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Nota Integrativa al Bilancio Unico d’esercizio 2017
PREMESSA
Il Bilancio unico di Ateneo d’esercizio 2017 è stato redatto in conformità a quanto disposto dall’art. 7, comma 3 del Decreto Legislativo n.18 del 27 gennaio 2012 – “Introduzione di un sistema di contabilità economico- patrimoniale e analitica, del bilancio unico e del bilancio consolidato nelle università, a norma dell'articolo 5, comma 1, lettera b), e comma 4, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n.240”, come prorogato dall’art.6, comma 2 del Decreto legge 150/2013 (c.d. Milleproroghe – “Principi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale per le università”).
Le varie poste rappresentanti la Situazione Patrimoniale ed il Conto Economico del presente Bilancio sono state rilevate in base alle disposizioni del Decreto Interministeriale n.19 del 14 gennaio 2014 “Principi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico patrimoniale per le università”, nonché dal Decreto Direttoriale MIUR n.1841 del 26/07/2017 riportante la versione integrale e coordinata del Manuale Tecnico di cui all’art.8 del D.I. n.19 del 14 gennaio 2014. Gli schemi di Bilancio utilizzati nell’esercizio 2017, tenuto conto della nota MIUR n.11734/2017, sono omogenei alle indicazioni pre-vigenti alle modifiche introdotte dal Decreto Interministeriale n.394 dell’8 giugno 2017 (allegato 1).
Per quanto non espressamente previsto dalla normativa sopra indicata, inerente specificatamente le università, sono state applicate le disposizioni del Codice Civile ed i Principi Contabili Nazionali emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
La presente Nota Integrativa, così come previsto dal comma 4 art.3 del Decreto del MIUR di concerto con il MEF n.19 del 14 gennaio 2014, contiene le informazioni di natura tecnico-contabile riguardanti l'andamento della gestione dell'Ateneo in tutti i suoi settori, nonché i fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio; essa illustra i principi di valutazione, fornisce ogni dettaglio delle voci di Bilancio e costituisce un elemento informativo fondamentale al fine di rendere maggiormente intellegibili i dati contenuti nei prospetti contabili dello Stato Patrimoniale, e del Conto Economico e del Rendiconto Finanziario.
Non è stato invece prodotto il Bilancio Consolidato previsto dall’art.6 comma 1 del D. Lgs. 18/2012, in quanto l’Ateneo non detiene, attualmente, partecipazioni dotate di caratteristiche tali da configurare l’area di consolidamento come definita dal successivo comma 2 dell’art.6 medesimo. Il comma 2 prevede, infatti : a) fondazioni universitarie istituite ai sensi dell'articolo 59, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n.388, e successive modificazioni;
b) società di capitali controllate dalle università ai sensi del codice civile;
c) altri enti nei quali le università hanno il potere di esercitare la maggioranza dei voti nell'assemblea dei soci;
d) altri enti nei quali le università possono nominare la maggioranza dei componenti degli organi di amministrazione.
Trattandosi del terzo esercizio in regime di contabilità economica, i saldi dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico al 31/12/2017 sono stati confrontati con le risultanze delle stesse poste al 31/12/2016 del relativo Bilancio d’esercizio.
Si evidenzia che, nella redazione del presente Bilancio d’esercizio, l’Ateneo ha seguito le indicazioni della Nota Tecnica n.1 della Commissione per la Contabilità Economico Patrimoniale delle università (COEP), pubblicata in data 29/5/2017, recante le indicazioni operative per la predisposizione del Conto Economico.
In particolare, nell’esercizio 2017, le varie tipologie di costo e ricavo sostenute nell’anno, sono state classificate nelle varie voci del Conto Economico dello schema ministeriale in base a quanto previsto dalla citata Nota Tecnica.
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PRINCIPI E CRITERI DI REDAZIONE E VALUTAZIONE DELLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO E DELLO STATO PATRIMONIALE
La redazione del Bilancio d’esercizio in contabilità economico-patrimoniale ha tenuto conto dei seguenti principi contabili generali richiamati dal Decreto Interministeriale n.19 del 14 gennaio 2014, dal Codice Civile e dei Principi Contabili Nazionali emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC):
- Utilità del bilancio per i destinatari e completezza dell’informazione. Sono stati considerati quali soggetti interessati a tali informazioni: gli studenti, la comunità scientifica, gli enti finanziatori (tra i quali il MIUR), i creditori, i dipendenti, la comunità locale e gli investitori. Per rispecchiare tale principio i dati dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico sono stati riportati analiticamente evidenziando tutte le informazioni complementari necessarie per la comprensibilità e l’attendibilità del bilancio stesso;
- Veridicità. Tutte le informazioni gestionali sono state correttamente rilevate al fine di evitare errori od omissioni;
- Correttezza. Sono stati garantiti sia la correttezza economica che la ragionevolezza del risultato;
- Neutralità ed imparzialità. Le informazioni sulla gestione sono tali da non influenzare il processo decisionale e/o il giudizio dei soggetti esterni in favore dell’una o dell’altra decisione;
- Attendibilità. E’ stata assicurata l’attendibilità e l’integrità dei dati contenuti in bilancio con un sistema di controlli interni e dei flussi autorizzativi;
- Significatività e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro presentazione in bilancio. Nella Nota Integrativa sono state evidenziate le informazioni che hanno un impatto significativo e rilevante sui dati di bilancio e sul processo decisionale dei destinatari;
- Comprensibilità e chiarezza. Ogni informazione è stata analiticamente riportata in modo chiaro e semplice;
- Pubblicità. Il bilancio assolve ad una funzione informativa nei confronti dei destinatari: a tal fine è reso pubblico, secondo la disciplina vigente, mediante la pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ateneo;
- Coerenza. Per ciò che concerne sia la valutazione delle singole poste che la struttura dei conti a livello di previsione ed a livello di consuntivazione, i dati sono stati elaborati in modo coerente, tale da renderli comparabili non solo dal punto di vista formale, ma anche da quello dei fenomeni esaminati;
- Annualità del bilancio. Il bilancio si riferisce ad un periodo amministrativo che coincide con l’anno solare;
- Continuità. La valutazione delle voci è stata effettuata nella prospettiva della continuazione dell’attività dell’Ateneo;
- Prudenza. Per poter ottemperare a questo principio in fase di redazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico si è ritenuto di non contabilizzare le componenti positive non realizzate a differenza di quelle negative che sono state contabilizzate anche se non definitivamente realizzate;
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- Integrità. Non si è proceduto ad effettuare né le compensazioni di partite né alcun raggruppamento di voci;
- Costanza e comparabilità. L’applicazione dei principi contabili è costante e comparabile nel tempo: ciò per consentire un’oggettiva analisi degli scostamenti che si sono verificati nel corso degli anni;
- Universalità. In ogni operazione sono state considerate tutte le grandezze finanziarie, patrimoniali ed economiche al fine di fornire un quadro fedele dell’attività amministrativa;
- Unità. Il bilancio è predisposto dell’ottica dell’unità di Ateneo;
- Competenza economica. Tutte le operazioni contabili sono state rilevate ed attribuite all’esercizio al quale si riferiscono in base all’utilità economica ceduta/acquistata e non a quello in cui si sono concretizzati i relativi movimenti finanziari.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La classificazione delle voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico è stata effettuata secondo lo schema previsto nell’Allegato 1 del Decreto Interministeriale n.19 del 14 gennaio 2014. I criteri di valutazione applicati alle poste in fase della predisposizione del Bilancio di esercizio sono definiti all’articolo 4 “Principi di valutazione delle poste”.
VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Le immobilizzazioni immateriali sono beni o costi pluriennali caratterizzati dalla natura immateriale e dalla mancanza di tangibilità: esse manifestano i benefici economici lungo un arco temporale di più esercizi e sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Si precisa che il costo di acquisto comprende anche gli oneri accessori, mentre quello di produzione comprende sia i costi direttamente imputabili che quelli di indiretta attribuzione per la quota ragionevolmente imputabile.
Il costo delle immobilizzazioni immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, è sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio, in considerazione della residua possibilità di utilizzo.
L’immobilizzazione che, alla data di chiusura dell’esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i criteri di cui sopra, viene dunque iscritta per il valore decurtato. I valori originari di iscrizione sono ripristinati, al netto dell’ammortamento, qualora vengano meno le ragioni che avevano dato origine alla loro svalutazione.
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono stati ammortizzati in funzione della durata del diritto.
I costi sostenuti per le migliorie e le spese incrementative su beni di terzi vengono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali dato che non gli si può attribuire una propria autonoma funzionalità.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Le immobilizzazioni materiali sono elementi patrimoniali di proprietà, acquisiti per la realizzazione delle attività istituzionali e destinati ad un utilizzo duraturo.
Anche le immobilizzazioni materiali possono essere iscritte al costo di acquisto o di produzione. Come per quelle immateriali, il costo di acquisto comprende anche gli oneri accessori, mentre quello di produzione racchiude sia tutti i costi direttamente imputabili e sia per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, quelli relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento in cui il bene stesso può essere utilizzato.
I costi di manutenzione ordinaria delle immobilizzazioni sono contabilizzati, interamente, nell’esercizio in cui sono sostenuti mentre quelli di manutenzione straordinaria (ampliamento, ammodernamento o
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miglioramento), cui è connesso un potenziamento della capacità produttiva o di sicurezza del bene o del prolungamento della vita utile, sono portati ad incremento del valore del bene cui fanno riferimento e successivamente ammortizzati. Il costo delle immobilizzazioni materiali, viene sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio, tenendo conto della residua possibilità di utilizzo.
L’immobilizzazione che, alla data di chiusura dell’esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i precedenti criteri, viene dunque iscritta per il valore decurtato. I valori originari di iscrizione sono ripristinati qualora vengono meno le ragioni che hanno dato origine alle loro svalutazioni.
Per la contabilizzazione dei contributi in conto capitale a copertura degli investimenti si è adottato il metodo della rilevazione tramite risconti passivi, così come previsto dal Decreto Interministeriale di riferimento e accettato dai principi contabili OIC: nell’attivo vengono rilevati i valori degli immobili determinati nei modi descritti in precedenza e quindi in base al costo d’acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori;
nel passivo, mediante l’utilizzo dei risconti passivi di contributi in c/capitale che gradualmente vengono accreditati in Conto Economico in proporzione all’ammortamento dei cespiti a cui si riferiscono.
Il patrimonio immobiliare dell’Ateneo è esposto indicando separatamente il valore dei terreni dal valore dei fabbricati sui quali sono stati realizzati, in base a quanto indicato dal Manuale Tecnico Operativo e principio contabile OIC16. Nei casi in cui non è stato possibile rilevare il valore del terreno dall’atto del trasferimento del diritto di proprietà dell’immobile, si è proceduto all’individuazione dello stesso valore grazie a modalità convenzionali in applicazione dei principi stabiliti dall’art.36 del Decreto Legge 223/2006, convertito con modificazioni dalla Legge 248/2006.
Si precisa che gli immobili demaniali sono iscritti al valore catastale nei Conti d’ordine.
I beni di valore storico, le collezioni scientifiche ed i libri di pregio sono stati iscritti nello Stato Patrimoniale, ma non vengono ammortizzati in quanto tendono a non perdere valore nel corso del tempo, come anche quei terreni che non sono soggetti ad ammortamento.
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Le immobilizzazioni finanziarie intese come quote di partecipazione di controllo in società ed enti esterni, sono iscritte in base al “Metodo del patrimonio netto” di cui all’art.2426, comma 4 del Codice Civile; le altre partecipazioni sono iscritte al valore di acquisto.
Le partecipazioni in aziende, società o altri enti collegati sono valutate al costo di acquisto o di costituzione in accordo con quanto previsto del primo Manuale Tecnico Operativo: il loro valore verrà rettificato qualora si manifestassero perdite durevoli.
ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO
L’art.4 del Decreto Interministeriale n.19 del 14 gennaio 2014 prevede l’indicazione delle aliquote di ammortamento nella Nota Integrativa senza però quantificarle.
Per quanto non espressamente disciplinato dal D.I. n.19/2014, per il Bilancio 2017, l’Ateneo si è attenuto a quanto previsto da:
- IAS 16 - Immobili, Impianti e Macchinari, dall’art.2426 c.c. Criteri di valutazione;
- D.P.R.917/86 -Testo Unico sulle Imposte sui Redditi;
- D.M.31/12/88 - Coefficienti di ammortamento del costo dei beni materiali strumentali impiegati nell’esercizio di attività commerciali, arti e professioni;
- Manuale dei principi e delle regole contabili, 2008 elaborato dal MEF;
- circolari MEF:
a) 42/2004 - Rinnovo degli inventari dei beni mobili di proprietà dello Stato - Istruzioni;
b) 43/2006 - Beni mobili di proprietà dello Stato – Approfondimenti di taluni aspetti particolari della gestione;
c) 4/2010 - Istruzioni per il rinnovo degli inventari dei beni mobili di proprietà dello Stato.
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In conformità ai riferimenti normativi predetti, l’Ateneo aveva adottato le seguenti aliquote di ammortamento:
Categoria di immobilizzazione Aliquota Rif. Norm.
