggi. Quando parliamo di Pilover ci riferiamo a un’area che accoglie poco meno del 40 per cento della popolazione italiana, una percentuale che sale al 45 per cento in termini di occupazione a sfiora il 50 per cento se guardiamo al PIL. Le percentuali crescono ancora se restringiamo il confronto al comparto industriale, quasi due terzi delle esportazioni nazionali hanno origine in queste quattro regioni.

Credo che il dato più interessante di questa slide riguardi il tasso di crescita del PIL negli ultimi dieci anni: dal 2010 al 2019 la ricchezza creata dalle nostre quattro regioni è cresciuta del 4 per cento, le restanti regioni hanno registrato una flessione del 2,4 per cento. Significa che la pur modesta crescita del nostro Paese è da ascrivere all’effetto locomotiva delle nostre regioni; sicuramente un treno Italia che ha viaggiato lentamente, ma senza la nostra locomotiva viaggerebbe nella direzione opposta alla crescita.

3. Lo scenario che si sta prefigurando a livello mondiale lo conosciamo. Ad aprile sono usciti i dati del Fondo Monetario Internazionale che certificano come l’economia mondiale sia entrata in recessione, nel 2020 il PIL diminuirà del 3 per cento, l’area Euro del 7,5 per cento, l’Italia del 9,1 per cento, solo la Grecia farà peggio.

A maggio sono usciti i dati dell’Unione europea che appesantiscono ulteriormente le stime, per l’Italia si prevede un calo del 9,5 per cento, è come se togliessimo dal nostro Paese tutta la ricchezza prodotta dal Veneto.

4. Il Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione con i centri studi delle altre tre Unioni regionali, ha stimato la flessione prevista per le nostre quattro

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regioni. Nello scenario ipotizzato, che vede un calo dell’Italia del 9,8 per cento, l’area Pilover dovrebbe registrare una diminuzione del 9,7 per cento, quindi allineato al dato nazionale. La disaggregazione settoriale conferma nei numeri quanto già riscontrato nei fatti: in forte flessione i settori maggiormente legati alle attività turistiche, quelli connessi alla cura delle persone, con l’eccezione della filiera sanitaria che cresce anche nella sua componente manifatturiera. Tiene e in alcuni casi cresce anche la filiera alimentare.

5. Dall’incrocio degli scenari previsionali con i dati di bilancio delle società di capitali è stato possibile stimare anche altre dinamiche utili alla comprensione di quanto sta avvenendo. Queste società, che valgono il 70 per cento dell’occupazione dell’intera area, nel 2020 hanno registrato un calo del fatturato di 172 miliardi, oltre il 10 per cento del loro fatturato complessivo, equivalente a 464mila euro per impresa. Nel settore manifatturiero in maggior difficoltà le imprese con forte vocazione all’export, nel terziario emerge nuovamente la sofferenza dell’alloggio e della ristorazione e, più in generale, della filiera turistica. È opportuno ricordare che quasi il 40 per cento delle presenze turistiche in Italia si registrano in queste quattro regioni. L’industria turistica nell’area Pilover, considerando anche la componente indiretta, vale l’11 per cento del PIL complessivo delle quattro regioni.

6. L’ultima slide che vi propongo riguarda la liquidità. Sempre con riferimento alle società di capitali - tenendo conto del fatturato, della liquidità e della struttura dei costi – si prevede che 88mila di esse, quasi il 24 per cento, nel corso dell’anno entreranno in crisi di liquidità. Il fabbisogno di liquidità aggiuntiva per riportarle in una condizione di equilibrio è di circa 26 miliardi, 296mila euro di valore medio, pari al 7,2 per cento del fatturato.

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Questa breve rassegna di numeri mostra, da un lato, la rilevanza economica delle quattro regioni e il loro ruolo di locomotiva del Paese; dall’altro certifica l’effetto devastante del coronavirus anche sulle nostre imprese. Molte di esse hanno sicuramente la forza per ripartire con slancio ed essere nuovamente protagoniste nello scenario internazionale, altre per riavviarsi necessitano di una spinta. E, anche il sistema camerale, come vi racconteranno i miei colleghi Presidenti, è in prima fila per sostenerle nella ripartenza mettendo in pista risorse economiche, competenze, idee per traghettare l’intera economia dei nostri territori verso il futuro, per essere nuovamente locomotiva di tutto il Paese.

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