Software (con diritto di sfruttamento) 20% *
Brevetti e diritti d’autore 20% *
Concessioni 20% *
Licenze d’uso 20% *
Canone una tantum su licenze software 100% ***
Software (applicativo) 20% *
Altre immobilizzazioni immateriali 20% *
Fabbricati istituzionali 2% **
Impianti sportivi 2% **
Altri immobili 2% **
Impianti e macchinari specifici 5% *
Impianti e macchinari 5% *
Attrezzature informatiche 25% *
Attrezzature didattiche 5% *
Attrezzature tecnico-scientifiche 5% *
Altre attrezzature 5% *
Attrezzature e impianti ammortizzabili nell’anno 100% ***
Mobili e arredi 10% *
Mobili e arredi aule 10% *
Macchine d’ufficio 20% *
Mobili e arredi ammortizzabili nell’anno 100% ***
Autocarro ed altri mezzi di trasporto stradali leggeri 20% *
Autovetture 20% *
Mezzi di trasporto marittimi 5% *
Pubblicazioni universitari 100% ***
Volumi biblioteca 100% ***
Altri beni mobili 10% *
Beni mobili di valore culturale, storico, archeologico ed artistico Non ammort.
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* Circolare 4/2010;
** Manuale MEF - Manuale dei principi e delle regole contabili 2008;
*** Immobilizzazioni per le quali l’Ateneo ha optato per un ammortamento integrale nell’esercizio in considerazione dell’effettiva durata di utilità del cespite.
**** art.4, Decreto Interministeriale n.19/2014
Si rileva che, in proposito, il secondo manuale tecnico operativo MIUR-MEF, approvato con il Decreto Direttoriale n.1841 il 26 luglio 2017, ha determinato il range di percentuale di ammortamento per le singole categorie di immobilizzazioni, invitando gli Atenei, che hanno già adottato la contabilità economico- patrimoniale, ad adeguarsi alle aliquote ivi indicate. Considerate tali istruzioni, l’Ateneo ha proceduto all’adeguamento delle aliquote al range indicato dal MTO per le categorie sotto riportate, applicando la nuova percentuale di ammortamento ai beni a partire già dal precedente Bilancio d’esercizio 2016.
Si riportano, pertanto, le nuove aliquote adottate:
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Categoria di beni immobilizzati Aliquota
precedente
Nuova Aliquota
Impianti e macchinari specifici 5% 20%
Impianti e macchinari 5% 15%
Attrezzature didattiche 5% 15%
Attrezzature tecnico-scientifiche 5% 20%
Altre attrezzature 5% 15%
Mezzi di trasporto marittimi 5% 25%
L’ammortamento varia a seconda del bene considerato per cui:
- le pertinenze fondiarie non sono ammortizzabili nel tempo, in quanto non perdono valore nel tempo (OIC 16);
- le immobilizzazioni materiali qualificate come “beni di valore culturale, storico, artistico, museale” non vengono assoggettate ad ammortamento, perché non perdono valore nel corso del tempo (ex art. 4, Decreto Interministeriale n.19/2014). In considerazione delle suddette condizioni, l’Ateneo ha ritenuto di non sottoporre all’ammortamento i beni mobili di valore culturale, storico, archeologico ed artistico all’aliquota del 2% precedentemente indicata nella Circolare 4/2010;
- le immobilizzazioni, materiali ed immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo e di valore superiore ad €.516,46 (cinquecentosedici/46), sono sottoposte sistematicamente ad ammortamento in ogni esercizio, tenendo conto delle residue possibilità di utilizzo;
- i beni, sia materiali che immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo e di valore inferiore o pari ad
€.516,46 (cinquecentosedici/46) non sono soggette ad ammortamento e vengono dedotte integralmente nell’esercizio in cui sono sostenute (ex art. 102 TUIR).
RIMANENZE
La valutazione delle rimanenze non è stata effettuata poiché non rilevata nel contesto dell’Ateneo.
CREDITI
I crediti danno diritto ad esigere, ad una data scadenza, determinati importi. I contributi sono considerati crediti solo a fronte di una comunicazione ufficiale da parte dell’ente finanziatore circa l’assegnazione definitiva a favore dell’Ateneo o, per le amministrazioni pubbliche, atto o provvedimento ufficiale.
Essi sono esposti al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione dello stesso al valore nominale, eventualmente rettificato da un Fondo svalutazione crediti appositamente predisposto.
Per ciascun credito sono identificati: la propria natura, quella del debitore e la data di presumibile realizzo.
Si è ritenuto opportuno indicare separatamente i crediti per natura del debitore; quelli per i quali si è verificata una inesigibilità certa, sono stati stralciati: ciò ha comportato quindi una diminuzione del Patrimonio dell’Ateneo.
DEBITI
I debiti sono stati iscritti al loro valore nominale.
DISPONIBILITA’ LIQUIDE
Tale voce comprende tutti i depositi bancari e postali (nel sistema di Tesoreria Unica), assegni, denaro contante e valori bollati. Tutte le poste sono iscritte al proprio valore nominale.
7 RATEI E RISCONTI
Sono iscritte in tali voci quelle quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi al fine di ottemperare al principio della competenza economica.
Nella voce “Ratei e Risconti Attivi” sono iscritti rispettivamente i proventi di competenza degli esercizi precedenti, ma esigibili in esercizi successivi ed i costi sostenuti negli esercizi precedenti, ma che saranno di competenza degli anni a venire; in quella dei “Ratei e Risconti Passivi”, invece, risultano iscritti rispettivamente i costi di competenza degli esercizi precedenti, ma che si sosterranno in esercizi successivi ed i proventi percepiti negli esercizi passati, ma di competenza degli anni a venire.
Nella valorizzazione dei ratei attivi o dei risconti passivi assume particolare rilievo la competenza dei proventi e dei costi relativi ai progetti ed alle ricerche in corso, finanziate o co-finanziate da enti esterni.
Per i progetti pluriennali, l'Ateneo applica il metodo della commessa completata previsto dal Decreto Interministeriale n.19 del 14 gennaio 2014. Il metodo citato prevede che, nel caso in cui i proventi del progetto registrati nell'esercizio siano maggiori dei costi correlati, si risconta la parte eccedente agli esercizi successivi; nel caso inverso, si rileva la quota di proventi di competenza attraverso un rateo attivo. La tecnica descritta è finalizzata al rinvio dei margini positivi di progetto all'esercizio di conclusione della commessa stessa.
CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE E IN CONTO ESERCIZIO
I contributi si distinguono tra contributi in conto esercizio ed in conto capitale.
I contributi in conto capitale di natura pluriennale sono iscritti fra i risconti passivi e successivamente rilasciati a Conto Economico per riflettere la corrispondente quota di ricavo di competenza, al fine di coprirne nel tempo gli oneri futuri.
Per i contributi in conto esercizio si intendono le somme disposte da terzi per sostenere il funzionamento o comunque per la realizzazione di attività non classificabili tra gli investimenti, mentre per quelli in conto capitale si intendono le somme erogate per la realizzazione di opere o finalizzate all’acquisto di beni di uso durevole. Essi sono correlati ai costi sostenuti per l’attività a fronte della quale è stato ottenuto il singolo contributo. Nel caso in cui i costi non siano sostenuti integralmente nell’esercizio viene riscontata la quota di contributo di competenza degli esercizi successivi. L’Università non ha facoltà di distogliere tali contributi dall’uso previsto dalle leggi o dalle disposizioni in base alle quali sono stati erogati.
I contributi in conto capitale, invece, sono iscritti tra i risconti passivi, alla voce “Contributi agli investimenti”, e rilasciati gradualmente a Conto Economico a copertura degli oneri di pertinenza dell’esercizio.
FONDO RISCHI ED ONERI
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire oneri o rischi, di esistenza certa o probabile che, tuttavia, alla data di chiusura dell’esercizio, non erano esattamente determinabili nell’ammontare o nella data della sopravvenienza.
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO
II trattamento di fine rapporto rappresenta il debito maturato nei confronti del personale esperto linguistico a tempo indeterminato in conformità alla legislazione ed ai contratti di lavoro vigenti.
VOCI DEL CONTO ECONOMICO COSTI E PROVENTI
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I costi ed i proventi sono stati esposti in bilancio secondo il principio della prudenza e della competenza economica. I costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono stati determinati in base al cambio corrente ovvero alla data nella quale la relativa operazione è avvenuta.
IMPOSTE SUL REDDITO E SUL PATRIMONIO
Le imposte sul reddito e sul patrimonio sono stati determinati in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente in relazione alle vigenti norme tributarie. Non si è resa necessaria la previsione di imposte anticipate e/o differite.
OPERAZIONI FUORI BILANCIO
L’Università non ha adottato strumenti di “finanza derivata”, non avendo posto in essere operazioni di copertura o di speculazione su tassi o su valute.
9 ANALISI DELLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE
Di seguito si illustrano le principali variazioni intervenute nelle voci dell’Attivo e del Passivo dello Stato Patrimoniale redatto in osservanza allo schema di cui all’Allegato 1 del Decreto Interministeriale MIUR-MEF 14 gennaio 2014, n.19.
Le voci dello Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2017 sono confrontate con le corrispondenti voci al 31 dicembre 2016.
ATTIVO
A – IMMOBILIZZAZIONI
I - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
I - IMMATERIALI: Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016
1) Costi di impianto, di ampliamento e di sviluppo - - 2) Diritti di brevetto e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 209.236,85 199.724,09 3) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 567.408,30 351.132,07
4) Immobilizzazioni in corso e acconti - -
5) Altre immobilizzazioni immateriali 24.932,37 25.004,33
TOTALE I - IMMATERIALI: 801.577,52 575.860,49
Si espone il dettaglio della movimentazione delle immobilizzazioni immateriali al netto dei fondi di ammortamento:
1) Costi di impianto, di ampliamento e di sviluppo
Non sono stati rilevati nel corso del 2017 costi pertinenti a tale categoria in base ai principi previsti dal D.I.
n.19/2014 e dal Manuale Tecnico Operativo.
2) Diritti di brevetto e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
Nella posta è stato rilevato un incremento d’esercizio pari ad €.65.249,37 per effetto degli acquisti di software applicativi con diritto di sfruttamento effettuati dal Dipartimento di Ingegneria nell’ambito del progetto di ricerca 2013 - RICERCA LOCALE - ING. FRANCESCO COLANGELO - "Preparazione e caratterizzazione di calcestruzzi contenenti aggregati sintetici" e dall’Ufficio Economato e Patrimonio per la fornitura e messa in opera di apparati per aggiornamenti del sistema audio video per sala convegni di Villa Doria d’Angri. I costi pluriennali appartenenti a tale categoria sono stati ammortizzati secondo le aliquote precedentemente esposte e ricavate dal periodo presunto di utilità delle immobilizzazioni. La voce al 31/12/2017 espone una consistenza pari ad €.209.236,85 al netto degli ammortamenti 2017.
I - IMMATERIALI: Consistenza al
31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Ammortam ento 2017
Cosistenza al 31/12/2017 1) Costi di impianto, di ampliamento e di sviluppo - - - - - 2) Diritti di brevetto e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 199.724,09 65.249,37 - 55.736,61 209.236,85 3) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 351.132,07 357.426,47 618,30 140.531,94 567.408,30 4) Immobilizzazioni in corso e acconti - - - - - 5) Altre immobilizzazioni immateriali 25.004,33 3.757,76 - 3.829,72 24.932,37 TOTALE I - IMMATERIALI: 575.860,49 426.433,60 618,30 200.098,27 801.577,52
10 3) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
L’incremento della voce è pari ai corrispettivi per gli acquisti delle licenze d’uso pluriennali effettuati nel corso del 2017 dalla Biblioteca Centrale, dall’Ufficio Economato e Patrimonio e dalle strutture dipartimentali quali il Dipartimento degli Studi Economici e Giuridici ed il Dipartimento di Studi Aziendali ed Economici. Le concessioni, le licenze, i marchi e diritti simili sono stati ammortizzati in funzione della durata del diritto: nello specifico l’ammortamento dell’esercizio 2017 è pari ad €.140.531,94 ed il saldo finale della posta risulta essere di €.567.408,30.
4) Immobilizzazioni in corso ed acconti
La voce non è stata valorizzata in quanto non sono presenti valori da collocare in tale posta nell’anno 2017, così come per l’esercizio 2016.
5) Altre immobilizzazioni immateriali
Nell’esercizio 2017 sono stati registrati incrementi originati da acquisti di software applicativi effettuati dal Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi nell’ambito dei seguenti progetti: “Sperimentazione su tratti costieri campani di procedure di formazione di un sistema informativo statistico delle attività produttive private e pubbliche” e “Il sistema finanziario quale driver di supporto alla crescita dell'Impresa”. In seguito all’ammortamento dell’esercizio 2017, pari a €.3.829,72, il saldo finale della posta è di €.24.932,37.
II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
II - MATERIALI: Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016
1) Terreni e fabbricati 146.992.873,52 149.965.870,95
2) Impianti e attrezzature 1.129.133,66 1.319.817,93
3) Attrezzature scientifiche 678.020,57 984.880,04
4) Patrimonio librario, opere d'arte, d'antiquariato e museali 240.365,00 240.365,00
5) Mobili e arredi 223.050,89 280.263,75
6) Immobilizzazioni in corso e acconti - -
7) Altre immobilizzazioni materiali 2.579,86 8.726,60
TOTALE II - MATERIALI: 149.266.023,50 152.799.924,27
Si espone, nel seguito, il dettaglio della movimentazione delle immobilizzazioni materiali 2017 e la loro consistenza finale al 31/12/2017 al netto dei fondi di ammortamento:
1) Terreni e fabbricati
Come richiesto dall’ultimo Manuale Tecnico Operativo, si evidenziano, distintamente, sia il valore dei terreni sia quello dei fabbricati sovrastanti che sono stati realizzati:
1. a) Fabbricati Istituzionali
Gli immobili sono stati iscritti in base al costo storico di acquisto o di costruzione, comprensivo dei costi di manutenzione straordinaria sostenuta negli anni, nonché di quello di concessione o di entrata in uso dell’immobile in base agli atti in possesso dall’Ufficio Edilizia e Patrimonio. Tali valori risultano esposti al netto dei fondi di ammortamento cumulati nel tempo.
1) Terreni e fabbricati Consistenza al
31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Ammortame nto 2017
Cosistenza al 31/12/2017 Fabbricati istituzionali 115.819.497,41 215.348,06 - 3.188.345,49 112.846.499,98 Pertinenze fondiarie dei fabbricarti istituzionali 34.146.373,54 - - - 34.146.373,54 Totale 149.965.870,95 - - - 146.992.873,52
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Il D.I. n.19/2014 ed i successivi manuali definiscono come costi di manutenzione straordinaria i costi di ampliamento, ammodernamento o miglioramento, cui è connesso un potenziamento della capacità produttiva, nonché della sicurezza del bene o del prolungamento della sua vita utile.
Come nell’esercizio 2016, anche nel 2017 l’Ateneo ha proceduto all’individuazione ed alla valutazione dei costi di manutenzione straordinaria sostenuti nell’anno, appurando che questi non si traducono in un effettivo aumento della vita utile dei cespiti a cui fanno riferimento, ma solo in un accrescimento della loro capacità, produttività e sicurezza. Pertanto si è ritenuto utile che tali costi partecipino nel tempo al risultato economico attraverso l’aumento delle quote di ammortamento degli immobili di pertinenza lasciandone comunque immutato il periodo di ammortamento.
Si elencano gli interventi di manutenzione straordinaria effettuati nel 2017:
- Realizzazione aule e sale lettura piani B e C - sede Via Parisi - €.17.868,52;
- Lavori per attività strumentali progettazione autorimessa - sede Via Parisi - €.687,90;
- Lavori di adeguamento dei piani per utilizzo ascensori - sede Via Parisi - €.9.746,51;
- Lavori di coperture ed impianti – condominio Via Medina - €.44.962,39;
-Lavori di manutenzione straordinaria Plesso 1 e Plesso 2 - sede Villa Doria - €.1.666,18;
-Lavori di manutenzione aree a verde oneri smaltimento rifiuti - sede Villa Doria - €.26.787,12;
-Recupero statico e funzionale delle rampe - sede Villa Doria - €.97.664,86;
-Eliminazione delle infiltrazioni - sede Centro Direzionale - €.15.964,58.
1.b) Terreni - Pertinenze fondiarie dei fabbricati istituzionali
Non sono stati rilevati, nell’esercizio 2017, mutamenti del valore dei terreni dell’Ateneo e, considerato che quest’ultimo non è sottoposto all’ammortamento, la posta, al 31/12/2017, espone un saldo invariato rispetto all’ultimo esercizio, pari ad €.34.146.373,54.
Si ricorda che, in fase di costituzione del Primo Stato Patrimoniale di Ateneo all’1/1/2015, per la determinazione del valore delle pertinenze fondiarie dei fabbricati, nei casi in cui non è stato possibile rilevare il loro costo d’acquisto dall’atto del trasferimento del diritto di proprietà, si è proceduto all’individuazione dello stesso attraverso modalità convenzionali. L’individuazione del valore dei terreni è avvenuta attraverso la ripartizione del costo o del valore d’acquisto dell’immobile a cui si riferisce; al terreno è stato attribuito al un valore forfettario del 20% dell’immobile, in quanto trattasi di fabbricati civili, in applicazione ai principi stabiliti dall’art.36 del Decreto Legge 223/2006, convertito con modificazioni dalla Legge 248/2006.
2) Impianti e attrezzature
La voce si riferisce all’acquisto ed all’installazione sia degli impianti generici non legati alla tipica attività dell’università, sia agli impianti specifici legati alle tipiche attività produttive di servizi dell’Ateneo.
Sono iscritti nella posta, inoltre, i valori delle attrezzature destinate alle attività didattiche ed amministrative, nonché quelle delle attrezzature informatiche e generiche cosi distinti:
L’incremento del valore della categoria degli impianti e attrezzature è dovuto principalmente a:
- acquisti di attrezzature informatiche e didattiche effettuati dalle strutture dipartimentali e dall’Ufficio Economato e Patrimonio finalizzati all’attività istituzionale;
2) Im pianti e attrezzature Consistenza al
31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Ammortame nto 2017
Cosistenza al 31/12/2017 Impianti e macchinari specifici 7.250,51 - - 2.327,00 4.923,51 Impianti generici su beni propri 69.751,90 - - 21.630,36 48.121,54 Attrezzature informatiche 780.674,15 334.632,24 15.857,05 371.151,29 728.298,05 Attrezzature didattiche 432.271,53 21.484,40 15.675,30 109.464,45 328.616,18 Attrezzatura generica e varia 29.869,84 - 10.695,46 19.174,38 Attrezzature e impianti ammortizzabili nell'anno (707,60) 1.050,55 342,95 - Totale 1.319.110,33 357.167,19 31.532,35 515.611,51 1.129.133,66
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- il decremento d’esercizio delle suddette voci, pari ad €.31.532,35, è derivante dalle dismissioni effettuate dall’Ufficio Economato e Patrimonio nell’esercizio 2017 in base alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 27/11/2017, per €.13.886,32, quota residuale di complessivi €.17.646,03, è dovuta a riallineamenti inventariali delle voci patrimoniali per costi imputati su voci di conto economico.
3) Attrezzature scientifiche
La voce ha accolto il valore degli impianti e dei macchinari destinati alle attività tecnico-scientifiche e di ricerca, sulla base del costo d’acquisto delle attrezzature al netto del fondo di ammortamento. L’aumento dell’esercizio 2017 è dato dall’acquisto della strumentazione scientifica e del materiale tecnico da laboratorio da parte dei dipartimenti e dall’Ufficio Economato e Patrimonio.
4) Patrimonio librario, opere d'arte, d'antiquariato e museali
La voce rappresenta il valore del materiale bibliografico nella disponibilità dell’Ateneo, compreso quello dei beni mobili di pregio, opere d’arte e materiale museale.
Come specificato nei criteri di valutazione, il patrimonio librario non considerato di pregio viene ammortizzato nell’anno ed iscritto come costo nel Conto Economico mediante gli ammortamenti, per un importo di €.61.465,49; la consistenza dei beni mobili di valore culturale, storico e archeologico, di
€.240.365,00, è rappresentata dall’inventario del Museo Navale dell’Ateneo ed è iscritta nello Stato Patrimoniale nell’ambito del Fondo di Dotazione di Ateneo.
Nella posta non si rilevano decrementi d’esercizio nell’anno 2017.
5) Mobili e arredi
La voce rappresenta il valore dei beni classificabili nella categoria dei mobili e macchine d’ufficio afferenti all’attività amministrativa e tecnica dell’Ateneo.
Gli aumenti dell’esercizio sono dovuti agli acquisti degli arredi per gli uffici amministrativi da parte dell’Ufficio Economato e Patrimonio. Il decremento d’esercizio della prima posta, pari ad €.15.762,08, deriva dalle dismissioni effettuate dall’Ufficio Economato e Patrimonio nell’esercizio 2017 in base alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 27/11/2017 per €. 7.881,61 mentre il residuo, di €.7.880,47, è dovuto a riallineamenti inventariali delle voci patrimoniali per costi imputati su voci di conto economico.
Il decremento della voce “Macchine da ufficio” di €.10.620,00 è relativo ai discarichi inventariali effettuati dall’Ufficio Economato e Patrimonio ed autorizzati con la delibera del Consiglio di Amministrazione del 27/11/2017.
3) Attrezzature scientifiche Consistenza al
31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Ammortame nto 2017
Cosistenza al 31/12/2017 Attrezzature tecnico-scientifiche 984.880,04 48.921,86 - 355.781,33 678.020,57
4) Patrim onio librario, opere d'arte, d'antiquariato e m useale
Consistenza al 31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Ammortame nto 2017
Cosistenza al 31/12/2017 Pubblicazioni università - - - - - Volumi biblioteca - 61.465,49 - 61.465,49 - Beni mobili di valore culturale, storico, archeologico ed artistico 240.365,00 - - - 240.365,00 Totale 240.365,00 61.465,49 - 61.465,49 240.365,00
5) Mobili e arredi Consistenza al
31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Ammortame nto 2017
Cosistenza al 31/12/2017 Mobili e arredi 251.076,94 47.376,18 15.762,08 85.961,34 196.729,70 Macchine da ufficio 29.186,81 11.713,12 10.620,00 3.958,74 26.321,19 Totale 280.263,75 59.089,30 26.382,08 89.920,08 223.050,89
13 6) Immobilizzazioni in corso e acconti
Non sono rilevati, nell’esercizio 2017, né i costi (interni ed esterni) sostenuti per l'acquisizione o la produzione interna di immobilizzazioni materiali non ancora ultimata, né i versamenti a fornitori per anticipi riguardanti l'acquisizione di immobilizzazioni materiali.
7) Altre immobilizzazioni materiali
La voce accoglie i mezzi ed automezzi di proprietà dell’Ateneo utilizzati per le attività scientifiche e dall’amministrazione atta allo svolgimento delle proprie attività istituzionali: trovano collocazione in questa voce anche i beni materiali non altrimenti classificabili.
L’incremento della voce “altri beni mobili” è riconducibile ad acquisti effettuati dal Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere nell’ambito del progetto “Potenziamento linee di ricerca”.
III - IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
La voce comprende le Partecipazioni dell’Ateneo destinate ad investimento durevole. Le partecipazioni in aziende, società o altri enti sono iscritte al costo di acquisto o di costituzione in accordo con quanto previsto dal primo Manuale Tecnico Operativo e secondo il principio di prudenza.
Al 31/12/2017 l’Ateneo non rileva nel proprio Stato Patrimoniale partecipazioni di controllo o collegamento in società ai sensi dell’art.2426, comma 4 del Codice Civile.
Nel corso dell’anno 2017 è stata formalizzata l’adesione alla DATABENC-Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali SCARL, Consorzio CREATE e IDRICA SCARL.
Gli organi di Governo dell’Ateneo hanno deliberato di conferire il contributo di adesione al DISTRETTO DATABENC SCARL un importo pari ad €.6.000,00. Si ricorda che, con riferimento all’art.2615 ter cod. civ., 2°comma, in nessun caso gli Organismi Universitari potranno essere gravati da patti che richiedono loro contributi in danaro, ulteriori rispetto alle rispettive quote di capitale sociale sottoscritte.
Con la delibera del Consiglio di Amministrazione del 07/12/2016 l’Ateneo ha, inoltre, aderito al Consorzio CREATE mediante il versamento in denaro in data 22/03/2017 della quota di adesione di €.5.164,57.
Infine, nell’adunanza del 28/09/2017, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’adesione dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope” alla società IDRICA SCARL per un importo di €.6.000,00 versati in data 3/10/2017.
Con riferimento alla Fondazione I.T.S. CABOTO non essendo stata perfezionata l’adesione alla fondazione viene distratta dall’elenco delle partecipate. La partecipazione non ha comportato esborso finanziario. Si ricorda che la Fondazione è nata in osservanza del DPCM 25/01/2008 che permetteva di costituire gli Istituti Tecnici Superiori denominati I.T.S. (L. n. 40 del 2/4/2007) e che gli Organi di Governo dell’Ateneo nel Consiglio
7) Altre im m obilizzazioni m ateriali Consistenza al 31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Ammortame nto 2017
Cosistenza al 31/12/2017 Autocarri ed altri mezzi di trasporto stradali 5.580,00 - 5.580,00 - Autovetture - - - - Altri beni mobili 3.146,60 2.374,12 - 2.940,86 2.579,86 Totale 8.726,60 2.374,12 - 8.520,86 2.579,86
III - FINANZIARIE: Consistenza al
31/12/2016
Aumento d'esercizio
Decremento d'esercizio
Consistenza al 31/12/2017
Partecipazione in altre imprese ed enti 243.505,07 17.164,57 0,00 260.669,64
TOTALE 243.505,07 17.164,57 0,00 260.669,64
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di Amministrazione che approvava l’adesione, deliberava di partecipare alla Fondazione esclusivamente con apporto scientifico (conferimento di servizi).
Di conseguenza l’aumento dell’importo delle immobilizzazioni finanziarie al 31/12/2017 risulta pari ad €.
260.669,64.
Si riporta, nel seguito, l’elenco aggiornato al 31/12/2017 delle società e degli enti partecipati a qualsiasi titolo, ai sensi dell’art.3, co.4 D.I. n.19 del 14/01/2014:
Denominazione
Ente/società Natura giuridica Costo storico
CIpAP Consorzio € 3.000,00
CRAVEB Consorzio € 5.164,40
CREATE Consorzio € 5.164,57
ENSIEL Consorzio € 5.000,00
GE.SE.CE.DI. Consorzio € 12.793,67
POLO DI ECCELLENZA Consorzio € 1.000,00
PROMOS RICERCHE Consorzio € 0,00
SCIRE Consorzio € 0,00
TECHNAPOLI Consorzio € 0,52
ALMA LAUREA Consorzio Universitario € 3.098,00
CINFAI Consorzio Universitario € 2.582,28
CISIA Consorzio Universitario € 5.000,00
CINECA Consorzio Universitario € 25.000,00
CINI Consorzio Universitario € 10.329,14
CNIT Consorzio Universitario € 5.164,57
CO.IN.FO Consorzio Universitario € 2.582,28
CONISMA Consorzio Universitario € 15.493,71
INAS Consorzio Universitario € 10.000,00
INSTM Consorzio universitario € 10.000,00
FACA FONDAZIONE € 9.000,00
ITS CATANIA FONDAZIONE € 0,00
ITS MSTM FONDAZIONE € 5.000,00
ATENA scarl Società consortile a responsabilità limitata € 6.000,00
AMRA scarl Società consortile a responsabilità limitata € 10.000,00
DAC scarl Società consortile a responsabilità limitata € 30.000,00
DATABENC scarl Società consortile a responsabilità limitata € 6.000,00
CERICT scarl Società consortile a responsabilità limitata € 9.000,00
CRDC Tecnologie scarl Società consortile a responsabilità limitata € 2.500,00
IDRICA scarl Società consortile a responsabilità limitata € 6.000,00
INNOVA scarl Società consortile a responsabilità limitata € 5.000,00
MAR.TE. scarl Società consortile a responsabilità limitata € 18.000,00
MARELAB scarl Società consortile a responsabilità limitata € 200,00
PRODAL scarl Società consortile a responsabilità limitata € 9.800,00
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RIMIC scarl Società consortile a responsabilità limitata € 8.000,00
TEST scarl Società consortile a responsabilità limitata € 10.000,00
TOP IN scarl Società consortile a responsabilità limitata € 4.796,50
STOA' scpa Società consortile per azioni € 0,00
TOTALE € 260.669,64
Si ricorda, per memoria, che l’Ateneo ha adottato, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29/01/2016, il Piano di razionalizzazione degli enti e società partecipate previsto ai sensi dell’art.1, commi da 611 a 614 della Legge 23.12.2014 n° 190 (legge di stabilità 2015).
A seguito dell’adozione del Piano di Razionalizzazione (Consiglio di Amministrazione del 29/01/2016), l’Ateneo deliberava la dismissione delle partecipazioni nei seguenti enti/società:
1. Consorzio POLO DI ECCELLENZA (costo di acquisizione €.1.000,00);
2. Consorzio interuniversitario INAS “ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI SU AGRIBUSINESS E SOSTENIBILITA’”
(costo di acquisizione €.10.000,00);
3. STOA’ – Istituto di Studi per la direzione e gestione di Impresa” S.c.p.a (costo di acquisizione €.0,00);
4. Centro Regionale di Competenza Agroalimentare PRODAL s.c.a.r.l. (costo di acquisizione €.9.800,00).
Sebbene la normativa non prevedesse esplicitamente gli altri enti partecipati (consorzi, fondazioni, associazioni, ecc.), ai fini della redazione del piano di riordino ma soltanto le “società” partecipate direttamente ed eventuali “società” partecipate indirettamente attraverso le prime, si è ritenuto opportuno non mantenere le partecipazioni anche nei consorzi menzionati, non sussistendo più l’interesse al mantenimento delle stesse.
Si segnala, inoltre, che nel frattempo, è intervenuta la nuova normativa sulle società partecipate - L. n.175 del 19 agosto 2016 - che ha modificato e innovato i soggetti ai quali viene rivolto il piano di razionalizzazione.
Infatti, la rinnovata normativa, si rivolge agli organismi di cui ai titoli V e VI, capo I, del libro V del codice civile anche aventi come oggetto sociale lo svolgimento di attività consortili ai sensi dell’art.2615 /ter del codice civile ed esclude definitivamente i consorzi, le fondazioni ed gli altri enti diversi da quelli prescritti dai nuovi piani di razionalizzazione.
Nel corso del 2016 si è provveduto a comunicare agli Enti sopra menzionati l’intenzione di recedere dalla partecipazione deliberata nell’assemblea del Consiglio di Amministrazione del 29/01/2016. A tutt’oggi, il processo di dismissione è ancora in atto e se ne fornirà un immediato aggiornamento delle conseguenze della definitiva dismissione sulla rettifica di valore conseguente e sulla rilevazione dei risultati derivanti (utili/perdite da dismissione).
B – ATTIVO CIRCOLANTE
I – RIMANENZE
Come indicato nella prima parte della Nota Integrativa, non vengono rilevate le rimanenze nel contesto specifico dell’Ateneo, secondo quanto previsto dai principi contabili ed in linea con le rilevazioni all’apertura dell’esercizio nello Stato Patrimoniale Iniziale.
II – CREDITI
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Il totale dei crediti è stato esposto in base al loro presumibile valore di realizzo ed è stato opportunamente rettificato dal Fondo svalutazione crediti che accoglie gli importi prudenzialmente accantonati a copertura di possibili perdite derivanti da stati di insolvenza. Essi sono riportati in bilancio in base alla categoria di appartenenza dei soggetti creditori, con l’indicazione puntuale, del valore al 31/12/2017, confrontato con quello al 31/12/2016, nonché l’eventuale variazione intervenuta durante l’esercizio.
I crediti per contributi da soggetti terzi sono stati iscritti a fronte di una comunicazione ufficiale da parte dell’Ente finanziatore in merito all’assegnazione definitiva delle somme da erogare; per le amministrazioni pubbliche l’iscrizione è avvenuta in base al relativo atto o provvedimento ufficiale. E’ d’uopo precisare che, la rilevazione dei crediti di cui l’erogazione è soggetta a rendicontazione, avviene solo nel momento in cui vi è certezza della sussistenza dello stesso.
Il fondo svalutazione crediti è stato calcolato tenendo conto sia delle previsioni di perdita per situazioni di rischio già manifestatesi e ritenute probabili, sia di quelle non ancora manifestatesi, ma sempre considerate probabili.
1) Crediti verso MIUR e altre Amministrazioni centrali
Nella voce sono stati rilevati principalmente i crediti riferiti all’assegnazione annuale del Fondo di Finanziamento Ordinario. Il saldo della posta al 31/12/2017 comprende: l’assegnazione relativa all’art.2 quota base dell’FFO 2017; la seconda assegnazione della quota premiale dell’FFO 2017; il saldo della Programmazione Triennale 2016-2018 (D.M.n.264 del 12/05/2017); il credito verso il MIUR relativo alle risorse per il Fondo Sostegno Giovani e Piani per L'orientamento (D.M. 610/2017 art.8 lett. B); le assegnazioni per gli interventi di sostegno di studenti diversamente abili (L.17/1999) ed agli studenti con disturbi dell'apprendimento (L.170/2010) ed infine il contributo per la Rete GARR (D.M. n.1049 del 29/12/2017 art.1 lett.C) da accreditare al Consorzio GARR.
I crediti esigibili oltre l’esercizio successivo sono relativi al contributo ministeriale per il progetto
“Unicampania” pari ad €.17.424,42 ed al bando del progetto “OIGA” di cui l’assegnazione prevista è pari ad
€.100.850,00.
2) Crediti verso Regioni e Province Autonome
Descrizione
Saldo al 31/12/2016
(1)
Decrementi nel corso dell’esercizio
2017 (2)
Incrementi del corso dell'esercizio
2017 (3)
Saldo al 31/12/2017 (4) = (1)-(2)+(3)
1) Crediti verso MIUR e altre Amministrazioni centrali 3.250.573,92 37.594.561,02 42.156.171,52 7.812.184,42
Totale 3.250.573,92 7.812.184,42
di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 118.274,42 - - 118.274,42
Descrizione
Saldo al 31/12/2016
(1)
Decrementi nel corso dell’esercizio
2017 (2)
Incrementi del corso dell'esercizio
2017 (3)
Saldo al 31/12/2017 (4) = (1)-(2)+(3)
2) Crediti verso Regioni e Province Autonome 2.105.072,86 381.303,74 381.303,74 2.105.072,86
2.105.072,86
di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 2.105.072,86 - - 2.105.072,86
Totale
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Il saldo della voce crediti “verso Regioni e Province Autonome” al 31/12/2017 rileva principalmente i crediti vantati verso la Regione Campania per i progetti di ricerca nell’ambito della Legge 5/2002, della Legge 13/2004 e delle convenzioni per contributi relativi ai ricercatori ed assegnisti di ricerca: tali finanziamenti sono da intendersi esigibili oltre l’esercizio.
3) Crediti verso altre Amministrazioni locali
Il saldo al 31/12/2017 espone principalmente i crediti verso l’Amministrazione provinciale di Napoli per le borse di dottorato, i contributi per i progetti di ricerca e manifestazioni ed i crediti verso il Comune di Giuliano in Campania per le borse di dottorato: tali finanziamenti sono stati considerati esigibili oltre l’esercizio.
Relativamente ai crediti rilevati e non riscossi nel corso dell’esercizio 2017, trattasi principalmente di corrispettivi per attività di "Costruzione del nuovo porto commerciale di Molfetta” svolta nel corso dell’anno per il Comune di Molfetta dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie.
4) Crediti verso l'Unione Europea e altri Organismi Internazionali
Non risultano rilevati crediti verso l’Unione Europea o altri Organismi Internazionali al 31/12/2017.
5) Crediti verso Università
La consistenza dei crediti relativi a tale categoria a fine 2017 è da considerarsi esigibile oltre l’esercizio ed è rappresentata dall’importo da riscuotere dall’Università degli Studi di Salerno per il progetto POR CAMPANIA – “Centro regionale di competenza per le produzioni agroalimentari” effettuato in cooperazione. Tutti i crediti rilevati nel corso dell’anno 2017 sono stati riscossi nell’esercizio stesso.
6) Crediti verso studenti per tasse e contributi
Non sono registrati crediti verso gli studenti relativi alle tasse e contributi universitari.
7) Crediti verso società ed enti controllati
Non sussistono crediti verso le società ed enti controllati al 31/12/2017.
8) Crediti verso altri (pubblici)
Descrizione
Saldo al 31/12/2016
(1)
Decrementi nel corso dell’esercizio
2017 (2)
Incrementi del corso dell'esercizio
2017 (3)
Saldo al 31/12/2017 (4) = (1)-(2)+(3)
3) Crediti verso altre Amministrazioni locali 95.531,40 235.094,61 538.543,00 398.979,79
398.979,79
di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 70.540,45 0,00 0,00 70.540,45
Totale
Descrizione
Saldo al 31/12/2016
(1)
Decrementi nel corso dell’esercizio
2017 (2)
Incrementi del corso dell'esercizio
2017 (3)
Saldo al 31/12/2017 (4) = (1)-(2)+(3)
5) Crediti verso Università 18.729,50 335.114,18 335.114,18 18.729,50
18.729,50
di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 18.729,50 - - 18.729,50
Totale
18
Nella voce crediti “verso altri (pubblici)” sono rilevati sia i contributi relativi ai progetti di ricerca di Ateneo vantati verso quegli enti pubblici come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) o l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, che sono da considerarsi esigibili oltre l’esercizio per €.6.272,19. Il saldo comprende anche il credito per l’acconto IVA rilevato a fine esercizio 2017 e regolarizzato nel 2018 ed il credito per l’acconto INAIL.
9) Crediti verso altri (privati)
La voce crediti “verso altri (privati)” è relativa a: 1) tutti i ricavi che l’Ateneo consegue per lo svolgimento della sua attività di ricerca e di didattica, svolta sia in ambito istituzionale che commerciale; 2) quei crediti verso enti privati per contributi relativi a borse di studio, studi ed indagini, erogati da soggetti privati; 3) le anticipazioni a fornitori rilevate al 31/12/2016 per fatture da ricevere per cui sono già pervenute le merci; 4) i crediti verso dipendenti per anticipi di missione; 5) i crediti per depositi cauzionali verso terzi; 6) i crediti verso i clienti per fatture da emettere.
Sono stati considerati crediti esigibili oltre l’esercizio gli importi relativi a convenzioni pluriennali per attività di ricerca e contributi per le borse di studio.
I decrementi e gli incrementi dei crediti rilevati nel corso dell’esercizio 2017 sono relativi principalmente alla riscossione e rilevazione dei crediti verso privati inerenti i corrispettivi per l’utilizzo degli spazi universitari, per attività di ricerca c/terzi ed istituzionale e per i fitti attivi. In particolare, nell’ambito dei decrementi, è stata rilevata anche la riscossione del credito vantato verso la “Fondazione Simone Cesaretti”. L’importo originario del suddetto credito era pari ad €.75.807,38 ed era relativo a fatture emesse dall’Ateneo tra gli esercizi 2011 e 2013 per la locazione dei locali di Villa Doria D’Angri in base al contratto stipulato in data 1/4/2008 tra la Fondazione ed il centro Servizi Villa Doria d’Angri. In data 2/7/2013, con nota prot. n.252, il Direttore del Centro di servizio trasmetteva all’Amministrazione l’elenco delle fatture emesse relative ai canoni di locazione dal gennaio 2010 al novembre 2012 per un residuo ancora da incassare pari appunto ad €.75.807,38. La Fondazione è stata formalmente costituita in mora (ex art.1219 c.c.), con nota prot. n.11729 del 3/7/2013 con la richiesta formale del pagamento delle somme dovute. Data l’insolvenza della Fondazione stessa, l’Ateneo ha investito della questione l’Avvocatura dello Stato con nota prot. n.5024 del 16/1/2015 e, con nota prot.
n.17661 del 1/3/2016, ha conferito il mandato ad agire giudizialmente per il recupero dei crediti a titolo di canoni di locazione.
Descrizione
Saldo al 31/12/2016
(1)
Decrementi nel corso dell’esercizio
2017 (2)
Incrementi del corso dell'esercizio
2017 (3)
Saldo al 31/12/2017 (4) = (1)-(2)+(3)
8) Crediti verso altri (pubblici) 52.078,58 746.361,25 744.191,34 49.908,67
49.908,67
di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 6.272,19 - - 6.272,19
Totale
Descrizione
Saldo al 31/12/2016
(1)
Decrementi nel corso dell’esercizio
2017 (2)
Incrementi del corso dell'esercizio
2017 (3)
Saldo al 31/12/2017 (4) = (1)-(2)+(3)
9) Crediti verso altri (privati) 521.527,89 16.508.573,06 16.494.149,71 507.104,54
Fondo svalutazione crediti verso altri (privati) -39.523,70 -37.903,70 0,00 -1.620,00
Totale 482.004,19 505.484,54
di cui esigibili oltre l'esercizio successivo 91.585,75 46.600,00 - 44.985,75